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Per una storia negativa. «Contropiano» e l'architettura
A dispetto della sua breve vita - solo dodici numeri pubblicati tra il 1968 e il 1971 -, la rivista marxista «Contropiano» ebbe un ruolo centrale del dibattito politico e culturale del periodo. Fondata da Alberto Asor Rosa, Massimo Cacciari e Antonio Negri (con quest'ultimo che abbandonerà la rivista dopo il primo numero), la rivista divenne ben presto una vera e propria piattaforma, dove diverse discipline del moderno lavoro intellettuale - architettura, arte, letteratura, urbanistica, economia, filosofia - venivano filtrate alla luce della critica dell'ideologia, attraversata da costanti riferimenti alla tradizione del pensiero della crisi. Il presente testo si propone di studiare lo specifico contributo offerto da «Contropiano» al dibattito storiografico in ambito architettonico e urbanistico. A partire dal saggio di Manfredo Tafuri del 1969 sull'ideologia architettonica, ripreso poi nel suo Progetto e utopia (1973), la rivista si impegnò infatti in una radicale analisi di alcuni dei principali episodi della modernità architettonica e dei loro risvolti ideologici, per arrivare infine a una severa critica della pratiche contemporanee di gestione e pianificazione della città e del territorio. Questo progetto vide il coinvolgimento di alcuni docenti romani dell'Istituto Universitario di Architettura di Venezia (Mario Manieri Elia, Giorgio Ciucci, lo stesso Tafuri) e di alcuni giovani intellettuali veneziani (Francesco Dal Co, Marco De Michelis), a rinnovare e rafforzare quell'asse fra la Capitale e la città lagunare che fin dall'inizio aveva caratterizzato la rivista.
EUR 20.90
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Storia naturale dei giganti. Nuova ediz.
«D'ora in poi non saremo più di questa terra, mendace, condominiale, illogica, giovanilista».«Un mirabile esempio di pastiche come già altri romanzi dello scrittore emiliano, da "Vite brevi di idioti" a "Gli eremiti del deserto".» - Alberto Riva, il Venerdì - la RepubblicaUna pazzoide storia d'amore e di gelosia che cresce via via, mentre il giovane studioso innamorato prende appunti per un trattato sui giganti dei poemi cavallereschi, i loro usi, costumi e la loro sgonfia attività sessuale, che li ha portati a degenerare e all'estinzione. Intanto degenera anche la gelosia: lo studioso spera che gli extraterrestri rapiscano chiunque abbia avuto contatti carnali con la sua bella e troppo emancipata signorina. Forse più che una speranza è una truffa, che lui nella sua passione ossessiva subisce. Il romanzo, rispetto alla prima edizione del 2007, è stato abbondantemente revisionato e riscritto dall'autore, con capitoli nuovi aggiunti.
EUR 17.10
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L'infra-ordinario
Un libricino pieno di semplici genialità, come riesce di norma a Perec, parlando dell'ordinario quotidiano. Ad esempio del quotidiano cibarsi, e fa l'inventario, comico e indigesto nella sua riassuntiva catalogazione, di tutto ciò che ha ingurgitato nel corso di un anno, il 1974: sette galline bollite con riso, settantacinque formaggi, sette zampini di maiale ecc. Poi come scrivere automaticamente duecentoquarantatré cartoline, tutte diverse, di ordinari saluti estivi usando solo cinque frasi elementari in tre varianti. E l'osservazione di una via di Parigi in sei date diverse, i negozi, le insegne, le scritte occasionali, le facciate, un gatto che passa, cioè tutto ciò che è sotto gli occhi, così ovvio che non lo si nota, ma esiste per un attimo poi sarà perduto per sempre. Questi scritti pubblicati tra il 1973 e il 1981 sono stati raccolti in libro nel 1989.
EUR 12.35
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Il caso clinico del viaggiatore sonnambulo
Un caso psichiatrico abbastanza insolito e che desta ancora meraviglia, quello di Albert Dadas, che in stato di sonnambulismo viaggia per la Francia e per l'Europa, arrivando semiaddormentato fino a Vienna, a Mosca (nel 1881, dove viene incarcerato come nichilista), a Costantinopoli e ad Algeri. È il suo medico, Philippe Tissié a raccontare i viaggi trascrivendo le parole di Albert, che prende in cura dal 1886 e che definisce sonnambulo diurno; e che ripetutamente metterà sotto ipnosi per indagarne più a fondo la mente, pratica medica allora in voga, di cui la comunità scientifica discuteva, assieme a sogni, sonnambulismo, suggestione, isteria e doppia personalità. La curatrice, Valeria P. Babini, ricostruisce nella postfazione il rapporto stretto tra il medico e il suo paziente, come una storia a due, dove due sono i protagonisti e narratori, inserendo il caso nei dibattiti psichiatrici dell'epoca.
EUR 14.25
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L'architettura del padiglione. Linee di ricerca e pratica del progetto
Il padiglione temporaneo, dalla modernità ai giorni nostri, si pone come paradigma di nuove linee di ricerca e nuove forme espressive dell'architettura. Edificio isolato per eccellenza, libero da doveri funzionali primari, assume un valore rappresentativo e un ruolo di avanguardia nella esplorazione architettonica e spaziale, fertile terreno di sperimentazione e proposizione anticipatoria per il progetto contemporaneo.\r\nPer il carattere sperimentale e atipico, sia dal punto di vista funzionale che tipologico, il padiglione rappresenta un fecondo ambito applicativo per anticipare e verificare teorie e visioni progettuali. La temporaneità di queste strutture sembra costituire quasi un “plus valore” per ricercare e maturare di un'idea di spazio o raggiungere un risultato espressivo. Esse rappresentano uno stimolo al rinnovamento, un avamposto nel processo di sviluppo culturale, una proiezione verso sviluppi futuri.\r\nLa transitorietà dei manufatti, la rilevanza delle scelte linguistiche e formali come veicolo di significazione, la reversibilità e l'additività dei processi costruttivi, costituiscono tutti fattori che sembrano incoraggiare una pratica progettuale in grado di mediare e superare i conflitti tra duraturo e temporaneo, concluso e aperto, permanente e reversibile, come questioni concettuali ancora aperte nell'attuale dibattito architettonico.
EUR 17.10
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QU3. iQuaderni di U3. Ediz. italiana e inglese. Vol. 24: Multilevel green governance. Politiche, programmi, progetti per l'attuazione e gestione delle infrastrutture verdi.
Le infrastrutture verdi o Green Infrastructures, si vedono assegnare un ruolo di primo ordine nell'ambito della Strategia per la biodiversità, adottata nel 2011 dalla Commissione Europea per porre fine alla perdita di biodiversità e al degrado dei servizi ecosistemici. La Commissione Europea ne incoraggia l'integrazione nei processi di pianificazione e di sviluppo territoriale, definendole come una rete di aree naturali e semi-naturali pianificata a livello strategico con altri elementi ambientali, progettata e gestita in maniera da fornire un ampio spettro di servizi ecosistemici (CE 2013). Questo numero si è posto l'obiettivo di restituire una panoramica di esperienze capaci di mobilizzare l'attuazione delle infrastrutture verdi: politiche, programmi e progetti innovativi, imperniati sulla sostenibilità ambientale e sui suoi correlati in termini di sviluppo locale, governance e pratiche collaborative. In questo contesto la pianificazione è chiamata a costruire un quadro di riferimento capace di offrire una visione e un orizzonte temporale per il sistema di governance coinvolto.
EUR 15.20
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In attesa del Regno. Il cristianesimo alla svolta dei tempi
L'autore raccoglie in questo volume brevi studi e riflessioni intorno a ciò che ne è del cristianesimo alla svolta del millennio, nel convincimento che esso esca in frantumi dal lungo e duro confronto con la modernità, impossibilitato a proporsi ancora nelle forme istituzionalizzate che ne hanno lungamente garantito ruolo storico e potere. Di fatto già da tempo si vive «dopo Cristo», in senso opposto a quello che aveva segnato la «svolta dei tempi» annunciata da Paolo. La vita sociale che si è affermata ovunque prescinde oramai dal modo di essere cristiano, e al cristianesimo tocca perciò misurarsi con una nuova imprevista svolta, che gli impone di sperimentare altre vie e plurali per attestare credibilmente la fede evangelica. Di questa contraddittoria situazione, misurata sul tempo che dal dopo Concilio giunge ai giorni nostri, Gaeta coglie alcuni tratti salienti, puntando l'attenzione ora su figure che nel Novecento hanno avvertito per tempo la crisi, ora sulla politica ecclesiastica degli ultimi Pontefici, ora sul venir meno dell'istanza religiosa nella società e, in conclusione, su qualche attestazione di una spiritualità cristiana laicamente vissuta.
EUR 20.90
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Il futuro dell'Europa e altri scritti
«Ma cosa sarà l'Europa di domani? [...] nessun paese d'Europa può più aspirare a un progresso reale della propria cultura isolandosi, né senza una collaborazione indiretta con gli altri paesi [...] tanto dal punto di vista politico quanto economico e industriale - insomma, da tutti i punti di vista - l'Europa intera corre verso la rovina, se ogni paese d'Europa non accetta di prendere in considerazione altro che la propria salvezza particolare».\r\n\r\nIT. «Cosa sarà l'Europa di domani?»; questa è la domanda che attraversa i testi di André Gide (1869-1951) raccolti nel presente volume. Premio Nobel per la letteratura nel 1947, Gide ha segnato indelebilmente la storia letteraria e la cultura del Novecento, portando avanti, accanto all'attività di narratore, un intenso impegno di critico e commentatore della storia e della società del suo tempo, tanto che lo scrittore André Rouveyre lo definisce il «contemporaneo capitale» della sua generazione.\r\nGli otto testi qui tradotti intendono illustrare la riflessione di Gide sull'Europa, che si sviluppa dall'inizio alla metà del Novecento e che raggiunge i suoi esiti più maturi tra le due guerre. Gide pensa l'Europa come un insieme di voci diverse che non devono rinunciare alla propria individualità ma, al contrario, esaltarla nell'armonia di un «concerto europeo». Per quanto legate al contesto storico, le sue considerazioni non hanno perso la loro attualità e la loro efficacia, e permettono ancora di interrogare il nostro presente.\r\n\r\nEN. “What will tomorrow's Europe be like?”; this is the question that lies within André Gide's (1869-1951) texts translated in this book. The 1947 Nobel Prize for literature indelibly marked the literary history and culture of the 20th century not only for his fictional writings but also for his intense work as a critic and commentator of the history and society of his time. This is why the writer André Rouveyre defined him “le contemporain capital” of his generation.\r\nThese eight texts illustrate the thought on Europe he developed in the mid 1900s and then reached its maturity between the two World Wars. Gide considers Europe as an ensemble of different voices which must not forsake their individuality but, on the contrary, exalt it harmoniously in the “European concert.” While bound to their historical context, these considerations still speak to our present allowing us to question it as well.
EUR 11.40
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Studiare Roberto Gabetti
Studiare una personalità come Roberto Gabetti significa cercare di comprendere e restituire i tratti di una figura che si muove tra professione, studio e ricerca, vivendo stagioni molto diverse. In latino, studēre significa - prima ancora che studiare - dedicarsi, applicarsi e amare. Lo studio, quindi, in quanto atto d'amore per la conoscenza, non è altro che filo-sofia: amore per il sapere.\r\nIl volume raccoglie gli interventi ampliati presentati al seminario accademico intitolato Studiare Roberto Gabetti, tenutosi nel 2020 in occasione dei vent'anni dalla scomparsa dell'architetto torinese. Il seminario, curato da Carlo Olmo, apre un passaggio - non solo generazionale, ma soprattutto storiografico - sulla figura di Gabetti, e rappresenta il punto di inizio per nuove indagini sulla sua poliedrica attività.\r\nI saggi esplorano il lavoro del maestro torinese sotto accezioni diverse: allievo di Giovanni Muzio e poi assistente di Carlo Mollino, progettista capofila del Neoliberty quindi precursore - insieme con Aimaro Isola - della sensibilità ambientalista, cittadino militante, professore universitario, studioso di Le Corbusier, saggista e personaggio storico. I diversi contributi restituiscono in tal modo un quadro ricco e complesso, ripercorrendo carriera, professione e insegnamento di Gabetti, mettendone retrospettivamente in luce il lascito. Le memorie si conservano solo a patto di rielaborarle.\r\nÈ perciò vitale chiedersi cosa sia tuttora vivo del progetto culturale di Gabetti come architetto e docente, quale sia il significato attuale della lunga carriera di una figura fondamentale tanto per il Politecnico di Torino quanto per la storia dell'architettura italiana del XX secolo. Ed è importante porsi tali domande per mettersi in condizione di gestire l'eredità di un grande architetto, destinata comunque a diventare oggetto di studio per le generazioni future.
EUR 15.20
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Il diritto come libertà. Lineamenti per una determinazione ontologica del diritto
"Bosquejo para una determinación ontológica del derecho", titolo originale dell'opera qui tradotta, articola l'influente teoria tridimensionale del diritto di Carlos Fernández Sessarego, che nel 1950 anticipa la notissima proposta di Miguel Reale nel suo Filosofía do Direito (1953). Secondo Sessarego, il diritto «è costituito dall'integrazione di tre elementi: norma-pensiero, comportamento umano-oggetto, e valore-scopo». Il diritto, quindi, non è né mera realtà fattuale, né pura logica, né sistema di valori: è solo la stretta interrelazione di questi tre elementi che ne spiega l'oggetto e il senso. La teoria tridimensionale implica un'idea di vita umana come progetto e offre così il presupposto per un'analisi rinnovata e originale dei diritti della personae della loro tutela. Il nucleo della prospettiva che ne emerge è tanto forte da chiamare a una nuova comprensione del diritto e del suo ruolo nella società: l'essere umano è libertà - una libertà che si concreta nella scelta come decisione e nella decisione come scelta. In tal senso, il presente libro non vuol essere un semplice omaggio al grande giurista peruviano, bensì l'occasione per dimostrarne l'enorme potenziale pragmatico, capace di trasformare sia le idee dei teorici del diritto sia l'operato dei suoi tecnici. Prefazione di Yuri Vega Mere.
EUR 17.10
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La falsa libertà
Celebrato come il massimo scrittore cinese del Novecento e fra i creatori della lingua scritta contemporanea, Lu Xun è il più rappresentativo fra gli uomini colti che si riconoscono nella rivoluzione popolare. La presente raccolta costituisce un condensato della sua estesa produzione saggistica (sedici volumi di saggi e discorsi) e comprende testi scritti fra il 1918 e il 1936, anno della sua morte. I testi si situano in un periodo di profonde trasformazioni: la modernizzazione della società, la nuova centralità politica delle masse contadine e l'avanzare della rivoluzione socialista. Legati al tempo e all'occasione quotidiana (il trasformarsi dell'istituzione familiare, una descrizione di Shangai, il teatro moderno, i costumi sessuali, l'avvento della fotografia...), fanno emergere le contraddizioni fra realtà privata e condizione storica, fra l'esigenza immediata di felicità e la lotta sanguinosa «per il futuro», fra tradizione e distruzione, tipicità cinese e dimensione universale.
EUR 20.90
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Le nozze di Esopo e di Filologia. Letteratura per giovani e critica verbale
Munito delle vetuste ma penetranti armi della retorica classica, e mettendo in opera un ramificato e molecolare sistema di puntuali rimandi a opere e scrittori insospettabili, l'autore di questa ricerca (propensa talora a trasformarsi in pungente e umoroso pamphlet) sfata tutta una serie di pigri luoghi comuni da tempo imperanti sulla letteratura per l'infanzia, tentando di affrancarla dal rugiadoso (e ipocrita) ideologismo con cui pedagogisti e puericultori l'hanno spesso asfissiata o asservita, e aspirando a redimerne le misconosciute bellezze sul disinteressato terreno dello stile e dell'invenzione.
EUR 17.10
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Wittgenstein filosofo della mente
I materiali su cui è costruito questo libro sono tratti dalle varie raccolte degli scritti editi e inediti di Wittgenstein, composti dal 1929 al 1951, e dalla documentazione coeva offerta dai diari, lettere, dettati e appunti delle lezioni annotate dagli allievi. Nella esplorazione di tali materiali, si è cercato di seguire le tracce della sua riflessione sul tema del mentale, distinto, ma anche per molti versi congiunto, ai temi del linguaggio e della matematica, e di studiarne il faticoso evolversi dalla originaria proposta di una fenomenologia alla formulazione matura di una filosofia della mente. Le prime due parti del libro sono dedicate ai temi del “Middle Wittgenstein” e ai tentativi dei primi anni Trenta di emendare o integrare la logica vero-funzionale del Tractatus, presto ripudiati in favore del nuovo approccio “grammaticale” e del drammatico shift dalla tematica della “verità” a quella del “senso”. Le due parti finali vertono sulla psicologia filosofica di Wittgenstein, sul trattamento anti-naturalistico delle esperienze personali e del linguaggio privato, sullo statuto non epistemico del sapere e della certezza, inteso a confutarne l'interpretazione scettica. Incentrata sullo statuto grammaticale dell'intenzionalità e dell'agire intenzionale è la Parte Terza del libro che funziona da trait d'union tra le altre. Nell'analisi delle varie specie intenzionali si profila un nuovo rapporto tra pensiero e mondo, mentre in quella del volere, del fare, del seguire regole si configura la filosofia pratica di Wittgenstein ed emerge la sua concezione del Weltbild, espressione dei cardini delle nostre certezze.
EUR 33.25
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«Teologia politica» cent'anni dopo
A cent'anni di distanza, Teologia politica di Carl Schmitt conserva tutta laforza del classico, capace ancora di accendere polemiche sulla sua tenutaconcettuale e sulla sua gravosa eredità. Se già dopo qualche anno Schmittstesso avanzò dubbi in merito alle tesi più radicali e provocatorie elaboratenel 1922, oggi quelle tesi rimangono al centro di un dibattito che è destinato a ripresentarsi vigoroso e stridente a ogni crisi di vasta portata in cui sirichiedono decisioni spedite, energiche, estreme. In questo volume a piùvoci, studiose e studiosi di diverso orientamento tornano a porsi interrogativi che sanno vivere nell'ambiente rarefatto della teoria più elevata eppureal contempo toccano questioni dirimenti della politica concreta. Un secolodopo, Teologia politica merita di essere celebrata come opera che parla ancora al presente, con la sua impareggiata capacità di sondare gli abissi piùinquietanti del potere pubblico e dell'autorità politica.
EUR 20.90
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L' architettura della permanenza. Persistenze e mutazioni delle strutture seriali curvilinee antiche nella città contemporanea
Ogni ricerca sulla città non può sottrarsi dall'essere una ricerca sulla forma e, specificatamente, sulla morfologia urbana. La storia della città è la storia della forma e dei processi di trasformazione che coinvolgono le parti senza mai perdere la visione generale, il ruolo di organismo urbano, a cui la città tende sia spontaneamente che intenzionalmente. Il tema su cui si articola la ricerca è il sostrato, “ciò che sta sotto”, nelle sue accezioni teoriche e progettuali di “materia segnata” che sottende, e partecipa, alle trasformazioni urbane in un rapporto inter-scalare: dal territorio alla città, dal tessuto sino alla cellula elementare abitativa.\r\nOggetto principale del lavoro sono le forme curvilinee antiche romane (teatri, anfiteatri, stadi e odeon) che rappresentano strutture catalizzatrici di processi antropici riconoscibili, e ancora vitali nella città contemporanea, attraverso delle “azioni di sostrato”, desunte da un abaco di casi italiani ed esteri: dall'arena di Lucca a quella di Firenze, dal teatro di Brescia a quelli di Catania, sino ai casi portoghesi di Lisbona ed Evora. Queste azioni, presenti in ogni caso analizzato, sono identificabili nel consumo/erosione della forma matrice, nell'occupazione dei suoi spazi e nella sedimentazione di altre forme su e in essa. Sino all'azione di sintesi, quando l'intenzionalità del progetto coordina in nuova forma tutte le operazioni precedenti. La città attuale contiene sempre in sé la memoria delle altre città passate, che l'hanno preceduta, così come il progetto architettonico contemporaneo contiene sempre in sé l'elemento della rovina. La rovina è interruzione solo nel momento in cui non assume un ruolo di sedime e supporto ma di oggetto contemplativo.
EUR 17.10
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La rosa in mano al professore
«Il professor De Sanctis cammina attraverso i secoli centrali della letteratura italiana, attraverso quei secoli che più drammaticamente impegnano le sorti del suo ideale - cammina, dico, con una rosa in mano». Così, fissandolo in una sorta di emblema araldico, Giacomo Debenedetti ha una volta raffigurato Francesco De Sanctis, che nella Storia della letteratura italiana ritorna a più riprese sul motivo della rosa come simbolo della bellezza muliebre tra umanesimo e barocco, da Lorenzo e Poliziano ad Ariosto e Tasso, sino a Marino. A partire dallo spunto di Debenedetti, Giovanni Pozzi allestisce un ampio dossier di testi e lo esamina con minuzia, rinvenendo categorie che combinano originalmente la tematologia con la lezione dello strutturalismo. La rosa in mano al professore, qui ripubblicato per la prima volta dopo la sua uscita nel 1974, inaugura per molti versi la grande stagione saggistica del Pozzi maturo: sia per la qualità stilistica della prosa, sia per il taglio d'analisi. In questo «erbario», in cui la pietas del filologo ricompone i petali delle rose, ormai sfiorite, della nostra letteratura, trova una prima sperimentazione il metodo adottato da Pozzi nei successivi studi sui topoi letterari.
EUR 20.90
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Il detective, il diavolo, la campagna. Un percorso nel «Pasticciaccio»
Chi è davvero Ingravallo, e perché è fatto così? Come ogni personaggio letterario, il protagonista del Pasticciaccio è una creatura di parole, un prodotto di laboratorio: un po' individuo un po' segno. In questo libro, è lui il punto di partenza e di arrivo di un percorso che tra dati fisiognomici, psicologici, topografici e folklorici punta a far emergere un modo di procedere che è tipico di Gadda nel più noto dei suoi capolavori, quello per cui istanze del pensiero astratto e dati referenziali interni al mondo narrato si rinviano incessantemente e reciprocamente. Dalle primissime pagine che giocano con gli archetipi del giallo all'ultima in cui il destino del detective molisano si compie in modo inopinato ed enigmatico, viene così a tendersi un robusto filo ermeneutico: uno dei tanti, a ben vedere, che stringono in paradossale unità la dissipazione centrifuga di questo straordinario romanzo. Completa il libro un'appendice linguistico-stilistica: due brevi saggi dedicati rispettivamente alla sintassi e al lessico gaddiani.
EUR 14.25
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Manuale di filosofia politica. Dai sofisti a Hannah Arendt
Un manuale di filosofia politica che, partendo dalle origini per approdare al Novecento, offre una trattazione completa dello sviluppo delle idee, delle teorie e degli assetti istituzionali che hanno segnato la storia dell'Occidente e contribuito in modo decisivo a delineare il nostro presente. Una ricostruzione sistematica che, nella prospettiva pluralista fatta propria da studiose e studiosi di diverso orientamento, intende dar conto sia dell'imprescindibile apporto dei classici del pensiero politico sia delle linee di frattura che nel corso dei secoli hanno arricchito, corretto e non raramente contestato un canone rimasto troppo a lungo immutato. Il presente manuale, pensato anzitutto per le studentesse e gli studenti dei primi anni dei corsi di studio universitari, ha l'ambizione di ribadire la centralità dei classici e al contempo mostrare l'indifferibile urgenza di ricomprendere voci e istanze altre, irriducibili ai paradigmi maggioritari e per questo tradizionalmente tenute ai margini.
EUR 24.70
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Might something like this do? An anthology of future communication
Communication is becoming increasingly hybrid and ever-changing. What up until a few years ago were clear definitions, specific professional areas, consolidated disciplines, have now become slippery and hazardous territories.\r\nEach day we witness conceptual spillovers that pave the way for new and unexpected perspectives. What happens if we imagine the metamorphosis of what is thought of as a model today? This book aims to reveal the germinating of new possibilities from today's code through several dystopian voices that are the possible future of communication.\r\nA textbook from the future that helps us to understand our times and imagine new, freer, and happier ones.
EUR 20.90
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A regola d'arte. Storia e geografia del campo letterario italiano (1902-1936)
Questo libro disegna il panorama letterario italiano di inizio '900 come una storia di persone e delle loro traiettorie, ambizioni e creazioni. Protagonisti non sono solo scrittori canonizzati come Montale, Pirandello e Svevo, ma anche chi rimane spesso invisibile alla narrazione letteraria: editori e organizzatori culturali, traduttori e traduttrici, autori usciti dal canone come Bontempelli e Da Verona, Marinetti e Papini. Le loro relazioni danno vita a un intreccio di alleanze e conflitti che genera le regole dell'arte valide in un determinato periodo: cosa si deve e non si deve scrivere, se si vuole diventare un autore o un'autrice prestigiosi? Con quali criteri editori e critici valutano le opere letterarie? Quali generi sono praticabili, quali contenuti inaccettabili, quali forme accantonate come obsolete? Che cosa si importa dalle altre letterature, e perché? La battaglia sulle regole dell'arte dà forma a una geografia letteraria mobile, che fa perno sulle città - Firenze, Napoli, Roma, Milano, Torino e Parigi - che sono state luoghi di incrocio e snodo nelle traiettorie biografiche dei protagonisti del campo letterario italiano di inizio secolo.
EUR 26.60