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Le prisme des anomalies
À une époque où la monotonie de la conformité apparaît particulièrement diffuse, l'anomalie se trace un chemin le long duquel elle engendre de multiples formes de déplacement, remodelant la résistance à/de l'unicité et remettant en jeu écarts et oppositions dans tous les domaines, littérature incluse. S'y installant, de manière plus ou moins discrète, ce dispositif met à l'épreuve la littérarité du texte : il interroge de près la manière de bâtir un réseau référentiel, perturbe identités et fonctions, décentre les narrations, prêt à faire dérailler les équilibres propres à la phrase. Ce point de détour prend ainsi en charge l'entrelacs construit par la page et explore jusqu'au pouvoir des marges d'où il provient, en assurant la survie du système lui-même. L'anomalie semble donc en mesure de narrer toutes les expériences possibles et de rendre évidente la pulsation de la création au cœur de l'entropie. À nous de savoir où, comment, pourquoi sa démarche risquée épouse la force des troubles et l'apparence des agencements qui amplifient la singularité de la littérature et assurent son renouvellement au cours de son indispensable accompagnement de l'homme.
EUR 17.10
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Bibliografia di Franco Fortini
«Per tutta la vita ho scritto, ho vissuto, ho partecipato agli eventi del mondo che mi stava intorno, ho cercato di capirlo, ho usato un linguaggio, ho modificato un linguaggio. Questa è la mia sopravvivenza.» Interrogato su quale fosse la propria eredità, Franco Fortini rispondeva con queste parole nel marzo del 1994, a pochi mesi dalla scomparsa. La Bibliografia degli scritti, frutto di anni di ricerche svolte dal Centro di ricerca dell'Università di Siena intitolato al suo nome, propone oggi uno strumento per interrogare e riscoprire, di quella sopravvivenza, le molteplici tracce: un percorso straordinario tra i libri, gli articoli, le traduzioni, le recensioni, le polemiche di un intellettuale a tutto tondo ed i versi di un poeta di indiscussa statura. Una produzione con pochi eguali nel Novecento. Prefazione di Luca Lenzini.
EUR 24.70
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Figure e temi nell'architettura italiana del Novecento. Da Gigiotti Zanini a Vittorio Gregotti
Il volume presenta un'originale storia dell'architettura italiana del Novecento organizzata non secondo periodi storici o categorie stilistiche, bensì attraverso quattordici figure emblematiche di questa disciplina, rappresentative di linee di pensiero diverse che, una volta annodate, restituiscono un quadro variopinto, conseguenza della grande varietà di scuole regionali e di idee contrapposte. Le figure sono sia di estrazione provinciale (Gigiotti Zanini, Ettore Sottsass sr, Cesare Cattaneo, Gustavo Pulitzer Finali), sia attive in grandi centri (Giuseppe Terragni, Adalberto Libera, Ignazio Gardella, Federico Gorio, Luigi Figini e Gino Pollini, Luigi Cosenza, Gio Ponti), sia dei solitari (Lina Bo, Giancarlo De Carlo), sia dei grandi accentratori (Vittorio Gregotti). I saggi a loro dedicati però restituiscono i differenti contesti delle loro opere, contesti anzitutto intellettuali. È così che un tema di storia dell'architettura può sfociare parimenti nella storia della cultura in generale, come nota la curatrice Guia Baratelli, sottolineando in particolare il tema dell'«allografia» quindi del superamento di ogni individualismo. Del resto, come rimarca l'autore, essendo l'architettura anche «un'arte oramai indissolubilmente legata all'ingegneria, al calcolo, agli impianti, ai prodotti della tecnica, essa diviene opera collettiva, aperta agli apporti d'ogni genere e ai contributi d'ogni derivazione». La chiarezza stilistica di Giorgio Ciucci e la sua equanimità cosmopolita - agli antipodi della «storia scritta con il pugnale» di Bruno Zevi - sono dunque un prezioso resoconto per nulla manualistico perché procede attraverso biografie anziché per categorie: dopotutto, come suggeriva Eugenio Garin, «le idee camminano sempre sulle gambe degli uomini».
EUR 26.60
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The Italian dream. L'Italia nello specchio della paraletteratura contemporanea
L'apprezzamento per lo stile italiano ha valicato i confini del Food, Fashion, Furniture ed è visibile ovunque nella cultura globale. Ma come è nata, e perché si è diffusa, questa voglia di italianità? Questo libro cerca una risposta nella letteratura commerciale, «scoprendo» che è dagli anni Settanta che nel mondo si è sviluppata una vasta produzione culturale basata su trame e personaggi legati all'Italia. Tali opere, spesso ignorate o sconosciute nel nostro paese, hanno notevolmente contribuito alla creazione nell'immaginario globale del sogno della diversità italiana. Perché, anche in ambiti lontani dalla fiction, è questo che i prodotti italiani e le loro copie contraffatte vendono al pubblico globale: un sogno di alterità, un'effimera sensazione di sollievo rispetto all'assenza di progettualità che ci circonda, per la quale non sono pensabili alternative (Mark Fisher: «È più facile immaginare la fine del mondo che la fine del capitalismo»). Allora, a proposito dell'Italian Dream, forse proprio la paraletteratura può permetterci di afferrare, attraverso una visione del mondo sfrontatamente superficiale, le ragioni dell'innamoramento globale per il nostro paese.
EUR 20.90
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Dedica a Mario Bortolotto
Figure oltre il presente: all'insegna di questo titolo il Teatro Verdi di Pordenone ha inaugurato un ciclo di iniziative a cadenza annuale dedicato di volta in volta a protagonisti della vita musicale italiana ed europea del nostro tempo.\r\nLa prima edizione della rassegna, che a momenti di riflessione affidati a studiosi e critici abbina esibizioni concertistiche, era imperniata su Mario Bortolotto (1927-2017), illustre figura di concittadino destinata a essere ricordata a lungo negli ambienti musicologici e musicali tout court per i suoi testi che hanno aperto prospettive inedite e disvelato universi spesso ignorati dalla comune riflessione.\r\nIn questo volume sono raccolte sia le testimonianze della giornata di studi a lui dedicata sia le prolusioni ai concerti nei quali sono state eseguite pagine del repertorio a lui caro. Se alcuni degli autori hanno conosciuto Bortolotto - Daniela Goldin Folena, Giorgio Pestelli, Jacopo Pellegrini -, gli altri invece si sono avvicinati a lui attraverso i suoi scritti. I saggi di Goldin Folena e Pestelli sono pensati in forma di “dedica”, dove i ricordi si uniscono a una singolare rivisitazione del pensiero di Bortolotto. Quelli di Francesco Fontanelli, Angelina Zhivova, Mauro Casadei Turroni Monti e Jacopo Pellegrini esplorano aspetti cruciali del suo magistero, quali la sconfinata attività critica, la formazione del suo orientamento estetico, i legami con la musica russa dell'Ottocento; infine, Angela Carone, Roberto Calabretto e Luca Cossettini si soffermano su un testo pionieristico dedicato alla Nuova Musica, il celebre Fase seconda che molto fece discutere alla sua comparsa (1969).
EUR 19.00
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La Libia d'oro
«Che opinione avete dunque di coloro che congiurano per togliere il potere agli imperatori e ai re?»«Magnifica ricostruzione storica degli anni concitati seguenti al Congresso di Vienna, epoca di complotti, congiure e tentate rivoluzioni.» - Alias, il manifesto\r\n\r\n«Libia d'oro» è il nome di una società segreta che opera prima dell'unità d'Italia per creare un regno con re italiano. Intrighi e amori, prima a Verona al congresso dei sovrani del 1822, poi alla corte di Vienna e a quella di Pietroburgo dove regna Alessandro I zar di tutte le Russie; colpi di scena, travestimenti, spie, l'allagamento di Pietroburgo, tutto questo gioco rischioso nei retropalchi del teatro di un'Europa ottocentesca. I personaggi principali vengono dal grande romanzo storico di Rovani Cento anni, e questa ne è la continuazione su un orizzonte allargato. Oltre la vicenda pazzesca, impossibile ed emozionante, si impara molto sulla potente aristocrazia europea dell'epoca, vista anche in vestaglia da camera nei più privati recessi mentre trama e sospetta.\r\nIl romanzo è stato pubblicato in volume nel 1868 ed è tuttora leggibile con gusto.\r\n\r\nErmanno Cavazzoni
EUR 16.15
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Artemide's / di Artemide + Lerosa Chronicles
L'opera documenta il lavoro di Margherita Morgantin, Italo Zuffi e T-yong Chung, tre artisti che sono intervenuti sul paesaggio intorno a Cortina, mossi dall'intento di realizzare delle opere ad hoc in grado di integrarsi con il territorio e spingere il visitatore a scoprire i sentieri più misteriosi del territorio dolomitico. Oltre a un'ampia documentazione fotografica e a una sorta di diario artistico e scientifico redatto da Morgantin, l'opera è accompagnata da interviste e da testi critici che mettono a fuoco le motivazioni che hanno portato alla nascita del progetto artistico e alla stretta collaborazione tra gli artisti e gli artigiani delle Regole, istituzione post feudale che garantisce (e preserva), per conto delle famiglie cortinesi, la proprietà collettiva dei boschi e dei pascoli intorno a Cortina.
EUR 26.60
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Audrey Large. Metamorphosis signals. Ediz. italiana e inglese
ITA. Audrey Large propone uno scarto dirompente nel campo d'azione del design contemporaneo: con una presenza fortemente ambigua e un'eleganza naïf che traccia i codici di un'estetica inedita, i suoi lavori promuovono una vertiginosa messa in discussione dell'autenticità della visione e della percezione di ciò che è considerato reale, candidandosi al ruolo di oggetti-mutanti che sollecitano la coscienza culturale del nostro tempo a confrontarsi con la sua ineludibile, necessaria vocazione alla metamorfosi.\r\n\r\nENG. Audrey Large proposes a disruptive shift in the field of action of contemporary design. With a vividly ambiguous presence and naïve elegance that formulate the codes of an original aesthetic, her works develop a dizzying challenge to the authenticity of vision and perception of what is considered real, taking on a role as mutant-objects that stimulate the cultural awareness of our time to come to terms with its unavoidable, necessary aptitude for metamorphosis.
EUR 17.10
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Otto lezioni per architetti e designer. Riflessioni epistemologiche
Le lezioni di epistemologia di Luigi Zanzi, qui raccolte per la prima volta, riflettono molto bene la sua Weltanschauung, quella di un divulgatore scientifico che - attraverso l'esperienza diretta dei luoghi e il dialogo con comunità diverse - ha costantemente portato avanti una propria personale maieutica filosofica: «Educare, ex-ducere, significa condurre fuori da qualcosa, portare fuori ciò che uno ha dentro e che adagio, adagio riesce a concepire, elaborare». Nasce da qui la sua affinità con l'atelier di architettura e design di Riccardo Blumer presso l'Accademia di architettura di Mendrisio, dove si è sempre alla ricerca della difficile ed esaltante strada della partecipazione diretta degli studenti all'elaborazione del progetto, senza cioè separare teoria e pratica, ma piuttosto tenendo insieme esperienza e riflessione, come avviene nell'ardua arte della traduzione o in quella, diversa ma simile, dell'alpinismo. Non deve stupire dunque che l'analisi del territorio, ad esempio, implichi lo studio dell'attività casearia perché come nota l'autore «i Romani differenziavano i formaggi e al formaggio stagionato che veniva dalle montagne davano un nome speciale - non lo stesso che riferivano al pecorino, che era il grande formaggio romano -, lo chiamavano alpinus. Grande intelligenza nel sapere che i formaggi hanno a che fare con degli ambienti concreti». Le lezioni di Zanzi trattano sia questioni teoretiche (tempo, entropia, silenzio) sia temi o pratiche estremamente concrete e ordinarie (l'architettura del formaggio, la città di Varese, la processione, il ghiacciaio) senza soluzione di continuità e in modo scopertamente autobiografico. Come scrive Blumer, «Luigi non solo era un esperto di storia della montagna, uno storico, un filosofo, in parte un matematico, un fisico e un chimico, ma appunto anche uno scalatore e un ciclista, era una persona del pensiero e dell'azione».
EUR 19.00
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Convenzioni e governo del mondo
Fino a un secolo fa, la dinamica sociale sembrava saldamente vincolata alle norme istituite dagli Stati e agli obblighi contrattuali che garantivano il funzionamento dei mercati. Eppure già allora, al di sotto dei meccanismi normativi dello Stato e del mercato, la vita collettiva era consegnata a un genere di accordi molto più informali, esenti da obblighi e promesse, che David Hume designava col termine di convenzioni, paragonandoli all'intesa spontanea che nasce tra due rematori sulla stessa barca, portati a imitare ciascuno il ritmo dell'altro.\r\nA lungo trascurate dai grandi meccanismi istituzionali, le dinamiche emulative che danno forma alle convenzioni sono gradualmente divenute, negli ultimi cento anni, il bersaglio principale di tecniche sempre più sofisticate di manipolazione e controllo, seduzione e governo, che hanno finito per creare una rete di legami sempre più fitti e opachi tra la politica e l'economia. Norme e contratti, in questa zona grigia, perdono la loro forza vincolante, lasciando trapelare una specie di normalità senza norme. Mentre le grandi istituzioni diventano così sempre più fragili e porose, al loro interno ha preso corpo un ordine sostitutivo, alimentato dal continuo scambio tra potere e valore.\r\nLa difficoltà è che le convenzioni sono intrinsecamente ambivalenti: sempre in bilico tra la festa e la guerra, possono veicolare tanto l'accordo quanto il conflitto, tanto la stabilità quanto la crisi. Nell'universo della convenzionalità domina perciò l'insicurezza, non c'è limite al possibile e la normalità convive con lo spettro del tracollo di ogni ordine civile. Su un terreno così insidioso, le forze che aspirano a un nuovo equilibrio globale devono misurarsi con una rete di centri di dominio cresciuti alla frontiera tra politica ed economia, pronti a rendere cronica l'insicurezza pur di mantenere intatta la propria egemonia. La posta in palio, nello scontro, è il governo del mondo. E l'esito non è mai stato tanto incerto.
EUR 19.00
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Boggiano heirs
What remains of Antonio Boggiano, who was born in Savona in 1778 and died in Trinidad, Cuba in 1860? Enterprising, shrewd, wealthy, indeed, one may even say rich, at least at certain points in his life. He commissioned a beautiful white marble altar that today stands in Trinidad's most important church. A strict yet loving father of numerous sons and daughters. A man who, before ending his life, and falling into oblivion, left numerous traces of his laborious journey: traces that are easily discoverable with the tools of historical research, which in cases like this one seem to be very sharp, and able to cut deep. But there is also something else, and on closer inspection this is what mostly remains of Boggiano. A seed from the days of the colony, steeped in greed and malice, which over time has been transformed and, in perpetuating itself, has lost the bitter taste of its origins.\r\n\r\nThe essay is followed by a conversation between the author and Seph Rodney.
EUR 23.75
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La crisi e le forme. Come il 1945 ha cambiato la poesia italiana
Cosa accade alla morfologia degli oggetti estetici quando sono investiti da una crisi di portata epocale? La crisi e le forme si propone di rispondere a questa domanda attraverso uno studio della poesia prodotta in Italia tra il 1929 e il 1956. Il volume analizza il comportamento formale di un campione di dieci autori ascrivibili alla cosiddetta "terza generazione": Bertolucci, Calogero, Caproni, Fortini, Luzi, Matacotta, Penna, Rebora, Sereni, Sinisgalli. Sono poeti e intellettuali nati attorno agli anni Dieci, che si affacciano alla vita pubblica durante il ventennio fascista. Il trauma del 1945 li coglie in una fase centrale delle loro storie artistiche, ponendoli di fronte alle macerie della guerra e alla difficile liquidazione di un regime totalitario. La crisi interviene così a sconvolgere l'insieme di quelle infrastrutture materiali e immateriali fatte di premi, network sociali, procedure di accreditamento, riviste, attraverso le quali essi si erano affermati e riconosciuti come membri della classe intellettuale del Paese e li costringe a scelte repentine dalle quali sarebbe dipeso il loro futuro in un mondo radicalmente mutato. Combinando close reading e formalismo quantitativo, vedremo esplodere la compattezza del congegno testuale in un aggregato disorganico di procedure e di strategie stilistiche in conflitto tra loro. La poesia si rivela così essere un campo di tensione, un assemblage di forze, volontà e intelligenze diverse, che vanno a comporre un risultato imprevisto persino agli stessi autori. Muovendo da una storia sociale delle forme estetiche, si proverà a scrivere una pagina della transizione di un piccolo segmento della classe intellettuale italiana dagli anni del fascismo alla Repubblica, tornando a fare i conti con uno dei nodi irrisolti della nostra storia.
EUR 23.75
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Corpo, forma e res publica: la Human Scale nella polis del XXI secolo. I casi di New York e Copenhagen
Sovrappopolamento, cambiamenti climatici, povertà, giustizia, equità sociale e salute toccano trasversalmente l'habitat umano sia in termini di strategie sia in termini di produzione dello spazio urbano. L'autrice individua nel concetto di Human Scale la possibilità di offrire una risposta a queste sfide. Introdotta nei primi anni duemila dall'architetto danese Jan Gehl, e ampiamente dibattuta nella letteratura scientifica, la Human Scale va considerata nella sua dimensione umana, architettonica e politica. Il primo aspetto è legato all'individuo, alla sua percezione dello spazio (misura, dimensione, movimento); il secondo è legato alla forma architettonica e, in particolare, alla sua porosità, continuità e accessibilità; il terzo interpreta la Human Scale come res publica, “cosa di tutti”, in quanto spazio (pubblico) e politica (pubblica). In questa prospettiva, il volume individua due casi-studio emblematici: le città di New York e Copenhagen, internazionalmente riconosciute come laboratori importanti di nuove forme di urbanità del XXI secolo. Lo studio delle parti di città prese in esame rende evidente come l'applicazione della Human Scale dia luogo a un'architettura della città porosa, accessibile, facilmente e felicemente praticabile, configurando nell'uso quotidiano un'architettura aggregante e resiliente che si pone quale forma infrastrutturale al servizio della collettività.
EUR 17.10
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Vesper. Rivista di architettura, arti e teoria-Journal of architecture, arts & theory. Ediz. bilingue. Vol. 9: L' avversario
Il nono numero di «Vesper» è dedicato all'avversario. Avversare è volgersi verso qualcuno o qualcosa contro (in un combattimento, in un gioco, in una discussione, in un processo), ma è anche prendere le distanze da una posizione, da una teoria come da una pratica. L'etimologia dell'avversario implica quindi una logica di fronteggiamento: l'esser rivolto contro dischiude però paradossalmente il legame costitutivo dell'interazione fra antagonisti. Questo «incrocio di sguardi» fa dell'interazione conflittuale un luogo privilegiato di produzione di mascheramenti, mimetizzazioni, ma anche parate, ostentazioni, minacce, intimidazioni. L'avversario prende corpo sia inseguendo accanitamente progetti dell'Eden, sia lasciando prosperare immani miserie, mancanze, accantonandole in un altrove, che poi ritorna. È la misura (avversativa) della difficile ricerca di un equilibrio.
EUR 17.10
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L'analogia, la proporzione, la simmetria
«L'analogia, la proporzione, la simmetria» (1974) si pone al centro della produzione di Enzo Melandri e chiude un periodo di intense ricerche intorno ai temi della fenomenologia e del pensiero logico, dense di sviluppi per la sua riflessione successiva. Richiamandosi, in particolare, ad Aristotele, Tommaso, Leibniz, Kant e Husserl, l'indagine è volta a mettere in evidenza la funzione dell'analogia nei procedimenti della conoscenza, nel pensiero creativo e nella capacità di rottura di schemi prefissati. Rispetto alle ricerche svolte in La linea e il circolo (1968), il suo opus magnum, Melandri mira qui a una sintesi in grado di far emergere la configurazione formale dell'analogia, individuando - sullo sfondo delle strutture simmetriche che regolano le espressioni del sapere - un "principio di complementarità" che lega il calcolo all'interpretazione, il controllo alla trasgressione, la continuità dell'esperienza vissuta alla discontinuità delle sue rappresentazioni simboliche.
EUR 22.80
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Teoria dei campi, «Transnational Turn» e storia letteraria
Negli ultimi decenni del Novecento sono avvenute due conquiste teoriche che, insieme, stanno cambiando la storia della cultura e dei saperi. La teoria dei campi di Pierre Bourdieu, costruita progressivamente, attraverso un costante confronto con la ricerca empirica, ha trasformato gli occhiali con cui guardiamo la realtà e gli strumenti con cui cerchiamo di spiegarne il funzionamento. Il Transnational Turn ha messo in discussione il “nazionalismo metodologico” tradizionale, costringendoci a rileggere ogni fenomeno culturale - anche quelli che, a prima vista, dipendono solo da logiche locali - come prodotto di processi transnazionali.\r\nIl primo capitolo ricostruisce la genesi del pensiero di Bourdieu e presenta le ipotesi che lo caratterizzano, soffermandosi sulla ricerca dedicata al campo letterario, dato il ruolo seminale che essa ha avuto nell'elaborazione del modello. Il secondo capitolo ripercorre i momenti salienti della riflessione che, in contesti geopolitici e disciplinari molto diversi, ha contribuito al Transnational Turn, trasformando anche la prospettiva delle ricerche che si ispirano alla teoria dei campi. I capitoli seguenti analizzano tre aspetti della storia letteraria italiana nel secondo dopoguerra, utilizzando gli strumenti forniti da questa duplice conversione dello sguardo.
EUR 17.10
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Critica dell'inespresso. Letteratura e inconscio sociale
Questa indagine costituisce un tentativo di elaborazione teorica attorno a un dilemma fondamentale per gli studi letterari: il rapporto tra il testo e una supposta dimensione nascosta, occulta, che lo accompagna. Attraverso un'interlocuzione con alcuni fra i massimi esponenti della teoria letteraria novecentesca e partendo da una fondamentale intuizione di Antonio Gramsci, l'autore prova a dimostrare come il testo letterario sia, per costituzione, legato a un non-testo, o a un non-detto, che infine viene indicato come il luogo dell'ideologia e del rapporto con la concretezza storico-materiale. L'opera letteraria è pertanto concepita come un depositum historiae - prendendo in prestito da Franco Fortini questa preziosa espressione -, vale a dire alla stregua di un contenitore nel quale si agitano presupposti e condizionamenti in apparenza molto lontani dalla realtà specifica del testo. L'inconscio sociale della letteratura si fa carico di un inespresso che, se opportunamente interrogato, mostra il carattere mai autonomo e mai separato degli oggetti culturali.
EUR 11.40
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Dopo lunghe e cordiali discussioni. La storia della contrattazione sindacale alla Fiat in 600 accordi dal 1921 al 2003
«Dopo lunghe e cordiali discussioni» è la formula più volte utilizzata nel preambolo degli accordi sindacali alla Fiat alla fine degli anni sessanta, uno dei periodi più conflittuali della storia aziendale: l'evidente contraddittorietà sembra riassumere l'essenza stessa delle relazioni industriali nell'azienda torinese. Le contraddizioni e i problemi irrisolti del passato determinano molti degli elementi di mancato sviluppo delle relazioni industriali del presente: la comprensione di questi limiti e di questa «diversità» della Fiat è il primo passo per proporsi, in una fase di radicali cambiamenti degli assetti produttivi e proprietari, un nuovo approccio al problema dei rapporti tra sindacati e azienda.
EUR 19.00
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Urna del silenzio. L'astensionismo elettorale in Italia
La crisi della partecipazione elettorale è ormai da qualche anno un tratto che accompagna le vicende politiche del nostro paese. Si presenta come fenomeno non contingente e neppure specificamente italiano, che ha a che vedere con le trasformazioni, le sfide e i pericoli che attraversano le democrazie contemporanee. Non va quindi sottovalutato né subito come qualcosa di inevitabile (o addirittura salutare per la democrazia), ma studiato e compreso in tutte le sue dimensioni e implicazioni. Il volume analizza l'astensionismo in Italia, la sua evoluzione storica, le sue cause dirette e indirette, le sue diverse espressioni, le sue conseguenze.
EUR 9.50
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I campani e gli italiani nel mondo