Sfoglia il Catalogo ibs_8_awin_157_
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 38921-38940 di 53464 Articoli:
-
«I sommersi e i salvati» di Primo Levi. Storia di un libro (Francoforte 1959-Torino 1986)
I sommersi e i salvati è l'ultimo libro scritto e pubblicato da Primo Levi. Percepito a lungo dalla critica come un libro-testamento, ha avuto in realtà una lunga genesi, che attraversa quasi trent'anni della vita dello scrittore. È dal 1959, quando riceve la notizia che Se questo è un uomo sarà tradotto in Germania, che Levi inizia a interrogarsi nuovamente sulla sua esperienza ad Auschwitz: dialogando innanzitutto con il suo traduttore Heinz Riedt, poi entrando in corrispondenza con i suoi lettori tedeschi e infine, a partire dagli anni Settanta, attraverso vivaci incontri nelle scuole. Alle origini dei Sommersi e i salvati ci sono dunque una traduzione in tedesco e il progetto, poi accantonato, di tradurre in italiano e commentare le lettere ricevute dalla Germania. La scrittura del libro si intreccia inoltre con le traduzioni di cui Levi si fa promotore in Italia, e si alimenta delle poesie e dei romanzi (tedeschi e non solo) che legge fin da ragazzo, da Heine a Morgenstern, da Mann a Döblin. Per far emergere pienamente il significato dei Sommersi e i salvati si devono dunque recuperare decine di libri e centinaia di lettere, in quattro lingue diverse, e incontrare personaggi storici e romanzeschi, classi di studenti e vecchi reduci, vittime e carnefici. Bisogna sovrapporre la biografia di Levi a interi decenni di storia d'Italia e d'Europa, dove l'infinitamente grande - l'elaborazione del passato e le sue proiezioni sul presente - incrocia l'infinitamente piccolo: come nel caso del giovane soldato delle SS che, in punto di morte, chiede il perdono di un prigioniero ebreo. E dunque, si è corso il rischio di scrivere un libro intero per raccontare la nascita di un altro.
EUR 21.85
-
L' engagement estatico. Su René Char
Tra i più grandi poeti del Novecento, René Char ha fatto parte per pochi anni del Surrealismo per poi intraprendere un percorso totalmente personale, anche se è stato in relazione intellettuale e di amicizia con grandi personaggi del Novecento francese e non solo, tra cui Camus, Bataille, Blanchot, Celan. Durante la Seconda guerra mondiale è stato coinvolto personalmente nella Resistenza combattendo con il mitico nome di Capitaine Alexandre. Attraverso una fine lettura poetica e filosofica della sua opera (in particolare i Fogli d'Ipnos), Éric Marty affronta la delicata questione dell'engagement del poeta negli anni bui dell'occupazione nazista, che si realizza con modalità ben diverse dall'impegno di stampo surrealista o sartriano. Ne emerge una posizione originalissima elaborata da Char in questo periodo di combattimento armato in cui sceglie di non pubblicare nulla anche se non smette di scrivere e di riflettere sulla poesia. Si tratta per lui di affrontare una situazione a tal punto determinata dalla brutalità che risulta «inconcepibile» e «innominabile»: il mondo è uscito dai binari ordinari della storia per cui non lo si può affrontare con i termini del discorso comune. Per gli stessi motivi i meccanismi noti di opposizione o contrasto si rivelano, in questo caso, del tutto inefficaci. L'unica possibilità è data da un «rovesciamento» della situazione operato grazie ad una poesia che articola i due movimenti di quello che Marty chiama engagement estatico: l'angoscia e l'estasi.
EUR 11.40
-
La cura delle città. Politiche e progetti
La città, secondo la nota definizione di Claude Lévi-Strauss, è il progetto umano per eccellenza. Nata per facilitare e migliorare la vita dell'uomo, rischia di convertirsi in un dispositivo dissipativo e antropofago, eppure, come afferma Francesco Indovina, è "la nicchia all'interno della quale l'evoluzione sarebbe stata non solo assicurata ma anche più dinamica". Oggi le nocività - disorganizzazione, insicurezza, degrado, traffico, rumore, stress - prevalgono nettamente (non solo nell'immaginario collettivo) sulle connotazioni positive, sui caratteri artistici e monumentali, sull'essere la città stessa una straordinaria concentrazione di energia, cultura, idee, pensiero e azione antropica. Una città bella - se assumiamo il concetto di bellezza superandone i limiti puro-visibilistici - è prima di tutto un luogo dove si vive bene, sano, in grado di favorire stili di vita virtuosi che possano permettere al maggior numero di persone la piena realizzazione del proprio progetto biologico e di trascorrere la loro esistenza con pienezza e soddisfazione, a lungo e in buona salute. Rendere di nuovo le città vivibili e attraenti significa mettere in atto strategie capaci di lavorare, dal micro al macro, sull'innalzamento della qualità urbana, sulla performatività dello spazio urbano, sulla sua capacità di educare gli abitanti e incoraggiare stili di vita sani e virtuosi, sulla possibilità di dare accesso a tutti alle straordinarie opportunità che la città può offrire. In questo quadro un progetto sensibile, attento e misurato può svolgere la propria parte. Questo volume, esito di un'attività di ricerca centrata sulle politiche e sui progetti di riqualificazione e rigenerazione portati avanti nelle città europee che meglio hanno saputo interpretare e dare seguito al tema centrale del rapporto tra spazio vissuto e benessere, ha l'ambizione di proporsi come punto di riferimento su un argomento che sarà necessariamente al centro delle nostre riflessioni nel prossimo futuro.
EUR 24.70
-
Una contesa che dura. Poeti italiani del Novecento e contemporanei
I saggi raccolti in questo volume delineano una mobile costellazione di poeti del Novecento e contemporanei, da Clemente Rebora a Girolamo Comi e Vittorio Bodini; Franco Fortini, Vittorio Sereni e Roberto Roversi; Ferruccio Benzoni, Cesare Viviani e Milo De Angelis; Enrico Testa e Andrea Inglese. Le loro opere vengono rilette ed esaminate a partire dal linguaggio e dallo stile, considerando nello stesso tempo le connessioni dinamiche che legano le forme letterarie alle vicende storiche e culturali, in un movimento pendolare tra commento e interpretazione, passato e presente, particolare e generale. La tensione e lo scacco delle nostre capacità comunicative, la «storia» e la «natura», l'io e il mondo, la memoria e il futuro, l'accensione utopica insieme alla dimessa percezione del quotidiano: sono questi alcuni fra gli aspetti più significativi che attraversano i testi poetici qui analizzati. Essi convivono tra di loro in una paradossale relazione di coappartenenza sulla quale insistevano i versi di Franco Fortini in Metrica e biografia: «una ho portata costante figura, / storia e natura, mia e non mia, che insiste // - derisa impresa, ironia che resiste, / e contesa che dura».
EUR 19.00
-
Anticamente moderni. Palazzi rinascimentali di Lombardia in età sforzesca
Il volume prende in esame i palazzi privati nel ducato di Milano in epoca sforzesca, progettati e costruiti nel periodo dalla presa di potere di Ludovico il Moro nel 1480, fino a tutto il primo quarto del secolo successivo. Ne deriva un catalogo degli esemplari essenziali a comprendere lo sviluppo della tipologia e l'affermarsi di un modello abitativo nuovo in grado di includere, tra le sue funzioni, anche quella di rappresentare, fissandolo in una fabbrica, il ruolo sociale, politico e culturale del committente.\r\nAi singoli palazzi, che possiamo riconoscere - secondo la celebre espressione di Pietro Aretino - come «modernamente antichi e anticamente moderni», sono dedicati ampi capitoli, che li analizzano da più prospettive e conducono a individuare una linea innovativa nell'arte lombarda, non solo attraverso esempi milanesi, ma anche con verifiche puntuali a Pavia, Piacenza, Lodi, Cremona, Crema e Vigevano, in parallelo con quanto avviene a Firenze o a Venezia, a Mantova o a Ferrara e infine, in date appena successive, a Roma.\r\nAttraverso l'analisi del generale avanzamento della cultura architettonica nel suo complesso e delle interconnessioni tra cantieri, artefici e invenzioni linguistiche, il ventaglio delle architetture considerate si amplia notevolmente e arriva a includere alcuni cruciali edifici religiosi e, successivamente, diversi palazzi romani, dove la discesa dei “lombardi” - dall'urbinate Bramante, ormai integrato nei circoli culturali milanesi, a Bramantino e Cristoforo Solari - ha aperto la strada a scambi decisivi e criticamente ineludibili.\r\nIn questo modo, Roberta Martinis delinea una storia dell'architettura lombarda di quei quarant'anni che hanno cambiato per sempre il linguaggio architettonico padano, trasformando in senso moderno una prassi progettuale sospesa tra il perdurare del gusto gotico e una crescente moda antiquaria.
EUR 42.75
-
La città, alba dell'Occidente. Saggio su Max Weber
Weber ha definito la città medievale quale «fattore massimamente decisivo» della genesi dello Stato e del capitalismo. Il volume attraversa e ricostruisce le ragioni di fondo di tale genealogia, affrontando tre luoghi cruciali della produzione weberiana, tra loro connessi: il primo è la tesi di dottorato "Storia delle società commerciali nel Medioevo", dove il giovane studioso si sofferma sulla nascita delle forme di impresa commerciale nelle città medievali, in particolare italiane. Segue l'ampio frammento "La città", in cui Weber analizza la rinascita del mercato, primario luogo di aggregazione, e lo sviluppo, tipicamente occidentale, di un diritto alla cittadinanza. Infine si ripercorrono alcuni passaggi di "Economia e società", dove le tematiche già affrontate nei due testi precedenti vengono intrecciate con la questione della migrazione verso le città americane e tedesche dei lavoratori ostelbici a fine Ottocento. Weber mette in evidenza come in questo contesto la città abbia perso la sua autonomia per diventare un nodo funzionale di due comunità che essa ha contribuito a generare, ma che ormai la sovrastano: lo Stato e il mercato.
EUR 17.10
-
L' uomo dal piè storto
Una storia di spie durante la Prima guerra mondiale.\r\nUfficialmente non esisteva, ma dovunque lavorava nell'ombra, complottava e spiava.\r\n\r\n\r\nIl protagonista è Desmond Okewood, un ufficiale inglese che, durante la Prima guerra mondiale, senza essere un vero agente segreto, si trova preso dentro una vicenda pericolosa oltre ogni dire. In missione in Germania, territorio nemico - una Germania cupa, poliziesca e già quasi nazista -, sempre sul punto di essere scoperto ed eliminato, Desmond riesce sempre fortunosamente e astutamente a mettersi in salvo. L'avversario, l'ineffabile dottor Grundt, è un personaggio potente e terribile, che zoppica per via di un piede storto, e comanda la sua rete di agenti ligi e senza fantasia, da cui la spia inglese, di travestimento in travestimento, deve sfuggire.
EUR 15.20
-
Le fontane di Za'atari: Abitare senza appartenere-Guida alla città. Ediz. illustrata
Le fontane di Za'atari è l'articolato progetto che l'artista Margherita Moscardini ha sviluppato dal 2015 a partire dallo studio dei campi per rifugiati come realtà urbane destinate a durare. Il campo di Za'atari nasce nel 2012 in un'area semidesertica a nord della Giordania per accogliere i siriani in fuga dalla guerra ed è ancora oggi riconosciuto, per estensione, come la quarta città della Giordania. Il progetto di Moscardini si configura come un dispositivo per generare un sistema virtuoso di vendita di sculture che riproducono in scala 1:1 i modelli di cortile con fontana di Za'atari, che dovranno beneficiare di una giurisdizione speciale con elementi di extra-territorialità. Queste sculture potranno essere acquisite da amministrazioni o istituzioni cittadine e presentate in spazi pubblici europei. Il progetto The Fountains of Za'atari include una scultura installata in via permanente nel parco Alcide Cervi di Reggio Emilia (dal 14 aprile 2019), una mostra temporanea presso la Collezione Maramotti (14 aprile - 28 luglio 2019), la presente pubblicazione in italiano e la corrispondente edizione in lingua inglese. Il libro contiene saggi di Margherita Moscardini, Myriam Ababsa, Leonardo Caffo, Donatella Di Cesare, Kilian Kleinschmidt, Massimo Sterpi, Luigia Bersani.
EUR 29.25
-
The fountains of Za'atari: Inhabiting without belonging-Za'atari city guide. Ediz. illustrata
Le fontane di Za'atari è l'articolato progetto che l'artista Margherita Moscardini ha sviluppato dal 2015 a partire dallo studio dei campi per rifugiati come realtà urbane destinate a durare. Il campo di Za'atari nasce nel 2012 in un'area semidesertica a nord della Giordania per accogliere i siriani in fuga dalla guerra ed è ancora oggi riconosciuto, per estensione, come la quarta città della Giordania. Il progetto di Moscardini si configura come un dispositivo per generare un sistema virtuoso di vendita di sculture che riproducono in scala 1:1 i modelli di cortile con fontana di Za'atari, che dovranno beneficiare di una giurisdizione speciale con elementi di extra-territorialità. Queste sculture potranno essere acquisite da amministrazioni o istituzioni cittadine e presentate in spazi pubblici europei. Il progetto The Fountains of Za'atari include una scultura installata in via permanente nel parco Alcide Cervi di Reggio Emilia (dal 14 aprile 2019), una mostra temporanea presso la Collezione Maramotti (14 aprile - 28 luglio 2019), la presente pubblicazione in inglese e la corrispondente edizione in lingua italiana. Il libro contiene saggi di Margherita Moscardini, Myriam Ababsa, Leonardo Caffo, Donatella Di Cesare, Kilian Kleinschmidt, Massimo Sterpi, Luigia Bersani.
EUR 42.75
-
Il tesoro nascosto. Intorno ai testi inediti e ritrovati della giovane Elsa Morante, con sei storie e una poesia dell'autrice
Il volume offre per la prima volta una presentazione del 'tesoro nascosto' riemerso dall'Archivio Morante della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma dopo le ultime donazioni degli eredi. Ad esso si aggiunge il recupero di sei storie per l'infanzia e una filastrocca edite fra il 1932 e il 1935 e qui ripubblicate. La pluralità di generi, modi e personaggi non impedisce di riconoscere come siano già all'opera le costanti dell'immaginario morantiano più noto: la compresenza di romance e novel, il fantastico psicologico, l'umorismo feroce, e poi temi quali l'adulterio, il culto dell'infanzia, il teatro, gli amori fatali e infelici, il materno, le famiglie spezzate, le passioni morbose. Grazie a queste acquisizioni e riscoperte il corpus della giovane Elsa Morante conosciuto si trova a essere composto da più di centosettanta testi, fra racconti, favole, poesie, articoli e il romanzo a puntate Qualcuno bussa alla porta: una produzione ampia e sorprendente, fondamentale per comprendere nelle sue radici più profonde la parabola letteraria dell'autrice. La 'preistoria', per citare il termine utilizzato da Morante per indicare i suoi lavori più precoci, ormai si è fatta storia.
EUR 19.00
-
Robert Venturi e l'Italia. Educazione, viaggi e primi progetti 1925-1966
\r\nGli anni giovanili sono fondamentali per la formazione di un intellettuale, perché è allora che le personalità incontrate e le esperienze vissute lasciano un'impronta indelebile. Il caso di Robert Venturi non fa eccezione: lo studio di Rosa Sessa ricostruisce, con il supporto di fotografie e fonti inedite, il percorso biografico e culturale di uno dei più significativi architetti del XX secolo, sottolineando l'importanza dei suoi maestri (Jean Labatut, Donald Drew Egbert), di alcune letture fondamentali (Henry-Russell Hitchcock, William Empson, Frank Lloyd Wright), e del dialogo con gli amici studenti (Philip Finkelpearl, William Weaver), ma soprattutto il peso formativo dei viaggi in Europa.«È il suo contesto che dona a un edificio un significato. E di conseguenza ogni cambiamento del contesto provoca un cambiamento del significato». - Robert Venturi\r\n\r\nA Filadelfia Venturi si era discostato dalla tradizione italoamericana ed era diventato un outsider multiculturale anche in questo ambito. Come nota Denise Costanzo nell'introduzione: «L'identità italiana/americana di Venturi ha sfidato gli stereotipi perché era allo stesso tempo intima e distaccata, un esempio appropriatamente “non semplice” (non-straightforward) della sua categoria teorica dell'“e-e” (both-and)». Gli anni universitari, trascorsi sotto l'egida del “Princeton System” e del metodo del close reading, si concludono con un fondamentale primo viaggio a Roma (1948) e con la tesi Context in Architectural Composition (1950). Vengono poi le determinanti esperienze professionali presso Oskar Stonorov, Eero Saarinen e soprattutto Louis Kahn, i felici anni di nuovo a Roma trascorsi presso l'American Academy (1954-1956) e i frequenti viaggi in Italia, Francia, Grecia e Germania, seguendo i suggerimenti del grande storico Richard Krautheimer e di Ernesto Nathan Rogers. Il ritorno negli Usa coincide con la realizzazione dei primi progetti, come la casa per Vanna Venturi, e con la stesura di Complessità e contraddizioni nell'architettura (1966).\r\nIl presente volume si chiude con una conversazione con Denise Scott Brown, collega alla Penn University nel 1960, con cui Venturi strinse un indissolubile sodalizio intellettuale, sentimentale e professionale basato anche sul comune amore per la cultura italiana.
EUR 22.80
-
Tradurre l'errore. Laboratorio di pensiero critico e creativo
Digital Dishumanities o del dire distopico, titolo di uno dei capitoli del libro, può forse far sorridere chi ama le allitterazioni o chi ha qualche perplessità nei confronti degli algoritmi, ma potrebbe far spazientire un insegnante di inglese che segnerebbe subito Dishumanities come un errore o al più come un calco dall'italiano. Eppure la lingua, quando è viva, ama contravvenire alle regole o forzarle. E una lingua è viva se permette gli errori, le sfumature, la flessibilità, l'ambiguità, la connotazione, la sovrapposizione, il gioco, il capitombolo, la svolta improvvisa. È morta quando non si muove più, quando si ripete sempre prevedibilmente uguale a sé stessa, ligia alla regole e alle ricorrenze statistiche o, peggio ancora, quando costretta da imposizioni politiche e liberticide, come nel caso del Newspeak di 1984 di Orwell.\r\nLa letteratura offre molti esempi di trasgressione vivificante: dalle complesse invenzioni di Joyce di Finnegans Wake a quelle più scanzonate dei Beatles di Yellow Submarine, o ai neologismi sorprendenti e alle deformazioni linguistiche dei giovani artisti dell'Atelier dell'Errore. Di questi e di altri testi irrequieti parla questo libro.\r\nMa che cosa può fare un traduttore di fronte a un errore, intenzionale o non intenzionale, di un autore? Si nasconde? Nasconde l'errore? Rilancia?\r\nIl libro non tratta degli errori di traduzione, ma di esperienze di traduzione, individuali o collaborative, insolite, a loro modo estreme, che hanno sollecitato una riflessione sulla traduzione vista non come un'attività meccanica e asettica, ma come una pratica pedagogica straordinaria, capace di stimolare lo sviluppo di un pensiero critico, che richiede ad un tempo rigore e creatività, conoscenza dei vincoli dei testi e capacità di derogare consapevolmente alle norme, di tradurre, quando necessario, uscendo dagli schemi, di tradurre outside the box.
EUR 15.20
-
Vesper. Rivista di architettura, arti e teoria-Journal of architecture, arts & theory. Ediz. bilingue. Vol. 4: Esili ed esodi-Esiles and exoduses.
Testi in italiano e ingleseIT. Due movimenti, forse antitetici, interessano lo spazio. Singoli individui si autoescludono, escono dalla propria terra (exilium, exsul, ex-solum), si ritirano in altra condizione, depongono il potere da dentro, evitano il potere che frena. L'esilio può essere una scelta individuale ma anche una costrizione che investe, per sommatoria, un grande numero. Al contempo popoli, animali, organismi vegetali sono in esodo, si muovono, scappano, migrano, mutando il disegno e il senso del territorio e delle geografie.\r\n\r\nEN. Two movements, perhaps antithetical, affect space. Individuals exclude themselves, exit (exilium, exsul, ex-solum), come out of their own land, withdraw into another circumstance, depose power from within, shun the power that holds back. Exile can be an individual choice, but it can also be a constraint that involves, cumulatively, a large number. At the same time, peoples, animals, and plants are in exodus, moving, fleeing, migrating, changing the design and the sense of territory and geographies.
EUR 17.10
-
Il filo e le tracce. Vero, falso, finto
Questo libro esplora il mutevole rapporto tra verità storica, finzione e menzogna attraverso una serie di casi. Contro la tendenza dello scetticismo postmoderno a sfumare il confine tra narrazioni di finzione e narrazioni storiche in nome dell'elemento costruttivo che le accomuna, il rapporto tra le une e le altre è qui visto come una contesa per la rappresentazione della realtà. Scavando dentro i testi, contro le intenzioni di chi li ha prodotti, si possono far emergere voci incontrollate: per esempio quelle delle donne e degli uomini che, nei processi di stregoneria, si sottraevano agli stereotipi suggeriti dai giudici. Nei romanzi medioevali si possono rintracciare testimonianze storiche involontarie su usi o costumi, isolando all'interno della finzione frammenti di verità: una scoperta che oggi ci sembra quasi banale, ma che aveva un suono paradossale quando a Parigi, verso la metà del Seicento, venne formulata per la prima volta esplicitamente. Realtà, immaginazione, falsificazione si contrappongono, s'intrecciano, si alimentano a vicenda. Gli storici, scriveva Aristotele, parlano di quello che è stato (del vero), i poeti di quello che avrebbe potuto essere (del possibile). Ma il vero è il punto d'arrivo, non un punto di partenza. Gli storici (e, in modo diverso, i poeti) fanno per mestiere qualcosa che è parte della vita di tutti: districare l'intreccio di vero, falso e finto che è la trama del nostro stare al mondo.
EUR 22.80
-
Andar di notte. Viaggio nella movida delle città medie
Negli anni Ottanta del Novecento l'Europa si connota per un particolare incremento della vita notturna delle città, ben presto definita movida, con il termine che in Spagna aveva salutato la fine della dittatura franchista. Un fenomeno collettivo che rinnova il clima di effervescenza e vivacità sociale, estendendolo alle ore notturne. Un tempo specifico, proprio della società del benessere, libero dagli impegni quotidiani e dedicato, in primis dai giovani, agli incontri con amici. Un tempo che, ben presto, ha assunto i caratteri della festa, fatta di uno stare-insieme-per-stare-insieme, accompagnata da grandi calici, che invade il cuore dei centri storici, animandoli di una socialità particolare, trasformata in inedito rito collettivo. Un fenomeno individuale, collettivo e territoriale per i processi di rigenerazione urbana innescati nei centri storici, rinforzando la configurazione delle città come luogo pubblico per eccellenza. Aperto a tutti, predisposto agli incontri, premessa e palestra a cielo aperto di democrazia ma insieme anche luogo di una complicata, nuova governance dell'uso della città. Il lavoro è il prodotto di una lunga attività di riflessione e ricerca sul campo, condotta da sociologi, psicologi, urbanisti che hanno cercato di raccontare le opportunità, le criticità e i conflitti che l'andar di notte ha recentemente innescato.
EUR 17.10
-
Women's life
In this book, Isabella Ducrot evokes and gives voice to threefundamental issues: what it is to be a woman, childhood,and - most important of all - what she terms “ignorance”.These three experiences of alienation, so often intertwinedin our culture, are questioned here from a personal perspective. Blending together thoughts, short stories and autobiographical recollections, Isabella Ducrot reveals howthe not-knowing of childhood and the age-old exclusionof women from all kinds of cultural or social discourse arenot only experiences of estrangement and forms of suffering at being deprived of a voice, they may also offeran unprecedented and privileged gateway to reconqueringthat voice. The author seems to suggest that if one wishes to understand the intricacies of theological dogma, onemust be able to chant it out as if it were a nursery rhyme,savouring its very meaninglessness.“There is no tomorrow, there is no tomorrow,” runs the whispering refrain at the end of her reflections; her awareness ofthis fact seems to open the path to irresistible happiness.
EUR 11.40
-
Primitivismo e architettura
La ricerca dell'originario, dell'autentico, dell'essenziale nell'aspirazione a oltrepassare la relatività indotta dal tempo e dalla storia caratterizza il Primitivismo. Una corrente di pensiero e una tendenza artistica che permea di sé molte espressioni artistiche delle diverse arti della fine dell'Ottocento e del primo Novecento con le Avanguardie storiche, continua nel secolo scorso e si ripropone anche oggi. Ma se l'arte “primitiva” è stata fonte di ispirazione delle diverse forme delle arti visive, molto meno se ne è parlato per l'architettura, sebbene anche in questo campo non manchino riferimenti espliciti. Per questa ragione nel saggio, oltre che una parte teorica, vi è una parte antologica, una selezione di opere, e non di autori, la quale tenta di individuare architetture che portino i segni delle problematiche indagate.\r\nNella convinzione che ogni buona ricerca inizi con la formulazione di una domanda cui si è chiamati ad articolare una risposta, a sua volta foriera di altre questioni, il testo è stato posto all'esame di un gruppo di studiosi da cui sono scaturite delle interrogazioni che possono proiettare verso temi ancora per nulla o poco dibattuti.
EUR 20.90
-
Per Vittorio Sereni
Tra i molti autori novecenteschi cui Pier Vincenzo Mengaldo ha dedicato nel tempo la sua attenzione critica, Vittorio Sereni è uno dei più amati e ricorrenti, a partire dal saggio Iterazione e specularità in Sereni del 1975, che ne fornisce una prima caratterizzazione stilistica. Negli interventi successivi, scritti nell'arco di un quarantennio, Mengaldo non solo allarga e approfondisce l'indagine sulla lirica sereniana, anche nella forma - in cui l'autore eccelle - dell' explication de texte, ma affianca all'analisi del poeta quella del traduttore e del prosatore, critico e narrativo, pervenendo, come nel bellissimo ricordo qui collocato in posizione iniziale, a comporre un ritratto unitario, lucido e insieme commosso, dell'amico. «Il prossimo ventisette luglio saranno cent'anni dalla nascita di Vittorio Sereni. È pensando a questa ricorrenza che ho creduto non inopportuno raccogliere in volume la maggior parte dei miei scritti su di lui, che è stato uno dei massimi poeti del secolo passato, e un "grande amico" di cui non mi stanco di rimpiangere la perdita precoce. Dunque, "per" Vittorio Sereni e non "su"». Così, nel 2013, scriveva Mengaldo introducendo la prima edizione del presente volume, che - subito scomparso dalla circolazione - viene ora ripubblicato.
EUR 19.00
-
Bodies of art: the shaping of aesthetic experience
Over the course of the last two decades, a novel and innovative corporeal imagination has overtaken social theory, cultural studies, philosophy, psychology and the humanities. With sustained interdisciplinary attention being paid to human embodiment, current efforts to understand meaning-making have precipitated a reconceptualization of the lived body as a matrix of significance flourishing within the spatial, corporeal, and incarnate. This move continues to be driven by a desire to challenge the prevalent Western, and Cartesian, notion of the self as a discrete, interior consciousness constituted by brain states and processes located exclusively inside the head of the person, with priority being given to reason and language. In response, a non-Cartesian approach can take as its starting point the Spread Mind identity theory developed by Riccardo Manzotti which claims that the mind is not produced by or in the brain, but rather, the brain is formed and constantly modified by the mind, which is your embodied experience in the world.\r\nCountering notions and concepts imported from the natural sciences, and drawing on the observations of the phenomenologist Edmund Husserl, a distinction is made between the human body as a physical and biological entity with objective features (or Korper), including weight, height, etc., and the human body as an experienced or lived entity (or Leib). Going against the grain of the cerebral mystique, a neurocentric approach which idealizes and mythologizes the brain as an omnipotent structure wherein everything we think, do, and refrain from doing is restricted to what's physically in your head, this book proposes an alternative approach to the study of movement, mind, and, in particular, aesthetics, called “Spread Body-Mind Aesthetics.”\r\nThrough an exploration of a host of ways of novel cinematic watching, such as The Centipede Cinema, The Floating Archipelago Cinema, Stan van der Beek's Movie-Drome, and Lis Rhodes Light Music, this book introduces and develops the key conceptual features of “Spread Mind Aesthetics.” Defined in part as the study of the influence of body position and motion on perception and meaning-making in non-conventional cinematic viewing spaces, or performative architectures of reception, it is, in more technical terms, the study of the impact of the lived-body's vestibular, somatosensory, and kinesthetic senses on our interpretations of actual and virtual media worlds. The specific concern here is how the orientation or positioning and heightened awareness of the lived-body (e.g., standing, reclining, sitting, walking, etc.) actively “figures in” our experience of these media spaces.
EUR 11.40
-
Progettare con il compensato strutturale. Da Accupoli a Polyhouse
Negli ultimi anni, il ritorno al legno nell'ambito dell'edilizia ha comportato un rinnovato interesse verso la progettazione di strutture prefabbricate e a secco. Il presente volume è dedicato al percorso progettuale sviluppato dallo studio laa (Lorena Alessio Architetti), la cui ricerca si propone di individuare soluzioni architettoniche sostenibili e antisismiche, che prevedono l'utilizzo del legno, in particolare del compensato, senza pregiudicare l'interazione con altri materiali. In questo senso è emblematico il racconto della nascita di PoplyHouse: dopo la prima esperienza del progetto Accupoli, nei pressi di Amatrice, la sperimentazione sul campo si è tradotta nella definizione del brevetto per un nuovo giunto, combinato (ad esempio nei progetti dello showroom per E. Vigolungo S.p.A. e dell'Eremo del Silenzio) all'innovativo utilizzo strutturale del compensato di pioppo, la cui riscoperta contribuisce peraltro alla tutela e al sostegno della filiera locale legata a quest'albero.
EUR 26.60