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Le «trincee del popolo». Borgo del Naviglo, rione Trinità, Parma 1922
Per comprendere le ragioni della vasta adesione all'antifascismo militante degli abitanti dei rioni popolari in Parma nuova, oltre a considerare le precarie condizioni in cui erano costretti a vivere, occorre ricercare anche nell'anima più profonda della working class di quei borghi. Si trattava certamente di tempi difficili per i ceti subalterni urbani obbligati a fare i conti con una situazione economica e sociale che li inchiodava ad una esistenza precaria, a tratti anche miserabile. Nel loro tentativo di contrastare le avversità a cui erano condannati tuttavia riaffiorò ancora una volta quell'antica volontà di riscatto sostenuta dalla intransigente avversione per il potere soverchiante, politico o economico che fosse, che da decenni alimentava insofferenza tra quelle comunità racchiuse nei loro borghi. Un senso di indignazione che in quegli anni così difficili e incerti sembrò irrompere con forza sulla scena della città, sospinto dalla determinazione di una nuova generazione di ribelli, la generazione rivoluzionaria del Venti, sostenuta da un robusto sentimento di rivolta. Prefazione di Susanna Camusso. Presentazione di Patrizia Maestri.
EUR 11.40
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Testa, mani e cuore
Cosa è successo a via Canova? E che ci fanno assieme la cardarella e Jorge Luis Borges, la solidarietà e Murasaki Shikibu, la macchinista Giovanna e Italo Calvino? Le risposte in questo romanzo dai sentieri che si biforcano, che ha per protagonisti Libero e Cosimo, e la passione per il lavoro, la voglia di farlo bene a prescindere perché è così che si fa. "Testa, Mani e Cuore" è il romanzo dell'Italia operosa, quella che dà valore al lavoro, che mette impegno nelle cose che fa. L'Italia che le sue rughe se le guadagna ogni giorno, grazie a ciò che sa e che sa fare. L'Italia che vuole tornare a regalare al mondo intelligenza, arte, tecnologia, bellezza. L'Italia del lavoro ben fatto, di Rinalda e del vocabolario, di Lorenzo e della piazza, del tempo e di Alvise. L'Italia che c'è, è vera, esiste, bisogna solo raccontarla. L'Italia che... se non ci salva lei non ci salva nessuno. Questa stessa Italia è narrata anche nel film diretto da Alessio Strazzullo disponibile gratuitamente su leviedellavoro.org.
EUR 11.40
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Genere e responsabilità di impresa
La strada del rilancio sociale ed economico, come dimostra anche la rinnovata filosofia di intervento della prossima programmazione comunitaria 2014-2020, passa attraverso l'attivazione delle risorse esistenti: umane, sociali, territoriali. Una delle strade da percorrere è quella tracciata dal Piano d'azione sulla Responsabilità sociale di impresa, dove si individuano le variabili strategiche di sviluppo, tra le quali il "genere" è forse la più significativa. Infatti, è attraverso la promozione di azioni mirate alle pari opportunità tra uomini e donne da parte delle aziende nei territori di riferimento che si possono misurare il grado e l'intensità della coesione sociale, le caratteristiche del modello di sviluppo disegnato e soprattutto la capacità di superamento dei vincoli che, a livello locale, incidono sulla piena e completa parità tra i sessi nei contesti lavorativi e sociali. D'altro canto è proprio attraverso una maggiore attivazione delle risorse femminili sia esterne che interne ai mercati di lavoro che si può imboccare la strada della crescita sociale ed economica. Le autrici del testo riflettono sulla necessità di analizzare a livello empirico le buone prassi esistenti e, a partire da esse, di tracciare linee guida utili a chi intende avviare, riconoscere e valorizzare le azioni, interne ed esterne all'impresa, che mirano al miglioramento del benessere organizzativo. Prefazione di Anna Lisa Alviti.
EUR 12.35
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L' evasione spiegata a un evasore. Anche a quello dentro di noi
L'evasione spiegata a un evasore (e all'evasore dentro di noi) è un dialogo tra un piccolo evasore fiscale e un tributarista. Alla base è l'idea di discutere il problema dell'evasione fiscale affrontando i principali argomenti - morali, politici ed economici - ai quali, di solito, si ricorre per giustificare il mancato pagamento delle tasse, il rifiuto di rilasciare una ricevuta o uno scontrino. Il dialogo non è solo il confronto tra due differenti punti di vista ma si spinge oltre. Dalla discussione nasce infatti una proposta, nascono le soluzioni che potrebbero essere adottate per voltare pagina e costruire tra i cittadini un nuovo patto di lealtà fiscale per il bene comune. Soluzioni ricavate dall'analisi dei tentativi fatti per sconfiggere il fenomeno dell'evasione fiscale in Italia e per restituire fiducia ai cittadini sulla possibilità di costruire un sistema fiscale equo, semplice e non invasivo. Soluzioni che partono dalle politiche fiscali adottate in altri Paesi, dove il livello dell'evasione, anche se non azzerato, è notevolmente ridotto rispetto a quello italiano.
EUR 11.40
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Si sente in fondo? Avventure dell'ascolto
È il mondo delle voci e dei suoni, con al centro la radio, l'oggetto di questo libro eccentrico quanto può esserlo la prospettiva dell'ascolto. Una cronaca in due tempi dove convergono elementi diversi per raccontare trasformazioni e possibilità di uno strumento alleato della complessità e delle domande dell'uomo, capace di formare comunità, inventarle, distruggerle, consolarle. Un primo movimento in studio, negli ambienti fantasmatici delle sale di registrazione, riflette sul senso dell'ascolto, oggi, in Occidente, a partire dall'esplorazione sonora del paesaggio italiano a opera dei maggiori scrittori delle ultime generazioni, per approdare alle scene di un radiodramma vivente incontrato negli scompartimenti di un treno o nell'istallazione sonora di un albergo dove rivive lo splendore acustico del passato. La seconda parte in viaggio, quando dalla provincia italiana l'autore allarga la sua esplorazione fino alle strade della Bosnia, agli slum di Nairobi, all'India dei musicisti itineranti. Come se allontanandosi, ci avverte, andando in luoghi dove l'ascolto è meno corrotto, tutto diventi più evidente e possa venire a depositarsi sui fondali del nostro desiderio di capire in maniera permanente. La scrittura di Pavolini, concentrata sulla ritmica discreta dell'ascolto, trae sostanza e forma proprio nello smarcarsi dall'autocompiacimento, tenendo però fermo il punto di partenza autobiografico e interiore. Prefazione di Goffredo Fofi.
EUR 11.40
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Il pipistrello di La Fontaine
Se il 1989 sembrava aver segnato la sconfitta storica non solo del socialismo sovietico ma anche di qualsiasi versione delle idee socialiste, l'esplosione della grande crisi riapre il discorso capitalismo/socialismo, entrambi peraltro figli della cultura dell'Occidente. La crisi che si è prodotta rappresenta uno spartiacque culturale e politico: è quindi a partire da essa, dall'analisi delle sue evoluzioni e implicazioni economiche, sociali, geografiche, che va ripensata la missione della sinistra, cioè la sua identità e la sua organizzazione. La sinistra italiana, pur con una ricchissima storia politica alle spalle, presa e attardata nel suo duello ventennale con il fenomeno Berlusconi, non ha colto nell'esplosione della crisi l'occasione e la necessità di una sua generale ridefinizione e riorganizzazione, ripensandosi come forza socialista all'altezza del tempo in grado sia di aprire un dialogo fecondo con le forze di contestazione innescate dalla crisi sia di reinnestare una dialettica conflittuale con le forze - i cosiddetti animals spirits, il cosiddetto Mercato - che stanno alla base dell'attuale congiuntura. Così, nel pieno della più grande crisi del capitalismo, in Italia si assiste al paradosso che non esiste una forza politica di massa che si richiami esplicitamente alle culture e alle analisi socialiste dei processi. Le riflessioni che vengono proposte in questo volume vogliono essere un contributo alla ricostruzione di una strategia e di una forza neosocialista.
EUR 12.35
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L' umanità ovunque. Sinistra, mediazione e connessione sentimentale
Sono qui raccolti due saggi sulla crisi della politica come crisi del concetto di mediazione e sulla cultura politica della sinistra comunista e post comunista dal PCI ai giorni nostri, che ha visto il passaggio dall'idea di un partito fortemente radicato nel popolo - ma mai plebeo - a quella di un soggetto liquido moralista, radicale e staccato dai settori più deboli della società. Grazie all'elaborazione di Gramsci e Togliatti, il PCI non fu guidato da rivoluzionari di professione, ma divenne un soggetto politico in cui ci si libera giorno per giorno grazie all'autoeducazione e alla lotta etico-politica. Non è quindi la dottrina da applicare al mondo, assieme al titanismo violento contro l'oppressione, a rivoluzionare effettivamente una società. Occorre compenetrare la libertà con la sicurezza, la legge con il legame sociale e, per fare questo, non servono avanguardie illuminate che agitino il vessillo di una teoria politica, ma l'incontro tra intellettuali e popolo. Fu una politica in grado di scovare l'umanità ovunque, anche nelle espressioni più degradate della cultura popolare, magari al limite tra legalità e illegalità. Il moralismo giustizialista dei partiti eredi del PCI e l'ossessione per il vincere segnano la ripresa della cultura dei rivoluzionari di professione, che perdurava nel PCI ed è rimasta nei suoi eredi che possono scegliere di essere guidati da un giovane sindaco che non ha con loro nulla in comune ma può portarli alla "vittoria". Prefazione di Fausto Anderlini.
EUR 9.50
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La sinistra di Bruno Trentin. Elementi per una biografia
La vita di Bruno Trentin, dalla nascita in Francia dove la sua famiglia era in esilio a causa della dittatura fascista, alla guerra partigiana nelle file di "Giustizia e Libertà" (il partigiano Leone), alla CGIL e all'iscrizione al PCI provenendo dal Partito d'Azione, attraversa larga parte del Novecento. Segretario della FIOM e della FLM e principale protagonista dei Consigli di fabbrica durante l'autunno caldo, segretario generale della CGIL nei primi anni Novanta, ha lasciato un segno profondo nella cultura sindacale e politica. Ariemma mette in luce il carattere originale e innovativo del suo pensiero: la sua ricerca permanente non dogmatica e non ideologica della realtà, a partire dal capitalismo e dal fordismo; la sua visione eretica della democrazia e del socialismo, non statale e critico verso il modello sovietico fin dal 1956, una democrazia e un socialismo come processo, come rivoluzione dal basso, a partire dai luoghi produttivi. La politica per Trentin deve avere al centro il lavoro e il lavoro deve avere al centro la libertà e l'autorealizzazione della persona umana. Non esita a definire il suo messaggio utopia, un'utopia però non massimalista, ma concreta, sperimentale, tesa alla trasformazione della vita quotidiana a partire da chi il lavoro non ce l'ha o è precario, e quindi non è libero, oppure ha un lavoro alienante, opprimente, reificato. Nell'ultimo periodo della sua vita si è battuto, anche come parlamentare europeo, per gli Stati Uniti d'Europa...
EUR 12.35
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Rappresentare il lavoro. Sindacati, sindacalizzazione e politica in Puglia
Una rappresentanza solida, anche se minacciata. Questo il risultato principale dell'indagine campionaria condotta sui lavoratori in Puglia che qui presentiamo. Dagli orientamenti e dalle domande dei lavoratori pugliesi troviamo la conferma dell'insediamento ampio ed articolato dei sindacati in quella realtà sociale, in una misura equivalente a quella dell'insieme del nostro paese. I sindacati in base a questi dati costituiscono una ossatura robusta e dotata di una indubbia legittimità sociale, nonostante circoli in molti ambienti un crescente fastidio nei loro confronti alimentato da alcune correnti d'opinione. Le loro basi organizzative restano solide pur dentro lo scenario di preoccupante deficit dell'occupazione e di restringimento dei posti di lavoro che la ricerca documenta: in particolare questa tenuta vede al centro il sindacalismo confederale, e al suo interno la CGIL. Nello stesso tempo l'indagine non trascura i segnali in aumento di difficile rappresentanza dell'intero universo dei lavori dentro le economie post-fordiste. Dai dati emerge anche un ritratto chiaroscurale della società pugliese: in essa convivono spinte alla partecipazione e al cambiamento ma anche comportamenti passivi e pessimisti. Dunque un quadro aperto ad esiti diversi, al cui interno un ruolo importante possono giocare i grandi soggetti di rappresentanza sociale. Presentazione di Francesco Pasanisi. Prefazione di Giovanni Forte.
EUR 11.40
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Le dita tagliate
"Un pensiero vivo può nascere dalle relazioni tra donne e uomini di ogni origine, quando pratiche, conoscenze e arti li fanno mutualmente riconoscere nella diversità, per ricreare, ogni volta, la cultura. E questa possibilità che abbiamo ritrovato auspicata nel campo delle scienze umane - che ci ha spinto a indagare su quei fatti antropologici e storici che l'hanno violentemente avversata e resa impraticabile. E questa possibilità che ci ha spinto a curare con passione femminista una collana dal titolo significativo sessismoerazzismo, indirizzandoci a ricercare una collaborazione con il mondo sindacale della casa editrice Ediesse Cgil e con il mondo intellettuale, giuridico e politico dell'Associazione Crs, che ospitano la collana stessa. L'invenzione delle razze per stabilire gerarchie sociali e di potere, imponendole e/o insinuandole come se fossero gerarchie naturali, è andata di pari passo con il dominio maschile sulle donne, con il sessismo che del razzismo è la matrice. L'attribuzione di identità stereotipate ha imprigionato donne e 'culture altre' nel ruolo loro assegnato, a baluardo delle identità nazionali e al centro dello scontro tra Occidente e Oriente, escludendo soggettività individuali, relazioni, conflitti, mutamenti. Ma queste soggettività sono vive, si esprimono intorno a noi e lontano da noi; con loro faremo questa collana." (Lea Melandri, Isabella Peretti, Ambra Pirri, Stefania Vulterini)
EUR 14.25
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E la borsa e la vita. Distribuire e ridurre il tempo di lavoro: orizzonte di giustizia e benessere
Sofferenza sociale, minacce ambientali, crisi economiche ricorrenti... la necessità di profondi cambiamenti del "modello di sviluppo" è ormai consapevolezza diffusa, ma in quale direzione? La risposta ortodossa è da decenni la stessa: più lavoro. I sindacati lo invocano per aumentare l'occupazione, le imprese lo impongono allungando e intensificando le prestazioni dei dipendenti. Però il lavoro è sempre di meno: la riduzione dell'orario "medio" è già in atto da decenni in tutti i paesi avanzati, tuttavia si traduce in una crescente polarizzazione tra sottoccupati e sovraoccupati, con effetti drammatici per entrambi. Se dunque l'uovo di Colombo sotto gli occhi di tutti consistesse nella risposta opposta: meno lavoro? Meglio: nella distribuzione equa di un lavoro in diminuzione, ma più efficiente, dignitoso e utile alla collettività. Il testo esplora questa possibilità, alla ricerca di una possibile quadratura del cerchio tra punti di vista solo in apparenza inconciliabili: un sindacato capace di rinnovarsi, movimenti sociali che coniugano idealismo e pragmatismo, attori economici innovativi e responsabili. Chiamando la politica al suo ruolo dimenticato di indirizzo dell'economia. Prefazione di Stefano Fassina.
EUR 13.30
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Le risorse umane
La nozione di risorsa umana è diventata centrale per definire la "forma-impresa" che caratterizza il capitalismo di stampo neoliberale. Di che cosa è sintomo l'inflazione di questa nozione all'interno dei luoghi di lavoro e non solo? In che modo l'"umano" è diventato oggi la "risorsa" principale dell'economia capitalistica? In questo libro - attraverso una digressione che parte dalla disciplina di fabbrica novecentesca, si sofferma sull'invenzione del management moderno e arriva fino a oggi - si sostiene che la "risorsa umana", lungi dal segnalare l'avvento del lavoro infine umanizzato, è piuttosto il correlato di una tecnologia di potere che si situa all'incrocio fra il governo politico degli individui e l'organizzazione del lavoro. Ciò che sembra una nozione tecnica o neutrale proviene in realtà da un campo di conflitti e di lotte, e rappresenta l'esito attuale di una lunga storia di tentativi di addomesticare quella che Marx chiamava la "mano ribelle del lavoro".
EUR 11.40
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Debito e colpa
La questione del debito è sempre più di scottante attualità. "Austerità" è stata la parola d'ordine che ha prevalso nelle politiche economiche europee degli ultimi anni guidate dal "modello tedesco", per molti promotore di una visione "colpevolizzante" dei paesi indebitati. Di qui il nesso tra "debito" e "colpa" da cui muove questo volume. L'intento principale del libro è quello di mettere a nudo i nodi teorici contenuti in questa relazione semantica, attraverso un confronto con i più recenti studi sul debito. Seguendo la scia di ricerche già note, come quella classica di Max Weber o quella più recente di Michel Foucault, e ritornando sulle profetiche parole di un frammento di Walter Benjamin sul capitalismo come "culto indebitante", questo lavoro intende collocare il problema del debito in un contesto più articolato rispetto a quello strettamente tecnico della scienza economica, nel tentativo di condurre un'indagine in cui l'economia riacquisti il respiro più ampio che le spetta.
EUR 13.30
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Agromafie e caporalato. Terzo rapporto
Il rapporto analizza il fenomeno del caporalato e dell'infiltrazione mafiosa nella filiera agroalimentare, fenomeni notevolmente cresciuti negli anni della crisi economica come dimostrano le recenti cronache giornalistiche. Il volume, in continuità con i due precedenti, fotografa la vita dei braccianti agricoli nelle campagne italiane, pervase da nord a sud da nuovo caporalato, grave sfruttamento e nuova schiavitù. Dalle raccolte del pomodoro all'ortofrutta, dal distretto vitivinicolo al settore delle carni, i diversi settori vengono analizzati attraverso la raccolta e l'analisi dei dati, nonché interviste agli operatori del settore e del sindacato, ai rappresentanti delle Istituzioni, delle forze dell'ordine, dell'associazionismo e con testimonianze dirette dei lavoratori vittime di caporalato. Particolare attenzione viene posta anche sui braccianti stranieri, siano essi extracomunitari o neocomunitari, e sul legame che c'è tra il caporalato e la tratta di esseri umani. Il terzo rapporto Agromafie e caporalato si concentra poi sull'azione di contrasto oltre che di denuncia. È così possibile trovare nel volume anche una mappatura delle azioni di "sindacato di strada" e delle buone pratiche messe in campo dalla FLAI CGIL in sinergia con tante realtà territoriali impegnate nel contrasto al caporalato e per l'affermazione dei diritti dei lavoratori.
EUR 14.25
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Declino di un partito. Il PCI negli anni Ottanta visto da un suo centro studi
Il declino negli anni Ottanta del PCI, maggior partito di massa in Italia, non fu soltanto legato alle contraddizioni del comunismo mondiale e alla preclusione che le forze della guerra fredda opposero a un percorso di integrazione democratica di quel partito. La vicenda di quel declino rivela aspetti generali di mancato sviluppo democratico delle democrazie come tali: nuove soggettività politiche, partecipazione di cittadini competenti e autonomi, rispetto della dignità delle persone, nuovi bisogni, allargamento dei sistemi politici. Tutto questo si manifestò in quel decennio, e tutto fu respinto, la guerra tornò sulla scena del mondo, il Sud d'Europa e soprattutto il Mediterraneo furono abbandonati a esiti tragici. Questi temi furono colti e segnalati con grande anticipo in una singolare esperienza di ricerca promossa dal CRS, Centro Studi del PCI, che per quindici anni con la direzione di Pietro Ingrao provò a orientare il partito verso riforme del sistema politico e a contribuire da sinistra alla costruzione europea. La chiusura del partito a quei temi e a quelle proposte è un aspetto particolare del suo declino. Oggi l'interesse per quella vicenda, che l'autore ricostruisce dall'interno per il ruolo svolto nel CRS, è dato anche dall'attualità delle questioni irrisolte: le riforme istituzionali e costituzionali, l'unione politica dell'Europa, forme e ruolo delle nuove soggettività.
EUR 11.40
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Luciano Lama il sindacalista che parlava al Paese. Ediz. illustrata
"Non è sempre vero che il destino delle persone si può intuire dalle immagini giovanili. Certo lo sguardo del bimbo assieme ai suoi compagni di classe e alle maestre è notevole. Lama è stato il segretario generale degli anni delle conquiste. Ha saputo reggere il timone della caravella più grossa e prestigiosa, facendo in modo di non perdere mai di vista le altre due (la CISL e la UIL) nelle numerose traversate che ha dovuto affrontare. Dopo Di Vittorio e Novella e dopo aver diretto i chimici e i metalmeccanici, si trova a dirigere la CGIL avendo sempre partecipato alle discussioni del gruppo dirigente dell'organizzazione, membro in due fasi diverse della Segreteria confederale. Confiderà di non avere mai capito perché fu scelto, giovanissimo, da Di Vittorio per la Segreteria e visse questo "privilegio" con lucidità e senza alterigia. La scelta delle foto e dei documenti ufficiali è legata alla necessità di presentare tutte le sfaccettature di una persona (e di una personalità) complessa. A Lama l'Italia deve molto: ha saputo unire e tenere insieme nei periodi difficili, senza strafare nei momenti delle conquiste, senza arretrare nei momenti delle sconfitte. Anche nelle fasi più critiche degli attacchi alla democrazia. Anche nelle fasi di ripiegamento e divisione sindacale." (dalla prefazione di Susanna Camusso)
EUR 19.00
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Logistica
La logistica è qualcosa di più delle funzioni di trasporto e distribuzione cui è solitamente associata. Le trasformazioni del processo produttivo, la diffusione su larga scala del container e dei principi deli'intermodalità e della multimodalità, l'intensificazione dei processi di digitalizzazione e la formazione di nuovi spazi infrastrutturali hanno portato ciò che ruota intorno alla logistica a conquistare un ruolo di primo piano nell'economia e nella politica globali. Porti, zone economiche speciali e corridoi sono così divenuti snodi cruciali all'interno di una nuova mappa del potere. Attingendo da molteplici fonti e approcci disciplinari, questo libro sostiene che la logistica sia da considerare tra gli elementi costitutivi della globalizzazione e - introducendo la categoria di "politica dei corridoi" analizza il modo in cui essa è diventata un fatto politico che promuove nuove modalità di governo e decisione, spingendo a ripensare la forma Stato e le forme dell'agire politico.
EUR 11.40
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Pierre Bourdieu
A quindici anni dalla sua scomparsa, l'interesse per l'opera di Bourdieu è così vivo da far sì che lo studioso francese sia oggi annoverato tra i classici della sociologia contemporanea. il volume esplora, ripercorrendone la genesi e lo sviluppo, le categorie analitiche e i concetti di uno dei più controversi intellettuali del nostro tempo. Per rendere appieno la complessità della figura intellettuale di Bourdieu, analizza i rapporti tra teoria, concettualizzazione e ricerca empirica nell'opera del sociologo francese, individuando fecondità e limiti, luci e ombre, felicità e criticità relativamente al rapporto tra teoria e ricerca e tra concetti e loro traduzione operativa. Molteplici sono i riferimenti agli autori e alle principali scuole di pensiero che hanno esercitato un'influenza fondamentale su Bourdieu.
EUR 13.30
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Con parole loro. L'amore per il lavoro nella tempesta del postfordismo
Il lavoro negli anni della crisi è l'ingegnere neolaureato che ringrazia la sua buona stella per essere stato assunto come commesso in un supermercato e che fa il suo vero mestiere quando si rompe l'impianto di aria condizionata del punto vendita. È la ragazza trentenne, con laurea e master, che finisce per lavorare in una catena di abbigliamento come finta imprenditrice di se stessa. Poi ci sono gli operai, quelli come ce li immaginiamo, con la tuta da lavoro e i turni alle catene di montaggio. Più tecnologiche di una volta, ma con tempi di produzione sempre più stretti. Aziende in salute e aziende quasi decotte, fabbriche che viaggiano a pieno regime e fabbriche occupate per impedire il trasloco dei macchinari. Un mondo che è stato un piacere e un onore raccontare attraverso la lente di ingrandimento di chi non è solo lavoratore ma anche delegato sindacale, sempre in produzione. Nel segno di quella antica massima - l'unione fa la forza - che è alla base del movimento operaio fin dalla rivoluzione industriale. Presentazione di Sergio Cofferati. Prefazione di Curzio Maltese.
EUR 14.25
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Dai banchi e dalle officine
La rivolta studentesca del '68 è un'onda che si diffonde ovunque in Italia, e così le lotte operaie. Un gruppo di studenti vive quegli anni in una delle formazioni più antagoniste: Potere operaio. E partecipa in prima persona alle discussioni, agli scontri con la polizia, ai successi, alle divisioni e delusioni. Finché tutto precipita nell'epoca che segnerà la fine del movimento e l'affermarsi del riflusso. L'incontro con i Consigli di fabbrica e i delegati consente ad alcuni di loro di continuare ad avere un'esperienza politica collettiva in cui credere. La Cgil rinnovata solleciterà la loro collaborazione per intervenire sulle trasformazioni del lavoro di quegli anni fino a farne dei sindacalisti a tempo pieno. Molti dirigenti del sindacato di oggi hanno attraversato un percorso simile a quello del protagonista del romanzo, Enrico Montorsi, e dei suoi amici. Dai banchi e dalle officine descrive i tanti lavori dell'Italia agricolo-industriale e poi quelli sindacali e politici degli anni settanta, arrivando fino al caso Moro e all'inizio della ristrutturazione industriale.
EUR 12.35