Sfoglia il Catalogo ibs_8_awin_157_
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 44181-44200 di 53464 Articoli:
-
Il fratello tedesco
Un giovane e l'ossessione di una vita: trovare un fratello perduto nel tempo e nella geografia. Finalista per la narrativa straniera Premio Gregor von Rezzori \r\n\r\n«Chico Barque è un grande scrittore: molto divertente, innovativo e profondo.» - Jonathan Franzen\r\n«Uno splendido romanzo, nel quale perdersi, come in una labirintica biblioteca.» - Il Foglio\r\n«L'"oscuro fratello gemello" del romanziere (secondo la formula usata da Faulkner per indicare il romanzo) ha diversi meriti: i personaggi efficaci, la poetica evocazione di un Brasile che non c'è più, la sapiente combinazione di tristezza e allegria.» - Loris Tassi, la Repubblica - Robinson\r\n«Il libro è un'autofiction in cui Chico Buarque mescola l'immaginazione alle storie che ha scoperto su Günther, curiosamente anche lui un cantante, che incise dischi e partecipò a programmi televisivi nella Germania Est.» - André Miranda, Internazionale, O Globo\r\n\r\n\r\nIl grande cantautore e poeta brasiliano Chico Buarque non ha saputo di avere un fratellastro fino a che ha compiuto ventidue anni. Suo padre, lo scrittore e accademico Sergio Buarque de Hollanda, aveva vissuto a Berlino negli anni inebrianti della Repubblica di Weimar e lì aveva avuto una relazione con una donna tedesca. Dall'unione era nato un figlio, poi dato in adozione ancora in fasce. Molti anni dopo aver scoperto di avere un fratello tedesco, Chico Buarque decide di investigare cosa possa essergli successo. E la ricerca porta nella scoppiettante San Paolo degli anni sessanta, quando il giovane Francisco Hollander, detto Ciccio, trova una lettera scritta in tedesco nascosta in un libro della vasta libreria del padre. Quell'istante dà inizio a una ricerca lunga una vita, la ricerca del fratello tedesco, che poi è la ricerca del padre e la ricerca di se stessi.
EUR 17.10
-
L' agenda ritrovata. Sette racconti per Paolo Borsellino
Helena Janeczek, Carlo Lucarelli, Vanni Santoni, Alessandro Leogrande, Diego De Silva, Gioacchino Criaco ed Evelina Santangelo. Sette autori, ciascuno con la propria storia, la propria sensibilità e la propria voce, riattualizzano con altrettanti racconti inediti, scritti appositamente per L'agenda ritrovata, il nucleo dell'impegno di Paolo Borsellino.\r\n\r\n“Il ritrovamento dell'agenda rossa metaforicamente è il recupero di una forma di dignità, di un senso delle cose che finalmente si disvela, di una consapevolezza che un altro mondo, un'altra vita sono più che mai possibili.”\r\n\r\n“Uno scrittore che fa il suo dovere,” sottolinea Marco Balzano nell'introduzione, “è prima di tutto uno scrittore che scrive bene e che sa consegnare agli altri una storia. Volevamo un libro vivo, completamente calato nell'oggi, senza ulteriori mitizzazioni, senza altre ipocrite santificazioni, che sono servite soltanto a collocare in un olimpo inaccessibile chi apparteneva alla collettività e solo per questa si è sacrificato. La letteratura, invece, quando è letteratura, compie sempre un'operazione di avvicinamento”.\r\nUn avvicinamento che è anche un viaggio da Nord a Sud - Helena Janeczek (Lombardia), Carlo Lucarelli (Emilia-Romagna), Vanni Santoni (Toscana), Alessandro Leogrande (Lazio), Diego De Silva (Campania), Gioacchino Criaco (Calabria) ed Evelina Santangelo (Sicilia) -, “un passaggio di testimone”, scrive Gianni Biondillo ricordando com'è nato il libro, “per raccontare non tanto dov'eravamo alla morte dei due magistrati, ma dove forse siamo stati in questi anni, tutti noi: chi silente, chi indifferente, chi deluso, chi vigliacco, chi sempre e comunque, ostinatamente contrario, in prima fila”.\r\nUn filo resistente lega gli uni agli altri i racconti di questa antologia: un'agenda rossa. Si affaccia dalla pagina declinata in diversi modi, una volta ha i fogli strappati, un'altra è gonfia di biglietti di teatro, ma sempre intende ricordare quella appartenuta a Paolo Borsellino - che conteneva appunti, nomi e forse rivelazioni sulla strage di Capaci, scomparsa immediatamente dopo l'attentato mafioso del 19 luglio 1992 e mai più riapparsa.
EUR 14.25
-
Il caffè dei piccoli miracoli
Un romantico viaggio tra Parigi e Venezia. Un vecchio libro e una dedica: "Amor vincit omnia". Un piccolo caffè dove tutto è possibile. Perché a volte bisogna sentirsi mancare la terra sotto i piedi per arrivare a toccare il cielo con un dito.\r\n\r\n"Nicholas Barreau è il maestro della commedia sentimentale" - TTL La Stampa\r\n\r\nEléonore Delacourt ha venticinque anni e ama la lentezza. Invece di correre, passeggia. Invece di agire d'impulso, riflette. Invece di dichiarare il suo amore al professore di Filosofia alla Sorbonne, sogna. E non salirebbe mai e poi mai su un aereo, in nessuna circostanza. Timida e inguaribilmente romantica, Nelly adora i vecchi libri, crede nei presagi, piccoli messaggeri del destino, diffida degli uomini troppo belli e non è certo coraggiosa come l'adorata nonna bretone con cui è cresciuta, che le ha lasciato in eredità l'oggetto a lei più caro: un anello di granati con dentro una scritta in latino, "Amor vincit omnia". Sicuramente, Nelly non è il tipo di persona che di punto in bianco ritira tutti i propri risparmi, compra una costosissima borsa rossa e in una fredda mattina di gennaio lascia Parigi in fretta e furia per saltare su un treno. Un treno diretto a Venezia. Ma a volte nella vita le cose, semplicemente, accadono. Cose come una brutta tosse e una delusione d'amore ancora più brutta. Cose come una frase enigmatica trovata dentro un vecchio libro della nonna, con accanto una certa citazione in latino...
EUR 14.25
-
Bacio feroce
Sigillano silenzi, sanciscono alleanze, impartiscono\r\nassoluzioni e infliggono condanne, i baci feroci.\r\nBaci impressi a stampo sulle labbra per legare anima\r\ncon anima, il destino tuo è il mio, e per tutti il destino\r\nè la legge del mare, dove cacciare è soltanto il\r\nmomento che precede l'essere preda.\r\n\r\nLa paranza dei bambini ha conquistato il potere,\r\ncontrolla le piazze di spaccio a Forcella, ma da sola\r\nnon può comandare. Per scalzare le vecchie famiglie\r\ndi Camorra e tenersi il centro storico, Nicolas 'o\r\nMaraja deve creare una confederazione con 'o White\r\ne la paranza dei Capelloni. Per non trasformarsi da\r\npredatori in prede, i bambini devono restare uniti. Ed\r\nè tutt'altro che facile. Ogni paranzino, infatti, insegue\r\nla sua missione: Nicolas vuole diventare il re della\r\ncittà, ma ha anche un fratello da vendicare; Drago'\r\nporta un cognome potente da onorare; Dentino, pazzo\r\ndi dolore, è uscito dal gruppo di fuoco e ora vuole\r\neliminare 'o Maraja; Biscottino ha un segreto da\r\ncustodire per salvarsi la vita; Stavodicendo non è\r\nscappato abbastanza lontano; Drone, Pesce Moscio,\r\nTucano, Briato' e Lollipop sono fedeli a Nicolas,\r\nperò sognano una paranza tutta loro...\r\nFra contrattazioni, tradimenti, vendette e ritorsioni, le\r\nvecchie famiglie li appoggiano per sopravvivere o\r\ntentano di ostacolarli - come il Micione che prova a\r\nriprendersi le piazze seminando discordia direttamente\r\nin seno alle paranze. Una nuova guerra sta per\r\nscoppiare?\r\nProsegue il ciclo della Paranza dei bambini e\r\nRoberto Saviano torna a raccontare i ragazzi dei\r\nnostri giorni feroci, nati in una terra di assassini e\r\nassassinati, disillusi dalle promesse di un mondo che\r\nnon concede niente, tantomeno a loro. Forti di fame.\r\nForti di rabbia. Pronti a dare e ricevere baci che\r\nlasciano un sapore di sangue.
EUR 18.52
-
Non è mezzanotte chi vuole
Una donna torna nella casa dell'infanzia per guardare se stessa e ascoltare le voci dei suoi genitori. Ne nasce un romanzo ad altissima intensità emotiva, che l'autore considera tra i suoi più riusciti.\r\n\r\n«Dopo cena scendevo sulla banchina per ascoltare le onde nel buio, pensavo indicandone una\r\n- Quella è la mia vita.\r\nE subito dopo un'altra vita, e un'altra, e un'altra, fra non molto nessuno si ricorderà di me, la certezza di venire dimenticata mi spaventava perché, non essendo, non ero mai stata e, se non ero mai stata, chi è esistito al mio posto, chi esiste fino a oggi al mio posto, consuma il mio pasto, dorme nel mio letto, usa il mio nome e scomparirà contemporaneamente a me...»\r\n\r\nLa storia si sviluppa nel breve lasso di tempo di un weekend, che la protagonista e principale voce narrante trascorre nella casa delle vacanze della sua infanzia in procinto di essere ceduta ai nuovi proprietari. L'addio alla casa si dilata in una sequenza caotica di aneddoti e di ricordi relativi al passato drammatico della sua famiglia: c'è il fratello sordomuto nato da una relazione extraconiugale della madre che il padre ha accettato annegando la delusione nell'alcolismo, un altro fratello che si suicida traumatizzato al ritorno dall'Angola. E ci sono le vicende passate e presenti della protagonista: l'adorata amica d'infanzia che ritrova nella veste di una scostante dottoressa quando viene operata di un tumore al seno, il matrimonio infelice con un uomo mediocre, l'insoddisfacente relazione lesbica con una collega e il desiderio di farla finita come il fratello, gettandosi dalla scogliera. Intorno, tutta una galleria umanissima di personaggi secondari e, come sempre nei romanzi di Lobo Antunes, oggetti e animali che assumono temporanee valenze antropomorfe per farsi a loro volta partecipi delle vicende umane.
EUR 20.90
-
La posta del cuore della señorita Leo
Un'appassionante storia d'amore, coraggio e solidarietà. Un inno all'importanza dei sentimenti e della comunicazione, e alla forza della parola scritta e orale.\r\n\r\n«Tre, due, uno... In onda! Una timida presentatrice radiofonica. Tante lettere in cui gli ascoltatori le confidano i loro sogni e problemi. Una catena di eventi che la porterà a dare voce alla gente comune.»\r\n\r\nOgni sera, alla stessa ora, l'intero paese si ferma in ascolto davanti alla radio. Mentre nelle case si diffondono le prime note della sigla musicale, nel piccolo studio di calle Caspe, a Barcellona, cala il silenzio, una luce inizia a lampeggiare e due labbra dipinte di rosso si avvicinano al microfono per augurare la buona notte agli ascoltatori. Sono le labbra di Aurora, la presentatrice di uno dei programmi radiofonici più popolari nella Spagna postfranchista degli anni settanta: «La posta del cuore della señorita Leo». Quando Aurora viene scelta come voce del programma, di certo non immagina quanto quel lavoro le cambierà la vita. Per molte persone la señorita Leo è una vera e propria ancora di salvezza, una confidente, un'amica via etere. Persone come Germán, un rappresentante di biancheria intima che ogni sera ascolta quella voce calda e rassicurante e sogna di trovare l'amore; Sole, che non ha il coraggio di affrontare il marito violento; ed Elisa, un'adolescente che soffre per la scarsa attenzione dei genitori. Nelle lettere che le mandano queste persone, Aurora trova sogni, speranze e paure, ma quando scopre che l'emittente censura la maggior parte delle missive perché per politica il programma deve mantenere un tono più frivolo e scanzonato, decide di fare di testa propria. Dopo anni di remissiva ubbidienza e anonimato, avrà una missione nella vita: salvare le lettere della gente comune e dare voce alle storie del cuore, che meritano tutte di essere ascoltate.
EUR 14.25
-
Giochi cattivi
Finalista al Premio Mario Rigoni Stern per la Letteratura Multilingue delle Alpi 2019Un'amicizia tra due ragazzini, un incidente che li dividerà per sempre, un segreto che ne dasconde un altro: Donati ci porta in montagna, raccontandone il lato oscuro, tenebroso, inquieto.\r\n\r\n"Donati è uno scrittore con un talento naturale, e Giochi cattivi è un romanzo letterario che tiene il lettore agganciato alla pagina e intanto lo spinge a esplorare le domande più profonde su infanzia, famiglia, vergogna e potere" - Michael Heyward, Text Publishing\r\n\r\n\r\n\r\nRoberto e Mario sono in quell'età in cui non si è più bambini ma non si è ancora ragazzi. È l'estate del 1981 e loro giocano a diventare grandi, a Madonna della Neve, piccola frazione di Avio, in provincia di Rovereto. Dividono il mondo in bambini-bambini, i più disprezzabili, come Paolino, il fratello di Mario, e bambini-adulti, come loro; saggiano la reciproca resistenza al dolore colpendosi con bastoncini di legno; stanano le bambine che frequentano una colonia dando fuoco a qualche albero intorno alla struttura; scavano una buca per saggiare le proprie paure. La prova più grande? Tentare l'ascesa fino alle Colme, una passeggiata impegnativa e pericolosa anche per gli escursionisti più esperti. Nella vacanza Roberto è accompagnato dalla nonna, i genitori sono rimasti in città perché la madre è malata, gravemente - nessuno ancora lo ha detto a Roberto, che però intuisce. Il peggioramento della salute di lei impone un rientro anticipato in città, tuttavia prima di concludere la loro estate insieme i due amici decidono di disubbidire e affrontare da soli il sentiero per le Colme, rischiando tutto, anche l'innocenza. Trent'anni dopo, la morte del padre costringe Roberto a tornare nella villa di famiglia, scivolando in un crescendo di rivelazioni e svelamenti verso il passato che aveva rimosso, verso quell'ultima estate in montagna.
EUR 18.05
-
La felicità del cactus
Uno degli esordi più attesi dell'anno.\r\nA Susan Green non piacciono le sorprese. Né le emozioni. Né le persone. Quello che piace a Susan Green è avere tutto sotto controllo e occuparsi della sua collezione di cactus, che stanno zitti e hanno poche pretese. Ma anche il cactus più spinoso fiorisce.\r\n\r\n«Una protagonista originale, coinvolgente e totalmente credibile.» - Graeme Simsion\r\n«Un romanzo brillante e spassoso su una donna che impara a lasciarsi andare.» - Daily Mail\r\nSusan Green adora l'efficienza e la pianificazione. Con buona pace di famiglia e colleghi, che la trovano fredda e difficile da avvicinare. Ma la vita di Susan ha perfettamente senso... per Susan. Ha un appartamento a Londra tagliato su misura sulle sue esigenze, un lavoro che soddisfa la sua passione per la logica e un accordo del tutto civile e congeniale che le garantisce adeguati stimoli culturali, e non solo, senza ricorrere a inutili sdolcinatezze. Guai perciò a tentare di abbozzare un qualsiasi coinvolgimento emotivo e accorciare le distanze: Susan punge, come i cactus che colleziona. Eppure, si sa, la vita sfugge a ogni controllo. Perciò quando Susan si trova a dover fronteggiare i due eventi più imprevedibili di tutti - un lutto e una gravidanza - il suo aplomb inizia a vacillare. Tutto il mondo sembra impazzito, sia dentro che fuori di lei. Mentre, suo malgrado, si scopre a sorridere come una sciocca svenevole davanti a un banale referto medico, suo fratello Edward, che non ha mai combinato niente nella vita, finisce per ereditare quasi tutti i beni di famiglia. Ma proprio quando Susan inizierà a capire di non poter fare tutto da sola, riceverà aiuto dalle persone più insperate. E l'inflessibile femminista di ferro, la donna combattiva e spinosa come i suoi cactus, si troverà a fiorire.
EUR 14.25
-
Del resto e di me stesso
Una raccolta di cronache inedite del grandissimo premio Nobel per la letteratura José Saramago.\r\n\r\n«Di questo mondo e degli altri» (Feltrinelli, 2016) raccoglieva una parte delle cronache scritte da José Saramago tra il 1968 e il 1969 per i giornali di Lisbona «A Capital» e «Jornal do Fundão». Le cronache sono, come è noto, il primo regolare esercizio della prosa del futuro Nobel: vi si può scorgere, in filigrana, allo stato embrionale, quell'immenso tessuto finzionale dei romanzi, in cui la meravigliosa potenza dell'invenzione permette allo scrittore di sviluppare il disegno ardito di storie che comunicano una nuova visione dell'infinita ricchezza e pluralità dell'uomo e del mondo. È in tale prospettiva che vanno lette quelle lontane cronache, in cui, come afferma lo stesso Saramago, «c'è già tutto». Valeva dunque la pena di continuare, con l'integrazione di quelle "storie" non contemplate nella precedente raccolta, quella straordinaria avventura, quel singolare viaggio, fino al termine, attraverso il mondo dei ricordi che l'autore ha fissato sulla carta, «perché non si perda nulla di quei minuti d'oro, ore che risplendono come soli nel cielo tumultuoso e immenso che è la memoria. Cose che sono anche, con il resto, la mia vita».
EUR 13.30
-
La Mennulara. Nuova ediz.
Nuova edizione accresciuta\r\nLa Mennulara sedici anni dopo. Ma in una\r\nnuova edizione, con quattro capitoli mai apparsi\r\nsinora. Una grande occasione per tornare\r\nsu uno dei romanzi che hanno segnato gli\r\nultimi vent'anni della narrativa italiana. Quello\r\nche Aldo Busi chiamò: “Un divertimento\r\nmaestoso”.\r\nDa molti anni, o meglio da quando La Mennulara fu data alle\r\nstampe, Simonetta Agnello Hornby non ha fatto che pensare\r\nal giorno in cui sarebbe ritornata sul romanzo per lavorarci\r\ndi nuovo e completarlo con quelli che da allora sono\r\nstati chiamati “i capitoli perduti” (nel passaggio da pc a\r\nMac…). Si tratta di segmenti narrativi già esistenti o comunque\r\nprepotentemente immaginati che rafforzano la macchina\r\ndella storia, l'atmosfera della narrazione, i profili di alcuni\r\npersonaggi.\r\nRoccacolomba, Sicilia, 23 settembre 1963. È morta la Mennulara,\r\nal secolo Maria Rosalia Inzerillo, domestica della famiglia\r\nAlfallipe, del cui patrimonio è stata da sempre - e\r\nsenza mai venir meno al ruolo subalterno - oculata amministratrice.\r\nTutti ne parlano perché sanno e non sanno, perché\r\nc'è chi la odia e la maledice e chi la ricorda con gratitudine.\r\nIn questa nuova edizione si rafforzano lo spessore della sensualità\r\ndella Mennulara, gli affondi di atmosfera e gli agganci\r\nalla società siciliana dei primi anni sessanta.
EUR 17.10
-
L' amore
Maurizio Maggiani celebra l'amore con un romanzo cantabile come una canzone. Un libro che è già un classico. Struggente. Delicato. Universale.\r\n\r\n"Ma quanto dolore amata mia per arrivare fin qui, e sono zoppo e quasi cieco per quanta strada ho fatto, per tutto quello che ho visto sulla strada. E quanta gioia, quanta allegria, e quanti decenni di sconsideratezza. Sì, anche questo è un fatto, i due sposi si amano senza peccato alcuno, e tutti i loro baci e tutto questo dirsi amato e amata è senza malizia e senza smanceria, è detto e fatto con candore"\r\n\r\n«È notte, ci sono due sposi.» Inizia così, dalla notte, il racconto della giornata di uno sposo, che in ventiquattr'ore ripercorre i suoi amori, tenendo però sempre fermo - come punto di partenza e di arrivo - l'ultimo, quello incontrato in età matura. È alla sua sposa che la sera racconta un "fatterello", e a lei piace che quel fatterello riguardi uno dei suoi amori passati, la «delicata materia di ciò che è già stato». E allora ecco comparire la Mara, che lui portava sulla bici sopra il monte Muzzerone, perché si sedessero su quel dente di falesia a picco sul mare ad ascoltare la radio, «tirare fuori dalla bisaccia US ARMY due panini con la coppa di testa e due birrette appena tiepide, e schiacciare il tasto play per farle sentire dove vai quando poi resti sola, senza ali tu lo sai non si vola». Quando si fa mattino, la sposa esce di casa per recarsi al lavoro e lui, rimasto solo - il suo mestiere è scrivere articoli di giornale, ma per aiutare alcuni lavoratori si è trovato un secondo impiego e compra minerale di zinco raffinato sui mercati mondiali -, non smette di ricordare e di chiedersi: «Dove ho imparato a dire ti amo?». Mentre lavora, si occupa dell'orto, cucina, inforca la bicicletta, le ore della giornata scorrono, viene il pomeriggio e cala la sera, torna la notte, riemergono dal passato, con struggimento, con dolore, con dolcezza, la «Mara marosa marina figlia del pesciaiolo», la Padoan con la sua coda di cavallo - suo primo amore, quando era ancora un ragazzino, figlio del popolo -, la Gabri e la luxemburghiana Chiaretta, i cui fatterelli tanto piacciono alla sposa, e poi Ida la bislunga. È per lei, scoprirà il lettore, che lo sposo si è spinto a ripercorrere il suo lungo «allenamento a dire ti amo ti amo ti amo». Quanto più scende nel dettaglio, tanto più Maurizio Maggiani riesce nel miracolo di raccontare l'amore universale, nei gesti, nelle parole, nelle abitudini, nei turbamenti, scrivendo un romanzo intimo, a volte persino domestico, dove sullo sfondo nondimeno passano, attraverso la musica, il lavoro, gli oggetti, i valori, i nostri ultimi settant'anni.
EUR 15.20
-
Un popolo di roccia e vento
Un romanzo che vibra di rabbia, di dolore, di passione e di vita. Una storia che parla di radici e di eredità, e che ci riguarda tutti. \r\n\r\nMia nipote non sarà come me. Sarà una creatura di radici, non di sabbia. Vivrà nello stesso luogo in cui è nata. Avrà solide radici piantate nella terra. Sono stata io a dargliele. È stata la mia fuga a renderlo possibile\r\n\r\n«Una narrativa limpida e cristallina, in cui convivono l'amore per il dettaglio e la musicalità, come in una canzone. Un romanzo fuori dal comune e necessario.» - Dagens Nyheter\r\n\r\n«Un libro che solleva domande esistenziali e aggiunge pezzi fondamentali al puzzle che è il mondo di oggi.» - Kulturnytt, Sveriges Radio\r\n\r\n\r\nTeheran, 1978. Nahid conosce Masood la sera in cui viene ammessa all'università di Medicina. Entrambi diciottenni, hanno nelle vene il fuoco della passione e della giovinezza, di chi si sente invincibile perché è certo di essere nel giusto. La rivoluzione li infiamma e li scuote come una pioggia di stelle. Di giorno studiano, di notte sgattaiolano per strada a distribuire volantini, discutono di libertà e democrazia, e si battono per rovesciare il regime dello Shah. Sanno di rischiare la vita, ma si sentono immortali: gli iraniani sono una stirpe di roccia costretta a vivere nel sottosuolo, ma è arrivato il momento di liberarsi dal giogo. Finché, una sera, Nahid permette alla sorella minore di accompagnarla a una manifestazione. Quando la violenza esplode, la perde di vista nella calca. Basta un attimo, la presa sulla mano che si allenta, e nulla è più come prima. Prostrati dal dolore e dal rimorso, Nahid e Masood decidono di fuggire: Teheran non è più un luogo sicuro per loro e, ora che Nahid è incinta, scelgono di aggrapparsi alla promessa di felicità che lei porta in grembo. Trent'anni dopo, a Nahid restano pochi mesi da vivere. O così dicono i medici, perché lei non è tipo da arrendersi. Mentre ripercorre le tappe che l'hanno portata dall'Iran alla Svezia, analizza anche i sacrifici, le speranze e le disillusioni, il rapporto con la figlia Aram e con il suo tempo. Nahid, Masood e i tanti che come loro sono dovuti fuggire, una generazione di sabbia trasportata dal vento. Aram e i giovani che come lei sono cresciuti in un nuovo paese, figli del vento ma con solide radici.
EUR 15.20
-
Ogni ricordo un fiore
Ogni ricordo un fiore. Tappa dopo tappa, fra una chiacchierata e un sogno, incipit dopo incipit, Paride Bruno sembra riconciliarsi con la sua incompiutezza, con quello "svolazzo di pagine sparse" che è, in fondo, la vita stessa\r\n\r\n"L'eloquenza in Sicilia è dei morti. Oppure di chi si reputa immortale. Ma in ogni caso stravince il segreto"\r\n\r\nÈ un viaggiare lento, quello dell'Intercity che da Palermo conduce a Roma, un viaggiare d'altri tempi, interrotto dalle frequenti fermate alle stazioni, dai passeggeri che salgono e scendono, chiacchierano e bisticciano, si addormentano o, nella traversata dello Stretto, lanciano gli oggetti vecchi in mare. È per questa lentezza che Paride Bruno ha scelto di tornare con il treno che prendeva vent'anni prima, da ragazzo, per godersi la vita che turbina intorno a quei viaggi lunghi - la coppia siciliana che litiga per le parole crociate, la ragazza spaventata e sola che cerca compagnia, il ragazzino dallo sguardo intelligente -, e soprattutto per prendersi il tempo di rileggere la pesante cartellina che porta con sé. Contiene i suoi molti tentativi di romanzo, tutti interrotti al primo punto fermo, perché Paride Bruno ha cercato di cimentarsi in ogni genere e stile, senza però mai riuscire a sceglierne uno, a portare a termine l'opera e potersi così dire scrittore. "Sono un tipico esempio di come agisca in maniera diffusa lo spirito incerto e schizoide dei tempi, per cui, mentre sto appena vivendo un'esperienza, mi sento accerchiato da tutte le cose che in quello stesso istante sto perdendo. E migro. Trasmigro." Ma proprio questi tanti cominciamenti finiscono per disegnare con precisione la figura del protagonista: in ognuno degli incipit è contenuta una scheggia della sua vita, delle sue ossessioni, delle sue paure e dei suoi desideri. Ogni ricordo un fiore. Tappa dopo tappa, fra una chiacchierata e un sogno, incipit dopo incipit, Paride Bruno sembra riconciliarsi con la sua incompiutezza, con quello "svolazzo di pagine sparse" che è, in fondo, la vita stessa.
EUR 17.10
-
Loro
- Ma chi sono "loro"?\r\n- Loro... Quelli che contano\r\nLa prima volta appare seduto in mezzo al prato verdissimo della sua villa in Sardegna. E vestito da odalisca e, inosservato, guarda una ragazza ballare. Poi "si volta lentamente a nostro favore, si leva il velo e si apre in un sorriso fisso e inerte", il sorriso inconfondibile di Silvio Berlusconi. Il mondo fastoso, visionario e malinconico, del premio Oscar Paolo Sorrentino esplode in tutta la sua magia visiva dalla sceneggiatura integrale di "Loro", avvalendosi di una scrittura che si segue senza perdere un dettaglio, una battuta, un silenzio, l'intenzione di un volto.
EUR 15.68
-
I ragazzi hanno grandi sogni
Fuggendo dall'Afghanistan, Alì e suo fratello avevano un sogno: arrivare in Italia. Ma quando finalmente il tredicenne Alì lo corona, scopre che le sfide non sono affatto finite.\r\n\r\nAlì è un ragazzino di tredici anni quando vede Roma per la prima volta. La sua epopea è durata cinque anni. Insieme al suo paese, l'Afghanistan, ha dovuto dire addio ai genitori, finiti sotto le bombe di una guerra civile senza vincitori né vinti, e al fratello, annegato nel Mediterraneo nel tentativo di raggiungere clandestinamente la Grecia dalla Turchia e aprirgli la strada. Apparentemente adesso Alì ce l'ha fatta: è finalmente in Europa, il suo grande sogno. Ma, capirà, non c'è tempo per riposarsi, nessun momento di tregua: adesso bisogna integrarsi e sconfiggere i pregiudizi. Dove trovare le forze? A quali risorse attingere? Gli addii si susseguono: alcuni ragazzi arrivati dalla Grecia con Alì prendono la strada della criminalità o proseguono verso altre destinazioni come Germania, Svezia e Inghilterra, giudicate da "radio migranti" mete preferibili all'Italia. Alì è di nuovo solo, ma sa che non deve perdere l'occasione che la vita (e suo fratello, con il suo sacrificio) gli hanno in qualche modo regalato. Perciò studia, riga dritto, scioglie interrogativi durissimi: perché prendere buoni voti se non si ha una madre a cui dirlo? Perché fare tanti sforzi se si ha sempre la sensazione di dover ripartire dal fondo della fila? Pur nelle sue drammatiche premesse, la storia di Alì ci parla anche di noi, del nostro mondo riflesso negli occhi di chi arriva in Italia in cerca di un futuro. E si fa storia universale, quella di un ragazzino, poi ragazzo, poi uomo, che cerca quello a cui tutti aspiriamo: l'amicizia, l'amore, l'accettazione. Insomma, un posto nel mondo.
EUR 14.25
-
Tiro mancino
Una storia magistrale di omicidio e crisi di mezza età, un thriller mozzafiato che fa sbellicare dalle risate.\r\n\r\n"Sono molti i tributari di Willeford: come i fratello Coen ad esempio, e tutti coloro che raccontano il carnevale inafferrabile di esistenze tanto precarie quanto palpitanti di vita." - Giancarlo De Cataldo\r\n"Charles Willeford va sullo scaffale dei grandi" - Alessandro Robecchi\r\n"Un purosangue" - Antonio D'Orrico\r\n\r\n\r\nHoke Moseley ne ha abbastanza. È stanco di combattere contro gli alimenti da pagare, le figlie teenager, la socia sul lavoro sempre più incinta e sempre più single, e la misera paga come detective della squadra omicidi di Miami. Decide di mollare tutto e di trasferirsi su Singer Island per non far più ritorno sulla terraferma. Intanto, in strada, il carismatico criminale psicopatico Troy Louden sta covando anche lui i suoi piani con la sua gang che comprende una pornostar con il volto ridotto in polpette da un "manager" troppo geloso, un artista non rappresentativo incapace di tenere in mano un pennello e Stanley, un povero pensionato sprovveduto. Ma quando la semplice rapina finisce in un crudele e indiscriminato bagno di sangue, Hoke ricorda prontamente perché è un poliziotto e si rigetta nel mondo che voleva abbandonare per sempre.
EUR 16.15
-
Finché morte non sopraggiunga
Un inedito, composto da due romanzi brevi, del grandissimo Amos Oz.\r\n«Due racconti scritti negli anni Settanta. Un urlo cupo e estroso, dalla prosa magistrale, tenuto insieme da morte e paura, un grido che, dalla Tel Aviv moderna alle Crociate del 1100, cattura il trauma inestinguibile di Israele» - Robinson, La Repubblica\r\n«Conciso, preciso, lineare, lo stile ricorda l'arte di Čechov o di Gogol'. Il fanatismo, l'odio e la morte, i temi fondamentali delle due storie che si rispondono a circa mille anni di distanza, da una parte all'altra del Mediterraneo.» - Claude Kiejman, Le Magazine Littéraire\r\n\r\n\r\n«Finché morte non sopraggiunga» è composto da due romanzi brevi uniti da un filo tematico e dall'estro di un autore che ha una straordinaria confidenza con questo genere letterario e sa dargli una grandezza tutta particolare. Benché situati in due momenti storici molto diversi - «Fino alla morte» è ambientato nel 1096, mentre «Amore tardivo» si svolge nella Tel Aviv degli anni settanta -, questi due romanzi sono entrambi ispirati da un senso di tragedia che incombe sulla terra d'Israele, di ieri così come di oggi. Corale è la prima novella, che racconta l'avvicinarsi della Prima Crociata; profondamente individuale la seconda, che ha per protagonista un anziano e solitario professore di Tel Aviv.
EUR 14.25
-
Middle England
Vincitore del Costa Award 2019\r\n\r\nIn questo nuovo romanzo lo sguardo critico di Jonathan Coe si concentra sulle vicende di una famiglia delle Midlands inglesi, per poi abbracciare gli eventi più recenti di un'intera nazione, fino al terremoto Brexit del 2016.\r\n«Il libro di cui tutti stanno parlando.» The Times\r\n«Dalla Birmingham postindustriale alle rivolte londinesi e all'attuale stallo politico, [Middle England] include la famiglia, la letteratura e l'amore in una commedia dei nostri tempi.» The Guardian\r\n«Un viaggio astuto, illuminato e illuminante nel cuore della nostra attuale crisi di identità nazionale. Al tempo stesso commovente e divertente. Come ci aspetteremmo da Coe.» Ben Elton\r\n«Brillante. Lo leggi troppo in fretta, lo finisci troppo presto.» Nigella Lawson\r\n«La comica critica di Coe di un paese diviso abbaglia. . . Da non perdere.» The Bookseller\r\n\r\nTornano alcuni personaggi della «Banda dei brocchi» e di «Circolo chiuso», Benjamin e Lois Trotter e i loro amici, che ritroviamo qui ormai alla prese con le grane dell'età che avanza. Ma l'attenzione principale del nuovo tragicomico romanzo del bardo inglese dei nostri tempi verte sui membri più giovani della famiglia Trotter, come la figlia di Lois, Sophie, giovane ricercatrice universitaria idealista. Sophie, dopo un matrimonio un poco improbabile, fatica a rimanere fedele al marito, soprattutto da quando le rispettive idee politiche si fanno sempre più distanti. Intanto la nazione sfrigola e questioni come il nazionalismo, l'austerità, il politicamente corretto e l'identità politica incendiano il dibattito e le anime.
EUR 18.05
-
Il giro dell'oca
Dialogando con il figlio mai avuto, un uomo ripercorre la sua vita. Ma se a quel padre e a quel figlio dà voce Erri De Luca, le parole nate dalla notte emanano luce.\r\n\r\n"Le parole. figlio, non inventano la realtà, che esiste comunque. Danno alla realtà la lucidità improvvisa, che le toglie la sua naturale opacità e così la rivela"\r\n\r\n\r\nIn una sera senza corrente elettrica, mentre rilegge Pinocchio, un uomo sente la presenza del figlio che non ha avuto, il figlio che la madre - la donna con cui in gioventù lo concepì - decise di abortire. Alla fiamma del camino, il figlio gli appare già adulto, e quella presenza basta «qui e stasera» a fare la sua paternità. Per tutta la notte al figlio «estratto da una cena d'inverno» lui racconta «un poco di vita scivolata». E così ecco l'infanzia napoletana, la nostalgia della madre e del padre, il bisogno di andare via, di seguire la propria libertà - «la libertà che ho conosciuto è stata andare e stare dove non potevo fare a meno» -, le guerre trascorse ma anche i baci che ha dato... e, a poco a poco che racconta, immagina le reazioni di questo figlio adulto, ciò che potrebbe dire, fino a che il figlio, da muto che era, prende la parola e inizia a dare voce alla propria curiosità («a proposito di maschere, di che ti vestivi a Carnevale?»), punteggia il racconto del padre con domande e osservazioni, lo guida, aiuta a mettere i dettagli a fuoco, e si fa guidare. Il monologo iniziale diventa così un dialogo a due voci, che indaga su una vita, sugli affetti, sulle scelte fatte, sui libri letti e su quelli scritti, sull'importanza delle parole e delle storie. Un'indagine che, più che tracciare un bilancio, vuol essere scandaglio, ricerca intima - quasi una rivelazione -, che accoglie l'obiezione, è aperta all'errore, si china sull'inevitabilità di ciò che è stato e salva, tramanda le qualità emerse dai ricordi («questa potrebbe essere una dote per me: imparare da qualunque esempio»). Mentre fuori si alza il vento che viene da nord e lui sistema sulla brace una fetta di pane perché, con un poco d'olio, serva a farli stare insieme ancora un po', da «padre inesistente, padre di una sera», gli pare di sbiadire, mentre il figlio aumenta di precisione, proprio come i personaggi dei romanzi diventano più precisi e memorabili dei loro autori, proprio come Pinocchio, e non il falegname che l'ha creato, dà il nome al romanzo.
EUR 12.35
-
I corpi: Emmaus-Mr Gwyn-Tre volte all'alba-La sposa giovane
Tornano in un unico grande volume «Emmaus», «Mr Gwyn», «Tre volte all'alba», «La Sposa giovane».\r\n\r\n Quattro romanzi da leggere uno dopo l'altro, intimamente connessi fra loro dal filo conduttore che dà il titolo alla raccolta. In una prefazione originale, scritta appositamente per questa collezione, Alessandro Baricco racconta perché le quattro opere, che costituiscono i suoi ultimi romanzi, formino in realtà un ciclo narrativo che racchiude nei corpi il proprio recondito senso. Quattro nuove copertine interne, pensate per dialogare fra loro e con la copertina del libro, impreziosiscono il volume, rendendolo un regalo ideale da fare e da farsi.
EUR 20.90