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Vicino alla dimora del serpente
Nessuno ascolta il demone di un altro l'anonimo richiamo l'insensato boato o pigolio musica sghemba per irreali fuochi d'artificio sta tutto nel non detto il dito sulle labbra per non piangere. \r\n«Tutto il peso del mondo sta nel cranio che l'acrobata al cornicione ostende». \r\nNon è un caso che la figura dell'acrobata segni, fin dalle poesie iniziali, la nuova raccolta di Ottavio Fatica. La sua poesia, di cui si possono trovare in Italia pochi antesignani (in primis Ripellino), è una sfida sempre sul filo dell'invenzione linguistica, ma l'immagine del funambolo, o quella simile del «tuffatore in bilico sul ciglio del crepaccio» in altre poesie, è anche fortemente simbolica, fra la vocazione a sondare il cielo e il tonfo «nelle feci del presente» sempre in agguato. La raccolta si snoda all'interno di una contraddizione, quasi una gabbia ontologica: perché le «splendide parole» sono le cose piú preziose che abbiamo, ma «il bello è che la verità sta tutta nel non detto». E d'altra parte se siamo «in libertà sulla parola» significa, a seguire il pun nei due sensi, che la lingua è il nostro spazio di libertà, ma che la nostra condizione è comunque una sorta di libertà vigilata e infrangere «il muro», «la coltre», «la crosta», insomma, uscire dallo stallo delle esistenze è impossibile. Dunque quella di Fatica è una poesia che concentra il massimo di esuberanza e di sfida ma sottintende o addirittura pretende lo scacco, lo smacco, la disfatta. E la malinconia sotto la risata del clown.
EUR 13.30
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Il leopardo
Le prime vittime sono due donne. Ritrovate con ventiquattro ferite identiche in bocca. Morte soffocate nel loro sangue, dopo una agonia atroce. Omicidi studiati, efferati, che seguono un rituale. La polizia criminale di Oslo sa di avere un solo uomo che può risolvere il caso. Harry Hole, alcolista, uomo rude e solitario, inviso a molti. Ma Hole si è rintanato a Hong Kong, tra le fumerie d'oppio, per lavare via i ricordi. Sa fin troppo bene che, per risolvere l'ultimo caso, ha messo in pericolo di vita l'unica donna che ha mai davvero amato. E solo quando lo informano che il padre è moribondo in ospedale, Harry Hole decide di tornare a Oslo. Tra le vittime non c'è in apparenza alcun legame, ma Hole subito ne trova uno. Tutte quante hanno trascorso una notte in un isolato rifugio di montagna. E qualcuno, qualcuno capace di un odio lucido e selvaggio, adesso sta braccando gli ospiti di quella notte, uno per uno...
EUR 14.72
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Il pane di ieri
«Mia madre deponeva sul tavolo ogni mattina una gríssia del "pane di ieri", un fiasco di vino, un orciolo di olio e una saliera, tutto ricoperto da un tovagliolo da lei ricamato con la scritta: "l'olio, il pane, il vino e il sale siano lezione e consolazione".»«Il pane di ieri è buono domani», dice per intero il proverbio. Con la bussola di queste parole Enzo Bianchi racconta storie e rievoca volti della propria esistenza: il Natale di tanti anni fa e la tavola imbandita per gli amici, il suono delle campane nella veglia dell'alba e il canto del gallo nel silenzio della campagna, i giorni della vendemmia e la cura dell'orto. Trova il momento della solitudine e quello della veglia, accoglie la vecchiaia come una stagione che arriva alla vita. Ogni racconto è la tappa di un cammino sapienziale che parla dell'amicizia, della diversità, del vivere insieme, dei giorni che passano e della gioia. Della vita di ogni uomo in ogni tempo e terra del mondo.
EUR 9.50
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Racconti notturni
Inquietanti quanto affascinanti «indagini» poetiche della realtà.«Anticipatore del realismo borghese e del surrealismo, narratore scapigliato di avventure ottocentesche e analizzatore dell'inconscio, umorista trascendentale e sognatore delle fiabe, antesignano dell'angoscia moderna e della dissociazione della personalità, esponente dello slancio romantico e ironico superatore dei limiti ideologici del romanticismo. Nei suoi racconti s'incontra la pittura del mondo provinciale tedesco ancora sacroromano- imperiale e la piú alta dimensione della rêverie romantica, [...] lo sguardo nei piú cupi abissi dell'inconscio e la pura liberazione nella fiaba, il divertimento piú spassoso e un procedimento strutturale per 'simboli' di straordinaria attualità.» (Claudio Magris)
EUR 10.45
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La moda della vacanza. Luoghi e storie 1860-1939
L'Orient Express e i suoi passeggeri con passaporto diplomatico, il Lido di Venezia con i capanni sulla spiaggia, le architetture coloniali, Monte Carlo, gli abiti dei piú grandi couturiers, il maharaja di Indore, i primi sci, il lungomare di Brighton, le acque di Vichy, i musicisti e gli scrittori, le teste coronate e la café society. E, ancora, il Train Bleu che corre verso la Costa Azzurra, il Bund di Shanghai, il fumoir del transatlantico Normandie decorato con i pannelli in lacca dorata di Jean Dunand, Lawrence d'Arabia, Marienbad, il Raffles Hotel di Singapore, la marinière di Coco Chanel, Gor¿kij e Lenin che giocano a scacchi a Capri... Sono solo alcuni dei protagonisti di queste pagine che raccontano il trionfo del turismo tra Otto e Novecento attraverso l'architettura e la moda.Dal secondo Ottocento e fino allo scoppio della Seconda guerra mondiale uno sciame di turisti percorre in lungo e in largo l'Europa, e poi buona parte del globo, in carrozza, in treno, in automobile, in transatlantico e in dirigibile. Teste coronate e membri dell'alta società, artisti, scrittori, dandy, spie e avventurieri si danno appuntamento in casinò e grand hotel, spiagge e terme, promenade e ristoranti alla ricerca del medesimo, rassicurante e riconoscibile comfort: a Biarritz come a Luxor, a Baden-Baden come a Singapore. Dove alloggiano, come si divertono? Che cosa indossano sulle spiagge lungo la Manica, durante l'inverno mite di Nizza o l'estate di Ostenda? Quali abiti si inventano per i nuovi sport invernali, a St Moritz o a Megève, e quali per le escursioni nell'afa dell'Estremo Oriente?\r\n\r\n«Io non ho mai aspirato a essere un grande viaggiatore. Sono stato, piú semplicemente, un giovane tipico del suo tempo». Lo scrittore britannico Evelyn Waugh rie-voca cosí i suoi anni Venti e Trenta: «Si viaggiava perché ci veniva naturale farlo. Sono contento di averlo fatto quando viaggiare era un piacere». […] Fra il 1815 e il 1914 il numero delle stazioni balneari e termali raddoppia sul solo territorio britannico, mentre aumenta di venti o trenta volte sul continente europeo. Si seguita a trascorrere l'estate e parte dell'autunno nelle ville di proprietà e perdurano i flussi legati alle «stagioni» nelle grandi capitali, non solo europee. Londra, Parigi e New York attraggono con feste, mostre e grandi esposizioni, musei, concerti, teatri di prosa e d'opera, appuntamenti dai couturiers e negozi di lusso. Tuttavia sempre piú spesso ci si reca a «passare le acque» nei centri termali, ormai numerosi e ben attrezzati, si va al lago e di lí in montagna per esplorare, scalare, anche sciare; ci si bagna d'acqua e poi di sole nelle stazioni balneari di nuova fondazione, sui lidi prima nordeuropei e poi mediterranei. Si viaggia addirittura verso l'oriente, alla ricerca delle piú varie e impensabili suggestioni esotiche, spinti da interessi economici, afflati religiosi, passioni archeologiche. È l'età d'oro del turismo, durante la quale le élite - prima l'aristocrazia, poi l'alta borghesia - costruiscono canoni di gusto, dinamiche di relazione, strutture funzionali a soddisfare aspettative del...
Cara Ijeawele ovvero Quindici consigli per crescere una bambina femminista
Adichie ha scritto un intenso pamphlet sotto forma di lettera, con uno sguardo confidenziale eppure politico.«La maternità è un dono fantastico, ma evita di definirti solo in termini di maternità. Sii una persona completa.In queste prime settimane da neo mamma sii gentile con te stessa. Chiedi aiuto. Pretendi aiuto. Non esistono le Superdonne.Non dire mai a tua figlia che deve fare una cosa o che non la deve fare "perché sei una femmina". "Perché sei una femmina" non è mai una buona ragione. In nessun caso.»Cosa significa essere femminista oggi? Per prima cosa reclamare la propria importanza, di individuo e di donna insieme; reclamare il diritto all'uguaglianza senza se e senza ma. E cosa significa essere una madre femminista? Non smettere di essere una donna, una professionista, una persona, e condividere alla pari la responsabilità con il proprio compagno. Mostrare a una figlia le trappole tese da chi la vuole ingabbiare per mezzo della violenza, fisica o psicologica, in un ruolo predefinito, e spiegarle che quel ruolo non ha nessun valore reale e che potrà scegliere di essere ciò che vorrà. Farle capire che la sua dignità non dipende dallo sguardo e dal giudizio degli altri e che la sua realizzazione non dipenderà dal compiacere quello sguardo. E significa soprattutto insegnarle che l'amore è la cosa più importante, ma che bisogna anche capire quando è il caso di battersi contro l'ingiustizia.\r\nAdichie ha scritto un intenso pamphlet sotto forma di lettera, con uno sguardo confidenziale eppure politico. La sua voce, che sa essere intima e allo stesso tempo universale, ha saputo dare vita a un manifesto necessario in un presente in cui dobbiamo imparare a vivere la differenza per poterci ancora dire umani.
EUR 14.25
Via Katalin
"Perdere la giovinezza è terribile, non per ciò che viene tolto, ma per qualcosa che viene dato. Non è la saggezza, né la serenità, né la lucidità, né la pace. È la consapevolezza che l'insieme si è dissolto", scrive Magda Szabó. Ed è questa lenta dissoluzione che racconta, incrociando i destini di tre famiglie di Budapest - i Biro, gli Held e gli Elekes - che, prima della guerra, abitano in case vicine in Via Katalin. Le ragazze Elekes, Iren e Blanka, ed Henriette Held sono follemente innamorate di Balint Biro, ma ognuna di loro sa che Balint è solo per Iren. Il paradiso in cui credono di vivere si trasforma in inferno quando gli Held vengono deportati e la loro figlia Henriette, inizialmente nascosta dai Biro, viene uccisa da un soldato. La tragedia è per i sopravvissuti il preambolo di una lunga deriva in cui sfilano tutti i demoni dell'Ungheria comunista del dopoguerra. Come affrontare la vita in tali tormenti?
EUR 10.45
Cosa pensano le ragazze
"Ho parlato per due anni con mille donne, da sei a novantasei anni. Soprattutto adolescenti, giovani donne. Ho posto a tutte le stesse domande: cosa sia importante nella vita, come ottenerlo, come fare quando quel che si aspetta non arriva. Nelle risposte il tema centrale è sempre l'amore. L'amore e il sesso, l'amore e il desiderio, il tradimento, la famiglia, l'impegno, il corpo, l'amore e i soldi. Una sinfonia di voci raccolte davvero, ascoltate davvero: occhi visti con gli occhi, risate e lacrime, confessioni e segreti. Un'orchestra di strumenti diversi, una sola musica. Da questo coro di parole sono nate le mie storie: prendono occasione dalla realtà ma si aprono alla libertà di immaginare, da un frammento di verità, vite e mondi." (Concita De Gregorio)
EUR 10.45
Riportando tutto a casa
«I cambiamenti scavano la fossa al vecchio mondo in modo che il suo crollo sia spesso molto silenzioso. È cosí che cambiano gli uomini - una smorfia, uno scatto di nervi, una parola al posto di un'altra parola -, è cosí che da un momento all'altro non siamo piú noi stessi.»La città è Bari. Il momento, gli anni Ottanta. Il denaro corre veloce per le vene del Paese. I tre adolescenti che si aggirano per le strade di questo libro hanno in corpo una sana rabbia, avvelenata dal benessere e dalla nuova smania dei padri. Si azzuffano e si attraggono come gatti selvatici, facendo di ogni cosa - la musica, le ragazze, le giornate - un contorto esercizio di combattimento. Ma negli angoli dei quartieri periferici li aspetta il lato in ombra di quel tempo che luccica: qualcosa che li costringerà a mettere in discussione le loro famiglie, i loro sentimenti, e perfino se stessi. Ci metteranno vent'anni per venirne a capo.
EUR 12.35
Vegan. Un manifesto filosofico
Essere vegani non è né una moda, né una dieta. Essere vegani vuol dire, prima di tutto, abbracciare una filosofia. \r\n\r\nPerché chi sceglie di essere vegano ha deciso di non mangiare piú dei «qualcuno» che la nostra società ha trasformato in dei «qualcosa» non solo per mettere fine a una barbarie, ma per salvaguardare l'architettura sociale, ambientale ed economica del nostro futuro. Tuttavia, nonostante questo stile di vita abbia alle spalle centinaia d'anni di riflessione sull'etica e l'ambientalismo, in molti oggi decidono di diventare vegani solo per nobilitarsi e sentirsi migliori degli altri. Ma per inseguire un vero cambiamento epocale è necessario un nuovo tipo di veganesimo, filosoficamente orientato e piú integrato nella società. Lontano dal fanatismo e dal controllo militaresco dei frigoriferi, e piú tollerante nei confronti di chi non ha ancora fatto questa scelta. Con Vegan Leonardo Caffo mette a disposizione di tutti noi un'originale riflessione filosofica che, vagliando i limiti e le risorse della pratica alimentare piú discussa, amata e odiata del nostro tempo, apre una finestra su un diverso mondo possibile.
EUR 11.40
Paradise Sky
Scatenato, brillante e violento, Paradise Sky è il capolavoro western di Joe Lansdale.\r\n\r\n«Mentre le pagine scorrono, le immagini iniziano a danzare davanti agli occhi come in un sogno avvolgente: si sentono gli spari, il soffio del vento caldo e il gelo della luna del deserto» - Massimo Vincenzi, La Stampa\r\n\r\n Tra banditi e indiani, saloon e praterie, la leggenda di un cowboy nero che sfida a colpi di Colt il Sud bianco e razzista. Deadwood, territorio del South Dakota. Il posto perfetto per reinventarsi una vita. Soprattutto se, come Nat Love, hai alle calcagna un marito in cerca di vendetta e una mira eccezionale. Soldato e pistolero, Nat sembra destinato alla gloria. Ha tutto quello che un uomo del West può desiderare, compresa la donna dei suoi sogni e il rispetto di leggende come Wild Bill Hickok. Ma nell'America di fine Ottocento, se sei nero come Nat, gli errori del passato non smettono mai di darti la caccia come segugi assetati di sangue. Privato della casa, dell'amore e di tutto ciò che aveva conquistato, a Nat Love non resta che mettersi sulle tracce dei suoi persecutori, pronto all'ultimo, mortale duello.
EUR 13.78
L' identità culturale non esiste
Un piccolo libro con una tesi molto grande: per risolvere i conflitti che dilaniano il mondo, e in particolare l'Europa, dobbiamo partire dal concetto di «identità culturale». \r\n"La rivendicazione di un'identità culturale tende oggi a imporsi in tutto il mondo, a causa dei nazionalismi e della globalizzazione. Ma è un errore parlare di «differenze» che isolano le culture. Conviene, piuttosto, parlare di scarti, che le mantengono l'una di fronte all'altra, promuovendo un terreno comune."\r\n\r\nUn concetto pernicioso che porta a pensare alla cultura come a qualcosa di statico, determinato, immobile. Un concetto che tende a produrre da un lato comunitarismi integralisti, dall'altro relativismi inerti e indifferenti. Oppure barricate per difendere orticelli culturali o indifferentismo dove tutto va bene purché omologo e uniforme. Invece proprio della cultura è il dinamismo, lo scambio, la permeabilità. Usando la rara peculiarità intellettuale di una doppia conoscenza, quella del mondo occidentale e del mondo cinese, Jullien riesce a stabilire l'unica piattaforma possibile per un'umanità pacificata. Quella in cui le idee e le culture sono qualcosa di dinamico, di fluido, senza steccati. Un antidoto prezioso a un mondo che costruisce barriere. La rivendicazione di un'identità culturale tende oggi a imporsi in tutto il mondo, a causa dei nazionalismi e della globalizzazione. Ma è un errore parlare di «differenze» che isolano le culture. Conviene, piuttosto, parlare di scarti , che le mantengono l'una di fronte all'altra, promuovendo un terreno comune.
EUR 11.40
Diagnosi e destino
Tutti, prima o poi, riceviamo una diagnosi. Un giorno arriva un esperto e con una parola ci dice qualcosa che modifica il corso della vita, in peggio o in meglio\r\n«La malattia non è una metafora, diceva la Sontag: ma il momento della diagnosi è cruciale nella vita dei pazienti, spesso messi davanti a un bivio esistenziale. Una bellissima guida psicologica, piena di riferimenti letterari, per tutti. Pazienti e, soprattutto, medici» - Robinson, La Repubblica\r\nMomento chiave della relazione medico-paziente, la diagnosi non è solo un processo di conoscenza compiuto da chi la formula, è anche un'occasione importante della conoscenza di sé. Ed è sempre un incontro: con il corpo, la chimica dei farmaci, la cura di sé, la scienza medica, la (s)fiducia nella medicina, il passato dell'anamnesi, il futuro della prognosi, la nostra personalità, le nostre paure e difese. Sulla malattia e l'essere malati si è scritto molto. Meno sulla diagnosi e l'essere diagnosticati. O con internet, sull'autodiagnosticarsi, solitari esploratori dei nostri sintomi. Le diagnosi non sono sentenze e le malattie non hanno un «significato», non sono metafore o colpe. Possono però abitare le nostre vite come narrazioni e mitologie personali. Dal morbillo alla depressione, tutti, prima o poi, riceviamo una diagnosi. Che è timore, conoscenza e relazione. Comprenderne mitologie e significati ci aiuta a percorrere i confini incustoditi delle nostre vite, sempre piú divise tra corpo, mente e tecnologie.
EUR 11.40
La vita fino a te
Dopo il successo di Notti in bianco, baci a colazione, Matteo Bussola scrive un libro sull'amore di coppia. Vissuto, immaginato, sperato, fallito. L'amore che «non ti completa, ma ti comincia». \r\n\r\n«Bussola sa scrivere. Usa le parole con accortezza, con cura, come se fossero importanti. Tanto importanti quanto le esperienze che raccontano» - \r\nMichele Serra\r\n"Il tema del libro è l'amore, anzi tutti gli amori [...] E, ve lo dico: io non so se scriverò altri libri in vita mia, probabilmente sì, magari no, comunque sia questo resterà sempre e per sempre - è una certezza - il libro al quale vorrò più bene."\r\n\r\nMatteo Bussola riconosce ciò che di straordinario si annida nelle cose ordinarie perché le guarda come se accadessero per la prima volta, come se sentisse sempre la vita pulsare in ogni cellula. Ed è con quello sguardo che racconta di relazioni sentimentali, l'istante in cui nascono, il tempo che abitano. Lo fa mettendosi a nudo, ricordando gli amori passati, per ripercorrere la strada che lo ha portato fino a qui, alla sua esistenza con Paola e le loro tre figlie. Soprattutto, lo fa specchiandosi nelle storie di ciascuno: quelle che incontra su un treno, o mentre sbircia dal finestrino della macchina, o seduto in un bar la mattina presto. Quelle che incontra stando nel mondo senza mai dare il mondo per scontato, e che la sua voce intima e familiare ci restituisce facendoci sentire che sta parlando esattamente di noi.
EUR 16.15
Lavoretti. Così la «sharing economy» ci rende tutti più poveri
L come Lavoretti. Le occupazioni sottopagate di Uber, Airbnb e le altre piattaforme che camuffano le loro miserie dietro al racconto della modernità. Rischiando di consegnarci un futuro senza welfare.La domanda da cui parte questo libro è: perché di colpo, è diventato necessario arrotondare? Staglianò racconta il progressivo e sin qui inesorabile svuotamento del lavoro. A partire dagli anni Ottanta il suo valore ha cominciato a degradare rispetto al capitale e da allora la caduta non si è mai arrestata. Dal racconto del presente l'autore individua i principali snodi di questo declino, dal pugno d'acciaio di Reagan contro i controllori di volo alla guerra della Thatcher ai sindacati. Dalla delocalizzazione alla moltiplicazione dei contratti atipici. Dall'automazione che affida alle macchine ciò che prima facevano gli uomini, fino alla gig economy , altro che sharing , che, sotto la maschera della flessibilità, sta istituzionalizzando i "lavoretti", distruggendo nel frattempo la società cosí come la conosciamo. Perché Uber, Airbnb e gli altri pagano tasse risibili nei Paesi dove producono ricchezza, impoverendoli ulteriormente e costringendoli - se non prendiamo radicali contromisure - a un futuro senza welfare. Che aumenterà il bisogno di lavoretti per arrotondare, in una spirale senza fine.
EUR 11.70
Lettere d'amore nel frigo. 77 poesie
Per Luciano Ligabue le canzoni non sono poesie in musica. Sono canzoni, un'altra cosa. A maggior ragione, le poesie non sono canzoni senza musica. Sono - questo sí - un altro modo di raccontare storie ed emozioni. Queste poesie segnano un esordio ma, in qualche modo, anche un ritorno al Ligabue delle origini, il Ligabue dei primi album e dei racconti di Fuori e dentro il borgo più che del romanzo "La neve se ne frega", il Ligabue che riscopre il gusto di raccontare persone e personaggi. C'è il padre morente, il figlio che cresce, ma anche la strana insegnante di educazione fisica, e l'antipatico Marzio, c'è "B", che "è tornato, è morto, ma si era sbagliato", c'è la bambina scappata di casa tanto tempo fa. Non solo storie. Una raccolta che alterna analogie e rimandi a improvvisi "intervalli". Poesie che non hanno una morale -ci mancherebbe - ma che non hanno paura ad affermare che nella vita occorre "accettare meraviglia" ed essere, sempre e comunque, come "un paio di farfalle dure a morire". Testi che riconoscono nei maestri della poesia americana del Novecento un punto di riferimento, dai quali Ligabue - come ogni allievo che si rispetti - si allontana subito. Perché la sua voce, anche nelle poesie, è inconfondibilmente e solo sua.
EUR 11.40
Disobbedienza civile
Perché se lo stato è da sempre amministrato nell'interesse dei pochi continuiamo a non fare nulla? Se invade e schiavizza, perché, in nome di una legge che non ci rappresenta, dimentichiamo di essere uomini? Perché per convenienza non seguiamo più il nostro senso di giustizia? Sono le domande fondamentali che si pone Thoreau in queste pagine. Domande che anche oggi ciascuno di noi dovrebbe farsi ogni giorno, per ricordarsi di essere prima un uomo e poi un cittadino. Perché solo tenendo fede alla propria umanità si potrà arrivare a fare la cosa giusta. Completa il volume il saggio "La schiavitù nel Massachusetts". Introduzione di Leonardo Caffo.
EUR 9.50
Prima di cadere
Un jet privato si inabissa al largo di New York. Due soli passeggeri sopravvivono miracolosamente al disastro. Ma l'ipotesi dell'incidente non convince nessuno. Le vittime erano persone con molti segreti. E se uno di questi fosse all'origine dello schianto?\r\n«Un romanzo che mi ha travolto dalla prima all'ultima pagina. Ancora non mi sono ripreso.» - Michael Cunningham\r\n«Io l'ho divorato in un giorno. Questo per dire quanto Prima di cadere sia coinvolgente e brillante. Leggetelo.» - James Patterson\r\n«Hawley sa perfettamente come incollare il lettore alla pagina. Prima di cadere è un thriller torbido e potente.» - The New York Times Book Review\r\n«Un romanzo strepitoso.» - The Washington Post\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\nUna sera d'estate i membri di due ricche famiglie newyorkesi e un pittore fallito salgono su un volo privato di ritorno dal mare. Il loro doveva essere un breve viaggio, invece, sedici minuti dopo il decollo, l'aereo precipita nelle acque dell'oceano. Gli unici superstiti sono Scott Burroughs, l'artista, e un bambino di quattro anni, ora unico erede di un impero economico, che l'uomo è riuscito a salvare. Mentre i media avanzano ipotesi di complotto, la polizia e i servizi segreti scandagliano nelle esistenze dei passeggeri. Da eroe, Scott si ritrova a essere un sospettato. E anche il prezioso legame che ha instaurato con il piccolo sopravvissuto comincia a essere corroso dalle insinuazioni.
EUR 13.30
L'amore prima di noi
«Questo libro esplora le contraddizioni dell'esperienza amorosa, fatta di presenza e assenza, di fedeltà e tradimento, di estasi e di sofferenza; ognuno, leggendolo, ripercorre le immagini dei propri innamoramenti, ogni discorso sull'amore ci riguarda e l'eternità dei miti lo dimostra.» Corrado Augias\r\nEros e Psiche, Apollo e Dafne, Orfeo ed Euridice, Teseo e Arianna... Le loro storie sono le nostre. Le abbiamo chiamate miti, ma hanno il gusto, e il senso, della nostra vita. Paola Mastrocola ha trovato una misura miracolosa per raccontarle una volta ancora: nelle sue pagine la ricchezza e la leggerezza s'incontrano per la gioia pura del lettore, parlando in fondo dell'amore e basta. L'amore per un uomo, una donna, un fiume, una stella. La nostra porzione illuminata, il punto in cui alla nostra vita tocca ancora una parte del divino. L'amore per il mondo, così com'è. I miti sono quel che resta dopo la dimenticanza, la rovina, il tempo che passa. Per questo sono eterni, perché vivono al fondo di noi stessi. Tornare a raccontare quelle storie è come riavvicinarsi a un mondo in cui ogni cosa aveva un'anima, e poteva accadere che gli dèi s'innamorassero di noi.
EUR 12.35
Il piccolo libro dell'ikigai. La via giapponese alla felicità
Tutti hanno un ikigai, ma non sempre ne sono consapevoli. È quella forza che spinge ad alzarsi la mattina e dà l'entusiasmo per affrontare la giornata. \r\n\r\n Ken Mogi, neuroscienziato giapponese ricercatore ai Sony Computer Science Laboratories, ci accompagna in un affascinante viaggio nella tradizione del suo paese, alla ricerca di qualcosa di prezioso e semplice, sfuggente e misterioso: la forza che ci fa alzare dal letto la mattina, che ci fa amare ciò che facciamo, che ci fa sentire in armonia con il fluire del tempo. I giapponesi hanno una parola per tutto questo: ikigai. Ken Mogi è l'uomo che può insegnarcela. Jirō Ono è universalmente riconosciuto come il piú grande maestro di sushi al mondo. Che prepari i suoi piatti per il presidente degli Stati Uniti o per il piú comune degli avventori, Jirō si impegna perché la visita al suo ristorante sia un'esperienza unica per tutti. Dalla scelta accurata degli ingredienti al mercato all'esecuzione delle piú sofisticate composizioni, dalla cottura del riso fino alla pulizia meticolosa del piano di lavoro, a guidare Jirō nel raggiungimento della quotidiana perfezione gastronomica è un profondo senso di ikigai. L'arcipelago di Okinawa è noto in tutto il mondo per un motivo: i suoi abitanti sono i piú longevi della Terra. Si cibano di pietanze tanto miracolose quanto sconosciute? Assimilano una misteriosa linfa vitale dall'acqua o dall'aria? O, piú semplicemente, questi arzilli ultracentenari conducono una vita all'insegna dell'ikigai? Ma cos'è l'ikigai? Per scoprirlo non serve volare in Giappone: tutti hanno un ikigai, ma non sempre ne sono consapevoli. È quella forza che spinge ad alzarsi la mattina e dà l'entusiasmo per affrontare la giornata. È la soddisfazione che deriva dal compiere i gesti piú naturali e scoprirli preziosi per sé e per gli altri. È la gioia inaspettata che si prova per un raggio di sole dopo tante giornate di pioggia, per un caffè fumante in un mattino d'inverno, per il sorriso sincero di uno sconosciuto in autobus. Se l'ikigai è la via che conduce alla felicità, Ken Mogi è la persona giusta per indicarci la direzione da seguire. E lo fa raccontandoci, dalla prospettiva insolita del neuroscienziato, un Giappone sconosciuto, quotidiano eppure segreto. Sempre con la stessa leggerezza e concentrazione di una cosa fatta con ikigai. Il piccolo libro dell'ikigai è un concentrato di storie e saggezza, un viaggio al cuore millenario di un paese straordinario.
EUR 14.25