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Mostrati 40221-40240 di 53464 Articoli:
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Investigate (2018). Vol. 1
Contributi di: Pippo Ciorra, Giovanni Corbellini, Anna Contati, Silvia Dalzero, Giorgia De Pasquale, Delphine Desert, Sara Favargiotti, Maddalena Ferretti, Paola Galante, Guiomar Martin Dominguez, Giulia Menzietti, Caterina Micucci, Marion Nielsen, Luigi Pintacuda, Laura Pujia, Chiara Rizzi, Alessandro Tessari, Giulio Testori, Moira Valeri, Paola Zanotto.
EUR 15.20
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Identità sotto chiave. Lingua e stile nel teatro di Saverio La Ruina
La drammaturgia di impegno sociale di Saverio La Ruina, caratterizzata dalla peculiare ritrosia dei suoi personaggi e da una narrazione lieve e pudica, ha reso il drammaturgo, regista e attore uno dei nomi più noti della scena italiana contemporanea. Il volume si concentra sulla produzione teatrale più recente di La Ruina, la cui forza autoriale si è imposta con i monologhi in dialetto calabro-lucano Dissonorata e La Borto, che affrontano il tema della violenza di genere e dell'aborto, con Italianesi, assolo tragico a sfondo storico sull'identità migrante, con Polvere. Dialogo tra uomo e donna, indagine tagliente sulla violenza psicologica e verbale nel rapporto di coppia, e con il recentissimo Masculu e fiammina in cui l'autore torna al monologo per affrontare il tema dell'omosessualità. Con la sua sola, potente presenza scenica La Ruina si dimostra capace di una ricerca antropologica minuziosa, in grado di restituire - con precisione quasi calligrafica - il dolore dei suoi personaggi e la ferita aperta del loro Sé lacerato. Questa prima monografia critica sull'autore si propone di indagarne, oltre all'impegno «politico», anche la lingua e lo stile, secondo due direttive di ricerca parallele e strettamente intrecciate: l'indagine tematica sulll'«identità sotto chiave» che, con declinazioni diverse, accomuna i protagonisti delle sue pièce, e l'analisi testuale, uno strumento indispensabile - come troppo spesso si dimentica - alla decifrazione di ogni poetica.
EUR 17.10
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Gaggini. Le Alpi e il tropico del cancro
Una cava di marmo abbandonata su una montagna piemontese e una fontana monumentale nella piazza più importante dell'Avana: due soggetti lontanissimi nello spazio e apparentemente senza nulla in comune, ma invece legati dalla sottile trama di vicende ormai cadute nell'oblio. I fatti salienti rimontano agli anni 1834-1836. Intrighi e maneggi occulti costellano la storia della concessione delle cave di Rocca Bianca e Rocca Corba in val Germanasca, da cui debbono al più presto venire i marmi per la nuova sala da ballo del Palazzo Reale di Torino. La committenza della Fuente de la India e la collocazione dell'opera in un ritaglio di suolo accuratamente scelto portano all'acme lo scontro di potere tra il capitano generale Tacón e il conte di Villanueva, entrambi funzionari statali della colonia, ma anche alfieri di due partiti contrapposti, quello dei mercanti-negrieri spagnoli e quello dei latifondisti creoli. Cave e committenza toccheranno infine al genovese Giuseppe Gaggini (1791-1867), artista e imprenditore del marmo, ultimo di una discendenza di scultori rinomati.
EUR 15.20
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Imparare da Las Vegas. Il simbolismo dimenticato della forma architettonica
«Imparare dal paesaggio circostante è, per un architetto, un modo di essere rivoluzionario... L'archetipica Los Angeles sarà quindi la nostra Roma, e Las Vegas la nostra Firenze»\r\n«Non simbolo del Kitsch, ma esempio per architetti e urbanisti: il libro che 40 anni fa fece discutere l'America» - La Stampa\r\n«Venturi e Scott Brown conducono un'analisi rigorosa ed esemplare» - The Booklist\r\n«La riflessione venturiana si misura con i simboli e le metafore dell'«ordinario» che «eroicizzato» intende porsi come alternativa al formalismo retorico della modernità.» - il Manifesto\r\nQuando questo libro venne pubblicato nel 1972 scatenò immediatamente un vero e proprio putiferio: che cosa mai si può imparare da Las Vegas, la valvola di sfogo organica al puritanesimo americano nonché il territorio legalizzato gestito per anni dalle peggiori mafie del paese? Forse a giocare d'azzardo, frequentare prostitute e gigolò, a bere, mangiare e fumare smodatamente magari ascoltando canzonette come Viva Las Vegas di Elvis Presley? Venturi, Scott Brown e Izenour decisero semplicemente di studiare da vicino una città che era cresciuta a una velocità mai vista prima nel bel mezzo del deserto del Mojave come una "città-miraggio". I cartelloni pubblicitari illuminati dal neon e la sua bassissima densità urbana lasciavano immaginare che Las Vegas fosse il primo esemplare di città virtuale - specie di notte - tanto che Tom Wolfe, in uno dei suoi primi reportage, scrisse che "le insegne sono diventate l'architettura di Las Vegas" anticipando di fatto la teoria progettuale del "decorated shed" qui avanzata dalla coppia di Filadelfia. In realtà in pochi decenni la capitale del vizio, nota anche come Sin City, si trasformerà in una città molto più tradizionale circondata da campi da golf, ma questo studio resta paradigmatico perché gli autori hanno avuto il coraggio di guardare negli occhi il drago del capitalismo trionfante a scala urbana, gettando luce su alcune delle forze che sono alla base delle trasformazioni più dirompenti anche delle vecchie città europee, dallo sprawl al junkspace, dimostrando peraltro che la creatività può esprimersi anche solo osservando attentamente ciò che ci circonda: l'uso di massa dell'automobile, della cartellonistica pubblicitaria a neon, l'uso commerciale di nuove tipologie architettoniche come il fast food, il drive-in, lo shopping mail ecc. Giancarlo De Carlo, con un intuito fuori dal comune, ha scritto poco prima della pubblicazione di questo libro che la scoperta di Las Vegas e la sua interpretazione in chiave pop sono due fatti che hanno «allargato lo spettro della comunicazione umana perché hanno introdotto nell'uso comune alcune forme di espressione che sino ad allora erano state considerate irrilevanti o addirittura esecrabili. [...] La scoperta della trivialità, d'altra parte, rappresenta soprattutto un'ultima scrollata dissacrante al vecchio principio secondo il quale l'Arte è rappresentazione del Bello».
EUR 23.75
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Leggere Simone Weil
Curatore di gran parte delle edizioni italiane degli scritti di Simone Weil a cominciare dall'edizione integrale dei "Quaderni", Giancarlo Gaeta ha accompagnato il lavoro di traduzione con commenti puntuali che tendono a mostrare di volta in volta movimento e tensione interna di una riflessione filosofica, politica, religiosa che ha proceduto in discontinuità con tutto ciò che nel corso della modernità ha contribuito a una crisi epocale irreversibile. Riflessione che si è perciò spinta oltre i limiti dell'acquisito e del realistico, fin là dove avrebbero potuto aprirsi altri universi di senso, altre possibilità di coniugazioni culturali. Per questa via l'autore ha cercato di mettere se stesso nella posizione migliore per comprendere le molte facce di un pensiero eminentemente sperimentale che a noi si offre come pura interrogazione sul presente, costringendo a prendere atto che soltanto la coscienza delle contraddizioni del proprio tempo ne permette una lettura proficua.
EUR 20.90
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Razze in teoria. La scienza politica di Gaetano Mosca nel discorso pubblico dell'Ottocento
Come si costruisce il discorso della razza nell'Ottocento? E in che modo quel discorso abita ancora l'immaginario comune delle società contemporanee? Per rispondere a queste domande, il libro, nel sottolineare le ambiguità concettuali e le carenze strutturali delle dottrine delle razze elaborate in Europa nel corso del XIX secolo, evidenzia come proprio l'indefinitezza della loro struttura epistemica e logica alimenti la costruzione dell'alterizzazione, e dunque dell'essenzializzazione e discriminazione dell'altro. Per far questo il testo si concentra sulla riflessione di un importante protagonista della vita intellettuale e politica italiana del tempo, Gaetano Mosca, autore in realtà critico della centralità riconosciuta all'epoca al discorso della razza, come chiave di spiegazione dell'origine e del fondamento delle società umane. “Denaturalizzando” le razze e il loro ruolo storico, Mosca, autore positivista, offre indirettamente elementi utili proprio per sviluppare una critica dello scientismo e della sua funzione sociale, e fornisce così un materiale prezioso a quel filone della riflessione filosofica e sociologica che guarderà successivamente, e ancora guarda, al razzismo non come a una patologia di carattere morale e culturale, ma come ad un elemento culturale strutturale dei rapporti di dominio delle società contemporanee.
EUR 19.00
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Questa non è una pietra. Ediz. illustrata
Mosè prende la Vespa per raggiungere il Sinai; la vezzosa Medusa osserva soddisfatta nello specchio la sua nuova acconciatura; il Discobolo è pronto a buttar giù tutti e nove i birilli; Augusto prepara un caffè per i clienti del suo locale e Nerone, con l'orgoglio di chi ha fatto un buon lavoro, segue la diretta dell'incendio di Roma. Queste e altre le impertinenze grafiche realizzate da Sasek dopo un suo viaggio a Roma. Età di lettura: da 6 anni.
EUR 13.30
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L' ombra della scrittura. Racconti fotografici e visionari
Dagherrotipi, stampe e negativi fotografici, gigantografie, cartelloni, insegne luminose, specchi, schermi, vetrine riflettenti nell'incerto lume dell'imbrunire, opacità, trasparenza, anamorfosi: nel corso degli ultimi due secoli il visuale sembra avere sostituito il reale, in nome di un delirio ormai quasi globalizzato di onnipotenza panottica. Dal subatomico all'interstellare, tutto sembra offrirsi al nostro bulimico occhio, mentre il soggetto umano si scopre scisso, guardato, disperso in un oceano di sguardo che gli preesiste e, quasi senza avvedersene, lo inghiotte. Si potrebbero considerare i saggi raccolti in questo volume come un percorso, arbitrario e rabdomantico, nell'infinito bosco delle storie generate dall'incontro tra affabulazione e immagine. È stato detto che l'invenzione della fotografia ha causato una discontinuità radicale nella storia, paragonabile all'apparizione dell'alfabeto: certo, sin dall'etimologia del suo nome, la fotografia - luce che scrive - si è confrontata con il linguaggio e con il racconto, provocando le meno prevedibili sovversioni.
EUR 22.80
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La ricerca del sé. Indagini su Benedetto Croce
Il percorso dalle tenebre alla luce è il primo movimento della filosofia di Croce. Il programma di esplorazione e scoperta del proprio essere, oltre che reinvenzione di un carattere peculiare dell'autobiografismo meridionale (Giambattista Vico, Antonio Genovesi, FrancescoDe Sanctis), è per Croce il dispositivo di sopravvivenza a una catastrofe naturale e familiare. L'esercizio autobiografico diviene così una scrittura che prende il posto dell'occhio altrui, muta il livello dell'io e lo proietta nell'ingranaggio universale della ragione traendolo in salvo dalle zone buie della materia e dalle onde più scure e perturbanti dell'io contingente. Con sguardo costante ai due poli della tradizione italiana e della filosofia europea, il libro esamina le espressioni di questa tecnica di eroismo mentale nel chiaroscuro di confronti e polemiche e nell'officina dei testi del Croce filosofo, biografo e moralista.
EUR 17.10
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Architettura in Italia. I valori e la bellezza
Quali valori e quale bellezza per l'architettura italiana nell'epoca della comunicazione globale? Questa è la domanda che fa da sfondo al volume. L'intenzione è quella di scomporre strumentalmente la complessità dell'argomentazione attraverso il ricorso a questi due termini, ambigui, sfuggenti e per certi versi difficilmente separabili l'uno dall'altro: la bellezza, infatti, non è forse un valore in sé stessa? E nell'evidenza di un valore di riferimento non si realizza, implicitamente, l'epifania del bello nell'opera? I contributi raccolti in questo libro sono emblematici dei differenti modi di intendere il rapporto tra riflessione teorica e progetto e rappresentativi di come nella ricerca si possano praticare strade anche distinte, tuttavia assolutamente legittime per il raggiungimento degli esiti. Essi dimostrano anche come l'articolazione plurale delle posizioni, e quindi delle tecniche di ricerca, sia una ricchezza fondamentale per una comunità scientifica che si occupa di architettura. Perché sia chiaro che possiamo farci ancora latori di un messaggio che, su entrambe le parole chiave, appartiene da un lato alla tradizione italiana (intesa come l'insieme degli studi che l'hanno caratterizzata e delle opere che ne sono testimonianza) e dall'altro al futuro, per la costruzione del quale lavoriamo nella formazione, nella ricerca e nel progetto. Con un testo di Edoardo Albinati.
EUR 21.85
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Alterazioni. Osservazioni sul conflitto tra antico e nuovo
Ricercare nuovi usi dell'architettura esistente e affrontare i problemi posti dal suo adeguamento ai bisogni della contemporaneità, rende necessario comporre strategie progettuali capaci di descrivere crescenti livelli di alterazione. La costruzione di un rapporto virtuoso tra antico e nuovo definisce infatti un ambito di ricerca in cui alla necessità di conoscenza e rispetto dell'identità del bene si affianchi una consapevole capacità di alterarlo. All'interno di uno scenario urbano in cui coesistono i frammenti abbandonati della città - vale a dire i rifiuti della storia, identificabili nei siti archeologici o nei ruderi dei monumenti, le rovine del tardo Moderno e i manufatti incompiuti -, occorre interrogarsi sulla validità della distinzione fra le tradizionali categorie di intervento sul costruito e l'eventualità di nuovi innesti. Ad esempio, il tema di una reinterpretazione ragionata delle strutture investite dal sisma che ha recentemente colpito le regioni dell'Italia centrale presenta inediti livelli di complessità e non può non coinvolgere il rapporto fra la preesistenza - pur mutilata e discontinua - e i necessari interventi. La sfida si dispiega qui in tutta la sua ampiezza e ci impone di guardare agli esempi del passato come a un riferimento su cui fondare nuovi temi di ricerca progettuale.
EUR 19.00
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Zevi's Architects. History and Counter-History of Italian Architecture 1944-2000
Exhibition Catalogue:Zevi's Architects. History and Counter-History of Italian Architecture 1944-2000Curated by Pippo Ciorra and Jean-Louis CohenMAXXI-Museo nazionale delle arti del XXI secolo April 25, 2018 - September 16, 2018The book is pulibshed on the occasion of Zevi's birth and it's an homage to the great historian, lecturer, critic, politician and designer. It is also a reflexion about the modern and contemporary Italian architectures that Zevi's supported and promoted through his work.Through drawings, models and other visual materials, the book intends to clarify the fundamental role played by Zevi in the Italian post-war architectural debate, highlighting the importance of the relationship between architecture and active politics.Maurizio Sacripanti, Luigi Pellegrin, Franco Albini, Giovanni Michelucci, Mario Ridolfi and Carlo Mollino are just a few of the 35 featured architects whose designs, published and supported by Zevi, accompanied his career in over 50 years of critical, militant activity.Therefore, the volume represents both a new overview of Italian architecture from the post-war years through to the end of the 20th century and an opportunity to spotlight Zevi's extensive criticism and writing, his political and social passion and his presence in the civic history of the country.
EUR 22.80
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38 vs 18. Una storia di architettura
Questo libro è l'espressione di tre fasi della biografia intellettuale di Gianni Ascarelli. La prima è una proustiana "Ricerca del tempo perduto" che affonda negli anni della guerra, a ridosso dei quali l'autore è nato in circostanze drammatiche; la seconda è una sorta di "Autobiografia scientifica" «dagli echi stendhaliani», che va dagli anni della formazione fino alla fondazione del primo Studio Transit insieme con Evaristo Nicolao, Maurizio Macciocchi e Danilo Parisio, nel 1972; la terza, infine, secondo Franco Purini, «è il racconto di un'esperienza esistenziale [...], e al contempo un progetto di vita. Una vita che da una parte si basa su una serie di esigenze stratificate, messe alla prova della realtà, espresse in modi particolari a seconda delle stagioni attraversate; dall'altra sul considerare tali conoscenze sempre relative e provvisorie in un processo che fa convivere continuità e discontinuità, certezze e dubbi, permanenze e mutamenti. Si potrebbe obiettare che questa convivenza è contraddittoria, ma occorre ricordare che la modernità, così come il passato, sono sempre stati mondi contraddittori, plurali, a volte temporalmente fuori fase, attraversati da opposizioni interne. Le architetture dello Studio Transit, di cui Gianni Ascarelli è stato il principale ispiratore, sono nel loro insieme una compiuta rappresentazione di tale condizione, che si può riconoscere come il tema disciplinare e umano che le attraversa interamente con esiti che hanno reso Roma contemporanea, là dove queste opere sorgono, altrettanti frammenti del futuro nel presente».
EUR 17.10
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Crisi come arte di governo
La crisi domina il passaggio d'epoca che stiamo vivendo. È in crisi l'economia, ma sono in crisi anche la politica, almeno per come l'abbiamo conosciuta nel secolo scorso, e le nostre stesse esistenze individuali, rese vulnerabili dalle oscillazioni del mercato del lavoro e dal disfarsi dei legami sociali e politici ereditati dalla modernità. Eppure, contrariamente a quanto una certa tradizione vorrebbe indurci a pensare, questa crisi non passa: sembra permanente, senza vie d'uscita e senza alternative. Ricostruendo una genealogia politica del termine che spazia dal mondo greco all'odierno neoliberalismo, questo libro intende dimostrare che la krisis, nel suo significato di «decisione» tra rivoluzione e conservazione, è una peculiarità dell'epoca moderna, mentre, in origine come oggi, il concetto di «crisi» si è dimostrato uno fra i più efficaci strumenti di disciplinamento sociale, di amministrazione dell'ordine. Il percorso analitico dell'autore, che si snoda da Platone ad Hayek, dalla scienza giuridica e medica dell'antichità fino all'attuale tecnocrazia, passando per le «armi della critica» di Marx e Gramsci, giunge infine, con Benjamin e Foucault, a individuare nella precarietà come arte di governo la «forma di vita» propria della crisi. Ma non elude la più pragmatica delle domande: «Come riaprire il campo delle alternative politiche?».
EUR 15.20
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La realtà rappresentata. Antologia della critica sulla forma romanzo (2000-2016)
Attraverso le pagine di molti fra i contributi critici più interessanti degli ultimi anni, l'antologia permette di comprendere le rappresentazioni romanzesche della realtà, aprendo così anche ad una più articolata comprensione del mondo contemporaneo.\r\n«Si tratta di un'antologia militante, che intende non solo fare il punto della situazione ma anche rilanciare temi e problemi a critici e scrittori, in un'ottica di confronto comune e di incentivo reciproco» - Gino Ruozzi, Il Sole 24Ore\r\n\r\nIl successo planetario di narrazioni a cavallo fra i generi - da "Gomorra" di Roberto Saviano fino a "Preghiera per Cernobyl'" del premio Nobel Svjatlana Aleksievi? e molti altri - ha rappresentato negli ultimi anni l'occasione di un ripensamento critico profondo della forma-romanzo, tanto nella sua morfologia quanto nelle sue declinazioni particolari. È vero, come afferma Mario Vargas Llosa, che solo il romanzo può darci una «presa diretta e totalizzante dell'essere umano» o ha forse ragione Berardinelli quando parla, denunciandolo, di un genere ormai «più merceologico che letterario»? E quali sono oggi i rapporti tra la rappresentazione romanzesca e una realtà percepita come sempre più complessa, se non sul punto di dissolversi nell'immateriale della mediatizzazione?
EUR 22.80
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Roma tra il fiume, il bosco e il mare
Roma tra il fiume, il bosco e il mare è quel settore della città compreso tra il Raccordo anulare e il Tirreno che si sviluppa lungo il corso inferiore del Tevere e ha come margine orientale il grande sistema boscato costituito dalla Pineta di Castelfusano e dalla Tenuta di Castelporziano. È una Roma meno conosciuta ma dotata di caratteri ambientali peculiari che permettono ancora di ipotizzare una diversa concezione della città attraverso la quale rispondere ad una delle grandi sfide della modernità coniugando progetto urbano, paesaggio ed ecologia e configurando nuove reti infrastrutturali e ambientali. Il suo territorio è caratterizzato da straordinarie preesistenze archeologiche (le aree di Portus e di Ostia Antica) e da sistemi naturalistici caratterizzati dai paesaggi dell'acqua legati al fiume e alle opere di bonifica attuate tra il 1888 e gli anni Trenta del Novecento; è però anche disseminato di paesaggi-scoria, veri e propri sottoprodotti dello sprawl e di un'urbanizzazione rapida e incontrollata.
EUR 24.70
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Come il gesso sulla lavagna. Curzio Malaparte polemista e teorico della politica
Curzio Malaparte non si è mai sentito un intellettuale italiano . La sua cultura, anche considerando il numero notevole di lingue che parlava (dal francese all'inglese al tedesco di famiglia al russo che masticava così come il polacco), era decisamente europea. Lo stesso si può dire delle sue letture che andavano dai maggiori poeti francesi (tradusse Eluard e Pierre-Jean Jouve) alla À la recherche du temps perdu di Proust (cui ha dedicato un singolare quanto ammiccante pastiche teatrale, Du côté de chez Proust, messo in scena nel 1948 a Parigi) e alla produzione letteraria anglo-americana del tempo. Ma, ancora più importante come riscontro oggettivo della precedente affermazione, è il fatto che Malaparte scrisse per l'editore Grasset di Parigi, tra il 1931 e il 1932, due saggi direttamente in francese che poi ripubblicò nel 1948 traducendoli in italiano con l'apporto di traduttrici professioniste: Technique du Coup d'État e Le Bonhomme Lenine. Sempre in francese nel 1948 pubblicherà per Denoël una raccolta di saggi vari (Deux Chapeaux de paille d'Italie) che, invece, non ripropose in italiano. L'uso della lingua francese non aveva mai rappresentato un problema per lo scrittore pratese anche se il suo idioma francese fu contestato in diverse occasioni (come nel caso del testo dell'opera teatrale Das Kapital considerato un po' troppo dur dal direttore del teatro in cui la pièce fu rappresentata per la prima volta e che gli propose di riadattarlo - Malaparte si rifiutò con sdegno). Ma l'importanza dei due saggi citati precedentemente non si ferma alla sua costruzione linguistica e letteraria (peraltro magnifica e coinvolgente). In essi, Malaparte analizza la presa del potere da parte di illustri personaggi storici (da Napoleone Bonaparte a Mussolini a Lenin e a Trockij) e si concentra sulla costruzione del partito bolscevico da parte di Lenin, verificando il corso del suo pensiero e della sua azione fino alla presa del Palazzo d'Inverno nel 1917. Ne emerge un'elaborazione originale della teoria delle élites e del rapporto tra intellettuali e masse, in parte mutuato dal pensiero del Piero Gobetti di La Rivoluzione Liberale, in parte dalla conoscenza dell'opera di Pareto (la teoria del “residuo”) che Malaparte applica al progetto leniniano del controllo del partito in vista della presa del potere. Analizzare queste due opere, quindi, può fornire un contributo originale alla conoscenza migliore di un Malaparte scrittore compiutamente europeo e ricostruire in maniera più adeguata il suo pensiero politico e il suo contributo alla cultura non solo italiana.
EUR 9.50
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Residenza pubblica e condivisione identitaria. Esperienze di recupero dell'abitazione sociale
Il tema del recupero dell'Edilizia Residenziale Pubblica (ERP) rappresenta oggi, in Italia come in Europa e nel mondo, una grande sfida progettuale. Esso risponde a ragioni di gravità e di urgenza, date dalla necessità di fronteggiare, anche se in modo parziale, l'attuale domanda di abitazioni sociali, rispetto a un'offerta di nuovi insediamenti pubblici in progressiva contrazione. Si inserisce nel più ampio campo di azione che vede, nel recupero e nella valorizzazione del patrimonio esistente, strategie efficaci per perseguire gli obiettivi di massimizzazione delle risorse ambientali ed economiche. Investe la dimensione sociale dell'abitare ed è chiamato a trasformarne profondamente la natura. La revisione tipologica e dimensionale degli alloggi, in linea con la diversa configurazione dei nuclei familiari, le nuove esigenze abitative, i molteplici modelli d'uso dell'abitazione si accompagna a riflessioni più generali sui caratteri identitari dei luoghi e sul senso di appartenenza e di affezione dei loro abitanti.
EUR 22.80
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The book is a small architecture. Interior of an interior. Ediz. illustrata
We are living in a 1:1 scale world and we are always inside a huge interior: it is there, I can see it, it is not a map, it is a physical reality.Am I inside or out?Am I outside or in? The book is a small architecture. Interior of an interior is a project developed within NABA, Nuova Accademia di Belle Arti
EUR 28.50
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Soldati e altre prose
«Perché Trasanna rimane ancora nell'ombra?». Se lo chiedeva nel 1939 Giorgio Caproni recensendo entusiasta Annate, l'opera poetica con cui esordì questo pugile friulano, divenuto scrittore dopo la folgorante scoperta della cultura e dei libri, appassionatamente divorati tra un ring e l'altro. Giulio Trasanna da quel cono d'ombra non uscirà mai, neppure nei decenni successivi, e la sua vita sarà sempre quella di un irregolare, di un intellettuale e artista borderline, si direbbe oggi. Eppure, instancabile animatore della vita culturale milanese fra gli anni Trenta e i primi Sessanta, fu conosciuto e ammirato da molti protagonisti del Novecento italiano per la natura libera e appassionata, sempre controcorrente, del suo percorso umano e artistico.\r\nSoldati e altre prose (1941) è il suo libro maggiore, e uno dei più interessanti della tarda età fascista: un'opera di rara potenza espressiva, ricordo della Grande Guerra, della ritirata del Friuli e dei giorni di Vittorio Veneto vissuti da bambino; ma anche rilettura di quei fatti alla luce delle successive vicende italiane. Una storia che lo interessava in quanto documento della vita delle masse, degli ultimi e dei dimenticati, esemplare per capire l'Italia intera e non solo il suo amato Nord-est; una storia che seppe restituire in una prosa scarna, essenziale, vibrante di tensione nervosa e tenerezza trattenuta. «Non amare la letteratura ma servitene per te e per gli uomini»: era questa l'idea che della cultura aveva Giulio Trasanna.
EUR 13.30