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La costruzione della materia. Paul Lorenzen e la «scuola di Erlangen»
Il volume intende proporsi come un'introduzione alle tematiche filosofico-scientifiche della corrente epistemologica contemporanea nota come "costruzionismo metodico", sviluppatesi in Germania dall'inizio degli anni Sessanta ad oggi, con diffusione anche in Inghilterra e negli Stati Uniti. Il suo fondatore, Paul Lorenzen (1915-1994), non solo è stato uno dei maggiori esponenti del dibattito intorno ai fondamenti della matematica, ma ha anche dato vita a una "logica dialogica" che intende affrontare le principali questioni riguardanti il rapporto tra la ricerca scientifica e le ricadute sul piano etico-morale degli sviluppi tecnologici. Da tutto ciò risulta un quadro problematico articolato, in cui le istanze "fondazionali" della conoscenza si collegano alle nuove prospettive etiche della responsabilità e della comunicazione umana.
EUR 20.90
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Le parole e le immagini. Saggio su Michel Foucault
Negli ultimi anni la critica ha sottoposto ad acute analisi la produzione foucaultiana degli anni '70 sulla biopolitica e sull'estetica dell'esistenza. Sostanzialmente poco esplorata risulta, invece, la produzione degli anni '60, nella quale Foucault affronta questioni di critica letteraria, ma soprattutto si cimenta in una ricostruzione archeologica delle pratiche del sapere. L'autrice prende in considerazione una serie di scritti sulla letteratura e sulla pittura che, avendo un carattere saggistico e d'occasione, superficialmente non sembrano avere una ricaduta sul lavoro archeologico. Ma, se letti in riferimento ai principali scritti di Foucault, in cui viene citata l'esemplarità dell'opera d'arte, allora emerge un quadro ben preciso: letteratura e pittura sembrano disegnare rispettivamente l'una la curva di movimento, l'altra il diagramma di stato di un'epoca storica archeologicamente determinata. Si profila, così, la possibilità di intendere la pittura e la letteratura come due pratiche che, ognuna nel suo specifico ruolo e attraverso la loro alternanza, il loro ritmo, ci restituiscono da un altro punto di vista - un'angolazione privilegiata - quel tipo di storia filosofica che Foucault ricostruisce adottando il noto sguardo archeologico.
EUR 22.80
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Atlante della letteratura tedesca
Attraverso più di 70 saggi brevi firmati da oltre 60 studiosi di fama internazionale, questo atlante presenta i luoghi più significativi per le letterature di lingua tedesca in età moderna: città, regioni, fiumi, teatri, edifici. I testi, interconnessi in modo da favorire una vera e propria "navigazione" ipertestuale nella lettura, sono integrati da carte geografiche tematiche corredate di sintetici commenti e legende. L'atlante è uno strumento di indagine e di sintesi culturale che racconta la storia della letteratura tedesca, austriaca e svizzera mostrandola da un nuovo punto di vista, come rete di luoghi.
EUR 27.30
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Manoscritto di un prigioniero
Il "Manoscritto di un prigioniero" di Carlo Bini appartiene alla letteratura meno nota della prima metà dell'Ottocento italiano. Eppure esso merita di essere riproposto all'attenzione del lettore odierno per molti motivi: in primo luogo, per la modernità del testo, che si sottrae a una stretta identificazione di genere, oscillando tra il romanzo, l'autobiografia, il trattato politico, il dialogo drammatico. Come tale è un'opera rivoluzionaria per l'epoca, e lo è anche per i contenuti, giacché sostiene una proposta politica egualitaria, fondata sulla rivendicazione dei diritti dei poveri, proposta che si collocava al di là della posizione non solo dei pensatori retrivi dell'epoca, ma anche degli spiriti aperti, ivi compreso il Mazzini, per l'adesione alla cui setta Bini scontò a Portoferraio il carcere nel quale nacque il Manoscritto stesso. Questo è dunque anche un libro di speranza e di progetto, che, nel clima della Restaurazione, all'opposto della disperazione proveniente a Leopardi dalla staticità della società di Recanati, nasce all'interno della città "libera" e aperta di Livorno.
EUR 11.40
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L' apparecchio del gusto. Vol. 2: I documenti dell'archivio di stato di Camerino tra il XVIII e il XIX secolo.
Indice: Introduzione - Settecento - La carestia - Suppellettili - Il teatro - Il caffè - Cialde - Gelati e sorbetti - Cioccolato e caffè - La cucina - Il pasticcio - I maccaroni - Pizzicaria - Il forno - Napoleone e il terremoto - Ottocento - Mais e patate - Fine di un'epoca - Appendice. Nota sul ciauscolo - Documenti
EUR 20.90
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I modi del sentire. Un percorso nella tradizione fenomenologica
I modi del sentire presenta alcuni momenti fondamentali della discussione fenomenologica relativa a temi oggi al centro del dibattito filosofico. In primo luogo, attraverso l'opera di Jan Patocka, viene delineata la nozione di mondo, in quanto totalità di significati in cui l'esistenza si muove. In secondo luogo, attraverso una comparazione tra le posizioni di Scheler, Heidegger e Patocka, vengono prese in esame le nozioni di differenza antropologica e di istinto, lungo una direzione che coinvolge il senso stesso della nozione di differenza ontologica. In terzo luogo, viene sviluppata la nozione di corporeità, qui intesa come motilità orientata e tendenza alla forma. Su questa base si analizza (attraverso un confronto tra le posizioni di Husserl, Lipps, Scheler e Henry) la struttura della relazione all'altro e la nozione di empatia, facendo emergere così le trasformazioni che accadono nel soggetto con l'apparire dell'alter ego. Infine, attraverso l'opera di Stumpf e Husserl, ci si sofferma sullo sviluppo dell'analisi fenomenologica delle emozioni, e dunque da un lato sul passaggio da una teoria cognitiva delle emozioni a una teoria intenzionale, dall'altro sull'interpretazione fenomenologica della struttura delle tonalità emotive.
EUR 18.05
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Uguale ma diverso. Il mito dell'equivalenza nella traduzione
Che cos'è una traduzione? Che relazione intrattiene con ciò che chiamiamo “originale”? Per rispondere a queste domande occorre in primo luogo cercare di comprendere che tipo di relazione è la traduzione, per dare un nome ad un rapporto con l'“originale” che non può essere né di assoluta uguaglianza né di assoluta diversità.La lunga storia della traduzione ci dice che a questa relazione sono stati dati diversi nomi: da quello di “fedeltà” e di “libertà” delle prime riflessioni sul problema, fino al più specifico modo di intenderlo, nelle teorie contemporanee, come “relazione di equivalenza”. Quest'ultimo tentativo è al centro della ricerca presentata in questo libro, che lo sottopone a una serrata analisi critica per evidenziarne tutte le debolezze. Dall'altro lato, il lavoro cerca di far emergere un percorso alternativo che proponga un nuovo modo di intendere il concetto di equivalenza, basato su uno “sfondo comune”, una base condivisa capace di render conto della traduzione nella differenza. Il volume ha ricevuto la Menzione speciale del Premio di filosofia "Viaggio a Siracura" 2009. Volume vincitore del premio "Antonella Musu" 2010 per un'opera di un giovane autore italiano contemporaneo; nell'ambito del "XIV Premio Filosofico Castiglioncello".
EUR 11.70
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Vedute. Architettura e costruzione (2009) vol. 0
“Vedute” è una nuova rivista di architettura che si prefigge di dare spazio soprattutto alla riflessione teorica più che agli esiti professionali della cultura architettonica internazionale. Assumendo il proprio nome dall'opera visionaria di Giovanni Battista Piranesi, e con cadenza quadrimestrale, “Vedute” ospiterà contributi di architetti, urbanisti, storici, critici, filosofi intorno ad alcuni temi scelti volta per volta. Il suo obiettivo è quello di sollecitare osservazioni, riflessioni, punti di vista critici orientati sull'attuale realtà architettonica e urbana, e sul suo modo di configurarsi sul territorio. Il suo intento è quello di sollecitare architetti, docenti, studiosi, e tutti coloro che si occupano del tema della progettazione come utenti dello spazio architettonico e come soggetti attivi di tale realtà in continua modificazione, a trasmettere le proprie opinioni attraverso la scrittura. Il tema generale che la rivista intende affrontare nei primi tre numeri è tracciato nel testo La città continua. In cerca di una nuova dimensione abitativa. Tale scritto ha, altresì, lo scopo di delineare alcuni aspetti della linea editoriale di “Vedute”. Ogni numero infatti sarà caratterizzato da un tema monografico, presentato da un testo, una traccia che ha la duplice funzione di stimolare coloro che intendono elaborare un proprio pensiero in forma analitica, e contribuire a focalizzare l'argomento da trattare.Contributi di:Marina Pia ArrediLuigi Calcagnile Massimo CasavolaStefano CatucciMichele CostanzoFederico De MatteisRosa De RoseCesare De SessaGabriele Del MeseLaura Valeria FerrettiMassimiliano FuksasCherubino GambardellaRosario GigliVittorio GregottiAchille M. IppolitoPaolo MelisRichard Vincent MooreDina NenciniMargherita PetranzanMarco PetreschiAntonio PizzaFranco PuriniBruno QueysanneBenedetto TodaroVincenzo TuriacoNilda ValentinMassimo Zammerini
EUR 17.10
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Singapore songlines. Ritratto di una metropoli Potemkin... O trent'anni di tabula rasa
La trasformazione dell'isola di Singapore da malconcio residuato postcoloniale in sfavillante laboratorio per le più audaci sperimentazioni della vita associata, architettonico/urbanistiche, ma anche politico/sociali e giuridiche, si giustappone quasi polarmente ai fenomeni indagati negli altri libri di Koolhaas già usciti in italiano: "Delirious New York" e "Junkspace". Questi ultimi ritraggono forze impersonali che sovrastano ogni illusione di governo da parte dei singoli (tanto più le pretese degli architetti) e che presiedono allo sviluppo delle metropoli. A Singapore, distopica new town permanente dove l'occidentalità si è del tutto emancipata dalle sue radici, ma resta tale, nonostante i "nostri" disperati tentativi di disconoscerla con ogni mezzo, l'autore individua la realizzazione di un esperimento senza precedenti: "la città rappresenta la produzione ideologica degli ultimi tre decenni nella sua forma pura, incontaminata da residui contestuali sopravissuti. È guidata da un regime che ha escluso l'accidente e la casualità; anche la sua natura è interamente rifatta. È pura intenzione; se c'è caos, è caos ideato; se è brutta, è di una bruttezza progettata; se è assurda, è di una assurdità voluta". Questo scritto del 1995 appare per la prima volta, per iniziativa dell'autore, come volume autonomo. Estratto dal ciclopico contenitore "S,M,L,XL", esso risulta come trasportato a un livello diverso dell'atmosfera: ha un respiro più ampio che lo rinnova integralmente.
EUR 17.10
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Il nemico di tutti. Il pirata contro le nazioni
Secondo una celebre affermazione di Cicerone, esistono nemici con i quali si può negoziare, e con cui, ove le circostanze lo consentano, si può stabilire una tregua; ma esiste anche un nemico con il quale i trattati restano lettera morta, e la guerra continua senza fine: questi è il pirata, che gli antichi giuristi consideravano "il nemico di tutti". A partire dalla descrizione ciceroniana dell'avversario, questo libro ricostruisce il mutevole ruolo che la figura del pirata ha svolto nel pensiero giuridico e politico dall'antichità al medioevo, e dall'età moderna alla contemporaneità. Oggi, come sostiene Heller-Roazen, il pirata costituisce la chiave del paradigma contemporaneo dell'avversario universale, persona giuridica e politica di carattere eccezionale, né criminale né nemico, che dimora in una regione extraterritoriale. Contro tale avversario gli Stati possono combattere battaglie straordinarie, implementare strategie politiche e giustificare misure militari in nome della prosperità e della sicurezza. Attingendo ai diversi materiali di numerose discipline - dal diritto alla storia, dalla teoria politica alla letteratura -, iI nemico di tutti fa emergere il paradigma coerente che definisce l'atto di pirateria.
EUR 20.90
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Strettoie. Peter Szondi e la letteratura
Peter Szondi rappresenta, a distanza di quasi quarant'anni dalla sua scomparsa, un importante riferimento nel dibattito filosofico-letterario. A partire dalla sua Teoria del dramma moderno e dal Saggio sul tragico egli per primo si contrappose all'ermeneutica filosofica di Heidegger e Gadamer, proponendo un'ermeneutica letteraria basata non tanto sull'interpretabilità o, al contrario, letteralità del testo, bensì sulla sua sintassi interna. È proprio da questo assunto che muove lo studio di König, prendendo avvio dal verso di Paul Valéry «la sintassi è una facoltà dell'anima». Il nome di Szondi è legato a pensatori quali Lukács, Benjamin e Adorno. In Italia fu Cesare Cases che ne riconobbe subito lo spessore e l'originalità di pensiero. Questo volume offre l'occasione per riconsiderare tale percorso, dai testi ai documenti inediti, dalle lettere agli incontri, dalle lezioni ai viaggi. Strettoie attraversa l'opera, la biografia e lo spirito di Szondi, vi rintraccia passaggi interni, ma scopre anche soglie che aprono su un orizzonte più ampio e che si moltiplicano attraverso echi interni, di capitolo in capitolo.
EUR 15.20
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Le voci della ragione. Teorie della razionalità nella filosofia americana contemporanea
Il libro ricostruisce il profilo evolutivo del dibattito sul concetto di razionalità nella filosofia politico-morale americana degli ultimi tre decenni, esaminando gli elementi di crisi del paradigma classico del liberalismo e ricostruendo l'emergere di approcci alternativi alla razionalità pratica. Attraverso l'esame di alcune figure chiave del dibattito contemporaneo il libro espone i capisaldi di una nuova concezione della razionalità umana basata sui criteri di articolazione, pretesa e riflessività, in cui emergono il primato epistemologico delle pratiche e del giudizio. Questa concezione della razionalità viene esaminata e ricostruita con particolare attenzione alle sue implicazioni sul piano della filosofia etico-politica e, più in generale, quale base per la riformulazione di una teoria della razionalità pratica. Il tema della razionalità delle pratiche viene poi affrontato a partire dal suo radicamento nella tradizione del pragmatismo, soffermandosi in particolare su alcune delle teorie dell'oggettività morale e della teoria della giustificazione formulate nel dibattito più recente.
EUR 20.90
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L' architettura prima della forma
"L'architettura prima della forma" intende spiegare come può essere l'architettura del terzo millennio dopo l'avvento delle tecniche digitali e delle reti immateriali. L'architettura deve certo ancora occuparsi del bello, ma lo deve fare con misura. Viceversa l'architettura di oggi è corrotta da eccessi di formalismo che la veicolano più facilmente nei canali della comunicazione immediata e superficiale. Contro il pessimismo inteso come conseguenza della diffusa sfiducia verso la modernità, ma anche contro l'ottimismo di forme facili e tronfie, questo saggio prova a ricostruire l'identità di un mestiere antico e nobile: quello di pensare e agire per migliorare lo spazio abitato.
EUR 13.30
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La politica e l'immagine. Saggio su Ernst Bloch
Questo lavoro affronta la dimensione politica del pensiero di Ernst Bloch a partire dalla nozione di immagine, che, nella prospettiva dell'autore di "Spirito dell'utopia", assume una funzione centrale e tutta particolare: essa indica la figurazione di esperienze storiche determinate le cui possibilità non realizzate permangono in divenire come latenza, nonostante esse siano state bloccate nel momento della loro manifestazione. L'immagine, cioè, costruzione storiografica consapevole del proprio carattere indicativo ma non risolutivo per la prassi, occupa l'angusto luogo della mediazione tra pensiero e politica. L'ambizione è di rigenerare in Bloch, il filosofo della speranza, l'intero potenziale di ciò che sottende lo spirito dell'utopia: la "forza di un io e di un noi", la possibilità di una soggettività umana organizzata in grado di orientare, mobilitare e radicare in forma di comunità le "tendenze verso una vita migliore".
EUR 11.70
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Il canone del tè. Testo cinese a fronte
Da quando l'Oriente cinese e giapponese ha creato un'estetica sulle foglie della pianta Camellia sinensis e ha coltivato fino alla perfezione il rito della degustazione dell'infuso, molti trattati sono stati scritti sull'arte di preparare il tè, ma uno solo è rimasto nei secoli l'archetipo, la base di tutti i testi: il Chajing, il Canone del tè, il più antico e il più importante trattato al mondo sulla coltivazione, la preparazione, l'uso e gli echi letterari del tè. Fu composto intorno al 758 dal letterato e poeta Lu Yu, che con questo libro dette un fondamentale impulso alla cultura del tè e ne fissò lo spirito. Alieno da ogni preoccupazione per l'esteriorità, Lu Yu insegna che le circostanze e il luogo della degustazione non sono che accessori, ed è quindi possibile variare l'etichetta in accordo all'ambiente, al numero degli ospiti e al loro rango. Le pagine del Canone si configurano così come un affascinante e rigoroso manuale tecnico di milleduecento anni fa e costituiscono un'opera di sottile poesia e un sacro testo dell'antico Oriente, accessibile nella traduzione dal cinese, corredata di un ampio apparato di note filologiche e storiche.
EUR 20.90
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Silenzio in Emilia
Dopo che uno è morto continua a vagare in terra più o meno nei luoghi che abitava, senza sapere di essere morto, e con in testa le ossessioni che l'hanno perseguitato da vivo. Questo più o meno il panorama generale e piuttosto insolito del libro di Daniele Benati. Ma succede che le cose qualsiasi e banali, viste dall'aldilà, diventano visioni come quelle dantesche, e l'ordinario si rivela come la cosa più immaginifica che esista. Come in tutti gli altri suoi libri, quello che colpisce di Benati sono le intensità comiche delle sue frasi, sempre su uno humour violento e paranoico, come quello di certi personaggi nell'Amarcord di Fellini. "Questi racconti", ha scritto Gianni Celati, "ci portano in una dimensione ormai quasi scomparsa dalla narrativa in auge ai nostri tempi: non c'è più niente di soggettivo, qui è tutto un circolare di voci, una comunanza di sogni, visioni e apparizioni che formano un intelletto collettivo."
EUR 13.30
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Dieci capitoli di un uomo strano. Testo cinese a fronte
"Dieci capitoli di un uomo strano" (Pechino 1608) fu l'opera ricciana di maggior successo. Essa costituisce, insieme a "Il vero significato del Signore del cielo" (Pechino 1603), un documento prezioso per l'analisi dei temi e dei problemi affrontati nel primo confronto tra civiltà cristiana europea e mondo cinese. In vari luoghi Ricci presenta questa opera di "etica naturale" con il titolo di "Paradossi"; in essa espone agli interlocutori confuciani dottrine di filosofia morale sul tempo, sul mondo, la morte, il silenzio, la divinazione, la ricchezza, che inizialmente reputava per essi ignote e paradossali. E individua nella filosofia stoica dei classici latini, universalizzante ed eclettica, lo strumento privilegiato della comunicazione con i letterati cinesi. Non poteva tuttavia esporre Seneca e Orazio, Cicerone, Epitteto e Marco Aurelio nell'integrale originalità delle loro dottrine, incompatibili, su questioni fondamentali, con il cristianesimo. Egli dunque li presenta in un grandioso apparato di centinaia di criptocitazioni, costretti nelle tesi della dottrina cristiana che finisce per frapporsi come schermo tra due visioni del mondo singolarmente coincidenti. Tale convergenza riesce tuttavia a rendersi visibile, ed è per questo probabilmente che nel titolo originale cinese la paradossalità, la "stranezza" - che è anche straordinarietà - non è più attribuita alle tesi, ma all'uomo che le espone.
EUR 41.80
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Territori dell'urbano. Storie e linguaggi dello spazio comune
Il volume tratta dello spazio comune e delle sue diverse forme e modalità, correlate a specifiche istanze culturali e politiche. Il suo campo di elezione è naturalmente la città, luogo per eccellenza dello scambio di beni, servizi e idee, ma anche concreto terreno di battaglia fra libertà individuale e responsabilità collettiva, fra spazio e società. I saggi presentati convergono su una concezione del ruolo dell'urbanista e dell'architetto assai prossima a quella indicata da Siegfried Giedion oltre mezzo secolo fa: «l'impegno essenziale della professione è il compito di interpretare la forma di vita, e dare a questa una adeguata espressione». Dalle diverse “tradizioni del moderno” fortemente radicate nella prassi europea di costruzione della città alla spontanea codificazione dei non luoghi nei circuiti di fruizione urbana; dalle prime forme di suburbanizzazione alle teorie di Smart Growth negli Stati Uniti; dalle radicali politiche inglesi del Welfare State al ripiegamento attuale, il tema della forma urbana è qui svolto sia come organizzazione di elementi spaziali sia in quanto esperienza.Testi di: Ruben Baiocco, Lucio Giecillo, Bruno Monardo, Manuel Orazi, Anna LAura Palazzo, Paola Pellegrini.Anna Laura Palazzo professore di urbanistica presso l'Università di Roma Tre, svolge attività di ricerca nel settore del recupero e della riqualificazione urbana, della pianificazione di area vasta, delle politiche urbane e territoriali orientate allo sviluppo locale. È autrice e curatrice, fra l'altro, di Città storiche. Interventi per il riuso (Edizioni del Sole 24 Ore, 2000); Campagne urbane. Paesaggi in trasformazione nell'area romana (Gangemi, 2005); Paesaggio, storia e partecipazione. La Convenzione europea a San Marino (Officina, 2009).Lucio Giecillo architetto. Dal 2007 è Dottore di Ricerca in Politiche Territoriali e Progetto Locale presso il Dipartimento di Studi Urbani dell'Università Roma Tre. Ha svolto ricerche sul rapporto tra spazio urbano e immigrazione, politiche urbane e territoriali, urbanistica americana nel dopoguerra. È autore inoltre di Una storia del presente: la costruzione dell'American Urbanism, in G. Piccinato, Città del mondo (Quodlibet, 2009); e co-autore di La città eventuale. Pratiche sociali e spazio urbano dell'immigrazione a Roma (Quodlibet, 2005).
EUR 21.85
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La poesia pensante. Inchieste sulla poesia cinese contemporanea
"C'è poesia pensante quando salta le barriere delle parole, quando interrompe una legge sintattica, quando supera uno schema metrico, rompe una convenzione, quando c'è iato. La poesia è nel vuoto delle parole, negli interstizi, là dove il verso sembra incagliarsi, dove la lingua inciampa nello slegame tra significato e significante". Con queste parole Claudia Pozzana tira le fila di un'indagine con cui, sin dagli anni Ottanta, ha attraversato l'universo della poesia cinese, promuovendone la conoscenza e fornendo strumenti per avvicinarsi a essa. Il volume, nel riprendere questa ricerca, va oltre il prolungato lavoro di scoperta e traduzione e propone una raccolta di saggi e interventi ampiamente rielaborati alla luce di ricerche e meditazioni recenti.
EUR 22.80
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Sogni
Si tratta di un testo finora inedito che comprende oltre duecentocinquanta trascrizioni di sogni raccolte da Dolores Prato tra il 1928 e il 1982 (dall'avanzata maturità all'anno prima della morte): una maestosa Recherche notturna, in cui l'autrice attraverso l'esperienza onirica tenta di riconquistare "tutti quei particolari che nel ricordo della vita non affiorano più". Così autobiografia e affabulazione, passato e presente, personaggi pubblici e uomini comuni s'incontrano in una specie di foro onirico, dentro il quale troviamo ad esempio la misteriosa zia Paolina uccisa da una monaca di Treia, Giuseppe Saragat incerto sulla moglie da prendere, Andrea Gaggero colpito con una nocciola da Mike Bongiorno, Stefano D'Arrigo padre di un immaginario Liuzzo. L'io che sogna si divincola dalla morsa dei corpi infetti della madrina e della superiora del collegio, discute con lo zio Domenico sulle strane geometrie dell'opera umana e della natura, dialoga con Giorgio Bassani sulla questione ebraica, valuta se metter mano al libro della sua vita o occuparsi di un imprecisato volume di poesie russe, salvo poi veder sparpagliati da una folata di vento gli appunti per l'uno e per l'altro lavoro. Potenzialmente soggetto a sempre nuovi interventi di ampliamento, riuso, correzione, Sogni risulta infine essere una serie di pagine disposte sul crinale dove vita e sogno, sogno e scrittura del sogno, sfiorandosi o cozzando tra loro si traducono in sorprendenti fatti narrativi.
EUR 32.30