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Dizionario Lucio Fontana
Composto da più di trecento voci redatte da oltre sessanta studiosi di diverse generazioni, questo dizionario consente di esplorare, a partire da molteplici punti di osservazione, l'opera di Lucio Fontana (1899-1968), il maestro italo-argentino che con le sue ricerche plastiche e pittoriche ha contribuito, al pari di pochi altri artisti del Novecento, al sovvertimento e alla ridefinizione dell'idea di spazio e della sua percezione.\r\nNel corso della sua carriera, che lo ha condotto da Rosario de Santa Fe a Milano, Fontana ci ha trasmesso un'ampia e rilevante produzione che non si esaurisce negli episodi più celebri (i «Tagli», i «Buchi», gli «Ambienti spaziali»), e che lo ha proiettato sulla scena internazionale da Parigi a New York, fino in Giappone. La tensione costitutiva del suo lavoro - tra spinta all'astrazione e volontà di immersione nella vitalità organica della materia, tra rarefazione «cosmica» e corporeità erotica, tra sprezzatura formale e apertura alle innovazioni tecnologiche - si è riversata in una pluralità di sperimentazioni che valicano le barriere tra tecniche, generi e registri stilistici.\r\nLa formula del dizionario, con la sua struttura aperta, si è rivelata congeniale al confronto libero con una tale ricchezza di proposte e ideazioni. Le voci, configurate come brevi saggi critici, sono dedicate a singole opere, a serie e a cicli, ma anche a progetti mai realizzati, o ancora a tematiche e a categorie concettuali che percorrono trasversalmente le diverse forme dell'attività di Fontana; alle tecniche e ai materiali pittorici e costruttivi da lui prediletti; ad artisti, amici, scrittori, critici, collezionisti, collettivi, movimenti, luoghi di incontro e di socialità mondana che si intrecciano a vario titolo con la sua storia; ad accademie, scuole, centri espositivi, mostre e rassegne che ne hanno segnato durevolmente la vicenda creativa; a capitoli particolarmente significativi della ricezione critica della sua opera, in Italia e nel mondo.
EUR 32.30
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Nuvole sul grattacielo. Saggio sull'apocalisse estetica
Riflettendo sulla residua possibilità d'un punto di vista, questo saggio cerca di seguire alcuni percorsi delle formazioni culturali che ci determinano e ci inquietano: «nuvole» velocissime, che scrutiamo dall'«abisso del grattacielo».Questo saggio descrive e analizza la cerimonia del me/mondo, così come si rivela nell'arte, nella gamification, nei film, nei videogiochi, nelle serie televisive, nella post-fotografia, nei social network, nei meme, negli NFT. La cerimonia quotidiana in cui siamo gettati è simultaneamente esito e disperato revulsivo d'una strisciante crisi della presenza. «Estetizzazione generalizzata» nei fatti è un eufemismo per estraneità del mondo. La vita spiazzata e familiare nell'apocalisse estetica ci rende stranieri al nostro mondo; il lontano e il vicino, la traccia e l'aura, tutto ci fronteggia e ci coinvolge, senza mediazioni, tanto più quanto più in apparenza ne abbiamo il controllo. Trasformati in produttori e collezionisti di immagini e di storie, tentiamo di trasformarle in strumenti per riconoscerci nella complessità della grande crisi attuale.
EUR 17.10
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I fiumi a nord del futuro. Testamento raccolto da David Cayley
Questo volume presenta i materiali delle conversazioni di Ivan Illich con David Cayley, negli anni 1997-1999. Nei suoi 22 capitoli, altrettante voci della riflessione illiciana vengono sviscerate dapprima nella forma monologante dell'autotestimonianza, poi in quella dialogica dell'intervista. Ne deriva un resoconto completo e coraggioso anche di ciò che Illich non ha mai trovato l'occasione o la forza di mettere per iscritto, e che ora, sul limitare della vita, egli affida all'amico-interlocutore alla stregua di proprio «testamento». Gli ormai storici contributi di questo autore straordinario alla critica delle moderne istituzioni, si tratti della scuola o della sanità, del libro o del sesso, acquistano così uno spessore nuovo, conferito loro dalla lunga e coerente esperienza umana qui rievocata, così come da una sottostante meditazione teologica, liturgica, ecclesiologica, in precedenza mai emersa con tanta chiarezza. L'alienazione tecnica e burocratica della vita, che costituisce secondo Illich la cifra di fondo della nostra epoca, rivela qui le sue paradossali radici cristiane, in quel processo di istituzionalizzazione della carità evangelica da cui deriverebbero lo Stato moderno e la coscienza individuale, il dominio tecno-scientifico sulla natura e la guerra planetaria contro la sussistenza, lo smaterializzarsi dell'esperienza, della stessa sensorialità umana e la sussunzione dei soggetti nel meccanismo dei «sistemi». E tuttavia, a questo desolato scenario di «perdita del mondo e della carne», sovrasta la prospettiva di un imminente disvelamento e ribaltamento: è la speranza «apocalittica» in un tempo al di là del tempo, quei Fiumi a nord del futuro della poesia di Celan verso le cui «acque misteriose e rinfrescanti» la lezione di Illich è guida e segnavia.
EUR 20.90
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Fior da fiore. Ritratti di essenze vegetali
Alberi e fiori parlano dalle pagine dei libri quanto i personaggi umani, aprono squarci di verità sulle opere e sul mondo.«Nel giardino dove coltiva le sue piante l'autrice vive giorno per giorno i piccoli drammi della coltivatrice, che rimandano implacabilmente alla lotta per l'esistenza descritta da Charles Darwin, autore poco citato ma presente sottotraccia nel libro.» - Marco Belpoliti, Robinson - la RepubblicaUna doppia antologia, botanica e letteraria. Sessanta ritratti di essenze vegetali - alberi arbusti fiori erbe, nelle loro posture e qualità, nei dettagli di forme e colori - accompagnati da riferimenti poetici: ogni varietà è còlta attraverso gli occhi e le parole di scrittori di età, culture, paesi diversi, dall'Europa alla Cina, dall'India alle Americhe, e dall'antichità ai giorni nostri. Troviamo così Virgilio e gli astri, Proust e i lillà, Jan Wagner e il faggio, Zanzotto e l'elleboro, le magnolie di Montale, il bambù di Po Chu-i; e ancora Maria di Francia e il caprifoglio, la digitale di Pascoli e l'aquilegia e Thomas Mann. La sensibilità per il verde richiede un rinnovamento dello sguardo e del linguaggio: si rispetta e si difende solo ciò che si conosce, e si conosce solo ciò che si è in grado di nominare. Ciò che queste pagine illustrano è soprattutto un rapporto diretto e vivo con il mondo vegetale, che la letteratura esalta per il suo carattere di concretezza e particolarità. Un modo di accostarsi all'ambiente e alle presenze naturali con curiosità, rispetto e empatia.
EUR 20.90
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Una storia per il futuro. Dieci anni di MAXXI-A story for the future. MAXXI's first decade. Ediz. bilingue. Con Poster
Una stratificazione di voci, immagini ed esperienze si intrecciano all'interno del volume dando vita a una struttura complessa, un inedito strumento d'archivio che si presta a diversi livelli di lettura, dalla documentazione all'approfondimento critico, dalla memoria storica alla sperimentazione per immaginare il futuro delle pratiche creative.Pubblicato in occasione della mostra Una Storia per il Futuro, il libro documenta la ricerca sull'attività del MAXXI dalla sua apertura al 2020. Dieci anni di esposizioni, pubblicazioni, eventi collaterali, performance e dibattiti raccontano il ruolo svolto dal museo per la definizione della scena creativa di oggi e di domani. Il volume, introdotto da un testo critico di Hou Hanru e dall'intervista di Elena Motisi a Petra Blaisse, si articola nelle sezioni tematiche che costituiscono l'Atlante, elemento centrale della mostra: Il MAXXI e la città, La moltitudine, Mondi, Le sfide della realtà, Credete nell'innovazione? Ogni sezione è organizzata in diverse sottosezioni che raccolgono una selezione delle opere esposte nell'ultimo decennio di attività. Ne deriva una rilettura della storia del museo concepita secondo due criteri fondanti, l'atlante Mnemosyne di Aby Warburg, una mappa d'immagini che delinea inediti accostamenti iconografici, e Il museo immaginario, il libro di André Malraux incentrato sulla libera combinazione di fotografie tratte da contesti diversi. Le sezioni del volume si chiudono con i contributi di storici dell'arte, sociologi, antropologi, filosofi, architetti e teologi chiamati a esprimere un breve statement sui temi affrontati. La ricerca si unisce alla documentazione: una timeline con l'elenco completo delle mostre, degli eventi, delle performance e delle acquisizioni del museo è riassunta nelle prime e nelle ultime pagine e tradotta in un elemento grafico dorato che attraversa il libro “in verticale”. In modo analogo, un abstract delle interviste allo staff del MAXXI realizzate in occasione dell'esposizione e la lista delle pubblicazioni prodotte nel decennio, costituiscono un ulteriore tassello di questa “storia”.
EUR 36.10
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Anni settanta. Aspetti dell'arte contemporanea in Italia-The seventies. Aspects of contemporary art of Italy
Il volume propone per la prima volta la trascrizione di quattro lezioni tenute da Enrico Crispolti nei primi mesi del 1994 per gli studenti della Scuola di Specializzazione in Storia dell'Arte dell'Università degli Studi di Siena. In questi incontri, lo studioso e critico militante propose una lettura dei fatti artistici avvenuti negli anni Settanta in Italia e nel mondo secondo un'angolazione molto personale, estranea alle mode culturali e al mainstream internazionale. Partendo dall'eredità eversiva dell'Informale come punto cruciale del rinnovamento dei linguaggi artistici, Crispolti ripercorre le vie della figurazione e propone una lettura alternativa, una vera e propria storia «altra» di un decennio centrale del Novecento, in tempi in cui non era ancora una moda storiografica. Il volume contiene la trascrizione delle lezioni, un apparato iconografico e un QR code mediante cui accedere alle registrazioni audio originali.This volume for the first time ever presents a transcription of four lessons held by Enrico Crispolti in the early months of 1994 for the students of the Graduate School of Art History at the University of Siena. During those encounters, the scholar and militant critic offered a very personal interpretation of the events that had taken place in the art world in the 1970s both in Italy and abroad, taking a stance that was far-removed from the cultural trends and the international mainstream. Starting from the subversive legacy of Informel as a crucial point in the renewal of artistic languages, Crispolti retraced the paths of figuration and suggested an alternative interpretation, a full-fledged "other" history of a decade that was fundamental to the twentieth century, in times when this had not yet become a historiographic trend. In addition to the text and the images, the book contains a QR code to access the original audio recordings.
EUR 19.00
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Hanno caldo al cubo-They are hot in their cube. Ediz. bilingue. Con QR code
Attraverso una serie di conversazioni inedite tra Enrico Crispolti e Luca Maria Patella, il volume ripercorre l'intera ricerca dell'artista dagli esordi alla fine degli anni Cinquanta del Novecento fino al 2000, anno in cui è avvenuto questo dialogo. Illustrato da cinquantaquattro immagini, annotato e introdotto storiograficamente da Raffaele Bedarida e Antonio Petrone, il libro è uno strumento fondamentale per approfondire il lavoro di Patella e per uno sguardo non ortodosso sui molti ambienti artistici in cui è intervenuto liberamente e senza lasciarsi incasellare: dal cinema d'artista all'arte concettuale, dall'arte povera all'installazione, dalla poesia visiva al libro d'artista. Si tratta di idee complesse e di un percorso non lineare, presentati con il linguaggio diretto e informale di una chiacchierata. Il volume contiene la trascrizione delle conversazioni, un apparato iconografico e un QR code mediante cui accedere alle registrazioni audio originali.In a series of never before published conversations between Enrico Crispolti and Luca Maria Patella, the book traces the artist's work from the beginnings in the late 1950s to 2000, the year when these conversations took place. Illustrated by fifty-four images, annotated and introduced historiographically by Raffaele Bedarida and Antonio Petrone, this book is an important tool with which to delve into Patella's world and take an unorthodox look at many of the artistic milieus in which he acted freely, without ever being rigidly classified: from artist's cinema to Conceptual art, from Arte Povera to the installation, from visual poetry to artist's books. Complex ideas and a trajectory that are never linear, presented in the direct and informal language of a chat. In addition to the text and the images, the book contains a QR code to access the original audio recordings.
EUR 17.10
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Attorno all'acqua. Narrazioni e progetto per il territorio del Nera tra Marmore e Orte
La cascata delle Marmore, tappa obbligata del Grand Tour, è uno dei monumenti, naturali e culturali insieme, più celebrati dell'Italia centrale. Orte è il simbolo del centro storico minore, se non altro perché Pier Paolo Pasolini lo scelse, tra tanti, per mettere in luce il problema della conservazione della cultura materiale del nostro popolo. Tra questi due luoghi, distanti tra loro meno di trenta chilometri in linea d'aria, ma lontani non solo nell'immaginario collettivo, per ruolo, rango, notorietà, numero di visitatori, si dispiega un territorio ricchissimo, stratificato, denso di valori naturali e culturali. Un territorio oggi trascurato, paradossalmente proprio per il fatto di essere stato abitato con continuità, anche nella fase, per certi versi devastante, della modernizzazione. Per aver cioè accumulato testimonianze, talvolta dominanti e in alcuni casi anche scomode, della nostra storia recente. Questo lavoro, partendo dalla centralità dell'acqua, nelle differenti forme che assume anche a partire dall'azione antropica, si propone l'obiettivo di ricostruire e rendere leggibile la complessità e la ricchezza di un sistema insediativo le cui relazioni oggi appaiono con evidenza solo all'occhio esperto, operazione che apre la strada a una complessiva re-mise en paysage, basata necessariamente sul rapporto significante e operante tra la storia (tutta) e il progetto.
EUR 22.80
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Anatomia del politico
Questo volume documenta una conversazione tra Mario Tronti, Étienne Balibar e Toni Negri tenutasi presso le aule dell'Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne nell'aprile del 2019. L'incontro ha dato ai relatori l'opportunità di confrontare dal vivo i propri distinti e divergenti percorsi intellettuali e politici in merito alle rispettive letture di Marx, della storia novecentesca e della congiuntura attuale. Il contributo di Étienne Balibar, intitolato Mario Tronti e la fine della politica, riflette, dialogando con l'autore di Operai e capitale, sul corso della storia operaia e sul destino della politica moderna sullo sfondo delle mutazioni politico-sociali che hanno caratterizzato il passaggio tra il XX e il XXI secolo. L'intervento di Toni Negri su L'autonomia del politico di Mario Tronti s'inscrive invece nel solco di quella breve ma cruciale esperienza che fu per Negri e Tronti l'operaismo degli albori, esperienza condivisa e poi contesa. Con il suo testo conclusivo, Un passo indietro, un salto in avanti, Mario Tronti intende rispondere ad entrambe le sollecitazioni, ripercorrendo alcune tappe significative del proprio pensiero, in particolare il paradigma dell'autonomia del politico, maturato agli inizi degli anni Settanta, e la tesi del tramonto della politica, formulata alla fine degli anni Novanta.
EUR 13.30
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Altrove: Viaggio in Gran Garabagna-Nel paese della magia-Qui Poddema
Altrove è una delle opere più felici di tutto questo secolo. Pubblicato nel 1948, in quasi sessant'anni ha preso sempre più sapore ed è diventato un libro senza tempo, come a pochi succede. Descrive paesi immaginari, come quelli evocati da antichi cronisti, da antichi viaggiatori fantastici. Molti di questi paesi però sono quelli delle nostre fissazioni, dei nostri vaneggiamenti morali. Ogni paese serve a descrivere un temperamento. Si sente l'eco d'una vocazione etnografica, che l'autore ha seguito in gioventù. Ma anche quando parla di paesi che ha visitato davvero, in altri libri molto insoliti, Michaux lascia andare le frasi dove vogliono loro: non le frena con l'avarizia dell'intellettuale che vuol sempre confermare le sue idee. Allora ogni frase diventa una acrobazia immaginativa, una specie di volteggio sul trapezio delle virgole. E tutte queste acrobazie sono comiche, naturali - «naturali come le piante, gli insetti, naturali come la fame, le abitudini, l'età, gli usi, le consuetudini...» In tutti i libri di Michaux la scrittura sembra qualcosa che viene fuori come una secrezione naturale, come la bava delle lumache, come la tela del ragno, come un porro sulla pelle, o come gli escrementi che ogni giorno evacuiamo. Si sente che non c'è mai il problema di dimostrare qualcosa, ma solo di lasciar fluire una secrezione che lascia tracce sulla pagina. Perciò a momenti è così rasserenante. Perché in lui non c'è niente dell'"artista creatore", niente di queste pretese di serietà artificiale. Lui lascia andare avanti le frasi per vedere cosa si inventano. Ma mentre un mercato di professionisti ci scaraventa addosso mattoni con centinaia di pagine da leggere in fretta per arrivare alla fine inebetiti, Michaux spesso ci lascia lieti e sazi con poche righe. (Gianni Celati, 2005)
EUR 15.20
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Una cena elegante
In questo volume viene riproposta la scelta di testi walseriani, curata e magistralmente tradotta da Aloisio Rendi (Lerici 1961), che segnò la prima apparizione dello scrittore svizzero in Italia. Tuttavia, rispetto a quell'edizione, sono state riprese solo le sezioni dedicate agli Aufsätze (1913) e a Kleine Dichtungen (1914), due libri appartenenti alla fase più felice della produzione di Robert Walser.
EUR 13.30
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Between Greece and the Orient. Mapping the Russian self
«Imitating Dionysius, a primaryfigure within the Symbolistculture, this book seeks hybridand dynamic processes,co-presences, and ambivalence,tracking down the many worksin which the strict categoriesof “East” and “West,” “Classicism”and “Modernity,” “Russia”and “Europe” are reversedand reformulated into newparadigms.» The Russian Symbolist period reformulated its own cultural identityfrom a spatial point of view, shaping an imaginary place formed bythe hybridisation between Ancient Greece and the Orient: this is themain idea of this essay, that regards geographical space as a tool toread literary and cultural history in a new way. The book maps theRussian Zeitgeist - roughly from 1890 to 1917 - according to the descriptions of the “Russian Self” made by Andrej Belyj, Valerij Brjusov, Valentin Serov, Michail Vrubel', Lev Bakst, and Dmitrij Mendeleev,just to name a few. Through an extensive use of montage and an intentionally loose application of chronological and typological definitions, the analysis reveals how Russian thought, in the syncreticSymbolist period, lays the foundations for a new Self, interpretednot as a sum of incoherent elements, but as a coherent holistic space.
EUR 11.40
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The future is a journey to the past. Ten stories about architecture
«Where does our ability to survive come from? Plants and animals have the same instinct. Nature has created a system, actually, an ecosystem with marvelous shapes and colors and incredible biodiversity. We have, in part, lost all of this, generating an irreversible change in our planet. The question is whether we can continue to live this way, or whether we should just take what's good and throw the rest away, so that we can enter a new era.” Coming-of-age journeys leave an indelible mark on one's personality. Not only do they literally shape it, but they remain the subject of constant thought, even after many years have gone by. According to Joseph Conrad, who spent his entire life sublimating his youthful sea voyages in his novels, “when we begin to meditate on the meaning of our own past it seems to fill all the world in its profundity and its magnitude.” In this spirit, after decades spent sensitizing his own field of work to themes concerning people's respect for nature, Mario Cucinella has collected his memories of ten journeys to cities and other places. Each one of them provided him with food for thought that was neither exotic nor “stylistic,” but rather pragmatically environmental, and helped him to reflect on the rational exploitation of available energy resources - a common practice in the vernacular traditions of every culture, from Iran to China, and from Maghreb to Ireland. These ten stories about architecture project us forward. They are a taking of the helm of a cultural line that begins with Le Corbusier - who discovered modernity in the white cities of the Mediterranean - and crosses the twentieth century, from Giuseppe Pagano to Bernard Rudofsky to Giancarlo De Carlo to Reyner Banham, their legacy summed up in the invitation to learn from spontaneous architecture. Thus Cucinella looks at prehistorical houses excavated in the desert, ancient Syrian hospitals, underground Indian palaces, the archaic cities of wind in Cappadocia and Pakistan: “Not nostalgic tales, but the discovery of a past in which to seek lots of information that can help us in our journey to the future.»
EUR 13.30
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Una storia comune
Una storia comune è il primo romanzo che Gončarov scrive, nel 1847, dove già si delineano i temi dell'indolenza rinunciataria e della fatalità che torneranno nel suo più famoso Oblomov. È la storia del giovane aristocratico Aleksandr Aduev che dalle sue terre (ricordate poi come idilliaco paradiso rurale) si trasferisce a San Pietroburgo, dove sogna l'amore pieno e romantico, che viene amaramente smentito, anche nel confronto con il pragmatismo disilluso dello zio Pjotr che lo ospita.\r\nIl racconto, tutto impalpabilmente comico, si capovolge a sorpresa nella parte finale. Di questo romanzo il grande Lev Tolstoj dice: «Una delizia, leggetelo tutti... con esso si impara a vivere».
EUR 17.10
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Il culto dell'autore. Le arti al tempo della civiltà estetica
Dal culto dell'autore in un'epoca di «creatività democratica» al kitsch e alla parodia come linguaggi obbligati delle arti, dalle «due modernità» divise tra metafore e formule sino alle dispute intorno al valore civile dell'immagine: cinque saggi sulla funzione egemonica dell'estetico nel mondo moderno. Il culto dell'autore e l'autorialità come compensazione della perduta autorità delle culture artistiche, il ruolo del complessivo sistema delle arti in un mondo di «creatività democratica» ed estetizzazione diffusa, la figura del bricoleur come inatteso depositario del pensiero artistico nell'epoca delle «due culture» divise tra metafore e formule, le dispute intorno all'immagine e alle finzioni della «credulità estetica», sino alla parodia come linguaggio obbligato delle arti in una modernità continuamente attratta dal «principio illusione» del kitsch: questi snodi, concetti e problemi vengono connessi nel libro quali segni della funzione sempre più dominante acquisita dall'estetico nel mondo contemporaneo. Evitando le scorciatoie e rigidità manichee che gravano sulle lamentazioni contro il potere dell'immagine, i saggi qui riuniti si configurano come una «rapsodia» critica, tematica e allo stesso tempo narrativa, volta a ritrarre quella che viene definita la moderna civiltà estetica.
EUR 11.40
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A viso a viso. Corpi che si incontrano nei Promessi sposi
"I promessi sposi" può essere letto come un romanzo di corpi comunicanti: uomini e donne che si incontrano e si scontrano continuamente, «a viso a viso», scrive Manzoni, gli uni di fronte agli altri, scambiandosi sguardi, gesti e parole, spesso osservati da altri personaggi, in una dimensione pubblica che rende gli incontri ancora più spettacolari e complessi. I più recenti studi sui Promessi sposi hanno messo in evidenza la fondamentale dimensione visiva di questo classico della letteratura, che comincia a essere letto come un iconotesto, vero e proprio romanzo illustrato, così come è stato progettato, sceneggiato e prodotto dallo stesso autore in occasione dell'edizione del 1840. L'indagine condotta in questo saggio, che prende le mosse dall'analisi dell'interazione sociale e dei comportamenti dei personaggi che si incontrano faccia a faccia nello spazio romanzesco, ha lo scopo di chiarire il significato e il ruolo di questo tipo di comunicazione. Dare spazio ai comportamenti visibili dei personaggi che interagiscono gli uni sotto lo sguardo degli altri, sembra essere innanzitutto una garanzia di verosimiglianza, poiché le azioni umane sono rappresentate così come sono esperite durante la vita quotidiana, con i "sensi nudi", immersi in un abbondante flusso d'informazioni che provengono direttamente dai corpi, e che sui corpi hanno un effetto pressoché immediato. Ma si tratta anche di una particolare forma di conoscenza, che privilegia l'esperienza basata sull'osservazione e l'ascolto, in aperta polemica con la comunicazione verbale.
EUR 11.40
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Opere complete di Learco Pignagnoli e altre opere complete
Finalmente le introvabili Opere complete di Learco Pignagnoli ricompaiono in libreria; uscite nel 2006 in una prima parziale edizione, si sono nel frattempo accresciute con nuove Opere complete che hanno raddoppiato di consistenza il volume. Un nuovo modo di narrare, apparentemente spezzettato in tanti frammenti, che però letti di seguito, nella successione numerata che hanno, percorrono fili narrativi ossessivi, con personaggi che ritornano come ritornerebbero in un romanzo fatto di incubi, e riflessioni amare e pungenti che si sviluppano e si diramano in una visione disgustata del mondo, e in una comicità caustica e politicamente scorretta sulla vita, sui luoghi comuni, su certi opinionisti televisivi in vista, sulle patrie lettere e così via. Quanto al genere, questa è la tradizione antica della Satira, ripresa, rimodernata, leggibile con gusto, ma anche profondamente istruttiva per il continuo capovolgimento dei valori banali e correnti. Learco Pignagnoli, l'autore presunto delle Opere complete, è stato anche oggetto di vari convegni con larga affluenza di popolo, di relatori e di pubblico acclamante.
EUR 15.20
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Archivio Ugo Ferranti. Roma 1974-1985. Ediz. italiana e inglese
Il volume accompagna la mostra che il MAXXI dedica alla figura di Ugo Ferranti, uno dei più innovativi galleristi italiani d'arte contemporanea. Lettere, manoscritti, fotografie, inviti, manifesti e pubblicazioni restituiscono i vari aspetti del suo lavoro: gli scambi con artisti e critici nonché la tessitura di rapporti professionali e di amicizia con gallerie italiane e internazionali che dureranno negli anni. Dai documenti esposti emerge il dialogo delle opere con lo spazio espositivo, nato proprio dalle riflessioni della metà degli anni Settanta intorno all'architettura radicale, all'arte minimalista e ambientale. Il focus presenta momenti fondamentali della storia dell'arte contemporanea italiana e figure centrali dell'epoca tra le quali: Richard Nonas, Niele Toroni, Richard Tuttle, Mario Schifano, Christo, Marcia Hafif, Giulio Paolini, André Cadere, Maurizio Mochetti, Domenico Bianchi, Bruno Ceccobelli, Gianni Dessì, Giuseppe Gallo, Daniel Buren, Cy Twombly, Sol LeWitt, Jannis Kounellis. Con testi di: Giovanna Melandri, Bartolomeo Pietromarchi, Maria Alicata, Denis Viva e Carla Subrizi. Con un intervista di Giulia Mastropietro a Massimo D'Alessandro e una di Maurizio Faraoni a Yvon Lambert. Completano il volume il regesto delle mostre cura di Giulia Mastropietro e la catalogazione del Fondo Ugo Ferranti a cura di Giulia Pedace.
EUR 17.10
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La città adattiva. Il grado zero dell'urban design
I cambiamenti climatici pongono una nuova questione ambientale di interesse planetario, con importanti ricadute su contesti locali sempre più incerti: è una condizione che mette sotto accusa i comportamenti e gli stili di vita di una società fragile, una cultura dell'abitare che si è rivelata fallimentare perché ci ha consegnato territori e città incapaci di adeguarsi al cambiamento in atto. Il grado zero che questo libro auspica allude alla costruzione di una nuova visione, di una nuova idea di città. L'adaptive urban design interpreta infatti la geografia del rischio come traccia di progetto per traguardare e realizzare un'inedita idea di paesaggio, che ponga al centro degli interventi l'adattabilità, contro ogni rigidità. È questione «transcalare» e «reticolare» da affrontare nei tessuti, lungo i telai degli spazi aperti e pubblici, sui singoli manufatti, nei margini dove la mutazione è prossima. Ciò che è in discussione è la forma complessiva della città, il sistema dei valori culturali sui quali costruire un'idea condivisa di sviluppo sostenibile. Attraverso un complesso palinsesto di argomentazioni - sul piano teorico, pratico e applicativo - il libro delinea il profilo della città adattiva, destinata alla prima linea nella lotta «contro» il mutamento del clima - una città che non intende esprimere un linguaggio estetico sulla base di un modello predefinito. Il volume - che ospita la prefazione di Flemming Rafn Thomsen, architetto danese co-fondatore dello studio Tredje Natur - invita a un nuovo «rinascimento urbano», lontano da qualsiasi forma di predeterminazione formale e in grado di produrre una flessibilità che abiliti il futuro in tutti i suoi possibili scenari, per costruire città a immagine del mondo. Un imperativo necessario, al quale affidiamo il riscatto delle nostre discipline, la vita e il futuro del pianeta. Postfazione di Valter Fabietti.
EUR 20.90
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Ricordi istriani
I Ricordi istriani, ultimo libro di Giani Stuparich, sono l'elegia di un mondo perduto. Usciti per la prima volta nel 1961, rievocano l'infanzia e l'adolescenza marina dello scrittore triestino: anni sereni di inizio Novecento, ancora esenti dai lutti, personali e collettivi, che il secolo avrebbe portato con sé. Capitolo per capitolo riviviamo anche noi le lontane estati in cui Giani e il fratello Carlo scoprivano le coste e i villaggi dell'Istria, imparando la pesca, i remi, la vela sotto la guida allegra del padre, originario dell'isola di Lussino.\r\n«Foglia gentile che galleggia sul mare», la terra narrata da Stuparich è innanzitutto un luogo di famiglia, dove i sapori della cucina della nonna si mescolano alla voce del padre, alle sue mille invenzioni per istruire e divertire i figli; ma è, insieme, un paese vitale, che ci passa davanti agli occhi con la libera luce del suo cielo.
EUR 13.30