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Hannah Arendt. Imprevisto ed eccezione. Lo stupore della storia
Il volume propone una particolare interpretazione del pensiero di Hannah Arendt. Il modo di procedere arendtiano, segnato da una sorta di circolo ermeneutico tra ricostruzione storica e interpretazione filosofica, per cui il fatto accaduto sollecita la riflessione e questa a sua volta costituisce la base da cui comprendere gli eventi stessi, è assunto come guida per la ricostruzione di un itinerario culturale che lascia al lettore metodi e contenuti per procedere, autonomamente, nella lettura della realtà e della filosofia. L'esito finale della riflessione di Hannah Arendt risponde all'esigenza di una riconciliazione con il mondo, con la storia, laddove il totalitarismo ha tentato in tutti i modi di distruggere la pluralità umana, di rendere superflua l'azione politica e di vanificare la realtà. Comprendere che pieghe prenda la storia, ripercorrere la narrazione, ripensare il fatto, scuote quell'energheia che, stimolando il giudizio, suscita l'azione e rimette in moto la volontà. Quindi, se la filosofia sorge con il 'thaumazein', il giudizio, su ciò che è, conclude ogni riflessione, riconsegnando la narrazione e la comprensione a quell'originario stupore, dal quale è sorta la storia.
EUR 39.90
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Scritti sulla guerra e sullo stato (1916-1918). Testo e contesti
Si pubblica in questo volume la traduzione italiana dei saggi che Randolph S. Bourne ha scritto a proposito della prima guerra mondiale. Bourne è stato uno dei pochi intellettuali statunitensi a opporsi con coraggio e intelligenza all'intervento in guerra degli Stati Uniti nel 1917. Mentre la maggior parte degli uomini di cultura americani considerava la guerra un'opportunità di progresso per il Paese, Bourne metteva in guardia i suoi concittadini dalle conseguenze negative che il conflitto avrebbe avuto sulla democrazia e sulla possibilità di costruire una società inclusiva. Egli temeva che la repressione del dissenso e il fanatismo provocato dalla guerra avrebbero distrutto la delicata trama della società americana, formata da complesse relazioni tra differenti gruppi etnici, culturali e religiosi; temeva cioè che le conseguenze della guerra avrebbero affossato definitivamente il progetto di ciò che egli chiamava America trans-nazionale, un assetto sociale e politico aperto all'accoglienza e alla valorizzazione di ognuno.
EUR 16.15
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Emptio venditio et locatio conductio familiaritatem aliquam inter se habere videntur. Le fattispecie gaiane oggetto di dibattito giurisprudenziale
Sul presupposto gaiano della "familiaritas aliqua" intercorrente tra emptio-venditio e locatio-conductio, l'attenzione viene focalizzata sulle tre fattispecie oggetto di querelle giurisprudenziale posto che, essendo tutte contraddistinte dalla convivenza di elementi propri di entrambi i due contratti consensuali, apparivano 'border-line' ai fini del loro inquadramento negoziale. Nel ricostruire l'esatta portata del dibattito sorto tra i iuris prudentes, ora per la concessione dei praedia municipum, ora per l'ingaggio dei gladiatores, ora per la conventio cum aurifice, l'obiettivo è quello di suggerire una rinnovata esegesi delle relative testimonianze delle Institutiones, Gai. 3.145-147, che, senza lasciarsi 'suggestionare' dagli schemi dogmatici moderni, abbia unicamente contezza degli strumenti giuridici di cui potevano disporre i giuristi romani. Questo per giungere ad offrire della qualifica contrattuale attribuita dalla giurisprudenza prevalente a ciascun rapporto controverso una spiegazione non solo del tutto soddisfacente, funzionale ed equilibrata sul piano logico-giuridico ma anche, e soprattutto, assolutamente aderente e fedele ai brani di Gaio, che meritano molto più credito di quanto la dottrina ad oggi abbia ad essi riconosciuto.
EUR 39.90
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L' abuso d'ufficio. Tra legge e giudice
«Il reato di abuso d'ufficio è una figura ancipite. È varco e barriera insieme. Esso rappresenta, da un lato, lo strumento primo attraverso il quale il giudice penale può esercitare un controllo sull'attività amministrativa e, al contempo, con la sua struttura tipica rappresenta il limite entro cui questo sindacato può essere esercitato. Come tutti i territori di frontiera è dunque quasi fisiologico che esso rappresenti un terreno di contrasti, se non addirittura di scontro. Il problema è, appunto, dove passa il confine, come stabilire fin dove possa spingersi lo scrutinio del giudice penale e dove cominci il limite imposto dal tipo legale. Il problema è aggravato dal fatto che il reato di abuso d'ufficio, nonostante abbia costituito oggetto di ripetuti interventi riformistici, non è a tutt'oggi riuscito ad assumere un volto ben definito, così da consentire una applicazione giudiziaria sufficientemente certa e univoca. Ciò determina incertezze anche nella fase iniziale delle indagini giudiziarie, con la ricorrente emersione della preoccupazione che esso possa essere in alcuni casi impropriamente utilizzato come pretesto per avviare inchieste anche sulla base di sospetti molto labili o per assecondare la tentazione di esercitare forme di indebita ingerenza giudiziaria nell'attività politico-amministrativa, che, a posteriori, si rivelano non di rado prive di reale giustificazione (...)» (dall'introduzione)
EUR 20.90
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Manuale di diritto amministrativo
"Diritto amministrativo [...] è il diritto che disciplina i rapporti tra il privato e il complesso degli uffici che formano la pubblica amministrazione: una disciplina speciale, diversa da quella che regola i rapporti tra privati perché questi ultimi sono generalmente rapporti tra pari, mentre, quando è parte una pubblica amministrazione il rapporto non è paritario perché l'amministrazione può disporre della mia sfera giuridica unilateralmente ed io non posso fare altrettanto nei suoi riguardi. La pubblica amministrazione - questo è un dato che si trae dall'esperienza di ciascuno di noi - è un genere o, se vogliamo, una categoria astratta: che abbraccia specie innumerevoli - lo Stato, la Regione, il Comune, etc. All'interno di ciascuna di queste entità, ci sono miriadi di uffici e di persone che vi sono assegnate. È una galassia che il diritto non può ignorare perché ciascuna autorità è titolare di attribuzioni e di competenze che sono diverse da quelle esercitate da altre autorità: e il cittadino ha interesse a conoscere i confini tra le rispettive sfere di azione perché la violazione di questi confini vizia la decisione che viene presa. Sebbene le attività siano diverse in rapporto alle autorità che sono chiamate a svolgerle e agli interessi pubblici che esse sono incaricate di tutelare, vi sono delle regole comuni - comuni a tutti i poteri amministrativi e a tutti gli atti amministrativi. Infine ci sono le regole che tutelano il privato contro la pubblica amministrazione: che riguardano il giudice, le domande che a questo possono essere rivolte, i poteri che egli esercita, le conseguenze sulla pubblica amministrazione dell'accoglimento della domanda del privato. L'organizzazione amministrativa; l'attività amministrativa; la tutela giurisdizionale contro la pubblica amministrazione. È questo l'oggetto del diritto amministrativo; ed è questa la partizione che il presente manuale, senza alcuna pretesa di originalità, propone al lettore." (dalla premessa)
EUR 47.50
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Le elezioni del parlamento europeo del 2019
Dopo una serie di contributi generali, il libro analizza paese per paese la nona elezione del Parlamento europeo, luogo di rappresentanza politica (art. 14TUE) di cinquecento milioni di cittadini degli Stati membri dell'Unione europea e quindi cittadini europei, ai sensi dell'art. 9 TUE. All'interno del testo non si manca di evidenziare la necessità che il Parlamento riprenda il centro del sistema politico; che gli Stati membri - se vogliono preservare questo splendido giocattolo che è l'Unione europea - accettino di lasciar giocare questo ruolo al Parlamento; che la Commissione si ponga in funzione veramente servente del progetto politico che saprà uscire dal luogo della rappresentanza; che il sistema giudiziario europeo sappia rispettare - all'interno e nel rispetto dei principi e delle tradizionali costituzionali comuni - le scelte che la rappresentanza politica dovrà compiere.
EUR 77.90
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Valutazione infedele e infedeltà ai parametri. Nel falso ideologico in atto pubblico
"A dispetto del lunghissimo, ormai quasi secolare, impegno interpretativo, la norma che incrimina il falso ideologico in atto pubblico consegna ancora spunti ineludibili di riflessione. Uno dei più interessanti - ci sembra - è costituito, nel quadro della problematica rilevanza dei giudizi di valore, dall'opinione, cui giunge oggi la giurisprudenza, secondo cui alla falsa attestazione di fatti dovrebbe equipararsi almeno la "falsa" valutazione per l'inosservanza di parametri predeterminati. Questo indirizzo, che rappresenta l'oggetto specifico della presente indagine, matura in un contesto nel quale il tema degli enunciati valutativi viene affrontato secondo prospettive del tutto peculiari. Sì che, sotto questo profilo, le questioni dí fondo, ad avviso di chi scrive, non troverebbero risposte adeguate facendo leva su approcci tradizionali o su impostazioni - potremmo dir così - 'riduzionistiche'." (dall'Introduzione)
EUR 25.65
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EU executive governance: agencies and procedures
Which administrative procedures are followed by EU agencies? Which are the implications flowing from the principles of good administration, access and participation, for those agencies? Do their procedures strengthen their legitimacy without impairing the timeliness of administrative regulation and hence its effectiveness? This book offers an in-depth analysis of the extension of procedural constraints imposed on EU agencies and addresses the vital question of the role of procedural instruments in contributing to agencies' input and output legitimacy. The volume focuses in particular on some of the newest EU agencies, which are entrusted with binding (or quasi-binding) powers. The chosen fields of investigation are those of electronic communications, energy, aviation safety, banking and financial regulation. Moreover, two cross cutting issues have been selected: the use of soft law by agencies and their internal remedies, through appeals and other instruments.
EUR 30.40
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Appunti dal corso di diritto del lavoro
Non si tratta di un manuale tradizionale, ma di appunti ragionati, costruiti rielaborando le lezioni di diritto del lavoro tenute nel corso di laurea in Giurisprudenza dell'Università di Siena. In controtendenza rispetto alla crescente ipertrofia della manualistica, si propone un testo denso, volto a cogliere l'essenziale e ad aiutare a capire più i perché che i dettagli della materia.
EUR 29.45
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Etica e virtù nel lavoro pubblico. Il comportamento lavorativo nelle pubbliche amministrazioni
Il vettore fondamentale di ogni crescita economica e sociale, risiede nel ruolo svolto dalle Pubbliche Amministrazioni. Questo ruolo, però, non si può leggere riduttivamente solo dal punto di vista tecnocratico e dei meccanismi di efficienza. Sono infatti alle nostre spalle, con esiti deludenti, le stagioni dell'iper-produzione normativa fatta di continue riforme, e le complicate soluzioni contrattuali sul piano dei meccanismi incentivanti. Oggi si deve recuperare invece la dimensione più sfidante ed impegnativa dei comportamenti etici: il valore da assegnare al lavoro pubblico. Una prima parte del volume è dedicata quindi al tema etico sotto il profilo del pensiero e della riflessione giunta sino a noi, proponendo tutti i contributi significativi e di ispirazione per l'agire operativo. Nella seconda parte, si ricostruiscono i principi che, sul piano dell'identità del lavoro pubblico, sono proposti dalle Costituzioni etiche elaborate dalle moderne società occidentali ed europee in particolare. Questi principi sono poi collegati all'analisi dei comportamenti veri e propri, agiti nei contesti delle organizzazioni pubbliche e letti a un livello più profondo, appunto perché etico. Il lavoro si conclude così con una proposta, altrettanto concreta, centrata sull'"etica delle virtù", messa a confronto con i profili organizzativi del gruppo e della leadership. Una guida, quindi, utile ad ogni persona coinvolta nelle organizzazioni di servizio pubblico, per affrontare la quotidianità del proprio lavoro in stretta connessione con la tensione morale sottostante.
EUR 37.05
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Le fonti, i soggetti
L'opera "Le fonti, i soggetti" costituisce il primo volume del Trattato di diritto civile di Paolo Gallo; si tratta di un'opera che consta complessivamente di otto volumi dedicata all'esposizione sistematica dell'intero corpus del diritto civile italiano, con riferimento non solo al codice ed alle leggi speciali, ma anche alla dottrina ed alla giurisprudenza. In particolare il primo volume è dedicato allo studio delle fonti e dei soggetti. Per quel che riguarda le fonti occorre sottolineare in particolare la progressiva transizione dalla modernità, che vedeva il primato del codice e delle fonti scritte, alla post modernità che si connota per la riscoperta delle fonti non autoritative, in particolare della giurisprudenza, che con l'ausilio delle clausole generali e dei principi costituzionali, ha avviato un profondo processo di rimodellamento del sistema; alcuni autori hanno parlato a questo proposito di eclissi del diritto civile, ma la maggior parte ritiene che questo processo rappresenti un ritorno al Diritto con la D maiuscola, vale a dire al diritto a formazione non autoritativa, in conformità alle principali tradizioni giuridiche mondiali. Il lavoro è dedicato in particolare alla consultazione professionale ed all'insegnamento universitario e post universitario.
EUR 34.20
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Città, cittadini, conflitti. Il diritto alla prova della dimensione urbana
«Il tema prescelto per l'annuale Convegno del Dipartimento di Giurisprudenza tenutosi 1'11 e 12 dicembre 2017, "Città, cittadini e conflitti. Il diritto alla prova della dimensione urbana", consente di esaminare un ampio ventaglio di problematiche connesse all'idea della "città che cambia", intesa come un corpo vivo in continua mutazione che non si lascia facilmente guidare nel suo sviluppo secondo la logica di una pianificazione imposta dall'alto per mezzo di regole politiche, economiche, sociali e giuridiche. Le sollecitazioni che provengono quotidianamente dalla realtà - si pensi a titolo di esempio al dibattito sullo ius soli e sugli accresciuti poteri di ordinanza dei sindaci - evidenziano la necessità di ripensare il rapporto tra la città come spazio architettonico, urbanistico, paesaggistico e come aggregato di persone (singoli cittadini, gruppi, istituzioni). I decisori politici devono saper gestire quotidianamente una realtà urbana che si fonda su contraddizioni e conflitti che possono scaturire da fenomeni come - ad esempio - l'immigrazione, la globalizzazione economica, il progresso tecnologico. È in tale contesto che emergono nuove modalità del vivere insieme, dell'essere appunto cittadini, sotto i profili contrapposti dialogo-non dialogo, inclusione-esclusione, uguaglianze-diseguaglianze, socialità-estraniamento, ecc. Di fronte ai problemi posti dal vivere in comune nella città, il giurista può svolgere un ruolo fondamentale nell'indirizzare la riflessione sugli strumenti più utili per prevenire e gestire i conflitti che potrebbero sorgere, ad esempio, in tema di spazi e diritti di cittadinanza (all'assistenza medica, all'istruzione, alla casa, al lavoro, alla tranquillità dei residenti), oppure in relazione ai rapporti fra autorità e individuo (poteri dei sindaci, dei questori e dei prefetti interferenti con le libertà personali). Il tema proposto si presta dunque ad essere esaminato in un'ottica multidisciplinare e comparatistica, coinvolgendo trasversalmente diversi settori del diritto (privato, costituzionale, amministrativo, del lavoro) e campi del sapere, quali la storia e la filosofia, la criminologia, le arti, l'architettura e l'urbanistica, la sociologia e la demografia. Proprio il ricorso a tali diversi ambiti della conoscenza umana consente di realizzare come vi siano diversi modi di intendere e vivere la città oggi, connessi fra loro ma non sempre armonici...» (Dalla Prefazione)
EUR 22.80
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Il rinvio pregiudiziale
«A guardare questo volume e i numerosi contributi in esso raccolti vengono subito spontanee alcune domande: ma come mai, ancor oggi, si pubblica un intero volume dedicato al rinvio pregiudiziale e più in generale alla competenza pregiudiziale? E come mai si continua a discutere di una competenza nata ormai oltre sessant'anni fa con i Trattati di Roma e già oggetto di una sterminata messe di studi e di analisi, che ne hanno esplorato in profondità e in dettaglio tutti gli aspetti? Come mai insomma l'interesse e il fascino di questa procedura non solo non si sono mai attenuati, ma al contrario restano intatti e pongono la competenza pregiudiziale ancora al centro dell'attenzione della dottrina? Il fatto è che la procedura pregiudiziale ha attraversato tutti questi ormai numerosi anni registrando, pur nell'apparente continuità del suo modo di funzionare, una continua evoluzione per via dei nuovi problemi - o del loro diverso modo di presentarsi -che il suo stesso successo e, più in generale lo sviluppo dell'Unione europea, hanno fatto via via emergere, e ciò col risultato che le ragioni dell'attualità e dell'interesse per tale procedura sono state tenute sempre vive perché in realtà non sono mai state uguali nel corso del tempo. All'inizio, il problema era di far conoscere e utilizzare quella procedura, unica nel suo genere, in tutte le sue molteplici e importanti implicazioni. Questo è avvenuto con una certa fatica, ma nessuno può negare lo straordinario rilievo che essa, da ormai vari anni, ha assunto nella prassi della Corte. In misura crescente, infatti, le giurisdizioni nazionali hanno preso familiarità con tale procedura e vi hanno quindi fatto ricorso in modo sempre più frequente e convinto, fino ad utilizzarla come una "normale" procedura nazionale e non più - come avvenuto per molti anni - come uno strano, per non dire misterioso e quasi esotico meccanismo. La "timida" competenza pregiudiziale degli anni '60 è così diventata di gran lunga la più importante e la più esercitata tra tutte le pur numerose competenze attribuite alla Corte, al punto che ormai quasi i due terzi dell'attività di quest'ultima è assorbita dal suo esercizio. Ma una volta consolidatasi come strumento "ordinario" di esercizio dell'attività giurisdizionale della Corte, la competenza pregiudiziale ha subito un'ulteriore evoluzione, e cioè la crescita, non imprevedibile e tuttavia superiore ad ogni aspettativa, dell'utilizzazione della stessa da parte delle giurisdizioni supreme e i conseguenti rapporti tra queste ultime e la Corte di giustizia...» (Dalla presentazione di Antonio Tizzano)
EUR 37.05
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Il ricongiungimento con il familiare residente all'estero. Categorie civilistiche e diritto dell'immigrazione
Come esplicitato già nel suo titolo, l'opera monografica £Il ricongiungimento con il familiare residente all'estero. Categorie civilistiche e diritto dell'immigrazione" offre un'esegesi ragionata e multilivello delle norme sul ricongiungimento familiare mettendole a confronto con gli istituti del diritto civile della famiglia, nella consapevolezza che la specialità del diritto dell'immigrazione e della libertà di circolazione non possa tuttavia contraddire princìpi fondamentali del diritto delle relazioni familiari e richiede comunque il rispetto di canoni di coerenza, proporzionalità e ragionevolezza. Ne emergono indicazioni e prospettive utili sia per l'operatore del diritto che per l'interprete desideroso di ricostruire la coerenza a sistema delle norme e degli orientamenti giurisprudenziali.
EUR 30.40
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Diritto sportivo
"Il diritto sportivo, negli ultimi anni, è cresciuto esponenzialmente nelle considerazioni generali. Non è più classificabile come settore giuridico minore, anzi è diventato contestualmente materia d'insegnamento universitario, senza dimenticare che la giurisprudenza sportiva fa testo anche per quella civile." Dalla prefazione di Giovanni Malagò. Prefazione di Ian Blackshaw, Fabio Capello, Francesco Delfini, Giovanni Malagò, Jacopo Tognon.
EUR 56.05
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Lavoro del dirigente pubblico e autonomia territoriale
«Lo studio monografico di Mario Cerbone sulla dirigenza pubblica degli enti territoriali coglie profili di indubbio interesse per l'elaborazione della dottrina giuslavoristica, occupando un'area tematica poco indagata nell'ambito della complessiva riflessione teorica in materia di dirigenza pubblica, per lo più fino ad ora incentrata su quella statale. L'Autore porta a compimento una riflessione scientifica avviata da tempo sul tema, affinando, dal punto di vista teorico, la sua interpretazione e rapportandosi ad un quadro normativo che, come noto, si è sensibilmente modificato nel corso degli anni, assumendo la caratteristica - come Cerbone opportunamente sottolinea - di essere "permanentemente in itinere". I profili di riflessione critica dell'Autore consegnati al dibattito, mai sopito, sull'impiego pubblico, in generale, e sulla dirigenza, in particolare, sono molteplici e ruotano intorno al filo conduttore della continua tensione tra centralismo uniformante e istanze delle autonomie territoriali. Ed in questa continua tensione la dirigenza assume una propria specificità, situata qual è tra le tematiche dell'adempimento della prestazione lavorativa, la dimensione organizzativa e lo svolgimento delle funzioni pubbliche. Il primo aspetto di interesse attiene al metodo della trattazione. L'Autore mostra di conferire effettivo spazio alla interdisciplinarità, con attenzione alle implicazioni derivanti dalle altre scienze giuridiche che si occupano di dirigenza pubblica e, più in generale, dei processi decisionali delle autonomie territoriali. Dalle implicazioni per così dire esterne al diritto del lavoro, l'Autore ricava molteplici elementi per la riflessione lavoristica, riuscendo nel non facile compito di indirizzarli ed intrecciarli in maniera compiuta con gli esiti interpretativi ad oggi avanzati. L'osservazione della fisionomia degli apparati amministrativi territoriali - compatti ed estremamente diversificati, specie se raffrontati con quelli statali ministeriali - consegna all'interprete la bussola per individuare, all'interno di un processo riformatore articolato, gli "spazi normativi e culturali per la costruzione del modello di dirigenza territoriale", radicato nella dimensione organizzativa autonoma e nei valori costituzionali. Ciò conduce l'Autore a valorizzare l'elasticità del modello dirigenziale territoriale, non soltanto nei confronti di quello ministeriale, ma altresì all'interno dello stesso sistema delle autonomie, escludendo per questa via la possibilità di stabilire per esse un unico e predefinito modello di dirigenza...» (Dalla Prefazione di Alessandro Boscati)
EUR 38.00
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Studi sul «distinto» apparato di amministrazione pubblica
«Anche all'inizio del nuovo anno l'autore degli studi, antologicamente qui ripubblicati assume l'iniziativa di procedere a raccoglierli in un unico volume nell'implicito intento di conseguire il risultato di ricomporli in veste di "capitoli" di una monografia sul tema della pe-rimetrazione dei confini costituzionalmente segnati all'azione della Amministrazione pubblica. E ciò è, per chi scrive, agevolmente spiegabile dappoicchè, sin dai primi studi, ha sempre fedelmente adottato la chiave, in ogni ricerca in materia, che "l'Amministrazione pubblica è la Costituzione in azione"; in conseguenza ritiene che ogni singola disposizione costituzionale naviga su di un profondo mare assiologico in conseguenza è questo mare che va sondato per scorgere la strada interpretativa da tracciare. L'autore è sempre rimasto perplesso innanzi ad affermazioni dialogiche secondo cui la Carta Costituzionale avrebbe trascurato di meglio conformare giuridicamente la p.A. e ciò lo ha indotto a prefissare il citato angolo di osservazione, vale a dire di "immergersi" nel mare as-siologico di cui è parola ed ha finito per convincersi che il punto prospettico adottato ottenesse, specialmente (ma non solo) nella tematica in esame, una rilevanza proficua se non determinante. Si è sempre più convinto che la p.A. non può (non deve) essere disegnata come una figura geometrica piana la cui area (di azione) sia facilmente calcolabile conoscendo un solo lato (ad es. artt. 97 e 98 della Cost.), come è largamente in uso negli studi in argomento, bensì è una figura poliedrica la cui area (di azione) si rende rintracciabile soltanto in forza della misurazione di più lati (ad es. i principi ed i valori costituzionali); solo così può essere valutato il suo ruolo nell'ambito della democrazia sociale consacrata in Costituzione...» (dalla presentazione)
EUR 26.60
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Valetudo et religio: intersezioni fra diritto alla salute e fenomeno religioso
«Il volume raccoglie gli Atti del Convegno "Valetudo et Religio: intersezioni fra diritto alla salute e fenomeno religioso" svoltosi nella Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Roma Sapienza il 4 aprile 2019, nell'ambito del Progetto di Ricerca "Immigrazione, Salute e Religione. Implicazioni della identità religiosa e culturale dei migranti nella performance dei servizi sanitari", finanziato dalla Sapienza in seguito a positivo giudizio della Commissione Ricerca Scientifica dell'Ateneo. L'importanza e, quindi, l'interesse per il tema oggetto del Convegno scaturisce direttamente da tre elementi: a) dal rilievo dei beni in gioco (salute e religione) nella vita della persona; b) dalla natura del diritto di libertà religiosa e del diritto alla salute quali esiti del processo di razionalizzazione giuridica dei beni salute e religione; 3) dalle inevitabili, molteplici e complesse forme di intreccio tra valetudo e religio. Intrecci che hanno radici antiche e che continuano a connotare il nostro presente. Le nuove e mobili frontiere del concetto di salute scaturite dai progressi della medicina pongono questioni etiche ed esigono efficaci risposte giuridiche da elaborare con riferimento ad un contesto sociale caratterizzato da una pluralità di fedi e culture e in un assetto ordinamentale multilivello, connotato dalla interazione fra una molteplicità di fonti nazionali, sovranazionali ed internazionali. Da ciò la delicatezza dell'opera del giurista, chiamato a trovare, nell'epoca della globalizzazione giuridica, soluzioni di sintesi capaci di garantire una equilibrata coesistenza e realizzazione del diritto di libertà religiosa e del diritto alla salute attraverso il riconoscimento e l'inclusione, in un quadro condiviso, di una pluralità di visioni religiose e culturali. È all'interno di queste coordinate, qui appena tracciate, che si inseriscono le Relazioni presenti in questo volume, ognuna delle quali, ponendosi come specifico momento di riflessione e dibatti...» (Dall'Introduzione di Beatrice Serra)
EUR 25.65
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Risultato aziendale e dichiarazioni fiscali
Nel volume "Risultato aziendale e dichiarazioni fiscali" sono trattate le problematiche tecnico-contabili connesse alla determinazione delle imposte sul reddito delle società di capitali e alla predisposizione delle relative dichiarazioni fiscali. Il libro è in primis rivolto agli studenti universitari quale strumento di supporto alla didattica nell'ambito dei corsi di Ragioneria Professionale o di insegnamenti equivalenti. "Risultato aziendale e dichiarazioni fiscali" può altresì costituire un utile ausilio per gli operatori aziendali dei settori contabile-amministrativo e tributario. Il lavoro si compone di quattro capitoli, volti a delineare le articolate interrelazioni tra risultato aziendale e dichiarazioni fiscali. 1 primi tre capitoli trattano di IRES, IRAP e fiscalità differita. L'ultimo capitolo presenta casi pratici svolti, comprendenti la predisposizione tecnica delle dichiarazioni.
EUR 15.20
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Nel prisma dei beni comuni. Contratto e governo del territorio
«La ricerca contenuta in questo libro ambisce a collocarsi in un filone importante nella tradizione degli studi civilistici del nostro Paese, contribuendo alle riflessioni privatistiche a partire da un'indagine condotta nel settore urbanistico italiano. In particolare, l'ipotesi di lavoro che si vuole vagliare individua in quella che può definirsi come "urbanistica negoziale" (ossia il complesso di interventi di rilevanza urbanistica caratterizzati da un fondamento consensuale, negoziato, contrattuale) un laboratorio di rara vivacità, dallo studio del quale sembrano derivare importanti sollecitazioni per cominciare a pensare - tanto in ambito urbanistico, quanto su un piano più generale - elementi di una teoria del contratto più sofisticata, relazionale ed "ecologica": in una parola, maggiormente adeguata alla complessità dell'epoca contemporanea. In via di prima approssimazione, si può dire che questa ricerca ha un triplice obiettivo: tematizzare in ottica civilistica alcuni importanti aspetti dei processi e degli strumenti di governo del territorio; verificare se, sul piano ricostruttivo, sia possibile cogliere, nelle interferenze tra urbanistica negoziale e contratto, una positiva influenza biunivoca tra considerazioni settoriali e riflessioni di taglio più teorico-generale...» (Dall'Introduzione)
EUR 55.10