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Mostrati 42701-42720 di 53464 Articoli:
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Il libro delle illusioni
Professore universitario e critico di prestigio, David Zimmer trascorre le sue giornate in uno stato di semicoscienza alcolica davanti alla tv da quando ha perso moglie e figli in un incidente aereo. Ma una sera un vecchio film comico del cinema muto lo scuote dal torpore: il regista del film, Hector Mann, è scomparso nel 1929 all'apice della sua carriera. Affascinato, Zimmer decide di ricostruire la vicenda e, dopo accurate documentazioni, pubblica un libro sull'argomento. Ma, a un anno dalla pubblicazione, una lettera spedita da una cittadina del New Mexico arriva a confondere tutte le sue conclusioni: è firmata dalla moglie di Mann e dice che il regista sarebbe lieto di incontrare il suo biografo.
EUR 10.92
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Sunset limited
La cucina di una casa popolare, un tavolo, due uomini seduti intorno. Uno dei due è bianco, l'altro è nero. Sul tavolo c'è una Bibbia. I due uomini parlano. Non si conoscevano prima di questa mattina, quando il nero ha strappato il bianco alle rotaie del Sunset Limited sotto cui stava per lanciarsi. Ma quello era solo l'inizio. Ora i due devono andare oltre. E così parlano. Dai due lati del tavolo, da prospettive, lingue e colori antitetici, fra picchi di comicità e abissi di disperazione senza contatto possibile oltre all'ingegno folgorante della penna che li ha partoriti. Un "romanzo in forma drammatica" che raggiunge il nucleo pulsante dell'indagine esistenziale di McCarthy. Non ci sono approdi, prese di posizione, risposte. C'è solo una domanda: che cosa ti divide dal tuo Sunset Limited?
EUR 9.98
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Una meravigliosa solitudine. L'arte di leggere nell'Europa moderna
Viviamo in un mondo in cui i modi di comunicare, e di pensare, cambiano a una velocità che la storia non ha mai conosciuto. Cosa significa tutto questo per la lettura? \r\n«In questa appassionante indagine sulla lettura l'illustre studiosa eccelle nel ricostruire una realtà pluridimensionale, dove istanze politiche e ambizioni individuali, religione e libero pensiero, latino e volgare, filologia e retorica, prosa e poesia, immagini e parole, procedono strettamente associati, travalicando i confini delle varie forme di espressione» - Benedetta Craveri, Il Venerdì\r\n«Petrarca, e tanti altri come lui, che incontreremo in queste pagine, a raccontarci le loro esperienze di lettori, sono davvero i personaggi di un mondo che è ormai inesorabilmente alle nostre spalle? Un mondo in cui la lettura è esperienza comune e insieme del tutto intima e personale; una specie di viaggio in cui, incontrando l'altro, si riconosce (e si ridisegna) il proprio io; un'esperienza vitale, che dà ospitalità allo sconosciuto e proprio per questo è carica di fascino e di pericolo; un percorso ai limiti del tempo e dello spazio, là dove si delineano infiniti mondi virtuali e la realtà si apre all'orizzonte del possibile».\r\n\r\n\r\nDavanti ai rischi, e alle nuove sfide che oggi si delineano, questo libro guarda al passato per farne emergere i grandi miti che hanno nutrito l'esperienza della lettura all'inizio del mondo moderno: miti pieni di fascino, fragili e potenti insieme; inesorabilmente lontani, ci osservano con "uno sguardo familiare". «Entro nelle antique corti degli antiqui uomini, [...] dove io non mi vergogno parlare con loro, e domandarli della ragione delle loro azioni; e quelli per loro umanità mi rispondono», scriveva Machiavelli a Francesco Vettori. È questo il cuore del percorso, che si dipana indietro e avanti nel tempo, da Petrarca a Tasso, a Montaigne, seguendo il tema della lettura come incontro personale, come dialogo con gli autori che si leggono. Il libro diventa un corpo, una persona; i ritratti degli autori, che comparivano nelle biblioteche o negli studioli come spesso fanno le fotografie sui muri di casa dei lettori di oggi, aiutano a mettere in atto una specie di rievocazione negromantica che è capace di sfidare la morte, di stabilire legami di amicizia al di là delle barriere del tempo.
EUR 28.50
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Il metodo Aristotele. Come la saggezza degli antichi può cambiare la vita
Tutti vogliamo essere felici. Ma appena ci fermiamo a riflettere iniziano i guai: cos'è davvero la felicità? Cosa vuol dire essere felici? La felicità è uno «stato» o un «processo», è oggettiva o soggettiva? In questi casi conviene rivolgersi a chi per primo e meglio di tutti ha messo la felicità al centro delle proprie riflessioni: Aristotele. È quello che fa Edith Hall, una delle classiciste piú importanti al mondo, che nelle dieci sapienti lezioni di questo libro ci mostra come il grande filosofo sia ancora la guida migliore per orientarsi nel caos della vita di ogni giorno. «Edith Hall esce dalla torre d'avorio degli specialisti e, tra Mary Beard e Mary Poppins, infonde nuova vita alle dottrine di Aristotele per i lettori del ventunesimo secolo». «Hall ha riscritto Aristotele con il linguaggio di oggi, applicando le sue lezioni alla quotidianità: dalla felicità al resistere alle tentazioni, dal compilare il curriculum all'autoanalisi». Le parole «felice» e «felicità» - happy e happiness - vanno alla grande. Potete comprare un Happy meal, o bere un cocktail a un happy hour. O magari prendere una «pillola della felicità» per tirarvi su, o postare una faccina felice sui social. Sulla felicità, tuttavia, abbiamo le idee confuse. D'accordo, tutti pensano di volere essere felici, ma cos'è, davvero, la felicità? È uno stato psicologico duraturo nel tempo o un attimo cosí effimero che, appena ci rendiamo conto di viverlo, è già passato? È qualcosa di oggettivo, riconducibile a determinati parametri (ad esempio godere di buona salute, essere liberi da preoccupazioni finanziarie o dall'angoscia esistenziale) o è qualcosa di soggettivo, che non può essere misurato né osservato, qualcosa che non va accostato al «benessere» ma alla «soddisfazione» o alla «letizia»? Aristotele fu il primo filosofo a chiedersi davvero cos'è la felicità e cosa possiamo fare per diventare persone felici: un programma che mantiene ancora intatta la sua validità. Edith Hall, una delle classiciste piú importanti al mondo, presenta l'antica e veneranda etica aristotelica in un linguaggio contemporaneo. Applica cioè gli insegnamenti di Aristotele a svariate sfide pratiche della vita reale: prendere una decisione, scrivere una domanda di lavoro, parlare in un colloquio, usare la tabella dei Vizi e delle Virtú per un'analisi del proprio carattere, resistere alle tentazioni, scegliere gli amici e i partner. Sono pochi i filosofi, i mistici, gli psicologi e i sociologi che hanno fatto molto di piú che riformulare le fondamentali intuizioni di Aristotele. Ma lui le ha dette per primo, meglio, piú chiaramente e in modo piú olistico di chiunque le abbia successivamente riprese. Ogni parte delle sue prescrizioni per essere felici si riferisce a una diversa fase della vita umana, ma al tempo stesso le interseca tutte. In qualsiasi periodo della vita vi troviate, le idee di Aristotele possono rendervi piú felici.
EUR 18.52
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Carteggio 1923
Come ogni carteggio debitamente ricostruito, quello di Piero Gobetti restituisce precisi contesti e trame di rapporti interpersonali, individua lacune della documentazione e rimozioni della memoria postuma, costituendo una sorta di «autobiografia involontaria» dell'autore.\r\n\r\nIl Carteggio 1923 di Piero Gobetti porta alla luce gli eventi e le strategie di un anno che fu cruciale per il ventiduenne direttore de «La Rivoluzione Liberale»: nel giro di pochi mesi, a fronte della precoce persecuzione del governo fascista, Gobetti compí quelle scelte insieme politiche, di vita e di lavoro, che fecero di lui un personaggio pubblico, portatore di un nuovo progetto politico. Il «liberalismo agonistico» di Gobetti si manifestò nella Piero Gobetti editore, fondata nel marzo 1923 come «casa editrice di opposizione e di avanguardia», spazio nuovo che attirò politici autorevoli e giovani letterati esordienti equamente dal Nord, Centro e Sud della penisola. Dalle lettere appare anche già matura la disponibilità di Gobetti ad affiancare, in vista delle elezioni politiche del 1924, all'azione culturale l'organizzazione politica tramite gruppi di opposizione.
EUR 66.50
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Non è un paese per vecchi
I destini di tre uomini in un mondo dove solo gli spietati sopravvivono e dove si può scegliere soltanto «in quale ordine abbandonare la propria vita».Nel Texas di oggi, lungo il confine con il Messico, si incrociano i destini di tre uomini. Uno di loro sta fuggendo con una borsa piena di soldi, gli altri due lo inseguono. Llewelyn Moss, un reduce del Vietnam, si è ritrovato sul luogo affollato di cadaveri di una battaglia fra narcotrafficanti e ha colto al volo un'occasione troppo grande per lui. Sulle sue tracce si muovono Anton Chigurh, un assassino psicopatico con una pericolosa filosofia della giustizia, e lo sceriffo Bell, un uomo del passato che non sa farsi una ragione della ferocia del presente. Il destino di Moss dipende da quale dei due inseguitori lo troverà per primo. Un romanzo crudo e implacabile come una premonizione di tragedia, che riporta il lettore in quei paesaggi del Sudest degli Stati Uniti dove i vecchi valori hanno ceduto il passo a una violenza cieca e incontrollata. Dove vivono uomini che, «se uno li ammazzasse tutti, toccherebbe costruire una dépendance dell'inferno».
EUR 12.35
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Terapia di coppia per amanti
Che cosa sono esattamente gli amanti? Quella che formano è una coppia imperfetta o un'unione che non desidera niente al di fuori di ciò che ha?\r\n\r\n«Ogni scrittore ha il suo mestiere. C'è chi scrive da architetto, chi da ingegnere, scalatore o musicista, ragioniere o equilibrista, ballerino, sarto o elettricista. Diego De Silva invece è un palombaro. E il mare che affronta è quello affollato dell'amore» - \r\nFabio Genovesi, «La Lettura del Corriere della Sera»\r\n\r\nDue adulti sposati (non tra loro) si ritrovano uniti da una passione incontrollabile e da un amore coriaceo, particolarmente resistente alle intemperie. Viviana è sexy, vitale e intrigante, e ha un notevole talento per i discorsi intorcinati. Modesto è meno chic, ma abilissimo nell'autoassoluzione. Moderatamente vigliacco, aspirerebbe alla prosecuzione a tempo indeterminato della doppia vita piuttosto che a un secondo matrimonio, visto che già il suo non è che gli piaccia granché. Ma Viviana, nella crucialità del dilemma, trascina Modesto dall'analista, alla ricerca di una possibilità di salvezza per il loro rapporto ormai esasperato da lacerazioni continue. Un romanzo a due voci, maschile e femminile, che si alternano a raccontare la loro storia mentre la vivono e ci trascinano in un'immersione nelle complicazioni dei sentimenti, nei conflitti che apriamo continuamente per la paura di affidarci all'amore e dargli mandato a cambiarci la vita.
EUR 12.35
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Capolavori
«Verrà un giorno in cui sapremo il perché di tutto questo, di tante sofferenze. Allora non ci saranno piú misteri, ma nel frattempo dobbiamo vivere!»\r\n\r\n«I monologhi di Anja, di Sonja, di Masha, di Oľga, di Irina, nei quali il futuro luccica coi suoi colori come nelle sfere di cristallo delle veggenti somigliano ai finali di certi film di Chaplin, dove l'eroe si allontana svanendo in una lunghissima strada. In realtà la durevole attesa dei personaggi cechoviani si risolve in una torpida assenza, che per noi non è troppo diversa da quella dei due clown che aspettano il misterioso Godot». (Angelo Maria Ripellino)
EUR 12.35
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L' intruso
I detective Antoinette Conway e Stephen Moran non sono popolari alla Omicidi di Dublino: nessuno perdona a Antoinette di essere una donna e a Moran di essere suo alleato. È per questo che a loro toccano solo le rogne e la routine di cui nessuno vuole occuparsi, come sembra essere l'assassinio di Aislinn Murray. \r\n\r\n«Una meraviglia, puro piacere, un poliziesco dal gran ritmo, ma pieno di sfumature...French pensa e architetta trame come pochi altri» - Los Angeles Times\r\n\r\n «Un romanzo che non lascia scampo da una autrice che è una fuoriclasse» - The Independent\r\n «Una lettura eccitante e coinvolgente regalataci da una delle migliori scrittrici di thriller del momento» - The Guardian\r\n\r\nL'hanno ritrovata in casa, riversa accanto a un tavolo apparecchiato per una cena romantica. All'apparenza, il classico litigio tra innamorati finito in tragedia. Ogni indizio incastra il ragazzo della vittima, ma Conway non è convinta, e resiste alle pressioni di chi vorrebbe chiudere l'incartamento in fretta. Troppe interferenze, troppe ombre nella vicenda. E quando inizia a indagare sul serio, quello che doveva essere un caso scontato prende una piega inattesa. È solo paranoia oppure, sotto la superficie scintillante, l'unità di punta della polizia nasconde qualcosa?
EUR 19.95
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L' invenzione del globo. Spazio, potere, comunicazione nell'epoca dell'aria
Finalista al Premio Napoli 2018, sezione Saggistica.\r\nIl libro ripensa la globalizzazione da una prospettiva originale, basata sull'idea che il nostro tempo sia partecipe di una rivoluzione spaziale paragonabile solo a quella che, all'epoca della conquista degli oceani, ha fatto sorgere l'età moderna\r\n\r\nSviluppando la riflessione di Carl Schmitt circa il potere degli elementi (terra, mare, fuoco, aria), Vegetti indica nell'avvento della spazialità aerea l'esordio di una seconda fase globale, che attraverso l'aviazione, le onde elettromagnetiche, i sistemi della telecomunicazione satellitare, i viaggi spaziali e la tecnologia informatica ha plasmato un nuovo spazio e una nuova coscienza spaziale. L'autore studia in chiave genealogica gli effetti riconducibili a questa profonda transizione storica: effetti di ordine politico e sociale, ma anche antropologici, dato che la metamorfosi dello spazio esige un riorientamento complessivo del rapporto tra il soggetto e il mondo cui appartiene. In questa prospettiva il volume interroga la crisi della statualità, ovvero del nomos della terra quale la modernità l'ha conosciuto, e la nascita di un nuovo ordine globale ancora in cerca di se stesso.
EUR 20.90
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Eguaglianza. Una nuova visione sul filo della storia
E come Eguaglianza. Un'idea al cuore dell'identità dell'Occidente, raccontata attraverso un entusiasmante percorso storico per arrivare a offrirne una nuova, forse decisiva, interpretazione. La storia è, in questo libro, la chiave per proporre una nuova, inaspettata, idea d'eguaglianza, capace di dare un senso al nostro tempo. \r\nUn viaggio attraverso i secoli - dalla Grecia classica a Roma, alla prima modernità dell'Occidente, alla grande stagione del capitale e del lavoro, sino ai problemi del presente - alla ricerca di una strada alternativa, abbozzata, dimenticata e mai davvero percorsa, per pensare l'eguaglianza. La fine della grande industria e del lavoro operaio nella parte economicamente piú avanzata del mondo hanno distrutto le basi culturali, sociali ed economiche dei paradigmi moderni dell'eguaglianza, e hanno lasciato un grande vuoto che ci disorienta e mette a rischio. Come venirne fuori? Serve un cambiamento radicale nel modo di concepire noi stessi e il nostro posto nel mondo, lontano dai miti del «sociale» e del «collettivo», ma capace di interpretare la rivoluzione che stiamo vivendo.
EUR 19.00
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W o il ricordo d'infanzia
W o il ricordo d'infanzia è stato per Perec il libro della vita, piú volte pensato e ripensato, piú volte preso, abbandonato e ripreso. \r\n\r\n«W o Il ricordo d'infanzia è uno dei libri più profondi e commoventi che io abbia mai letto.» - Paul Auster\r\n\r\nÈ sicuramente il suo libro piú autobiografico, quello che affronta, con vari filtri, la tragedia della sua infanzia: la scomparsa dei genitori inghiottiti dalla guerra e dal nazismo. L'enigma, il puzzle, «marchio di fabbrica» dell'autore, è qui al servizio sia del suo scavo dentro l'origine dei fatti, sia della reticenza e delle maschere che tenderebbero a non rivelarla. Forse anche per questo meccanismo ambiguo, che tocca il cuore profondo della letteratura, il romanzo piú privato di Perec riesce a diventare un testo universale sull'assenza, e sulla vita che con l'assenza deve fare continuamente i conti. In questo libro ci sono due testi semplicemente alternati; potrebbe quasi sembrare che non abbiano niente in comune, eppure sono inestricabilmente intrecciati, come se nessuno dei due potesse esistere da solo, come se soltanto il loro incontro, quella debole luce che gettano l'uno sull'altro, potesse rivelare ciò che non è mai detto apertamente nell'uno, mai detto apertamente nell'altro, ma solo nella loro fragile intersezione. Uno di questi testi è interamente immaginario: è un romanzo di avventure, la ricostruzione, arbitraria ma minuziosa, di una fantasia infantile attorno a uno stato retto dall'ideale olimpico. L'altro testo è un'autobiografia: il racconto frammentario di una vita di bambino durante la guerra, un racconto povero di exploit e di ricordi, fatto di brani sparsi, di assenze, di oblio, di dubbi, di ipotesi, di magri aneddoti. Il racconto di avventure, in confronto, ha qualcosa di grandioso, o forse di sospetto. Perché comincia con una storia e, all'improvviso, si lancia in un'altra storia: in questa interruzione, in questa frattura che sospende il racconto sul filo di non si sa quale attesa, si trova il luogo di origine di questo libro, quei punti di sospensione in cui si sono impigliati i fili spezzati dell'infanzia e la trama della scrittura. G. P.
EUR 18.05
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Lo spettro
Sono passati tre anni da quando Harry Hole è andato via. Via da Oslo, via dalla Centrale di polizia, via dalla donna che ha amato e ferito troppo, e troppe volte. Ma dai suoi fantasmi no, da quelli non è riuscito a fuggire: l'hanno inseguito a Hong Kong e ora lo reclamano, e Harry non può non rispondere, non può non tornare. Oleg, il figlio di Rakel, il ragazzo che lui ha cresciuto come fosse anche figlio suo, è in carcere. Accusa: l'omicidio di Gusto Hanssen, il suo migliore amico. Movente: secondo gli investigatori, un regolamento di conti nel mondo della droga. Ma Harry non ci crede. Oleg, il suo Oleg, il bambino che lo teneva per mano e lo chiamava papà, può essere diventato un tossicodipendente, ma non un assassino. E a lui non resta che correre a casa, correre contro il tempo, in cerca di una verità diversa da quella già decretata. Una verità che si nasconde tanto nelle maglie dei sentimenti più profondi che legano le persone, quanto nei quartieri dello spaccio, con l'ombra misteriosa di un nemico inafferrabile che lo vuole morto.
EUR 14.25
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Sangue e neve
Negato come rapinatore di banche perché incasina le fughe. Negato come pappone perché si affeziona alle prostitute. Negato come pusher o esattore di crediti perché non sa tenere i conti. Nel giro della mala, l'unica cosa che Olav è capace di fare è il liquidatore, il killer. Ma quando Daniel Hoffmann, il boss della droga di Oslo, gli ordina di uccidere sua moglie perché lo tradisce, persino lui capisce di essere finito in un mare di guai. Se poi, anziché uccidere la donna, Olav se ne innamora, è chiaro che il mare è destinato a diventare un oceano. Ormai braccato, gli resta una sola speranza: liquidare Hoffmann prima che Hoffmann liquidi lui, magari chiedendo aiuto al suo peggior nemico. Auguri.
EUR 10.92
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Alla ricerca del tempo perduto
La strada di Swann. All'ombra delle fanciulle in fiore. I Guermantes. Sodoma e Gomorra. La prigioniera. Albertine scomparsa. Il tempo ritrovato.«A confronto con l'opera di Proust, quasi tutti i romanzi che si conoscono sembrano dei semplici racconti. Alla ricerca del tempo perduto è una cronaca ricavata dal ricordo: nella quale la successione empirica del tempo è sostituita dal misterioso e spesso trascurato collegarsi degli avvenimenti, che il biografo dell'anima, guardando all'indietro e dentro di sé, sente come l'unica cosa vera. Gli avvenimenti passati non hanno piú potere su di lui, ed egli non finge mai che quanto da tempo è accaduto non sia ancora accaduto, e che non sia ancora deciso quanto da tempo è deciso. Perciò non c'è tensione, non c'è acme drammatico, non c'è assalto e scontro, né susseguente soluzione e pacificazione. La cronaca della vita interiore scorre con armonia epica, poiché è soltanto ricordo e introspezione. È la vera epica dell'anima, la verità stessa, che qui irretisce il lettore in un dolce, lungo sogno in cui egli soffre molto, ma soffrendo gode anche la libertà e la pace; è il vero pathos del decorso delle cose terrene, quel pathos che sempre scorre, che mai si esaurisce, che costantemente ci opprime e costantemente ci sostiene.» (Erich Auerbach)
EUR 52.25
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La notte della rabbia
Un noir drammatico sullo sfondo degli Anni di Piombo e un protagonista difficile da dimenticare: un autentico eroe riluttante. Candidato al Premio Giorgio Scerbanenco 2017 per il miglior romanzo noir italiano\r\n\r\n«Una cosa che Leone amava del proprio lavoro era la possibilità di limitare le conversazioni all'essenziale. Berardi non si era neppure sognato di chiedergli la meta, l'avrebbe saputa al momento opportuno. Avevano una pista, il resto era contorno»\r\nRoma, 1974. I terroristi delle Sap hanno rapito il professor Marcelli, astro nascente della politica nazionale. Le indagini che il colonnello dell'Arma Leone Ascoli avvia insieme al giudice Tramontano si presentano subito complesse. L'unico appiglio è la presenza di una testimone. Come se non bastasse, alla porta dell'ufficiale bussa «Bepi», un ex partigiano che gli ha salvato la vita ad Auschwitz: l'uomo gli comunica che l'aguzzino del campo si trova in città sotto falso nome e gli chiede di consegnarglielo. Il problema è che l'ex SS è diventato un agente doppio, in bilico fra le due anime di una Germania divisa dalla conferenza di Yalta. Intanto le Sap lanciano un ultimatum: o lo Stato libera il loro capo, o Marcelli verrà giustiziato. Per Ascoli sono ore drammatiche. Nella sua mente passato e presente si rincorrono, e sono molte le cose con cui si trova a fare i conti: prima fra tutte la sua coscienza. «Leone divaricò le gambe sino ad allineare i piedi alla larghezza delle spalle, poi si inarcò leggermente per fissare il baricentro nell'ombelico, la posizione piú comoda. Mosse in cerchio la testa per rilassare i muscoli del collo, aprí e chiuse le mani a turno. Non erano sudate e quello contava, al momento opportuno non lo avrebbero tradito. Solo allora guardò davanti a sé. A venti metri c'era la sagoma, la parte superiore del corpo di un uomo. La osservò con piú attenzione. Le opzioni erano due: la testa o lo spazio fra il petto e lo stomaco, chiamato «bersaglio grosso». A una certa distanza è la scelta migliore, è piú facile colpirlo, ma presenta profili di rischio. Se l'avversario indossa un giubbetto antiproiettile la fine è già scritta, sarà lui a beccarti prima che tu possa mirare di nuovo».
EUR 17.10
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Un attimo prima
Proiettandosi in avanti di alcuni anni, Fabio Deotto ci racconta un domani sorprendentemente possibile. E ci mostra il nostro presente in tutta la sua bellezza, in tutte le sue contraddizioni, con tutta la sua energia.\r\n \r\n«Seguivo Alessio in quella notte assurda come nei sogni, da ragazzino, avevo seguito famelici mostri che mi invitavano a visitare le loro tane misteriose. Lo guardai recuperare la coperta e raccoglierla sotto un'ascella, rannicchiarsi dietro un container e proseguire accovacciato. Piú che il complice di un crimine mi sentivo il co-protagonista di un videogioco, come se quel magazzino fosse un livello da superare, un record da sbriciolare, e non importava quante vite rimanessero, finché l'altro comando lo teneva Alessio avevo un motivo per infilare monetine nella fessura»\r\n\r\n\r\nLa crisi che ha investito l'Occidente è giunta alle sue estreme conseguenze e il mondo vive un difficile periodo di transizione, in cui il lavoro ha perso la sua centralità. In questo contesto l'ex biologo Edoardo Faschi, ossessionato dalla morte del fratello Alessio avvenuta vent'anni prima, si sottopone a un trattamento psicologico sperimentale ispirato alla scatola specchio di Ramachandran - un dispositivo utilizzato per curare la sindrome dell'arto fantasma nei pazienti mutilati - che promette di aiutarlo a elaborare la perdita. Nel corso della terapia ripercorrerà le vicende della sua famiglia fino ad arrivare agli anni in cui Alessio è diventato un esponente di spicco del Movimento Occupy. Cosí facendo getta un nuovo sguardo sulla storia tormentata di questo inizio millennio, fornendone un'interpretazione a tratti drammatica, a tratti ironica, sempre convincente. Come altri coetanei, Edoardo rischia di perdersi in una sterile contemplazione del passato, ma la ricomparsa improvvisa del figlio di Alessio, Sealth, di cui aveva perso le tracce, lo costringerà a scuotersi e a compiere una scelta. In nessun modo il destino deve ripetersi.
EUR 18.52
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Il Paradiso è altrove
«È qui il Paradiso?» «No, non è qui, è all'altro angolo». Il gioco antico dell'infanzia, in cui si insegue qualcosa che mai si potrà raggiungere, appare nelle vite tempestose dei due protagonisti: Paul Gauguin, l'eccelso pittore, e Flora Tristán, sua nonna materna.Il gioco appare non soltanto con la forza del ricordo, ma con il suo possente valore simbolico, di ricerca del Paradiso in terra, inteso come giustizia, bellezza, libertà, amore: l'Utopia, insomma. E due utopisti, a diverso titolo, sono Paul Gauguin e Flora Tristán, sua nonna materna, agitatrice sociale e proto-femminista, le cui vicende vengono narrate, in parallelo, da questo trascinante romanzo.
EUR 13.78
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L' adolescente
La cronaca famigliare che Dostoevskij inventa ispirandosi alle rubriche dei giornali è molto diversa da quella cui ci aveva abituato Tolstoj, con la sua rappresentazione di un solido mondo patriarcale. Lacerata e divisa, la famiglia di Dostoevskij è lo specchio dei tempi nuovi, dei traffici di una società avida e iniqua che non esita a lanciarsi nelle imprese più spregiudicate, a perdersi in tormentosi conflitti con i demoni che la agitano. Confessione autobiografica di un giovane ventenne, "L'adolescente" snoda una sequenza vertiginosa di fatti, un turbine di avvenimenti incalzanti. Figlio naturale di un proprietario terriero, Arkadij coltiva sogni di potere e rivincita, ma non riuscirà a sottrarsi al giro di ricatti e intrighi.
EUR 12.35
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Ma quale paradiso? Trai jihadisti delle Maldive
P come Paradiso. Un reportage sorprendente per capire il fondamentalismo islamico da un luogo dove primo e terzo mondo sono divisi ma vicini e il loro contrasto è illuminanteTutti conosciamo qualcuno che è stato alle Maldive. Ma quanti di noi sanno che si tratta di un paese musulmano? E che sono il paese con il più alto numero pro capite di foreign fighters? Alle Maldive tutti conoscono qualcuno che è stato in Siria. Nonostante la pretesa universalità del «califfato», i jihadisti sono molto influenzati dai contesti nazionali. Nella scelta di arruolarsi l'emarginazione economica e sociale spesso ha un ruolo più decisivo della religione. Icona del turismo di lusso, sinonimo di paradiso, le Maldive sono in realtà tra le isole più inospitali del pianeta. La popolazione è concentrata nella capitale, Male, una delle città più sovraffollate al mondo, preda di povertà, criminalità, eroina. Dal turismo arrivano miliardi di dollari, che finiscono a una manciata di imprenditori vicini al governo, che non tollera alcun dissenso. In questo reportage non parlano solo i jihadisti. Parlano i loro fratelli, i loro amici. Che anche se non condividono le loro ragioni, non li contrastano, perché non si sentono parte del mondo contro cui combattono. I jihadisti, alle Maldive, non sono degli squilibrati. Sono i nostri autisti e camerieri.
EUR 15.20