Sfoglia il Catalogo ibs_6_awin_155_
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 37821-37840 di 53461 Articoli:
-
Culture mediterranee dell'abitare. Ediz. italiana e inglese
L'intento da cui il libro muove, a valle di un convegno internazionale tenutosi nel febbraio 2014, è proporre una riflessione scientifica sull'attualità delle forme e delle culture dell'abitare nei paesi che si affacciano sul bacino del Mediterraneo. Se da una parte l'idea di mediterraneità ha trovato una sua sistematizzazione grazie ad una serie di formulazioni teoriche tra cui quelle di Braudel e Matvejevic, dall'altra in architettura, a partire da Schinkel, Hoffrnan, e Loos, fino al dibattito razionalista, il novecento ha visto una chiara ricorrenza, figlia del "mito" mediterraneo, di tentativi di legare il progetto della casa ad una riflessione critica sulle architetture cosiddette vernacolari. Modus operandi evidente nell'opera di Giuseppe Pagano, di Edoardo Persico, di Giuseppe Terragni, nelle architetture di Luigi Figini e Gino Pollini, di Adalberto Libera, nel lavoro di Dimitris Pikionis, in quello di Hassan Fathy, nelle ricerche e nei progetti di Luigi Cosenza e Bernard Rudofsky nel golfo di Napoli. Un filo rosso che individua una chiara linea di pensiero, Il libro mette a confronto studi e ricerche in corso in diversi paesi appartenenti a questo ambito geografico, nei quali, in continuità con questa linea di pensiero, si intende attualizzarne il percorso metodologico.
EUR 23.75
-
Procida. Un'architettura del Mediterraneo. Ediz. italiana e inglese
L'abitazione a Procida partecipa all'esperienza sorta nel vicino Oriente e lungo le sponde meridionali del Mediterraneo, trasmessa in occidente e in oriente nei propri contenuti e nelle tecniche esecutive. Una moltitudine di anonimi esecutori opera nell'unità economica, sociale e culturale di quest'ambiente marittimo, in un continuo processo ripetitivo di utilizzo degli elementi costruttivi, interpretati e spesso esaltati dalle singole capacità creative. Sono realizzati così pure a Procida, nell'attività dell'uomo diretta all'esecuzione della propria casa, gli obiettivi generali e i valori espressivi coerenti con la difesa attenta dalle condizioni climatiche, definiti dai materiali adoperati e dall'impianto strutturale. Il processo costruttivo dell'abitazione collettiva, anche in questa isola del golfo di Napoli, avviene nel tempo lungo e nel riproporsi costante dei metodi impiegati. E gli uomini, committenti o esecutori, lo affrontano con criteri estranei all'accaparramento di risorse o a procedimenti speculativi. In questa vicenda l'uomo produce quanto occorre per le proprie esigenze e il proprio ricovero; non vi è sfruttamento perché è improponibile sottrargli parte del suo lavoro. Questa condizione consente una stabile situazione di equilibrio dell'ambiente trasformato, un'ampia qualità degli spazi e la totale razionalità dei volumi. Così l'abitazione assume nel procedere storico il senso di soluzione dei bisogni reali della vita in comune.
EUR 26.00
-
Ordinare la distanza. Abitare nella città cercando natura. Ediz. a colori
"Ordinare la distanza" tra le cose progettandola e "Abitare nella città cercando natura", significa ricercare luoghi comuni e condivisi, investiti dal progetto come unica garanzia di un ordine. Vuol dire ribaltare il concetto di spazio aperto come vuoto e assenza, densificandolo, lasciando tracce, creando luoghi dello stare, disponendo gli elementi - naturali o artificiali - secondo un ordinamento che definisca un sistema architettonico bilanciato, una trama che regoli la distanza mediante ritmi, accentramenti, dilatazioni, immettendo relazioni visuali e valori posizionali che orientino l'uomo nel suo percorrere e abitare lo spazio. Fanno da sfondo a questa trattazione su strumenti e tecniche di progetto dello spazio aperto, alcuni riferimenti alla modernità considerata principale referente del progetto contemporaneo. Chiude il libro una appendice che accoglie due approfondimenti su diversi aspetti del tema trattato, estratti da due ricerche di dottorato appena concluse. Misurare Distanze, curato da Giovanni Zucchi a partire dalla sua ricerca su "La densità del vuoto. Dispositivi progettuali per lo spazio aperto contemporaneo", propone uno strumentario possibile per rileggere alcuni progetti contemporanei sullo spazio aperto, raggruppati e interpretati secondo nuove categorie spaziali. Coltivare Città, curato da Daniela Buonanno a partire dalla sua ricerca "Ruralurbanism. Paesaggi produttivi", mostra una diversa cultura dell'abitare, di cui l'agricoltura rappresenta una forma di natura capace di ordinare il progetto contemporaneo dello spazio urbano.
EUR 14.25
-
L' architettura insegnante. Il Politecnico di Luigi Cosenza. Ediz. a colori
Luigi Cosenza è una delle rare figure che è stata in grado di far fare uno scatto, un'accelerazione improvvisa alla ricerca dell'Architettura Moderna, forse fin troppo avanzata per poter essere subito capita e apprezzata. Di tale avanzamento la Facoltà di Ingegneria di Napoli è l'espressione più compiuta perché ne riassume i contenuti e i caratteri più significativi sia nelle modalità con cui il progetto si è sviluppato, sia nei risultati dell'opera finita: un rinnovato rapporto dell'architettura con la tradizione e l'ambiente, una nuova collaborazione fra le arti, l'invenzione di un linguaggio contemporaneo fra razionalismo e organicismo, l'affermazione del valore etico e sociale dell'architettura. Al di là dell'importanza storica di questo edificio che ha appena compiuto cinquant'anni di vita, poco studiato e conosciuto nonostante il ricco apparato di disegni, modelli, appunti di cantiere che questo studio documenta, esso è soprattutto una potente e appassionata testimonianza di un modo ancora attuale di progettare. Una fonte preziosa da cui attingere idee e stimoli, anche per coloro che non si riconoscono nei suoi originari presupposti sociali e teorici. Se da un lato, infatti, il Politecnico può essere considerato il più fedele "ritratto di pietra" del Maestro napoletano, dall'altro è in grado di trasmettere ancora la voce di un'epoca durante la quale l'architettura è cambiata a tal punto da diventare irriconoscibile e si sono indicate strade nuove e feconde per il progetto, alcune delle quali tuttora inesplorate.
EUR 19.00
-
Con Aldo Rossi. Nell'infinito dettagliare
Questo scritto nasce dall'incoraggiamento ricevuto dagli studenti incontrati, conosciuti e stimati, durante questi miei venti anni di attività didattica. Ho sempre pensato che la comprensione, la valorizzazione della persona, così come il fidarsi degli altri fossero il modo, l'antidoto migliore per non essere contaminati dalla gratuità, dalla facile e spesso comoda indifferenza verso la fatica e il lavoro altrui. Stanco degli atteggiamenti frivoli e soprattutto cinici, che sono spesso causa di ricatti che assorbono il tempo e i traffici degli uomini, ho sempre cercato di portare ai miei studenti l'esempio, la testimonianza di figure lontane e discostate dalla superficialità e dalle mode imperanti. Mi rivolgo a loro con la speranza di poter valorizzare il libero pensiero.
EUR 9.50
-
Historia rerum. Scritti in onore di Benedetto Gravagnuolo
Il volume raccoglie gli atti del Convegno Internazionale di Storia dell'Architettura Historìa Rerum, (Napoli 12-13 dicembre 2014), dedicato a Benedetto Gravagnuolo, il grande storico napoletano scomparso prematuramente la cui opera, nella tradizione della scuola fondata da Roberto Pane, si è distinta per l'originalità del metodo e l'intelligenza delle scelte storiografiche, per la profondità del pensiero critico e teorico e per la qualità oggettiva degli studi su Loos, Semper, Le Corbusier e sulla storia della città. Rispettando la struttura di quell'evento, il libro è articolato in tre sezioni, ognuna riferita ai tre ambiti nei quali Gravagnuolo ha profuso il suo massimo impegno. Nella prima, Altre Modernità, sono ospitati saggi su momenti della storiografìa e dell'architettura del XX secolo che si collocano lungo percorsi in qualche modo eccentrici rispetto al main stream canonizzato dalle prime grandi narrazioni del Moderno. "Artis sola domina necessitas" è il titolo della seconda sezione: in essa figurano scritti su temi e problemi di storia della critica o di teoria architettonica, ma anche su figure riconducibili a quella linea analitica dell'architettura che da Loos rimonta all'indietro fino al Settecento. La terza sezione, le "Seduzioni del luogo", è dedicata alla città europea e ai suoi molti modi di raccontarne le trasformazioni avvenute o anche solo prefigurate. I saggi sono firmati da un gruppo di protagonisti della storiografìa del nostro tempo, con una rappresentanza internazionale costituita da Kenneth Frampton, Joseph Rykwert, Jean-Louis Cohen, Werner Oechslin, Jean-Frangois Lejeune, da un contingente italiano di alto profilo che presenta Marco Biraghi, Ezio Godoli, Fulvio Irace e Carlo Olmo, e da esponenti della scuola napoletana che, a partire dal maestro di Gravagnuolo, Renato De Fusco, annovera i suoi colleghi e amici Alfredo Buccaro, Leonardo Di Mauro, Anna Giannetti, Cettina Lenza, Fabio Mangone e Sergio Villari Ai contributi di questi autori, le cui relazioni furono presentate al convegno, si è ritenuto giusto affiancare anche quelli di una rappresentanza di più giovani studiosi ed ex allievi napoletani: Gemma Belli, Alessandro Castagnaio,.Salvatore Di Liello, Riccardo di Martino, Andrea Maglio e Giovani Menna.
EUR 19.00
-
La nuova Darsena di Milano progetto e costruzione. Edoardo Guazzoni, Paolo Rizzatto, Sandro Rossi
Il volume, dedicato al progetto per la Nuova Darsena di Milano degli architetti Edoardo Guazzoni, Paolo Rizzatto e Sandro Rossi, costituisce un ulteriore tassello della ricerca sull'Architettura della città che ha costituito uno dei filoni più significativi degli studi di Architettura a Napoli. Di questa tradizione culturale e scientifica la vecchia Facoltà di Napoli ha visto protagonisti molti suoi docenti: da Salvatore Bisogni a Uberto Siola, ad Agostino Renna. Per quanto le contingenze attuali, come scrive Vittorio Gregotti, riducano l'architettura a mera «rappresentazione, senza essere costituzione di sostanza critica, della cultura del capitalismo finanziario globalizzato» non c'è dubbio che compito dell'Università rimanga quello di sottrarsi a dinamiche provvisorie, per guardare alla dimensione più profonda dei problemi, continuare a elaborare strumenti scientifici. Non c'è dubbio che la città continui a essere il testo e lo scopo fondamentale dell'architettura, nonché la sua natura e il suo destino. La storia di lunga durata ci insegna anche che una città, come nel caso di Milano, in un dato momento della sua vita possa decidere di privarsi di una sua parte e di chiudere quei canali che come radici la legavano al grande sistema delle vie d'acqua dei Navigli. Anni dopo, la città è tornata sui suoi passi, per ricostruire di nuovo quel legame con l'ambiente e con esso, la propria identità urbana.
EUR 9.50
-
Gino Anselmi. Architetto grafico designer
Catalogo della mostra "Gino Anselmi architetto grafico designer". Nato a Napoli, Anselmi è architetto per formazione, grafico e designer per necessità applicativa di principi logici in una dimensione del lavoro a lui maggiormente congeniale, ha dimostrato, attraverso una lunga e coerente attività, la sua capacità di porsi con passione, impegno e competenza, di fronte a ogni occasione di lavoro sia professionale che di ricerca. Spirito libero e anticonformista rispetto alle omologazioni culturali diffuse anche in quei luoghi deputati alla ricerca, come le Università, è stato un punto di riferimento e di stimolo per chi ha avuto modo di frequentarlo. Gino Anselmi ha sviluppato con coerenza un lavoro attento, misurato, di qualità e denso di riferimenti, che va indissolubilmente affiancato alla sensibilità e ai valori umani che ne hanno caratterizzato la figura di docente e di studioso. La sua opera afferma con evidenza la fertilità della Tradizione del Moderno anche quando essa si esercita in quei risvolti, spesso sottovalutati, quali il paking o la visual identity o nella acuta capacità di osservazione e di analisi di parti urbane minori spesso rese alterate e invisibili dalle superfetazioni e dagli usi impropri. Patrimonio di Segni e di Sogni è la eredità che questo sensibile e generoso architetto ci ha donato.
EUR 9.50
-
Percorsi d'arte e contaminazioni creative. Ediz. a colori
L'arte visiva, ivi compresa l'architettura, funge in questo volume da fil rouge tra diversità; non è un caso che esso veda accostati strutture differenti che operano sullo stesso territorio, rappresentanti di diversi campi del sapere, artisti provenienti da diverse aree geografiche, tutti impegnati perché la diversità possa essere considerata una risorsa e non una condanna. Ognuno dei partecipanti è portatore di un'esperienza specifica di lotta all'emarginazione fondata sullo stigma sociale. Abbiamo chiesto all'arte di mediare questo incontro poiché essa, con la sua esigenza profonda di lavorare in modo originale la diversità, apre al confronto e alle contaminazioni a cui spetta da sempre il compito di inaugurare nuovi snodi creativi. È stato così possibile proporre un accostamento di opere portatrici di differenze non solo di stili ma anche generazionali ed esperienziali. Produzioni artistiche diverse, frutto del lavoro di artisti immersi nelle tensioni di una complessa contemporaneità, sono state avvicinate per far stridere la poliedricità dei loro linguaggi. Il lavoro comune ha fatto condividere le linee programmatiche di più interventi riabilitativi, tutti ispirati all'idea che è nel sociale che la riabilitazione deve andare a portare il suo contributo.
EUR 14.25
-
La Torre Velasca dei BBPR a Milano, simbolo e monumento dell'architettura italiana del dopoguerra
Nonostante giudizi spesso controversi, soprattutto all'epoca della sua costruzione, si può ritenere che oggi la critica sia pressoché unanime nel considerare la Torre Velasca un monumento dell'architettura milanese del dopoguerra e, più in generale, dell'architettura moderna italiana. La Torre Velasca tuttavia non è solo un monumento, ma anche un simbolo, l'emblema di una stagione culturale ricchissima, della quale essa costituisce un culmine, un punto alto a un tempo di approdo e di svolta.
EUR 13.30
-
L' arte di costruire in Campania tra restauro e sicurezza strutturale- Construction art in Campania between restoration and structural safety
Lo studio delle tecniche costruttive storiche, fondato su una solida tradizione scientifica, costituisce una componente essenziale nel restauro di architetture e di siti culturali, come dimostra il progressivo affinamento dei metodi interpretativi, anche dovuto all'apporto di indagini archeometriche, alla diagnostica avanzata e alla modellazione strutturale. A partire da tale premessa, la ricerca condotta nell'ambito del progetto Metodologìe e Tecnologie per la Gestione e Riqualificazione dei Centri storici e degli Edifici di pregio (MeTRiCs), e in particolare all'interno dell'Obiettivo Realizzativo ORl-Attività A1.2, mira ad approfondire il tema del rapporto tra le istanze della conservazione del patrimonio costruito storico in aggregato e quelle dettate dalla necessità di garantirne la sicurezza strutturale o, comunque, una significativa riduzione della vulnerabilità.
EUR 28.50
-
Lectiones. Riflessioni sull'architettura
"Lectiones. Riflessioni sull'architettura" raccoglie i contributi di Antonio Monestiroli, Uwe Schröder, José Ignacio Linazasoro, Carlo Moccia e Luciano Semerani: cinque importanti architetti e docenti impegnati nella ricerca sul progetto e attraverso il progetto, anche nelle rispettive scuole di appartenenza. Si tratta di autori di diverse generazioni e provenienze, i cui contributi mostrano gli elementi delle rispettive formazioni intellettuali, aderiscono a posizioni articolate ma convergenti, si misurano con numerosi exempla e interessanti sperimentazioni e inquadrano il rapporto fra teoria e prassi in termini non strumentali ma proponendo un processo ineluttabilmente ricorsivo.
EUR 14.25
-
Letture della città contemporanea. Lo sguardo di nove architetti sulla città
Scopo di questo libro non è quello di tracciare per la città contemporanea, in tutta la sua complessità, una traiettoria, stendere un filo che la dispieghi in un discorso orientato. Piuttosto, la complessità della città e dei fenomeni ad essa legati è qui tradotta, come indica il titolo, in una serie di sguardi, differenti, anche contraddittori. Ciò rende da un verso la contraddittorietà stessa della metropoli contemporanea che nei suoi conflitti interni - espansione incontrollata, degrado sociale, economico, architettonico, emarginazione, sovraffollamento, dispersione, separazione, gentrificazione, disgregazione, congestione, anonimia, ecc. - risulta difficile, se non impossibile, imbrigliare in visioni di tendenza, in linee tese verso direzioni predeterminate, benché plurali. Dall'altro, la soggettività propria allo sguardo indica essa stessa una traiettoria di analisi, restituendo a posteriori - soltanto dopo l'osservazione - nella pluralità dei punti di vista un'immagine multidimensionale della città. [...] Questo libro vuole essere un invito all'osservazione, ad allenare lo sguardo, quale strumento di lettura e di comprensione della realtà che ci circonda. Prima ancora del progetto, dello studio e dell'analisi dei fenomeni urbani, che inevitabilmente finisce per dividere, frazionare e scomporre la complessità, è necessario recuperare la dimensione dello sguardo come attività non solo della mente ma anche e soprattutto dell'anima.
EUR 14.25
-
Case INA e luoghi urbani. Storia dell'espansione occidentale di Napoli
Nel secondo dopoguerra la città si amplia notevolmente per la costruzione delle case popolari. Se la periferia è spesso associata a emarginazione e dequalificazione i documenti e i disegni di progetto rinvenuti ne raccontano la storia da un differente punto di vista. I migliori architetti e ingegneri dell'epoca coinvolti dall'INA-Casa durante il Primo settennio (1949-1956) provarono infatti, con grande impegno e particolare cura, a immaginare non solo nuovi spazi abitativi, ma anche luoghi di aggregazione, per creare un diverso paesaggio urbano in cui vivere. Ne emerge un quadro inedito, relativo ad alcuni complessi residenziali sorti nel solco dell'espansione della città di Napoli verso Occidente, composto da tasselli preziosi per l'ampliamento della conoscenza di figure di primo piano, ma non ancora abbastanza indagate, tra cui Carlo Cocchia e Stefania Filo Speziale. Gli esiti della collaborazione anche con i professionisti romani, come Mario Fiorentino, rende infine possibile la verifica della fertile contaminazione delle idee in quegli anni.
EUR 14.25
-
Nuova sede del Polo tecnologico del Consiglio nazionale delle ricerche. Fuorigrotta, Napoli
Il Consiglio Nazionale delle Ricerche intende realizzare in Napoli sulla propria area di via Marconi nella zona di Fuorigrotta, un edificio quale nuova sede del Polo Tecnologico che comprende "Istituto di Ricerca sulla Combustione e Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell'Ambiente". La struttura si inserisce in un lotto di terreno delimitato nell'asse N-S dall'Università degli Studi di Napoli e dall'Istituto Motori del CNR e nell'asse E-W dallo Stadio S. Paolo e da via Marconi. Il progetto prevede la realizzazione di un complesso edilizio costituito da tre corpi di fabbrica distinti, disposti a "U" che generano un cortile interno che scandisce gli spazi e favorisce l'illuminazione naturale degli ambienti interni. I due volumi paralleli sono destinati ai laboratori, mentre nell'edificio trasversale sono collocati gli uffici. Per il rivestimento delle facciate esterne gli architetti hanno differenziato la scelta dei materiali: tutta la superficie è prevista in cotto, mentre a seconda della posizione della facciata sono state composte delle striature che si diversificano per direzione, generando dei giochi d'ombra e una caratteristica texture che si modifica con il cambiamento della luce solare. Sono stati ideati diversi accorgimenti per migliorare il risparmio energetico e sono state realizzate le più moderne tecnologie antisismiche.
EUR 23.75
-
Case con vista. Mario De Renzi, Ugo Luccichenti, Mario Ridolfi a Roma (1935-1940)
Casa Colombo progettata da Mario Ridolfi e costruita in via San Valentino, alla sommità dei Parioli (1935-1938), Casa Furmanik di Mario De Renzi, edificata sul Lungotevere Flaminio (1935-1939), e Casa Bornigia di Ugo Luccichenti, eretta nella panoramica piazza delle Muse (1938-1940), costituiscono alcune tra le migliori prove della prima stagione della palazzina romana. Non solo per le loro intrinseche qualità formali, ma anche per il particolare rapporto che instaurano con il tema della vista. È in funzione dei campi visivi, infatti, che i progettisti definiscono soluzioni distributive, orientano ambienti di soggiorno, aprono balconate e logge. L'analisi delle modalità di inquadramento delle viste, lo studio delle geometrie e dei ritmi compositivi di piante e prospetti, l'esame della sequenza di ambienti che, dallo spazio pubblico, conduce alle scale, ai vestiboli, ai soggiorni e di qui a logge e balconate affacciate sull'esterno, costituiscono le chiavi interpretative attraverso cui l'autore propone una lettura di questi tre edifici. Se in Casa Bornigia il prospetto principale si scarnifica fino a coincidere con la trama di un telaio strutturale nel quale le finestre appaiono come grandi occhi spalancati sul paesaggio tiberino, se nella Palazzina Furmanik il fronte si rinserra conformandosi come un sistema di logge sovrapposte che intagliano viste orizzontali parallele al fiume, è nella Palazzina Colombo che la facciata assume una sua autonoma configurazione volumetrica rispetto al resto dell'edificio. I disegni analitici e gli smontaggi compositivi pubblicati a corredo del testo consentono di indagare la forma di queste architetture, di individuare l'autonomia di parti ed elementi, di riconoscere le relazioni sintattiche che si stabiliscono tra essi e di affrontare infine lo studio delle facciate a partire dalla loro doppia natura di ambito nel quale l'edificio rappresenta il proprio carattere e di spazio predisposto alla messa in scena del paesaggio urbano.
EUR 14.25
-
La densità del vuoto. Dispositivi progettuali dello spazio aperto contemporaneo
Densità del vuoto significa indagare in chiave nuova il tema architettonico e urbano del vuoto, un'assenza di materia ma non per questo un'assenza di significato, guardando, infatti, alle sue diverse declinazioni formali quali basi della composizione spaziale dell'architettura contemporanea. Il taglio della trattazione si definisce sin dal titolo nella sua forma ossimorica, che accostando un attributo di pienezza a ciò che è generalmente considerato vacuo si propone di affrontare il tema del vuoto in quanto spazio significativo sia come concetto che come dispositivo architettonico. Il testo è strutturato in tre parti, "Le forme dello spazio aperto", "Sei conversazioni sul vuoto" e "Sei dispositivi formanti lo spazio aperto contemporaneo", che configurano una struttura entro cui i temi del vuoto e dello spazio aperto contemporaneo trovano una lettura critica che ne mette in discussione le forme, le qualità, i rapporti metrici e i significati, ricercando e valutando i possibili dispositivi elementari della composizione alla base del progetto architettonico. "Le forme dello spazio aperto" rappresenta la prima parte del testo e intende inquadrare il tema sul piano teorico, in cui tanto la scelta dei temi da indagare, quanto l'ordine con cui si propongono in sequenza, manifesta una precisa volontà di tracciare un percorso unitario tra arte, filosofia e architettura. "Sei conversazioni sul vuoto", fase intermedia tra la prima parte teorica e quella applicativa dei casi studio, è l'occasione per confrontare ambiti tematici del testo con il pensiero dei progettisti contemporanei autori dei casi studio analizzati. "Sei dispositivi formanti lo spazio aperto contemporaneo" è un'analisi applicata, attraverso la grafica diagrammatica, dei casi studio individuati e classificati attraverso sei categorie di "dispositivi formanti", definendo in questo modo una formalizzazione possibile dei temi teorici trattati. Chiude il testo un'ultima parte denominata "Sei letture trasversali possibili", che incrociando la lettura del testo attraverso temi trasversali apre a infinite letture possibili del tema, conferendo in questo modo al testo la qualità di strumento flessibile e aperto a futuri sviluppi.
EUR 17.10
-
Errico Alvino. Architetto e urbanista napoletano dell'800
Editato in una prima edizione nel 1962 da L'Arte Tipografica Napoli, viene riproposto questo saggio, dedicato all'attività del più noto architetto napoletano del secondo Ottocento, vuole rappresentare un ambiente professionale attraverso un suo esponente. L'Alvino, operando tra l'ultimo periodo borbonico e il primo decennio dell'Unità d'Italia, costituisce un legame tra un'antica tradizione costruttiva regionale e le nuove riforme urbanistiche connesse con il rinnovato assetto nazionale. In particolare, prima del 1860 Alvino curò la progettazione del Corso Maria Teresa (attuale corso Vittorio Emanuele); l'apertura di via Pace; il quartiere occidentale a Chiaia; il primo Piano di sistemazione del litorale di Chiaia (via Partenope e via Caracciolo); la prima Galleria sotto il Monte Echia. Negli anni successivi Alvino fu l'architetto più impegnato in tutte quelle iniziative urbanistiche che sfociarono in seguito nel Piano di Risanamento e Ampliamento della città. Il presente studio, oltre a colmare una lacuna nella recente storiografia architettonica, tende a indicare l'origine e gli sviluppi di numerose questioni urbanistiche napoletane ancora di vivo interesse attuale.
EUR 14.25
-
La civiltà architettonica in Italia 1900-1944. Arte e architettura
Gli esordi nella modernità sono segnati dall'inizio del secolo con la presenza significativa del Liberty in tutta l'Italia. Il Futurismo, che s'intreccia con questo vasto fenomeno di gusto, fu l'atto di rottura che portò il paese a dialogare con le avanguardie storiche. Con la fine della Prima guerra mondiale e l'avvento del fascismo compare sulla scena il movimento di Novecento con personalità di rilievo e contestualmente la comparsa dei giovani razionalisti del Gruppo 7. Figure di spicco come Terragni, Figini e Pollini, i BBPR, Libera e altri convissero con il fascismo, ma dopo la Stazione di Firenze e la città di Sabaudia il regime scelse senza esitazioni una linea regressiva e monumentalista che si chiuse con l'E42. L'autore segue le vicende storiche di questi anni non trascurando i rapporti con le arti figurative e la presenza significativa della critica architettonica: con "Quadrante", "Casabella" sul fronte modernista, e le riviste gestite da Piacenti su quello dell'arte di Stato. Una vicenda ricca e complessa, con molte contraddizioni, ma che sono parte essenziale della civiltà architettonica del nostro Paese.
EUR 28.50
-
Antonio Monestiroli. Achitettura. La ragione degli edifici. Catalogo della mostra (Milano, 25 febbraio-22 marzo 2019). Ediz. a colori
"L'architettura di Antonio Monestiroli possiede un innegabile fascino. Si tratta a una prima apparenza di qualcosa che le deriva dal rigore e dall'interna "solidarietà" che la contraddistingue, da un punto di vista sintattico-compositivo. È un fascino che affonda le proprie radici più lontane nell'architettura illuminista, e quelle più prossime nell'architettura di Aldo Rossi e di Giorgio Grassi. E tuttavia, vi è in essa qualcosa che non si lascia ridurre né all'una né all'altra di queste radici; ed è ciò che rende ancora più necessario e urgente cercare di comprendere le cause di tale fascino..." (Marco Biraghi)
EUR 19.00