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La dissoluzione dell'estetico. Adorno e la teoria letteraria dell'arte
Da sempre considerata come l'estremo tentativo di costruire una teoria classica dell'opera d'arte, l'estetica di Adorno ha subito nell'ultimo trentennio una decisa marginalizzazione. La sua concezione del prodotto artistico come enigma irrisolvibile, la sua idea dell'opera come speranza di fronte all'oppressione sociale, possono oggi sembrare, in effetti, residui di un'epoca ormai tramontata. Del resto, i fenomeni artistici più recenti - il pastiche di stili, il citazionismo esasperato, lo sfrangiamento dei confini fra i generi, la contaminazione tra le pratiche - sembrano sfuggire all'austerità con cui Adorno determinava la funzione dell'opera d'arte. Seguendo un percorso che attraversa i principali nodi costituitivi dell'estetica di Adorno, Farina intende invece dimostrare come la liquidazione della filosofia adorniana dell'arte sia stata eccessivamente frettolosa. Attraverso una critica serrata dei fenomeni artistici, una critica che non dà per scontato nulla di ciò che il pubblico e le istituzioni definiscono come «arte», Adorno incrocia infatti alcune delle argomentazioni chiave delle teorie estetiche del tardo Novecento, e in particolare quelle che in ambito analitico hanno decretato la fine storica delle arti e la nascita di un'arte post-storica, individuandovi una dinamica che conduce alla dissoluzione dell'estetico. A differenza delle teorie postmoderne, però, Adorno intende opporsi a tale dissoluzione. Questo libro vuole appunto illustrare in che modo la teoria di Adorno, anziché liquidare l'arte come morta, permetta una riformulazione del principio estetico - attraverso l'estetica come teoria letteraria dell'arte.
EUR 20.90
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La fine del mondo sembra non sia arrivata
"Patrik Ourednik è autore tradotto e apprezzato in tutta Europa, conosciuto soprattutto per il suo ammirevole, anomalo e divertito libro 'Europeana' (Quodlibet, 2017); questa recentissima 'Fine del mondo' (edito in Francia nel 2017) ne continua per molti versi tematiche e stile, continuando ad aggirarsi su quel miscuglio di fatti, menzogne, invenzioni, statistiche, atrocità e stupidaggini che è stato il Novecento. Il libro ruota attorno alla vita e alle convinzioni di Gaspard Boisvert, consigliere del più stupido dei presidenti americani, dove si parla dei limiti della democrazia, del testicolo mancante di Hitler fonte della sua oratoria, delle profezie della fine del mondo che però probabilmente è già avvenuta a nostra insaputa, del politicamente corretto e della sua comicità, di religioni a confronto e di quella ebraica, e di molto altro; il tutto in un'ottica inedita, velata di leggero cinismo, anzi di intenso cinismo, il che rende il libro anche altamente istruttivo." (E.C.)
EUR 14.25
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Abbecedario del reale
«È evidente che le cose del mondo umano sono cose di un universo strutturato in forma di parola, e che il linguaggio, i processi simbolici, dominano, governano tutto». Il paradosso del reale è in questa affermazione, rimossa ma non per questo meno attuale, di Jacques Lacan (Seminario VII). Il reale del mondo (come è il mondo), nonostante tutto il nostro desiderio di realismo, ci è precluso, perché il mondo ci appare già da sempre invischiato nel nostro stesso indicarlo e dirlo, a partire da questo presuntuoso articolo determinativo che sembra già dirci tutto, ad esempio che è il mondo. Come arrivare, allora, al reale del mondo? C'è un solo modo, per arrivarci, per provare (fallendo) ad arrivarci. Sprofondare fino in fondo in quello stesso linguaggio che peraltro ci impedisce di toccare il reale. Il libro - scritto da filosofi, psicoanalisti, scrittori, poeti, artisti - prova a mostrare questo paradosso, quello di chi, dentro il linguaggio, addita qualcosa "fuori dal mondo". Un possibile tragitto, da Azione a Zero, di alcuni dei modi per uscire da noi stessi, e quindi dal linguaggio, senza però mai abbandonarlo.
EUR 19.00
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Lo storico scellerato. Scritti su Manfredo Tafuri
Manfredo Tafuri (1935-1994), architetto e storico dell'architettura è stato una figura di riferimento nel dibattito architettonico e politico a partire dalle rivolte studentesche del '63 e del '68. I suoi interessi storici, cui ha dedicato l'intera esistenza, hanno spaziato dall'architettura rinascimentale a quella contemporanea. L'intento del volume è quello di restituire l'attualità della figura e la complessità del pensiero di Tafuri a venticinque anni dalla sua scomparsa. Quello che emerge è l'idea che la sua opera sia molto di più di una esplorazione dell'architettura in senso stretto, ma una lunga e ragionata riflessione sulla storia urbana dalla modernità ai nostri giorni.
EUR 26.60
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Le comunità progettuali della bioregione urbana. Un parco agricolo multifunzionale in riva sinistra d'Arno
I territori agroforestali stanno ritrovando una nuova vitalità, soprattutto nelle aree ad alta urbanizzazione. Chiamati «spazi aperti» senza ulteriore specificazione, semplicemente per contrapporli agli spazi costruiti, essi sono stati a lungo considerati puri «spazi vuoti», abbandonati o in attesa di urbanizzazione. Al territorio rurale periurbano e alle aree verdi interstiziali (parchi, giardini, orti ecc.) è oggi invece riconosciuto un ruolo decisivo nella fornitura di servizi essenziali alla popolazione, in termini di qualità della vita e di resilienza insediativa. Riflettendo sulle attività di ricerca del progetto Coltivare con l'Arno. Parco agricolo perifluviale - un laboratorio sperimentale di innovazione finanziato dall'Autorità Regionale Toscana per la Partecipazione, dalla Città Metropolitana di Firenze (ente capofila) e dai Comuni di Firenze, Scandicci e Lastra a Signa -, questo libro propone una visione bioregionale del progetto di territorio, individuando nella struttura ecologica, nella dotazione patrimoniale e identitaria di lunga durata (centri storici, viabilità fondativa, paesaggi rurali, fiumi ecc.).
EUR 24.70
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La Divina Commedia di Dante
Seymour Chwast realizza una delle versioni della Divina commedia tra le più ironiche, spiazzanti e allo stesso tempo fedeli al testo. Un libro per ragazzi e per adulti, che potrà essere utilizzato anche da studenti e professori. \r\n«Quodlibet pubblica la deliziosa Divina Commedia di Dante di Seymour Chwast, a tutti gli effetti un fumetto, con cui il rivoluzionario grafico d'arte statunitense, illustratore tra gli altri per il New Yorker e del New York Times, entra a far parte della nutrita schiera di artisti che si sono cimentati nel corso dei secoli nella trasposizione in immagini del poema». - Federico Di Vita, Il Foglio\r\n\r\nImpermeabile, cappello, occhiali da sole e pipa, Dante assomiglia più a un detective di Raymond Chandler che al divin poeta. Al suo fianco Virgilio, in completo nero e bombetta, e Beatrice, con un caschetto biondo platino. Sul loro cammino incontrano, come è noto, moltitudini di peccatori e santi tra punizioni orribili e indescrivibili piaceri. Seymour Chwast rende il capolavoro dantesco comprensibile per qualsiasi lettore.
EUR 18.05
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Attraverso la storia dell'estetica. Vol. 1: Dal Settecento al Romanticismo.
Si apre con il presente titolo una Storia dell'estetica moderna che proseguirà con altri due volumi: Da Kant a Hegel e Dall'Ottocento a oggi. Non si pensi però ad una storia di impronta manualistica, che si limiti a enumerare pedissequamente tutti gli autori e tutte le correnti. L'opera è infatti costruita per singoli saggi, e non mira quindi a una impossibile completezza, quanto piuttosto all'approfondimento di alcune questioni rilevanti, in grado però di far luce sull'intero campo delle idee estetiche di un'epoca. Così Dal Settecento al Romanticismo comincia - dopo una necessaria premessa metodologica sulla storia dell'estetica che è anche un piccolo periplo attraverso le altre storie della disciplina - con la ricostruzione genealogica di tre temi centrali dell'estetica illuministica: il tema del gusto (inseguito a ritroso fino alle sue origini), quello del Je ne sais quoi (riscattato da facili irrisioni e liquidazioni) e quello del caratteristico (nella sua dialettica con la bellezza ideale). Tale approccio consente di recuperare autori appartati ma tutt'altro che secondari, come Spalletti o Arteaga - dietro i quali, comunque, si intravede un gigante come Winckelmann - e permette di collocare nella giusta luce figure talora fraintese, come Moritz, troppo spesso appiattito sui suoi ingombranti contemporanei, Kant e Goethe. La seconda parte del volume è dedicata ad alcuni problemi fondamentali dell'estetica romantica, quali il primato della pittura rispetto alla scultura, l'esaltazione dell'immaginazione, la teoria del romanzo e l'enigmatico statuto dell'ironia.
EUR 24.70
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I turcs tal friul-I turchi in Friuli
Il libro presenta il testo originale nell'autorevole revisione critica di Graziella Chiarcossi, accompagnata dalla traduzione in versi di Ivan Crico, uno dei più sensibili poeti friulani di oggi.\r\n«Un Pasolini "laterale che presenta non pochi motivi d'interesse» - Blow Up\r\n«L'italiano è stato per secoli una lingua divisa in stanze magari comunicanti ma distinte: la lingua della prosa e quella della poesia; lingua scritta e quella parlata; l'italiano letterario e i dialetti... Contro questa tendenza Pier Paolo Pasolini ingaggiò una lotta nelle sue opere, praticando tra l'altro un plurilinguismo intenzionale ed esibito, e tentando di porre un argine a quella lingua comune sì, ma un po' insipida e culturalmente pericolosa che egli chiamava italiano tecnologico, "tipico e necessario del capitalismo tecnocratico"» - Lorenzo Tomasin, Il Sole 24Ore\r\nNel 1944, nel Friuli percorso dalle truppe naziste e devastato dai bombardamenti anglo-americani, il giovane Pier Paolo Pasolini scrive in friulano un dramma, a metà fra la tragedia e la sacra rappresentazione, che contiene, in una drastica e quasi profetica abbreviazione, tutti i temi della sua opera futura. Soggetto del dram ma è l'invasione dei Turchi in Friuli del 1499, testimoniata da una lapide che il giovane poeta poteva leggere nella chiesa di Casarsa; ma, sotto l'apparenza di un'evocazione storica, è tutto il mondo di Pasolini che I Turchi in Friuli mette in scena in un inestricabile ordito di elementi personali (i protagonisti portano lo stesso nome della madre Susanna Colussi) e motivi ideali: l'appassionata fede religiosa e la rivolta contro la Chiesa, l'amore per la vita e la fascinazione per la morte (l'uccisione di Meni Colùs alla fine del dramma sembra annunciare quella del fratello Guido solo un anno dopo), l'impegno nell'azione e la fuga nella preghiera. E non è certo un caso se tutti questi motivi, almeno in apparenza contraddittori, si compongono in una parola che è la stessa che il poeta molti anni dopo avrebbe proposto come titolo per la raccolta delle sue poesie complete: bestemmia.\r\nIl libro presenta il testo originale nell'autorevole revisione critica di Graziella Chiarcossi, accompagnata dalla traduzione in versi di Ivan Crico, uno dei più sensibili poeti friulani di oggi.
EUR 16.15
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Quando le ombre si staccano dal muro. Testo veneziano a fronte
"Quando le ombre si staccano dal muro" permetterà a un pubblico più ampio di conoscere una voce originalissima nella poesia italiana tra i due secoli.\r\n«Capace di densità ritmiche e semantiche notevoli, specie sul versante dialettale» - Blow Up\r\nFrancesco Giusti appartiene a una generazione che segue quella dei poeti nati negli anni Venti, come Pasolini, Loi, Pedretti. La sua è una generazione che scrive tanto in dialetto che in lingua, una generazione, cioè, per la quale il movimento e quasi l'andirivieni da una lingua all'altra è connaturato al gesto poetico. Le due lingue si nutrono l'un l'altra e vivono così intimamente l'una per l'altra, che anche quando una delle due sembra assente, essa dev'essere considerata virtualmente presente. Giusti scrive soprattutto in un inconfondibile, asintattico, rigoglioso italiano, ma c'è sempre dialetto nella sua poesia in lingua, così come c'è sempre lingua nel suo liquido dialetto veneziano. In questa ultima e più matura raccolta, il poeta, con una novità forse senza precedenti, può così invertire il movimento abituale della traduzione, che va dal dialetto alla lingua, e traduce in dialetto alcune delle sue poesie in lingua, come se la poesia non potesse più dimorare nell'identità di una sola lingua e, in una sorta di trafelato bilinguismo, si muovesse incessantemente da una lingua all'altra, quasi a significare che il suo vero luogo è nello spazio bianco che le unisce e divide. Prefazione di Giorgio Agamben. Con un saggio di Elenio Cicchini.
EUR 10.40
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Orfismo e tragedia. Il mito trasfigurato
Fin da quando apparve, in Grecia, intorno al VI secolo a.C., la dottrina orfica ha rappresentato un potente elemento di rottura con tutto il mondo antico. Le prassi salvifiche, strettamente connesse alla credenza nell'immortalità dell'anima, il fermo rifiuto dei rituali sacrificali e il conseguente vegetarianesimo, l'originale concezione del tempo e della memoria, definivano un modo di vivere - il bios orphikos - la cui natura era, insieme, poetica e politica.\r\nIn questo breve e densissimo testo, Gianni Carchia ha interrogato nuovamente il fenomeno dell'orfismo in tutte le sue implicazioni. Si può comprendere facilmente come tale fenomeno rappresenti, per Carchia, non tanto una questione storiografica, ma soprattutto un problema estetico e politico: se la tragedia costituisce uno dei cardini attorno a cui ruota la macchina di costituzione della polis, l'orfismo rappresenta una via decisamente alternativa alla stessa polis, rivendicando al proprio centro la parola poetica in tutta la sua forza autonoma. Se il rapporto tra filosofia e tragedia è stato uno dei temi che hanno percorso tutta la storia della filosofia occidentale, fino a Hegel e a Hölderlin, Carchia in queste pagine interroga questa storia ponendo un'altra domanda: la via orfica ci è ancora accessibile?
EUR 13.30
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I baffi del bambino. Scritti sull'arte e sugli artisti
Vengono qui raccolti i testi sull'arte che Luca Bertolo, ormai da vent'anni, affianca alla sua attività di pittore. L'autore si confronta con dei nuclei tematici ben precisi, come il rapporto tra arte e politica o lo statuto della pittura contemporanea nel contesto di un'arte che si suppone postmediale, riflettendo allo stesso tempo sulla crisi attuale della critica d'arte. Questi temi vengono variamente declinati da Bertolo attraverso ritratti di artisti della sua generazione, recensioni di mostre e riflessioni teoriche più generali, restando sempre fedele all'urgenza di mostrare in controluce gli aspetti essenziali della propria pratica artistica.
EUR 20.90
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La Terra e il suo satellite
Finalista del Premio Dessì, trentaquattresima edizione, nella sezione Narrativa.\r\nIl segreto del tema in classe, ma questo vale più in generale per la vita, è la divagazione\r\n«Lo scrittore ticinese ha una voce inconfondibile che speriamo di poter riascoltare al più presto» - Doppiozero\r\n«Un inno alla digressione» - La Repubblica\r\n«Un'esperienza affascinante» - Il Foglio\r\n\r\nQuesto libro parla di infanzia, esperimenti zoologici, musicali e cinematografici; tuffi, invenzioni linguistiche e altri gesti di resistenza; gli astri e la pioggia, la malattia e la salute, gli incendi che tutto annientano e la salvezza; case fantasma, baffi lunari, piante a rotelle, borsaioli da circo e altri prestigiatori; e lo fa sviluppando la forma del tema in classe in alcune delle sue varianti più comuni, dal raccontino autobiografico alla «recensione», dal commento di un testo d'autore o di una notizia di attualità al componimento filosofico.\r\nInoltre, i lettori incontreranno qui alcuni campioni del tema in classe inteso come genere letterario: un Giacomo Leopardi alle prime armi, Francis Ponge, Antoine Doinel (da Truffaut), Andreas Sam (da Danilo Kiš), Anne Frank e, sullo sfondo, l'ombra di Fritz Kocher, il ragazzino a cui nel 1904 Robert Walser attribuì le prose del suo primo libro, e con queste l'osservazione: «Scrivere significa accalorarsi in silenzio».
EUR 9.10
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Wittgenstein. Un'introduzione
Il volume offre una presentazione generale dei principali nodi teorici dell'opera di Ludwig Wittgenstein, dal Tractatus agli ultimi scritti. \r\n«Il commentatore austriaco propone una ricostruzione più tradizionale ma non per questo piatta» - Alias\r\nA partire da una ricostruzione, basata sulle principali fonti documentarie, della vita e degli anni di formazione tra Austria, Germania e Inghilterra, il libro ripercorre in cinque capitoli concettualmente densi ma di agevole leggibilità l'itinerario filosofico wittgensteiniano, le cui tappe sono scandite e discusse per temi o, meglio, per concetti-chiave: da quelli logici degli scritti giovanili a quelli grammaticali della transizione, dalla concezione dei giochi linguistici alla critica dei fondamenti della matematica e infine dall'analisi della certezza ai concetti di Weltbild e di Lebensform. La Postfazione, aggiunta alla ristampa tedesca del 2016 e alla presente edizione italiana, costituisce non soltanto un prezioso aggiornamento delle tematiche svolte nel libro, ma fornisce anche istruttive informazioni sulle acquisizioni della più recente esegesi wittgensteiniana. Di particolare interesse e attualità la discussione sui problemi connessi a un'auspicabile edizione critica degli scritti, pubblicati per lo più postumi e selezionati nel corso degli anni da vari curatori, e sui criteri per determinare quale sia da considerare un'“opera” di Wittgenstein.
EUR 19.00
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Un autre monde est-il possible? Bandes dessinées et science-fiction en Italie, de l'enlèvement d'Aldo Moro jusqu'à aujourd'hui (1978-2018). Ediz. multilingue
FR. Si la science-fiction est un des genres littéraires les plus « sensibles » aux changements de la société, son lien avec la bande-dessinée italienne, qui a connu un renouveau remarquable pendant les années 1970, a permis à ces narrations d'évoluer et de montrer d'une façon innovante ces changements. Dans ce livre, à travers trois ouvrages « majeurs » qui se constituent en tant qu'entrées en matière pour analyser d'autres bandes dessinées contemporaines et en tant que piliers symboliques d'une époque (Ranxerox, Nathan Never et Orfani), on abordera les évolutions du roman graphique en Italie, les changements au sein de la société italienne, ainsi que les représentations des peurs et des obsessions de la Nation. Ranxerox (1978-1996) mettait en scène, avec sa violence gratuite et sa Rome polluée et dévastée, la dérive terroriste et la désillusion idéologique et politique après 1968 ; et le fait qu'il soit paru l'année de l'enlèvement d'Aldo Moro par les Brigades Rouges, le grand tournant de toute une génération, n'est pas un hasard. Nathan Never (1991), dans son monde où races et classes différentes créent des tensions sociales constantes est un miroir de l'Italie des années 1990, avec la deuxième République, l'arrivée au pouvoir de Berlusconi et les premières vagues d'immigration. La peur de l'autre devient l'obsession de Orfani (2013), où l'humanité se lance dans une guerre trouble contre des extra-terrestres, qui nous rappelle certaines guerres contemporaines.Les bandes dessinées de science-fiction en Italie ont eu la capacité de comprendre et de représenter les contradictions de la société italienne, en se constituant en même temps en tant que points de repère du genre. Dans ce livre on parcourra certains des ouvrages les plus importants, en tenant compte de nos trois axes : Ranxerox et les années 1970 et 1980, Nathan Never et les années 1990 et 2000, Orfani et l'Italie actuelle.EN. Italian comics have undergone a remarkable process of renewal during the 1970s. Science-fiction-a genre particularly sensitive to social change-has allowed them to evolve and to showcase this evolution in innovative ways. This book examines three major works that serve as entry points to discuss other contemporary comics and are each highly representative of their era: Ranxerox, Nathan Never and Orfani. Through these works we will study the evolution of the Italian graphic novel, societal changes, and symbolic representations of national fears and obsessions. Ranxerox (1978-1996) first appeared the same year as the kidnapping of Aldo Moro by the Red Brigades. This hardly seems due to chance when one sees its gratuitous violence, its representation of Rome as a devastated and polluted wasteland, and of the descent into terrorism and hopelessness of the post-1968 political movements. Nathan Never (1991) features a world mirroring Italy in the 1990s-with its Second Republic, Berlusconi's rise to power and the first waves of immigration-through the representation of different races and different classes perennially in conflict with each other. Fear of the Other is the main obsession of Orfani (2013), in which mankind is...
Almanacco 2019. Legami, intimità, relazioni, nuovi mondi
L'Almanacco del 2019 raccoglie scritti di autori nuovi e autori già sperimentati e noti. Cura la raccolta Ermanno Cavazzoni. Il tema sono i legami e le relazioni tra gli esseri umani, con racconti mediamente strampalati, su relazioni degeneranti, e intimità marce o sul punto di marcire. Non sono letture banali, e qualcuna resterà impressa e forse imitata. Con racconti di Daniele Benati, Ugo Cornia, Patrizia Barchi, Paolo Albani, Stefano Tonietto, Paolo Morelli, Jacopo Narros, Giovanni Maccari, Gianfranco Mammi, Enrico Ferrattini, Irene Russo, Michele Mellara, Paolo Pergola, Michele Farina, e molti altri.
EUR 15.20
Dinamismo di un corpo umano. Una litografia di Boccioni
Nel 1913 Umberto Boccioni realizza l'unica litografia nota dedicata al soggetto Dinamismo di un corpo umano. In questa circostanza, l'artista, ricorrendo a una tecnica di solito destinata a grandi tirature e da lui non molto frequentata negli anni precedenti, realizza pochi esemplari della stampa, della quale ci sono pervenute solo tre copie, le uniche probabilmente realizzate.\r\nUna vicenda particolare, dunque, che sembra chiamare in causa i complessi rapporti fra disegno e stampa e che cade in un anno cruciale, in cui il Boccioni futurista crea alcune delle opere più importanti della sua carriera, ed espone i lavori scultorei in mostre personali a Parigi, Roma e Firenze.\r\nAcquisito dalla collezione di Riccardo Jucker, uno dei tre esemplari è oggi custodito presso il Museo del Novecento di Milano. Il presente libro cerca di mettere ordine nella complessa storia collezionistica dell'opera, ma soprattutto di indagarne la genesi, grazie ad un serrato confronto con alcuni fogli conservati negli archivi del Castello Sforzesco di Milano, dove si trova il più importante fondo italiano di disegni di Boccioni. Accompagna la ricerca uno studio tecnico diagnostico svolto da Gianluca Poldi sulla litografia e sul relativo disegno.
EUR 19.00
Alfredo Lambertucci 1928-1996. Costruire lo spazio. Ediz. a colori
Alfredo Lambertucci (1928-1996) ha contribuito notevolmente allo sviluppo dell'architettura del secondo dopoguerra in Italia. Ha iniziato a costruire nei primi anni Cinquanta nelle Marche, sua terra natia; gli incarichi lo hanno poi portato a progettare a Roma, a Ferrara e in Svizzera, più tardi nell'area dai Castelli Romani e in molti altri luoghi in Italia. Cresciuto nello studio della dimensione artigianale del fare, attento a quella modernità che arrivava d'oltralpe, egli ha saputo coniugare questi due interessi e sviluppato una linea personale di architetture misurate, di grande qualità materica e spaziale. Tra le sue opere più note: la Chiesa di Consalvi, il Palazzo di Giustizia a Macerata, l'Istituto di Farmacologia della Sapienza, il complesso di Vigne Nuove (disegnato con Passarelli) a Roma e le case a schiera a Genzano; mentre altri progetti sono poco conosciuti o non sono mai stati realizzati: tra questi ci sono edifici scolastici, strutture per il turismo, arredi ed allestimenti di interni, e i progetti per il centro storico di Macerata e Roma. Il volume, attraverso la voce di storici, testimoni e studiosi è l'occasione per un ripensamento della sua attività di architetto e per una sua rilettura critica. Vengono inoltre presentati i disegni originali di progetti realizzati e non, molti di questi inediti e fino ad oggi conservati nell'archivio personale di Lambertucci. Infine un regesto di tutte le sue opere fornisce al lettore uno strumento di consultazione sinora mai realizzato e che fa del libro un punto di rifermento per la conoscenza e lo studio di questo maestro del secondo novecento italiano.
EUR 24.70
Petrolio 25 anni dopo. (Bio)politica, eros e verità nell'ultimo romanzo di Pier Paolo Pasolini
25 anni dopo la sua travagliata pubblicazione, il volume si offre idealmente come un risarcimento alle sottrazioni e alle incomprensioni che questo capolavoro controverso ha patito nel corso degli anni, serrandolo da vicino e da più prospettive, letterarie, filosofiche, storiche, e dando risalto al suo significato politico.\r\n\r\nPetrolio 25 anni dopo è dedicato all'ultima opera di Pier Paolo Pasolini, interrotta dalla morte violenta dell'autore, e uscita postuma solo nel 1992, ben 17 anni dopo l'omicidio. La pubblicazione fu accolta in Italia da aspre polemiche che non ne favorirono la comprensione. Ricco di allusioni al contesto storico di quegli anni (l'omicidio di Enrico Mattei, l'Eni, la nascente P2), Petrolio entra nelle pieghe del potere politico ed economico, ne esplora gli intrecci e le responsabilità nelle stragi che hanno oscurato la vita politica del Paese.\r\nÈ un'opera di grande originalità formale che con la sua ricchezza poetica e di pensiero ha influenzato molti autori, ispirando alcune declinazioni della riflessione biopolitica e dell'estetica queer contemporanee. 25 anni dopo la sua travagliata pubblicazione, il volume si offre idealmente come un risarcimento alle sottrazioni e alle incomprensioni che questo capolavoro controverso ha patito nel corso degli anni, serrandolo da vicino e da più prospettive, letterarie, filosofiche, storiche, e dando risalto al suo significato politico.
EUR 20.90
La vita interessata. Una proposta teorica a partire da John Dewey
Spesso impiegato, ma raramente definito. Questo è lo strano destino del concetto di interesse, tanto in filosofia, quanto nelle scienze sociali. Il termine interesse compare con insistente frequenza in ambito teorico, nel linguaggio della politica, nei media, nella vita di tutti i giorni. È presente a varie latitudini e a vari livelli: dall'interesse e il disinteresse nei confronti di ciò che ci viene detto, fino agli interessi nazionali e alle questioni di interesse pubblico. Usi tanto vasti e molteplici, da spingere a pensare che l'interesse possa e debba dirsi solo in tanti modi, tra loro eterogenei e forse incompatibili. Questo lavoro vuole contrastare tale pregiudizio, proponendo una concezione allo stesso tempo unitaria e plurale dell'interesse a partire dal pensiero di John Dewey (1859-1952). Filosofo, pedagogista, psicologo, pensatore politico, nella sua ampia opera Dewey ha mostrato in filigrana come il concetto di interesse possa applicarsi a vari ambiti disciplinari, mantenendo allo stesso tempo un significato stabile e comprensibile.
EUR 19.00
Dalla Grande Dimensione alla Bigness. Il progetto delle relazioni tra architettura, città e territorio globale
Due diverse concezioni della dimensione si sono, nel secolo scorso, contese il campo del pensiero architettonico e urbanistico, nel confronto con le grandi trasformazioni della città moderna e contemporanea: l'idea della Grande Dimensione e quella della Bigness. Dietro questi due paradigmi - di cui vengono qui ricostruite le decisive tappe teoriche e progettuali - si fronteggiano, in realtà, due diversi modi di concepire il ruolo del progetto e di intendere la responsabilità, da parte di architetti e urbanisti, nella costruzione del mondo urbano. Dove la Bigness ha rappresentato il ripiegamento dell'architettura su un metro puramente quantitativo, operando di fatto la segregazione e la lobotomia dei fatti architettonici, delle esperienze e delle scale della progettazione, la Grande Dimensione è stato invece il tentativo di intendere le dimensioni urbane non più in termini semplicemente quantitativi, ma qualitativi, ossia in termini di relazione: dimensione vuol dire innanzitutto rapporto e misura, capacità di creare relazioni immateriali, piuttosto che egemonia.
EUR 17.10