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Corruzione e anticorruzione. Dieci lezioni
In dieci lezioni capaci di rendere accessibile il linguaggio delle autorità amministrative, Raffaele Cantone e Enrico Carloni illustrano in cosa consiste l'attività di contrasto alla corruzione e quali sono gli errori che dobbiamo correggere per non essere più vittime di un sistema spietato e pervasivo.\r\n\r\nOgni volta che un politico o un funzionario prende una decisione che riguarda la costruzione di opere pubbliche e infrastrutture e rilascia un documento ufficiale, oppure sceglie un membro del consiglio di amministrazione di una società partecipata, esiste il rischio di corruzione. Eppure negli ultimi decenni in Italia la lotta alla corruzione si è intensificata, dotandosi di strumenti capaci di analisi sempre più approfondite. Il fenomeno è stato compreso nella sua complessità. Non più come un semplice accordo privato, ma come un sistema tentacolare che coinvolge le imprese, la politica e le organizzazioni criminali. Per questo Raffaele Cantone ed Enrico Carloni sanno che per combattere la corruzione il codice penale non basta. Le sanzioni non sono sufficienti se non sono accompagnate da un insieme di regole che impedisca preventivamente questi eventi delittuosi. In dieci lezioni capaci di rendere accessibili i linguaggi delle autorità amministrative, pur mantenendo la necessaria accuratezza, Cantone e Carloni spiegano in cosa consiste l'attività di contrasto alla corruzione e quali sono gli errori che dobbiamo correggere per non essere più vittime di un sistema spietato e pervasivo.
EUR 16.15
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Orizzonti selvaggi. Capire la paura e ritrovare il coraggio
Un libro politico. Non il libro di un politico. Una riflessione profonda e una proposta innovativa da uno dei nuovi protagonisti della scena politica italiana.\r\n\r\nLe classi dirigenti hanno perso ogni contatto con il presente, rompendo la relazione di fiducia con i cittadini. Questo libro cerca di ricostruire le motivazioni del declino della classe politica, soprattutto quella progressista, di analizzare la consistenza delle paure globali e di suggerire un metodo per affrontarle.\r\n\r\n«L'atteggiamento di Embraco dimostra totale irresponsabilità nei confronti dei lavoratori e totale mancanza di rispetto nei confronti del governo. Io non ricevo più questa gentaglia...» È con questa parola, "gentaglia", che il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda inizia la sua ascesa nell'immaginario di milioni di italiani, perché è una parola desueta, perché è "una cosa di sinistra", perché parla di una politica che vuole tornare a dettare le regole. Dettare le regole, del resto, è un compito al quale nessuna classe dirigente può più sottrarsi, perché stiamo affrontando una fase di profonda trasformazione che è necessario governare. Basta guardarsi intorno: stiamo passando rapidamente da un'economia manifatturiera a un'economia della conoscenza, sempre più globalizzata e tecnologica. E questi anni di brutale transizione stanno producendo paure finora ignote. Per questo è necessario agire subito per arginarle, trovando criteri radicalmente nuovi di redistribuzione della ricchezza, gestendo il consumo delle risorse, inventando sistemi di tassazione che pongano riparo alle attuali voragini di privilegio, ammaestrando l'ingresso delle multinazionali dentro le fragili economie nazionali. Sono sfide che chiedono come mai prima d'ora coraggio alla politica, e a economisti e intellettuali strategie di lungo termine. Perché i cambiamenti sono di tale portata da non consentire improvvisazione e, per non far cadere il paese spaventato tra le braccia del populismo, le élite devono tornare a svolgere il loro ruolo. Immergersi nelle paure dell'oggi e definire i contorni dei nostri orizzonti selvaggi sono il primo passo per ricostruire un pensiero politico credibile, capace di coinvolgere e mobilitare i cittadini.
EUR 15.20
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02.02.2020. La notte che uscimmo dall'euro
I capitali fuggono all'estero. I bamcomat chiudono. Esplode l'inflazione. Una distopia tanto possibile da sembrare vera. Per guardare oltre l'abisso sul quale il nostro paese si sta affacciando.\r\n\r\n2 febbraio 2020. È tutto pronto, il grafico incisore che ha avuto dal ministro dell'Economia l'incarico di disegnare la Lira Nuova ha finito, il punto di verde è perfetto. Banconote e monete verranno messe in circolazione a partire dalla mezzanotte. In ossequio al credo nazionale sono stati abbandonati i poeti, gli artisti e gli scienziati: al loro posto le immagini degli eroi popolari e i martiri del governo sovranista. Il governo è in carica da un anno e mezzo, e ormai la maggioranza è costituita da un partito unico, il Psi - Partito sovranista italiano. Per tener fede alle promesse elettorali il Psi ha fatto saltare i conti pubblici. Così non c'è altro da fare che andare fino in fondo: mettere in atto il piano B, uscire dall'euro. Intanto la speculazione internazionale è già preparata e le corazzate finanziarie sono pronte ad affossare l'Italia. E fra chi scommette contro il Paese c'è anche un politico importante, che ha un ruolo di rilievo nell'operazione Morris, com'è stata battezzata in codice. La mattina del 3 febbraio, la nuova valuta crolla in poche ore mentre le Borse vanno a picco. Le banche hanno bloccato i bancomat, la fuga di capitali è immediata e imponente. L'inflazione comincia a galoppare. I tassi d'interesse esplodono, le imprese indebitate dichiarano bancarotta, i mutui vanno alle stelle. Il potere d'acquisto dei salari è divorato dall'impennata dei prezzi, la disoccupazione tocca livelli astronomici, la povertà dilaga. Il paese è in ginocchio. L'Italia sembra uscita da un'altra guerra mondiale. L'unica soluzione è emanare un decreto per vendere i monumenti agli stranieri. I cinesi offrono 100 miliardi di euro per il Colosseo e i russi si prendono Pompei in cambio merce: le forniture di gas naturale all'Italia per 25 anni. Non basterà. Ma neppure si potrà tornare indietro. Il racconto di un'Europa in cui non esistono più scenari impossibili.
EUR 12.35
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Sodoma
Un'inchiesta sconvolgente sulla comunità gay più numerosa e potente al mondo: il Vaticano. Un caso editoriale che scuoterà la Chiesa cattolica.\r\n\r\n“Dietro la rigidità c'è sempre qualcosa di nascosto: in tanti casi una doppia vita.” - Papa Francesco \r\n\r\nUn'inchiesta durata 4 anni. \r\n\r\nFrédéric Martel ha incontrato decine di cardinali, centinaia di preti e ha viaggiato in oltre 30 paesi\r\nUn libro che aiuta a capire la guerra contro Papa Francesco\r\n“Quando si tirano fuori gli scheletri dall'armadio e si getta luce su alcune speciali amicizie in Vaticano, nessuno è disposto a crederci. Si dirà che è tutto inventato. Ma la realtà va ben oltre la fantasia.”\r\n\r\nIl Vaticano è una delle comunità con la più alta concentrazione\r\ndi omosessuali al mondo. Molti cardinali\r\ne prelati che officiano nella curia - la maggior parte di\r\nquelli che si riuniscono in conclave sotto gli affreschi\r\ndella Cappella Sistina dipinti da Michelangelo, una delle\r\nscene più grandiose della cultura gay, popolata da corpi\r\nvirili e circondata dagli Ignudi - sono omosessuali.\r\nÈ necessario gettare luce su un sistema costruito,\r\ndai più piccoli seminari al Sancta santorum - il Collegio\r\ncardinalizio -, sia sulla doppia vita omosessuale sia\r\nsull'omofobia più feroce. Non si tratta di fare il nome\r\ndi quel cardinale apparso in pubblico sul balcone della\r\nLoggia e coinvolto in un caso di prostituzione rapidamente\r\nmesso a tacere, né di quell'altro cardinale francese\r\nche per lungo tempo ha avuto un amante anglicano\r\nin America. In un'inchiesta durata quattro anni,\r\nFrédéric Martel ha rivelato il sistema creatosi attorno\r\nalla vita intima dei sacerdoti, alla loro fragilità e alla\r\nloro sofferenza legata al celibato forzato, per capire le\r\norigini del loro segreto e il loro modo di viverlo all'interno\r\ndella comunità.\r\nSe si ignora questa dimensione relativa all'omosessualità,\r\nci si priva di un elemento decisivo per comprendere\r\ngran parte dei fatti che hanno segnato la storia\r\ndel Vaticano degli ultimi decenni, fino all'attuale\r\nopposizione interna a papa Francesco. Esiste una regola\r\nnon scritta che si applica quasi sempre a Sodoma: più\r\nun prelato è omofobo, più è probabile che sia lui stesso\r\nomosessuale.
EUR 22.80
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Il pianeta di tutti. Come il capitalismo ha colonizzato la Terra
Un atto di accusa nei confronti dei giganti della finanza, dell'industria tecnologica e dell'agricoltura. Un manifesto per riscoprire le radici della libertà.\r\n\r\nDi fronte alla concentrazione della ricchezza nelle mani di pochi attori sempre più potenti che ragionano secondo la logica di un capitalismo imperialista, è urgente liberarsi delle illusioni create dalla fede in un modello economico di crescita illimitata. Questo modello, che ha favorito il monopolio delle risorse globali da parte dell'1 per cento della popolazione mondiale, ha provocato la crisi umanitaria dei migranti e sta distruggendo il pianeta, scontrandosi con i suoi limiti ecologici. Secondo Vandana Shiva, la storia dell'uomo è una storia di colonizzazioni. Oggi la colonizzazione riguarda la natura del pianeta e la maggior parte della sua popolazione. Per cambiare il corso della storia è necessario riscoprire il significato della libertà, e questo è possibile solo imparando a pensare e a vivere come un'unica specie che condivide la responsabilità di abitare lo stesso pianeta. Questo è il cambio di paradigma necessario per superare le illusioni della democrazia in crisi e dell'economia capitalista e per non rinunciare alla prospettiva di un futuro sostenibile. Basandosi sull'analisi di fatti esplosivi e poco conosciuti, Shiva espone il modello dell'1 per cento di filantrocapitalismo, che investe enormi quantità di denaro per aggirare le strutture democratiche e imporre idee totalitarie, basate su una sola verità scientifica, un solo modello agricolo e una sola versione della storia. "Devono risorgere la vera conoscenza, la vera intelligenza, la vera ricchezza, il vero lavoro, il vero benessere", in modo che le persone possano riacquisire il loro diritto a vivere liberamente, pensare liberamente, respirare liberamente e mangiare liberamente.
EUR 15.20
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Piazza grande
In questa raccolta di discorsi e interventi, Zingaretti lancia un messaggio forte e chiaro: abbiamo bisogno di riscrivere le nostre mappe con una nuova idea di società. \r\n\r\n“Il nostro Paese, guidato dal primo governo nazionalpopulista dell'Europa occidentale, egemonizzato culturalmente e politicamente dalla nuova destra, rischia un declino inarrestabile. Rischia di rimanere isolato nell'Unione Europea e diviso al suo interno, impaurito, incattivito e avvitato su se stesso. Impediremo il declino se sapremo cambiare. Riconoscendo senza reticenze gli errori e affrontando le ragioni delle sconfitte. Il primo passo sarà tornare a incontrarci, in tanti, per trovare insieme le soluzioni e costruire un'idea di società giusta.”\r\n\r\nL'Italia è entrata in una nuova fase molto pericolosa della sua storia repubblicana. Da quando la politica populista governa, tra promesse mancate e provvedimenti scellerati, miliardi di euro sono andati in fumo per l'innalzamento dello spread. La crescita si è fermata e va verso una flessione negativa. Cala la fiducia. Mancano soluzioni per affrontare il dramma della disoccupazione giovanile, per creare nuovo sviluppo e per avviare la svolta green che occorrerebbe al Paese. In poche settimane, da primo fondatore del sogno europeo l'Italia si è trasformata in una mina vagante, isolata, considerata irresponsabile e del tutto inaffidabile.\r\n\r\nIl 3 marzo 2019 Nicola Zingaretti ha vinto le primarie del PD, forse le più difficili nella storia del suo partito, perché ora la posta in gioco è molto alta. È necessario fermare la deriva della politica italiana prima che sia troppo tardi. In questa raccolta di discorsi e interventi, Zingaretti lancia un messaggio forte e chiaro: abbiamo bisogno di riscrivere le nostre mappe con una nuova idea di società. Una società che sia giusta nei confronti delle persone e amica dell'ambiente che ci circonda: serve un nuovo modello di crescita, che punti sulla sostenibilità sociale e ambientale, per garantire un futuro di sviluppo, di libertà e uguaglianza all'Italia e all'Europa.
EUR 14.25
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La macchina e la folla. Come dominare il nostro futuro digitale
La creatività che muove il nostro futuro nel mondo digitale viene dalle periferie. Una nuova intersezione tra le macchine dell'intelligenza artificiale sta cambiando l'economia e il nostro stile di vita. Due grandi luminari ci mostrano come abitare la rivoluzione.\r\n\r\nFacebook, il proprietario del social network più popolare al mondo, non crea contenuti. Uber, la più grande compagnia di taxi del mondo, non possiede vetture. Alibaba, il più grande rivenditore online, non ha scorte in magazzino. E Airbnb, il più celebre intermediario di case per le vacanze, non ha alcuna proprietà immobiliare. Il successo di queste aziende non è legato alla vendita di un prodotto: piuttosto, sono piattaforme capaci di arrivare a moltissimi utenti in tutto il mondo. Per crescere hanno bisogno di raggiungere la moltitudine della folla, di allontanarsi dal proprio centro e allargare il più possibile il raggio della periferia a loro visibile. Come fanno? Possono farlo grazie alle macchine, cioè all'intelligenza artificiale, capace di crescere ed espandersi rapidamente, con un solo obiettivo: raccogliere dati. Il nuovo mondo che McAfee e Brynjolfsson descrivono è questo: mentre un computer può giocare a scacchi meglio di un uomo, startup come Facebook e Google distruggono giganti dell'industria mondiale come Nokia. Un'idea nata nel garage di una persona qualsiasi può esplodere e diventare un colosso globale come Apple o Amazon. McAfee e Brynjolfsson raccontano il cambiamento radicale che non solo l'economia, ma anche il nostro stile di vita sta attraversando. Un'intersezione tra macchine, piattaforme e folla, quella che abita le periferie, che sta trasformando il modo in cui organizziamo il lavoro e abitiamo il mondo. E offrono un'analisi del nostro tempo che è anche uno strumento per affrontarlo.
EUR 20.90
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Giulio fa cose
Il rapimento, le torture e l'uccisione di Giulio Regeni riguardano tutti. Perché la Ragion di Stato sembra aver messo a tacere la giustizia. Questa è la battaglia per la verità dei suoi genitori.\r\n\r\n"Chiediamo una verità processuale nei confronti di chi ha deciso sul destino della sua (e delle nostre) vite, di chi lo ha torturato, chi ha sviato le indagini, chi ha permesso e permette tutto ciò. Su Giulio sono stati violati tutti i diritti umani, compreso il diritto di tutti noi ad avere la verità"\r\n\r\nAlla tragedia di Giulio Regeni, scomparso il 25 gennaio 2016 al Cairo, il mondo della politica non ha ancora risposto... A combattere per ottenere verità e giustizia per Giulio e per tutti i Giulio d'Egitto ci sono però i genitori, Paola e Claudio, insieme al loro avvocato Alessandra Ballerini. Ma non sono soli. Anzi: con loro c'è l'onda gialla che parla di Giulio, indossa i braccialetti, appende nei principali comuni, università e luoghi di cultura quello striscione giallo per chiedere verità e giustizia. Perché Giulio era un cittadino italiano, un cittadino europeo che aveva scelto lo studio e la cultura come strumento di solidarietà e giustizia sociale. Nato a Trieste e cresciuto a Fiumicello, in Friuli-Venezia Giulia, aveva conseguito la laurea a Leeds (UK), un master a Cambridge e aveva un dottorato in corso a Cambridge. Al Cairo stava lavorando a una tesi, rivolta agli aspetti socio-economici principalmente dell'Egitto, in cui affrontava anche tematiche sindacali. La lotta dei genitori di Giulio Regeni affinché sia fatta chiarezza sulla sua cattura e la sua uccisione deve essere anche la nostra. Perché la verità e la giustizia sono diritti e spettano a tutti i cittadini. Con la collaborazione di Alessandra Ballerini.
EUR 15.20
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Il libro delle emozioni
Viviamo in un'epoca di esibizione delle nostre emozioni. Crediamo che l'unico spazio autentico sia quello dei nostri vissuti emotivi, che da tempo, però, non ci appartiene più. Oggi dobbiamo sorvegliare il futuro dei nostri figli, sempre più connessi, che frequentano una scuola incapace di educare, perché ignora l'apparato sentimentale dei nativi digitali, e la politica che, soprattutto nella sua versione populista, ha fatto delle nostre reazioni emotive il proprio linguaggio. Con la guida di Umberto Galimberti ritorniamo alla natura delle emozioni e ritroviamo questo spazio essenziale, liberandolo dalle esigenze del successo e del mercato.La mente e il cuore. Platone invita a privilegiare la mente razionale capace di governare le passioni del cuore. Ma noi non possiamo dimenticare che anche il cuore ha le sue ragioni. Anzi, prima che la mente giungesse a guidare la vita dell'uomo, per i nostri antenati la vita era governata dal cuore, che con le sue sensazioni giungeva a capire, come peraltro fanno gli animali, in modo rapido e senza riflettere, che cosa è vantaggioso e che cosa è pericoloso per il mantenimento della vita. Il cuore promuove le azioni più rapidamente della ragione e senza troppo indugiare sul da farsi, perché il mondo non è ospitale e i pericoli, che sono a ogni passo, richiedono decisioni immediate. Le decisioni del cuore sono promosse dalle emozioni come la paura che il cuore avverte di fronte al pericolo, o come il desiderio che approda all'accoppiamento per la preservazione della specie. Tutto questo senza riflettere, perché la luce della ragione ancora non c'è. La nostra è un'epoca di spaventosa espansione della razionalità tecnica. Da un lato, questa espansione impone la rimozione delle emozioni e dall'altro innesca una reazione di ritirata emotiva nel proprio sentimento, assunto come unica legge di vita. A questo si aggiungono la ricerca costante di visibilità e di notorietà, che trasformano le nostre emozioni in merci. Ma allora siamo ancora capaci di riconoscere che cosa sia un'emozione? Umberto Galimberti costruisce un cammino straordinario nelle profondità del nostro vissuto e ci insegna a ritrovare il nostro spazio intimo, cioè lo spazio che si nega al pubblico per concederlo a chi si vuol fare entrare nel proprio segreto profondo e spesso ignoto a noi stessi.
EUR 17.10
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Il dominio del XXI secolo. Cina, Stati Uniti e la guerra invisibile sulla tecnologica
Siamo in guerra, anche se in pochi lo sanno. È una guerra invisibile che si combatte fra la Cina e gli Stati Uniti, eppure riguarda da vicino ciascuno di noi. Ha fatto entrare nella nostra vita quotidiana temi oscuri come i semiconduttori, il litio e il cobalto. Taiwan è diventata l'isola più importante del pianeta, mentre Washington impedisce alle stesse aziende americane di vendere prodotti in Cina, attraverso sanzioni sempre più sofisticate. Il territorio che deciderà il destino di questo secolo è la tecnologia. Dalle comunicazioni all'energia, il digitale pervade ogni settore industriale. Gli investimenti di tutti i maggiori attori globali sono concentrati qui. Ogni smartphone, ogni sensore, ogni auto dipende dall'evoluzione continua e avveniristica, quasi magica, dei semiconduttori. Contemporaneamente, lo stoccaggio delle energie rinnovabili e l'ascesa della mobilità elettrica, la cui componente principale è la batteria, avranno conseguenze profonde su numerosi settori industriali. Soprattutto su quello automobilistico, essenziale per l'economia e la società dell'Europa, degli Stati Uniti e di molti altri paesi. Ci saranno vincitori e vinti. Già oggi il baricentro industriale del mondo non è più l'Occidente. È l'Asia il centro manifatturiero della Terra: qui è prodotta gran parte degli oggetti che compongono il nostro futuro tecnologico. Chi sono i protagonisti di questa guerra? Non solo uomini di governo, ma anche ingegneri, ricercatori, assemblatori, imprenditori: persone che plasmano la vita invisibile del pianeta. Alessandro Aresu racconta le loro storie, avventurose, ciniche e geniali, e ci guida attraverso una mappa fatta di dipendenze e ricatti, strategie e colpi di scena. Per la prima volta diviene possibile decifrare il grande gioco della guerra tecnologica. Chi conquisterà l'egemonia sul XXI secolo?
EUR 19.00
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Il tempo dei tiranni. Populisti, falsi, feroci: storia di Putin, Erdogan e di tutti gli altri
Populismo, polarizzazione, post-verità. Tendenze, tecnologie e comportamenti vecchi come il tempo. Ma i tiranni di oggi li combinano in un modo nuovo. Minacciano la vita democratica con strategie finora impensabili e lo fanno, in gran parte, in modo occulto. Il potere non è cambiato. Ma gli strumenti con cui viene conquistato ed esercitato sì. Questo libro racconta gli autocrati delle tre "P", raccoglie personaggi terribili e affascinanti, storie travolgenti di presa e di perdita del potere, esempi vividi delle tattiche e dei trucchi usati da certi leader per contrastare le forze che minacciano la loro autorità. Moisés Naím rintraccia i nessi meno ovvi tra gli eventi globali e le strategie politiche che, se presi insieme, mostrano una profonda e spesso furtiva trasformazione del potere e della politica in tutto il mondo. C'è una nuova guerra ideologica, in cui il potere politico tende a diventare assoluto fino a rendersi invisibile e quindi incontestabile. Dunque è vero che la politica, per continuare a esistere, ha bisogno di essere sempre meno democratica e sempre più autocratica? Perché il potere si sta concentrando in alcuni luoghi mentre in altri si sta frammentando e degradando? E, infine, la grande domanda: la libertà ha un futuro? Naím rivela come, guardando bene, le strategie per consolidare il potere siano le stesse anche in luoghi con circostanze politiche, economiche e sociali molto diverse, e offre idee e intuizioni su cosa possiamo fare per difendere la libertà e la democrazia. Una storia di manipolazione e di conquista che ha per protagonisti Putin, Trump, Orbán, Duterte, Erdo?an, Berlusconi e molti altri. La fine della storia e la vittoria del liberalismo occidentale sono acqua passata. Questo è il tempo della rinascita dei tiranni.
EUR 22.80
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Gilles Deleuze. Credere nel reale
Da sempre il sogno della filosofia è quello di provocare uno stato prossimo alla veggenza. Per farlo, la filosofia deve affidarsi a concetti spiazzanti, che non temono il paradosso, in rotta con l'esperienza ordinaria. Gilles Deleuze (1925-1995) è stato uno dei pensatori contemporanei più fedeli a questa inaugurale vocazione della filosofia, e il libro di Rocco Ronchi ci consente di gettare uno sguardo estremamente originale sul suo laboratorio teorico. Ci suggerisce come il lavoro filosofico di Deleuze si radichi in un'esperienza vivissima del suo tempo, si tratti del Maggio 68, del cinema come arte specificamente novecentesca, delle scienze del vivente come antica questione filosofica esplosa all'estrema frontiera del sapere contemporaneo. Ci mostra come la forza innovativa di questo pensiero nomade ed enigmatico coincida in realtà con la sua piena appartenenza a una linea che discende direttamente da Platone, passa attraverso Plotino e Cusano, arriva a Spinoza, Nietzsche, Bergson, Whitehead. E ci introduce passo a passo ad alcune delle creazioni concettuali più avanzate e feconde del pensiero deleuziano: quelle di vita, evento, differenza, immanenza.
EUR 13.30
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María Zambrano
Luigina Mortari mostra l'eredità preziosa di una protagonista illustre della tradizione del pensiero occidentale.\r\n\r\n«Ci sono parole mai dette e molte scritte che si perdono perché non trovano voce. Si perdono realmente? No, vanno a finire in altri astri dove troveranno il suono, la vibrazione, poiché la musica è astrale, va oltre la parola e al contempo la precede». Così scrisse Maria Zambrano ne «Le parole del ritorno». Zambrano fu esiliata dopo la Guerra civile spagnola e viaggiò, peregrinando e nascondendosi, dal Messico a Cuba, da Roma alla Svizzera. Allieva di José Ortega y Gasset e di Xavier Zubiri all'Universidad Central di Madrid, nel 1984 tornò in Spagna e mise al centro della sua vasta e articolata produzione la storia e la vita del suo paese, ma anche la natura della filosofia occidentale e le condizioni della libertà umana. Per ogni essere umano trovare la propria forma significa trovare la propria verità. E per farlo ha bisogno di un metodo. La filosofia di Maria Zambrano ci guida nella ricerca di una postura e di un metodo non scientifici, ma adatti a un sapere dell'anima. Luigina Mortari mostra l'eredità preziosa di una protagonista illustre della tradizione del pensiero occidentale.
EUR 13.30
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Hannah Arendt. Un umanesimo difficile
Hannah Arendt è l'esempio di un esercizio libero del pensiero, acrobatico e insieme dotato della tenacia del costruttore, arrischiato per le conseguenze irritanti dell'indipendenza, ma soprattutto per la fantasia necessaria e per il coraggio di creare nuove regole del gioco.\r\n\r\n«Se è la poesia, e non la filosofia, ad assolutizzare, allora c'è salvezza» - Hannah Arendt\r\n\r\nChi era Hannah Arendt? Oggi la filosofa è circondata da una popolarità aneddotica e alla moda. La sua vita e il suo pensiero sono divenuti oggetto di un giudizio storico. Come si può ereditarne l'opera, proteggendo la sua intimità dall'indiscrezione? Laura Boella ci conduce nella riscoperta delle esperienze fondamentali che costellano la sua biografia drammatica e avventurosa, segnata dall'esilio dalla Germania nazista, dalla faticosa ricostruzione di una vita personale e professionale negli Stati Uniti e dalla straordinaria produttività documentata da opere la cui attualità continua a rinnovarsi. Carteggi e diari costituiscono nuove chiavi d'accesso alla sua opera aperta e ci permettono di entrare nel cuore del suo pensiero, per scoprire i fili di pensiero e di scrittura intrecciati in una tela ampia e composita che resiste a ogni tentativo di appropriazione e di sistematizzazione. "Molte questioni," scrive Boella, "vanno avanti e indietro sul campo di battaglia dell'opera di Hannah Arendt, invisibili come gli dei di Omero per chi la consideri un 'classico' del Novecento. Esse offrono l'occasione di punti d'incrocio tra strade che vanno in direzioni divergenti e sono consegnate a chi continua a leggerla perché mettono in diretto contatto con l'imprevisto, con l'inevitabile novità di un tempo che non è più il suo."
EUR 13.30
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Gandhi. Al di là del principio di potere
A noi che per lo più siamo storditi dallo scetticismo, dalla frammentazione dell'esperienza, dall'individualismo e dalla saturazione mentale per l'eccesso di stimoli, Gandhi insegna la concentrazione della presenza a se stessi, agli altri, alla realtà del mondo.Il 30 gennaio 1948 Gandhi fu assassinato. Un collaboratore di Lord Mountbatten, ultimo viceré britannico in India, racconta di aver avuto questa percezione assistendo alla veglia funebre per il Mahatma: «Mentre mi trovavo lì avevo paura per il futuro, ero sgomento, eppure provavo anche un senso di vittoria anziché di sconfitta, perché la forza delle idee e degli ideali di questo piccolo uomo e la forza della devozione che egli stava suscitando si sarebbero dimostrati più forti delle pallottole dell'assassino». Gandhi ha sperimentato il senso profondo delle cose come un incontro e attraverso una serie di esperienze che hanno comportato successi e sconfitte. Roberto Mancini ci guida nella scoperta del pensiero e dell'eredità di un uomo che, nato nell'età vittoriana, ha aperto una via personale e collettiva capace di indicare ancora oggi un modo più umano di abitare il mondo. Chi cercherà in lui un modello resterà deluso, perché Gandhi offre semplicemente esempi. Lungo questo cammino incontriamo una critica della concezione della politica propria della modernità, nella quale l'autonomia del potere finisce per schiacciare la cittadinanza democratica. «Chiunque sia interessato alla ricerca di una vita sensata,» scrive Mancini, «vi troverà ispirazione e concretezza. Ispirazione, per il riconoscimento di uno spirito di verità e di giustizia senza il quale non si può vivere umanamente.»
EUR 13.30
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Leggere Che Guevera. Scritti su politica e rivoluzione
L'immagine più nota di Che Guevara è quella dell'eroico guerrigliero che ha combattuto contro l'imperialismo. In questa rappresentazione, però, si trascura spesso il rapporto viscerale che egli ebbe con la Rivoluzione cubana e la spessore della sua ricerca teorica. "Leggere Che Guevara" ripercorre, attraverso le parole stesse del Che, le vicende della guerriglia, i primi anni al governo e l'intensa azione diplomatica per stabilire una solidarietà, fra tutti i popoli sfruttati del Terzo mondo. Queste pagine mettono in luce i contributi del Che alla teoria marxista, il suo lavoro per risolvere i problemi economici di un paese ancora poco sviluppato e avversato dal colosso nordamericano, la strenue difesa degli interessi di tutti i popoli.
EUR 11.70
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Alberi adagiati sulla luce-Chie-Chan e io-L'inseguitore
Tre opere scritte per il Napoli Teatro Festival Italia, tre grandi autori, tre occasioni di teatro e di lettura. In "Alberi adagiati sulla luce": Virgilio, Masaniello, Giordano Bruno, Vico, Benedetto Croce e Leopardi insieme a un coro popolare, tutti personaggi legati a Napoli, danno voce a un'utopia luminosa. In "Chie-Chan e io" il magico e duraturo legame fra due donne messe alla prova dalla lontananza e dalle difficoltà della vita. Ne "L'inseguitore", un uomo aspetta qualcuno fuori dal carcere. Dice che si è svegliato con la curiosità di vedere che faccia fanno quelli che riacquistano la libertà, ma forse sta mentendo.
EUR 8.55
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La nuova macchina dell'informazione. Culture, tecnologie e uomini nell'industria americana dei media
Questo libro esamina i principi di influenza reciproca tra mass media, istituzioni politiche e opinione pubblica in una prospettiva storica. Si tratta di un'analisi dei cambiamenti nella macchina dell'informazione globale tra il 1981 e il 1999. Occorreva una metafora per descriverli: per questo l'autore parla di giornalismo fast-food. Questo giornalismo ripetitivo e superficiale è oggi dominante rispetto ai "grandi" media di ieri. La macchina dell'informazione globale è caratterizzata dalla velocità, dalla ripetizione di immagini e dalla prevedibilità dei suoi temi. Si tratta di informazioni che incidono anche sul contenuto delle informazioni e che anticipano di qualche anno quanto accadrà anche in Europa.
EUR 17.18
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Settantasette ricette perfette. Spiegate per filo e per segno, nessuno può sbagliare
«L'idea del libro è nata al seguito di una mail di una lettrice. Che diceva, in sintesi: "Mi hanno regalato 'Cuochi si diventa'. L'ho molto apprezzato ma c'è un problema. Lei nelle sue ricette postula sempre che il lettore sappia già cucinare, non precisa quasi mai l'intensità del gas, il tipo di casseruola da usare ecc. Capisco che deve e vuole essere sintetico, ma io che non sono brava ma voglio imparare, cosa devo fare? Non me la sento di affrontare le sue ricette così come sono. Le chiedo un piacere: me ne mandi una veramente completa, a prova di errore. Faccia questo sforzo e io mi industrierò per imparare ad usare 'Cuochi si diventa'... ". La lettrice aveva ragione. E quindi, subito, quella sera, le ho scritto una ricetta veramente esaustiva e precisa, però facile da eseguire. Ero convinto di avere scritto una ricetta "perfetta", ma mi sono scusato dicendo: però è noiosa. La lettrice mi ha risposto ringraziando - ed eseguendola con successo. Ma nella risposta mi ha detto: "Non è per nulla noiosa, io la trovo utile e divertente". Altre ricette sono seguite, utili, facili e divertenti. Il gioco era comunque divertente. Alla fine ho deciso di raccoglierle in un libro, che di fatto è una scuola di cucina. La scommessa è: imparando bene questa ricette, semplici ma "a prova di errore", impari i segreti della cucina e quindi puoi iniziare a volare da solo.» (Allan Bay)
EUR 13.30
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Uomini!
"Uomini!" parte da una basilare considerazione: la donna-casalinga, frustrata, alle prese con fornelli e pannolini, fisicamente esausta e sessualmente inappagata non esiste, per fortuna, quasi più. Le Bridget Jones del Duemila hanno conquistato la scena: sono indipendenti, felici e sicure di sé, sono i prodotti di una rivoluzione sessuale che ha cambiato profondamente la società e continua a cambiarla. Eppure. Eppure accade che spesso quelle donne siano sole. Perché? Isabel Losada parte alla ricerca dell'uomo perduto con analitica determinazione.
EUR 15.20