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Degli uomini
Alla festa dei sessant'anni di Solange, che coincide con il suo pensionamento, c'è quasi tutto il piccolo paese della campagna francese, ci sono amici e soprattutto fratelli e cugini. Una comunità grigia, un po' conformista, brave persone, appena un po' grette. E in questo scenario che irrompe Bernard, o Fuoco di legna, com'è soprannominato da tutti, fratello di Solange, pecora nera della famiglia, da subito circonfuso da un alone di sventura, che pare materializzarsi fin nel cattivo odore di legna bruciata che emanano inesorabilmente i suoi abiti pur tirati a lucido alla bell'e meglio per l'occasione. Non invitato, si presenta però con un regalo per Solange, un regalo prezioso, una spilla d'oro, che subito suscita lo sgomento, poi lo scandalo degli altri fratelli, persuasi, nemmeno troppo segretamente, che Bernard abbia derubato la vecchia madre, dopo aver per anni approfittato anche dell'aiuto economico dei fratelli. Cacciato dalla festa, Fuoco di legna si ubriaca al bar di fronte e quando rientra nella sala, alterato dall'alcol, si rivolge con parole insultanti a Chefraroui, vecchio collega di Solange di origine araba. È proprio questo episodio, e poi la presunta aggressione ai familiari di Chefraroui da parte di un Fuoco di legna sempre più alterato, a gettare scompiglio nella piccola comunità. E lentamente, nella lunga notte che precede la probabile denuncia, il narratore dipana la trama del passato di Fuoco di legna. L'orizzonte si dilata, si sposta, riandiamo indietro nel 1961.
EUR 15.20
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Solo
Diviso in due movimenti, "Solo" racconta la vita e i sogni di Ulrich, un chimico bulgaro nato nella prima decade del Ventesimo secolo. Nel primo movimento Ulrich, ormai cieco e vecchissimo, chiuso in un anonimo appartamento di Sofia, si abbandona ai ricordi e rievoca la sua vita. Figlio di un ingegnere ferroviario, poco più che bambino, Ulrich ha due grandi passioni: il violino e la chimica. Negatagli la prima dal padre, parte per la Berlino di Einstein e Fritz Haber per approfondire la seconda. Ma i suoi studi sono interrotti quando la fortuna di famiglia si estingue e deve tornare a Sofia per aiutare i genitori. Non lascerà più la Bulgaria. Le ambizioni che gli rimangono sono seppellite prima dall'avvento del comunismo e poi da quello del capitalismo selvaggio. Una vita fallimentare. Ma avvicinandosi alla fine, Ulrich si rende conto di come le frustrazioni della sua esistenza siano state un terreno fertile per la creazione di una vita sognata. E sono questi sogni che compongono la volatile seconda parte del libro. Nel secondo movimento, in un rapido balzo dal passato al presente, da vite vissute a vite fantasticate, Dasgupta segue i figli immaginari di Ulrich, che, pur nati nel comunismo, si fanno strada in un mondo post comunista fatto di celebrità e violenza. Personaggi e moventi s'intrecciano con il ritmo del sogno dietro alle palpebre dell'anziano narratore che vede i suoi figli sognati, variazioni sul tema della sua vita, tentare di vivere come a lui non è riuscito.
EUR 18.05
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Tua
Buenos Aires. Inés, moglie di Ernesto - irreprensibile dirigente di successo -, trova per caso nella ventiquattrore del marito un biglietto d'amore scritto con il rossetto e firmato "Tua". Una sera decide di seguirlo fino al parco Bosques de Palermo dove lui e la sua amante si sono dati appuntamento. Iniziano a discutere, lui la spinge violentemente, la donna cade, sbatte la testa contro un sasso e muore. Inés torna a casa ben decisa a fare il possibile per coprire il marito, salvare le apparenze e il matrimonio. "Tua" è un thriller psicologico vertiginoso, che incalza il lettore fin dalle prime righe: un meccanismo a orologeria che non risparmia colpi di scena sorprendenti. Il terribile ritratto in giallo di una normale famiglia borghese.
EUR 9.50
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Teresa
Teresa è in fuga. Dalla sua terra - la Sicilia. Da un padre ostinato che non c'è più. Da una madre lamentosa e implacabile. Eppure Teresa è una ragazza che sa sorridere e ridere della vita. Trova riparo a Roma. L'amica Gisella le ha offerto un lavoro: tenere compagnia ai malati terminali. Teresa accetta, titubante. Scopre un'umanità vigorosa, uomini e donne feriti a morte ma capaci di sorprendenti impennate di vitalità, quella vitalità che anche lei sembrava aver smarrito e che ora, lentamente, tenacemente, sta riacquistando. Le cose cominciano a girare per il verso giusto - trova addirittura un ragazzo che sembra troppo perfetto per essere vero - ma un passato archiviato in fretta torna ad affacciarsi e non le dà tregua. Teresa mastica pensieri di rabbia. All'inizio sono soltanto pensieri, ma quando conosce il suo nuovo assistito Libero Ferrari, un ruvido e scorbutico ex brigatista, condannato per omicidio - allora quei pensieri vogliono l'azione. È giunto il momento di saldare i conti.
EUR 9.75
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Oggi avrei preferito non incontrarmi
"Sono convocata. Giovedì alle dieci in punto." Una giovane donna senza nome, in una città rumena, un appuntamento obbligato e temuto con i servizi segreti del regime di Nicolae Ceausescu. Durante il tragitto in tram per presentarsi all'interrogatorio, immagini e figure della vita attraversano la mente della protagonista: l'infanzia in una cittadina di provincia e il desiderio semierotico da lei provato per il padre, il primo matrimonio con un uomo che "non era capace di picchiarmi e perciò si disprezzava", i racconti strazianti del nonno sulla deportazione. E poi la giovane amica Lilli, uccisa da una sentinella alla frontiera con l'Ungheria mentre tentava di fuggire dal paese; e Paul, le sue giornate e le sue notti trascorse fin troppo spesso nell'alcol, ma anche i momenti di felicità vissuti insieme a lui, come bagliori fuggevolmente accesi. Tutto si affaccia alla memoria e si intreccia al presente, agli interrogatori e alle vessazioni, all'angoscia quotidiana e agli stratagemmi con cui il pensiero cerca tenacemente di non soccombere. Con questo romanzo Herta Müller ci offre un'esplorazione toccante e magistrale su come la dittatura arrivi a impadronirsi di ogni fibra dell'umano.
EUR 15.20
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Vicinoallozero. Gangsta fiction
Jegor è un editore di mezza età, membro di un gruppo segreto di pirati del copyright nell'era post-sovietica. Si guadagna da vivere con la corruzione, il nepotismo e la pubblicazione illegale di opere di romanzieri e poeti: geni tossicodipendenti che scrivono per sopravvivere, vendendo le loro anime. Jegor è divorziato e padre di una figlia di otto anni che combina le stranezze e le carenze, fisiche e mentali, della madre e del padre. Ogni volta che deve farle visita o vederla, si sente terribilmente in colpa perché non la ama. Jegor non è una cattiva persona, il romanzo sembra suggerire che è il prodotto di una società che sta cadendo a pezzi. Una società in cui la vita di una persona, i valori, il mondo materiale, hanno perso il loro valore - una società che sta implodendo e tirando tutto e tutti in un grande e mostruoso vuoto. Quando Jegor è invitato a una performance di cinema d'avanguardia aperta solo ai membri selezionati della nuova classe russa superiore, ne rimane sconvolto. Il personaggio principale, una donna di cui è innamorato, viene violentata e strangolata a morte. Jegor si mette sulle tracce del regista, ma il loro incontro lo lascia segnato per il resto dei suoi giorni.
EUR 15.20
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I funeracconti
Un presenzialista dei funerali che partecipa alle esequie di sconosciuti ricavandone impressioni e suggestioni che poi annota metodicamente nel suo "curriculum mortis". Una donna - Maria Addolorata - a capo di una blasonata agenzia di pompe funebri, il cui motto è: "A ogni cerimonia il proprio stile". Un parco dei divertimenti molto particolare - FuneraLand - che promette di far morire dal divertimento. La redazione di una rivista "Glamourt" - alle prese con il numero speciale, il tredici. Una "dama di condoglianze", perché quando una persona muore chi rimane è più solo. Collezionisti di rarissimi carri funebri. Tumulatori di piccoli animali domestici e necrofori di fiori d'appartamento. Otto racconti che iniziano quando tutto finisce. Otto racconti che giocano con la morte e con le sue innumerevoli declinazioni - qualche volta drammatiche, spesso assurde, sempre umanissime. Benedetta Palmieri affronta uno degli ultimi tabù con ironia partenopea e scaramantico disincanto, perché dietro la paura della morte c'è un mondo da raccontare.
EUR 13.30
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In città zero gradi
Max detesta il Natale e quest'anno, per la prima volta in vita sua, è fermamente intenzionato a lasciarselo alle spalle e a fuggire in un paradiso esotico. Purtroppo, però, ha fatto i conti senza Kurt, il suo cane. Kurt è stato un investimento sbagliato: passa la maggior parte del tempo a dormire e, quando si muove, tutt'al più lo fa per sbaglio. A chi affidarlo durante la vacanza? All'inizio Katrin non ha nulla a che spartire né con l'uno né con l'altro. Alla soglia dei trent'anni deve, suo malgrado, sopportare genitori che devono, loro malgrado, sopportare il fatto che lei non abbia ancora trovato l'uomo giusto. Con l'avvicinarsi del Natale e della tradizionale riunione di famiglia, la pazienza di tutti giunge al limite. Di colpo, però, ecco che all'orizzonte spunta Kurt. A Katrin non piacciono granché gli animali, ma a suo padre ancora meno. L'inserzione di Max per un dog-sitter è un'occasione troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire. Così in un attimo lei architetta un piano formidabile. Mentre in città la temperatura continua a scendere e la prima neve ammanta di bianco le strade, le vite di Max, Katrin e Kurt si intrecciano inesorabilmente, in un crescendo di sorprese, trovate geniali e battute memorabili. Una nuova e intensa storia d'amore, con il giusto mix di leggerezza e serietà e due indimenticabili protagonisti. Anzi, tre: fare i conti senza Kurt è davvero impossibile.
EUR 15.20
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Le regole della nebulosa
A Londra, Augusta e James si incontrano, si conoscono e, una sera d'estate, diventano amanti. Un amore fatto di sesso, di libri letti ad alta voce tra le lenzuola, di cibi e profumi. Una passione travolgente, impetuosa, inarrestabile. Intorno a loro, la vita di ogni giorno. Il lavoro, gli affetti, i sogni, le sfide, le delusioni. E i viaggi: Toronto, New York, Aix-en-Provence, Dakar. Mariti, mogli, figli, amici e altri amanti, ognuno con i propri sentimenti, ognuno con la propria storia che si intreccia a quella di Augusta e James. Tutti si attraggono e si respingono. Si lasciano e si cercano di nuovo. Vogliono essere indipendenti, ma non riescono a vivere senza gli altri. Come pianeti intorno al sole, come satelliti intorno ai pianeti, ognuno descrive la propria orbita e intanto fluttua tra persone e affetti cercando di coniugare regole, bisogni e desideri. Come in una nebulosa, dove tutto è instabile ma in perfetto equilibrio. Un romanzo che parla della fragilità dei legami affettivi e dell'amore prima, durante e dopo l'amore. Un ritratto vivido e acuto dei sentimenti come li viviamo oggi, con tutte le loro ambiguità e contraddizioni. Un esordio sorprendente, traboccante di sapori, musica, colori e vita.
EUR 16.15
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L' uomo con il sole in tasca
L'"uomo con il sole in tasca" è uomo che, pur avendo dominato l'immaginazione del nostro Paese, è diventato solo raramente un personaggio letterario a tutto tondo. Cosa che invece accade in questo romanzo di Cesare De Marchi. Ed è come se l'immaginazione disegnasse uno dei molti possibili esiti della vicenda umana e politica di tanto protagonista. Il presidente del Consiglio viene rapito dalle Nuove Brigate Rosse. Luigi Leandri, vecchio commissario di pubblica sicurezza a Milano ora trasferito alla Direzione centrale della polizia di prevenzione, si occupa del caso. Il presidente, nella sua angusta cella tra strette pareti insonorizzate, passa dalla crisi di claustrofobia alla lucidità analitica, dalla paura della morte all'impazienza. I tre sequestratori discutono animatamente: Cecilia, impulsiva e violenta, vorrebbe processare subito il rapito e ucciderlo; il giovane Mario sembra indeciso; Luca, il capo del gruppo, impone la calma. Si parla di democrazia, di mafia, di realtà virtuale e televisione, e il presidente risponde puntiglioso, a volte scherzoso. Anzi, dopo aver dato prova di abilità dialettica, il presidente è rincuorato, si sente sicuro e affronta l'interrogatorio con una sorta di leggerezza accademica, quasi salottiera, e si convince sempre più di potersi salvare. A Luca promette un diverso avvenire. Leandri è ormai vicino a scoprire il covo dei sequestratori, proprio quando fra questi ultimi si inaspriscono i conflitti. Che futuro ha l'uomo con il sole in tasca?
EUR 16.15
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Coriandoli nel deserto
Ha perso la gloria e la fama, che sono andate tutte a lui, l'amico fraterno. Il premio Nobel per la fisica. L'inventore dell'energia atomica. Enrico Fermi. Forse sarebbe bastato poco per condividerle. Ha perso anche l'amore, quello per lei. L'unica ricercatrice del gruppo di via Panisperna. La donna che saliva e scendeva dagli aerei come dalla sua bicicletta. Nella Mortara. Forse sarebbe bastato un attimo per averlo. È il giugno del 1969 quando dal suo letto d'ospedale Enrico Persico ripercorre il tracciato della sua esistenza vissuta all'ombra del genio. Schiacciato dal peso del genio. Non si può competere con il più grande scienziato del Novecento quando si ha la sventura di fare lo stesso mestiere e, ironia del destino, di averne pure lo stesso nome. Da quel letto vediamo Persico inseguire la speranza e l'ambizione, e sentiamo il destarsi di una voce, di segrete accensioni, di timidi stupori, di malcelati rimpianti: la sua è la storia di un eterno secondo, sullo sfondo di un teatro umano irrimediabilmente più grande di lui. Col passo del romanzo, in un frenetico andare e venire del tempo, Alessandra Arachi ci racconta i coriandoli della vita di un uomo.
EUR 6.50
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Miradar
L'insegna al neon del Miradar brilla fra sagome lontane di fabbriche abbandonate e stazioni di servizio. Un tempo ben frequentato, ora è uno squallido ristorante di giorno, un albergo a ore all'occorrenza, una discoteca di notte. Sul suo palco, ragazze seminude danzano sotto crocefissi illuminati. Ma ciò che è nascondiglio per alcuni è occasione per altri: un giorno vi arriva Margherita, giovane studentessa che vuole in tutti i modi affrancarsi dalla vita da operai dei genitori e dalle promesse di un fidanzato partito per l'America. E dentro al Miradar Margherita incrocia altri destini, altre anime: la rumena Barbara, che risparmia i centesimi per poter fuggire, un giorno, con il figlio Anghel. Marilù, l'ultima vera puttana domiciliata nel locale, che ama vestire i panni della moglie morta di Pepi, uno dei clienti più fedeli. Clarissa, bellissima e triste, che finalmente ha deciso di sognare. Sugar, il proprietario del Miradar, che insieme alla sorella Moira affoga nei debiti e passa le giornate a consultare siti di agenzie matrimoniali. Come in una ballata, questi personaggi mescolano rabbia, insofferenza, cinismo e passione. Tutti hanno bisogno di raccontarsi. E tutti lottano, a modo loro, per strapparsi alla logica di cui sembrano essere prigionieri. C'è chi ce la fa e chi soccombe.
EUR 11.40
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I baci non sono mai troppi
Questa storia, che non parla di principi azzurri e principesse, inizia in Spagna molti anni fa, quando la tv era ancora in bianco e nero, le bambine ballavano con l'hula-hoop e bastava uscire a mangiare un panino per vivere una grande avventura. Un giorno, a scuola, Lucía conosce Eva. Spavalda, coraggiosa e indomita come i suoi capelli la prima. Timida, riflessiva e avida divoratrice di fagiolini crudi la seconda. Hanno entrambe solo sette anni, ma fin dal primo momento diventano amiche per la pelle. Condivideranno sogni, segreti sussurrati all'orecchio perché il ragazzino accanto non senta che si parla di lui, conquiste e delusioni, in un rapporto fatto di complicità e mille risate, tanto travolgenti e rumorose da attirare sempre i rimproveri degli adulti. Finché un litigio le separerà. Anni dopo il caso le fa ritrovare all'aeroporto di Madrid. Lucía, single, è il perfetto prototipo della manager in carriera. Eva, dopo aver rinunciato al teatro per dedicarsi alla famiglia, si barcamena tra la fine del suo matrimonio e la figlia Lola, una piccola pirata di cinque anni. Nonostante i vecchi conflitti, l'amicizia di un tempo è ancora viva, come e più di prima. Ma Lucía non può immaginare che Eva sta per chiederle il favore più importante della sua esistenza. Una storia che ci ricorda che esistono legami unici e speciali che nemmeno il tempo e la distanza riescono a intaccare.
EUR 14.25
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Mille volte mi ha portato sulle spalle
Ernesto Lizza è uno sceneggiatore televisivo che si è imbarcato in un'impresa folle: portare sul grande schermo la storia d'amore tra Martin Heidegger e Hannah Arendt. Alla morte del padre, torna al paese natale vicino a Bologna per il funerale e lì, nella casa dove è cresciuto, è costretto a fare i conti con se stesso: gli errori, i compromessi, le delusioni professionali. Al funerale Ernesto rivede, dopo molti anni, il temibile nonno Ettore. Conservatore fino al midollo, altero, testardo, Ettore chiede al nipote di ritrovare il vecchio amico Mario Barcellona, l'uomo che ha scavato un solco tra lui e il figlio. Figura leggendaria, negli anni settanta Mario Barcellona, ex partigiano, aveva acceso la passione politica nel padre di Ernesto, e poi era sparito, forse in Germania. Ernesto coglie in quell'invito un nodo di passioni irrisolte, un silenzio misterioso, una furia che da un così lontano passato arriva a toccare, a muovere il suo flaccido presente, tutto avvitato intorno ad amori senza amore, e a un mondo, quello televisivo e cinematografico, di mortificante squallore. Senza avvisare nessuno, parte allora per Marburgo, dove Martin Heidegger e Hannah Arendt si erano conosciuti. E dove, guarda caso, si perdono le tracce di Mario Barcellona... Martino Gozzi racconta un viaggio dentro il passato, un viaggio verso l'Europa dell'Est, dentro le rovine di un mondo che esiste solo nella memoria di chi lo ha vissuto.
EUR 13.30
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La fabbrica del panico
Una valle severa. In mezzo, il lento andare del fiume. Un uomo tira pietre piatte sull'acqua. Il figlio lo trova assorto, febbricitante, dentro quel paesaggio. è lì che ha cominciato a dipingere, per fare di ogni tela un possibile riscatto, e lì è ritornato ora che il male lo consuma. Ma il male è cominciato molto tempo prima, negli anni settanta, quando il padre-pittore ha abbandonato la sua valle ed è sceso in pianura verso una città estranea, dentro una stanza-cubicolo per dormire, dentro un reparto annebbiato dall'amianto. Fuori dai cancelli della fabbrica si lotta per i turni, per il salario, per ritmi più umani, ma nessuno è ancora veramente consapevole di come il corpo dell'operaio sia esposto alla malattia e alla morte. Lì il padre-pittore ha cominciato a morire. Il figlio ha ereditato un panico che lo inchioda al chiuso, in casa, e dai confini non protetti di quell'esilio spia, a ritroso, il tempo della fabbrica, i sogni che bruciano, l'immaginazione che affonda, il corpo subdolamente offeso di chi ha chiamato "lavoro" quell'inferno. Ci vuole l'incontro con Cesare, operaio e sindacalista, per uscire dalla paura e cominciare a ripercorrere la storia del padre-pittore e di tutti i lavoratori morti di tumore ai polmoni. È allora che il ricordo diventa implacabile e cerca colori, amore, un nuovo destino.
EUR 10.45
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Diario della caduta
Questa storia - la storia di Auschwitz - l'hanno raccontata in tanti e in tutti i modi. Il narratore non si sognerebbe nemmeno di farlo a sua volta se non fosse che a un certo punto quegli eventi divengono essenziali perché possa parlare del nonno, e di conseguenza del padre, e di conseguenza di sé. Così ci propone l'ossessione che ha segnato la sua infanzia, la storia che ha sentito raccontare ad nauseam e che a sua volta sembra dover raccontare, come il vecchio marinaio, per spezzare l'incantesimo. Ma Michel Laub è convinto che scrittura faccia rima con tortura e che nella sua composizione (almeno per quel che lo riguarda) entrino in gioco "un 70 per cento di angoscia, ansia ed eventualmente depressione e un 30 per cento di allegria, che può essere così intensa da coprire quel 70 per cento, ma che si avverte solo alla conclusione di un capitolo". Questo originale scrittore brasiliano dichiara di non possedere fantasia creativa, di poter scrivere solo a partire da un nucleo forte di esperienza personale: il suo territorio è il passato, cui attinge per spiegare il presente, per tenere a bada il futuro. "Diario della caduta", memoir frammentario in cui si inseguono brevi e fulminanti capitoli numerati, intreccia memoria storica (di cui Auschwitz è simbolo assoluto) e memoria personale (un episodio di sadismo ai danni di un compagno di classe) in un inscindibile loop.
EUR 14.25
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Fratelli d'acqua
Un temporale colpisce la casupola della famiglia Malaquias, sperduta fra le radure dell'enigmatico luogo chiamato Serra Morena. Al disastro sopravvivono solo i tre bambini. Questo romanzo è la loro storia: animati da un'ostinazione visionaria che ha radici nella semplicità della loro educazione, e soprattutto del loro scarno eppure profondo universo, sono destinati a intraprendere un cammino vertiginoso lungo il quale si imbattono in fazendeiros depositari dei codici della società patriarcale, strane signore coinvolte nel traffico di neonati nella babele di una gigantesca stazione degli autobus, eccentriche suore francesi, vallate misteriose trasformate dal progresso in fantasmagorici mari interni. "Fratelli d'acqua" è un romanzo poderoso e insieme delicato, viscerale e a tratti vertiginoso, complice lo scenario di un Brasile arcaico, apparentemente dimenticato dalla Storia e tuttavia contrapposto a una modernità sfumata e minacciosa. Attingendo al realismo magico e a partire da un episodio della sua storia famigliare - un raggio misterioso che cade sulla casa uccidendo i genitori e lasciando miracolosamente illesi i tre figli Andréa del Fuego racconta il Brasile più rurale e povero.
EUR 13.30
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L'ultimo capitolo inedito de «La famiglia Mushkat»-La stazione di Bakhmatch
"Qui traduco due fratelli. Del più celebre mi fa piacere procurare il lungo capitolo finale del romanzo 'La famiglia Mushkat'. È sconosciuto nel mondo, rimasto chiuso nell'edizione in yiddish che fu stampata a New York nel 1950, l'anno che sono nato. Isaac Bashevis Singer controllava personalmente la traduzione in inglese, dalla quale provengono le versioni nelle altre lingue. Lui stesso tolse l'ultimo capitolo, il 65, su pressione degli editori stranieri che consideravano l'opera eccessivamente corposa. Possiedo l'edizione yiddish, ripubblicata dalla casa editrice Peretz di Tel Aviv. Il capitolo 65 va da pagina 749 a pagina 760, dunque è una sezione consistente. È presso di noi inedita. In più presenta un finale opposto a quello del capitolo precedente, conclusivo del romanzo nell'edizione inglese e quindi anche nella corrente versione in italiano. Da dieci anni cerco di pubblicare questo capitolo mancante. Finalmente Feltrinelli è riuscito a ottenere dal figlio di Singer che vive in Israele il diritto alla traduzione dall'originale yiddish. È una mia personale soddisfazione di lettore di quel romanzo in madrelingua fornire in italiano il capitolo mancante. Ringrazio l'editore anche per la seconda parte di questo libro, la traduzione del raccono 'La stazione di Bakhmatch' di Israel Joshua Singer..." (Erri De Luca)
EUR 8.55
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I figli della repubblica. Un'invettiva
Maurizio Maggiani ha una predilezione per l'oralità, gli piace sentire e far sentire come il racconto nasca dalla voce, dall'ascolto, dal rapporto che si crea tra la logica dei fatti e l'eco profonda della parola che li restituisce. E questo un segno decisivo dei suoi romanzi e degli incontri con il pubblico dei lettori. Ebbene, qui Maggiani fa un passo avanti e imbocca con rabbia e ardore la via dell'invettiva, un'oralità che sale di volume e di passione oratoria, perché, senza meno, deve ottenere un risultato: andare a segno. L'attenzione si sposta dalla leggenda delle cose accadute allo scacco delle promesse non mantenute. Le promesse fatte dalla sua generazione. Non poteva ben considerarsi beata la gioventù di un dopoguerra che si apriva provvido di speranze, di ideali, di futuro, e di un'alimentazione equilibrata? E allora? Che cosa succede ai figli del privilegio? Che cosa dissipano mentre disegnano un mondo nuovo? Oltre il confine della battaglia combattuta si apre il cedere del sogno, la traduzione dei ribelli in mediocri esecutori, manager, reggicoda di molti poteri. Maggiani amministra colpi con generosità, li chiama maledizioni. E tali sono, maledizioni. Perché i destinatari dell'invettiva e quelli che, pur fuori dal tiro generazionale, si riconoscono, sappiano almeno fare i conti con la vergogna del fallimento.
EUR 7.60
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Le reputazioni
Javier Mallarino, disegnatore satirico che per quarant'anni ha fustigato la classe politica colombiana, si appresta a ricevere l'omaggio alla carriera tributatogli proprio dal governo. È la celebrazione del suo potere assoluto, del privilegio di poter orientare il corso della storia filtrando le versioni ufficiali, di poter smascherare semplicemente attraverso la deformazione dei tratti somatici la vera natura e le reali intenzioni dei politici. Ma quando un ricordo del passato, troppo sbiadito per poter offrire certezza, si insinua nel tempo del racconto, Javier Mallarino si ritrova a dover fare i conti con una memoria fallace e fragile, tanto quanto lo è la costruzione della reputazione, con una storia da ricostruire, con l'inquietudine che anche il passato possa continuamente cambiare.
EUR 15.20