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Pinot Noir Valle d'Aosta DOC 2022
Il Pinot Noir Ë - inutile ricordarlo - fra i pi? nobili vitigni coltivati al mondo. Quello che forse non tutti sanno, perÚ, Ë che questo vitigno di origine borgognona si adatta bene anche al clima particolare della Valle d'Aosta, dove - con le dovute proporzioni - conosce un discreto successo grazie alla piacevolezza assoluta dei suoi vini e nonostante la sua delicatezza in vigneto. La Crotta di Vegneron, in particolare, lo raccoglie nei vigneti ubicati a bassa quota e lo lavora mescolando i migliori cloni. Nasce cosÏ il Pinot Noir vinificato in rosso, Valle D'Aosta DOC 2021, vinificato con cura e affinato in acciaio per non meno di 8 mesi. Colore rosso rubino, tenue ma di ottima vivacit?, al naso rivela profumi intensi e persistenti, fruttati e floreali. Si riconoscono, in particolare, i tipici piccoli frutti rossi, la viola e la rosa canina. In bocca Ë equilibrato e caratterizzato da tannini ben levigati. Le sensazioni fruttate e floreali si alternano piacevolmente chiudendo con una gradevole sapidit?. Vino di grande piacevolezza, a tavola si sposa bene con diversi piatti del territorio. Ottimo con le carni in umido e i formaggi di media stagionatura. Un Pinot Nero da proporre per sorprendere un amico con una piccola chicca enologica italiana. -
Syrah ""CrÈme"" Valle d'Aosta DOC 2019
Il rosso che non ti aspetti. E' questo, in sintesi, il commento che molti appassionati fanno quando hanno la possibilit? di assaggiare questo interessante Syrah ""Made in Valle d'Aosta"". In questo caso le uve utilizzate sono coltivate sui pendii esposti a sud, nei comuni di Nus, Quart, Saint-Denis, Chambave e Ch?tillon, tra i 450 e i 550 metri sul livello del mare. La vendemmia cade nella prima quindicina di ottobre e dopo una lunga macerazione a contatto con le bucce e un affinamento ""sur lies"" per almeno 12 mesi, di cui almeno il 50% in legno piccolo, si ottiene un vino dal carattere unico. Con note potenti ed eleganti, fuse in un affascinante equilibrio di frutti rossi maturi e spezie. Rosso rubino con riflessi granati, in bocca Ë caldo, pieno e di gran volume. Un vino che gode di un perfetto equilibrio fra tutte le parti, in particolare tra la morbidezza della frutta e la ""durezza"" dei suoi tannini in bella evidenza ma non sgradevoli. Rosso estremamente persistente, puÚ essere proposto fin dall'aperitivo con semplici salumi. A tavola si sposa alla perfezione con selvaggina e arrosti. -
""Turriga"" Isola dei Nuraghi IGT 2019
Tra i vini pi? rappresentativi della bella azienda sarda, il Turriga viene descritto come ""Rosso concepito dai vitigni locali, il Turriga narra la memoria dell'isola con un linguaggio internazionale"". Si legge sul sito della cantina: ""era il 1988 quando, dopo un lungo periodo di ricerca, la prima vendemmia consegnÚ una miscela equilibrata di vitigni sardi radicati da secoli tra i suoli calcarei delle colline e le sabbie del litorale, baciati dal sole e accarezzati dal vento, gonfio di mare"". Nel Turriga confluiscono le migliori uve di Cannonau, che offre struttura e personalit?, il Bovale, generoso e fruttato, il Carignano, depositario di eleganza, pienezza e rotondit?, e la Malvasia nera, che regala la capacit? di maturare. A suo modo innovativo, il Turriga ""sdoganÚ il vino rosso sardo agli occhi del mondo"". Dopo una lunga e accurata vinificazione, il vino matura lentamente in cantina per 18-24 mesi in barrique nuove di rovere francese. Quindi, dopo l'imbottigliamento, si prosegue con una fase di affinamento di circa un anno in bottiglia. Nel bicchiere questo vino si presenta di un bel colore rosso intenso, con profumi netti di frutta rossa ben matura, e un bouquet ricco e complesso. In bocca non delude certo le aspettative. Si scopre infatti un vino di grande struttura ed equilibrio. Un rosso fine e persistente, caratterizzato da una vellutata avvolgenza. In tavola Ë in grado di accompagnare piatti di grande complessit? e ricchezza. Ottimo, per esempio, con il classico cinghiale in umido, ma anche con la selvaggina e le carni rosse speziate. Per gli appassionati di abbinamenti del territorio, qui si richiede un Pecorino sardo ben stagionato. -
Valpolicella Classico DOC 2021
E' un grande classico, di nome e di fatto. Un Classico perchÈ quando si pensa a un vino rosso facile ma gratificante, il Valpolicella Ë un must quasi assoluto. E Classico perchÈ in questo caso si tratta di un vino targato Speri prodotto a partire da uve raccolte nella zona storica della denominazione. Vigneti dislocati tra i 12 e i 35 metri sul livello del mare, nei comuni di San Pietro in Cariano, Fumane e Negrar. Il taglio, classico anche lui, Ë composto da Corvina veronese in larga maggioranza, poi Rondinella, per il 30% e Molinara per un 10%. Raccolta manuale, le uve vengono immediatamente portate in cantina per essere lavorate. Pigiatura e diraspatura, poi fermentazione con macerazione a temperatura controllata. Al termine della trasformazione, il vino affina in vasche di acciaio e cemento vetrificato per circa 4 mesi. Segue l'imbottigliamento e un ulteriore periodo di affinamento in bottiglia. Tutto nel pieno rispetto della materia prima di partenza. Tutto nel rispetto della tradizione. Il risultato Ë un vino caratterizzato da un bel rosso rubino con riflessi violacei. Al naso i profumi sono piacevolmente vinosi e intensi, di viola e ciliegia. Vino di medio corpo, fruttato, da bere giovane, Ë ideale come accompagnamento di antipasti, zuppe, pasta e tipici piatti mediterranei. -
Valpolicella Ripasso Classico Superiore DOC 2021
Per gli amanti degli appassimenti ""non estremi"", il Ripasso Ë senza dubio una scelta azzeccata. Fratello minore del signore della Valpolicella, il nobile Amarone, questo vino, nella versione di Speri, nasce da vigneti di propriet? dell'azienda, dislocati in Valpolicella Classica. Siamo tra i 120 e i 350 metri sul livello del mare, e precisamente nei comuni di San Pietro in Cariano, Fumane e Negrar. In questo caso il taglio di base Ë composto da Corvina Veronese per il 70%, Rondinella per il 20% e Molinara, con altre variet? autoctone, per il 10% restante. Dopo la raccolta, manuale, le uve vengono condotte in cantina per una immediata pigiatura, a cui fa seguito la macerazione a temperatura controllata. Quindi, ai primi di marzo, questo vino Valpolicella Classico viene ripassato sulle vinacce dell'Amarone. Seguono 12 mesi di maturazione in botte di rovere di Slavonia da 20 ettolitri e un ulteriore affinamento in bottiglia di 6 mesi. Rosso intenso, al naso questo Ripasso presenta sentori nettissimi di frutta rossa, spezie e cacao. In bocca Ë caldo e morbido, ben bilanciato da un tannino rotondo. Vino estremamente versatile, Ë ideale con piatti a base di carne e formaggi. -
Barbera del Monferrato DOC 2021
Con una bottiglia cosÏ, impossibile non notare questa Barbera del Monferrato DOC. La propone Villa Sparina, cantina dell'anno europea 2021 secondo la prestigiosa rivista americana Wine Enthusiast. La bottiglia, Ë il frutto di un lungo progetto di innovazione, sviluppato con il designer Giacomo Bersanetti, e si ispira a un antico vaso rinvenuto durante gli scavi di ristrutturazione dell'azienda vinicola. Da anni Ë il simbolo pi? riconoscibile di tutti i vini di Villa Sparina. Barbera in purezza, proveniente dai vigneti aziendali di Monterotondo, in provincia di Alessandria, posti tra i 300 e i 320 metri sul livello del mare, la vendemmia Ë giustamente tardiva e ha inizio verso la met? di ottobre. Vinificazione in acciaio, al termine della trasformazione, al vino viene fatta svolgere anche la fermentazione malolattica. La Barbera del Monferrato Villa Sparina si riconosce dal colore rosso rubino acceso e dal profumo finissimo. Caratteristiche queste date dalla completa e perfetta maturazione delle uve. Questa Barbera intensa e fruttata, con succose note di lampone, si fa apprezzare per il gusto fresco e morbido, oltre che per il piacevole finale persistente. -
Gavi DOCG 2022
Quando una bottiglia sullo scaffale ha una forma particolare, Ë impossibile non notarla. EÏ inevitabile. E' il caso di questo Gavi del Comune di Gavi DOCG, proposto da Villa Sparina. La bella azienda piemontese, infatti, con il desiderio di distinguersi, ha voluto dar vita a una bottiglia dalla forma unica. Un progetto di innovazione, sviluppato con il designer Giacomo Bersanetti, che si ispira a un antico vaso, rinvenuto durante gli scavi di ristrutturazione dell'azienda vinicola. Da anni Ë il simbolo pi? riconoscibile di Villa Sparina. Questo Gavi, prodotto per la prima volta nel 1974, nasce da una lavorazione in purezza di uve Cortese del Comune di Gavi, coltivate sulle colline che circondano l'azienda, a un'altezza compresa tra i 250 e i 300 metri sul livello del mare. Le viti in produzione hanno un'et? media di 30 anni, il che garantisce rese contenute e qualit? dei frutti elevata. Vinificazione in vasche di acciaio inox a temperatura controllata per salvaguardare il buono del frutto di partenza. Si scopre cosÏ un vino caratterizzato da un bel colore giallo paglierino con riflessi dorati. Profumi di fiori bianchi e di frutta fresca con toni che richiamano gli agrumi. In bocca, invece, si fa apprezzare per il sapore pieno, ricco, morbido e avvolgente, con note aromatiche nobili, derivate dalla completa maturazione delle uve. Un vino di grande carattere e personalit? che si fa apprezzare fin dal momento dell'aperitivo, ma che non fatica ad accompagnare anche primi e secondi di pesce o di verdure. Da provare con le classiche trofie al pesto. Puro piacere! -
Ch ‘teau de Ferrand Grand Cru ClassÈ Saint-Emilion 2016
Saint-Emilion Ë un delizioso borgo medievale, situato nel cuore dei famosi vigneti di Bordeaux. Ed Ë proprio qui che Ch?teau de Ferrand coltiva le sue vigne da cui ricava questo pregiato rosso classificato Grand Cru ClassÈ. Il blend, come da tradizione per l'area di Saint-Emilion Ë composto in larga parte da uve Merlot. In questo caso circa l'80% del totale, a cui si aggiungono un 15% di Cabernet Franc e un 5% di Cabernet Sauvignon. Vendemmia manuale, con selezione dei grappoli in vigna, le uve giungono in cantina in condizioni perfette. Qui vengono subito sottoposte a una fase di diraspatura con cui ha inizio la vinificazione che avviene in tini di acciaio inox termoregolati. Per garantire il massimo della riconoscibilit?, ogni parcella viene vinificata separatamente. Seguono 14-18 mesi di maturazione in barrique di rovere francese a grana fine. Rosso granato impenetrabile nel bicchiere, questo vino presenta un affascinante bouquet di profumi. Note di frutta a bacca rossa e scura, come mirtilli, lamponi e ciliegia, a cui si aggiungono richiami floreali, di viola, e sensazioni erbacee. Chiudono ricordi balsamici e speziati, di caffË, nocciola, liquirizia e tabacco. In bocca Ë elegante e strutturato, con sentori di frutti a bacca rossa e scura, floreali e balsamiche. Vino di grande mineralit?, Ë fine e persistente. Ottimo con piatti a base di carne rossa, stracotti e arrosti. -
Ch ‘teau de Ferrand Grand Cru ClassÈ Saint-Emilion 2018
Ch?teau de Ferrand, Grand Cru ClassÈ Saint-Emilion 2018. Un grande vino della regione di Bordeaux, prodotto da un'azienda, Ch?teau de Ferrand, che ha sviluppato una buona sensibilit? nei confronti dell'ambiente. Ma non solo. Siamo nell'area di Saint-Emilion, quindi nella culla del Merlot. Vitigno che, in questo caso specifico, rappresenta una larga parte del taglio, circa il 73%. Con lui Cabernet Franc per il 27%. Vigneti classificati a Saint-Hippolyte, da cui si ricavano all'incirca 60mila bottiglie. Siamo a 300 metri sul livello del mare, e le piante hanno un'et? media di circa 40 anni. Vendemmia manuale, con selezione dei grappoli in vigna. Poi, una volta giunti in cantina, diraspatura e ulteriore selezione dei grappoli, per dare inizio alla vinificazione. Questa avviene in tini di acciaio Inox, con ogni parcella lavorata separatamente per garantire il massimo della qualit?. Al termine della trasformazione, il vino matura per 14-18 mesi in barrique di rovere francese. Rosso granato carico, al naso rivela note di frutta a bacca rossa e scura, come mirtilli, lamponi e fragola, a cui si aggiungono note floreali di viola ed erbacee. Seguono richiami di spezie, caffË, nocciola e vaniglia. In bocca Ë elegante e strutturato, con una perfetta corrispondenza con quanto percepito in precedenza. Vino fine e persistente, si accompagna bene a piatti saporiti. Primi e secondi a base di carne e formaggi stagionati. Ottimo anche come ""merenda"", per accompagnare dei salumi di qualit?. -
Shiraz 2019
L'area di provenienza Ë quella di Cape Coast, e per la precisione dal comune di Franschhoek che, curiosamente, in lingua afrikaans significa letteralmente ""l'angolo francese"". E' qui, in vigneti che si trovano tra i 150 e i 400 metri sul livello del mare, che l'azienda Boschendal raccoglie i grappoli di Shiraz, o Syrah, come direbbero i francesi, destinati a questa interessante bottiglia. Le uve sono raccolte a mano, all'inizio di marzo. La prima selezione viene fatta in vigna, per garantire la perfetta qualit? del raccolto. Le uve di ogni vigneto vengono fatte fermentare separatamente in serbatoi di acciaio, per un tempo di circa 12-16 giorni. Quindi parte del mosto viene lasciato in contatto con le sue bucce per ulteriori 1-2 settimane. Parte della fermentazione, inoltre, avviene conservando i raspi delle uve, per aumentare la sapidit? del vino. Quindi, dopo la fermentazione malolattica, questo Shiraz matura per non meno di 14 mesi in botti di rovere francese da 300 litri, di cui almeno il 30% di primo passaggio. Rosso granato compatto, al naso rivela importanti sentori di frutta rossa e di bosco, poi prugne mature e le inconfondibili note speziate tipiche del vitigno. In bocca, Ë fruttato e speziato, con tannini setosi. Un vino corposo e gradevole. Buono oggi, non teme di rimanere qualche tempo in cantina per attenedere l'occasione giusta per stapparlo. Entro 6/7 anni, infatti, continuer? a evolvere e a migliorare. Il men? giusto in questo caso deve sicuramente essere tutto a base di carne. Ottimo con la griglia o con gli arrosti pi? saporiti. -
""Donna Adriana"" Bianco Lazio IGP 2020
IGT Lazio Bianco, Donna Adriana Ë uno dei buoni vini proposti dall'azienda Castel de Paolis di Grottaferrata. Un prodotto in ""carta"" fin dal 1993, creato da un assemblaggio di uve Viognier in larga maggioranza e Malvasia del Lazio. Uve caratterizzate da un spiccata personalit? e una piacevole carica aromatica, dovuta in larga parte ai suoli in cui affondano le radici le vigne. Suoli di origine vulcanica, con buone esposizioni e un microclima ideale. Siamo a circa 250 metri sul livello del mare, con piante che possono arrivare a oltre 30 anni di et?. Dopo la raccolta, le uve vengono portate in cantina per essere subito trasformate. La massa viene divisa in due parti. Circa l'85% della massa viene lavorata in vasche di acciaio, mentre la quota restante prende la via della barrique. Quel che ne deriva Ë un bel vino caratterizzato da un colore giallo dorato, con note di frutta molto intense e persistenti. Poi frutta esotica e a pasta bianca. Profumi di notevole finezza che preparano a un sorso di assoluta eleganza. In bocca, infatti, si scopre un vino piacevolmente sapido, morbido e persistente. Sulla tavola di ogni giorno, questo bianco laziale accompagna con facilit? piatti a base di pesce, ma anche primi piatti elaborati, carni bianche, formaggi di media stagionatura e caprini. -
Frascati Superiore DOCG 2022
Non puoi pensare al Lazio e non volare con la mente al pi? iconico dei suoi vini, il Frascati, in questo caso in una versione Superiore, DOCG. Lo propone Castel de Paolis, una delle realt? storiche del territorio, che dal 1994 lo propone ai suoi tanti appassionati. Malvasia del Lazio, Trebbiano Giallo, Bombino e Bellone sono gli ingredienti del blend in questo caso. Uve raccolte nei vigneti aziendali che si trovano in area collinare, a circa 250 metri sul livello del mare. Qui il terreno Ë di origine vulcanica, con piante che hanno in media oltre 30 anni. Il processo di vinificazione si svolge in vasche di acciaio a temperatura controllata, come anche la fase di affinamento pre-imbottigliamento. Giallo dorato, al naso rivela un intenso carattere fruttato e minerale, di notevole persistenza. Poi frutta esotica e a pasta bianca. In bocca si dimostra piacevolmente rotondo e morbido, sapido e caratterizzato da un bel corpo. Lunga la persistenza aromatica, rende questo bianco del territorio un compagno ideale per primi piatti speziati della cucina laziale. Piacevole Ë anche l'accostamento con l'abbacchio e i formaggi. -
Alta Langa DOCG 2019
Se pensi al Piemonte vinicolo, spesso, pensi ai suoi tanti buoni vini rossi. Ma, Ë sempre bene ricordarlo, il Piemonte Ë anche una terra speciale per la produzione di bianchi e soprattutto di Bollicine. Queste ultime, in particolare, tanto buone quanto rare. Pur essendo vini DOCG, infatti, l'Alta Langa si esprime ancora oggi con piccoli numeri. Poche bottiglie destinate agli appassionati pi? esigenti. Come questa bolla proposta da Vinchio Vaglio, Pinot Nero all'80% e Chardonnay per la parte restante. Vendemmia a perfetta maturazione, le uve vengono sottoposte a pressatura diretta, seguita da una fermentazione alcolica di circa 20 giorni. Il vino cosÏ ottenuto viene conservato in vasche d'acciaio su fecce nobili a temperatura controllata per circa 7 mesi, in attesa che si verifichi una sorta di stabilizzazione naturale. Dopo l'imbottigliamento e il “tirage', si avvia la seconda fermentazione che rende il vino effervescente. La successiva fase di maturazione in contatto con i lieviti dura circa 40 mesi. Versato nel bicchiere, l'Alta Langa DOCG di casa Vinchio Vaglio rivela un bel colore giallo paglierino vivo, ben sostenuto da un perlage fine e persistente. Al naso Ë complesso, fruttato, con sentori di crosta di pane, fiori bianchi, e una piacevole nota di caramello. In bocca Ë morbido e rotondo, fresco e sapido. Bollicina persistente, con evidenti sentori che ricordano il pane lievitato. Ideale fin dall'aperitivo, Ë semplicemente perfetto con frutti di mare crudi e pi? in generale con i piatti della cucina mediterranea. -
""Monghisio"" Piemonte DOC Sauvignon 2021
Bianco strutturato e aromatico, questo Sauvignon in purezza Ë proposto dalla storica cantina Vinchio Vaglio. Siamo nel cuore della Langa astigiana, dove un gruppo di appassionati vignaioli gestisce le proprie vigne con competenza e capacit?. La lavorazione di questo vino ha inizio con i grappoli interi, sottoposti a pressatura soffice. Dopo la separazione del liquido pi? limpido, questo viene travasato in vasche di acciaio per la fase di fermentazione alcolica, in questo caso in riduzione, ossia in ambiente privo di ossigeno. Al termine di questa fase, il vino rimane per alcuni mesi in contatto con i propri lieviti. Frequenti operazioni di b?tonnage, permettono di esaltare al massimo il profilo aromatico complesso di questo vitigno. Dopo l'imbottigliamento, il vino affina per almeno altri 3 mesi prima della commercializzazione. Colore giallo paglierino con riflessi verdolini, al naso rivela profumi fini ed intensi, tipici del vitigno, con note di agrumi e frutta mango, ananas. In bocca, poi, Ë ben equilibrato, tra freschezza, rotondit? e struttura. Bianco versatile, questo Sauvignon ""Made in Piedmont"" puÚ essere proposto sia con salumi che con carni bianche. Da provare anche con la tipica Finanziera piemontese e con formaggi di media stagionatura. -
""Vigne Vecchie 50 ‘"" Barbera d'Asti DOCG 2021
Le ""Vigne Vecchie"" fanno sempre buon vino. Questo Ë ormai assodato. Anni e anni di stretta convivenza, infatti, permettono alle viti ormai mature di produrre pochi grappoli ma di altissima qualit?. Grappoli che, opportunamente lavorati, danno spesso vita a vini di grande pregio. Non a caso quando i vigneti di provenienza sono storici, la cosa Ë chiaramente riportata in etichetta. Come nel caso di questa Barbera d'Asti DOCG, prodotta in occasione del 50enario della cantina di Vinchio Vaglio. Ma procediamo con ordine. Dopo la diraspa-pigiatura delle uve, il mosto viene trasferito in vinificatori orizzontali a temperatura controllata. La fermentazione alcolica, con macerazione, dura all'incirca 9 giorni, per estrarre al meglio i profumi varietali e tutte le sostanze polifenoliche presenti nella buccia. Quindi, dopo aver svolto anche la Malolattica, il vino viene fatto riposare per circa 16 mesi in vasche inox e in cemento, per poi essere lasciato affinare per altri 6 mesi in cantina dopo l'imbottigliamento. Nel bicchiere si presenta di un bel colore rosso rubino, con riflessi violacei. Al naso sono immediatamente percettibili gli aromi di frutta nera matura, come la mora, l'amarena e la ciliegia. In bocca, infine, si scopre un vino fresco, sapido ed elegante. Giustamente strutturato, non fatica a trovare perfetta collocazione sulla tavola. Buono oggi, lo sar? ancora per diversi anni a venire. Da provare con primi piatti conditi con sughi di carne o funghi, secondi di carne e, per gli amanti dei piatti della tradizione, con la classica Finanziera o la Bagna Cauda. -
Lagrein Rosato Alto Adige DOC 2022
Si parla di Kretzer riferendosi al rosÈ nato dalle uve Lagrein, una tecnica gi? diffusa nel Medioevo. Il nome “Kretzer' deriva dalla parola “Kretze', un cestino di vimini intrecciato nel quale veniva filtrato il mosto, per separare il succo dalle bucce. Oggi le tecniche produttive si sono raffinate, ovviamente. Ma il principio Ë sempre lo stesso. Bastano poche ore di contatto tra mosto e bucce per colorare il liquido con la giusta tonalit? di rosa. In questo caso le uve di Lagrein provengono dai vigneti di Bolzano, a 260 metri di altitudine, con radici che affondano in suoli sabbiosi e profondi di origine alluvionale. In cantina la tecnica usata Ë quella del salasso. Circa la met? delle uve viene pressata, mentre l'altra met? del mosto sosta invece sulle bucce per alcune ore prima della fermentazione. Una volta unite le due parti, segue la fase di fermentazione, in acciaio inox a temperatura controllata. Di colore rosa cerasuolo brillante, questo rosato seduce grazie ai suoi profumi freschi e giocosi. Un bouquet fruttato, con ciliegia, lampone e ribes. In bocca, invece, ha una struttura piena, acidit? gradevole e fine. Il rosato di casa Muri-Gries, nonostante la sua piacevole beva, ha il carattere e il finale persistente di un vino rosso. Da servire leggermente freddo in abbinamento a bruschette, risotti e piatti delicati a base di pesce. -
Pinot Bianco Terlano Alto Adige DOC 2022
Il pi? classico dei classici. Il Pinot Bianco Ë una delle variet? tipiche dell'Alto Adige che racchiude in sÈ i diversi terroir della regione. Vino perfetto da gustare ogni giorno, Ë una di quelle bottiglie con cui si va sempre sul sicuro. Impossibile che qualcuno dica che non gli piace. Questa versione proposta dalla cantina Muri-Gries, in particolare, nasce da uve raccolte in vigneti soleggiati del comune di Appiano. Siamo tra i 420 e i 500 metri di altitudine. Qui le viti, che raggiungono i 30 anni d'et?, trovano le condizioni ideali per dar vita a frutti di alta qualit?, terreni ricchi di ghiaia e buone esposizioni. Vinificazione super semplice, al termine della fermentazione il vino viene suddiviso in due parti. Circa l'80% prosegue il suo percorso in acciaio, la restante parte invece prende la via della botte grande, da 30 ettolitri, dove rimane per circa 5 mesi. Giallo paglierino brillante con riflessi verdognoli, al naso stupisce per l'intenso e poliedrico aroma di mele mature, un tocco esotico di agrumi, un leggero sentore di nocciola e note speziate di pepe bianco. In bocca risulta pieno e robusto, elegante e di carattere, cremoso, sapido e minerale. Un vino armonico ed invitante dal finale persistente, succoso e fresco. Da servire fresco in abbinamento a canederli al formaggio, frutti di mare e trota alla griglia. -
Pinot Grigio Alto Adige DOC 2022
Dove vai vai, nel mondo, c'Ë un vino che riscuote sempre un grande successo. Stiamo parlando del Pinot Grigio, definito dai responsabili della cantina Muri-Gries ""il cosmopolita"". Del resto questa Ë la variet? maggiormente coltivata in Alto Adige e qui assume tratti piuttosto decisi. Vino eclettico che mette tutti d'accordo. Nella versione proposta dalla cantina altoatesina, le uve provengono da vigneti di Bolzano e Appiano che si trovano a un'altitudine compresa tra i 260 e i 500 metri, con buone esposizione e un microclima fortemente influenzato dalle notevoli escursioni termiche tra giorno e notte. Vinificazione in acciaio, semplice ma precisa, questo bianco si presenta nel bicchiere di un bel colore giallo paglierino con riflessi verdolini. Il bouquet, inebriante, richiama la frutta fresca, le pere Williams mature, il tË nero e le erbe aromatiche, come menta e melissa. In bocca Ë potente, strutturato e corposo, dal finale persistente e leggermente amarognolo. Ottimo con piatti sfiziosi come le lasagne di verdure e il formaggio fresco di capra. -
Pinot Nero Alto Adige DOC 2022
Fate largo a Sua Maest?. Il fruttato elegante. Il Pinot Nero Ë Principe dei vitigni internazionali. Buono e apprezzato a tutte le latitudini. Nella versione proposta qui da Muri-Gries, si distingue per il suo aroma fruttato. Vino di media struttura che diventa molto versatile negli abbinamenti gastronomici: dal brasato di manzo, alle verdure alla griglia. In questo caso le uve crescono in vigneti siti ad Appiano, Caldaro e Bolzano, tutti posti a un'altitudine di 400 metri e oltre, con esposizione a Sud-Est. Vinificazione super accurata, dopo 10 giorni di fermentazione a temperatura controllata in acciaio inox, il vino matura in grandi botti di legno da 30-50 ettolitri per almeno 5 mesi. Di colore rosso rubino brillante, il Pinot Nero di Muri-Gries colpisce per il suo profumo fruttato di ciliegie croccanti mature, ribes nero, more e lamponi. Un naso complesso e giocoso, leggermente speziato con sentori di alloro e dragoncello. Quasi etereo. Al palato si presenta fruttato, con grande struttura e pienezza. Tannini accattivanti e una vivace acidit?. Vino rustico ed elegante. Da provare assolutamente! -
Silvaner Alto Adige DOC 2021
Non lo metteremmo certamente nel ristretto gruppo dei vitigni ""comuni"" in Italia. Eppure il Silvaner Ë un'uva che puÚ davvero regalare delle grandi soddisfazioni. Originario della Germania, questo vitigno ha trovato casa in diverse regioni vinicole del mondo, inclusa l'Italia, e in particolare l'Alto Adige dove, complice il clima fresco e i suoli ricchi di minerali, d? vita a prodotti davvero interessanti. Come questo proposto da Muri-Gries. In questo caso le uve crescono sui pendii esposti a Sud-Est del comune di Bolzano, a circa 500 metri di altitudine. Terreni sabbiosi e ghiaiosi, particolarmente vocati. In cantina, dopo una settimana di fermentazione a temperatura controllata in acciaio Inox, il vino affina in serbatoi, sempre di acciaio. Nel bicchiere si presenta di uno invitante colore giallo paglierino intenso, con profumi netti che richiamano le erbe aromatiche, come la camomilla e il fieno secco, i fiori freschi, l'arnica e il tarassaco. In bocca, invece, colpisce per la buona struttura e la piacevole acidit?. E' un vino invitante e dalla beva piacevole, con un finale caldo e persistente. Da servire fresco, in abbinamento ad antipasti elaborati, accompagna bene anche grigliate di pesce e formaggi stagionati.