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Sulla verità e scritti pragmatisti
Sulla verità è una delle opere incompiute di Ramsey. Preparata da studi e articoli, concepita come un libro organico sui temi della verità e della probabilità, non fu portata a termine ed è stata pubblicata postuma sulla base dei manoscritti risalenti agli anni 1917-1929. Ramsey vi presenta una teoria della verità come ridondanza senza opporla a una teoria corri-spondentista, che costituisce il nucleo della prima e va arricchita in senso pragmatista. Questo spirito si ritrova nei lavori qui raccolti come Scritti pragmatisti, su credenza, probabilità, conoscenza, universali e causalità. Ramsey vi coniuga rigore logico e attenzione per i legami fra aspetti cognitivi e pratici della nostra esperienza.
EUR 20.90
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Il tatto interno. Archeologia di una sensazione
Cosa vuol dire sentirsi vivi? A questa domanda Daniel Heller-Roazen risponde elaborando l'archeologia di un solo senso, quel «tatto interno mediante il quale percepiamo noi stessi». In venticinque concisi capitoli, che spaziano liberamente dalla cultura antica e medievale a quella moderna, l'autore analizza un insieme di fenomeni esemplari che hanno giocato un ruolo cruciale nella definizione - filosofica, letteraria, psicologica e medica - dell'esistenza animale. Con quest'opera, sensazione e sentimento di sé, sonno e veglia, estetica e anestesia, natura animale e natura umana, coscienza e incoscienza - acquistano un nuovo significato.
EUR 22.80
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Luca Maria Patella disvelato. Ediz. illustrata
Artista singolare e inesauribile, Luca Maria Patella sfugge da sempre a ogni definizione: per descriverne l'opera sono state spesso impiegate etichette come «sperimentale» o «interdisciplinare», a indicare il ricorso a tecniche inconsuete (tutte drasticamente reinventate), l'impiego simultaneo di più strumenti e linguaggi, l'intreccio di sapere tecnico-scientifico e scienze umane. Ma queste approssimazioni critiche rivelano spesso più imbarazzo che comprensione. Attivo fin dagli anni '50, Patella ha attraversato da protagonista i decenni seguenti e i vari movimenti che li hanno segnati, dando alla luce forme e immagini anticipatrici entrate nell'immaginario collettivo, dai «mari e cieli firmati» alle «terre animate», dai «muri e alberi parlanti» alle varie sperimentazioni fotografiche e cinematografiche, dagli «ambienti proiettivi animati» ai vasi fisiognomici e molto altro. Questa monografia ricostruisce l'ordine della riflessione teorica d'un artista da riscoprire, e permette di orientarsi nella profondità della sua proposta e della sua ampia opera, all'insegna del motto che Patella ha elevato a proprio, citando dall'amato Diderot: «Io non appartengo a nessuno e appartengo a tutti. C'eravate prima di entrare e ci sarete quando ne sarete usciti».
EUR 15.20
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La rovina come pretesto. Continuità e metamorfosi in tre musei ricostruiti
Il libro prende le mosse dalla "vita degli edifici" valutati come opere dell'uomo e testimoni, dunque, di vicende plurime: fondazioni, usi, abbandoni, trasformazioni, distruzioni, ricostruzioni. Si riflette sulla metamorfosi delle architetture al fine di conoscere, insieme alle fasi ideative, i momenti di crisi connessi alla perdita d'immagine e d'uso, che hanno investito manufatti del passato riducendoli in rovina e la cui sorte ha poi fortunatamente assegnato una rinascita. All'interno di tale casistica, si è circoscritto il campo d'indagine a interventi esemplari di ricostruzione, testimoni di un felice rapporto fra antico e nuovo. Si tratta di architetture storiche distrutte nella Seconda Guerra Mondiale - l'Alte Pinakothek, il Palazzo Abatellis, il Neues Museum - su cui sono intervenuti noti architetti contemporanei (Hans Döllgast, Carlo Scarpa e David Chipperfield) per riconferire funzionalità e immagine. La destinazione museale comune alle tre opere non è indifferente alla tematica antico/nuovo: il museo nasce infatti come luogo basato sulla raccolta spaziale di artefatti di tempi molteplici. I progetti intervengono tutti su edifici "morti" per restituirgli una nuova vitalità. Tale vitalità è il risultato della tensione generata da calcolati scarti linguistici, formali e materici, che danno un'idea di architettura come opera aperta.
EUR 20.90
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Varie-età. Remo Buti 1982-2002. Vent'anni di didattica. Ediz. illustrata
«Da bambino giocava con i cocci d'autore della Richard Ginori. Poi è diventato il più concettuale dei Radical fiorentini, un docente-guru che ha formato un'intera generazione e un grande anticipatore di tendenze. Ecco il maestro raccontato da uno dei coautori della monografia appena pubblicata» - Giovanni Bartolozzi, Abitare\r\n«Apre la strada alla riscoperta del maestro fiorentino e del suo originale metodo d'insegnamento.» - Giovanni Bartolozzi, Avvenire“Sono vissuto in una stanza vuota... Quel vuoto ora non fornisce risposte ma esige un nuovo gesto di sopravvivenza, un nuovo gesto da riprendere e da ricominciare. Così prima o poi il vuoto ci impedisce di sostare in qualche stazione di riposo e ci costringe, che lo vogliamo o no, a pensare sempre tutto daccapo...” - Remo Buti, Firenze, 5 marzo 2020Il volume è dedicato al lavoro di Remo Buti, e in particolar modo ai vent'anni dell'attività didattica, dal 1982 al 2002, quale titolare del corso di Arredamento e architettura degli interni presso la Facoltà di Architettura di Firenze.\r\nButi è stato uno dei protagonisti dell'architettura radicale fiorentina, insieme a Superstudio, Archizoom, 9999, Zziggurat, ufo e Gianni Pettena, nonché tra i fondatori di Global Tools. Architetto e abilissimo artigiano - tanto da autodefinirsi “archigiano” -, la sua grande missione e passione è stata l'insegnamento. Molti dei protagonisti della scena del design dagli anni Ottanta a oggi - come Massimo Iosa Ghini e Stefano Giovannoni, fra gli altri - hanno “risciacquato i propri panni in Arno”, vale a dire nel suo corso. Andrea Branzi ha definito Buti come “un grande protagonista segreto della più grande scenografia internazionale del progetto. Un 'uomo in grigio', come si direbbe: un maestro apparentemente defilato, che occorre scoprire”.\r\nIl volume presenta appunto sia il lavoro professionale dell'architetto e designer fiorentino, sia i risultati spettacolosi, e inediti, degli elaborati degli studenti del suo corso, documentati con centinaia di immagini. Guardando ai fantasmagorici progetti non si può non riconoscere come questi anticipassero di anni le tematiche di alcune correnti del design internazionale, e non si può fare a meno di considerare il corso di Remo Buti come uno dei più stimolanti laboratori del design italiano.
EUR 22.10
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Categorie italiane. Studi di poetica e di letteratura. Nuova ediz.
In questo libro, rinnovato e ampliato rispetto alle precedenti edizioni, Giorgio Agamben, raccogliendo tutti i suoi scritti sulla letteratura italiana, da Dante fino a Pasolini e Manganelli, traccia, sulla scorta di un progetto elaborato verso la metà degli anni Settanta con Italo Calvino e Claudio Rugafiori, una sorta di mappa delle categorie portanti della nostra tradizione letteraria: tragedia/commedia; dialetto/lingua; lingua viva/lingua morta; biografia/favola; inno/elegia. Se la letteratura italiana trova così la sua particolare fisionomia rispetto alle altre culture romanze, più in generale è un'altra visione della poesia e della creazione letteraria, al di là dei luoghi comuni della critica e dell'estetica, che i saggi qui raccolti intendono proporre. E come in nessun altro dei suoi libri è possibile scorgere qui gli estremi fra cui il pensiero di Agamben non cessa di muoversi: filosofia e filologia, indagine genealogica e storia, passione per il dettaglio e visione panoramica.
EUR 18.05
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#curacittà Roma. La Sapienza della cura urbana
Questo volume presenta idee per un uso diverso delle risorse, da valorizzare per la Roma futura.Negli ultimi anni il divario tra città vivibili, sane e sostenibili e città poco curate e insalubri si è fatto più ampio. La recente pandemia del Covid-19 ha mostrato quanto l'ambiente costruito incida sulla nostra salute: la densità abitativa, l'inquinamento, la collocazione dei servizi, la presenza di aree verdi sono tutti aspetti che hanno ricadute sul nostro modo di vivere e sul benessere psico-fisico. Roma, tra le grandi città europee, stenta ad adeguarsi a nuovi stili di vita e a un progetto di sostenibilità. L'inefficienza dei mezzi pubblici, la limitatezza della metropolitana e delle reti ciclabili, il degrado dei marciapiedi e delle strade invase dalle auto e il decadimento di molti spazi aperti sono sotto gli occhi di tutti. Nonostante la città possieda incredibili risorse, esse sono mal utilizzate e poco valorizzate. La capitale è inoltre ricca di risorse culturali, in particolare nei tre grandi atenei pubblici: le università sono un importante sostegno per lo sviluppo economico e fisico delle città, e interessano una vasta popolazione. Per queste ragioni sono spesso motori di rigenerazione urbana, capaci di rivitalizzare interi quartieri. La Sapienza, nello specifico, è un interessante caso di studio, utile a generare azioni sistemiche nel tessuto urbano romano e a ragionare sulle relazioni tra trama edilizia, strade e infrastrutture verdi, non solo a servizio della comunità dell'ateneo, ma dell'intera città. Le riflessioni che in questo libro presentiamo partono da queste semplici osservazioni e vogliono suggerire alcune risposte progettuali concrete e facilmente realizzabili per «curare Roma» e incoraggiare nuovi modi di vivere.
EUR 22.80
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Rabelais. La formazione delle parole come strumento stilistico
Racconta Leo Spitzer in una pagina memoriale che in gioventù, una volta avviato allo studio delle lingue romanze, aveva assistito con iniziale sconcerto alle lezioni di linguistica francese tenute dal suo maestro, il grande filologo romanzo Wilhelm Meyer-Lübke. Educato nella Vienna di fine Ottocento al culto dello stile di vita francese, appassionato spettatore delle commedie francesi messe in scena nei teatri della capitale, il giovane Spitzer non sapeva ritrovare traccia dell'esprit francese nei nudi mutamenti linguistici esaminati freddamente in quelle lezioni. Dalla duplice istanza di seguire il modello di studio fornito dalla linguistica storica e prendere nel contempo a oggetto d'analisi un autore provvisto di una fortissima individualità stilistica nasce il lavoro di esordio (1910) del ventitreenne Spitzer, qui proposto per la prima volta in traduzione. Al centro del saggio campeggia l'inesauribile invenzione lessicale di François Rabelais, ma continue sono le digressioni ora nella letteratura francese più recente (con particolare riguardo a Balzac, cui è dedicato il capitolo conclusivo), ora, per influsso dei contemporanei lavori freudiani sulla psicopatologia della vita quotidiana e sul motto di spirito, nella lingua d'uso nella Vienna dell'epoca.
EUR 22.80
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Matteo Ricci. La famiglia, la casa, la città
Le notizie sulla famiglia di Matteo Ricci sono state finora scarse e spesso infondate. Questo libretto raccoglie i risultati di lunghe ricerche d'archivio che hanno consentito di ricostruire la storia della famiglia e dei rapporti di Matteo con essa e con la città d'origine, permettendo anche di identificare con certezza la sua casa natale.
EUR 9.50
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The Monadnock Building. Un edificio-prototipo nel crocevia di sperimentazioni tecniche e costruttive
Il progetto del Monadnock Building dello studio Burnham & Root è un caso sperimentale: si presenta del tutto privo di apparati ornamentali in maniera da risultare così estremamente moderno e raggiunge altezze vertiginose per l'epoca in venne realizzato (1891-1893), utilizzando (solo apparentemente) tecniche costruttive tradizionali ed economia di mezzi. Pochi anni dopo la sua edificazione, il suo ampliamento, eseguito dallo studio Holabird & Roche, pur sfruttando tecnologie edilizie più "avanzate", non rinunciò all'uso degli ornamenti, assecondando i committenti. La ricerca raccolta in questo volume indaga l'aspetto monolitico del Monadnock Building rispetto al sistema strutturale che lo sorregge; tramite l'analisi dei disegni originali e la ricostruzione tridimensionale, si pone il problema di reinterpretarne la natura costruttiva e compositiva ed esplorarne il carattere al crocevia di differenti necessità architettoniche, tecnologiche e commerciali. In particolare, esso fu costruito in un periodo di transizione - la ricostruzione di Chicago successiva all'incendio del 1871 -, in occasione della quale fiorì la sperimentazione attorno alla nuova tipologia del grattacielo. Infine, ampliando il punto di vista, il Monadnock Building ha rappresentato un'occasione per studiare la Scuola di Chicago e la grande varietà di proposizioni ed esiti costruiti che si affiancano ancora oggi sul palcoscenico dello skyline di Chicago, mettendo in discussione il carattere di omogeneità che si attribuisce alla produzione di una "scuola".
EUR 17.10
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Abitare la neve. Verso nuovi modi di fare paesaggio
La neve occupa il 9% della superficie totale della terra, un'area grande cinque volte l'Europa. Influenza profondamente la realtà che ci circonda, nelle forme, nei colori, nei rumori e anche negli odori. Cambia i confini e le ripartizioni degli spazi aperti, così come le geometrie di funzionamento di città e territori. La neve si comporta come una "variabile d'eccellenza" rispetto alla quale il progetto deve avere contezza della temporalità e dei suoi effetti. Alla stregua di altre forze naturali, necessita di essere gestita, conformata, "usata" con tutto il sapere progettuale possibile, non solo sfruttata o "combattuta". In questa prospettiva, il progetto può essere uno straordinario strumento attraverso il quale ri-considerare il valore della neve: da intralcio ad abbondante risorsa di larga scala, da discomfort ambientale a miglioramento dell'esperienza invernale. Attraverso il confronto critico tra alcune delle più interessanti esperienze moderne e contemporanee, a cavallo tra l'architettura nordica e il disegno della città invernale, questo libro tenta di dare risposta ad alcune inevitabili domande: Come si può gestire la neve attraverso il progetto? Quali sono i principi su cui lavorare? In quale misura possono indirizzare la transizione climatica degli ambienti nivali?
EUR 17.10
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Franco Fortini e la poesia europea. Riscritture di autorialità
Franco Fortini è tra i massimi interpreti novecenteschi della poesia europea, tedesca in particolare. Per comprendere appieno le sue (e non solo le sue) traduzioni e riscritture, non ci si può limitare a raffrontarle coi rispettivi originali: è necessario, oltre ad analizzare i rapporti intertestuali, anche tenere presente dinamiche d'altro tipo, quelle "inter-autoriali". Una riscrittura di Baudelaire può rivelarsi, di fatto, anche una riscrittura di Brecht, se la si analizza pensandola - come l'autrice propone - quale riscrittura di autorialità. In quest'ottica acquisiscono significati inattesi, caricandosi di valenze metapoetiche, anche le pseudo-traduzioni fortiniane, vale a dire le traduzioni di originali stranieri mai esistiti. Facendo luce tanto sui testi (specie sugli aspetti stilistico-metrici) quanto sui contesti (con indagini sulla ricezione, tra gli altri, di Heine, Kraus, Rilke, Enzensberger), il libro esamina il variegato corpus delle traduzioni e riscritture di Fortini da una prospettiva inedita, e così facendo mira a sondare nuove possibilità di sinergia tra gli strumenti dell'analisi filologica, della storia della letteratura e della teoria letteraria.
EUR 17.10
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Osservando Matera. Cultura, città e spazio
Matera è riletta in questo volume alla luce delle trasformazioni verificatesi durante il suo percorso dalla candidatura fino alla proclamazione di Capitale Europea della Cultura 2019.Liberando l'immaginario e i valori simbolici dei suoi patrimoni, Matera ha provato a rimettere in tensione utopie e distopie del suo passato in dialogo con le discontinuità del futuro. Ma può un progetto culturale esogeno, altamente professionale e internazionale, contribuire all'emersione dell'autentico, allo sviluppo della creatività e di nuove capacità? Forse può farlo ed è proprio nello spazio che riusciamo a cogliere quanto una politica possa incidere su una città. Al di là dell'ambiguità della cosiddetta rigenerazione urbana, è necessario infatti interrogarsi sul modo in cui il progetto urbanistico in esame possa farsi rigenerativo grazie a una precisa politica culturale, contribuendo a superare la logica dei grandi eventi e le incertezze del futuro per tornare a fare di Matera una città laboratorio, come ai tempi di Adriano Olivetti, Ludovico Quaroni, Carlo Aymonino e Giancarlo De Carlo.
EUR 36.10
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Genius loci. Anatomia di un mito italiano
Nel corso del Novecento l'Italia è andata alla ricerca di un centro di gravità identitario, capace di superare la difficoltà in cui la sua cultura si è trovata rispetto a una modernità avvertita in forma schizofrenica insieme come forza disgregatrice e come componente indispensabile alla propria autodefinizione. Il richiamo a un'eredità impareggiata quanto malferma e contraddittoria ha trovato un punto di saturazione nella nozione di genius loci, che ha finito per rappresentare una sorta di soluzione immaginaria alla questione dell'identità dell'arte prodotta in Italia. Il libro ricostruisce una genealogia del genius loci attraverso alcuni momenti della vicenda italiana, dalla fondazione postunitaria di una storia dell'arte nazionale al fascismo, dagli anni Ottanta all'attualità, puntando a fornire una ricostruzione della sua fortuna e una sua nuova lettura critica. Una genealogia non lineare di discorsi, memorie, immaginazioni che hanno avuto e continuano ad avere come posta in gioco l'autoriconoscimento in senso culturale quanto inevitabilmente politico dell'Italia contemporanea.
EUR 11.40
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Il Colosseo, la piazza, il museo, la città. Progetti
Nel presente volume si illustra un progetto di architetture urbane in cui si delineano le azioni necessarie alla riconfigurazione dell'invaso del Colosseo, alla ridefinizione del suo rapporto con l'area dei Fori e all'attivazione di un sistema museale diffuso che si disponga a corolla intorno al grande monumento.\r\nDov'è la piazza del Colosseo? Cos'è il Colosseo per i milioni di visitatori che ogni anno lo affollano? E cos'è per i romani, che, attraversando frettolosamente le strade che lo lambiscono, si tengono lontani dai flussi turistici che lo assaltano? A partire da queste semplici considerazioni, un'investigazione progettuale ha voluto ricomporre il profilo culturale e spaziale di un luogo straordinario, tanto popolare quanto poco compreso nella sua controversa e complessa natura. Pur essendo un'icona pop, infatti, il grande monumento e i suoi dintorni restano culturalmente indecifrabili, e soffrono per di più di una prosaica ed inaccettabile carenza di servizi. A tutto questo va aggiunto il rapporto - a dir poco problematico - tra la città, con le sue esigenze quotidiane, e l'Area Archeologica Centrale. In due volumi, Temi e Progetti, sono raccolti i risultati di una ricerca e di una proposta operativa che intendono rilanciare il significato storico e artistico dell'area, armonizzandola con l'Anfiteatro Flavio.
EUR 23.75
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La città racconta le sue storie. Architettura, paesaggi e politiche urbane. Roma 1870-2020
Il libro riunisce tredici saggi su Roma scritti nell'arco di venticinque anni, ordinati cronologicamente rispetto allo sviluppo della città a partire dal 1870, quando divenne la Capitale del Regno d'Italia, fino ai giorni nostri.\r\nI saggi ricostruiscono alcune delle storie che si celano nel corpo fisico e nei tessuti urbani di un organismo complesso come quello di Roma, collegandole tra loro con chiavi interpretative coerenti. Attraverso l'analisi di alcuni dei più significativi passaggi che hanno caratterizzato le trasformazioni urbane degli ultimi centocinquant'anni, queste storie aiutano a capire perché la città abbia assunto la configurazione che noi oggi osserviamo.\r\nIn particolare, i capitoli conclusivi del libro prendono in esame le strategie urbanistiche più recenti e si proiettano nel futuro prossimo della città con lo sguardo inquieto e problematico che la pandemia di Covid-19 ha trasmesso nel nostro Paese e in tutto il mondo.
EUR 22.80
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Conversazione clinica
In questo libro sono presentati otto casi di pazienti, commentati e poi discussi da psicoanalisti della Scuola di Lacan riuniti in Conversazione clinica nel 2018. Fa seguito la trascrizione del colloquio clinico che Jacques-Alain Miller ha tenuto con un malato all'Ospedale mili- tare di Val-de-Grâce di Parigi. La Conversazione clinica è la modalità di lavoro adottata dal Campo freudiano fin dal 1997. Annualmente le Sezioni cliniche francofone, le quali afferiscono all'Università Popolare Jacques Lacan, si riuniscono per un simile evento in cui docenti e allievi elaborano insieme la teoria psicoanalitica a partire dall'esposizione di casi clinici. In tal modo, la conversazione si anima e si dispiega ed enuclea aspetti che possono mettere a fuoco o chiarire il sapere sulla struttura dell'inconscio. Si tratta quindi del frutto di una reciproca attesa in cui il sapere è in fieri e non è trasmissione di un sapere preesistente o preconfezionato. È quindi il luogo della sorpresa e della valorizzazione della singolarità del caso. Per i partecipanti non si tratta di prendere posizione, né di consentire né di dissentire, ma di cercare di ben-dire la logica del caso per fare emergere ciò che esso ha di unico. Per questo motivo la Conversazione è esigente ed è insegnante.
EUR 20.90
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I cosacchi. Racconto del Caucaso
Nel romanzo I cosacchi, Tolstoj racconta la giovinezza, in parte autobiografica, del giovane Olènin, che lascia Mosca e la depressiva vita mondana per andare come allievo ufficiale in un villaggio cosacco di confine, sul fiume Tèrek, di là dal quale sorgono come meraviglie le alte cime innevate del Caucaso, tra le quali abitano le bellicose e antiche popolazioni nemiche circasse e cecene. Avventure di guerra e di caccia, il fascino altero delle giovani donne cosacche, ma soprattutto l'ammirazione e la nostalgia per la vita semplice e schietta dei villaggi cosacchi, leggermente primitiva ma anche pulita e fondata su tradizioni e costumi più dignitosi e nobili della oziosa nobiltà di Mosca. Il romanzo è stato ideato quando a 24 anni Tolstoj viveva nel Caucaso come ufficiale d'artiglieria; prima doveva essere un trattato etnografico (come si legge nei Diari, il 21 ottobre 1852); poi un poema, di cui è rimasto un frammento; poi un racconto dal titolo Il fuggiasco. La narrazione prende la forma attuale con la pubblicazione nella rivista «Russkij vestnik» nel 1863. Traduzione di Agostino Villa.
EUR 14.25
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La traduzione e la lettera o l'albergo nella lontananza
Il testo che qui presentiamo corrisponde a un seminario che Antoine Berman ha tenuto a Parigi nel 1984, ed è stato pubblicato già l'anno successivo a cura dell'autore. Al centro della riflessione c'è, com'è evidente, il tema della letteralità nel tradurre, a partire dall'idea che non è possibile parlare di traduzione in senso stretto quando si mira alla semplice restituzione del senso, alla semplice ricerca di equivalenti, senza scontrarsi integralmente con il peso corporeo della lettera. Tuttavia la dimensione della lettera non è fungibile in maniera immediata - la letteralità viene quasi universalmente confusa con il “calco servile” - e tutto il seminario si applica nello sforzo di far emergere la natura più profonda e produttiva di questa dimensione, innanzitutto cercando di accerchiarla (la definizione “in cavo”), nominando una per una le tendenze “deformanti” che incessantemente l'aggrediscono nelle forme correnti di traduzione; quindi procedendo alla magistrale disamina di tre casi esemplari di traduzione letterale: Hölderlin traduttore di Sofocle, Chateaubriand traduttore di Milton e Klossowski traduttore di Virgilio. Lo stile - si tratta di un “testo di lavoro” - è rapido e informale, spesso declinante verso l'oralità, ma sorprendentemente sottile nella posizione delle domande e nella definizione dei problemi: al punto da costituire una guida preziosa tanto per chi si cimenti nella pratica del tradurre, quanto per chi osservi il fenomeno con occhio puramente teorico; ma anche - e forse soprattutto - per chi s'interroghi sull'espressione linguistica in generale: sui suoi vincoli spesso invisibili o inavvertiti, sui suoi spazi di libertà (quelli che solo l'esperienza della traduzione consente di riconoscere), sui piani imprevedibili - come quello etico, “religioso” e persino politico - in cui essa è messa realmente in gioco.
EUR 15.20
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Luca Vitone. Io, Villa Adriana. Catalogo della mostra (Roma-Tivoli, 17 giugno-12 settembre 2021). Ediz. illustrata
Io, Villa Adriana nasce dalla riflessione sul rapporto tra sé e il paesaggio portata avanti da Luca Vitone nel corso degli anni.Il presente volume approfondisce il legame che l'artista ha creato tra l'involucro esterno che ci contiene, il luogo, e la propria interiorità. Da questo punto di vista, infatti, l'arte di Vitone sembra prendere le mosse da un'esperienza individuale, legata alla sua storia personale, che finisce per declinarsi in opere, immagini e pensieri atti a coinvolgere il fruitore in modo attivo e dinamico. Con un'andatura da esploratore, Vitone attraversa i luoghi e, grazie ai suoi lavori, li racconta ampliandone l'immaginario sia in un'accezione fisica e geografica, che in quella simbolica e storico-sociale, unificando così la pratica esplorativa a quella più analitica e ironica. Il progetto espositivo, a cui questo volume è legato, è stato pensato appositamente dall'artista per il focus a lui dedicato: in mostra a Villa Adriana (dal 17.06.2021 al 12.09.2021) alcune opere legate al tema del paesaggio mentre al MAXXI una serie di tele di grande formato dipinte con le polveri provenienti dalla residenza dell'imperatore Adriano a Tivoli.
EUR 15.20