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Progettare per allestire. Ediz. a colori
Il volume presenta i lavori di tesi di laurea condotti da Fabio Fabbrizzi - professore di Progettazione Architettonica e Urbana presso DIDA-Dipartimento di Architettura dell'Università degli Studi di Firenze - con gli allievi dell'Accademia di Belle Arti di Firenze, all'interno del Biennio di Specializzazione in Progettazione e Allestimento degli Spazi Espositivi, presso il quale Fabbrizzi tiene il Laboratorio di Progetto di Allestimento. In questi lavori si dimostra allo stesso tempo come la disciplina dell'allestimento sia, di fatto, una branca fondamentale del progetto dello spazio architettonico e non una sua derivazione succedanea e ancillare, e come la didattica, quando è svolta a questi livelli, possieda una propria statura scientifica. L'allestimento per una mostra temporanea, per uno spazio commerciale, per uno stand pubblicitario, così come per un museo, si configura in queste pagine come una questione di progettazione architettonica dello spazio, dove l'idea dell'allestimento stesso non sia limitata al solo sviluppo delle pratiche e delle tecniche necessarie per esporre oggetti, ma partendo da una profonda attenzione nei confronti dello spazio esistente, riesca a consistere in un processo di figurazione. Tutti i lavori presentati in questa pubblicazione, che nei loro diversi temi e nelle loro differenti risposte espressive e progettuali testimoniano l'innegabile caratura culturale dell'insegnamento che li ha orientati, mostrano anche gli effetti benefici di una possibile integrazione tra i saperi. Progetti di Antoliana Palmisano, Noemi Alvisi, Victor Mario Costabile, Ludovica Aicardi, Gabriele Tummino, Liu Yan, Emanuela Cavallaro, Valentina Rossi, Marco Gandolfi, Leonardo Corti, Costanza Rosi, Jacopo Francesconi.
EUR 36.10
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Di là dal Rio Freddo. Anatomia umana normale, anatomia patologica, medicina legale. Careggi 1956-2021
Inaugurata all'interno del complesso ospedaliero di Careggi - precisamente di là dal Rio Freddo, antico nome del torrente Terzolle che attraversa il policlinico - nel 1956 come Istituti Anatomici, questa imponente struttura anni Trenta ha ospitato da allora gli Istituti di Anatomia umana normale, di Anatomia patologica e di Medicina legale costituendo, di fatto, il luogo deputato all'indagine del corpo. Qui si sono succeduti grandi nomi della ricerca del passato e insigni maestri che hanno formato intere generazioni di allieve e allievi. Oggi il Padiglione 10, attuale nome del complesso, sarà oggetto di un profondo restauro che si inserisce in una generale riqualificazione dell'intero Polo sanitario cittadino. Proprio però per mantenere viva la memoria di quanto è stato, di quanto si è discusso in queste aule e delle storie succedutesi in questi spazi nascono queste pagine, che hanno la voce dei protagonisti della tradizione anatomica, anatomo-patologica e medico legale fiorentina.
EUR 16.25
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Percorsi artistici nell'Accademia di Belle Arti di Firenze: 1900-1948. Ediz. illustrata. Vol. 1
La pubblicazione, articolata in due volumi di grande respiro che si inseriscono nella collana di studi avviata con le precedenti indagini sulla situazione accademica ottocentesca, nasce dalla poderosa indagine condotta da docenti e studiosi, impegnati nell'analisi dei documenti relativi alle vicende dell'Accademia di Belle Arti di Firenze nel secondo dopoguerra. Filo conduttore dell'indagine è la coralità delle discipline e, di conseguenza, la storia del percorso di studi che ha visto tra i suoi docenti e allievi alcuni tra i protagonisti del dibattito estetico anche nazionale, come Galileo Chini e Felice Carena sino a Giovanni Colacicchi che figurava una scuola autonoma di dimensione europea. L'assunto critico che trascorre nei vari capitoli di questo "dittico" editoriale è quello di rispondere all'interrogativo, molto attuale entro le questioni estetiche contemporanee, sull'identità dell'Accademia ovvero sulla controversa dialettica fra conservazione e progresso, fra sedimento esemplare della storia dell'arte e nuovi impulsi maturati nell'ambito della moderna creatività. I due volumi sono riccamente illustrati in un'armoniosa rispondenza tra testo e immagini, e completati da un puntuale indice dei nomi.
EUR 45.12
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Francesco Binfaré. Ediz. italiana e inglese
Il volume ripercorre le tappe più importanti della carriera di Francesco Binfaré, rappresentante illustre di quel gruppo di artisti, designer e architetti che ha il merito di aver creato lo stile italiano contemporaneo. L'autore del volume, Giampaolo Grassi, ci accompagna in un viaggio tra i ricordi e i pensieri dell'artista, lasciandolo spesso parlare in prima persona e permettendoci così di entrare nel suo laboratorio e nei processi della sua creatività. Dalla fine degli anni sessanta, quando diventa direttore artistico e della ricerca del Centro Cesare Cassina, fino agli anni ottanta, dove, con un proprio centro di ricerca, è consulente per il design e la comunicazione di Cassina e di altre aziende che hanno segnato l'evoluzione dell'arredamento, Binfaré ha lasciato la sua impronta su molti dei prodotti più conosciuti del design. Fino ai divani e poltrone progettati per Edra e alla celebrazione della figura e della carriera, culminate con il ricevimento del Compasso d'oro.
EUR 22.80
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Il ritratto di gentiluomo con gorgiera di Caravaggio-Caravaggio's portrait of a gentleman with a ruff. Ediz. illustrata
Sulle vicende del Ritratto di gentiluomo con gorgiera di Caravaggio ha pesato per mezzo secolo l'autorità longhiana, refrattaria all'idea di un Caravaggio ritrattista impegnato a realizzare effigi somiglianti e strettamente legate a una funzione “mediatica” di potere. Gianni Papi torna oggi sul dipinto, recentemente entrato nella Klesch Collection e ,attraverso un'analisi storica, critica e stilistica, ristabilisce la corretta attribuzione al Merisi. Lo studio del dipinto diviene un'occasione unica per tornare a guardare da vicino l'attività dell'artista e le sue peculiarità esecutive, mentre l'indagine sull'identità della figura ritratta ci riporta al febbrile soggiorno romano dell'artista. Infine un ampio excursus sull'attività di ritrattista di Caravaggio permette di conoscere in modo approfondito un momento affascinante perché strettamente legato alle relazioni dell'artista con amici, conoscenti e personaggi illustri vicini al potere pontificio, perché ancora ricco di particolari che richiedono una maggiore messa a fuoco stilistica e cronologica, e infine perché il genere ritrattistico si colloca nel cuore della rivoluzione caravaggesca, con la sua fedeltà all'aspetto fisico del modello, che viene trasferito sulla tela senza nessuna idealizzazione.
EUR 22.80
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Palazzo dell'Antella in piazza Santa Croce Florence. History, families and building phases from the 15th century to the present day. Ediz. illustrata
Il Palazzo Dell'Antella, detto anche degli Sporti, occupa gran parte del lato sud di piazza Santa Croce a Firenze. La conformazione del prospetto potrebbe far pensare a un edificio costruito secondo un progetto unitario ma, dietro la facciata affrescata, si celano le strutture di più case aggregate nel corso dei secoli a partire dall'età medioevale. Proprio nell'indagine tra le sovrapposizioni strutturali e le varie acquisizioni, puntualmente documentate dalle autrici sulla base di una accurata indagine archivistica, questo volume trova la sua raison d'être. Il testo, oltre all'apparato iconografico, presenta cinque schede di approfondimento dedicate sia all'edificio, con planimetrie e rilievi, sia ai proprietari dal Quattrocento al Seicento. La pubblicazione è inoltre completata da una sezione dedicata ai documenti che riporta la descrizione del Palazzo del 1825 ma anche le trascrizioni dei principali atti notarili e degli inventari.
EUR 19.00
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La Compagnia delle Sacre Stimmate di San Francesco in San Lorenzo a Firenze. Ediz. illustrata
La basilica di San Lorenzo e i suoi spazi sotterranei hanno rappresentato nel tempo un polo di attrazione per i laici che, riuniti in confraternite, gravitavano attorno alla chiesa. Così è stato per la Compagnia delle Sacre Stimmate di San Francesco le cui prime notizie risalgono al 1591. Il grande interesse e l'affluenza di fedeli fecero sì che il granduca Ferdinando I e il Capitolo laurenziano le concedessero gli ambienti prestigiosissimi sotto la michelangiolesca Sagrestia nuova, sepolcreto della famiglia Medici. Già nel febbraio 1599 la Compagnia ottenne di poter edificare lo spogliatoio e di aprire un portale per accedervi dall'esterno; l'ambiente fu decorato da Niccolò Nannetti con le quadrature di Pietro Anderlini. Nell'Ottocento il sodalizio, pur forte di una vicenda secolare, si ritrovò ad attraversare aspre vicissitudini con il desiderio di conservare il proprio patrimonio spirituale e materiale, e il timore di venire soppresso oppure di dover assistere all'incameramento dei beni del notevole patrimonio fondiario da parte dello Stato italiano. I primi decenni del Novecento videro un travagliato aggiornarsi di statuti e regolamenti con l'obiettivo di “smantellare” l'antica struttura, semplificandola e aggiornandola. Una necessità resa sempre più pressante per le difficoltà economiche della confraternita, il costante calo degli iscritti e una situazione di conflitti interni che andava a detrimento della vita spirituale della congregazione. Fu allora che i beni mobili e le opere d'arte e gli oggetti di culto furono trasferiti nel palazzo arcivescovile, e rimasero in loco solo gli arredi fissi (altari, mobili ecc.) i quali, dopo l'alluvione del 1966, furono rimossi e temporaneamente depositati in un magazzino a Palazzo Pucci da dove se ne persero le tracce. E proprio a dopo l'alluvione risalgono le mutazioni più significative degli ambienti: la cappella di San Giovanni fu trasformata in teatro, mentre la cappella della Santa Infanzia fu nascosta da un muro. Altri arredi lapidei, come le belle acquasantiere in pietra serena, furono spostati in canonica. La confraternita fu poi soppressa il primo marzo 2014 e con essa la sua vita che, per tutto l'Ottocento e per tutta la prima metà del Novecento, era stata scandita sempre dagli stessi ritmi. Questa pubblicazione dà conto della storia della Compagnia e dei lavori di restauro che hanno coinvolto l'area delle Stimmate, restituendola alla pubblica fruizione. Le opere superstiti, quadri, argenterie, tessuti e reliquiari sono ora tornati nella loro precedente sede e offrono, almeno in parte, il percorso artistico e devozionale di una delle più fiorenti e potenti istituzioni laicali fiorentine.
EUR 38.00
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Villa Santa Margherita. Il restauro per un polo odontoiatrico. Ediz. illustrata
Conosciuta dai fiorentini come “Il Palagi” - dal nome del direttore, il medico Piero Palagi - Villa Santa Margherita rappresenta un vero e proprio bene del nostro patrimonio architettonico e artistico. La Villa, già convalescenziario durante la celebre peste di manzoniana memoria, nel 1923 diventa Istituto “ortopedico” sotto la direzione appunto di Palagi e da allora questo luogo di cura - come solitamente accade alle realtà di successo - subisce continue trasformazioni e adattamenti, per adeguarne le strutture alle sempre più stringenti esigenze di sviluppo. Il valore del recente restauro e della nuova destinazione sanitaria dell'antica “Villa Margherita” - dei quali questa pubblicazione dà conto - appare, alla luce di ciò, particolarmente significativo perché esprime la compiuta realizzazione di un adeguamento alle necessità sanitarie all'interno di una struttura storica. L'antica Villa, il suo giardino, il corpo a padiglioni adagiato sul pendio sono pezzi diversi ma espressivi di una volontà insediativa e di una intenzionalità comunicativa che ancora trasmettono i propri significati, i propri principi e inducono a pensare. Anche se oggi si presentano un po' variate e degradate, queste parti hanno un valore che va recuperato, per preservarlo e offrirlo ai cittadini, ai pazienti, ai visitatori. È il valore dell'architettura come arte civica, che testimonia il proprio tempo e ne offre un'immagine significativa e originale. Contributi di Fabrizio Rossi Prodi, Giancarlo Landini, Donatella Lippi, Francesco Baldanzi, Emiliano Romagnoli, Marco Massagli, Luca Meucci, Luisa Berretti.
EUR 23.75
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Tiziano 1508. Agli esordi di una luminosa carriera. Catalogo della mostra (Venezia, 9 settembre-3 dicembre 2023). Ediz. a colori
Un'opera, l'Arcangelo Raffaele e Tobia, conservata alle Gallerie dell'Accademia di Venezia e una data, il 1508, tramandata da Vasari rappresentano il focus di questa esposizione che tenta di valorizzare e fissare definitivamente il dipinto alla giovinezza del cadorino. Il 1508 è un anno di svolta perché vede prendere forma la grande impresa decorativa esterna ad affresco del Fondaco dei Tedeschi, ricostruito dalle fondamenta a partire dal 1505 a seguito di un terribile incendio. Una mostra ricchissima che vanta importanti prestiti come la grande stampa del Trionfo di Cristo della Bibliothèque Nationale de France, sempre del 1508, la Madonna con il Bambino tra sant'Antonio da Padova e san Rocco del Museo del Prado e il Battesimo di Cristo con il committente Giovanni Ram dei Musei Capitolini. Le moderne indagini scientifiche, unitamente ai restauri condotti per l'occasione, hanno portato a nuove e interessanti rivelazioni: come quella della tavola con l'Angelo con tamburello della Galleria Doria Pamphilj di Roma, esposta per la prima volta, in origine parte di una pala collocata nella chiesa dei Servi a Ferrara poi smembrata. Le ricerche, infatti, hanno individuato in una Madonna con il Bambino in trono, in Russia, e in un San Francesco conservato in Francia gli altri possibili frammenti. Il catalogo, che vanta saggi di ampio respiro e approfondite schede, corredate di un ricco apparato iconografico, si presenta fondamentale per gli studi presenti e futuri.
EUR 33.25
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Se fossi in te...
Su Fabien incombe la fatalità della frustrazione e dello scacco. La sua vita, destinata a trascorrere fino al termine dei giorni in un vuoto d'esistenza, è bloccata in una routine tetra e opprimente, ma un incontro ne cambia inaspettatamente il corso travolgendola verso un esito distruttivo. Egli accetta il dono di Brittomart (rinnovata incarnazione del tentatore): il potere di dismettere il proprio io, che equivale istantaneamente a divenire l'altro, chiunque egli desideri essere, corpo e anima, trasformandosi di volta in volta nell'amante che vive un amore impossibile, nell'omicida che uccide la propria vittima, nell'uomo comune, nell'eroe.
EUR 14.25
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Idea del tragico e coscienza storica nelle «fratture» del moderno
Articolato in quattro capitoli ("La costellazione ideale del tragico nel Moderno", "La prima epoca del Moderno e l'idea antica del tragico", "Soglie e `fratture' del Moderno" e "La crudeltà e il creaturale"), questo saggio muove dalla constatazione che mentre l'idea del tragico è un prodotto filosofico-letterario moderno, a partire da Hölderlin, Goethe ed Hegel fino a Nietzsche e poi da Lukàcs fino a Rosenzweig, Benjamin, Jaspers, Pohlenz e Szondi, l'antica tragedia greca - che pure è il suo riferimento obbligatorio - sarebbe invece priva di tale idea. Questa asimmetria è solo apparente. Poeti come Büchner e Manzoni hanno compreso che la tragedia moderna sta alla realtà storica come quella antica stava al mito. Ne consegue che il "riflesso del tragico antico nel moderno" ha un nesso di continuità ideale. Sofocle in particolare presenta un'elaborazione "metatragica" dell'idea del tragico. Attestata dal pensiero "antitragico" di Platone e riecheggiata dalla Poetica aristotelica, essa è definibile come la riflessione etico-religiosa sul destino dell'uomo e della sua "città" nell'incontro con il divino. L'elaborazione moderna è quindi interpretata come il volto nascosto della coscienza storica del Moderno, a sua volta posto sotto la cifra di una "duplicità" che si rivela nel passaggio dall'epoca del dominio della storicità all'epoca dell'emersione della potenza tecnologica. Contro la tesi della secolarizzazione, lungi dal sostenere l'eclisse dell'idea del tragico, il saggio ne mostra invece la "polarizzazione" tra crudeltà e creaturale in autori come Artaud, Kafka e Celan e la "dispersione" in nuovi mezzi non drammaturgici, come la letteratura noir o il cinema che, per esempio con Kubrick, Kurosawa e Rossellini, offre spunti di alta meditazione tragica.Indice: 1. La costellazione ideale del tragico nel Moderno - 2. La prima epoca del Moderno e l'idea antica del tragico - 3. Soglie e "fratture" del Moderno - 4. La crudeltà e il creaturale
EUR 15.20
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Racconti di viaggio. Le città d'arte della Marca maceratese
Alla maniera dei grandi resoconti di viaggio dell'Ottocento, il volume traccia un percorso inedito fra i luoghi piú noti e meno noti del maceratese, alla scoperta di preziose testimonianze della storia e dell'arte. Una descrizione documentata e puntuale, allo stesso tempo ricca di suggestioni ed impressioni che riconducono alla vita, al lavoro e all'identità di coloro che nel tempo hanno popolato queste terre.Le illustrazioni di Heidaki Kawano raccontano un viaggio parallelo: vedute dall'alto di borghi e paesaggi trasformano la topografia del territorio in immagini favolistiche, in bilico tra realismo e idealità.>Il volume è arricchito da un'ampia bibliografia e da un indice analitico dei luoghi e dei personaggi più importanti, così da risultare anche un'ottimo strumento di consultazione.
EUR 23.75
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L' oggetto poetico. Conrad, Ingarden, Hartmann
Il problema dell'oggetto estetico nella sua struttura ontologica e nella sua essenza più autentica è alla base del pensiero di Waldemar Conrad, Roman Ingarden e Nicolai Hartmann: tre filosofi uniti dalla convinzione che un avvicinamento il più possibile rispettoso della specificità dell'opera d'arte sia garantito dall'immediatezza di una descrizione fenomenologica, declinata in senso realistico. L'intenzione di questo libro è quella di far emergere come una simile fedeltà all'oggetto si traduca nei termini di un'attenzione particolare alla poesia e alla letteratura, in quanto forme artistiche intimamente più complesse delle altre.
EUR 16.15
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I Preadamiti-Praeadamitae (1655)
L'opera "I preadamiti" uscì (anonima e senza indicazioni di luogo né di tipografo) nel 1655 suscitando "uno dei più clamorosi scandali culturali del XVII secolo". L'autore, Isaac La Peyrère (1596-1676), che vi teorizzava l'esistenza di uomini vissuti prima di Adamo, fu accusato di scardinare l'intera tradizione esegetica e i fondamenti stessi dell'ortodossia religiosa. Il libro, ancorato a un ampio commento dei versetti 12-14 del quinto capitolo dell'Epistola ai Romani, sollevava il problema dell'origine della specie umana, delle leggi, del rapporto tra legge naturale e diritto positivo, e avanzava esplicitamente ipotesi di carattere radicalmente poligenetico mettendo in crisi tutta la linearità della "storia sacra".
EUR 19.00
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Letterature dell'esiguità
Le letterature dell'esiguità sono le parole escluse dalle condizioni della propria sacralizzazione: parole umbratili, sull'orlo dell'inintelligibilità, per assenza di pubblico, perché scritte in lingue scomparse, o per la loro contingenza. Escluse dal potere, ne sono ossessionate, vedendovi a un tempo la redenzione e la minaccia di ricadere nel non-essere. Questa intimità con il nulla spiega le figure di follia, solitudine, degradazione nel panorama letterario presentato da Paré. Ma in quanto non possono lasciarsi alle spalle le circostanze contingenti della propria nascita, né possono identificarsi con la falsa ovvietà di un canone universale, esse costituiscono una risorsa espressiva, una promessa di nuova vita per il corpo esangue della letteratura.
EUR 14.25
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Ecuador. Diario di viaggio
"Un uomo che non sa viaggiare né tenere un diario ha composto il presente diario di viaggio. Ma, al momento di firmare, colto da improvviso spavento, si scaglia la prima pietra. Questa". L'uomo che non sa viaggiare ha poco meno di trent'anni quando decide di abbandonare le comodità e l'aria un po' viziata della sua famiglia medioborghese per intraprendere un lungo spossante viaggio attraverso le Ande, alla volta dell'Ecuador: si chiama Henri Michaux, è un giovane scrittore ancora sconosciuto e tale è destinato a restare per sua volontà, anche quando diventerà il celebre Michaux, uno dei maggiori scrittori francesi del Novecento.
EUR 13.30
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Saggi sul moderno
I quindici saggi qui raccolti, scritti fra il 1902 e il 1911, offrono un ampio spaccato dell'attività pubblicistica di Samuel Lublinski, al centro della quale si può identificare una riflessione sul genere tragico caratterizzata, secondo un orientamento diffuso all'inizio del Novecento, dal prevalere delle forme non aristoteliche. Lublinski presta la propria attività di spregiudicato teorico nella definizione del movimento della Neuklassik, le cui realizzazioni più importanti sono da riconoscere non tanto nelle singole opere tragiche (si pensi a Paul Ernst), quanto nel lavoro di chiarificazione condotto sul motivo della forma tragica come luogo di una rivelazione definitiva sulla struttura del mondo.
EUR 14.25
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Una modernità periferica. Buenos Aires 1920-1930
"Deliberatamente - osserva Beatriz Sarlo nell'introduzione - ho scritto un libro ibrido su di una cultura (quella urbana di Buenos Aires) anch'essa ibrida. Non so a che genere di discorso appartenga questo libro: se risponde al canone della storia culturale, della "intellectual history", della storia degli intellettuali o delle idee. Mi ero proposta di capire in che modo gli intellettuali argentini, negli anni Venti e Trenta del XX secolo, avevano vissuto i processi di trasformazione urbana e avevano sperimentato sentimenti e idee, molte volte contraddittori. Mi interessava ricostruire quelle dimensioni dell'esperienza di fronte al cambiamento le cui radici, molte volte cifrate, appaiono come tracce o ricordi nei testi di una cultura".
EUR 12.35
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Arte e daimon
Nell'antichità il daimon è movimento intermedio, nesso che unisce l'umano e il divino, agente dell'irrazionale, stato d'animo e passione in sé; ed anche destino, sorte dell'uomo in quanto rivelazione del suo carattere più intimo. Se con l'affermazione del cristianesimo la sfera del demonico si individua soprattutto come antagonista del divino, nella modernità alcuni elementi della sua declinazione classica vengono recuperati e insieme trasformati, per lo più convertendo quello slancio verso la trascendenza in una nozione quasi psicologica, la cui radice è insita nell'interiorità dell'anima. In questo senso, il tema del daimon si connette con quello della malinconia, della follia, e si fonde inevitabilmente con la questione del genio, dell'artista come creatore assoluto. Lungo questa linea, a partire da una prospettiva filologica, o filosofica, come anche da una considerazione storico-artistica, si muovono i saggi qui raccolti.
EUR 17.10
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L' ospite ingrato. Semestrale del Centro studi Franco Fortini (2006). Vol. 2: Il disagio nella civiltà cristiana.
Sommario: Editoriale - Avvertenza del curatore - Enrico Peyretti - Disagio della civiltà cristiana - Francesco Ciafaloni La carità e il potere - Stefano Levi Della Torre Paolo di Tarso: globalizzazione e speranza messianica - Pier Cesare Bori L'insegnamento di morale religiosa nelle carceri- Intervista a Luciano Martini, a cura di Massimo Cappitti - Theodor W. Adorno Teologia, illuminismo e il futuro delle illusioni - Alessandro Cecchi Uno scritto di Adorno sulla teologia - Ivan Illich Speranza cristiana - Bruce Lincoln Da Artaserse ad Abu Ghraib. Riflessioni sulla pornografia del potere imperiale - Antonio Sonnati Poesie - Clemente Rebora Dai Diari spirituali (1929-1956) a cura di Giulia Raboni - Tre documenti del «Movimento di religione», a cura di Fabio Milana: Questo cattolicesimo è falso (Ferdinando Tartaglia) - Per un giornale americano (Ferdinando Tartaglia) - Intervento al Primo convegno per la Riforma religiosa italiana (1949) (Franco Fortini) - Franco Fortini Quattro interventi (1946-1949): Cattolici snob - Rivoluzione e conversione - Un no fuori dai denti a Cristo trafficato - In Italia cultura laica? - Giuseppe Dossetti Dalle Lettere alla comunità - David Maria Turoldo Frammento autobiografico inedito - Corrado Stajano I Canti ultimi di Padre David Maria Turoldo - Sebastiano Timpanaro e Michele Feo Carteggio, a cura di Michele Feo - Tom Nairn Le nuove furie - Daniele Balicco «Il capitalismo ha bisogno di antagonisti». Su L'impresa irresponsabile di Luciano Gallino - Rassegna
EUR 16.15