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Mostrati 361-380 di 53461 Articoli:
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Design e comunicazione visiva. Contributo a una metodologia didattica
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Uruk la prima città
Nella bassa Mesopotamia del IV millennio a.C. si compie il salto dalla 'barbarie' neolitica alla civiltà storica, ossia alla complessità organizzativa dello Stato, della vita urbana, dell'amministrazione e della scrittura. A quali esigenze rispondeva la nuova organizzazione politica ed economica? Chi furono gli autori (coscienti o meno) dei mutamenti in corso? Perché il processo fu cosi precoce nella bassa Mesopotamia? Quale fu il peso dei fattori ecologici, tecnologici, demografici, socioeconomici, politici e ideologici? Quale fu il 'successo' dell'esperimento di Uruk e quali modificazioni subì nel tempo?
EUR 9.50
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Vita ardimentosa di una prof
«FIT, TFA, PAS, GAE, TIC, PTOF, PON, BES: l'iniziazione alla setta scolastica è innanzitutto di tipo linguistico. Poi ci sono le circolari ministeriali e i bandi da decifrare. Le zie presidi connesse anche di notte a orizzontescuola.it. I gruppi di ansiogeni su Facebook informatissimi su tutte le mosse del ministero. Lo scritto e l'orale. Le infinite ore di tirocinio...». Chiunque voglia fare dell'insegnamento il proprio mestiere deve prepararsi all'esercizio della resistenza. Per poter finalmente fare quello che, soprattutto grazie agli studenti, rimane il lavoro più bello del mondo.
EUR 5.60
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Cosa c'entra l'anima con gli atomi? Introduzione alla filosofia della scienza. Ediz. ampliata
La scienza può spiegare tutto? Qual è il rapporto tra ipotesi e osservazioni? Che differenza c'è tra una teoria scientifica e una filosofica? Se le teorie scientifiche mutano nel tempo, come possiamo definirle vere? In questa introduzione alla filosofia della scienza si mettono in evidenza con chiarezza e sistematicità gli snodi concettuali e i punti di contatto tra scienza e filosofia, due modalità inseparabili di interpretazione del mondo.
EUR 19.00
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Leonardo. Genio senza pace
Nato da un amore tra una contadina e un giovane notaio, Leonardo crebbe senza ricevere un'educazione regolare. Il padre infatti si rifiutò di legittimarlo. Se questa condizione di libertà dai doveri di un apprendimento rigido e codificato fu certo ragione di grande stimolo alla sua naturale creatività, è innegabile che fu per lui anche motivo di perenne sofferenza. Un'irrefrenabile volontà di riscatto lo portò a intraprendere imprese straordinarie e talvolta troppo ambiziose. Furono il desiderio di gloria e la passione ossessiva per la conoscenza a fargli cercare protezione presso i potenti: da Lorenzo il Magnifico a Ludovico Sforza, dai governatori francesi ai potenti della Signoria veneziana, dalla litigiosa Repubblica di Firenze a Roma, al cospetto di Michelangelo e Raffaello, fino ad arrivare in Francia presso Francesco I. Il mito, l'uomo, che nelle premesse ai suoi scritti si definì provocatoriamente "omo sanza lettere", può essere oggi decifrato dal restauro dei suoi grandi capolavori. L'analisi dell'opera pittorica, la comprensione del dettaglio della sua tecnica compositiva, sono infatti una chiave fondamentale per comprendere la personalità del genio. Insieme agli scritti 'scientifici' e a una ricca documentazione d'archivio, Antonio Forcellino riannoda la storia di Leonardo, di cui il mito ha talvolta messo in ombra la realtà spesso sofferente dell'uomo e del pittore.
EUR 13.30
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Le parole del papa. Da Gregorio VII a Francesco
"Le parole usate dai papi sono importanti; tanto più in quanto il loro modo di parlare non è sempre lo stesso. Il linguaggio con cui il pastore della Chiesa di Roma si rivolge all'umanità nei momenti difficili è sempre stato espressione non solo della sua personalità individuale, ma del posto che la parola della Chiesa occupava nel mondo in quella data epoca; ed è un indizio estremamente rivelatore delle diverse modalità, e della diversa autorevolezza con cui di volta in volta i papi si sono proposti come leader mondiali. In queste pagine faremo un viaggio attraverso le parole usate dai papi nei secoli. Ovviamente la Chiesa esiste da duemila anni e nel corso di questi due millenni ha prodotto innumerevoli parole; non si tratta di renderne conto in modo esaustivo o anche solo sistematico, ma piuttosto di proporre uno dei tanti viaggi possibili, cominciando dal Medioevo per arrivare fino alla soglia della nostra epoca."
EUR 9.50
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La leggenda nera dei templari
Nell'anno 1099 i crociati venuti dall'Occidente conquistano Gerusalemme e fondano un regno cristiano nella Città Santa. Pochi anni dopo il re di Gerusalemme patrocina la formazione di una milizia religiosa, un corpo di combattenti che dovranno difendere i pellegrini in viaggio verso i luoghi santi. E sposta il quartier generale di questo corpo scelto presso il luogo più carismatico di Gerusalemme: le rovine del Tempio del Signore, quello edificato duemila anni prima da re Salomone con l'aiuto del leggendario architetto fenicio Hiram. Circonfuso da un'aura di leggenda sin dalle sue origini, l'ordine dei Templari conosce un'espansione incredibile che lo porta a diventare una vastissima multinazionale finalizzata alla difesa della Terrasanta. I Templari non sono soltanto gloriosi combattenti, sono anche abilissimi banchieri che gestiscono la tesoreria di vari regni cristiani. Il loro successo incrementa la leggenda che li circonda, e quando nel 1307 il re di Francia Filippo IV detto il Bello li accuserà di eresia con l'aiuto dell'Inquisizione, la storia si tingerà di toni oscuri. Sciolto da papa Clemente V nel 1312, l'ordine dei Templari non avrebbe mai smesso di affascinare il mondo e di vivere nella leggenda postuma, rinnovandosi nei secoli in forme diverse, fino alle pagine de "Il codice da Vinci" di Dan Brown. Ma cosa ha permesso a questo mito di non estinguersi, anzi di trarre forza dal trascorrere del tempo accrescendosi di dettagli nuovi?
EUR 11.40
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Homo premium. Come la tecnologia ci divide
Dopo i robot che sostituiscono i lavoratori manuali, ora l'intelligenza artificiale si diffonde nell'area di quelli intellettuali e dei servizi: analisti, medici, commercialisti, agenti di viaggio, giornalisti, avvocati. Verso una nuova stagione di diseguaglianze: sacche di povertà da disoccupazione o lavori precari sottopagati da un lato, una élite benestante che usa la tecnologia per vivere meglio e più a lungo dall'altro. Soggiogati dal fascino delle infinite possibilità offerte dall'universo digitale, non ci siamo resi conto di quanto iniqua, brutale e concentrata sia la nuova economia nata dalle innovazioni della Silicon Valley. I cervelli del web puntano sull'ultima tecnologia, la "blockchain", per aprire una stagione democratica di Internet. Se non si interviene presto, però, rischiamo terremoti sociali e politici.
EUR 6.00
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«Il femminismo è superato» (Falso!)
Dalle battaglie delle femministe 'storiche' alle ragazze della youtube generation il punto resta la difesa dei diritti delle donne. Perché vanno difesi ogni giorno e di nuovo conquistati. Non possono mai essere dati per scontati. Le donne lo sanno. Lo sapevano le ragazze di ieri, devono saperlo le ragazze di oggi.
EUR 11.40
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Annuario Accademia di Belle arti di Venezia 2015. Il decoro dell'ornamento: due parole obsolete?
Che posto occupano, oggi, all'interno del mondo dell'arte, due parole, in passato fondamentali, come 'decoro' e 'ornamento'? Scriveva Cicerone nell'Orator: «In un discorso, come in ogni circostanza della vita, non c'è nulla di più difficile che saper vedere la cosa che si addice. I Greci chiamano ciò πρέπον, noi potremmo chiamarlo decorum. Su di esso vengono dati molti e brillanti precetti; e veramente si tratta di una cosa assai degna di essere conosciuta, per la cui ignoranza si commettono degli errori non solo nella vita, ma molto spesso anche in opere di poesia e di prosa». Ma l'ornamento non ha sempre goduto questa reputazione nel corso della storia. In particolare all'inizio del Novecento, quando si è assistito alla «lotta di Loos col drago 'ornamento'» (Walter Benjamin). Dopo decenni di damnatio memoriæ, la decorazione è però tornata in campo, tra ironia e mero gioco formale, con il postmoderno. Questo numero dell'Annuario, con cui s'inaugura una nuova serie, si propone di ragionare sia sul momento cruciale dello snodo d'inizio Novecento che sul complesso presente.
EUR 45.60
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Il mestiere del potere. Dal taccuino di un lobbista
Un lobbista di successo ci racconta cosa avviene in quella stanza, come funzionano i meccanismi del potere e perché oggi sono così deboli e fragili.\r\n\r\n«I lobbisti, lo si è detto, non sono il potere. Ma al potere sono vicini. Se c'è una camera dove il potere abita, il lobbista sicuramente abiterà la stanza antistante quella camera: l'anticamera del potere. Ma non siamo i maghi dell'emendamento notturno, né vogliamo essere i vassalli di un potere debole incapace di decidere.»\r\n\r\n\r\nDi potere e di lobby di questi tempi si parla e si scrive molto. Molti - in Italia e nel mondo - sono convinti che potere politico e lobby operino in modo poco trasparente, quasi mai controllabile, spesso ai confini della legalità. Per avere risposte, la cosa migliore è dare la parola a qualcuno che, dall'interno di questo mondo tanto chiacchierato quanto poco conosciuto, racconti il ruolo dei lobbisti e le motivazioni dei loro clienti - aziende tradizionali, imprese della new economy, distretti produttivi, grandi aggregazioni professionali, conosciute associazioni no profit. Così Alberto Cattaneo, socio fondatore di una delle più note società di lobbying in Italia, racconta dall'interno gli aspetti fondamentali, le modalità, i momenti quotidiani e gli snodi cruciali di questa attività. Emergono finalmente i contorni esatti, i chiaroscuri, i nodi ancora da sciogliere di una professione impegnativa e cruciale: i dossier affrontati, le battaglie vinte e perse, il misurarsi quotidiano con una classe dirigente scorta da un osservatorio privilegiato. Un libro che racconta come e dove molte decisioni cruciali maturano e vengono prese. In altre parole: un libro necessario per guardare all'interno del rapporto tra potere e democrazia.
EUR 15.20
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Manifesto per il reddito di base
Ma quale pane e lavoro? Vogliamo ozio e champagne (molotov)!\r\n\r\nIl reddito di base emancipa il diritto a una vita dignitosa dal ricatto della precarietà e migliora le nostre condizioni di vita. L'effetto complessivo è una boccata di libertà.\r\n\r\nIl reddito di base non è soltanto uno strumento di politica pubblica per contrastare la povertà. Deve essere inteso come un'opportunità: sociale, perché in grado di ridurre il peso della precarietà sulla vita dei lavoratori; etica, perché capace di proteggere dall'umiliazione della povertà; politica, perché può costituire un terreno comune per le molteplici pratiche di opposizione allo sfruttamento capitalistico.
EUR 6.65
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Il ducato di Savoia. Amministrazione e corte di uno stato franco-italiano
L'amministrazione sabauda è all'origine di quella dell'Italia unita. Ma come nacque, nel tardo Medioevo, quell'apparato amministrativo? Il ducato di Savoia era una realtà multiforme e contraddittoria, composta da un versante francese e uno italiano, profondamente diversi per lingua e cultura: un vero laboratorio per quello sforzo di innovazione che caratterizza la storia europea del Quattro e Cinquecento.
EUR 20.90
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Guerre di rete
"Se leggono una tua chat, se fanno acquisti con la tua password su Amazon.it, ma anche se una nazione nemica legge le mail dei tuoi generali o ti guasta le centrifughe negli impianti nucleari con un software avvelenato (sono successe entrambe le cose): siamo di fronte a guerre di Rete. Sospettavate che la Rete fosse sporca e pericolosa? Dopo aver letto queste pagine, saprete che lo è ancora di più" (Daniele Raineri, "Il Foglio"). "Il distillato pregiato e avvincente di un più che decennale lavoro che ha portato l'autrice a intervistare 'smanettoni', informatici forensi, hacker, esperti di sicurezza, poliziotti" (Benedetto Vecchi, "il manifesto"). "In questo libro non si parla solo di armi digitali, governi o cyber-criminali. Si parla anche, e molto, di quel pubblico di utenti 'normali' che usano la Rete in modo 'normale', medio e tendenzialmente spensierato: in altre parole, quelli che sono la prima linea di un'economia digitale - legale e criminale - basata sulla vendita dei dati" ("Pagina99"). Nove storie vere - tra Hacking di Stato, spionaggio, ricercatori a caccia di software malevoli, gruppi parastatali o schiettamente criminali, persone comuni e inconsapevoli coinvolte - che ci raccontano come la Rete si stia trasformando in un vero e proprio campo di battaglia. La fotografia densa di un presente inquietante e contraddittorio che potrebbe trasformarsi a breve in un futuro distopico.
EUR 9.50
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Guerre, debiti e democrazia. Breve storia da Bismarck a oggi
Dal Trattato di Versailles al Piano Marshall, la gestione del debito ha rappresentato da sempre uno dei motori fondamentali della politica europea.\r\nSergio Romano, osservatore d'eccezione, ce ne mostra tutta la complessità nell'ultimo secolo e mezzo, evidenziando le interdipendenze tra i Paesi, l'importanza della fiducia reciproca per avviare la ripresa e che cosa abbiamo da imparare dalla nostra storia recente per costruire un futuro migliore.\r\n\r\nCol Trattato di Versailles, al termine della Grande guerra, la Germania è condannata a pagare in trent'anni 132 miliardi di marchi d'oro. Le conseguenze della miopia dei vincitori emergono presto: una Germania frustrata e indignata diventa il vivaio ideale per la nascita del nazismo. Dopo la Seconda guerra mondiale tutto cambia: il Piano Marshall finanzia la ricostruzione europea e, più tardi, nella conferenza di Londra del '53, i Paesi creditori decidono di cancellare metà del debito tedesco. Ma non esistono solo i debiti di guerra, ci sono anche quelli contratti in tempo di pace. L'Europa degli anni più recenti ha affrontato la questione senza riuscire a dimostrare unità. Il caso del debito greco esplode nel 2009, seguito da una crisi di rapporti greco-tedeschi: la Grecia accusa la Germania di non aver onorato i debiti contratti con la guerra, mentre i tedeschi accusano la Grecia di aver truccato i conti. L'Unione vacilla sotto il peso della crisi.\r\nOggi, per capire le polarizzazioni e i contrasti sulle politiche dell'austerità è fondamentale isolare gli snodi storici che hanno definito i rapporti tra creditori e debitori in Europa. È quello che fa Sergio Romano attraverso gli ultimi centocinquant'anni, sottolineando come la fiducia reciproca tra i popoli abbia svolto una funzione fondamentale per superare i momenti di difficoltà e avviare la ripresa.
EUR 9.50
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L' Italia delle sconfitte. Da Custoza alla ritirata di Russia
«La guerra e una cosa troppo seria per farla fare al militari». Per non farla fare solo ai militari i politici dell'Italia unita ci hanno messo di loro, riuscendo a realizzare un perverso mix che ha portato a una lunga teoria di eclatanti sconfitte. A Custoza si perde una battaglia già vinta perché La Mormora e Cialdini conducono una guerra privata. A Lissa l'inesperto ammiraglio Persano e i suoi vice neppure si parlano, e i sogni di gloria vanno a picco assieme alle navi e ai marinai. A Caporetto Badoglio, pur sapendo che gli austro-tedeschi stanno per attaccare, se ne va a dormire. L'attacco alla Grecia soddisfa solo le manie di grandezza di Ciano e Mussolini e si incanala subito verso un clamoroso disastro che fa sogghignare mezza Europa. Una tragedia che è la prova generale della campagna di Russia... Ma le sconfitte non hanno pesato solo sul piano militare. Spesso sono state l'occasione per scatenare psicodrammi assurdi o ancora più ridicole cacce a capri espiatori di comodo, rivelando tutta la fragilità della nostra identità nazionale, come accaduto con il disastro di Adua e la caduta di Crispi. In altri casi hanno prodotto una presa di coscienza e uno scatto di orgoglio che ha mutato, in meglio, la storia successiva. Cinque battaglie, cinque sconfitte che hanno contribuito a 'formare' l'Italia.
EUR 11.40
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La guerra di Mario
«Com'era la vita quando eri giovane?» Questa è la domanda che un ragazzo pone a Mario Mirri, uno dei più influenti storici italiani. È questa frase che fa tornare in vita, quasi magicamente, un mondo che abbiamo perduto, dove la civiltà contadina era ancora centrale, i figli tanti e i beni scarsi. I ricordi si mescolano all'analisi dello storico riuscendo a dare un senso più ampio alle esperienze di un singolo. Il piccolo Balilla si trova così a fare i conti con la scoperta di un padre che ascolta di nascosto Radio Londra o con l'improvvisa sparizione del compagno di classe ebreo. Ma è la guerra a dare una svolta. La 'pugnalata alle spalle' del regime fascista alla Francia spinge il giovane Mario, con altri compagni, ad aderire clandestinamente a Giustizia e Libertà e poi alla Resistenza. Questi anni, con le sofferenze, le torture subite, la perdita degli amici ma anche il contatto con 'il mondo degli uomini', saranno centrali nella formazione etica e politica sua e di una intera generazione.
EUR 6.00
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Nanorazzismo. Il corpo notturno della democrazia
Achille Mbembe, uno dei maggiori\r\nintellettuali contemporanei, si addentra\r\nnelle dinamiche che rendono l'identificazione\r\ndell'altro come nemico la modalità dominante\r\ndi relazione nella società contemporanea.\r\n\r\n«Il nanorazzismo è il razzismo fatto cultura e\r\nrespiro, nella sua banalità e nella sua capacità\r\nd'infiltrarsi nei pori e nelle vene della società,\r\nnell'ora dell'ammaliamento di massa.»\r\n\r\nIl mondo è divenuto piccolo: se quello delle grandi\r\n'scoperte' e, successivamente, del periodo coloniale\r\nsembrava senza limiti, oggi possiamo percepirne la finitezza. La\r\nconsapevolezza di questo mondo delimitato e attraversato\r\ncostantemente da flussi di persone, di capitali e di dati, alimenta\r\nla convinzione di dover proteggere noi stessi dagli altri\r\ncostruendo muri, frontiere, sbarramenti. Gli 'altri da noi'\r\nvengono interpretati come nemici che minacciano i nostri\r\nvalori, per quanto vagamente essi siano definiti, e il razzismo si\r\ninfiltra nella cultura di massa, nella buona società, nel nostro\r\nfuturo prevedibile. Da qui il titolo del libro di Achille Mbembe: il\r\nNanorazzismo è «quella forma narcotica del pregiudizio di\r\ncolore che si esprime nei gesti in apparenza neutri di ogni\r\ngiorno, nello spazio di un nulla, di una frase in apparenza\r\ninconsapevole, di una battuta, di un'allusione o di\r\nun'insinuazione, di un lapsus, di una barzelletta, di un sottinteso\r\ne, bisogna pur dirlo, di una cattiveria voluta, di un intento\r\nmalevolo, di uno sgambetto o di un placcaggio intenzionali, di\r\nun'oscura voglia di stigmatizzare e soprattutto di fare violenza,\r\nferire e umiliare, di infangare chi non si considera dei nostri.»\r\nRintracciando nella tirannia dei regimi coloniali e schiavistici\r\nil seme di queste dinamiche di ostilità e sopraffazione, Achille\r\nMbembe esamina i vettori di una violenza planetaria che\r\noggi si manifesta nel risorgere dei nazionalismi atavici, nella\r\nguerra contro 'il terrorismo' e nel razzismo di stato che, con\r\nil pretesto della difesa della civiltà, spazza via gli elementi\r\ndella democrazia e sospende i diritti dei cittadini. È così che\r\nprogressivamente accettiamo uno scivolamento autoritario nel\r\nnome della sicurezza e della protezione della nostra libertà.
EUR 17.10
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Dante. Una vita in esilio
A partire dal racconto tragico dell'esperienza dell'esilio, riprendono vita le vicende biografiche e poetiche di uno dei più grandi autori della letteratura mondiale.\r\n\r\n"In Dante. Una vita in esilio soffia un vento forte che racconta di un intellettuale coraggioso nemico dei potentati fiorentini, che viene ingannato, infangato, esiliato. Chiara Mercuri sottrae Dante alla gabbia confortante del vate e costruisce il profilo di un uomo vitale, odiato dal potere che coraggiosamente provò a riformare. Dante si oppose alla politica fondata sulla manipolazione, sull'inganno, sull'agguato. Venne condannato dal Tribunale di Firenze per concussione, estorsione e peculato. In realtà, aveva solo provato a mutare il potere fiorentino, a sottrarlo alle lame arroganti di Corso Donati e ad affidarlo a un consiglio di competenza e talenti.\r\nDante come primo nemico del populismo ante litteram" - Roberto Saviano\r\n\r\n\r\n\r\nL'esilio è come il mar Rosso che si richiude dietro alle spalle, senza aprire alcuna Terra Promessa; ti lascia lì in mezzo al guado, impossibilitato ad andare avanti, impedito nel tornare indietro. Mandare qualcuno in esilio nell'Italia del Trecento, significava volergli fare terra bruciata intorno, distruggergli il nido, buttargli giù la casa pietra a pietra, sasso a sasso, trave a trave. A partire dal racconto tragico dell'esperienza dell'esilio, riprendono vita le vicende biografiche e poetiche di uno dei più grandi autori della letteratura mondiale.
EUR 17.10
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Magistratura e società nell'Italia repubblicana
Edmondo Bruti Liberati, già procuratore della Repubblica di Milano ed ex presidente dell'Associazione nazionale magistrati, traccia un quadro ampio e non privo di ombre del difficile percorso di attuazione dei valori democratici nella magistratura e nella società.\r\n\r\n\r\n«La magistratura costituisce un ordine autonomo ed indipendente da ogni altro potere»: così recita la Costituzione. E nei fatti? Edmondo Bruti Liberati, già procuratore della Repubblica di Milano ed ex presidente dell'Associazione nazionale magistrati, traccia un quadro ampio e non privo di ombre del difficile percorso di attuazione dei valori democratici nella magistratura e nella società. Dalla caduta del fascismo all'entrata in funzione della Corte Costituzionale e del Consiglio superiore della magistratura; dai difficili anni del terrorismo alla stagione di Mani pulite, per arrivare ai più recenti tentativi di riforma del sistema della giustizia.
EUR 26.60