Sfoglia il Catalogo ibs_6_awin_155_
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 37841-37860 di 53461 Articoli:
-
Quadro urbano 1919-2019
Un centenario che va celebrato: il contesto si progetta, il luogo si misura con la sua architettura. Non contrapposizione tra vecchio e nuovo ma la sua sintesi: innovazione di una tradizione. I numerosi 'corsivi' provano a rilevarne le tracce: parole di altri rimesse in scena per la costruzione di un linguaggio comune. Non il quartiere, il lotto o l'isolato, è il quadro urbano a proporsi ancora come la categoria fondante del progetto nella città costruita. È l'unità minima di intervento, il 'fatto urbano' per eccellenza. La descrizione dello stato di fatto opera una sorta di perizia tecnica, né statica, né tecnologica, ma compositiva: rileva il degrado morfologico; sceglie, pertanto, i 'materiali' che si sono accumulati nelle continue stratificazioni; ne riconnette la slabrata appartenenza prima al sito e poi alla storia. Il nuovo sistema morfologico 'infrastruttura' nuovo e preesistente, cerca una diversa funzionalità: dare un destino al luogo, Le vrai de la destination.
EUR 19.00
-
Vittorio Garatti. Opere e progetti
Vittorio Garatti (Milano, 1927), è famoso soprattutto per aver realizzato, tra il 1961 e il 1963, il Complesso delle Scuole Nazionali d'Arte a Cuba, divenuto Patrimonio dell'Umanità, che incarna lo spirito e i principi della Rivoluzione cubana, prima vittoria della più ampia rivoluzione Latino-Americana. Questo progetto, fermamente voluto da Fidel Castro e Ernesto Che Guevara, esprime la forte volontà di creare un grande Centro Culturale del socialismo internazionale di Cuba e dei paesi del Terzo Mondo. Amico di Ernesto Nathan Rogers, di Guido Canella, dell'ambiente milanese degli anni Cinquanta, Garatti si trasferisce in Venezuela a Caracas, dove insegna per alcuni anni, fin quando viene chiamato a Cuba per realizzare le Scuole, assieme agli architetti Ricardo Porro e Roberto Gottardi. Tornato in Italia negli anni Settanta, ma sempre mantenendo contatti con Cuba, realizza alcuni progetti sia di interni che di edifici privati e collettivi. Questa monografia racconta la storia affascinante e i progetti di un architetto internazionale.
EUR 28.50
-
Ruolo della copertura forestale dei versanti nella mitigazione dei rischi idrogeologico e idraulico
Il quaderno n. 5 è interamente dedicato ai problemi che riguardano la gestione della copertura forestale dei versanti, intesa come componente essenziale delle politiche di difesa del suolo e di mitigazione dei rischi idrogeologico e idraulico. La terribile recrudescenza degli incendi boschivi del 2017 ha mostrato ancora una volta quanto l'uso improprio e irrazionale del patrimonio forestale può tradursi in aggravamento delle condizioni di rischio idrogeologico nelle aree pedemontane, per effetto dell'elevato incremento dell'erosione superficiale del suolo e della formazione e trasporto di sedimenti a valle. I contributi di questo quaderno tendono tutti a sviluppare la riflessione sul ruolo fondamentale che la gestione attiva delle foreste può assumere nel contenimento dell'erosione superficiale dei versanti e nella mitigazione del rischio idrogeologico e idraulico.
EUR 14.25
-
La fabbrica degli ingegneri. Architettura, arte e costruzione del Politecnico di Napoli
Il progetto della Facoltà di Ingegneria di Napoli è un'esperienza unica nel panorama dell'architettura europea del dopoguerra, un'opera importante nella biografia artistica del suo principale artefice, Luigi Cosenza, ma altrettanto significativa per la comunità di tecnici e artisti che l'hanno condivisa e portata a compimento grazie a una rara capacità di "fare squadra", di mettere da parte gli interessi individuali in favore dell'istituzione. La parola "fabbrica", nel suo significato più comune, indica un edificio destinato alla produzione ed è sembrata adatta a definire la scuola dove si formano le nuove generazioni di ingegneri. Il libro, oltre che descrivere, attraverso un ricco repertorio di disegni e documenti, un'opera d'architettura non ancora abbastanza conosciuta, racconta la storia esemplare della sua costruzione e i suoi tanti protagonisti. I protagonisti di questo libro sono dunque loro, gli ingegneri e i professori della Facoltà: Luigi Cosenza, Adriano Galli, Michele Pagano, Luigi Tocchetti, Marcello Picone, per citarne solo alcuni. E ingegneri sono stati anche Giovanni Travaglini, dirigente del Provveditorato alle Opere Pubbliche e Gabriele Mucchi, pittore, tra gli artefici delle decorazioni artistiche. Decisivi anche i contributi degli artisti Paolo Ricci, Domenico Spinosa e Eugenio Carmi per le opere d'arte e del paesaggista Piero Porcinai per il progetto interno ed esterno del verde. Scritti di Gaetano Manfredi, Piero Salatino, Jean-Louis Cohen, Pasquale Belfiore, Roberta Amirante.
EUR 47.50
-
Gilles Perraudin. Architetture di pietra. Il Museo del Vino a Patrimonio. Ediz. illustrata
Il volume è il catalogo della mostra Gilles Perraudin. Architetture di pietra. Il Museo del Vino a Patrimonio (Corsica). L'esposizione, promossa dal DiARC, è un modo per dar voce a un protagonista della scena internazionale che da sempre procede silenzioso su una strada particolarmente impervia. Il progetto del Museo del Vino rappresenta un esempio di armonia compositiva ed espressività materica al servizio di quella che potremmo definire una vera etica ambientale. Anche i disegni, raccolti in questo catalogo e presentati in mostra riescono a illustrare l'approccio compositivo con chiarezza e precisione, mantenendo una certa astrazione ed essenzialità del segno che risulta particolarmente efficace alla descrizione dello spazio architettonico, mentre le sezioni e i dettagli costruttivi approfondiscono l'esecuzione del cantiere. Infine le letture critiche del Museo del Vino, e più in generale dell'architettura di Perraudin sono la conferma di come la sua opera possa costituire uno stimolo a dibattere di questioni che hanno a che vedere con il senso profondo del fare architettura e con il rapporto che il nostro mestiere deve stabilire con le questioni attuali e urgenti del nostro tempo.
EUR 9.50
-
Venticinque domande a Paolo Zermani
Paolo Zermani è, dal 1990, professore ordinario di Composizione Architettonica presso la Università di Firenze e, dal 2015, insegna Progettazione nell'Accademia di architettura della Svizzera italiana a Mendrisio. Accademico di San Luca, è fondatore e coordinatore dei Convegni sulla "Identità dell'architettura italiana" e della "Galleria dell'architettura italiana" di Firenze. Nel 2018 l'Accademia dei Lincei gli ha conferito il Premio Feltrinelli per l'architettura. Tra le sue opere e progetti: il Teatrino di Varano (1983-85); la Cappella sul mare a Malta (1989); l'Edificio Sacro sul Bastione del Sangallo a Roma (1994); il Cimitero di Sansepolcro (1998); la Chiesa dei Francescani a Perugia (1997-2007); il Municipio di Noceto (1999); la Casa della finestra sulle mura di Firenze (1999-2002); il Museo della Madonna del Parto di Piero della Francesca a Monterchi, Arezzo (2000-2010); il Tempio di cremazione di Parma (2009); la Scuola materna ed elementare di Noceto (2010); la Biblioteca dell'area tecnologica per l'Università di Firenze (2009); la Cappella nel bosco a Varano (2012); la Cappella di preghiera nella Fortezza da Basso, Firenze (2015); il Restauro e ricostruzione del castello di Novara (2016); la Riforma architettonica e liturgica della Basilica di S. Andrea a Mantova (2016), la Scuola per l'Europa a Parma (2017). I suoi lavori sono stati pubblicati su numerose riviste italiane e straniere e numeri monografici sono stati dedicati alla sua opera dalla rivista giapponese "A+U" nel 1991 e dalla rivista tedesca "Bauwelt" nel 2016. Suoi progetti sono stati esposti alla Biennale di Venezia e alla Triennale di Milano.
EUR 5.70
-
Architettura e spiritualità. Contributi critici e sperimentazioni progettuali per la casa dell'Uno
Il volume affronta il tema del confronto e del dialogo fra diverse religioni, che la storia ci segnala come uno dei più urgenti per la nostra società e sul quale anche l'architettura può dare un contributo. Il volume è strutturato da un lato con una serie di contributi di alto livello specialistico sulle tre religioni e sulle specifiche esigenze liturgiche poste da ciascuna di esse; dall'altro con progetti, delle aree critiche nelle città di Napoli, Avellino e Salerno, allo scopo di innestare la progettazione in zone urbane degradate o sottoutilizzate in cui delineare delle ipotesi di riqualificazione. Diversi esperti, teologi e rappresentanti delle comunità cristiana, ebraica e islamica, insieme ad architetti, docenti e studiosi hanno illustrato le esigenze spazio-funzionali di chiesa, moschea e sinagoga, hanno chiarito gli aspetti simbolici dei tre diversi edifici liturgici e, nello stesso tempo, hanno sollecitato a comprendere e concepire in che modo un dialogo e un confronto dialettico fra diverse religioni potesse trovare corrispondenza in un dialogo e un confronto dialettico fra diversi edifici. I progetti hanno disegnato un unico complesso architettonico, concepita come una casa di preghiera aperta alle tre religioni, dove le specificità delle tre diverse culture religiose trovassero il luogo di esprimersi.
EUR 19.00
-
Centocinque domande a Pietro Barucci
Pietro Barucci (1922) è nato e vive a Roma. Laureato in Architettura nel 1946 ha collaborato nell'insegnamento universitario dapprima con Giuseppe Nicolosi, poi con Arnaldo Foschini e Adalberto Libera. Ha tenuto conferenze presso le maggiori Facoltà italiane e a Harvard. Ha svolto un'intensa attività professionale nell'arco di cinque decenni occupandosi di edilizia residenziale pubblica e di grandi interventi di architettura a scala urbana. È inoltre autore di Piani urbanistici per diverse città della Tunisia e dell'Etiopia. La sua attività progettuale è pubblicata sulla monografia Pietro Barucci architetto, Electa, Milano 2009. I suoi progetti sono conservati all'Archivio di Stato e sono consultabili sul sito pietrobarucci.it.
EUR 9.50
-
La costruzione della periferia. Napoli 1945-1986
Il volume affronta la costruzione della periferia napoletana nel dopoguerra, inquadrandola nel più vasto Piano di costruzione delle periferie della città del Novecento che sono state luoghi di criticità, di riscatto, di sperimentazione. La loro nascita non è omogenea e si sviluppa secondo contraddittori percorsi in cui i campi del sociale, dell'economia e dell'abitare si saldano e, in tanti casi, si contrappongono fra loro in maniera anche conflittuale. In Italia la nascita delle periferie può essere fatta coincidere con il Programma di Ricostruzione lanciato all'indomani della conclusione del Secondo conflitto mondiale. Il 1945 segna la fine e l'inizio: la vita riparte, molti interventi si realizzano sulle macerie della guerra mentre si annunciano le scelte per una "nuova" architettura che avrebbe dovuto favorire la comunicazione fra le persone. "Comunità" e stata una parola chiave, anche in aderenza al movimento promosso da Adriano Olivetti nella prospettiva utopica di una radicale riforma del sistema politico.
EUR 17.10
-
Gino Avena. Architetto 1898-1979
La figura dell'architetto Gino Avena (1898-1979), figlio del più famoso Adolfo, viene qui analizzata attraverso la raccolta e la catalogazione delle sue opere prodotte negli anni che precedono e seguono la Seconda guerra mondiale. Uomo formatosi professionalmente da una sensibilità eclettica di stampo paterno, personalità poliedrica e originale, dotato di una certa ironia, prolifico progettista sensibile al cambiamento del gusto, Gino Avena si può annoverare fra le figure di spicco che hanno contribuito a dare alla città di Napoli un'immagine architettonica del tutto nuova all'interno del suo panorama cittadino, non soggetta ad alcun formalismo politico e orientamento di gusto spesso soggetti a volubili cambiamenti nel corso del tempo. Molte sue opere pubbliche, andate purtroppo perdute, coprono tasselli temporali che, seppur dimenticati nell'ambito della cronologia storica, sono di fondamentale arricchimento d'informazione anche per la ricostruzione di vicende sociali e culturali della città. L'attenzione della critica si è soffermata soprattutto su alcuni suoi lavori più noti e ne ha rivalutato l'importanza sul finire del Novecento, inserendoli tuttavia solo come parziale citazione all'interno di un discorso architettonico più ampio e generico e in un contesto temporale limitato e di settore. Nel 2009 un suo edificio al quartiere Vomero, progettato in via Morghen nel 1935, è stato dichiarato dalla Soprintendenza di Napoli Bene Culturale particolarmente importante da tutelare. La valorizzazione della figura di Gino Avena è l'obiettivo primario di questa pubblicazione, che mira ad analizzare tutti i diversi aspetti della sua intensa attività professionale. In particolare, il volume descrive l'originale personalità e le capacità creative dell'architetto grazie all'analisi di alcune sue opere più riuscite, quali: palazzi, ville, alberghi, cine-teatri e negozi, illustrate non solo nella loro qualità formale, ma anche nell'ambito della loro storia costruttiva, nei loro ambienti interni e nell'insolita innovazione dei caratteri tipologici adottati di volta in volta per ogni singolo intervento. La documentazione, in gran parte inedita, si avvale di disegni originali e fotografie d'epoca provenienti da diversi archivi pubblici e privati, fra cui anche quello dello stesso architetto. Alcune immagini a colori di numerose soluzioni d'arredo interno completano un apparato illustrativo ricco e di particolare rilievo.
EUR 38.00
-
In limine
Architettura e Psicoanalisi, al di là delle evidenti differenze, riconoscono un legame già dagli inizi dell'Ottocento, comprovato dal fatto che il concetto freudiano di "perturbante", come metafora di uno stato di labilità nel vissuto tra persone oggetti e spazi, sia sempre più parte anche degli strumenti linguistici del progettista e in particolare nella fase ideativa del lavoro. In modo più o meno consapevole è un dato di fatto come molte espressioni dell'architettura contemporanea, senza necessariamente riferirsi al manierismo tecnologico imperante, riflettano questo stato di spaesamento e di difficoltà di relazioni. Difficoltà di sentirsi a casa ma anche necessità di ridefinire i propri confini armonici. Il testo, raccogliendo i contributi di 8 architetti e 8 psicoanalisti, tenta una forma di dialogo a distanza e sulla traccia metaforica del limite, considerato non come barriera ma come luogo dell'attraversamento, tenta di sollecitare punti di riflessione, linee di ricerca, piani di consapevolezza. Nel confronto emerge come l'interesse comune si manifesti attraverso la narrazione in un transito emozionale tra segnali sparsi di progetti accettati come futuro ma affondati nel passato. Con scritti di Antonio Angelillo, Andrea Califano, Vito Cappiello, Marta Capuano, Paolo Cotrufo, Virginia De Micco, Paola Galante, Sara Marini, Vincenzo Maria Mattanò, Enrico Pinna, Marco Sarno, Cosimo Schinaia, Sarantis Thanopulos, Sisto Vecchio.
EUR 23.75
-
La scuola di architettura a Napoli. I maestri e le opere. Dalla fondazione al dopoguerra (1927-1945)
Il catalogo raccoglie gli esiti della prima mostra del ciclo "Radici_La Scuola di Architettura a Napoli: i maestri e le opere", ospitata nella sua sede storica di Palazzo Gravina, che intende focalizzare l'attenzione della comunità scientifica, degli studiosi e, più in generale, della città, sulle 'radici' e le matrici culturali che hanno dato vita e carattere alla Facoltà di Architettura di Napoli dalle origini a oggi. Il primo volume "Dalla fondazione al dopoguerra (1927-1945)", riguarda il periodo che va dalla fondazione della Regia Scuola di Architettura (poi, Facoltà, dal 1935) al primissimo dopoguerra, e che ha avuto come figure centrali Alberto Calza Bini, Roberto Pane, Marcello Canino, Ferdinando Chiaromonte, Giulio De Luca e Carlo Cocchia. In questa come nelle successive mostre del ciclo, vi è uno spazio dedicato alla figura di Luigi Cosenza che, pur non essendo stato docente della Scuola di Architettura, ne ha sempre rappresentato la 'coscienza critica' e un forte riferimento esterno.
EUR 23.75
-
Materiali per l'architettura
Il volume restituisce un quadro sistematico sui materiali utilizzati nel settore delle costruzioni con l'obiettivo di stimolare nel lettore un atteggiamento critico e propositivo sull'uso delle risorse materiali e dei relativi procedimenti produttivi e di trasformazione oltre che sui processi costruttivi e di assemblaggio. Ogni materiale è descritto iniziando con un excursus storico, per continuare con definizione, composizione e classificazione, processo di produzione e lavorazione, manufatti, posa in opera, caratteristiche e proprietà, cause di degrado e interventi di consolidamento, impatto ambientale e bibliografia di riferimento. Risultato dell'esperienza in ambito della didattica e della ricerca, "Materiali per l'architettura" intende supportare le discipline teoriche dell'area tecnologica poste ai primi anni degli ordinamenti didattici dei Corsi di laurea in Architettura e in Ingegneria.
EUR 33.25
-
Posillipo oggi
Il metodo espositivo di questo studio e l'artificio selettivo, grazie al quale in esso sono state considerate solo le cose notevoli, è stato quello di immaginare l'intero scenario di Posillipo come un grande affresco antico e restaurato, ignorando gli interventi che hanno danneggiato l'ambiente e la storia di un territorio di così straordinaria rilevanza, seguendo il consiglio di Robero Pane di non guardare in alto ma di descrivere quanto si vede, sia pure metaforicamente, dal mare navigando lentamente sotto costa. l'orografia e i nomi dei siti; i miti e leggende. Vengono esaminati i Casali sulla collina e segnatamente di S. Strato, gli sviluppi dell'età vicereale, con al centro il Palazzo Donn'Anna, le costruzioni sulla costa, le strade e le ville, le idee, i ricordi e le immagini con un cenno alla scuola pittorica.
EUR 19.00
-
Dialoghi partigiani. Giancarlo Carnevale e il tempo del progetto
In questa intervista-dialogo gli argomenti vanno dalle riflessioni sull'insegnamento alle trasformazioni prodottesi nella cultura e nella pratica architettonica, dalle ricerche condotte insieme - tanto applicate quanto teoriche - fino alla microstoria dello IUAV, di cui Carnevale è stato preside per alcuni anni, e alle politiche culturali esperite nel corso della esperienza didattica e istituzionale svolta dall'architetto Giancarlo Carnevale (Napoli, 1942). Attraverso domande e risposte emergono anche elementi di novità, soprattutto nella considerazione del sapere esperienziale, accantonato e stigmatizzato proprio dalla generazione cui appartiene Carnevale (gli anni del '68) e ora rivalutato come antidoto agli eccessi che l'avvento del digitale sta producendo. Viene ribadita e argomentata la tesi che non si stia soltanto trasformando lo statuto disciplinare del "Progetto", ma che piuttosto stia nascendo una "nuova disciplina", e la necessità di tornare al disegno come sola pratica per far emergere un pensiero progettuale (il pensiero della mano).
EUR 11.40
-
Colli di bottiglia. L'azione pubblica nel governo del territorio e il New Generation Eu
Nel Paese che più di tutti ha bisogno di innovazione per superare il divario con l'Europa e le disuguaglianze territoriali e sociali interne, il New Generation Eu è una spinta formidabile verso investimenti che consentano di creare valore, liberare potenzialità, ridurre attriti nei processi economici. Perché l'Italia possa tornare a crescere è necessario che essa riacquisti la capacità di programmare e progettare il suo futuro. Nelle scelte politiche, nella riorganizzazione delle strutture pubbliche, occorre ridare priorità all'obiettivo primario 'del fare presto e bene' nella esecuzione delle opere pubbliche e nell'attuazione delle politiche di sostegno all'economia e di governo del territorio. Di ciò sono condizione l'irrobustimento e il ringiovanimento dell'apparato pubblico, la semplificazione di tutto ciò che è inutilmente ridondante nell'impianto normativo e farraginoso nell'assetto procedurale e infine il rafforzamento di pianificazione e programmazione, momenti essenziali per la costruzione di strategie democraticamente condivise e territorialmente coerenti e quadri indispensabili di coordinamento degli investimenti.
EUR 17.10
-
Zitti e buoni. Diario di lockdown da Bruxelles
All'improvviso le note di "Zitti e Buoni" infrangono il muro dei corifei concentrati sulla paura. Un'Europa stordita, resa infantile, da più di 15 mesi di pandemia decreta il successo dei Måneskin e del loro inno a chi è "fuori di testa". Cade a proposito, quasi la metafora di una condizione dettata dalla cultura dell'emergenza. A febbraio 2020 era scattato l'allarme pandemia e il nostro esperto sanitario giramondo resta intrappolato a Bruxelles. Per istinto di sopravvivenza e per interesse professionale si pone delle domande sulla pandemia e la sua gestione, coinvolgendo anche la sua rete di amicizie e conoscenze costruite in giro per il mondo. Prende, poi, l'abitudine, nelle sue passeggiate quotidiane, di catturare le immagini inconsuete di una città vuota e inaspettatamente assolata. Registra il diario delle sue riflessioni e degli scambi che si intensificano su Zoom e WhatsApp. La vita scorre su altri registri fino alla libertà, condizionata, dettata dall'estate. Ma si susseguono ancora le differenti ondate, passa più di un anno e per certi versi sembra di essere allo stesso punto. Si dibatte ancora sulla necessità di essere mascherati. La vita scorre comunque, a singhiozzo, con riprese e chiusure repentine. È vero, si muore, ma il ciclo vitale non si è interrotto e i bimbi nascono ancora durante la pandemia. La scrittura, la fotografia e il disegno sono diventate forme di resistenza di fronte a più di un anno trascorso come in un limbo, con i viaggi di lavoro sempre vietati e le mostre interrotte, con spazi di libertà vigilata che si aprono e richiudono quasi a caso. Infine, vaccinati, ma sempre in maschera. Un occhio è sempre rivolto a quello che accade intorno, fuori dal Belgio, all'Italia e ai danni collaterali che si moltiplicano, ai falsi miti che si riproducono con ossimori fino a ieri impensabili. Chi misura i danni collaterali della pandemia e delle ondivaghe misure di contenimento? I nostri comportamenti sono cambiati fino a un punto di non ritorno? Un bilancio sull'impreparazione fatale in cui sono stati colti i nostri sistemi sanitari sarà mai fatto? E l'opportunità per rinforzarli in maniera strategica sarà mai colta?
EUR 14.25
-
Architettura sacra in Italia
Il volume, che è accompagnato da due scritti di Bruno Forte e Luigi Cosenza, affronta le ragioni complesse all'origine della civiltà architettonica in Italia che il Cristianesimo rifondò ispirandosi a valori spirituali ed etici del tutto diversi da quelli del mondo antico. Una diversità che si rileva in modo particolare attraverso le diverse tipologie edilizie rappresentate nei nuovi edifici di culto. L'autore compie un vasto excursus e suggerisce al lettore un viaggio ideale nelle architetture sacre in Italia che maggiormente hanno interessato i suoi studi, le sue esperienze e le sue scelte libere, per il loro carattere fondante e ineludibile nella storia dell'architettura cristiana presente in Italia: dall'architettura paleocristiana alle espressioni della civiltà medievale romanica e gotica, dal Rinascimento al Barocco fino a pervenire all'architettura della modernità. In questa piacevole e colta passeggiata Cesare de Seta ha ben presente la testimonianza di fede che questi edifici portano in sé, come ben ricordato nella prefazione. Le architetture sacre presenti nel volume costituiscono una selezione di libera scelta dell'autore tra mondi e civiltà diverse, tra identità stilistiche non omogenee, tra momenti fortemente pervasi da una spiritualità che si evolve nel tempo e trova la sua espressione nell'architettura. Con un saggio di Bruno Forte e una lezione di Luigi Cosenza.
EUR 23.75
-
Clear-span buildings. Architettura e democrazia
Il tipo architettonico dell'aula incarna in sé i caratteri dell'architettura della città e si distingue per la sua immediata intelligibilità e per la capacità di esprimere e di evocare la città in un unico spazio condiviso, come fosse un interno urbano. La realtà di oggi ci spinge a interrogarci sul significato che hanno queste architetture nella dimensione contemporanea della città, che ha assunto connotazioni sempre più estreme, conflittuali e multiscalari (dalla città-regione, alla città-territorio, alla città metropolitana). Una realtà urbana e territoriale che chiama in campo ragioni e forme dell'architettura che non sono più facilmente assimilabili ai contenuti espressi da Hilberseimer (1885-1967) in Groszstadt Architektur (1927), così come, per altro verso, appaiono lontani nel tempo, per non dire inadeguati, gli stessi esempi contenuti nel altrettanto importante e profetico volume - che crediamo abbia influenzato anche Mies - sempre di Hilberseimer sul tema degli Hallenbauten (1931). Eppure questi testi e queste riflessioni pongono in essere una potenzialità teorica che a distanza di tanti anni si mostra ancora attuale. Questa 'spinta innovatrice' nel manipolare con la tecnica lo spazio degli edifici ad aula che sperimenta negli Stati Uniti (casa Farnsworth 1945-50, Crown Hall 1950-56, Convention Hall 1953-54 ecc.), sarà di riflesso il segno, se non la conferma, di una nuova visione dell'architettura che si offre alla vita democratica di una società che vuole tornare a esser viva, come lo è stata, per esempio, quella americana uscita dalla Seconda guerra mondiale. Scritti di Benno Albrecht, Renato Capozzi, Armando Dal Fabbro, Martino Doimo, Maria Cristina Loi, Marco Mannino, Carlo Moccia, Luca Monica, Raffaella Neri, Piercarlo Palmarini, Gundula Rakowitz, Salvatore Russo, Federica Visconti.
EUR 14.25
-
Valutazione di impatto ambientale. I principi, le idee di base, la storia
La Valutazione di impatto ambientale (VIA) ha da poco compiuto cinquant'anni. La sua prima introduzione è avvenuta negli Stati Uniti, il primo gennaio 1970, con l'entrata in vigore del National Environmental Policy Act (NEPA). Da allora, la procedura di VIA si è progressivamente diffusa su scala internazionale, ed è attualmente adottata in più di 100 paesi, oltre a rappresentare uno dei pilastri delle politiche ambientali dell'Unione europea. Cinquant'anni rappresentano un periodo sufficiente per riflettere sulle ragioni del successo che la VIA ha riscosso; e anche per cogliere con uno sguardo d'insieme l'evoluzione che i suoi strumenti e obiettivi hanno progressivamente subito nel corso del tempo. In una simile prospettiva è possibile analizzare con obiettività anche le difficoltà che la VIA ha incontrato nella manifestazione delle sue potenzialità, e il perché di molte promesse non ancora pienamente mantenute.
EUR 19.00