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Le pieghe del corpo
Domandarsi "cosa può un corpo?" ci pone di fronte a una doppia sfida: da una parte ci costringe a riconoscere i limiti di quelle risposte che catturano ogni riflessione in definizioni astratte, dall'altra invita ad aprirci verso l'incertezza, la possibilità di interpellare ciò che del corpo è soggettivo e oggettivo, ciò che è politico, ma anche etico ed estetico. Con l'intento di intrecciare saperi e pratiche, questo libro mette a confronto alcuni regimi moderni di pensiero con i sensi e i significati associati alla corporeità, sviscerandone le interpretazioni sul piano sociale e politico. L'universalizzazione dei significati attribuiti al corpo viene messa in discussione tramite l'esplorazione degli spazi e dei luoghi della corporeità, con le loro peculiarità e prassi, indagando il sociale nel corpo e il corpo nel sociale. Guardare alle contingenze del corpo, alle pieghe, attraverso i processi che lo plasmano, ci mostra la possibilità di un nuovo potere istituente, emancipatore e resistente.
EUR 13.30
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Parole che fanno esistere. Storie di psicoterapia e oltre
Ha ancora valore la parola in un'epoca, la nostra, in cui il primato spetta all'azione? Per scoprirlo è sufficiente dar voce ai pazienti, aprendo le porte di quegli studi dove la psicoterapia ricerca il significato del soffrire e connette i diversi brani dell'esistenza. Qui, a curare la psiche, non è il concetto ma è la parola che promuove immaginazione e sa rivelare nuovi scenari. La parola che diventa dialogo e ascolto, silenzio e domanda, pensiero e passione, fantasia del giorno e sogno della notte. In terapia, come nel resto della vita, decisiva è l'interpretazione, perché liberatorio non è conoscere la supposta verità dei fatti ma attribuire loro un valore personale. La parola psicologica lo comprende solo se si fa accompagnare dalla parola filosofica, lasciandosi interrogare dal senso delle cose. Potrà così resistere alle lusinghe dei palazzi della scienza e inoltrarsi nei paesaggi dell'arte, mostrando finalmente la sua stretta parentela con la parola della poesia. Prefazione di Umberto Galimberti.
EUR 11.40
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Caravaggio tra naturalismo e realismo. Un percorso nella critica attraverso le mostre (1922-1951)
La figura e l'opera di Caravaggio sono state oggetto, nel corso del XIX e del XX secolo, di molteplici revisioni e riletture, a partire dalle accuse di trivialità rivolte al pittore da Bellori sino alla sua progressiva rivalutazione, agli inizi del Novecento, da parte di studiosi italiani e stranieri. Occasioni di verifica e indagine storico-critica, ma anche momenti di esaltazione collettiva furono le mostre: dalla grande esposizione fiorentina del 1922, dedicata alla pittura italiana del Seicento e Settecento, per giungere alla mostra monografica di Milano del 1951, curata da Roberto Longhi. Questo libro approfondisce mezzo secolo di dibattiti, revisioni attributive, scontri, sia nel campo degli specialisti sia sul fronte, sinora meno indagato, della militanza e della ricezione del pubblico.
EUR 19.00
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Il mezzo secolo deleuziano. Leggere oggi «Differenza e ripetizione»
A cinquant'anni dalla sua pubblicazione, "Differenza e ripetizione" (1968), a differenza di altri testi di Gilles Deleuze, non ha ancora trovato la sua piena leggibilità. Al di là di una cerchia relativamente ristretta di studiosi, questa pietra miliare del pensiero filosofico novecentesco resta tutto sommato poco conosciuta, anche a causa della sua formidabile complessità. I cinque saggi qui raccolti mostrano come sia possibile incontrare oggi questo libro e farne uso a partire dall'esigenza filosofica di ripensare, con e attraverso Deleuze, le questioni dell'apprendimento, dell'ontologia, del pensiero, dell'eterno ritorno e del corpo. Si disegnano così cinque percorsi di lettura che offrono al lettore altrettanti fili di Arianna per perdersi e ritrovarsi in questo testo labirintico.
EUR 15.20
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La lezione di Pasolini
Poeta, scrittore, regista, giornalista e acuto osservatore dei mutamenti sociali, Pasolini ha lasciato un segno in ognuno dei campi in cui ha riversato il proprio talento artistico e intellettuale. Letterati, filosofi, psicoanalisti e studiosi di cinema ne interrogano i diversi volti, lontano da ogni intento agiografico, per cogliere la viva attualità dell'opera e della riflessione dell'autore nelle sue diverse declinazioni. Quale, insomma, l'eredità di Pasolini oggi?
EUR 15.20
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I formalisti russi nel cinema
Negli anni Venti del secolo scorso i formalisti russi inaugurarono un approccio al cinema che ne valorizzava, in particolare, il carattere di autentica "scrittura" audiovisiva. Di quell'approccio oggi si fanno apprezzare, oltre all'originale afferenza al vasto territorio di una "antropologia dell'immagine e dei media", il notevole spessore teorico e la sorprendente attualità nel contesto della rivoluzione digitale. Alla traduzione di alcuni testi classici riuniti nel volume che rese note le tesi formaliste sul cinema - Poetika Kino (Poetica del cinema, 1927) - questa raccolta aggiunge i contributi di tre autori - Roman Jakobson, Jan Mukarovsky, Jurij Lotman - che ripresero e approfondirono i temi portanti di quella linea di ricerca.
EUR 20.90
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Arieti. Il dialogo ininterrotto con Gadamer
In questa conferenza, tenuta il 5 febbraio 2003 presso l'Università di Heidelberg in memoria di Hans-Georg Gadamer, Jacques Derrida ricorda la "strana interruzione" che ha segnato il loro primo incontro a Parigi nel 1981. La riflessione sulla morte dell'altro, sull'interruzione ultima, pur nella sua incommensurabilità, evoca la questione della cesura del dialogo, della difficoltà della traduzione e dell'interpretazione, sviluppandosi lungo la traccia di un celebre verso di Paul Celan: "Il mondo non c'è più, io debbo portarti". La morte è la fine del mondo, il mondo dopo la fine del mondo. Ma cosa significa "portare"? Cosa significa portare l'altro e il mondo scomparsi? È solo attraverso il confronto con il pensiero di Freud, Husserl e Heidegger che Derrida riuscirà a precisare il significato di questa parola, in direzione di un'interiorizzazione del ricordo alla quale occorre la malinconia per scongiurare il pericolo dell'oblio, il rischio dell'inclusione dell'altro in se stessi.
EUR 6.65
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La perestroika e la fine della DDR. Come sono andate veramente le cose
La storia della perestrojka viene ripercorsa attraverso gli occhi di Hans Modrow, ultimo presidente del Consiglio della DDR prima delle elezioni del marzo 1990. Come esponente dei riformatori, Modrow fu inizialmente favorevole al rinnovamento impresso da Gorbacëv all'URSS, divenendo via via sempre più critico nei confronti del pressapochismo, dell'improvvisazione e, in ultima analisi, dell'incapacità politico-strategica che caratterizzarono alcuni passaggi cruciali di questo processo. Una ricostruzione molto lontana dall'apologetica dominante, che rivela retroscena inediti ed episodi ancora poco conosciuti in Italia. Il libro è completato da un'appendice con una cronologia dettagliata, un indice dei nomi ragionato dei personaggi e una bibliografia essenziale sull'argomento.
EUR 17.10
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Falsa coscienza. Forme del cinismo moderno
La storia delle idee, letta come drammatizzazione della tensione tra vero e falso, fa da sfondo a una fenomenologia della coscienza incline tanto alla lotta contro l'errore quanto a stringere pericolosi patti con l'inganno, dalla menzogna intenzionale all'autosuggestione di quanti si piegano deliberatamente alle promesse dell'ideologia. Quando poi cade la maschera dell'ipocrisia, l'inganno precipita nel cinismo e nasce la "falsa coscienza illuminata" moderna. Peter Sloterdijk convoca figure centrali del conflitto tra verità e inganno, da Platone all'ascetismo antico, dal cristianesimo alla critica dell'ideologia di Adorno, fino ai protagonisti del cinismo moderno. Anche oggi, il cinismo continua a presentarsi come abdicazione alle convenzioni che gli imponevano di camuffarsi da idealismo, ma il suo habitat sono ora apparati mediatici intrinsecamente incapaci di sacrificare l'espansione dell'informazione alla selezione di contenuti veridici. Il cinismo contemporaneo prospera nella reazione, dal basso, al "sensibilismo" del politicamente corretto, si concretizza nel terrorismo (e in parte nella lotta allo stesso) come pratica eminentemente cinica e diviene, nella prospettiva di Sloterdijk, il perno stesso su cui ruota la cultura post-fattuale dei nostri giorni.
EUR 4.75
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Attacco alla storia (... e difesa)
Per un lungo periodo, perlomeno fino al tardo Rinascimento, la storia è stata considerata dalla cultura dominante come un'attività letteraria, irrilevante, una disciplina minor rispetto al resto dello scibile. Da quando, all'inizio dell'era moderna, la storia ha conquistato, con grande fatica e grandi contrasti, una dimensione disciplinare, essa ha visto sorgere una serie di attacchi alla sua pretesa dimensione scientifica volti a mettere in forse le sue innegabili conquiste. Questo lavoro si è proposto di fare il punto su questo dibattito e di farlo in difesa della storia: il percorso si snoda dal fecondo rapporto fra storia e memoria a quello fra storia e storiografia, dagli attacchi della scuola neopositivista e delle filosofie postmoderne fino alle varie teorie generalizzanti e narrativiste. Purtroppo su questa discussione sono assenti o quasi, specie in Italia, gli storici; i filosofi poi hanno elaborato teorie talmente distanti dalla pratica della ricerca storica da risultare completamente irrilevanti, ininfluenti. Introduzione di Mariano Bianca.
EUR 13.30
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I collegi di Giancarlo De Carlo a Urbino. Piano di conservazione e gestione
Il volume presenta il piano di conservazione e gestione dei Collegi universitari di Urbino, realizzato tra il 2015 e il 2017 con il supporto del programma Keeping It Modern della Getty Foundation e pubblicato in occasione del centenario della nascita di Giancarlo De Carlo (1919 - 2019). Nel conservation plan - il primo in Italia per un edificio del Novecento - convergono temi diversi, dalla conservazione dei materiali e degli arredi alle questioni legate all'uso sostenibile, che vengono affrontati a partire da una rigorosa analisi dei significati storici, culturali e sociali di questo capolavoro di architettura moderna.
EUR 32.30
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Giornale critico di storia delle idee (2018). Vol. 2: Dell'uomo e dei diritti-On human and rights.
Il Giornale Critico di Storia delle Idee, che qui si affaccia sul mare ondoso di segni della rete, a sua volta vasta insenatura della più ampia e, anzi, oceanica distesa della comunicazione interumana, fa suo un nome e un programma che suonano, per lo meno, ambiziosi ed antichi. Il programma è quello della critica, il nome, evocato dal termine idea, sembra alludere ad una dimensione astratta, se non desueta e inattuale, nella definizione del pensiero, ovvero di qualsiasi attività intellettuale e simbolica. Infine, v'è la menzione della storia, che indica, prima di ogni altra cosa, un modo di vedere che si situa e situa ciò che dice nella dimensione del tempo, della relazione e della durata, diffidando degli apriorismi e delle pretese incondizionate di quei discorsi che descrivono il proprio punto di partenza come uno sguardo da nessun luogo, magari fondato sulla presunta validità inerziale dei "fatti".
EUR 23.75
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Trattato di ontologia. Essere e spazio
In questo "Trattato di ontologia" l'autore studia l'azione dell'essere a partire dal basso: dal nostro modo di operare di enti su enti. Svolge dunque una "ontologia differenziale", mediante l'individuazione dei diversi livelli di "impossibilità trascendentale", attraverso cui è necessario passare per pensare. Constatando l'impossibilità di pensare l'oggetto restando al livello di partenza, si evidenzia la necessità di un passaggio a una molteplicità di modi d'essere qualitativamente differenti (spazio, movimento, tempo, memoria etc.), in un percorso ontologico dall'oggettivo al meno oggettivo, mediante metafore linguistiche, che traspongono i significati da un livello all'altro. Dall'ontologia differenziale si passa poi all'ontologia integrale, che ne è l'inverso complementare. L'ontologia integrale dà conto dello spessore ontologico della realtà, nella quale i differenti livelli sono integrati. Ciò avviene mediante un'analisi dell'idea di "valore assoluto", attraverso l'esame dei "trascendentali": bello, vero e bene.
EUR 26.60
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Il museo della filosofia. Le prime stanze. Catalogo della mostra (Milano, 5-22 novembre 2019)
Dal 5 al 22 novembre 2019 l'Università degli Studi di Milano ospita una mostra in cui la filosofia e i suoi problemi si mettono in scena in forme ludiche e interattive. Come ogni catalogo, anche questo volume intende documentare gli oggetti e i temi proposti al visitatore. Ma ha anche un obiettivo più ambizioso: immaginare e progettare gli spazi di quel Museo della filosofia che, ne siamo certi, nascerà qui a Milano, a partire dall'esperienza di questa mostra.
EUR 11.40
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Fra Panikkar e Jung. Un nuovo umanesimo interculturale
Il libro rivisita, muovendo da interrogativi cruciali (L'uomo è un animale razionale? Dio è morto? La filosofia ha ancora un senso? Fine della storia? Fine della politica?), alcune nozioni chiave del pensiero occidentale, alla luce della filosofia interculturale e di alcune tradizioni di pensiero asiatiche, soprattutto quella hindu, ispirandosi in particolare all'opera di Raimon Panikkar. Esso propone poi un confronto fra l'orizzonte che il pensiero del filosofo catalano ha aperto e temi decisivi della psicologia analitica junghiana. Scopo del libro è offrire un contributo, in questo tempo caratterizzato dalla globalizzazione e quindi da un'accelerazione fortissima dei rapporti fra i popoli e degli scambi fra culture e religioni diverse (sempre accaduti nella storia), alla costruzione di un nuovo umanesimo dialogico, che possa superare definitivamente non solo ogni arroganza eurocentrica ma l'idea stessa che esistano culture assolutamente superiori ad altre e che la nostra attuale debba essere condivisa da tutti i popoli del pianeta. Tesi portante del libro è però che oggi solo l'acume critico tipico della nostra tradizione filosofica, che, già all'opera nell'antica Grecia, dall'Umanesimo all'Illuminismo ha conosciuto i suoi sviluppi più importanti, può porre le premesse di un autentico umanesimo interculturale.
EUR 22.80
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La scuola distrutta. Trent'anni di svalutazione sistematica dell'educazione pubblica e del Paese
Dalla "carta dei servizi" dell'industriale Lombardi (ministro nel 1995), con lo studente-cliente e le lettere anonime per valutare gli insegnanti, tutto è diventato "normale". Normale, con Berlinguer, pareggiare lacune in matematica con "crediti" in educazione motoria, la Gelmini che s'inventa un "tunnel dei neutrini" dall'Aquila alla Svizzera e la Fedeli, diplomata con un titolo triennale. Legittimo valutare gli studenti con quiz che trasformano la battaglia di Azio nella "battaglia di Anzio" o che i genitori aggrediscano gli insegnanti senza venir denunciati. Che il Ministero neghi i dati sul burn out e contra legem non faccia prevenzione, mentre faccia valutare i docenti da presidi mai formati o valutati e vieti gli scioperi più che nelle unità coronariche. Giacché per l'istruzione investono meno di noi solo Slovacchia, Romania e Bulgaria, con l'80% degli istituti fuori-norma sulla sicurezza e l'obbligo più basso d'Europa, si punta sul liceo scientifico a quattro anni e senza il latino. Un terzo degli insegnanti di sostegno non è specializzato. Il codice deontologico dell'istruzione pubblica è stato scritto da un cardinale. S'impedisce solo ai sindacati di base il diritto di assemblea durante le elezioni per la rappresentatività e s'impone a tutti i pensionati l'iscrizione ai sindacati di partito. Una riforma chiamata "Buona Scuola" demansiona abilitati per latino e greco a far supplenze nelle primarie, e destina un professore di matematica dove ne serve uno di lettere. I docenti sono relegati nel pubblico impiego ove gli "aumenti" contrattuali non possono superare l'inflazione "programmata", retribuiti al livello più basso della UE e la metà dei coreani. Così è stata distrutta la scuola. Introduzione di Pino Aprile.
EUR 28.50
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All'ombra della Collina dei Galli
È il 1905 a Riga: il potere dello zar nel suo vasto impero è minacciato e la città baltica è scossa da rivolte operaie, violenze e pogrom. La rivoluzione finisce per mettere uno contro l'altro anche due amici d'infanzia e la collina dove sono cresciuti diventa il teatro di una tragedia. L'anno seguente, un drammatico rapimento di tre bambini spinge la polizia segreta zarista a indagare negli ambienti rivoluzionari. Chi ha compiuto quel crimine? Per quale motivo? La risposta spezzerà le vite di due famiglie, in una rivoluzione in cui tutte le parti in causa diventano vittime. Nel romanzo di Zebris le vicende dei protagonisti si intrecciano con la storia di un Paese, la Lettonia, alla ricerca della libertà, sullo sfondo della rivoluzione russa del 1905.
EUR 17.10
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I mondi di Star Wars. Mistica Jedi e sociologia della forza dentro e fuori la Cortina di Ferro
Nei quattro decenni scorsi diversi libri hanno contribuito a chiarire la genesi produttiva della saga e le componenti culturali sulle quali l'opera di George Lucas riposa. Ciò nonostante, gli aspetti sociologici del fenomeno Star Wars sono rimasti ancora largamente inesplorati, tanto nelle cause quanto negli effetti. Si tratta di un tema che è ancora sorprendentemente attuale, poiché - è il caso di sottolinearlo - non abbiamo a che fare con un evento culturale one-shot, lontano nel tempo, circoscritto a un momento storico preciso e, in buona misura, distante dalla cultura del presente. All'opposto, siamo alle prese con un prodotto mediale che, a distanza di quarant'anni, ancora persiste e si sviluppa. Trattare gli aspetti sociali di Star Wars significa perciò molte cose: dall'esplorare la sociologia propria del medium, cioè del cinema, all'indagare le tante ragioni che hanno fatto della saga un fenomeno socio-culturale, sino all'individuazione e alla comprensione dei suoi effetti, nei termini di un condizionamento delle nostre vite, su scala globale.
EUR 19.00
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Il principio speranza. Vol. 3: Immagini di desiderio.
"Il principio speranza" costituisce una delle imprese filosofiche più ambiziose di sempre. Il viaggio di Bloch nel "continente speranza" e nella dimensione utopica del pensiero in tutte le sue manifestazioni appare, ai nostri occhi, meravigliosamente inattuale e, al contempo, ancora ricco di suggestioni per il futuro. Realizzato in oltre vent'anni, il capolavoro di Bloch non intende infatti negare la realtà, ma si oppone con fermezza alla passiva accettazione di una realtà "già data" e immutabile, fondando la sua ontologia sulle potenzialità dell'essere e sull'apertura al cambiamento. "L'importante è imparare a sperare. Il lavoro della speranza non è rinunciatario perché di per sé desidera aver successo invece che fallire." Questa edizione presenta l'opera in tre volumi divisibili.
EUR 23.75
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Il principio speranza. Vol. 2: Per un mondo migliore.
"Il principio speranza" costituisce una delle imprese filosofiche più ambiziose di sempre. Il viaggio di Bloch nel "continente speranza" e nella dimensione utopica del pensiero in tutte le sue manifestazioni appare, ai nostri occhi, meravigliosamente inattuale e, al contempo, ancora ricco di suggestioni per il futuro. Realizzato in oltre vent'anni, il capolavoro di Bloch non intende infatti negare la realtà, ma si oppone con fermezza alla passiva accettazione di una realtà "già data" e immutabile, fondando la sua ontologia sulle potenzialità dell'essere e sull'apertura al cambiamento. "L'importante è imparare a sperare. Il lavoro della speranza non è rinunciatario perché di per sé desidera aver successo invece che fallire." Questa edizione presenta l'opera in tre volumi divisibili.
EUR 23.75