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Derrida tra le fenomenologie: 1953-1967. La differenza e il trascendentale
Nonostante Jacques Derrida sia da molti considerato un classico della filosofia della seconda metà del Novecento, pochi sono stati finora gli sforzi atti a ricostruire, "filologicamente" oltre che speculativamente, gli sviluppi del suo pensiero negli anni che vanno dal 1953 al 1967. La presente ricerca si prefigge di ripercorrere questo tratto dell'iter intellettuale derridiano prestando particolare attenzione al confronto con la fenomenologia, tanto husserliana quanto heideggeriana: l'obiettivo è mostrare, testualmente e teoreticamente, come Derrida rimanga un pensatore di tipo "trascendentale", convinto cioè della sua inaggirabilità per qualsiasi discorso che voglia articolare, in un orizzonte di senso, le "differenze" e il loro irrefragabile accadere.
EUR 20.90
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Patologie dell'esperienza. La filosofia di Günther Anders fra contingenza e tecnica
Questo studio ruota attorno all'approfondimento delle categorie di "esperienza" e di "contingenza" nella filosofia di Günther Anders (1902-1992), mostrando in quale misura esse - nonostante le numerose "cesure" che lo stesso autore ha individuato all'interno del suo pensiero - siano da considerare un elemento di unione di tutta la sua produzione intellettuale. Tali categorie vengono declinate in relazione alle diverse fasi del pensiero di Anders e alle rispettive discipline cui egli approda progressivamente nel corso della sua formazione filosofica, vale a dire la fenomenologia, l'antropologia filosofica, l'esistenzialismo e infine l'etica della tecnica, offrendo un rinnovato ritratto di uno dei più profondi e stimolanti critici della civiltà tecnica.
EUR 15.20
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Frammenti di sipario
Tratteggiare il limite tra tragedia, commedia, dramma e melodramma è il filo rosso che collega ogni capitolo di questo volume: da Voltaire, che colora il passaggio dalla tragedia al dramma, a Victor Hugo, che mette in scena una peculiare idea di teatro antimelodrammatico; da Victorien Sardou, che spinge ai vertici il melodramma, alla commedia di Eduardo, fino a Romeo Castellucci, che disegna una forma del tutto rinnovata di tragedia. Un percorso attraverso le evoluzioni del teatro, le sue riforme, le sue poetiche e i suoi protagonisti.
EUR 11.40
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I neoplatonici di Luigi Settembrini. Gli amori maschili nel racconto e nelle traduzioni di un patriota risorgimentale
Divertissement in forma di traduzione anonima, edito nel 1977, un secolo dopo la morte dell'autore, "I neoplatonici" ha suscitato giudizi contrapposti e tenaci fraintendimenti. Alieno dal farsi portavoce di un outing postumo, il saggio rintraccia negli scritti del patriota-scrittore il suo punto di vista sull'omosessualità ed evidenzia le peculiarità dei protagonisti, i quali ignorano - in contrasto con l'opera di Luciano di Samosata, tradotta dallo stesso autore - lo statuto canonico della pederastia e la fissità dei ruoli sessuali, vivendo un'insolita parabola erotica che sfocia in una borghese bisessualità. Infrangendo la consegna del silenzio, grazie alla sua conoscenza del mondo antico Settembrini ci lascia una visione originale del vizio innominabile, immaginata mentre l'Europa si avvia verso un ambiguo processo di medicalizzazione dell'omosessualità. Aperto dalla prefazione di Maya De Leo, il saggio è seguito da un'appendice che consegna al lettore "I neoplatonici" in una versione più aderente al manoscritto originale.
EUR 20.90
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La libertà nel pensiero di Friedrich A. Von Hayek. Cultura, etica e politica nell'ambito della scuola austriaca
Il lavoro di ricerca tratta il tema della libertà nell'ambito della Scuola Austriaca con particolare riferimento alla figura di uno dei suoi più eminenti rappresentanti, Friedrich A. von Hayek. La rilevanza del tema della libertà nell'odierna società a base liberale chiama in causa Hayek e la sua Scuola in relazione al fondamentale contributo da essi elaborato a questo tema e quindi a quegli aspetti critici e problematici rintracciabili nella cultura etica e politica della modernità.
EUR 22.80
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Capitoli di storia linguistica della medicina
Il volume si presenta come lavoro sistematico sulla storia della lingua medica dal medioevo al Novecento: dalla veterinaria medievale alle chirurgie quattrocentesche e alla lingua dell'anatomia di Leonardo da Vinci, per arrivare ai consulti medici settecenteschi e alla lingua della trattatistica psichiatrica tra Ottocento e Novecento.
EUR 24.70
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L' estetico e il quotidiano. Design, everyday aesthetics, esperienza
Oggi ci muoviamo quotidianamente in ambienti sottoposti con sempre maggiore intensità a processi di design. Si tratta di ambienti densi e complessi che tuttavia veicolano esperienze fortemente gratificanti per l'individuo. La tesi di questo volume è che tali contenuti possano essere considerati specificamente estetici a patto di superare alcuni equivoci che affliggono concezioni tradizionali di design, quotidianità ed esperienza e che quasi inevitabilmente conducono a una demonizzazione dell'artificialità di quelle stesse dinamiche estetiche che oggi appaiono connaturate all'essere umano. A tal fine il volume discute recenti teorie del design alla luce sia delle prospettive nate in seno alla cosiddetta Everyday Aesthetics (di cui viene ricostruito criticamente il programma teorico complessivo), sia di impianti filosofici maggiormente consolidati, tra pragmatismo e fenomenologia. Adottando un approccio di tipo relazionale e anti-essenzialista, viene svolta quindi un'analisi di spazi estetici quotidiani in cui l'intreccio di fattori estetici, economici e progettuali si è reso sempre più inestricabile. Dagli spazi estetici privati e pubblici, passando per quelli istituzionalizzati e virtuali-globali, si giunge a esaminare gli spazi estetici commerciali, esempio eccellente di quello stesso intreccio che sta favorendo l'affermarsi di un vero e proprio Experience Design.
EUR 22.80
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Da Chaplin a Loach. Scenari e prospettive della psicologia del lavoro attraverso il cinema
Dall'uomo massa di "Tempi moderni" (1936) all'uomo flessibile di "Paul, Mick e gli altri" (2001), passando per "La classe operaia va in paradiso" (1971) e tracciando una storia del cinema e della psicologia dell'individuo coinvolto nella società industriale, il primo saggio che analizza la condizione dell'uomo contemporaneo attraverso gli schermi del lavoro. Le nevrosi, lo stress, le fughe, le reazioni e gli spazi di liberazione attraverso una trattazione accattivante e puntuale.
EUR 9.50
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Raccontare l'impero. Una storia orale della conquista d'Etiopia (1935-1941)
La narrazione della conquista d'Etiopia, spesso requisita dall'epica di regime, è stata di norma una prerogativa di ufficiali e generali. Quasi mai i soldati semplici hanno reso pubbliche le loro esperienze, né in forma scritta né in forma orale. Obiettivo di questo lavoro è osservare quei fatti dal punto di vista degli ultimi della gerarchia militare. Fonte principale è una serie di interviste raccolte negli anni '80 e '90. Dai ricordi incisi al magnetofono emergono i racconti dei combattimenti, delle violenze, dell'incontro con gli "altri", della vita in colonia. Vicende che non terminarono con la fine dell'impero e che oggi si ritrovano nelle storie dei figli avuti in quelle terre.
EUR 24.70
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L' eresia dei pauliciani. Dualismi religioso e ribellione dell'Impero Bizantino
L'eresia pauliciana, fondata nel VII secolo in ambienti di cultura armena, fu un movimento religioso e protestatario, assimilato dai loro nemici alla detestata setta manichea e al Manicheismo, una religione dualistica che le leggi romane giudicavano empia e politicamente sospetta, legata com'era all'ambiente culturale mesopotamico e persiano, ossia all'area controllata dall'arcinemico stato sasanide. Dopo la persecuzione antipauliciana scatenata dai cattolici ortodossi, i seguaci di Paolo scelsero la via militare della ribellione, nei convulsi anni della crisi iconoclastica. Tale secessione religiosa e politica, unica nella storia di Bisanzio, fu un drammatico problema risolto con un potente sforzo militare da parte dei Romei, ossia dei Bizantini, veri discendenti dei romani imperiali. La deportazione dall'Anatolia Orientale in Tracia (Plovdiv) di decine di migliaia di pauliciani accese focolai di eresia a poche centinaia di chilometri dalla capitale Costantinopoli. Dualismo mitigato, probabilmente di derivazione marcionita, il movimento religioso divenne materia di studio e di meditazione per la cultura dei riformati, che vedevano nel paulicianesimo una riforma prima della riforma; mentre divenne per il cattolicesimo terra di missione, a partire dal XVI secolo, quando le superstiti comunità eretiche di Bulgaria (con al centro Plovdiv) decisero gradualmente di abbracciare la fede cattolica romana. Aperta è la discussione sulla influenza operata dai pauliciani sugli aleviti e su altre manifestazioni della spiritualità anatolica islamica o (para)islamica.
EUR 15.20
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L' oikonomia aristotelica nell'insegnamento universitario tra Due e Trecento
Con un minuzioso e attento lavoro sui testi medievali, Paolo Del Debbio in questo saggio indaga in maniera inedita la rappresentazione delle pratiche umane rivolte alla produzione dei beni materiali tra Due e Trecento. La nascita di una scientia oeconomica nei laboratori delle aule universitarie tra il XIII e il XIV secolo si fonda sulla fedeltà all'autorità di Aristotele, i cui scritti sulla filosofia pratica sono all'origine della sua suddivisione in tre scienze: l'etica, l'economica, la politica. Questo schema attraversa i secoli e arriva invariato alla cultura latina medievale, ma è inadatto alla riflessione sui beni "utili" all'uomo in un contesto sociale ed economico che è radicalmente mutato rispetto alla polis di Aristotele. Il volume conduce un'accurata ricostruzione storica di come il mondo latino-cristiano dell'istituzione universitaria adotti un paradigma, quello della moralità aristotelica, che dimostra tutta la sua inattualità, con esiti diversi e mai portati alla luce.
EUR 20.90
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Terra senza tregua. Terremoti, alluvioni, eruzioni, cambiamenti climatici tra scienza e comunicazione
Nonostante gli immensi progressi tecnologici, ogni anno ci troviamo a fare i conti con catastrofi geologiche ed emergenze climatiche sempre più frequenti e minacciose: moniti con cui la Terra ci ricorda che noi uomini viviamo e prosperiamo solo per "gentile e temporanea concessione" degli elementi geologici. Ma come funzionano i processi che cambiano in modo irreversibile l'ambiente circostante? E quanto incidono gli stati d'emergenza sui fragili equi-libri delle moderne civiltà? Terra senza tregua risponde a questi quesiti in maniera semplice, senza dimenticare di fornire solide basi scientifiche per seguire l'importante missione di fare vera scienza: quella al servizio della prevenzione e mitigazione dei rischi naturali.
EUR 11.70
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True lies. Quasi un'apologia della menzogna
Generazioni di psicoanalisti sono state educate alla convinzione che il perseguimento della verità rappresenti il cuore dell'etica professionale. Il libro di Giovanni Stella e Antonino Ferro rovescia completamente questo assunto, per sviluppare una vera e propria "apologia della menzogna" e per testimoniare la sua intrinseca presenza, in psicoanalisi come nella vita di tutti i giorni. Muovendosi tra psicoanalisi e letteratura, questo libro, a tratti dissacrante e ironico, affronta il tema della verità da un punto di vista teorico e clinico, illustrando le funzioni e le diverse forme della bugia in psicoanalisi e i modi per affrontarla. La bugia esprime un mix variegato di sofferenza e creatività che Stella e Ferro ci propongono di accostare in seduta in modo programmaticamente non moralistico, lasciando che quel miscuglio fluttui nel campo, si espanda, che i suoi ingredienti trovino nuove possibilità di collegamento, di possibile trasformazione, perché non è possibile affrontare la bugia armati di solide certezze e di una idea un po' primitiva del rapporto tra verità e menzogna.
EUR 17.10
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Ontologia e violenza. Lezioni milanesi (2016-2017)
Per comprendere l'attualità si deve andare alle sue radici. Queste "Lezioni milanesi" ne tracciano il percorso logico: la tecnoscienza dominerà il pianeta in quanto ascolta il "sottosuolo filosofico del nostro tempo", che mostra che l'Eterno della tradizione è impossibile perché nega ciò che da sempre è ritenuto evidente, il diventare altro delle cose. Vivere significa credere nel diventare altro; ma questo credere è la radice di ogni violenza, perché vuole che appaia ciò che non appare. Storicamente questa violenza si presenta con volti diversi: nell'esistenza primitiva come volontà di "sgretolare la barriera" circostante; nel mito e nelle religioni come tentativo di uccidere il dio; nella filosofia come ontologia. Ma l'uomo non è solo questa violenza radicale: è anche il luogo in cui appare l'innegabilità e perciò eternità dell'essente. E poiché questo apparire è destinato a non chiudersi mai (Gloria), nel suo profondo l'uomo è destinato all'infinito. A quella che Fichte definiva "vita beata".
EUR 13.30
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Laboratorio Italia. Canoni e contraddizioni del Made in Italy
Come tutte le etichette identitarie anche quella di Made in Italy riflette, sin dalla sua formulazione in una lingua straniera, la prospettiva di uno sguardo esterno che coglie e condensa i tratti di un'identità non immune da stereotipie nazionalistiche e da definizioni illusoriamente autoevidenti. Il volume raccoglie una pluralità di contributi che riconoscono, oggi, nelle forme del progetto italiano un'idea peculiare di modernità e un legame specifico con le forme dell'esperienza storica. Particolare attenzione è rivolta sia agli orizzonti di riflessione che hanno recentemente problematizzato la questione dei tratti identitari del pensiero e del patrimonio culturale e umanistico "italiano", sia ai modi di produzione e ai modelli di sviluppo che il Made in Italy ha implementato, e alle contraddizioni e conseguenze economiche, politiche e culturali di tali modelli. Questa indagine non trova la sua pertinenza e coerenza in una definizione esclusivamente territoriale, settoriale o nazionale del Made in Italy, ma intende scardinare questa definizione aproblematica per interrogarsi sui tratti paradigmatici che i diversi ambiti del progetto inteso nella pluralità delle sue culture - dalla moda alle arti, dall'architettura e dal design alla riflessione filosofica, dalle arti performative alla gestione del patrimonio - hanno elaborato in ambito italiano. Il laboratorio Italia, nutrito dalla pluralità delle sue culture del progetto, ribadisce così la non separazione delle pratiche e delle teorie e afferma anzi la loro costitutiva coalescenza, nella convinzione che gli oggetti, i progetti, le opere "pensino" attraverso la specificità delle proprie forme e che le elaborazioni teoriche siano inseparabili dall'immanenza dei propri oggetti di riflessione, dei propri modelli e delle proprie procedure di pensiero.
EUR 26.60
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La speranza e il senso. Metafisica ed ermeneutica in Kant
"La speranza e il senso" presenta il pensiero di Kant come modello di filosofare globale, mirante a far fronte in positivo alle grandi questioni “metafisiche”, che sono le ineludibili domande ultime della ragione umana. La linea tracciata da Kant è quella di un'“interpretazione del mondo” guidata dalla coscienza morale e articolata dalla riflessione critica su di essa. Le due parole del titolo indicano il punto di avvio e il punto di fuga di tale percorso: la domanda “Che cosa mi è lecito sperare?” e la prospettiva di un “senso” del mondo inteso come creazione di un Dio morale. La linea che unisce i due punti è costituita da quell'esercizio del Giudizio riflettente pratico che sfocia nella teleologia morale, nel postulato del sommo bene come scopo finale e nell'etico-teologia. Una linea di pensiero che Kant riassume nella formula dell'“interpretazione autentica” del mondo e che viene ricostruita concentrandosi in particolare sulle idee della libertà, di Dio e del compimento finale. Il collegamento tra il “libro del mondo” e il “libro sacro”, emergente da una metaforica tradizionale, spinge a delineare una teoria kantiana dell'interpretazione, per lo più implicita, che deve convalidarsi a confronto con l'ermeneutica scritturale esplicita e con la pratica effettiva della lettura biblica dell'autore. L'ultima parte del libro sottolinea sinteticamente la dialettica della speranza in ambito religioso, il difficile lavorio del “principio di giustizia” nel cammino verso la pace, nonché la fecondità quasi insospettata del “principio buono” come lievito non solo della crescita etico-religiosa individuale e comunitaria, ma di tutta la vita morale e sociale.
EUR 26.60
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L' estraneità del corpo. Fragilità naturale, potenza dell'immaginazione tecnica, desiderio d'infinito
Mai come nella nostra attualità insensate credenze operano tanto fortemente da indirizzare gli orientamenti di molti. La numerosità dei click, dei like e delle condivisioni ribadisce, continuamente, la signoria della doxa sull'epistème. Prepotenti precomprensioni, frutto di altrettante disseminazioni ideologiche, sono alla base delle storie di diverse persone che, per aver rifiutato di affidarsi ai ritrovati della medicina ufficiale, si sono consegnate alla morte. Da un'interpretazione d'insieme, al di là di quanto insegni il singolo episodio di cronaca, emerge il tema principale del libro. Un filo rosso unisce in un'unica estraneità tre, diverse e distanti tra loro, visioni del corpo e della natura. La suggestione unitaria di un qualcosa che sfugge al controllo. L'impressione di una corporeità che, pur identificandoci, non risponde ai nostri desiderata. Secondariamente a questa separazione tra ciò che si è, fisicamente, nel presente e l'attesa di essere, talvolta e contemporaneamente, altro da sé - se malato, sano; se debole, forte - si consuma la distanza nel pensare e vivere la corporeità: tanto se la si vuole ricondurre a un elemento della natura, quanto se la si vuole superare con la tecnica o ripristinare con la medicina.
EUR 13.30
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La natura del bello
Occuparsi della bellezza apre sfide inedite e fondamentali per l'uomo di ogni tempo. Quella della bellezza, infatti, è un'esperienza che mette in gioco tutto l'uomo, la dimensione sensibile e la dimensione razionale e spirituale, la sua natura psicofisica nel complesso. La bellezza costringe a capire il nesso tra il corpo e la mente, tra i nostri cinque sensi e la nostra dimensione cosciente e razionale che esprime giudizi e sentimenti; apre ulteriori domande circa la verità di ciò che vediamo, sentiamo, ascoltiamo; mette in discussione il modo di condurre l'esistenza e di impostare la vita sociale, politica ed economica delle comunità. L'esperienza del bello ci chiede oggi di comprendere che cosa la renda possibile, quanto sia davvero reale e comunicabile, se sia producibile e fruibile anche da macchine o dispositivi dotati di intelligenza artificiale. La bellezza, infine, ci ferisce e ci rimette di fronte al nostro destino ultimo, al problema inaggirabile del senso del vivere e del morire. Postfazione di Elio Franzini.
EUR 14.25
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Tra seduzione e ispirazione: l'uomo (1992-1999)
Perché reintrodurre il vecchio termine di ispirazione, che risale al romanticismo tedesco? Perché "il suo soggetto non è 'il' soggetto, ma l'altro: proprio come per la seduzione, la persecuzione, la rivelazione. In risonanza con l'altro adulto originario, questo altro, in momenti privilegiati, riapre la ferita dell'inatteso, dell'enigma. Un'apertura che l'analisi talvolta mantiene - è precisamente questo il suo marchio d'origine, il suo marchio ad opera dell'origine - e che può essere trasportata al di fuori, verso altri campi di alterità e di ispirazione. È quello che bisogna appunto denominare transfert di transfert". Il volume comprende lavori scritti tra il 1992 e il 1999, molti dei quali davvero ispirati e spesso controcorrente, originali e sempre chiarificatori, non solo rispetto alle forze in gioco nel conflitto psichico, all'inconscio sessuale che è caratteristica dell'essere umano, alla pulsione di morte, agli scopi della cura psicoanalitica, ma anche relativamente al posto della psicoanalisi nella comunità scientifica, alla sua posizione antiermeneutica, tra miti e teorie.
EUR 20.90
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Che cos'è l'estetica?
In questo breve scritto del 1904, che qui presentiamo in traduzione italiana, Santayana sintetizza mirabilmente la propria visione dell'estetica, che aveva già trovato un'ampia formulazione nel suo capolavoro giovanile, The Sense of Beauty (1896). Lungi dall'essere un ambito isolato da ogni altro fenomeno vitale e culturale e dall'essere irrigidita in una mera dottrina speciale, l'estetica - secondo Santayana - affonda le radici nella dimensione spontanea e immediata dell'intera esperienza, rivendicando così una sorta di primato dell'estetico, il primato cioè di quel senso dell'immediato, del non adulterato, dell'istante fatto dell'esperienza. Integrare la bellezza e l'arte, così come ogni altra attività umana, con la vita, restituire ad esse quella affermatività, quella forte vitalità del precategoriale dal quale sorgono: ecco forse l'obiettivo di fondo del pensiero estetico di Santayana. Il testo è preceduto da una introduzione che delinea il profilo intellettuale di Santayana ed è seguito da una postfazione che colloca e interpreta l'opera nell'insieme del suo pensiero.
EUR 5.70