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La tomba del tessitore
Solo in Irlanda può venir concepito e può nascere un libro come questo, dove il cimitero sembra un altro paesello accanto a quello dei vivi, in cui ad un certo punto si fa trasloco. E non si deve sbagliare tomba, perché sarebbe come andare a vivere in casa d'altri. Quando la vedova del tessitore Mortimer Hehir, per non sbagliare, interpella le massime autorità in fatto di tombe, cioè i più vecchi abitanti del posto, sembra che però non abbiano le idee molto chiare; perché quanto più si è vicini e direttamente interessati al trasloco, tanto più la mente si fa storta, fantasticante e bislacca.
EUR 11.40
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Dissonanze contemporanee. Arte e vita in un tempo inconciliato
Le contraddizioni che lacerano il nostro tempo e le aritmie storico-artistiche che con la loro imprevedibilità turbano qualsiasi attesa elevano la dissonanza a emblema del contemporaneo. L'intento principale del volume è quello di accompagnare il lettore nella tempesta di motivi e suggestioni disarmoniche che scuotono la vita e l'arte di oggi. La storia dell'estetica fungerà da bussola nel panorama dell'arte contemporanea, in cui rivivono in forma rinnovata antiche categorie estetiche. Dal bello al sublime, dal kitsch all'orrore, dall'interessante al brutto fino alle soglie del terrore. Le autorevoli voci di sette filosofi e sette artisti dei nostri giorni, impegnate a chiarire lo stato attuale della riflessione artistica ed estetica, risuonano infine in appendice al volume, offrendo un nuovo bagaglio di pensieri preziosi per la prosecuzione dell'analisi e della rappresentazione dell'esistenza umana. Con testi di Karin Andersen, Giampaolo Bertozzi, Remo Bodei, Romano Cagnoni, Pappi Corsicato, Stefano Dal Monte Casoni, Gillo Dorfles, Annemarie Gethmann-Siefert, Ágnes Heller, Dieter Henrich, Jeong-Im Kwon, Ennio Morricone, Otto Pöggeler, Ha Schult, Federico Severino.
EUR 22.80
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Paesaggi fatti ad arte
Paesaggi fatti ad arte non significa volgarmente “paesaggi ben fatti”, “condotti a perfezione” secondo regole dedotte dall'esperienza o derivate dallo studio. Né artato né artistico, insomma: piuttosto artefatto, il paesaggio che qui si disegna. Fatti ad arte vale come evidenziazione dell'intervento umano sul reale.Iniziato da un convegno internazionale tenutosi presso l'Università Iuav di Venezia nel 2007, il percorso che trova ora la sua seconda emergenza origina dalla volontà di intrecciare le discipline verso una dimensione culturale prima che progettuale. I saggi raccolti muovono dal, o approdano al, mondo dell'arte, incrociando questioni dell'architettura e dell'urbanistica e proponendo una via comune alla definizione dei luoghi, fisici o mentali.Esiste però una dimensione altra che attraversa i testi raccolti e traduce l'apparente “intempestività” del titolo in una efficace attualità: oggi che progressivamente, ai sensi della Convenzione Europea del Paesaggio, si libera il paesaggio da un suo essere necessariamente “fatto ad arte”; oggi che sempre più paesaggio diventa ogni ambito di attività umana, compresi quelli prima “rifiutati”, il modo dell'ambiguo, del contaminato, dell'innaturale sembra realmente quello più pertinente per ragionare sul paesaggio, e quello più urgente.Il volume è articolato in tre sezioni e include contributi di Renato Bocchi, Agostino De Rosa, Enrico Fontanari, Angela Vettese, Alberto Bertagna, Valeria Burgio, Pippo Ciorra, Antonello Frongia, Javier Maderuelo, Sara Marini, Udo Weilacher, Marina Ballo Charmet, Paolo Bürgi, Sandro Marpillero, Philippe Rahm.
EUR 17.10
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La ricostruzione del Crystal Palace. Per un ripensamento del progetto urbano
Osservate dal punto di vista delle pratiche del progetto urbanistico, le trasformazioni della città europea degli "anni zero" possono essere viste come una particolare forma dei modi di produzione capitalistica dello spazio urbano, proseguimento, decantazione e precisazione di strategie e temi individuati negli anni '90, che possono essere descritti come un urbanesimo liberale segnato da una particolare attenzione alla dimensione culturale dello spazio e dalla ricerca di strategie di controllo spaziale attraverso i valori o l'identità del territorio. A partire dal confronto con queste condizioni, che soprattutto la ricerca sociologica e filosofica è stata meglio capace di cogliere, quello che qui si propone è l'avvio di una riflessione attorno ad alcuni termini, strategie e luoghi del progetto capaci di esprimere una posizione critica verso questi atteggiamenti progettuali e al contempo capaci di dar conto, di disvelare, le particolari condizioni conflittuali che connotano la condizione urbana contemporanea.
EUR 15.20
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Il palinsesto paesaggio e la cultura progettuale
Il volume ospita contributi di cultori dell'urbanistica, dell'architettura, dell'arte, del paesaggio e delle discipline della rappresentazione. In un connubio cementato da un sentire che si oppone alla tendenza a guardare l'architettura, la città o il territorio secondo prevalenti istanze tecniciste e categorie puramente economiche o al contrario secondo formalismi estetizzanti, il volume si orienta verso quei fondamenti teorici e di pensiero nonché a quegli aspetti umanistici e fenomenologici che portano a concepire il paesaggio come un palinsesto. Dal momento che "l'ambigua duplicità del paesaggio, insita nel fatto di essere esterno al nostro corpo ma al tempo stesso di attivarne i sensi, ci costringe a riscoprire e sperimentare dispositivi altri rispetto a quelli della pianificazione funzionale, o della progettazione razionalista", il palinsesto paesaggio è continuamente soggetto a cancellature e riscritture: pertanto ci offre la possibilità di considerare il progetto in un'ottica proiettiva e trasformativa, relazionale, fuori da schemi canonici e dalla gabbia dell'oggettività, ma coinvolto nella dimensione del vissuto e del sentire individuale e collettivo.
EUR 16.15
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La bottega oscura. 124 sogni
"La bottega oscura" è la prima traduzione in italiano di questo libro dei sogni di Georges Perec, uscito in Francia nel 1973. Perec vi ha trascritto 124 sogni, dal maggio 1968 all'agosto 1972. Vi si ritrovano continui rimandi autobiografici, a partire dai fantasmi della sua disgraziata infanzia, poi gli amici, le fidanzate, tanti personaggi del mondo letterario parigino, le vie e le piazze di Parigi e certi luoghi a lui cari vicino a Parigi. Le note esplicative che accompagnano il testo identificano le persone, gli avvenimenti, e le cose che provengono dalla vita diurna, facendo dove è possibile un po' di luce sul lavoro di rielaborazione e sui temi ritornanti e ossessivi di Perec.
EUR 15.20
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Steel Life. Case a catalogo e stanze a noleggio di Seoul
Ultimamente la cultura architettonica è terrorizzata dalla fine dello spazio pubblico, giudicata imminente. Pertanto il caso studio di Seul, qui affrontato da un gruppo di ricercatori e studenti torinesi, è salutare perché indaga senza pregiudizi ideologici una metropoli che è già del tutto «indifferente alle relazioni urbane o al contesto pubblico». Le due tipologie squisitamente coreane di apart e bang, vale a dire delle case a catalogo e delle stanze a noleggio, esemplificano bene quell'atteggiamento culturale: gli apart, montati in serie in grandi strutturemodulari come garage, sembrano il coronamento del sogno modernista della «machine à habiter» - sono persino muniti di targhe; i bang invece ne rappresentano il rovescio della medaglia, perché esplicitano il carattere introverso e decontestualizzato degli interni coreani. Grazie anche ad alcune tecnologie dell'acciaio che favoriscono la produzione di strutture flessibili e replicabili, i progetti qui presentati ambiscono a creare dei prototipi maggiormente relazionati ai servizi e allo spazio pubblico.Lately architects are terrified by the possible end of public space. That's the reason why this study is particularly useful: because it investigates a metropolis like Seoul without ideological prejudices, that means a place where everything is «indifferent to urban relations or to the public context». Apart and bang are two specific typologies coming from South Korea: houses by the book and rooms by the hour exemplify in the right way that peculiar cultural attitude. In this book the projects presented want to create new urban prototypes that should be more related to public services and space - also thanks to some steel techniques that help in the production of more flexible and replicable structures.Alberto Bologna (1982), architetto, è Dottorando in Storia dell'Architettura e dell'Urbanistica presso il Politecnico di Torino. / Architect, is a PhD candidate in History of Architecture and Urban Planning at Politecnico di Torino.Michele Bonino (1974), architetto e ricercatore, insegna Progettazione Architettonica e Urbana al Politecnico di Torino. / He is an architect, a research fellow and a professor of Architectural and Urban Design at Politecnico di Torino.Marco Bruno (1968), architetto e motociclista entusiasta, è Professore di Architettura degli Interni all'HYID, Hanyang University di Seul dopo aver insegnato per anni alla Konkuk University. / He is an architect and an enthusiastic motorcycle rider. He is currently full-time Professor of Interior Architecture at HYID, Hanyang University in Seoul after several years spent as a full-time faculty member at Konkuk University.Lorenzo De Simone (1974), fotografo freelance, vive a Milano. Specializzato in reportage di viaggio e architettura, lavora per editori nazionali e internazionali. / He is a freelance photographer based in Milan. Specialized in travel and architectural reportage, he works for national and international editorial services.
EUR 30.40
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Vedute Rivista d'indagini e riflessioni sull'architettura e sulla città contemporanea (2011). Ediz. italiana e inglese. Vol. 1: Michele De Lucchi.
Uno dei tratti caratteristici della personalità di Michele De Lucchi è quello di affrontare, con eguale tensione creativa e spirito analitico, il progetto nelle sue multiformi connotazioni e nelle differenti scale. Egli, infatti, si occupa di disegno industriale, di progettazione architettonica, di grafica, di packaging, di fotografia, è docente universitario e, fin dalla giovane età, ha sempre amato dipingere. Il rapporto con l'industria è per De Lucchi il concreto e ideale referente, il legante risolutivo da cui trarre unità e controllo del processo progettuale, che si incanala in svariate direzioni: dagli oggetti di design ai lavori museali - la Triennale, il Palazzo delle Esposizioni di Roma, gli allestimenti delle mostre alle Scuderie del Quirinale e l'organizzazione espositiva del Neues Museum di Berlino -, dagli spazi d'intrattenimento culturale ai progetti residenziali, ai progetti legati al tema del vivere e del sociale. Questo primo numero di "Vedute" è dedicato all'opera più recente di De Lucchi. Vengono qui presentati i disegni, gli schizzi che l'autore ama eseguire per fissare l'idea iniziale, la suggestione progettuale che avrà in seguito il suo definitivo sviluppo nell'opera compiuta, accompagnati da riflessioni critiche che puntano a mettere in luce le ragioni e le modalità attraverso cui ogni singolo lavoro prende forma.
EUR 19.00
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Annali della Fondazione Europea del Disegno (Fondation Adami) (2010). Vol. 6: La questione dello stile.
Questo volume degli Annali presenta gli scritti di filosofi, scrittori e poeti che si sono incontrati su "La questione dello stile". I saggi riuniti in queste pagine compongono una rassegna di domande e risposte sulla natura elusiva dello stile nei suoi rapporti con il disegno, sia esso disegno della mano, disegno del pensiero o disegno della poesia. Protagonista degli Annali, il disegno pone i suoi enigmi già nella prima sezione del volume ("Le voci del disegno"), dove il saggio di Bernardi Roig dialoga con la prosa poetica di Flavio Ermini, ricercando nell'ombra, nell'assenza, nell'altrove, la possibile origine della linea e del verso poetico, mentre "La biblioteca del disegno" continua la sua collezione di "casi", recuperati dalla storia dell'arte, con uno studio di Valentina Locatelli dedicato ai disegni, finora inediti, di Giovanni Morelli, e un saggio della storica dell'arte Claudia-Alexandra Schwaighofer sulle stampe facsimile delle opere dei maestri italiani nelle collezioni europee fra Settecento e Ottocento, quando la riproducibilità tecnica dell'opera d'arte ancora non ne cancellava l'aura.
EUR 19.00
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E la carne si fece verbo. Il discorso sul libertinaggio politico nell'Italia del nouveau régime
A partire dalla primavera del 2009, le condotte sessuali degli uomini di governo sono diventate oggetto di interrogazione morale e politica. Il discorso politico e quello mediatico sono stati catalizzati soprattutto da alcuni episodi di cronaca dai quali è emerso un rapporto sistemico fra uomini, in posizioni di direzione, e forme della prostituzione. Raramente, ormai, degli avvenimenti hanno una eco così vasta e persistente. Questa ricerca si è proposta una prima ricostruzione di tale discorso, interrogandosi su alcuni nodi di problematizzazione che ne sono emersi: il rapporto verità/politica, il limen pubblico/privato, la definizione sociale di scandalo, le strutture sessuate del dominio. In fin dei conti, tutti temi più prossimi al discorso democratico della modernità che al registro del gossip, nel cui segno spesso li si è voluti narrare.
EUR 17.10
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Fenomenologia dell'intuizione e dell'espressione. Teoria della formazione del concetto filosofico
Il volume contiene il testo del corso tenuto da Martin Heidegger presso l'università di Friburgo nel semestre estivo del 1920. Queste lezioni costituiscono un passaggio fondamentale per comprendere la formazione del suo pensiero, e gettano luce su molti temi che riappariranno in "Essere e tempo". In esse viene distesamente presentato cosa intenda l'autore per "distruzione fenomenologica", concepita come il metodo stesso della filosofia. Per Heidegger infatti si tratta sempre di ricondurre i concetti filosofici al loro processo di formazione, alla loro fonte, e dunque alla vita che in essi si esprime. Delineando questo percorso Heidegger si misura con l'intero clima filosofico dell'epoca, da Spengler a Simmel, per soffermarsi in particolare sul trascendentalismo di Natorp e sulla filosofia della vita di Dilthey. Dal confronto critico con questi due orientamenti emerge con chiarezza perché, nell'impostazione fenomenologica di Heidegger, la storicità debba da ultimo assumere un valore fondamentale.
EUR 22.80
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Marco Tirelli. Catalogo della mostra (Roma, 30 marzo-15 maggio 2012). Ediz. italiana e inglese
"Colori nebulizzati, neutralizzati, neutrinizzati in una specie di fittissima e turbinosa danza molecolare, dove il giallo o l'azzurro sono impiegati, sì, ma come vittime sacrificali indispensabili per alimentare la voracità di un bianco e nero severo, onnicomprensivo, ontologico. Oggetti colossali che emergono dal buio per accamparsi nel quadro quasi fossero forme platoniche. Ora è una splendida ciotola, obliqua, a rivelarsi vuota, ora una gabbia, lambita dalla luce; ora è una strana canna fumaria (un metronomo? un monaco?), ora una scatola, anch'essa vuota, dal bordo basso colto in prospettiva. E questo vuoto, per Marco Tirelli, sta ad evocare il sentimento beckettiano dell'attesa, e insieme della virtualità: uno spazio che attende di essere colmato". (Valerio Magrelli)
EUR 34.20
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Neon. La materia luminosa dell'arte. Catalogo della mostra. Catalogo della mostra (Roma, 21 giugno-4 novembre 2012). Ediz. italiana e inglese
Diffuso ormai da un secolo in ogni ambito della vita quotidiana e da subito divenuto un simbolo della modernità, il neon è anche uno dei materiali più ricchi di potenzialità espressive tra quelli utilizzati nel campo artistico contemporaneo. Dagli anni cinquanta del Novecento in avanti, la sua energia smaterializzata, l'intensa gamma dei colori, la sua capacità di trasformarsi in segni, lettere e forme a due o tre dimensioni, lo ha infatti tramutato in una vera e propria "materia" duttile e luminosa, un medium di cui gli artisti hanno indagato di volta in volta le potenzialità comunicative, i risvolti fenomenologici, gli effetti sull'ambiente e sulla psiche umana. Il catalogo della mostra "Neon. La materia luminosa dell'arte" indaga in modo specifico la fortuna dei tubi fluorescenti nel panorama artistico internazionale degli ultimi cinque decenni, disegnando un viaggio attraverso poetiche, visioni e sensibilità diverse accomunate dalla attrazione per le possibilità espressive di un materiale straordinariamente versatile, in cui si combinano origine industriale e realizzazione artigianale, dimensione architettonica e linguistica, immagine e parola, luce e spazio.
EUR 30.40
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Comiche
"Comiche" è il libro d'esordio di Gianni Celati. Lo spunto del libro viene da alcune scritture manicomiali che Celati in quegli anni aveva letto e studiato a lungo, tanto da prendere in prestito la voce e la demenza di un anziano ricoverato, autore di cronache dal manicomio e deliri di persecuzione. Il protagonista del libro è l'insegnante Otero Aloysio, che tiene sotto dettatura di voci notturne un diario delle persecuzioni subite: tre maestri elementari, Bevilacqua, Mazzitelli e Macchia, lo tormentano per fargli sposare la direttrice Lavinia Ricci, un donnone che mostra un debole per lui; tutt'intorno una folla di personaggi ognuno con un tic o una mania. Scopo ultimo della loro missione è realizzare nascostamente la dittatura dei maestri. Pubblicato nel 1971 da Einaudi su proposta di Italo Calvino, che ne aveva letto alcuni pezzi su una rivista, "Comiche" da allora non è stato più ristampato ed è diventato introvabile. Pubblichiamo in appendice la riscrittura parziale di "Comiche" a cui Celati si dedicò tra il 1972 e il 1973, rimasta per anni inedita, con alcuni passaggi sessualmente audaci che erano stati espunti dall'edizione einaudiana, e uno scritto di Nunzia Palmieri che ne ricostruisce la genealogia.
EUR 14.25
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Poetiche del sensibile. Le parole e i fenomeni tra esperienza esteticae figurazione
Può il linguaggio dire l'esperienza sensibile come forma inaugurale del rapporto con le cose, con gli altri? Come restituire linguisticamente il formarsi e trasformarsi del mondo, il suo configurarsi in unità di senso? La parola poetica, inserendosi nel passaggio tra l'ambito pre-riflessivo - in cui soggetto e oggetto sono in via di determinazione - e l'ambito riflessivo governato dal concetto e dalla definizione - riesce dove non di rado la filosofia rischia di fallire: mantenere il contatto col mondo, radicare il linguaggio e il pensiero nella spazio-temporalità dell'esperienza estetica. Ciò senza giungere a una contrapposizione tra la sfera del sentire e quella del conoscere. Secondo la fenomenologia praticata da Merleau-Ponty, Ricoeur, Dufrenne e Maldiney vi è una differenza ineludibile ma a un tempo un possibile legame tra il regno della realtà e quello del linguaggio, anche nelle sue forme più astratte. Le figure di linguaggio sono espressione del manifestarsi del mondo in ordini di apparenza sempre nuovi, sono processi figurativi, che accompagnano ed esplicitano il configurarsi stesso del mondo, il suo mostrarsi nei volti delle cose, degli altri.
EUR 22.80
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Dell'esistenza. Glosse allo scritto kantiano del 1762
"Un dotto lo chiamo ciclope [...], Ci sono ciclopi tra i teologi, i giuristi, i medici. [...] Ognuno di essi dovrebbe essere fornito di un [altro] occhio di fattura particolare [...]. Il secondo occhio è [...] quello della conoscenza di sé della ragione umana". La riflessione 903 del lascito antropologico di Kant offre l'orizzonte allo studio "Dell'esistenza. Glosse allo scritto kantiano del 1762". Guardando con l'occhio di cui il ciclope è privo, l'autrice coglie i risvolti teoretici della riflessione precritica di Kant sull'esistenza di Dio ed individua le radici della lotta kantiana al nichilismo. Sulla base del confronto con le filosofie coeve a Kant, nel volume sono delineati gli albori della teoria del riferimento come primo distacco critico dall'egida del possibile logico leibniziano e dall'essenzialismo. La riflessione interna all'Unico argomento possibile sull'esistenza di Dio, cara allo stesso Heidegger, non presenta però solo una filigrana onto-teologica e teoretica, essa presta anche il fianco a riflessioni di ordine etico. Consapevole di come il problema del determinismo nell'agire morale faccia ancora discutere i filosofi continentali ed analitici, l'autrice confronta l'argomento onto-teologico con i temi della ragion sufficiente della scuola leibniziana e wolffiana per segnalare e seguire i tentativi kantiani di differenziazione dal meccanicismo e dal fatalismo etico.
EUR 15.20
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Il mondo visto attraverso una fessura. A scuola con i bambini autistici
Il volume affronta il tema dell'autismo infantile a partire da un corso di formazione sulle tematiche dell'autismo per operatori scolastici coordinato da Martin Egge, a cui il volume è dedicato a seguito della sua improvvisa e prematura scomparsa. I casi presentati dimostrano come la barriera frapposta dai bambini autistici non sia impenetrabile, se si rispetta lo spiraglio da cui guardano il mondo e si parte da lì, attendendo da loro dei piccoli segnali. Soprattutto se c'è, da parte degli operatori, come è il caso di Sandra Barbieri, Georgianna Ruzzier, Anna Torelli, Raffaella Marchiori e Paola Busetto, un desiderio forte che "contagi" il bambino, anche quando la sua chiusura sembrerebbe affermare il contrario. Ed è questa, in fondo, la lezione di Egge: un desiderio che l'ha condotto a dedicarsi, secondo le sue parole, "a tutti i bambini che si intendono da soli e a tutti coloro che desiderano intenderli" e che non vogliono cessare di scommettere sul divenire soggetto del bambino autistico.
EUR 15.20
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L' idea espansa. Un percorso critico nell'arte del Novecento
A partire dal secolo scorso, l'arte vive e si evolve ripensando se stessa. E se fossero proprio i linguaggi e le pratiche in cui viene messa alla prova la compiutezza individuale dell'opera, attraverso la moltiplicazione dei segni e delle immagini - dall'incisione al design, dalla fotografia alla moda - a rappresentare in maniera esemplare il destino problematico e l'urgenza di senso del fare-arte? È l'ipotesi che percorre il lavoro curatoriale e gli interventi critici di Federica Di Castro raccolti in questo volume. Dal confronto con una serie di maestri, anche assai distanti fra loro, del Novecento italiano (Giorgio Morandi, Giuseppe Pagano, Ettore Sottsass, Tazio Secchiaroli, Mario Schifano) e dal dialogo con gli artisti, e in particolare le artiste, incrociate e seguite nel corso degli anni (fra cui: Maria Lai, Carla Accardi, Giosetta Fioroni), emerge il disegno tanto personale quanto rigoroso di una linea in cui le ossessioni e le invenzioni individuali si sovrappongo alle ansie e ai progetti di un'intera epoca. Un'idea espansa dell'arte, dunque, che è anche una visione felicemente inattuale della vita e della nostra civiltà.
EUR 24.70
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Democrate. Dialogo sull'accordo tra la professione delle armi e la fede cristiana. Testo latino a fronte
Pubblicato a Roma nel 1535, il "Democrates" di Sepulveda ha ispirato la rinascita dello stoicismo moderno. Testo polemico rivolto contro Erasmo e Machiavelli, il dialogo rispose alle inquietudini del tempo trattando del problema della guerra e della sua legittimità morale per i cristiani. Si poteva esercitare serenamente il mestiere delle armi tenendo conto dei precetti del Vangelo? Si poteva accordare l'etica antica e mondana della gloria con quella della pietà? Richiamandosi a Cicerone e ad Aristotele, Sepulveda respinse il pacifismo erasmiano, esaltò la potenza spagnola e replicò alle pagine corrosive di Machiavelli sul rapporto tra cristianesimo, decadenza politica e virtù militare. Il "Democrates", inoltre, costituì il primo momento in cui Sepulveda elaborò una dottrina della guerra umanitaria che servì come base per la legittimazione dell'imperialismo coloniale europeo.
EUR 24.70
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Modernità e nazione. Temi di ideologia visiva nell'arte italiana del primo Novecento
I rapporti del pittore Carlo Carrà con il mondo degli anarchici e dei socialisti rivoluzionari di Milano e poi, repentino, il suo innamoramento per Giotto. La pedagogia di Ardengo Soffici a favore d'una modernità italiana. Le scelte di Mario Sironi durante e dopo la grande guerra. L'idioma vernacolare di Giorgio Morandi negli anni Venti. Il futurismo che si fa museo. Questo libro scruta nell'anima di una generazione straordinaria, che ha avuto a disposizione gli strumenti per sovvertire le tradizionali categorie artistiche di forma, tempo e spazio, e per portare l'Italia nel cuore del Novecento. Una generazione che però, più di ogni altra in Europa, si è trovata stretta fra le proprie fragili radici internazionali, l'esperienza della guerra e l'integrazione istituzionale in seno alla cultura nazionalista del fascismo. Il modernismo italiano si mostra così come uno snodo cruciale della storia dell'arte, imperniato in una tensione tra la volontà di avviare un progetto di autonomia formale e il recupero di valori sociali e politici, nei modi, anche paradossali, che i decorsi ideologici del Novecento non di rado hanno crudelmente dimostrato.
EUR 22.80