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Palmiro
S'immagini una cittadina delle Marche nell'immediato dopoguerra, Fermo, e s' immagini una locale sezione del Pci, fra manovali e contadini, giocatori di carte, comizianti improvvisati, ritratti di Stalin, di Gramsci e del compagno segretario del Partito, Palmiro Togliatti; si immagini infine, là dentro, un proletario adolescente, bocciato dalla scuola fascista che però si proclama poeta, mezzo bracciante e mezzo muratore, ironico e insolente, una specie di Socrate anarchico, da tutti sfottuto e mal tollerato. "Palmiro" (1986), che torna in libreria dopo decenni di clandestinità, è il romanzo di formazione di uno dei maggiori poeti contemporanei, Luigi Di Ruscio, ed è un libro avvincente, travolgente. Scritto dal basso verso l'alto, guardando alla vita come sopravvivenza, il romanzo ha il ritmo tragicomico di un'epopea picaresca dove il protagonista ne viene combinando di tutti i colori ma rivolge di continuo a se stesso le domande più essenziali: ce la farò a sfangarla e a trovare un lavoro? chi sarà la mia donna? e la rivoluzione, quando scoppia la rivoluzione? Scritto con la felicità inventiva e la cadenza orale che peraltro è tipica della poesia di Di Ruscio, "Palmiro" ha già avuto lettori d'eccezione come Italo Calvino che ne parla in una lettera come di un fratello del Bardamu di Louis-Ferdinand Céline o del "Buon soldato Sc'vèik" di Hasek. Il piccolo eroe, infatti, gira a vuoto, continua a non avere né un lavoro né una donna e di rivoluzione neanche se ne parla. Postfazione di Antonio Porta.
EUR 9.50
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Germi di non violenza in acque agitate
Il volume esplora la recente nascita di movimenti nonviolenti in alcune zone di turbolenza politica e sociale. I primi tre lavori riguardano i conflitti in corso tra israeliani e palestinesi. Chiara Pettenella esamina in particolare le divergenti e conflittuali interpretazioni del conflitto a partire al 1948. Roberto Castronovo riferisce la storia di un teatro dei bambini aperto grazie ad Arna Ben Khamis a Jenin dopo la seconda Intifada. Giulia Daniele passa in rassegna le diverse ipotesi sull'assetto futuro dei due rispettivi Stati in caso di fine del conflitto. Il saggio di Nanni Salio informa sulle straordinarie vicende di Bakshar Khan, un leader afghano nonviolento del periodo tra la prima guerra mondiale e il secondo dopoguerra. Simona Capaldi, a seguito di indagini effettuate sul campo, ha elaborato un resoconto della miserabile condizione delle donne in Afghanistan. Antonio Vigilante esplora il complesso rapporto tra religione e politica in Birmania, e in particolare la coraggiosa azione di Aung San Suu Kyi. Martina Pignatti Morano, presidente dell'organizzazione "Un ponte per..." in Iraq, riferisce infine le notizie, ancora poco note, di un nascente movimento nonviolento in Iraq. Da un anno all'altro si può osservare una rapida crescita dei movimenti nonviolenti, che infonde qualche speranza a chi abbia a cuore le sorti delle infelici popolazioni dei territori di cui questo volume tratta.
EUR 13.30
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Lentamente l'Africa. Racconti di un viaggio dalla Spagna al Mali
Il libro racconta, attraverso testo e immagini, un viaggio in bicicletta dalla Spagna all'Africa dell'Ovest di una giovane coppia che si mette in cammino con la voglia di toccare con mano una parte del complesso continente africano. Per 5 mesi e più di 6.000 chilometri di pedalate, Tobias e Marianita si confrontano con paesaggi ed esperienze che li fanno riflettere sull'Africa e l'Europa, spingendo sempre più in là il confine tra i due continenti. Attraverso Spagna, Marocco, Sahara Occidentale, Mauritania, Senegal, Guinea, Mali e Burkina Faso, i due autori riflettono giorno per giorno sul senso del viaggiare oggi, sulla specificità di andare con lentezza, e su come la bicicletta sia una maniera, non solo per andare lontano, ma anche per sentirsi più a casa. Attraverso le montagne dell'Atlante e il deserto del Sahara, le pianure del Senegal e le colline della Guinea, il delta del fiume Niger e poi ancora le distese sabbiose del Sahel, il racconto comunica la voglia di mettersi in cammino, di rendersi disponibili all'incontro, di reimparare a viaggiare perché "un viaggio del genere ti insegna prima di tutto qualcosa sul posto da cui vieni e poi sul posto dove vai".
EUR 11.40
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I beni comuni
Quello di "beni comuni" è un concetto troppo spesso utilizzato, nella più recente letteratura scientifica come nel dibattito pubblico, in maniera impropria, quasi fosse una sorta di contenitore da riempire di volta in volta con significati diversi se non opposti. L'obiettivo del libro è dunque quello di chiarire il senso e il contenuto di questa categoria attraverso un'analisi storica e comparativa, da cui fare emergere la pluralità di usi e di interessi che hanno caratterizzato questa tipologia di beni nel tempo e nello spazio. Intorno ad essa sembra infatti emergere una certa "urgenza scientifica" imposta dall'attualità: basti pensare alle più recenti proposte di riforma del codice civile e alle trasformazioni del regime giuridico dei servizi pubblici locali, la cui disciplina, che prevedeva il conferimento della gestione in via ordinaria ai privati, è stata investita dal successo del referendum abrogativo del 12 e 13 giugno 2011 e dalla campagna sul tema dell'acqua "bene comune".
EUR 11.40
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Viaggio al centro del lavoro
Se il sindacato non riconquista il "centro" del lavoro e se il lavoro non riconquista il "centro" della società, l'Italia e l'Europa non riusciranno più a progredire. Ecco l'asse attorno a cui ruota questo libro, Viaggio al centro del lavoro, che Antonio Pizzinato ha scritto avvalendosi della collaborazione di Saverio Paffumi. Si tratta di un saggio un po' fuori dagli schemi, essendo ricco di riferimenti biografici, sempre finalizzati, però, a trarre riflessioni utili per l'oggi e per il domani. Nell'anno del suo ottantesimo compleanno (8 ottobre 2012) Pizzinato, succeduto nel ruolo di segretario generale della Cgil a Luciano Lama, non ha voluto raccontare la sua vita, ha voluto "dire delle cose" attraverso l'esperienza che ha vissuto, dagli anni della Resistenza all'assunzione alla Borletti, alle prime lotte in Fiom, a Sesto San Giovanni, e poi via via - affrontando gli anni del terrorismo - fino al vertice della Cgil e alla remissione del mandato. Al centro del suo impegno, in quella fase, ci sono la ricostruzione dell'unità dopo lo scioglimento della Federazione Cgil, Cisl, Uil e un'idea di rifondazione della Cgil stessa e del movimento sindacale. Un grande cambiamento che non si è ancora del tutto compiuto come lui l'aveva immaginato e iniziato a costruire.
EUR 17.10
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Clandestini. Viaggio nel vocabolario della paura
"Non è solo l'immagine del lampeggiante della polizia, che introduce numerosi episodi di cronaca messi in prima pagina, quasi a simbolizzare il posto assegnato all'immigrazione..." È un viaggio tra le parole, che fissano nell'opinione pubblica lo stigma di clandestino, extracomunitario, invasore, all'interno di un fenomeno descritto con una terminologia delittuosa. L'autore scandaglia la narrativa pubblica alla ricerca degli slittamenti semantici e svela una rappresentazione infarcita di stereotipi e luoghi comuni, che tuttavia è la percezione del fenomeno. Un manuale di autodifesa per i giovani contro quelle semplificazioni che individuano nel migrante il nemico simbolico a cui addebitare i mali della società, dalle città sporche alla disoccupazione. Un alfabeto dalla A alla Z corredato dal racconto del contesto storico, che ha sgravato parole spesso discutibili. L'autore gioca con le parole, le smonta una ad una, dimostrando la loro capacità di agitare le acque e attizzare fuochi, da parte di chi le usa come lame affilate.
EUR 9.50
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Affondata sul lavoro. L'Italia tra crisi e rabbia
Gabriele Polo, taccuino in mano e occhio allenato alla realtà dei fatti, tra il giugno e il novembre del 2012 fa un viaggio nell'Italia del lavoro per il quotidiano di cui è stato anche direttore, "Il Manifesto", proprio mentre il tarlo della crisi sta erodendo il tessuto economico e sociale del paese. Va nella Torino orfana "non dichiarata" della Fiat, visita i luoghi della ex locomotiva produttiva del Nord-Est con i suoi distretti in rapida trasformazione, referta le crisi d'identità delle province lombarde e la mutazione genetica delle cooperative emiliane, esplora infine le "difficili continuità" di un Sud sempre in bilico tra sviluppo e regressione. Ma racconta soprattutto storie di donne e uomini al lavoro, o da questo espulsi, che provano a resistere, a volte anche a immaginare un futuro positivo che possa offrire nuove occasioni. Lavoratori più o meno "garantiti" o "invisibili" nelle cui esperienze, percezioni e azioni, il bisogno si mescola con l'identità. Oggi la memoria del suo viaggio è raccolta in questo libro, ed è il ritratto impietoso del paese visto nelle terre del benessere economico ora in declino, lacerate in profondità dal trionfo del liberismo in economia e del berlusconismo in politica; di un paese che nel celebrare i suoi 150 anni ha visto, in questa drammatica congiuntura politico-economica, riaffiorare tutti i nodi irrisolti della sua storia.
EUR 11.40
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Rapporto di lavoro e ammortizzatori sociali dopo la legge n. 92/2012
Il volume offre un'interpretazione e spunti di riflessione sulla legge n. 92/2012 "Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita", come modificata dal ed. decreto-sviluppo (legge n. 134/2012), da molti assunta quale ultimo prodotto della "modernizzazione" dell'edificio del diritto del lavoro italiano, costruito nel trentennio 1960-1990. Né la legge n. 30/2003 né il Collegato lavoro (legge n. 183/2010) avevano investito i due capisaldi della condizione lavorativa: la tutela "reale" di cui all'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori e le integrazioni salariali di lunga durata. Con l'articolo 8 della legge n. 148/2011 la regola di stabilità "reale" del contratto di lavoro a tempo indeterminato (articolo 18 Stat. lav., nella versione ante riforma 2012) poteva essere modificata con un contratto collettivo aziendale o territoriale. Con la legge n. 92/2012 si è preferito, invece, ricorrere ad un sistema più tradizionale, distinguendo i casi in cui resta la stabilità reale e i casi nei quali viene reintrodotta la stabilità "obbligatoria" anche nelle unità produttive con più di 15 dipendenti. Secondo un'opinione diffusa la modifica in senso peggiorativo dell'articolo 18 avrebbe una compensazione nella riduzione delle forme contrattuali "atipiche" e nel miglioramento delle tutele di sicurezza sociale. Sono ipotesi, queste, che vengono verificate nel presente volume, salvo poi essere riscontrate sul piano giudiziario.
EUR 17.10
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Catalunya-España. Il difficile incastro
La grande manifestazione a Barcellona per l'indipendenza dell'11 settembre 2012 rappresenta uno spartiacque nella relazione tra la Catalogna e la Spagna. Un evento che segna l'avvio di un processo democratico e pacifico che mette in discussione l'attuale assetto statuale e fa i conti non solo con una forte e antica identità culturale, ma anche con la drammaticità della crisi economica, la qualità del modello sociale, la dimensione europea. Attraverso una serie di interviste a rappresentanti catalani del mondo della cultura, della politica, dell'associazionismo, delle istituzioni, e all'indomani delle elezioni catalane, emergono i desideri, le speranze, i dubbi, le preoccupazioni di un popolo che si sente nazione e che aspira a ridefinirsi nel rapporto con la Spagna e col resto d'Europa. L'autrice intervista Muriel Casals, Joan Carles Gallego, David Garrofé, Jordi Girò, Oriol Homs, Francesc Morata, Montserrat Tura.
EUR 9.50
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Scienziati, politici, cittadini
L'opera di Charles Darwin ha cambiato il modo di vedere il mondo, cancellando le riserve che avevano accompagnato per secoli la possibilità di spiegare razionalmente alcune questioni fondamentali dell'esistenza. In modo incalzante sono stati ripensati i concetti di vita e di morte, di salute e malattia, il rapporto tra mente e corpo; anche la questione ecologica è diventata oggi un tema pubblico globale. La sostenibilità sociale di questa grande trasformazione richiede strumenti e procedure in grado di favorire la produzione, la partecipazione e la condivisione della conoscenza. Si tratta di una sfida culturale e politica di enorme portata, per affrontare la quale è necessario connettere democrazia, libertà e responsabilità. Prefazione di Silvano Tagliagambe.
EUR 11.40
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Dove vanno le primavere arabe?
La verità delle primavere arabe è in gran parte ancora da scrivere. Non servono né interpretazioni rassicuranti, né improprie generalizzazioni. È necessario, piuttosto, attrezzarsi con lenti che sappiano leggere e interpretare la specificità dei conflitti, la loro autonomia, il loro intreccio. A distanza di più di due anni dall'esplosione delle rivolte, gli autori del volume (giornalisti, giuristi, storici, filosofi) propongono un bilancio aperto e problematico dei mutamenti in corso, interrogandosi sulle straordinarie sfide che le rivoluzioni scoppiate dall'altra parte del Mediterraneo pongono non solo all'Europa ma anche all'islamismo politico.
EUR 11.40
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Storie precarie. Parole, vissuti e diritti negati della generazione senza
In Italia sono precari, cioè hanno un contratto temporaneo, spesso di collaborazione o a partita IVA, circa il 15% dei lavoratori, una quota che cresce molto tra i giovani ad alta scolarizzazione, ma che non tralascia neanche i quaranta-cinquantenni. Ma cosa pensano, fanno e sperano i lavoratori precari? Il volume, basato su una ricerca svolta con il contributo della CGIL e della rivista "Internazionale" che ha raccolto e analizzato centinaia di storie di lavoratori e lavoratrici atipici, vuole aiutare a comprendere meglio l'"arcipelago della precarietà", al cui interno si intrecciano la discontinuità della retribuzione, la ricattabilità nei confronti dei datori di lavoro e la fatica di dover ricominciare sempre da capo, in nuovi lavori e con nuovi colleghi. Fare parte della "generazione senza" significa non potersi permettere progetti di vita, non avere diritti elementari, stare peggio dei propri genitori pur avendo studiato di più: in una parola si vive ai margini del mercato del lavoro vedendosi negata una parte importante della propria identità. Per cambiare questa situazione non basta una buona legge: bisognerà ripensare la cittadinanza sociale e il welfare, in modo che sia garantito un futuro ai lavoratori, a prescindere dal contratto che hanno stipulato. Prefazione di Susanna Camusso. Introduzione di Aris Accornero.
EUR 9.50
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Scuola, università, professioni: un percorso «in-flessibile». Strumenti di informazione per chi sta provando o pensando di intraprendere una professione
Il collegamento tra il mondo dell'istruzione e il mondo del lavoro è sempre stato tanto importante quanto problematico. Ne è testimonianza il recente tentativo di svilire il sistema universitario e, più in generale, di istruzione legandolo unicamente ai paradigmi dell'attuale sistema di sviluppo. Non è sufficiente però combattere questo tentativo ma occorre invece proporre una nuova visione che possa realmente valorizzare le conoscenze come punto centrale dei modelli di sviluppo del paese e quindi del mondo del lavoro. Il sindacato può aprire uno sbocco positivo, motivare le persone e lottare insieme per un futuro più degno, ma per farlo deve avanzare proposte credibili e realizzabili sia in termini di contrasto agli abusi, sia di revisione dell'impianto legislativo e, soprattutto, deve coinvolgere gli studenti, i giovani e i professionisti in percorsi concreti di conquista di nuove condizioni durante il periodo formativo, nonché di contrattazione collettiva nella fase d'ingresso nel lavoro perseguendo l'obbiettivo di allargare il campo dei diritti e delle tutele a tutti i lavoratori e le lavoratrici. La CGIL, assieme all'UDU e alla Rete degli Studenti, propone questa guida per dare un'idea del mondo del lavoro professionale che consenta di leggerne anche i limiti e le contraddizioni oltre che, naturalmente, per dare informazioni utili, suggerimenti di tutela e proposte di azione comune per cambiare ciò che non va. Prefazione di Elena Lattuada.
EUR 13.30
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L' acqua e il suo diritto
Il testo esplora il tema dell'acqua e del suo diritto, inteso come disciplina giuridica del bene e del servizio idrico integrato, passando in rassegna gli eventi che ne hanno influenzato la definizione, da un punto di vista sia normativo sia culturale. La ricostruzione pone al centro di questi processi la campagna referendaria sull'"Acqua bene comune", che si è svolta nel 2011, e il relativo esito della consultazione popolare, il quale ha aperto una discussione sulla definizione normativa del servizio idrico integrato e sui modelli di gestione ad esso applicabili, oltre a diffondere una nuova sensibilità per i beni comuni. Ampio spazio è riservato all'esperienza parigina e a quella napoletana di ritorno alla gestione pubblica, che dimostrano come sia possibile, per un bene cruciale come l'acqua, immaginare un ruolo forte delle istituzioni locali, valorizzando altresì gli elementi della partecipazione e della conservazione delle risorse anche per le generazioni future.
EUR 11.40
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L'Architettura moderna. Le Courbusier, Mies Van Der Rohe, Terragni, Niemeyer
L'architettura moderna nasce dalla sovrapposizione di due grandi "rivoluzioni": quella tecnologica, che conduce all'introduzione di nuovi materiali soprattutto calcestruzzo e acciaio - nella costruzione dell'edilizia corrente, e quella figurativa, in cui è preminente il ruolo delle avanguardie novecentesche che nella pittura hanno già messo in crisi quella spazialità prospettica e tridimensionale tramandata invariata fin dal Rinascimento. Ma l'architettura moderna nasce soprattutto dalla risposta ad un interrogativo: qual è lo stile dell'architettura della "Prima età della macchina"? In questo libro la parabola dell'architettura moderna viene ricostruita attraverso l'opera di quattro protagonisti, scelti per raccontatore quattro "paradigmi" che rappresentano nodi problematici anche per l'epoca contemporanea: Le Corbusier per il paradigma dell'innovazione; Mies van der Rohe per quello della costruzione; Terragni per quello della sovversione del linguaggio; Niemeyer per quello del globale vs locale.
EUR 17.10
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Le nuove generazioni nei nuovi spazi e nuovi tempi delle migrazioni
Nel volume sono raccolti i principali risultati emersi dall'esperienza del progetto EBASCO, che ha avuto tra le sue finalità lo studio delle attuali tendenze migratorie. Per raggiungere tale obiettivo sono stati individuati testimoni privilegiati ed esperti della materia, oltre a diversi protagonisti del mondo giovanile. Il confronto con questi soggetti ha consentito di registrare il salto di qualità verificatosi negli ultimi anni nelle esperienze migratorie internazionali e in particolare in quelle riguardanti l'Italia. Allo studio delle nostre storiche comunità all'estero e al nuovo peso assunto dalle ricerche sulle immigrazioni straniere in Europa e in Italia si sono aggiunte riflessioni più approfondite sulle nuove migrazioni verso l'estero rappresentate da giovani istruiti, spesso laureati e comunque già consapevoli di vivere in nuove società tutte da scoprire. Il volume analizza i termini della questione migratoria nelle sue diverse forme: oltre al contributo di studiosi della materia che delineano gli aspetti emergenti e più generali della questione, sono presenti alcuni saggi di questi giovani e sono riportate esperienze militanti più direttamente collegabili ai territori nazionali. In questo modo i confini degli obiettivi iniziali sono stati ampliati e dilatati. Infatti i vari contributi sono stati raccolti tenendo conto della complessità dei nuovi spazi e tempi delle migrazioni attuali.
EUR 11.40
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Critica del monetarismo e dei derivati di credito
Dalla "bolla dei tulipani olandesi" del Seicento alla "bolla della Compagnia dei Mari del Sud", fino alla "grande bolla" del 1929, alla "bolla di Internet", e quindi alla "bolla dei mutui sub-prime": il termine "bolla" viene utilizzato per spiegare le vicende economiche più diverse. Tuttavia la "bolla" tecnologica è scoppiata con il tradizionale crollo dei listini azionari, mentre la "bolla" dei mutui è avvenuta sul terreno delle emissioni obbligazionarie. La prima si è sviluppata sul piano del capitale di rischio, la seconda sul piano del capitale di debito. L'appiattimento interpretativo in cui è incorsa tanta parte dell'analisi economica mette in ombra le cause di fondo e impedisce di trovare una via d'uscita dalla crisi. La soluzione viene cercata nello spostamento di risorse dal settore pubblico al settore privato, ovvero dalla spesa pubblica ai mercati finanziari, ma dobbiamo riconoscere che dopo sette anni dall'inizio della crisi tutto ciò non ha portato i benefici attesi. L'analisi dei nuovi strumenti di finanza derivata, indagati alla luce delle teorie che hanno portato alla crisi, costituisce la trama di questo volume.
EUR 11.40
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Un' altra scuola. Diario verosimile di un anno scolastico
Oramai da alcuni anni la scuola è sotto assedio, minacciata da chi la dovrebbe curare, difendere e governare, ovvero dai ministri che si succedono uno dopo l'altro e che invece si limitano a tagliare fondi e al contempo, quasi per un paradosso, aumentano il carico di lavoro degli insegnanti. Nella percezione largamente diffusa predomina un'immagine caricaturale dell'insegnante: patetico, psicopatico, lavativo, grigio, triste, ignorante. Ma è davvero così? Davvero tutti gli insegnanti che avete incontrato nella vostra vita scolastica erano così? Non vi è mai capitato di incontrare uno o più insegnanti stimolanti, affettuosi, comprensivi, colti, allegri, esigenti? Esiste un'altra scuola, fatta di insegnanti che progettano percorsi innovativi, si prendono cura dei loro allievi, studiano, si aggiornano, costruiscono relazioni affettive. Ma di questa scuola nessuno parla, forse perché non fa scandalo o non fa ridere. Così come esiste una scuola di studenti intelligenti, curiosi e desiderosi di mettersi alla prova. Ci sono insegnanti che si dannano l'anima, che si svegliano la mattina all'alba per preparare le lezioni, che vanno a letto a notte fonda per correggere verifiche, che tentano in tutti i modi di appassionare al sapere e alla vita gli studenti, che si fanno carico dei loro dolori. "Un'altra scuola" è il diario verosimile di un anno scolastico che si può leggere come un romanzo. Verosimile perché non tutto è avvenuto nel medesimo anno e nello stesso istituto...
EUR 11.40
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Il rischio stress lavoro-correlato nel settore metalmeccanico. L'opinione dei rappresentanti sindacali
La salute, secondo la definizione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, è uno stato di completo benessere, fisico, mentale e sociale. Negli ultimi dieci anni le leggi e gli accordi tra le parti sociali hanno rafforzato gli obblighi per la tutela della salute dei lavoratori dando sempre maggiore importanza alla prevenzione dei rischi psicosociali. In particolare, il decreto legislativo 81/2008 impone a tutte le imprese l'obbligo di effettuare la valutazione del rischio stress correlato al lavoro, secondo quanto previsto dalle indicazioni della Commissione consultiva permanente. Questo tipo di rischio e i conseguenti danni sono infatti all'origine di molte malattie professionali, di molte disfunzioni organizzative e di vere e proprie patologie fisiche come quelle del sistema cardiovascolare. La prevenzione e l'adozione di misure correttive sono indispensabili per avere un lavoro più produttivo e di qualità, un migliore dispiegarsi delle relazioni industriali ed interpersonali, un maggiore benessere e soddisfazione per chi lavora e minori spese per il sistema sanitario nazionale e per l'INAIL. L'Associazione Bruno Trentin, per conto e con il supporto della CGIL nazionale e della FIOM CGIL, ha condotto una ricerca - di cui si presentano qui i risultati - per capire lo stato della valutazione del rischio stress nelle aziende metalmeccaniche in Italia. Prefazione di Sebastiano Calleri. Introduzione di Maurizio Marcelli.
EUR 11.40
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Vento dell'Est. Toyotismo, lavoro, democrazia
Per lunghi anni alla crisi del sistema produttivo, sociale e politico imperniato sulla grande fabbrica fordista si è accompagnato un progressivo vuoto di analisi sui tentativi dei vari capitalismi di cercare nuove strade anche sfruttando il ciclone Internet. Dentro la crisi le questioni di fondo sono diventate la speculazione finanziaria e Wall Street. Sul "postfordismo" ha invece soffiato con forza il vento dell'Est, non solo perché la Cina è diventata l'officina del mondo, ma soprattutto perché la lunga stagione del metodo Toyota, della lean production, del just in time, della partecipazione in via gerarchica ha cambiato le culture manageriali e imposto un nuovo aziendalismo nel rapporto con il sindacato. Ha influito sulla trasformazione delle forme organizzative dei partiti e delle culture politiche ormai "né di destra, né di sinistra". È mutata la stessa condizione esistenziale delle persone, sempre più flessibile e precaria. Nella quotidiana pratica sindacale non sono mai venuti meno i tentativi di indicare alternative a questi processi, ma tante sono state le occasioni perse. In Italia c'è stata l'anomalia del più grande partito comunista dell'Occidente; oggi c'è l'anomalia della mancanza di un partito che faccia del lavoro il fondamento del suo programma. Prefazione di Ivan Pedretti. Introduzione di Fabrizio Barca.
EUR 11.40