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La cura del freddo. Come uno spietato killer naturale può diventare una risorsa per il futuro
«Cerri racconta il misterioso mondo dello studio del freddo come strumento di conservazione della vita. Spiega quanto sia importante trovare il modo per insegnare al corpo umano a fare una cosa che non appartiene alla sua natura, ossia a spegnersi» - Il Venerdì\r\nQuando nasce, il neonato si trova proiettato in un incubo: in un ambiente freddo anziché caldo, deve subito attivare il metabolismo e bruciare energia per non soccombere. Per l'uomo quindi la vita è calore. Questa verità è cosí forte e significativa che ne associamo anche gli opposti: la morte è fredda. Per gran parte della sua esistenza, l'uomo ha combattuto contro il freddo, forse l'avversario piú subdolo che la natura gli abbia opposto e che nei secoli lo ha falcidiato sui campi di battaglia, durante le esplorazioni o nel tentativo di conquistare le montagne. Eppure alcune persone sono state in grado di sopravvivere in condizioni di freddo estremo, avvicinandosi al confine che separa la vita dalla morte fin quasi a toccarlo, prima di riuscire a tornare indietro. Cosa c'è alla base di questa impressionante capacità di sopravvivenza? Non lo sappiamo ancora, ma da circa due secoli abbiamo imparato che il freddo, se domato e controllato, può trasformarsi in una cura, non diversamente da un farmaco che salva la vita o uccide in funzione del suo dosaggio. Oggi però ci stiamo spingendo oltre. Perché le recenti scoperte scientifiche relative all'ibernazione hanno aperto possibilità straordinarie, spalancando le porte all'esplorazione del sistema solare e alla speranza, sempre piú concreta, di mettere uno scudo fra noi e la morte.
EUR 8.45
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Astrologica. Saggi e appunti 1908-1929
L'astrologia come snodo fondamentale tra retaggi ancestrali e nascita della modernità: tale è il filo conduttore di questi undici saggi, in parte inediti anche in tedesco, che ripercorrono lo sviluppo del pensiero di Warburg.\r\n«Un bel volume con una ricca introduzione che raccoglie opportunamente tutti gli scritti del grande critico d'arte sulle rappresentazioni rinascimentali dello zodiaco» - Il Venerdì\r\nDal 1908 (saggio sulle immagini degli dèi planetari) fino agli appunti su Giordano Bruno (1929) vergati poco prima della morte. Vent'anni di riflessioni sull'astrologia, passando per il Rinascimento, Palazzo Schifanoia, il saggio sulle immagini nell'età di Lutero, ma anche sulla cosmologia babilonese e sugli influssi delle religioni orientali nella costruzione delle immagini cosmiche. Il tema astrologico percorre il pensiero di Warburg nel tempo e in profondità: l'astrologia è infatti sia pensiero magico che, dando vita a immagini, lega il destino umano agli influssi astrali, sia descrizione matematica che nel Rinascimento conduce alla scoperta dell'infinito, al sorgere della scienza moderna e alla correlata necessità di costruire un orientamento nel cosmo. Da qui traspare l'ordito delle riflessioni filosofiche e antropologiche warburghiane. La storia dell'arte e, piú in generale, la storia della cultura procedono all'interno di una tensione tra «biomorfismo» (per cui, ad esempio, nelle costellazioni si vedono forme animali) e scienza dei segni, tra pensiero mitico-religioso, che si radica nel senso unitario del creato, e la progressiva presa di distanza tra l'io e il mondo esterno. Nell'introduzione Ghelardi ripercorre, come mai era stato fatto finora, l'itinerario culturale di Warburg e i suoi debiti con i pensatori che piú lo hanno influenzato in questo ambito: Hermann Usener, per gli studi su mito e linguaggio; Franz Boll, filologo che aveva ricostruito la Sphaera barbarica di Teucro, e lo sviluppo dei simboli astrologici; e soprattutto Ernst Cassirer, con cui Warburg intreccia stretti rapporti a partire dagli inizi degli anni Venti e con il quale condivide l'interesse per la funzione e il significato delle forme simboliche.
EUR 76.00
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Paesaggio Costituzione cemento. La battaglia per l'ambiente contro il degrado civile
Il paesaggio è il grande malato d'Italia: è devastato impunemente ogni giorno, sotto gli occhi di tutti, per il profitto di pochi. Ecco la diagnosi lucida e spietata da cui Salvatore Settis prende le mosse per analizzare il baratro che separa i principî di tutela del territorio, sanciti dalla Costituzione, dal degrado dello spazio che abitiamo. Un degrado che rappresenta anche una forma di declino complessivo nelle regole del vivere comune, reso possibile dall'indifferenza, dal malcostume diffuso e dalle leggi contraddittorie, aggirate con disinvoltura. Un'indagine che risale alle radici etiche e giuridiche del saccheggio del Bel Paese, per reagire e fare «mente locale» contro speculazioni, colpevole apatia e conflitti tra poteri. Una necessaria manifestazione di civiltà, per non sentirci fuori luogo nello spazio in cui viviamo. E per evitare che il cemento soffochi anche il nostro futuro.
EUR 12.82
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Quando tutte le donne del mondo...
«Penso che il femminismo sia una causa comune per l'uomo e per la donna, e che gli uomini riusciranno a vivere in un mondo piú equo, meglio organizzato, un mondo piú valido, soltanto quando le donne avranno uno status piú equo e valido; la conquista dell'uguaglianza li riguarda entrambi.»Famiglia, contraccezione, amore, aborto, violenza: attraverso articoli, interviste, note, Simone de Beauvoir affronta senza reticenze la condizione della donna e invita uomini e donne a considerare la vera uguaglianza dei sessi una conquista necessaria al progresso della società. Pubblicato in Italia nel 1982, le pagine militanti di questo libro conservano una straordinaria e bruciante attualità, soprattutto oggi che alcuni diritti civili, conseguiti grazie alle lotte del movimento femminista, vengono messi in discussione da certi ambienti politici e confessionali.
EUR 10.92
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Un feroce dicembre
A Cloontha passato e presente, mito e ricordi si mischiano senza soluzione. Michael Bugler vi è tornato deciso a far fruttare i terreni dei suoi avi. Ha vissuto in Australia per anni come uno straniero e adesso tutto ciò che vuole è lavorare la sua terra. Joseph Brennan, il suo vicino, non ha mai lasciato il paese in cui è nato. Nonostante un'iniziale amicizia, Brennan vede Bugler come una minaccia: non gli piacciono le sue innovazioni, il suo atteggiamento di sfida. Soprattutto, non può dimenticare che una volta le loro famiglie erano nemiche. Sua sorella Breege, invece, ne è attratta. Quel giovane forestiero le sembra incarnare quanto è mancato finora nella sua vita - novità, spregiudicatezza, il coraggio di cambiare - e se ne innamora. E quando Bugler pretende di riavere un appezzamento sfruttato dai Brennan, le tensioni covate troppo a lungo non possono che deflagrare. In maniera feroce.
EUR 7.80
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I bambini di Moshe. Gli orfani della Shoah e la nascita di Israele
Sergio Luzzatto racconta qui l'avventura di un numero sorprendente di bambini ebrei, scampati alla Soluzione finale e rifugiati nell'Italia della Liberazione: circa settecento giovanissimi polacchi, ungheresi, russi, romeni, profughi dopo il 1945 tra le montagne di Selvino, nella Bergamasca. E racconta l'avventura di Moshe Zeiri, il formidabile ebreo galiziano che, ponendosi alla guida dei bambini salvati, consentirà loro di rinascere da cittadini del nuovo Israele. Questa è la storia di una redenzione. Tragicamente privati di una famiglia, di una casa, di una lingua, irreparabilmente derubati di ogni loro passato, gli orfani della Shoah vedono dischiudersi, grazie agli emissari sionisti, la prospettiva di un futuro nella Terra promessa: un futuro da costruire tutti insieme, maschi e femmine, come in una grande famiglia riunita in un «kibbutz Selvino». I bambini di Moshe sono orfani della Shoah rinati alla vita nell'Italia della Liberazione. Sono giovanissimi ebrei d'Europa centrale e orientale sfuggiti allo sterminio nazista, che nel 1945 hanno incontrato un uomo come Moshe Zeiri: il militante sionista che fondò e diresse a Selvino, nella Bergamasca, l'orfanotrofio più importante dell'Europa postbellica. Falegname per formazione, teatrante per vocazione, Moshe faceva parte di un piccolo gruppo di ebrei a loro volta originari dell'Europa centro-orientale. Giovani immigrati in Palestina negli anni Trenta, che fra il 1944 e il 1945 hanno risalito l'Italia come soldati volontari nel Genio britannico, per cercare di salvare il salvabile. Se non il loro «mondo di ieri», la civiltà yiddish irrimediabilmente distrutta, almeno gli ultimi resti del popolo sterminato. Dopo il drammatico suo incontro con i bambini sopravvissuti, Moshe Zeiri li organizza a Selvino in una specie di repubblica degli orfani, e attraverso l'educazione sionistica li prepara a una seconda vita. Non più la vita rassegnata delle vittime, «laggiù», nelle terre di sangue della Soluzione finale, ma la vita libera e forte dei coloni di Eretz Israel, nella Terra promessa. D'altra parte, la storia dei bambini di Moshe è anche la storia di un'illusione. Perché dopo la guerra d'indipendenza del 1948, l'utopia del «kibbutz Selvino» avrebbe finito per scontrarsi, nello Stato di Israele, con la realtà di nuovi (e brutali) rapporti di forza.
EUR 13.30
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Tutto per la patria
Tutto per la patria è un giallo storico dai risvolti sorprendenti, ma è anche un omaggio alla capitale argentina degli anni Trenta, vibrante di tifo, tango, impegno politico e passione.\r\n«Il nuovo romanzo di Caparrós è un thriller esplosivo e fuori dagli schemi. Perché qui, oltre al feroce assassino, si cerca anche un'idea, quella di patria, che possa mettere d'accordo tutti, e una volta per tutte» - La Izquierda Diario\r\nAndrés Rivarola, detto «Pibe», è un trentenne confuso e spiantato che si arrangia come può nella Buenos Aires degli anni Trenta. Sogna di scrivere testi per il tango, ma l'ispirazione latita, un po' come la fortuna, che si guarda bene dal baciarlo. La sua compagna lo ha lasciato e non gli permette di vedere la figlia Estelita, è stato licenziato, non ha piú una casa - dorme in una pensione fatiscente - e per fare un pasto dignitoso è costretto a tornare da mammà. A Rivarola non resta che dormire tutto il giorno e bighellonare con i suoi amici di notte, tra fumose sale da biliardo e loschi bar del centro. E proprio durante una di queste rumorose notti portegne, riceve una proposta dall'amico Gorrión, piccolo spacciatore in odore di guai: ritrovare il calciatore piú famoso d'Argentina, Bernabé Ferreyra. L'attaccante del River Plate si sarebbe nascosto nel suo paesello nella pampa, perché il suo club non lo paga abbastanza, pare. Andrés accetta di improvvisarsi investigatore, convinto che in fondo si tratti solo del capriccio di un ragazzino accecato dal successo. Se Rivarola avesse un olfatto piú acuto fiuterebbe che la faccenda è marcia, non foss'altro per l'ingerenza del viscido Manuel Cuitiño, dirigente del River Plate, ma soprattutto boss del mercato della carne e non solo. Fortuna, almeno, che Andrés può contare su una fedele Watson: Raquel Gleizer, dai capelli (e dal carattere) rosso acceso, che si veste da uomo, rifiuta le convenzioni sociali e frequenta gli ambienti delle avanguardie letterarie. Rivarola è da tempo innamorato perso di lei, ma Raquel, ça va sans dire, non ne vuole sapere. Tanto piú che sono in tanti a farle la corte, anche tale Jorge Luis Borges, un poetastro ridicolo e sfortunato. Dopo i primi giorni sulle tracce del fuoriclasse, a Rivarola sembra già di nuotare in un mare di guai, ma quando scopre che Mercedes, figlia di un leader della destra ultranazionalista e fidanzata segreta di Bernabé, è stata sgozzata, quel mare diventa un oceano in cui sta annegando... Sullo sfondo di una Buenos Aires assediata dalla crisi e consolata dal mito del calcio, fra scontri politici e ferventi ambienti culturali, Martín Caparrós scrive un giallo storico scoppiettante di personaggi e colpi di scena, in cui ricostruisce, con allegra meraviglia, un'epoca in cui già si delineava l'Argentina di oggi.
EUR 18.52
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Lo yoga tibetano. Principi e pratiche
«Il fondamento dello yoga tibetano è finalizzato alla trasformazione della condizione umana, alla sua liberazione dal conflitto interiore svilente e dall'insoddisfazione, risvegliando l'empatia che trascende il sé e l'attività compassionevole. Connaturata a questa visione del mondo è un'esperienza della coscienza che trascende la preoccupazione individuale ed esprime l'intelligenza integrante e interconnessa della vita stessa. Lo yoga tibetano parte dalla considerazione che noi siamo più vasti di quanto riconosciamo consciamente e, dal momento in cui la consapevolezza si estende oltre il suo spazio consueto, siamo in grado non solo di trasformare noi stessi, ma anche lo spazio che ci circonda. Questa è la visione espressa in questo libro. Nonostante l'attribuzione culturale al Tibet presente nel titolo, lo "stato naturale" al quale lo yoga tibetano fa riferimento è la dote intrinseca di tutta l'umanità. Questo testo non pretende di essere più di una porta aperta sulla vastità del potenziale umano insondato. Non intende sostituirsi a una formazione sistematica data dalla guida diretta di un maestro esperto della tradizione, né tantomeno offrire un illuminante punto di vista sulla vita e sugli insegnamenti del Buddha storico e dei mahasiddha tantrici dell'antica India, del Tibet e delle regioni limitrofe. Al contrario, offre una panoramica visuale e antropologica sulle pratiche centrali e sulle visioni della tradizione del Buddhismo tantrico interno, correlandole, ciò è rilevante, con la ricerca scientifica contemporanea, e rivelando come questi principî siano stati codificati nell'arte buddhista himalayana».
EUR 38.00
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Oltre le usate leggi. Una lettura del «Decameron»
Un libro che restituisce leggibilità e piacere a un'opera cosí varia, affascinante e ricca di dirompente vitalità come il Decameron.\r\n\r\n«Nell'avvicinare un classico della letteratura italiana mi propongo, e vi propongo, da un lato uno sforzo per restare continuamente conformi alla lettera del testo e dall'altro di praticare, nel corso della lettura, l'esercizio di una ragionevole e controllata eterodossia... Quello che mi auguro, in ogni caso, è che al termine delle nostre ricognizioni vi sarete familiarizzati con la voce di Boccaccio e avrete imparato a riconoscerne il timbro, le sfumature, la "grana" piú sottile, perché allora sarete in grado di procedere da soli e di leggere e rileggere (senza la stampella di traduzioni o riscritture) un'opera, nata sul crinale tra il medioevo e il Rinascimento, che a distanza di tanto tempo continua a trasmettere ai suoi lettori un senso di vitalità debordante ed euforica»\r\n\r\n Il Decameron - secondo Michail Bachtin - è il primo tra «i grandi capolavori della letteratura» in cui si afferma «il riso, nella sua forma piú radicale e universale», che ingloba «il mondo intero» e che si stacca dalle «lingue popolari per fare irruzione nella letteratura e nell'ideologia di rango elevato». Questo libro costituisce il tentativo, a distanza di secoli, di ascoltare quel «riso» a volte soffocato, a volte soltanto oscurato da successive forme di censura e dall'accumulo della letteratura secondaria. A un simile scopo si è resa necessaria l'adozione di alcuni principî: non staccarsi mai dalle parole del testo; utilizzare una scatola di arnesi volutamente leggera; esplicitare in ogni occasione la parzialità dell'angolo di lettura prescelto; attenersi, infine, a un suggerimento di Nietzsche e leggere lentamente, senza mai esitare di fronte alla necessità di tornare sui propri passi. Preceduto da vari corsi universitari, il libro ne ha conservato deliberatamente traccia. Con un'implicita e qui reiterata scommessa: restituire leggibilità e piacere a un'opera cosí varia, affascinante e ricca di dirompente vitalità come il Decameron .
EUR 26.60
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Ragazza
Il nuovo romanzo di una delle piú grandi autrici viventi. Un capolavoro di violenza e tenerezza.«Un libro coraggiosissimo» - J.M. Coetzee«Doloroso, sfrontato e audace» - The Guardian«Questo romanzo è un gesto di immensa empatia» - The Independent«Quel luogo spaventoso dove una ragazza si ritrova sola di fronte a un futuro incerto è da sempre il territorio preferito di Edna O'Brien» - The Atlantic Prima ero ragazza, adesso non piú.Nel buio della foresta, nel Nordest della Nigeria, Maryam è in fuga con la sua bambina. È stata tenuta in ostaggio per mesi, forse anni, insieme a un gruppo di altre ragazze, rapite come lei. Nel campo di addestramento dei miliziani hanno conosciuto solo orrore e brutalità. Sono state schiave, concubine. Qualunque cosa servisse. Poi Maryam, all'improvviso, è riuscita a fuggire e adesso non sa nemmeno da quanto tempo stia vagando in una natura selvaggia e impietosa. Né quale sia la direzione giusta in cui scappare. Ma se anche trovasse la strada per tornare dalla sua famiglia, come verrà accolta ora che non è piú pura, con quella sua bambina nata dalla violenza?
EUR 16.15
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L' era sintetica. Evoluzione artificiale, risurrezione di specie estinte, riprogettazione del mondo
Cosa succede quando l'uomo cessa di essere la specie piú intelligente del pianeta per divenirne il demiurgo? chi deciderà delle forme e della natura del nostro futuro sintetico? di chi fidarsi? Sono temi troppo cruciali per rimanere nelle mani dei soli scienziati.\r\n\r\n\r\n Non c'è piú un luogo sulla Terra rimasto intoccato dall'uomo. È qualcosa che, ben oltre fenomeni drammatici quali lo scioglimento dei ghiacciai o la scomparsa di specie viventi, prova l'ingresso dell'uomo in una nuova era geologica. Secondo Christopher Preston la cosa piú sorprendente della nostra epoca non è l'enorme impatto dell'uomo sul pianeta, ma il grado di consapevolezza con il quale egli ha stabilito di trasformarlo. Le tecnologie emergenti ci promettono di sostituire alcune delle funzioni fondamentali della Natura. Non stiamo semplicemente lasciando l'Olocene per entrare nell'Antropocene: ci stiamo congedando per sempre dall'epoca in cui il cambiamento del pianeta era solo l'esito inatteso di un'industrializzazione incontrollata. Un mondo progettato da ingegneri e tecnici implica la nascita della prima Era Sintetica del pianeta. La gamma di conquiste destinate a riconfigurare il metabolismo della Terra è impressionante: dalle nanotecnologie in grado di ristrutturare le forme naturali della materia alle produzioni molecolari che permettono un riutilizzo illimitato delle molecole stesse; dalle possibilità della biologia sintetica di costruire un genoma artificiale alle mini-macchine biologiche capaci di rimodellare l'evoluzione; dal trasferimento di specie esistenti alla bioresurrezione di quelle estinte; dai programmi dell'ingegneria climatica di gestione della radiazione solare ai progetti di raffreddamento del pianeta tramite l'aumento di luminosità delle nuvole e la rimozione del carbonio dall'atmosfera. Ma cosa succede quando l'uomo cessa di essere la specie piú intelligente del pianeta per divenirne il demiurgo? chi deciderà delle forme e della natura del nostro futuro sintetico? di chi fidarsi? Sono temi troppo cruciali per rimanere nelle mani dei soli scienziati.
EUR 19.95
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Confusione di stelle
Gli anni Ottanta, dopo il ricovero manicomiale, sono stati il periodo d'oro per la poesia di Alda Merini, e proprio al quadriennio 1982-85 risale la settantina di poesie ritrovate nella corrispondenza di Oreste Macrí, qui raccolte insieme a quattro racconti e quattro originalissime auto-interviste.\r\n\r\n\r\n "Si mutarono in sogni (e morti) i migliori pensieri; un'eccezione ancora intatta è quella per te dovuta alla tua nascita di sogno senza risveglio, e non d'altra sostanza è fatta d'amore la follia che unisce l'universo"\r\n\r\n Gli anni Ottanta, dopo il ricovero manicomiale, sono stati il periodo d'oro per la poesia di Alda Merini, basti pensare a due raccolte-capolavoro come La Terra Santa , pubblicata da Scheiwiller nel 1984, e Testamento , pubblicata da Crocetti nel 1988 a cura di Raboni. E proprio al quadriennio 1982-85 risale la settantina di poesie ritrovate nella corrispondenza di Oreste Macrí da Riccardo Redivo e Ornella Spagnulo, insieme a molte lettere della poetessa che si rivolgeva all'amico critico sia per questioni letterarie sia per questioni legate alla sua complicata vita familiare. E infatti una parte di queste poesie trattano in versi gli stessi argomenti delle lettere: in particolare il rapporto con il secondo marito, il poeta e medico Michele Pierri. Le poesie sono dunque del miglior livello nella vasta produzione della poetessa e non risentono di quel certo automatismo del periodo piú tardo. Ad accompagnarle nel volume anche quattro racconti e quattro originalissime auto-interviste.
EUR 12.35
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Variazioni sul barile dell'acqua piovana
La poesia di Jan Wagner è caratterizzata da una crepitante sequenza di immagini e di parole che si ricongiungono tutte fra loro, ma non immediatamente.\r\n\r\nC'è lo spazio di una sospensione e, quasi sempre, di una sorpresa. Il gioco delle analogie e dei salti di senso non è spericolato: lascia sempre una porta alla trasparenza dei possibili significati. Il tono meditativo, in una linea audeniana-larkiniana, si nutre spesso di materiale quotidiano e tende alla leggerezza (nel senso di Calvino) e all'ironia piú che alla sapiente sentenziosità. Tra gli spunti poetici ricorrono gli animali: cavalli, asini, koala... Risultano affascinanti per la loro enigmatica inerzia che nasconde però un'idea di tenacia, di persistenza nonostante condizioni sempre meno favorevoli ai non umani (e forse anche agli umani). Cosí come personaggi forti sono i vagabondi, i clochard e i centauri che si incontrano in alcune poesie, repellenti da un lato, affascinanti dall'altro, in un gioco di contrasti che a Wagner piace e su cui costruisce molta sua poesia.
EUR 13.30
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Per la cruna di un ago. La ricchezza, la caduta di Roma e lo sviluppo del cristianesimo, 350-550 d. C.
Gesú insegnò ai suoi seguaci che è piú facile per un cammello passare per la cruna di un ago, che per un ricco entrare nel regno di Dio. Eppure, con la caduta di Roma, la chiesa divenne sempre piú ricca e potente. Con questo libro Peter Brown affronta senza ambiguità uno dei grandi paradossi della storia dell'Occidente. Utilizzando magistralmente fonti alte e archivi «bassi» - elaborazioni dottrinali di matrice teologica, disposizioni del diritto canonico e materiali spuri tratti dalla vita quotidiana di comunità e personaggi minori - il grande storico scrive la prima vera e propria storia economica del cristianesimo e della chiesa delle origini. Al centro del libro la condizione paradossale per cui, se anche la rinuncia, il dono e la povertà si trovano al cuore dei Vangeli, la chiesa, che su quei testi si è edificata, è diventata, nel corso dei secoli, una delle piú formidabili potenze economico-finanziarie della storia. Lungi dal gridare allo scandalo, Brown cerca di spiegare come mai un'istituzione nata sul presupposto secondo cui la vera vita si colloca nel mondo altro della promessa, e che questo mondo, con i suoi beni, lusinghe e tentazioni, è da rigettare, proprio a questo mondo si è adattata con tutte le sue forze.
EUR 28.50
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Alzate l'architrave, carpentieri-Seymour. Introduzione
«Il personaggio principale, almeno in quei momenti di lucidità in cui riuscirò ad impormi una linea di condotta, sarà il mio defunto fratello maggiore Seymour Glass che (preferisco dir tutto in un'unica frase da necrologio) nel 1948, all'età di trentun anni, mentre era in vacanza in Florida con sua moglie, si tolse la vita. Egli ebbe un grande significato per moltissime persone con cui venne a contatto e per noi, suoi fratelli e sue sorelle, egli fu tutto. Tutto quel che è realtà, egli fu, per noi: il nostro unicorno striato di blu, il nostro specchio ustorio, il genio di famiglia che dà consigli a tutti, la nostra coscienza portatile, il nostro commissario di bordo, il nostro unico poeta e, inevitabilmente - credo, poiché la reticenza non fu mai il suo forte visto che passò sette anni della sua fanciullezza a fare il divo d'un programma radiofonico nazionale di quiz per bambini e tutto ciò che poteva riguardarlo fu prima o poi trasmesso e ritrasmesso - inevitabilmente, dicevo, egli fu anche il nostro "mistico" e "scentrato" famoso».
EUR 9.98
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In tempo di guerra
Romanzo di formazione, cronaca famigliare e insieme manifesto politico, In tempo di guerra è anche un atto d'accusa contro le generazioni che ci hanno lasciato in eredità un universo saturo e ostile.\r\n\r\n«Ho trent'anni, sono il soldato di una guerra invisibile»\r\n\r\nIl racconto di Marco e dei suoi trent'anni tiene insieme la storia di una «generazione smarrita» e quella del Novecento: il secolo di cui tutti siamo figli. Mi ha cercata un giorno per farmi conoscere la sua battaglia, la stessa di tanti suoi coetanei. La sensazione di non trovare un posto in una famiglia in cui ognuno, quel posto, giusto o sbagliato che fosse, l'aveva trovato. Un bisnonno partigiano, un nonno comunista e uno professore. Una nonna «santa», l'altra medico. I genitori nelle milizie degli anni di piombo, poi riparati nella vita dei boschi, infine in una setta. L'elenco degli eserciti è completo, a contare tre generazioni dalla sua. E lui? «Io sono nato in un tempo di guerra mascherato da tempo di pace», mi ha detto: «Quando dico noi, non so chi siamo, noi. Siamo una moltitudine di solitudini. Non c'è niente che possiamo cambiare». E invece sí. Invece questa storia mostra che c'è sempre un luogo dove andare. Qualcosa che cambia. Anche quando fuori c'è nebbia e nessuno ti indica la strada. La vita corre e chiama, bisogna saperla ascoltare.
EUR 15.68
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N.
Maggio 1814. L'uomo grassoccio e spaventato che approda all'isola d'Elba sembra uno dei tanti commercianti sbarcati a Portoferraio per affari. È Napoleone Bonaparte, Imperatore dei Francesi: la piccola isola di pescatori, contadini e minatori è quello che gli rimane di un regno che si estendeva da Cadice a Mosca. Ma qual è il vero volto dell'Eroe? Per trecento giorni Martino Acquabona, bibliotecario dell'Imperatore, cerca di decifrarne l'enigma e di sviare le nuove tempeste che si annunciano all'orizzonte. Le sue memorie compongono un ritratto obliquo e acuto di Napoleone e dei suoi uomini, delle sue donne, della sua epoca; raccontano seduzioni e tradimenti, attese e paure, odio e fedeltà, alla ricerca di una felicità possibile. Da questo romanzo è tratto il film di Paolo Virzí, con Daniel Auteuil, Elio Germano e Monica Bellucci, dal titolo N (Io e Napoleone).
EUR 11.40
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Notre-Dame de Paris
Lettore entusiasta di Walter Scott, il giovane Hugo decide di superare il maestro: "Dopo il romanzo pittoresco ma prosaico di Scott, resta da creare un altro romanzo, secondo noi più bello e più completo. È il romanzo, allo stesso tempo dramma ed epopea, pittoresco ma poetico, reale ma ideale, vero ma grandioso, che incornicerà Walter Scott in Omero". Il romanzo storico esce nel 1831; al di là del dramma della bella Esmeralda, contesa tra il deforme campanaro Quasimodo, l'arcidiacono Frollo e il poeta Gringoire, vuole far rivivere nella fantasia dei lettori i miti sepolti nei monumenti di Parigi, e in primo luogo nella presenza viva della sua cattedrale. Ma questo acceso melodramma d'ambiente medievale è anche una lunga confessione involontaria.
EUR 13.30
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Scritti letterari
Formatosi nel clima accesamente europeizzante della Milano romantica, trasferitosi nella prima metà degli anni venti a Firenze per entrare a far parte dell'equipe redazionale dell'«Antologia» del Vieusseux, Giuseppe Montani fu infatti uno degli interpreti piú intelligenti e sensibili del vasto movimento di rinnovamento intellettuale, letterario ed etico-civile che contraddistingue la cultura italiana della Restaurazione. Un attento riesame della ricca attività pubblicistica montaniana si inserisce dunque di diritto nell'ambito piú vasto del generale processo di revisione critica cui in questi anni viene sottoposta, da varie parti, la civiltà letteraria del nostro Ottocento. Una ricognizione puntuale della foltissima messe degli scritti « antologici » del Montani - compresi in un arco di tempo che dal 1822 si estende al 1832 - consente infatti di delineare un quadro esauriente del complesso panorama letterario dell'epoca, e di ricomporre, nelle sue linee tematiche ed evolutive, la prospettiva critica di uno dei protagonisti piú acuti del giornalismo letterario romantico.
EUR 4.90
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I valori che contano (avrei preferito non scoprirli)
Eccolo di nuovo tra noi, l'avvocato d'insuccesso piú amato dagli italiani, in compagnia di un nuovo esilarante socio, di una nuova riluttante fidanzata, e dei suoi soliti pensieri inconcludenti. Ed eccolo alle prese con una nuova causa che sembra già pronto a perdere. \r\n\r\n Se non vi è mai successo di nascondere in casa una ragazza in mutande appena fuggita da una retata in un bordello al quarto piano del vostro palazzo, non siete il tipo di persona a cui capitano queste cose. Vincenzo Malinconico lo è. Dovrebbe sapere che corre un rischio bello serio, visto che è avvocato, e invece la fa entrare e poi racconta pure un sacco di balle al carabiniere che la inseguiva e va a bussargli alla porta. È cosí che inizia I valori che contano (avrei preferito non scoprirli) , il romanzo in cui Malinconico - avvocato di gemito, piú che di grido - oltre a patrocinare la fuggiasca in mutande (che poi scopriremo essere figlia del sindaco, con una serie di complicazioni piuttosto vertiginose), dovrà affrontare la malattia che lo travolgerà all'improvviso, obbligandolo a familiarizzare con medici e terapie e scatenandogli un'iperproduzione di filosofeggiamenti gratuiti - addirittura sensati, direbbe chi va a cena con lui - sul valore della pena di vivere. Un vortice di pensieri da cui uscirà, al solito, semi-guarito, semi-vincente e semi-felice, ricomponendo intorno a sé quell'assetto ordinariamente precario che fa di lui, con tutti i suoi difetti e le sue inettitudini, una persona che sa farsi voler bene, pur essendo (o forse proprio perché è) un uomo cosí cosí. Eccolo di nuovo tra noi, l'avvocato d'insuccesso piú amato dagli italiani, in compagnia di un nuovo esilarante socio, di una nuova riluttante fidanzata, e dei suoi soliti pensieri inconcludenti. Ed eccolo alle prese con una nuova causa che sembra già pronto a perdere. C'è una ragazza in mutande sul suo pianerottolo, assomiglia a Pippi Calzelunghe senza trecce, trema, gli chiede aiuto. Ma è una bomba a scoppio ritardato. Vincenzo Malinconico prende in mano quella bomba senza pensarci e se la porta dietro fino alla fine, anche quando la malattia irrompe nella sua vita storcendone l'andatura. Perché ai personaggi capita quello che capita alle persone. E quando diventano di famiglia, di libro in libro li vediamo innamorarsi, nascondersi, combattere, ridere, ammalarsi: vivere, in una parola.
EUR 17.58