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A che punto siamo? L'epidemia come politica. Nuova ediz.
In questa nuova edizione, che contiene un numero di testi quasi raddoppiato rispetto alla precedente, Agamben ha raccolto tutti i suoi interventi sull'emergenza politico-sanitaria che stiamo attraversando. \r\nAl di là di denunce e descrizioni puntuali, i testi propongono in varia forma una riflessione sulla Grande Trasformazione in corso nelle democrazie occidentali. In nome della biosicurezza e della salute, il modello delle democrazie borghesi coi loro diritti, i loro parlamenti e le loro costituzioni sta ovunque cedendo il posto a un nuovo dispotismo in cui i cittadini sembrano accettare limitazioni delle libertà senza precedenti. Di qui l'urgenza della domanda che dà il titolo alla raccolta: a che punto siamo? Fino a quando saremo disposti a vivere in uno stato di eccezione che viene continuamente prolungato e di cui non si riesce a intravedere la fine?
EUR 11.40
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L' alterità della carne. Il tema del corpo nel pensiero di Paul Ricoeur
Il volume intende approfondire il tema del corpo nella filosofia di Paul Ricoeur, una problematica che ha assunto notevole rilevanza nel dibattito fenomenologico contemporaneo.La riflessione ricoeuriana, nei suoi diversi ambiti d'indagine, è stata oggetto di ampie analisi, ma non è stata ancora adeguatamente valorizzata la sua rivisitazione della corporeità, sviluppata soprattutto in Le volontaire et l'involontaire (1950) e in Soi-même comme un autre (1990). La tematica del «corpo proprio» o della «carne» (chair) è connessa anzitutto alla figura del cogito «lacerato», che è al centro di Le volontaire et l'involontaire. Già in quest'opera, nell'ambito di un'«eidetica» fenomenologica della volontà, Ricoeur considera il côté della passività del soggetto nei termini dell'involontario del corpo. In tale contesto egli pone l'accento sul soggetto incarnato, al quale peraltro la tradizione fenomenologica non ha mai smesso di rivolgersi. Il tema del corpo affiora nuovamente in Soi-même comme un autre, dove Ricoeur, delineando i contorni dell'«uomo agente e sofferente», propone un'ampia e articolata «ermeneutica del sé», che si rivolge esplicitamente alla relazione tra ipseità e alterità, in cui la carne costituisce per l'appunto una delle forme dell'alterità. L'originalità della riflessione ricoeuriana, che si sviluppa in un dialogo serrato con la fenomenologia di Husserl, consiste nel pensare il corpo nell'ambito di una filosofia dell'azione e non in quello di una filosofia della percezione. Tale approccio è al centro dell'attuale ricerca filosofica, il che testimonia la fecondità delle analisi ricoeuriane.
EUR 20.90
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Il giunto in architettura. Percezione, spazio e costruzione
Questo libro considera il progetto di architettura come un insieme eterogeneo di connessioni, le cui proprietà definiscono l'intonazione percettiva di uno spazio. L'intento è di sottoporre questo tema fondante dell'architettura a una nuova verifica, discutendone il ruolo e il significato progettuale.Il giunto architettonico non può essere pensato solamente come mero congegno tecnico e costruttivo, ma più estensivamente come dispositivo estetico, che opera nella percezione e influisce sull'esperienza del soggetto nello spazio architettonico. Osservare un giunto nella sua singolarità significa interessarsi a quel margine di tolleranza in grado di assorbire la naturale imperfezione delle cose. Un margine in cui la ricchezza del reale si esprime, a volte silenziosamente, modificando lo spazio vissuto dell'architettura. D'altra parte, come sarebbe la nostra esperienza dello spazio se fosse del tutto priva di dettagli, da cosa trarrebbe la sua "qualità" estetica?
EUR 17.10
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Ulisse, o dell'amore. Lettura della poesia di Umberto Saba
Londero si avvale degli strumenti prìncipi della critica - filologia, stilistica, metrica - restituendo a Ulisse il suo spessore testuale e al pubblico una lettura dei versi capace di rendere l'intreccio delle funzioni molteplici che la poesia manda a effetto.Ulisse è una tra le poesie più note di Umberto Saba (1883-1957): pubblicata in conclusione a Mediterranee (Mondadori, 1946), nel 2021 compie 75 anni. Nei versi la critica intravede la consueta ripresa del modello omerico e dantesco di Odisseo che si riversa semplicemente sull'io lirico. Ma perché suggellare Mediterranee (un libro intriso d'eros) e Il Canzoniere (fino all'edizione 1958, il libro di una vita) con una poesia memoriale e avventurosa? Sotto la patina odisseica, lo studio scorge in Ulisse il piano metaforico della navigatio vitae, declinata sub specie Amoris. Ecco che l'io lirico non riesce a raggiungere «il porto» (figura di sicurezza, compimento, anche di morte) perché, oggi come nella «giovanezza», Eros lo «sospinge ancora», lo conduce capricciosamente «al largo» senza che possa scorgere una meta. È l'incessante innamoramento, la presenza costante di Amore, della passione amorosa mai sopita o completamente appagata, a turbare la navigatio dell'io. Lo studio vuole scostare Ulisse dalle precedenti letture, sostenute da poche supposizioni contenutistiche affioranti sulla superficie di una costruzione poetica insondata nelle sue profondità.
EUR 17.10
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Attraverso la storia dell'estetica. Vol. 3: Dall'Ottocento a oggi.
Questo è il terzo e ultimo volume di una Storia dell'estetica moderna iniziata con un primo volume, Dal Settecento al Romanticismo, e proseguita con un secondo, Da Kant a Hegel.Anche in questo caso, come nei precedenti, non si tratta di una storia concepita come un manuale, ma come una serie di saggi, che, se non hanno la pretesa di coprire tutti gli autori che si sono occupati di estetica dalla seconda metà dell'Ottocento a oggi (cosa del resto pressoché impossibile anche in un manuale), in compenso offrono un approfondito sguardo su molti autori e problemi centrali degli ultimi centocinquant'anni. Si inizia con due ampi saggi dedicati all'idea di genio e all'estetica di un'arte di solito abbastanza trascurata dai teorici, la scultura. Si passa poi ad autori importanti in un contesto internazionale ma spesso poco discussi nelle storie dell'estetica: il grande conoscitore d'arte Giovanni Morelli e il suo "metodo"; l'influsso di John Ruskin sull'estetica italiana; le teorie di un filosofo dimenticato ma ai suoi tempi notevole come Eduard von Hartmann o la curiosa Estetica del Diritto del giurista Heinrich Triepel. Vengono poi gli italiani: Benedetto Croce e Giovanni Gentile, e i grandi protagonisti dell'estetica post-crociana: Luigi Pareyson, Luciano Anceschi, Cesare Brandi, ma anche Jean-Paul Sartre, W.J.T. Mitchell e le discussioni sul Postmoderno. Per concludere con una serie di saggi sull'estetica analitica anglo-americana dell'ultimo cinquantennio.
EUR 25.65
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Form follows structure. La struttura delle forme prodotte dall'uomo
Il presente volume raccoglie alcune riflessioni che affrontano il tema del rapporto tra forma e struttura. Emerge così un intreccio di spunti, basati su esperienze diversificate nei campi della ricerca storica e della pratica professionale, attraverso i quali è possibile delineare una modalità altra di concepire la forma a partire dalla struttura, e forse persino un'idea alternativa di modernità.Da cosa dipende la forma di un'architettura o di un'infrastruttura? Che cosa, in ultima analisi, la determina? Una possibile risposta, ancora diffusa e radicata nel sentire comune, è quella sintetizzata dal celebre motto modernista «Form Follows Function», un principio spiccatamente pratico e razionale che lega la forma di un oggetto o di un manufatto alla sua funzione.Nel De architectura, ovvero nel trattato di teoria dell'architettura più antico di cui disponiamo, Vitruvio aveva associato già più di duemila anni fa il concetto di bellezza (venustas) a quello della destinazione d'uso (utilitas). Tuttavia, il celebre teorico romano aveva inserito questa coppia di princìpi in una triade, associandola all'idea di solidità e stabilità strutturale (firmitas).Non sarebbe dunque corretto affermare che la modernità (o, meglio, una certa versione stereotipata e funzionalista dell'architettura) abbia attribuito un'eccessiva enfasi al concetto di funzione, ma si dovrebbe prendere atto del fatto che essa ha dimenticato o dato per scontato il terzo elemento che sosteneva la teoria vitruviana, ovvero la struttura. Nessuna forma può esistere o rimanere in piedi se non viene in qualche modo sostenuta. Ma c'è di più: il principio strutturale che sorregge un oggetto quasi sempre determina in maniera sostanziale anche la sua forma.
EUR 15.20
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Selenographica. L'immagine e il disegno della luna nascosta
Selenografia è quella scienza grafica che si occupa della descrizione e rappresentazione della superficie lunare, e la Mappa Selenographica è la grande carta della Luna che i protagonisti delle due avventure astronautiche di Jules Verne - De la Terre à la Lune e Autour de la Lune - portano con sé in quel viaggio fantastico che è ancora solo un viaggio nell'immagine della Luna. Nel corso degli ultimi due secoli quest'immagine è diventata tanto più grande, venendosi a comporre di numerosissime e diversissime carte, di migliaia e migliaia di foto e di pagine di rapporti di missione, e di altrettanti modelli materiali e immateriali: un mondo che non si direbbe reale eppure a suo modo lo è, esplorabile e praticabile a somiglianza di quello che rappresenta. L'ampia raccolta di immagini presentate in questo libro si apre con la mappa descritta da Verne, e si conclude con quelle recentissime prodotte a partire dai dati inviati dalle sonde tuttora in orbita attorno alla Luna. Nell'esplorazione di questa seconda Luna ci si è trattenuti specialmente nelle zone liminari, sul bordo tra la faccia perennemente in vista e quella nascosta, o sul confine mobile che separa il giorno dalla profondissima notte lunare, sforzandosi di guardare da una parte e dall'altra, e quindi di rinnovare lo stupore per la ciclica apparizione e sparizione di un intero mondo. Al termine di questo viaggio particolare ci si accorge che un'immagine apparentemente consumata, come quella della Luna, ha molto da rivelare non solo a chi ne è ancora attratto, nonostante tutto, ma anche a chi si occupa del senso generalissimo di tutte le immagini, di quello che mostrano e ancor più di quello che nascondono.
EUR 26.60
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Il manoscritto pervenuto misteriosamente da Sant'Elena
«Ormai ero soltanto uno fra gli spettatori del secolo».Questo libro è un unicum narrativo dove verità e finzione sono del tutto indistricabili, un enigma che da due secoli intriga storici, letterati, lettori. Pubblicato in francese a Londra nell'aprile del 1817, il Manoscritto si presentava come un'autobiografia di Napoleone, ma l'imperatore, che ne ricevette una copia a Sant'Elena, negò d'averlo scritto - pur rimanendone affascinato.\r\nChiunque egli fosse, è indubbio che nell'anonimo autore si celasse la mano di uno scrittore. La prosa asciutta e lapidaria, il ritmo concitato della narrazione, gli effetti retorici e spettacolari di uno stile che rispecchia l'interiore partecipazione agli avvenimenti: tutto asseconda in modo prodigioso la rappresentazione mimetica degli orgogliosi ricordi e delle frustrazioni che dovettero alimentare la vita quotidiana di Napoleone a Sant'Elena.\r\nLe note che Napoleone ha voluto aggiungere per «correggere» qui e là le affermazioni del Manoscritto non fanno che infittire il mistero della sua autenticità. Nella sua indispensabile introduzione Sergio Romano ne ricostruisce le trame, ripercorrendo le varie ipotesi sulla paternità del Manoscritto: i grandi figli del secolo Madame de Staël e Benjamin Constant, o il più oscuro agronomo ginevrino Lullin de Châteauvieux?\r\n«È un'opera che farà epoca»: è il giudizio con cui Napoleone stesso suggellò il fascino di un racconto che lo consegnava alla storia come personaggio letterario, e che insieme restituiva alla storia il senso magico di un'avventura umana.
EUR 14.25
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La personalità giuridica
Una maschera fissa posta su un volto che cambia, da persona a persona e di momento in momento. È proponendo e tenendo ferma questa definizione che Maurice Hauriou tornerà a interrogare, per oltre un trentennio, il concetto di personalità giuridica. E lo fa mostrandone la funzione fondativa nell'ambito del diritto e insieme lo statuto ancillare rispetto alla forza creatrice del sociale, in un continuo corpo a corpo tra le esigenze di ordine dello Stato e l'irriducibile pluralità delle forme di vita che caratterizza la convivenza umana. È così che, in un lungo percorso non privo di sorprendenti quanto illuminanti cambi di prospettiva, il diritto viene profilandosi come una vera e propria forma di riscrittura del reale, un ritaglio che nega determinati tratti dell'esistente al fine di preservarne la struttura d'insieme, una duplicazione del mondo che ha paradossalmente di mira una sua più compiuta unità. Ma c'è dell'altro. Nei tre saggi sulla personalità giuridica che qui si presentano per la prima volta al pubblico italiano e che costituiscono un'imprescindibile integrazione alla più nota teoria dell'istituzione avanzata dal giurista francese, Hauriou procede al contempo a una radicale rifondazione tanto della materia che il diritto è chiamato a trasmutare quanto delle modalità in cui esso opera. La realtà che si schiude allo sguardo giuridico si presenta così come un assetto privo di una forma pre-data, la cui sempre ridefinibile configurazione non può tuttavia mai prescindere dai concreti contesti normativi che gli stessi attori sociali riconoscono come adeguati per la soddisfazione delle loro differenti e plurime esigenze. È a partire da questo sostrato oggettivo che, invertendo la deduzione classica operata da gran parte della giuspubblicistica non solo del tempo, Hauriou intende fondare la soggettività della persona giuridica. Il diritto si fa così arditissima ricapitolazione del reale, secondo un duplice movimento di conservazione e trasformazione che stabilizza e riarticola di continuo i rapporti sociali, in un dramma senza ultimo atto.
EUR 15.20
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Almanacco di filosofia e politica. Vol. 4: Sull'evento. Filosofia, storia, biopolitica
L'Almanacco di Filosofia e Politica, diretto da Roberto Esposito, presenta una riflessione filosofico-politica sul processo istituente e sulle istituzioni, concepiti come movimento di strutturazione politica dei conflitti. Da un lato si prendono le distanze dalle categorie della teologia politica, confrontando il pensiero con la storia e con la struttura conflittuale della società. Dall'altro, si registra l'impasse delle teorie che hanno sostenuto l'autonomia del sociale e la sua potenza di trasformare e inventare incessantemente la realtà.\r\nIl quarto volume è dedicato alla categoria di evento, indagata da tre principali prospettive: quella ontologica, che guarda alle manifestazioni evenemenziali dell'essere, dell'alterità e delle forme; quella storica, che si interroga sulla relazione di implicazione e di scarto tra evento e processo; quella biopolitica, che riflette sull'attualità della pandemia. La prima sezione, La filosofia nel tempo della pandemia, ospita i contributi di R. Esposito, D. Fassin, T. Lemke, V. Lemm, A. Zupančič. La seconda, Pensare in rapporto all'evento, comprende i saggi di É. Balibar, V. Morfino, E. Renault, C. Resta, allieve e allievi intervenuti al Seminario permanente di Filosofia e Politica presso la Scuola Normale Superiore. La terza sezione propone traduzioni di saggi, inediti in italiano, diversamente connessi al tema dell'evento (R. Schürmann, a cura di A. Martinengo, F. Guercio e I.A. Moore; S. Weil, a cura di R. Fulco).
EUR 20.90
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QU3. iQuaderni di U3. Ediz. italiana e inglese. Vol. 23: Extitutional urbanisms in Latin America.
We start to write this number before the Coronavirus pandemic. The great solidarity networks that are emerging from the crisis, confirm that in this time of great political and institutional upheaval around the world, Latin America shows a capability of great solidarity and resilience that come from self organized practices. While these groups are critical in front of control measures and the proposal of neoliberal formulas to shrink the State and hinder its provision of a safety net for everyday life, we are interested in analyse how they could being recognized with an active role in planning issues.\r\n\r\nThis number of Q3 shows a variety of researches on experiences that goes beyond these convulsed times into new ways of what we call extitutional urbanism, where we identify a permanent interaction of a multiplicity of agents and agencies, as well as innovative processes that are redistributing urban decision-making. We consider that some new concepts and theories, as well as methodological approaches could be an opportunity to re- visited the traditional discussions on participation in territorial planning.
EUR 15.20
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Lezioni sulla traduzione
Dal 1989, anno in cui furono tenute queste lezioni finora inedite, l'incremento della produzione teorica sul tema del tradurre è stato esponenziale, accompagnato dal progressivo fiorire di scuole di specializzazione, corsi universitari, master e via dicendo tesi a consacrarne la dignità di materia di studio autonoma. E tuttavia, a sottolineare una particolare osticità dell'argomento, da sempre refrattario ad essere inquadrato in un sistema di regole, o anche, più umilmente, a una chiara classificazione dei fenomeni linguistici che esso coinvolge, decenni di fermento hanno proposto scarsissime novità. Di contributi teorici che abbiano rivoluzionato i termini del problema non si ha notizia, mentre il traduttore continua ad occupare il gradino più basso fra gli operatori della cultura.\r\nDi qui l'attualità e la sorprendente freschezza di queste pagine (la base scritta delle menzionate lezioni, recuperata presso l'Archivio Fortini dell'Università di Siena, e integrata da un ricco apparato informativo e bibliografico), in cui il problema della traduzione viene approfondito da vari punti di vista - quello della critica letteraria, della linguistica, ma anche quello socioeconomico e ideologico-politico. E dato che per Fortini il modo in cui si traduce è un indicatore privilegiato per decifrare l'evoluzione globale di un contesto culturale nel suo insieme, il gran numero di esempi tratti dagli scrittori italiani del Novecento e non solo (soprattutto fra i poeti), ci apre una serie di nuove, insospettate prospettive per una rilettura complessiva della letteratura italiana del secolo appena trascorso. «Ma la conclusione di questi esempi tratti da una esperienza di traduttore vorrebbe non essere autobiografica. Se si crede verisimile che la traduzione possa essere considerata come situata nella serie multicolore delle scritture che si chiamano interpretazioni ermeneutico-critiche, parafrasi esplicative, translitterazioni, imitazioni, parodie, rifacimenti e così via; ossia come atto a un tempo letterario e metaletterario; e se non si dimentica - come le statistiche ci dimostrano - che di fatto la rilevanza ideologico-politica e quindi socioeconomica delle traduzioni è determinante per ogni comunità culturale e politica, ne verrà che il grado di rapporto della traduzione con il sistema della o delle istituzioni letterarie dovrà essere visto come rapporto rivelatore, come indice privilegiato della qualità di relazioni, in un tempo e in una società data, fra le ideologie e le culture in conflitto. Indice privilegiato rispetto ad altre formazioni testuali.» (Franco Fortini)
EUR 17.10
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Il terrore
Prima guerra mondiale. In un angolo remoto del Galles la popolazione deve fare i conti con una serie di morti raccapriccianti e di eventi inspiegabili. Presto il terrore si diffonde nelle campagne e, in un crescendo di angosciose supposizioni, la comunità arriva ad addebitare gli incomprensibili omicidi ai tedeschi, che si suppone abbiano creato un vero e proprio Stato sotterraneo. Si scoprirà tuttavia che non sono loro gli artefici del misterioso terrore calato inesorabilmente sulla placida campagna inglese, e prenderà sempre più corpo un'ipotesi sconvolgente, e cioè che l'ordine cosmico sia stato sovvertito e che (forse) non sia più possibile tornare indietro.
EUR 11.40
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Le roman de la faim: du «Hungerkünstler» au «schizoflâneur»
FR. Les œuvres examinées dans cet ouvrage considèrent la privation alimentaire, qu'elle soit forcée ou volontaire, comme le lieu paradoxal de la souffrance et de l'extase, du pouvoir et de l'émancipation, du silence et de l'expression de soi. Ce court essai permet de dégager quelques traits récurrents du récit de la faim, parmi lesquelles se dégagent deux figures dominantes : celle de l'écrivain famélique, d'une part, et celle de l'employé de bureau miséreux, d'autre part. La première est le plus souvent associée à une sorte de double obscur et abject du flâneur évoluant au sein d'une variation grotesque et désespérée du roman d'artiste. Quant à la seconde, elle nous ramène à ce qui, au sein de l'expérience et de l'écriture de la faim, constitue un angle d'approche privilégié d'un désordre social et psychologique propre aux copistes de bas étage du roman de la bureaucratie.\r\n\r\nEN. The works examined in this book consider food deprivation, whether forced or self-imposed, as the paradoxical site of suffering andecstasy, power and emancipation, silence and self-expression. This short essay discusses some salient features of hunger narratives. Among these the figures of the starving writer and of the miserable office worker stand out. The former is most often associated with a sort of dark and abject double of the flâneur set against a grotesque and desperate variation of the artist's novel. The second brings us back to what the experience and the writing of hunger can teach us about a social and psychological disorder peculiar to the low-level copyists of the fiction of bureaucracy.
EUR 11.40
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Verba volant. Brevi lezioni di architettura non scritte
«Insegno sempre il metodo per primo, anzi le mie lezioni sono in prevalenza di carattere metodologico. Prima il metodo, assolutamente. Consegnando gli strumenti a chi mi ascolta, mi sento subito in pace con me stessa. "Il metodo non può essere separato dal suo oggetto" diceva Werner Karl Heisenberg. Ma che il metodo non è regola, lo sanno e lo dicono tutti.\r\nIn architettura occorre inalare a fondo la realtà, metabolizzare ciò di cui si compone, estrarne la sostanza. L'esprit de géométrie e la création poétique nell'opera di Le Corbusier è di lezione.Bruno Munari criticamente scrive: "Ci sono persone che di fronte al fatto di dover osservare delle regole per fare un progetto, si sentono bloccate nella loro creatività". Edgard Morin invece ci insegna che "i progressi maggiori delle scienze contemporanee si sono verificati reintegrando l'osservatore nell'osservazione". Oggettivo e soggettivo, pertanto, ben stretti a braccetto, con il primo che nulla conta in assenza del secondo. Prima si impugna bene il manico e poi si tira di fioretto. Il Modulor di Le Corbusier tende l'insidia: ecco il segreto del ben progettare! Ma è lui stesso a metterci in guardia: attenzione, Messieurs les Architectes, il Modulor è come un pianoforte ben accordato: a voi suonarlo.»
EUR 15.20
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Lingua madre. Ottave 1994-2019
La poesia di Emilio Rentocchini è un evento unico nella storia della poesia italiana del nostro tempo. La sua opera consta essenzialmente di trecento ottave ciascuna scritta per così dire due volte: nel dialetto di Sassuolo e in italiano. Si tratta di ottave perfette secondo la tradizione metrica (ABABABCC) di questa strofe che, dai poemi cavallereschi del Duecento fino al Boiardo e all'Ariosto, appartiene alla poesia epica e narrativa; ma, Rentocchini, con un'invenzione geniale, la strappa dal suo contesto e trasforma ogni ottava in una poesia autonoma di natura essenzialmente lirica. Rentocchini si è calato in questa forma inflessibilmente chiusa fino al punto in cui la costrizione metrica si rovescia in un'inaudita libertà: «non mi sono mai sentito così libero - ha scritto - come quando sono prigioniero dell'ottava». E la versione in lingua non va considerata come una traduzione, ma come parte integrante di una stessa ottava per così dire raddoppiata, «costruita sul labile confine tra le due lingue, con continue incursioni nei due sensi», nelle quali il dialetto e l'italiano «interagiscono e cooperano, talvolta armonizzandosi e talvolta collidendo». Prefazione di Giorgio Agambien.
EUR 20.90
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Riga 45. Giulia Niccolai
Giulia Niccolai (1934-2021) è stata un'artista unica e singolare nel panorama della letteratura e delle arti visive del Novecento italiano. Fotografa, alla fine degli anni Cinquanta ha attraversato l'Italia raccontandola con le proprie immagini, così come ha fatto con l'America di J.F. Kennedy. Ha partecipato successivamente al movimento della Neoavanguardia, facendo parte del Gruppo 63 quale redattrice della rivista “Quindici”. Scrittrice, a partire dal 1968 ha dato vita con Adriano Spatola a un progetto poetico ed editoriale di cui rimane celebra la rivista internazionale “Tam Tam”, sulla quale ha pubblicato opere visive, per poi svolgere la professione di traduttrice dall'inglese. Convertita al Buddismo, Giulia Niccolai si è fatta monaca.\r\nIl volume di “Riga” contiene un'ampia antologia dei suoi testi, dagli anni Sessanta al 2018, oltre a interviste, documenti, testimonianze e una dettagliata biografia della vita e del lavoro. L'antologia della critica, qui raccolta per la prima volta in modo integrale, illustra la sua attività dagli anni Sessanta sino alla sua scomparsa. Una serie di saggi, scritti appositamente per questo volume, ne scandagliano l'opera di fotografa e di poetessa visiva, di autrice di versi e di narratrice. Da quest'opera multiforme emerge il profilo di un'artista versatile, che ha voluto cimentarsi con stili e forme diverse, ma sempre mantenendo una grande coerenza intellettuale.
EUR 24.70
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Un anno di scuola
Trieste, 1909. Una ragazza ottiene, per la prima volta, l'accesso all'ottavo anno del ginnasio, passaggio obbligato per accedere agli studi universitari e conquistarsi un futuro di libertà e indipendenza. Sola femmina tra venti allievi maschi, catalizza inevitabilmente le attenzioni e le emozioni di tutti: ognuno, a suo modo, si innamorerà di lei, di quella figurina che vorrebbe essere nulla più che una compagna di studi e di scherzi spensierati, una voce nel coro concorde della classe. Edda Marty, la protagonista di "Un anno di scuola", è l'incarnazione di un ideale femminile che soltanto la città di Svevo e di Saba poteva produrre: insieme fragile e forte, seria e irriverente, dolce e «temeraria», come la definisce Stuparich all'inizio. La storia del suo incontro con Antero, il compagno più riservato e sensibile, si sviluppa in un vortice drammatico che, tra amore e morte, accompagnerà la classe verso gli esami. Ritratto di un'epoca irripetibile della vita, il racconto (pubblicato per la prima volta nel 1929) è anche una struggente rivisitazione della Trieste di inizio secolo, di quella Vienna calata sull'Adriatico dalla quale sono uscite alcune delle pagine più autentiche della nostra letteratura.
EUR 11.40
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Teresa Margolles. Periferia dell'agonia. Ediz. italiana e inglese
Teresa Margolles (Culiacán, Messico, 1963) è un'artista visiva che esamina le cause e le conseguenze sociali della morte attraverso opere d'arte che si concentrano sui temi della violenza, del genere e dell'alienazione. Il volume documenta il progetto" Periferia dell'agonia" presentato al Mattatoio di Roma, con un'installazione ambientale che occupa l'intero spazio espositivo. Il padiglione è occupato da un perimetro di tende industriali in plastica rossa che viene concepito come un corpo trafitto, ferito, accoltellato, attraversato e attraversabile; all'interno di questo perimetro, un grande tavolo retroilluminato ospita una tela lunga ventitré metri usata in passato per coprire i corpi di persone assassinate, scandendo un percorso sinestetico in cui il pubblico è invitato a camminare perifericamente intorno all'agonia dell'altro. Unitamente all'installazione, nel volume viene presentata una serie di azioni svoltesi durante tutta la durata della mostra e che hanno permeato sia l'interno dello spazio espositivo che, soprattutto, lo spazio urbano della città. Con testi di Angel Moya Garcia, Guillermo Fadanelli e Oscar Gardea.
EUR 14.25
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Muoversi in uno spazio stretto. Verso una nuova mobilità
«Non c'è più tempo per riconfigurare le ampie porzioni di territorio che si sono sviluppate in modo disperso. In Occidente i tempi delle grandi trasformazioni legate all'esplosione demografica e alla crescita economica sono terminati. In questi territori occorre modificare le infrastrutture, despecializzarle e creare un sistema di reti per la micromobilità».
EUR 15.20