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Avanguardia polacca. Arte e cultura in Polonia tra il 1914 e il 1952
Come scrive Andrzej Turowski nel saggio di apertura a questo volume, «quando si avverte la fine di una certa epoca si è spinti a interrogarsi sul suo inizio. Sui tempi e i luoghi che hanno segnato la nascita di un mondo oggi morente. Sugli eventi che l'hanno accompagnata. Sull'aver riconosciuto le ragioni della sua disintegrazione postmoderna». La riflessione portata avanti in Avanguardia polacca verte su un'esperienza artistica che ebbe origine in un'epoca d'incredibile fermento, un'epoca in cui l'entusiasmo e la speranza innervarono ogni campo della vita culturale della Polonia - e non solo, se si pensa che fino al 1918 questo Paese era inesistente, spartito com'era tra le tre potenze vicine. Il volume, attraverso il contributo dei maggiori studiosi ed esperti della materia (Andrzej Turowski, Jaroslaw Suchan, Paulina Kurc-Maj, Karolina Zi?bi?ska-Lewandowska, Piotr Rypson e Luiza Nader), si concentra sui fenomeni cruciali dell'avanguardia polacca: le origini del modernismo; l'attività artistica e sociale dei suoi fondatori (Wladyslaw Strzemi?ski e Katarzyna Kobro); le vicende di uno dei primi musei d'arte moderna al mondo, ovvero il Muzeum Sztuki di Lód?, ancor oggi funzionante; il ruolo della la stampa artistica e del fotomontaggio. La Cronologia dell'avanguardia polacca, posta a chiusura del libro e curata da Ewa Skolimowska, permette di ricollocare in un contesto più ampio i fenomeni descritti nei singoli saggi, mentre la postfazione di Stefano Chiodi propone interessanti confronti con l'analoga esperienza italiana.
EUR 20.90
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Racconti sentimentali e satirici
«Se non conoscete Michail Zoščenko, cosa probabile, o non lo avete mai letto (probabilissima), eccovi a disposizione un ottovolante di novelle, aneddoti e storielle da divertirvi un bel po'» - Alessandro Robecchi, TuttolibriRaccolta di racconti comico-umoristici di un maestro della forma breve, Michail Zoščenko, che nel corso degli anni Venti, subito dopo la Rivoluzione russa, ha goduto di grande notorietà, descrivendo in modo irriverente e dissacrante i cambiamenti della nuova società sovietica, con i suoi personaggi tipici, gli avanzi di principi e signore aristocratiche, le belle ragazze che restano belle ragazze con relative vicende sentimentali, nonché i pochi quattrini, una realtà vasta di furti e piccole truffe, i capicaseggiato e il diffuso timore delle denunce, i mendicanti burocratizzati, e tante altre situazioni anche deplorevoli e assurde, nel grande terremoto che ha rivoltato ogni cosa. I racconti, in genere usciti su riviste dell'epoca, vanno dai primi anni Venti fino alla metà dei Quaranta, quando Zoščenko è costretto al silenzio dal potere sovietico. La scelta dei testi, finora inediti in italiano, è di Sergio Pescatori (1941-2015) cui si deve anche la traduzione; un suo ampio saggio traccia il profilo dello scrittore.
EUR 17.10
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Urbs urbis. Una spontanea e inevitabile alleanza tra idea e realtà
Esiste una città nella quale convivono la pianificazione utopico-progressista e la complessità di accadimenti disorganizzati, in cui il concatenarsi di progetti ed eventi produce tracce antropiche sconnesse e apparentemente prive di valore. Tale città appartiene da sempre alla cultura umana, tuttavia fatichiamo a riconoscerla e a darle un nome. Si tratta della città che nasce e trova sviluppo dal confronto dialettico tra realtà e idea, nella quale i bisogni stimolano la costruzione del pensiero pianificatore e il progetto è chiamato a adattarsi alla storia di un territorio reso più o meno fecondo dall'economia, dalle dinamiche sociali, dai vincoli normativi. «La successione delle città ideali - sostiene l'autore - trascrive la storia umana, saturando come un calcolo spazio potenziale trascurato dalla realtà. La loro forma testimonia la necessità di evasione che ogni cultura e ogni tempo maturano nei confronti della propria condizione».
EUR 19.00
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Il moderno e la città spontanea. Genesi e resilienza dell'habitat di Michel Ecochard in Marocco
La città contemporanea è il risultato di una contaminazione tra l'architettura del Moderno, trasversale e votata all'universalità, e un sistema di pressioni dal basso che riguarda l'appropriazione spontanea dei luoghi, la costruzione autonoma di quartieri illegali, la trasformazione degli spazi e dei paesaggi in maniera assolutamente imprevista e imprevedibile dal progetto. Nel Mediterraneo coloniale, soprattutto in Marocco, le correnti architettoniche del Novecento europeo si sono intrecciate alla tradizione insediativa locale. Proprio per questo rappresentano un caso paradigmatico della dicotomia fra il progetto e le pressioni spontanee, tra la tradizione e l'innovazione, nonché un caso di studio utile a prefigurare una qualche forma di città del futuro. Il presente saggio approfondisce la dialettica fra progetto ed evoluzione spontanea dei tessuti urbani nelle città del Marocco. Si focalizza sulla vicenda architettonica del Movimento Moderno negli anni Cinquanta e sul lavoro di Michel Ecochard e del Gruppo di Architetti Moderni Marocchini. Grazie a una verifica sul campo delle ipotesi sviluppate sono qui messe in luce le esperienze del Moderno in Marocco, in termini di metodologia concettuale e di soluzioni di progetto.
EUR 19.00
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Designing a spoon to change the city
Nell'estate del 2019 un gruppo di progettisti ha deciso di isolarsi dalla vita quotidiana in una sorta di ritiro fisico e mentale. La meta è stata il rifugio Taramelli, a 2046 metri, nel cuore delle Dolomiti. Lo scopo del viaggio era quello di provare a ragionare su temi attuali legati alla progettazione contemporanea del design: sfide, nuovi scenari, difficoltà, cambiamenti di paradigma, di mercato e di scala. Dalla città reale a quella digitale, dal valore del dato che surclassa quello dell'oggetto. Ne è nato un volume intimo e franco, ricco di riflessioni pratiche e al contempo libere, per una volta, dalle richieste del committente e dalle regole del mercato. In breve, un tentativo di definire quello che oggi significa "design per un designer".
EUR 15.20
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Cronotopi novecenteschi. Intrecci di spazio e tempo in poesia
«Una lettura originale di alcuni motivi della poesia novecentesca che danno però tutt'altra impressione» - il Manifesto\r\nQuando la poesia sa distendersi e articolarsi in chiave narrativa, gli strumenti forniti da Michail Bachtin per l'analisi dei romanzi si prestano a individuare momenti, situazioni e topoi in cui spazio e tempo diventano vettori di senso, assumendo un ruolo decisivo nell'organismo dei testi. È il caso del concetto di «cronotopo», qui impiegato per attraversare una serie di testi significativi del primo e secondo Novecento: da Gozzano a Sereni, Palazzeschi, Bertolucci e Fortini, la Casa e la Strada, i Ritorni e gli Incontri coagulano motivi storici ed esistenziali, tensioni utopiche e scacchi epocali. Un percorso fatto di letture rapsodiche ma collocate nel paesaggio ogni volta diverso del «Secolo breve».
EUR 9.50
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L' indecisionista. Carl Schmitt oltre l'eccezione
«Secondo Croce e Salvatore la stagione decisionista sarebbe circoscritta a un periodo molto breve, e cioè ai primi anni Venti, perché già a partire dal 11927-28 lo sguardo di Schmitt sembra spostarsi altrove. L'individuazione del cuore della sovranità nella capacità di decidere sullo "stato di eccezione" sarebbe così soprattutto il riflesso della polemica contro la Costituzione di Weimar, oltre che contro Hans Kelsen e Max Weber, i quali - in modo molto diverso - avevano ritenuto che la legittimità potesse risolversi nella legalità» - Damiano Palano, Avvenire\r\nCarl Schmitt è forse la figura intellettuale più controversa del Novecento, il cui spettro torna immancabilmente a palesarsi ogniqualvolta gli ordinamenti costituzionali vengano messi sotto pressione e pongano limiti alle libertà fondamentali da essi stessi sancite. Campi di prigionia, populismi d'ogni colore, decretazione d'urgenza, misure restrittive a fronte di un'emergenza pandemica e molti altri esempi recenti di provvedimenti che limitano i diritti di libertà: ad ogni minimo cedimento degli Stati democratici, si invoca Schmitt come nume tutelare o ispiratore dannato. Ma questo uso del pensiero schmittiano è davvero fedele alla teoria del giurista tedesco? L'indecisionista offre una risposta netta, ed è un no. Al di là delle letture sclerotizzate che schiacciano Schmitt sulla triade eccezione, decisione e opposizione amico-nemico, il libro mostra come egli abbia sostenuto il "decisionismo eccezionalista" per un periodo assai breve, circoscritto ai primi anni Venti, e come presto vi pose mano per emendarne le debolezze. La teoria istituzionalista schmittiana - conservatrice, certo, e con chiare punte di illiberalità - mostra ben più e meglio del decisionismo eccezionalista come il cuore della politica, per il giurista tedesco, non stia nella creazione di condizioni emergenziali, ma nella selezione dei modelli e delle pratiche su cui si impernia la normalità della vita di tutti i giorni.
EUR 15.20
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Dizionario teatrale. Ediz. multilingue
«Margherita Palli, classe 1951, svizzera di nascita, internazionale di formazione, ha trasformato decenni e decenni di attività teatrale come scenografa, e la terminologia che ne è la base, in un Dizionario teatrale; editato con NABA, Nuova Accademia di Belle Arti dove è docente di scenografia, e realizzato in sette lingue: dall'italiano al cinese. Oltre un migliaio di parole e un apparato effetto lente di ingrandimento, per immagini e narrazione, dei suoi rituali» - Gian Luca Bauzano,Sette - Corriere della sera\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\nIl lessico teatrale è ricchissimo, componendosi di parole tanto antiche quanto attuali. Questo dizionario multilingue si offre come uno strumento capace di orientare gli studenti e i lavoratori dello spettacolo. Oltre mille lemmi sono tradotti in sette lingue e accompagnati da più di cento illustrazioni. Completa il volume una rassegna dei riti, superstizioni, usi e costumi nei teatri del mondo.
EUR 20.90
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Design per il mondo reale. Ecologia umana e cambiamento sociale
«Ogni uomo è designer. Tutto ciò che facciamo è quasi sempre design, proprio perché il design sta alla base di ogni attività umana. La pianificazione e l'attuazione, secondo un modello prefissato, di qualunque gesto tendente a un fine desiderato costituiscono il processo di progettazione. Qualsiasi tentativo diretto a isolare il design per renderlo autosufficiente lavora in senso opposto al valore intrinseco del progetto, inteso come matrice primaria della vita».
EUR 22.80
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Child-friendly architecture. Ediz. illustrata
Child-Friendly Architecture presenta un esperimento didattico virtuoso, svolto in collaborazione tra la Scuola di Architettura e Design dell'Università di Camerino e Unicef Italia. Si tratta del primo seminario formativo in Italia atto a costruire un dialogo tra le discipline dell'architettura e la promozione e protezione dei diritti dei bambini e degli adolescenti. Il volume raccoglie contributi multidisciplinari che avvicinano i principi generali della Convenzione sui diritti dell'infanzia a specifici saperi e determinate competenze architettoniche - dalla pianificazione e progettazione degli spazi pubblici ai casi storici e agli spazi per l'apprendimento e il gioco, fino al design industriale per l'infanzia e agli strumenti espressivi del disegno. Nella seconda parte si ripercorre l'attività di laboratorio: un esperimento di progettazione partecipata in cui i presenti, insieme con alcuni studenti della scuola secondaria, hanno potuto sperimentare la rigenerazione e il miglioramento dello specifico contesto in cui vivono, attraverso strumenti e tecniche di ascolto attente ai desideri e ai bisogni dei giovanissimi utenti. L'intento è quello di sviluppare una coscienza critica, per promuovere e garantire il diritto alla cittadinanza attiva dei bambini e degli adolescenti nella vita delle comunità in cui vivono e per accrescere le competenze dei professionisti coinvolti, così da costruire un futuro più consapevole.
EUR 17.10
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L' architettura civile di Paola Salmoni
Paola Salmoni, fondatrice dello Studio Salmoni di Ancona insieme con il fratello ingegnere Claudio, ha senza dubbio segnato il dibattito architettonico e politico nelle Marche della seconda metà del Novecento. I progetti degli anni della ricostruzione e i piani Ina-Casa rappresentarono il primo banco di prova dello studio, e in seguito altre opere di asciuttezza grafica, composta geometria e razionale impiego dei materiali si guadagnarono il plauso, fra gli altri, di Bruno Zevi. Appartenente alla schiera degli ottimi professionisti poco indagati, perché estranei all'accademia universitaria e attivi fuori dai grandi centri, Paola Salmoni è stata in grado di traghettare lo studio nelle mani dei nipoti Giovanna e Vittorio, e dunque nel nuovo secolo, senza rinunciare a una sostanziale coerenza ideale, ancor prima che formale, iniziata con il Monumento alla Resistenza e culminata con l'attento recupero dell'antico cimitero ebraico del Cardeto. Sono inoltre significative le sue collaborazioni con Ludovico Quaroni, Giovanni Astengo e Danilo Guerri, fra gli altri. Il volume restituisce per la prima volta la lunga e sfaccettata esperienza fra architettura, urbanistica e impegno civile dello Studio Salmoni, grazie anche al contributo di una nuova generazione di studiosi e di alcune testimonianze d'autore.
EUR 24.70
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Non-finito. I chiostri di San Pietro a Reggio Emilia-The cloisters of Saint Peter in Reggio Emilia. Ediz. illustrata
I Chiostri di San Pietro - il più singolare complesso monumentale di Reggio Emilia, recuperato dopo decenni di abbandono grazie al progetto di Zamboni Associati - formano oggi un polo culturale di rilievo internazionale, uno spazio pubblico dove è ancora viva la memoria comunitaria dell'antico monastero benedettino. Cuore concettuale dell'intervento è stato il restauro del Chiostro Grande, opera non finita attribuita alla mano di Giulio Romano. Come rileva Walter Angonese, si è trattato di «una scelta precisa e ponderata nell'evocare un carattere come quello di un vuoto pieno di storia». La valorizzazione del non finito è diventata, in questo senso, la regola metodologica per le altre scelte progettuali, incluse le nuove addizioni e gli spazi aperti. Attraverso la storia del complesso, le attribuzioni artistiche, il racconto del progetto e del cantiere, la nuova campagna fotografica (Alessandra Chemollo, Kai-Uwe Schulte-Bunert, Alessandro Molesini), e infine mediante una lettura dell'opera ultimata, il volume ricostruisce l'intera vicenda architettonica dei Chiostri di San Pietro secondo più punti di vista, confrontando quelli dei responsabili diretti dell'intervento con alcuni sguardi critici d'eccezione (Bruno Adorni, Walter Angonese, Nicola Di Battista, Tommaso Fantini, Maria Luisa Laddago, José Ignacio Linazasoro, Massimo Magnani), alla luce del dibattito internazionale sul recupero del patrimonio monumentale.
EUR 32.30
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Il rovescio della libertà. Tramonto del neoliberalismo e disagio della civiltà
Questo libro ricostruisce dall'interno la parabola del neoliberalismo, inscrivendola nell'orizzonte della crisi generale della civiltà moderna, per tentare di chiarire, infine, per quali ragioni profonde un paradigma elaborato con l'esplicita intenzione di promuovere l'intraprendenza e la creatività diffusa, non abbia alla fine partorito altro frutto che il rovescio della libertà.\r\nIl ristagno economico, l'esplosione delle disuguaglianze e l'esasperazione dei conflitti annunciano oggi il tramonto del modello politico che, nei decenni scorsi, ha ispirato l'azione dei maggiori apparati di governo e ha rimodellato alla radice lo stile di vita di milioni di persone. È il paradigma etichettato come neoliberalismo, basato sull'assunto antropologico che vivere, in una grande società, debba significare essenzialmente stare sul mercato: partecipare allo scambio collettivo e concorrere, così, alla genesi di un ordine spontaneo, troppo complesso e imprevedibile per essere ingabbiato in un progetto disegnato dagli esperti o nei decreti di un'autorità sovrana.\r\nElaborato in Europa, negli anni febbrili tra le due guerre mondiali, per opera di un gruppo variegato e rissoso di economisti e sociologi sfuggiti al terrore nazista, il neoliberalismo è rimasto a lungo ai margini delle istituzioni ufficiali, per conoscere poi un successo tardivo e travolgente a conclusione della guerra fredda e diventare, nel giro di pochi anni, la formula politica egemone a livello planetario. Eppure, con uguale inesorabilità, sembra oggi avviarsi al tramonto, sotto il peso della crescente rifeudalizzazione della società. Nell'insieme, perciò, la sua storia disegna una parabola che abbraccia per intero gli ultimi cento anni e che ha letteralmente trasformato il mondo, stringendo in un unico nodo la vita civile e le pratiche di governo, le tecniche di mercato e l'esercizio del potere. Senza che la teoria politica ufficiale sappia tuttora offrire una qualche spiegazione tanto della sua ascesa trionfale quanto dell'attuale declino.
EUR 18.05
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Insieme. Catalogo della mostra (Roma, 22 ottobre-30 novembre 2020). Ediz. illustrata
Testi in italiano e in ingleseIl Catalogo è la perfetta sintesi della mostra INSIEME, un progetto espositivo ideato da Gianni Politi e realizzato con il sostegno di Ghella, promossa da Roma Capitale, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. Dopo il duro periodo pandemico è diventato per Politi necessario esprimere la forza della città di Roma e del suo fermento culturale. Ha così immaginato di appropriarsi delle Mura Aureliane per esporre le Opere di 19 artisti, da lui selezionati nel ruolo di curatore, per costruire un dialogo tra monumento e contemporaneo. Il catalogo vuole ricordare un mattone appartenente alle Mura Aureliane.The catalogue is the perfect synthesis of the exhibition INSIEME, a project conceived by Gianni Politi and realized with the support of Ghella, promoted by Roma Capitale, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. After the difficult pandemic period it became necessary for Politi to express the strength of the city of Rome and its cultural ferment. He thus imagined appropriating the Aurelian Walls to exhibit the works of 19 artists, selected by him as curator, to build a dialogue between monument and contemporary. The catalogue recalls a brick belonging to the Aurelian Walls.
EUR 19.00
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Alberto Boatto. Lo sguardo dal di fuori
«La generosa donazione dell'archivio di Alberto Boatto da parte dei suoi famigliari arricchisce il patrimonio del MAXXI di una gemma il cui valore misureranno nel tempo gli studiosi di una straordinaria figura della cultura contemporanea, che ha indagato e illuminato il mondo artistico in maniera originale e penetrante. Si tratta di un fondo (epistolari, documenti, saggi, appunti, fotografie, libri, testate, materiali audio e video) cospiscuo e poliedrico. Scandisce e racconta la lunga, feconda parabola intellettuale e professionale di un critico e storico dell'arte totalmente immerso nella conoscenza dei principali fenomeni creativi italiani e internazionali, ma refrattario come pochi a muoversi in recinti interpretativi influenzati da mode e tendenze. Il suo approccio al new dada o alla pop art, all'Arte povera o all'Arte concettuale, si sviluppa e si intreccia a mano a mano in un legame profondo con diverse discipline e visioni, dall'antropologia alla psicoanalisi alla filosofia. Sono fonti vive di pensiero, che Boat-to sa mettere in un costante dialogo con le suggestioni degli artisti e con le potenzialità (e le strozzature) della creatività nell'era della produzione di massa e dei consumi universali. Accuratamente riordinati e catalogati, l'archivio e la biblioteca di Boatto sono adesso aperti alla consultazione degli esperti, degli studenti e degli appassionati: un tesoro di competenze per un filo di ricerche da riprendere e dipanare, una scintilla per attività scientifiche, didattiche e formative da costruire sulla base dell'inventario che consegniamo all'attenzione dei nostri visitatori, delle accademie e delle università. Non è il primo (e non sarà certamente l'ultimo) fondamentale inserimento nel vasto deposito di fondi acquisiti dal MAXXI Arte, ma rappresenta in ogni caso un ulteriore successo registrato nel solco della politica di crescita adottata da questo museo fin dalla nascita: l'incontro tra istituzione pubblica e bene privato. Con l'obiettivo comune della tutela, della conservazione e della valorizzazione del bagaglio culturale di personalità tra le più autorevoli della scena italiana. È pienamente il caso di Alberto Boatto, protagonista del focus Lo sguardo dal di fuori, il cui titolo è ispirato a una delle sue opere più geniali. La mostra curata da Stefano Chiodi ci ha accompagnato per un anno, un anno tanto scosceso, sprigionando tre occasioni per approfondirne il profilo e l'eredità...» (Dalla Prefazione di Giovanna Melandri)
EUR 20.90
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Il dialogo della tradizione. Intertestualità, ri-uso, storia
Cosa accade quando un autore contemporaneo inserisce rimandi o citazioni da un'opera della tradizione? Quali sono i fattori di temperie e di contesto che ne determinano modi e forme? Come convivono, si influenzano, prevaricano i significati e le forme del passato e del presente? Questo è un libro di teoria della letteratura e di critica. Si basa su alcuni presupposti forti: la teoria della letteratura senza verifica testuale è zoppa, la critica senza teoria è monca; la buona teoria è sempre messa in crisi dalla buona critica; si fa teoria solo se si possiede un'idea del mondo.\r\nPartendo da qui, vengono affrontati i rapporti di citazione, ripresa, consonanza che continuamente si verificano all'interno della tradizione, senza limitarsi al concetto apparentemente neutro di intertestualità ma contrapponendovi modi diversi, come quello del ri-uso. Se ne individuano i diversi presupposti filosofici, politici, storici. L'elaborazione teorica e filosofica viene quindi verificata e precisata con saggi su Goethe, Grossman, Bolaño, Calvino, Manzoni, con particolare atten- zione all'intreccio fra aspetti contenutistici, formali, retorici.
EUR 22.80
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Angelo Di Castro. Tra le pieghe del moderno
Angelo Di Castro nel corso della sua esperienza professionale è stato testimone attivo di gran parte dell'itinerario percorso dall'architettura italiana del XX secolo, seguendone le diverse stagioni, riassorbendole tutte nel suo “irrequieto sperimentare” e arrivando così, nella sua piena maturità, a definire un codice riconoscibile, appartenente a un manierismo alto.Attraverso una selezione ragionata di temi e figure questo studio tenta di individuare i contorni di autorialità in un insieme di progetti tra loro apparentemente eterogenei: la ricerca di linee di forza che, in una certa misura, hanno saputo concretarsi in un riverbero raccolto anche da altri autori, disseminando nella città un carattere comune, in grado di definire la peculiarità del milieu romano nel dopoguerra, inteso - per dirla con Muratori - come espressione collettiva. E, con uno sguardo più ampio, tenta di inserire un piccolo tassello nella ricerca, ancora aperta, sulla vicenda culturale e architettonica romana e italiana tra gli anni Venti e gli anni Settanta del Novecento. Poiché, tra le pieghe del Moderno, in quella schiera di ottimi professionisti che, scrivendo poco ma costruendo molto, hanno messo alla prova le speculazioni teorico-pratiche dei Maestri attraverso un metodo veracemente sperimentale, riteniamo si possano rinvenire alcune delle ragioni di un auspicato rinnovamento del nostro mestiere, oggi quantomai urgente.
EUR 17.10
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Disegni letterari
Il libro raccoglie per la prima volta in una serie organica tutti i «disegni letterari» di Giacomo Leopardi: sono progetti di opere che Leopardi accumulò, con ardimento visionario, per tutta la vita, pur nella consapevolezza dolorosa delle scarse possibilità di portarli a compimento.\r\n I quasi duecento titoli di opere trasmessi da questi documenti - titoli spesso corredati da un'esposizione più o meno dettagliata di temi, modelli o spunti relativi ai vari progetti - costituiscono forse la migliore testimonianza dell'inesauribile impulso vitale e ideativo di un autore che trova nel non-finito la sua dimensione più profonda, oltre che la ragione della sua sorprendente attualità. I diciassette disegni letterari, annotati su carte sparse e minuscoli fogliettini che Leopardi ha sempre gelosamente custodito, sono pubblicati con criteri filologici rigorosi a partire da una nuova disanima dei manoscritti, e accompagnati da un ricco commento che discute nel dettaglio le tracce offerte, mettendole in relazione con l'intera opera leopardiana e con le voci degli altri protagonisti della modernità europea.
EUR 19.00
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Lezioni su Kant
Con un buon margine di approssimazione, possiamo datare le Lezioni su Kant agli anni d'insegnamento di Solmi presso il Liceo scientifico Cattaneo di Torino. È dunque ai primi anni Ottanta del Novecento che i testi delle lezioni, presto convertiti in dispense distribuite agli studenti, prendono respiro. La destinazione didattica e la conseguente articolazione dei contenuti non è tuttavia il dato più evidente: il lettore troverà in questo libro un'ideale introduzione a Kant, ma anche il tentativo d'interrogare le linee fondamentali del suo pensiero attraverso il rimando palese alla storia coeva e, sottotraccia, alla contemporaneità. E vi troverà una lezione di stile: la capacità rara di riconsegnare al lettore - con un rispetto che nasce dall'incessante verifica testuale e logica dei contenuti - le pieghe profonde di una riflessione ampia e complessa, agendo da reale mediatore di quel pensiero, e quindi celandosi per spirito di servizio nelle pagine altrui, per poi riemergere sul piano dello stile argomentativo e della nettezza espositiva. Da questo punto di vista, lette insieme agli altri suoi contributi filosofici, le lezioni per la scuola di Solmi rafforzano l'immagine di uno dei rari maestri di dialettica del nostro Novecento, di un intellettuale capace di mantenere in una feconda relazione la filosofia e la politica, il sapere e la sua trasmissione.
EUR 13.30
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Il prezzo del messianesimo. Una revisione critica delle tesi di Jacob Taubes a Gershom Scholem e altri scritti
Il volume raccoglie tutti i saggi che Jacob Taubes ha dedicato a Gershom Scholem o a temi strettamente affini al suo ambito di studio, nonché quanto resta della corrispondenza tra i due, cioè le lettere che Taubes scrisse a Scholem dal 1947 al 1979 e le risposte di Scholem, che segnano la loro drammatica e irrevocabile rottura.Taubes fu uno studioso di inclinazione polemica e anticonformista, estremo in tutte le sue prese di posizione. Di qui l'esito spesso imprevedibile del suo confronto diretto con gli interlocutori per lui più significativi. Ne è un esempio l'intima e scandalosa affinità di fondo con il «nemico», ovvero il «divergente accordo» che emerge faticosamente dal suo rapporto con Carl Schmitt. Nel caso di Scholem, invece, va in scena un copione esattamente opposto. Inizialmente, infatti, Taubes e Scholem (il fondatore degli studi novecenteschi sulla religione ebraica e in particolare sulla mistica ebraica e sulla cabala) si collocano sullo stesso fronte, tanto che il primo contatta il secondo, cercando in lui un maestro ma anche sperando di entrare a far parte della cerchia dei suoi collaboratori. Ben presto, tuttavia, fra i due si apre una voragine, molto più profonda della pur significativa differenza caratteriale. Al cuore della frattura troviamo infatti la questione del messianesimo e la diversa interpretazione di figure come Paolo di Tarso e Walter Benjamin. Sono dunque in gioco le tematiche più controverse e dibattute del pensiero teologico e filosofico ebraico, che toccano peraltro il cuore di ogni filosofia della storia di matrice escatologica. Nell'inattesa violenza del confronto prende forma così un'immagine del tutto inedita della figura e del pensiero di Scholem e, con essa, un'ulteriore prova del singolare approccio dialettico di Jacob Taubes, che non trova il suo precipitato nell'«opera», bensì nell'impietoso annullamento di ogni distanza con l'interlocutore, in un abbraccio che mette in discussione la vita intellettuale di entrambi.
EUR 19.00