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Non siamo rifugiati. Viaggio in un mondo di esodi
Agus Morales segue le orme degli esiliati della terra, dà voce a coloro che sono stati obbligati a fuggire. \r\n«La forza di Morales, che fa sua la lezione del miglior Kapuscinski, è di raccontare da vicino la vastità, e la varietà, della galassia di chi si muove per ragioni umanitarie o economiche, un popolo in marcia nei confini dei propri stati o da questi a quelli più vicini, dall'Africa verso l'Europa e dall'America del sud verso quella del nord.» - Angelo Mastrandrea, Il Manifesto\r\nViviamo nel momento della storia che presenta il maggior numero di persone sradicate dal proprio Paese. Non è una crisi dell'Europa. È una crisi del mondo. Un mondo di esodi.\r\nViaggia alle origini del conflitto in Siria, Afghanistan, Pakistan, Repubblica Centrafricana e Sudan del Sud. Cammina con i centroamericani che attraversano il Messico e con i congolesi che fuggono dai gruppi armati. Si addentra sulle strade piú pericolose, segue i salvataggi nel Mediterraneo, conosce le umiliazioni che soffrono i rifugiati in Europa. E sbarca presso l'ultima frontiera, la piú dura e la piú difficile da attraversare: l'Occidente. Si è ormai arrivati alla costruzione dell'immagine del rifugiato come il nemico contemporaneo. L'immagine del rifugiato è il volto piú immediato di questo cambiamento storico: il terreno simbolico su cui si discute il nostro futuro in comune. Oggi ci sono decine di milioni di persone che non sono rifugiati perché non diamo loro asilo. Chissà se tutti - anche noi - tra una decina d'anni, non saremo rifugiati.
EUR 18.52
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L'attrito del tempo. Bellow, Nabokov, Hitchens, Travolta, Trump. Saggi e reportage, 1986-2016
«Scrivere è un processo fisico molto piú di quanto comunemente si pensi. Molto spesso non fai che obbedire al tuo corpo senza fiatare e senza opporre resistenza», dice Amis a proposito dell'ispirazione.\r\nE i saggi, gli articoli di cronaca e di costume, le recensioni e le riflessioni letterarie presenti in questa raccolta non possono che nascere da quello stesso impulso travolgente, da quella stessa «sensazione in fondo alla gola, come il desiderio della prima sigaretta» che anima la scrittura dei suoi romanzi. Gli omaggi agli eroi letterari Nabokov, Bellow o Larkin, gli originali auguri per i cinquant'anni di Arancia meccanica, i sopralluoghi nell'America Latina del mito di Maradona e dei narcos colombiani, le risposte caustiche alle domande dei lettori, la carriera di John Travolta, le spassose riflessioni sul tennis o sul gioco d'azzardo, o le inchieste sull'industria del cinema pornografico americano: se nell'Attrito del tempo c'è un filo conduttore, è senza dubbio il genio intrepido e irriverente di Martin Amis. «Solo il revisore, il correttore di bozze, e naturalmente l'autore sono costretti a leggere un testo dall'inizio alla fine», dichiara Amis nella sua nota iniziale, tacendo il fatto che anche al lettore sarà riservato lo stesso destino. E non certo per vincolo imposto, ma per la seduzione fatale delle sue parole. È il mondo, con le sue infinite possibilità, a fare da combustibile alle idee di Martin Amis: L'attrito del tempo è una raccolta incandescente.
EUR 20.90
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I giorni di scuola di Gesù
Un romanzo misterioso e sapiente sull'essere genitori e figli, su ciò che significa crescere e imparare.\r\nDavid è un bambino misterioso e sfuggente, insaziabile di risposte, sempre pronto a mettere in dubbio ogni cosa. Simon e Inés, che hanno scelto di crescerlo, non sanno in che modo prendersi cura della sua educazione. E così, dopo aver tentato con delle lezioni private in casa, gli improvvisati genitori decidono di iscriverlo a una strana Accademia di danza, un po' setta pitagorica, un po' collegio coreutico. Affascinato dal gelido carisma della direttrice, Ana Magdalena, David si allontana sempre più dalla famiglia. Ma la situazione precipita improvvisamente con l'omicidio della donna, che dà il via a un processo dalle conseguenze tanto drammatiche quanto paradossali. Con una scrittura precisissima Coetzee è riuscito a restituirci in un inquietante gioco di specchi l'infinita profondità nascosta nei dettagli delle nostre vite, come se a guardarli fosse un bambino.
EUR 10.92
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Bella mia
Bella mia è un romanzo di grande intensità che parla con un linguaggio scarno ed essenziale dell'amore e di ciò che proviamo nel perderlo. Ma soprattutto della speranza e della rinascita: la rinascita di una città squassata dal sisma e la rinascita ancora più faticosa della fiducia nella vita. Con una postfazione dell'autrice\r\n\r\n\r\nCome si possono ricomporre i cocci di una vita quando la terra trema e rimescola luoghi, prospettive, relazioni? Ritrovarsi alle prese con un adolescente taciturno e spigoloso che è quasi uno sconosciuto, inventarsi madre quando quell'idea era già stata abbandonata da tempo. È ciò che succede a Caterina, la protagonista di Bella mia, quando Olivia, la sorella gemella che sembrava predestinata alla fortuna, rimane vittima del terremoto dell'Aquila, nella lunga notte del 6 aprile 2009, lasciando il figlio Marco semiorfano. Il padre musicista vive a Roma e non sa come occuparsene, perciò tocca a Caterina e alla madre anziana prendersi cura del ragazzo, mentre ciascuno di loro cerca di dare forma a un lutto che li schiaccia. Ma è in questo adattamento reciproco, nella nostalgia dei ricordi, nella scoperta di piccole felicità estinte, nei gesti gentili di un uomo speciale che può nascondersi la forza di accettare che il destino, ancora una volta, ci sorprenda. Bella mia è un romanzo di grande intensità che parla con un linguaggio scarno ed essenziale dell'amore e di ciò che proviamo nel perderlo. Ma soprattutto della speranza e della rinascita: la rinascita di una città squassata dal sisma e la rinascita ancora piú faticosa della fiducia nella vita. Con una postfazione dell'autrice.
EUR 11.88
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I quarantanove racconti
Con la sua straordinaria capacità di reinventare l'esperienza, Hemingway ci restituisce un'umanità varia e vibrante; ora raccontandoci di matadores e corride, di safari dall'esito tragico, di pugili indomabili e donne fragili e remissive; ora narrando le avventure del suo alterego Nick Adams, la passione per la pesca alle trote, le prime delusioni amorose. Nutrono questi racconti tutti i motivi piú cari alla saga hemingwayana, narrati con tale intensità che «quando hai finito di leggerne uno ti sembrerà che tutto quanto sia accaduto a te e, dopo, tutto quanto ti appartiene: il bene e il male, l'estasi, il rimorso, il dolore, la gente, i posti e il tempo che faceva».
EUR 14.25
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L'altrui mestiere
La mia casa, Ex chimico, Contro il dolore, Il salto della pulce, Notizie dal cielo, Il mondo invisibile, Il linguaggio degli odori, sono alcuni titoli degli scritti che Primo Levi ha pubblicato tra il 1964 e il 1984. Le scienze naturali, la zoologia, l'astronomia, la letteratura diventano punti di partenza per una serie di riuscite divagazioni, di "invasioni di campo, incursioni nei mestieri altrui, bracconaggi in distretti di caccia riservata", che arricchiscono in maniera sorprendente la fisionomia dello scrittore. Levi conosce a fondo le cose di cui parla, rivelandosi il più estroso dei botanici, degli zoologi e dei linguisti. Inoltre racconta gli autori che gli sono cari, ci spiega perché scrive, evoca ricordi di giovinezza nostalgici e ironici, riflette sui legami tra il mondo della natura e quello della cultura. E finisce per offrirci una preziosa autobiografia, scritta con il suo stile inconfondibile: nitido, scarno, preciso.
EUR 11.40
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Umiliati e offesi
Pubblicato a puntate nel 1861 sulla rivista "Vremja", è il primo grande romanzo di Dostoevskij dopo il ritorno dalla deportazione in Siberia. "Umiliati e offesi" è costruito secondo i moduli del romanzo d'appendice in cui colpi di scena, intreccio, estrema inquietudine dei personaggi, tempi narrativi ora bruschi, ora trattenuti, danno vita a una narrazione d'effetto, spesso avvolta nel mistero. L'autore schiera i suoi personaggi su due fronti, secondo una contrapposizione netta tra vizi e virtù, luce e tenebre. Tuttavia, di là dall'epopea avventurosa, la sua capacità di soffrire insieme con i singoli personaggi, l'intensità dei sentimenti che egli infonde, conferiscono una tensione continua a questo romanzo di relazioni impossibili e d'amore.
EUR 12.35
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I sonetti. Ediz. critica
Una nuova edizione critica, a cura di Pietro Gibellini, Lucio Felici e Edoardo Ripari, raccoglie i 2279 sonetti di Gioachino Belli, riccamente annotati e commentati\r\n\r\nBelli tenne sempre nascosti i suoi Sonetti, che mostrò e recitò solo ad amici fidati. Dei 23 pubblicati durante la sua vita, solo uno uscì con il suo consenso: un omaggio in versi all'attrice Amalia Bettini che apparve nel 1835 su una rivista teatrale milanese. Meditò tuttavia a lungo di pubblicarli, a partire dal 1831, quando cominciò a sgorgare fluente la sua vena romanesca, che produrrà oltre duemila sonetti prima di arrestarsi nel turbine politico e militare che sconvolse Roma nel 1848-49. Coabitarono in lui la tentazione di bruciarli e la volontà di predisporli per una stampa futura, magari postuma. Nelle sue carte testamentarie ordinò di distruggerli ma affidò in mani sicure i loro autografi, corredati da preziose note per lettori non romani, e disconobbe le copie apocrife o deformate che circolavano sotto il suo nome, in manoscritti o in opuscoli stampati alla macchia. La prima vera edizione delle Poesie inedite belliane, che uscì nel 1865-66, due anni dopo la morte del poeta, a cura del figlio Ciro, contiene 166 poesie italiane in vario metro e 797 sonetti romaneschi, un terzo circa del corpus. Per prevenire la censura pontificia vennero scartati i testi di satira politica e religiosa e quelli di materia erotica. I sonetti inclusi vennero depurati dalle espressioni indecenti e dai riferimenti polemici al clero. Pur così castigata, e perciò criticata, questa silloge è frutto di un'iniziativa coraggiosa, intrapresa quando Porta Pia era ancora intatta. L'anno della breccia, 1870, uscì l'antologia di Duecento sonetti che Luigi Morandi attinse in parte dalla stampa purgata, in parte dalla «tradizione popolare»: nonostante questi limiti, l'antologia pubblicata da un editore di importanza nazionale, il Barbèra di Firenze, diede un sensibile impulso alla conoscenza di Belli oltre i sette colli. La prima edizione complessiva e fondata sugli autografi uscì tra il 1886 e il 1889 per le cure dello stesso Morandi, che aggiunse note integrative a quelle dell'autore: vi riunì i 2143 sonetti allora noti - altri 123 saranno rintracciati poi - e li dispose in ordine cronologico, con la rilevante eccezione dei sonetti osceni, estrapolati e riuniti in tomo a sé, che divenne un vero bestseller. Una svolta decisiva nella tradizione a stampa dei Sonetti si ha nel 1952 con l'edizione di Giorgio Vigolo, corredata di un'attenta annotazione che, per i sonetti più congeniali al criticopoeta, si dilata in suggestivi commenti. Egli riporta i 2279 sonetti secondo la lezione degli autografi, fatta salva l'uniformazione dell'oscillante grafia diacritica del poeta; li dispone in ordine cronologico, con la rilevante eccezione della lunga collana sul colera, Er còllera mòribbus, posta a chiusura della raccolta, come fosse un poemetto autonomo. Importanti acquisti per chiarire la genesi e l'elaborazione dei Sonetti si hanno con la pubblicazione degli appunti preparatori e delle varie stesure dell'Introduzione belliana (Roberto Vighi, Belli romanesco, 1966) e delle correzioni d'autore (Pietro Gibellini,...
Diritto allo specchio
D come Diritto. Esiste una cosa chiamata diritto? Perché i giuristi sono tanto litigiosi, soprattutto sulle questioni fondamentali? Un percorso tra le tante, affascinanti e repulsive immagini del diritto.\r\n\r\n Diritto allo specchio è una riflessione sul diritto che, per chiarezza e profondità, si volge a un ampio pubblico. Nato dalle lezioni tenute dall'autore presso l'Università Vita-Salute del San Raffaele di Milano, il libro già dal titolo segnala il suo intento: chiarire la natura del diritto attraverso i tanti problemi in cui s'imbatte chiunque, per qualsiasi ragione, entra nel mondo giuridico, incontrandone molteplici e spesso confliggenti concezioni. Tra queste, non solo il giurista di professione ma anche il singolo cittadino consapevole deve destreggiarsi. Che cos'è il diritto? Come si cerca di definirlo? Che cosa sono il diritto naturale, il diritto sociale, la legge? In che modo si interpreta e si applica la legge? Che cosa sono le istituzioni e perché ci si affida a loro e con quali vantaggi e pericoli? Che cosa è lo Stato, lo Stato di diritto e lo Stato costituzionale? Quale posto occupa la giustizia nel diritto?
EUR 19.00
L' idea di mondo musulmano. Una storia intellettuale globale
Un libro provocatorio per ripensare passato, presente e futuro delle relazioni tra Islam e Occidente.\r\nQuando l'allora presidente americano Barack Obama si recò in visita al Cairo nel 2009, nel pronunciare un discorso rivolto ai musulmani di tutto il mondo replicò un errore compiuto da un'infinità di politici prima di lui: dare per scontata l'esistenza di un'unica comunità musulmana globale. Tuttavia, come Cemil Aydin dimostra in quest'originale ricostruzione, ritenere che un miliardo e mezzo di musulmani costituisca un'unica entità politico-religiosa comporta un grave fraintendimento storico. Come nacque questa convinzione e perché è cosí diffusa? L'idea di mondo musulmano individua le origini intellettuali di una nozione errata e ne spiega la persistente fascinazione esercitata sia sui musulmani sia sui non musulmani. Concepita come antitesi alla civiltà cristiana occidentale, l'idea di mondo musulmano comparve verso la fine del XIX secolo, allorché gli imperi europei dominavano su gran parte di quelle popolazioni. Fin dall'inizio alla sua base vi furono le teorie della supremazia bianca, ma gli stessi musulmani contribuirono alla sua definizione. Aydin evidenzia il ruolo giocato dagli intellettuali musulmani nell'immaginare e delineare una società panislamica idealizzata, che confutasse le tesi dell'inferiorità razziale e di civiltà rispetto all'Occidente. Dopo aver svolto un ruolo fondamentale nella politica del Califfato ottomano, questa concezione sopravvisse alla decolonizzazione e alla Guerra Fredda, acquisendo un rinnovato vigore alla fine del XX secolo. L'idea di mondo musulmano, centrale sia per le ideologie islamofobe sia per quelle panislamiche, continua a stringere l'immaginario globale in una morsa che sarà necessario allentare, al fine di avviare un confronto piú proficuo riguardo alla politica del mondo e delle società contemporanee.
EUR 20.90
La parola ebreo
"La parola ebreo" di Rosetta Loy ci riporta al clima degli anni in cui la sua famiglia, cattolica, e una certa borghesia italiana, accettarono le leggi razziali senza avere coscienza della tragedia che si stava compiendo. L'autrice ritrova i segni misteriosi e ambigui di quella quotidianità vissuta al riparo della storia e si insinua nelle pieghe dei fatti raccontando, con l'aiuto di lettere, dichiarazioni, discorsi, i passaggi cruciali di un periodo in cui nessuno è stato capace di opporsi alla follia nazista.
EUR 10.45
Cattiva
Questo romanzo riesce in un'impresa impossibile: raccontare l'accidentato e recalcitrante processo che trasforma una coppia in una coppia di genitori. \r\n«Il racconto può rappresentare la cifra stilistica che caratterizza e connota una scrittura: è il caso di Rossella Milone, una delle più interessanti narratrici di oggi.» - Avvenire\r\n"«Passiamo ore cosí, a fissarci e a non sapere che fare. Mi viene da dirle, Ma che vuoi da me. Io non ti merito. E lei mi guarda. Perché sa che in qualche modo la merito, anche se non sa come dirmelo». Alle tre di notte, mentre la città riposa, la madre e la figlia sono sul divano. Una ha due mesi e urla come un'ossessa, l'altra ha trent'anni e fissa la parete, coi piedi scalzi, cercando di ricordarsi com'era vivere quando di notte si dormiva. La scrittura materica e sensuale di Rossella Milone ritrae con esattezza la battaglia di emozioni che accompagna la nascita del primo figlio. Questo romanzo riesce in un'impresa impossibile: raccontare l'accidentato e recalcitrante processo che trasforma una coppia in una coppia di genitori. «Le madri e i padri posseggono millenni di esperienza alle spalle, ma nessuno in tutta l'evoluzione umana è mai diventato un genitore perfetto». Perché un figlio è prima di ogni altra cosa una rivoluzione cognitiva, e quando è troppo presto per parlare d'amore forse è proprio il momento giusto per farlo."\r\nAccanto ad ogni culla, ciondolano dal sonno due genitori appena nati. Un giovane uomo intenerito e forte, una giovane donna sorpresa e tramortita, che imparano a spostarsi dal centro del mondo. Perché quella bimba tutta rosa che agita i morbidi piedini è inoffensiva solo all'apparenza. Soffice ma imperativa come un peso piuma, ha stravolto tutto in un istante. Eccole, le gioie della maternità, raccontate con grazia feroce in questo romanzo sognante e implacabile. Come i pensieri del dormiveglia. «Passiamo ore cosí, a fissarci e a non sapere che fare. Mi viene da dirle, Ma che vuoi da me. Io non ti merito. E lei mi guarda. Perché sa che in qualche modo la merito, anche se non sa come dirmelo». Alle tre di notte, mentre la città riposa, la madre e la figlia sono sul divano. Una ha due mesi e urla come un'ossessa, l'altra ha trent'anni e fissa la parete, coi piedi scalzi, cercando di ricordarsi com'era vivere quando di notte si dormiva. La scrittura materica e sensuale di Rossella Milone ritrae con esattezza la battaglia di emozioni che accompagna la nascita del primo figlio. Questo romanzo riesce in un'impresa impossibile: raccontare l'accidentato e recalcitrante processo che trasforma una coppia in una coppia di genitori. «Le madri e i padri posseggono millenni di esperienza alle spalle, ma nessuno in tutta l'evoluzione umana è mai diventato un genitore perfetto». Perché un figlio è prima di ogni altra cosa una rivoluzione cognitiva, e quando è troppo presto per parlare d'amore forse è proprio il momento giusto per farlo.
EUR 15.68
Iperconnessi. Perché i ragazzi oggi crescono meno ribelli, più tolleranti, meno felici e del tutto impreparati a diventare adulti
Il libro al centro di articoli e discussioni in tutto il mondo. Un testo imprescindibile per capire la generazione smartphone. \r\n\r\n«La colpa di questa epidemia di solitudine, frustrazione e nevrosi nella generazione di 13-19 anni è - secondo Twenge - di cellulari e tablet, che assorbono cervello, anima e cuore dei nostri ragazzi» - Gianni Riotta\r\n\r\n La tesi di Jean M. Twenge è semplice ma rivoluzionaria: i ragazzi non sono piú quelli di un tempo. Sono nati negli anni zero del Duemila, sono cresciuti costantemente connessi, immersi negli smartphone (iPhone in particolare) e nei social network. La rete ha preso il sopravvento sui rapporti faccia a faccia e i giovani di oggi sono piú aperti e piú attenti delle precedenti generazioni, ma anche piú ansiosi e infelici. E sono immaturi, infantili: non bevono, usano meno droghe e fanno meno sesso, ma sono anche meno pronti ad affrontare la vita reale, al punto di essere sull'orlo della peggior crisi esistenziale di sempre.
EUR 18.05
La globalizzazione e i suoi oppositori. Antiglobalizzazione nell'era di Trump. Nuova ediz.
«Un libro potente, inquietante, provocatorio. Oggi ancora piú necessario». - The New York Times Perché la globalizzazione ha fallito la sua missione non solo nei paesi in via di sviluppo, ma anche in Europa e negli Stati Uniti? Che cosa non ha funzionato nella gestione di un fenomeno che riguarda tutti noi? Perché ormai siamo tutti piú poveri? Sin dalla sua prima pubblicazione, La globalizzazione e i suoi oppositori è divenuto un testo di riferimento imprescindibile nel dibattito internazionale sul tema. Dopo oltre quindici anni il panorama politico, sociale ed economico è completamente mutato, ma le istituzioni internazionali non sono riuscite a risolvere i problemi creati dalla globalizzazione. E ora a subirne i danni sono anche le economie del mondo avanzato. Analizzando le nuove disuguaglianze sociali e la progressiva scomparsa del ceto medio, il declino industriale e la conseguente perdita di posti di lavoro, il protezionismo e l'ascesa destabilizzante di Donald Trump negli Stati Uniti, Stiglitz ribadisce in questa nuova edizione l'urgente necessità di mettere in campo alternative utili per un sistema globale piú equilibrato e a vantaggio di tutti. Traduzione di Daria Cavallini e Brunella Martera.
EUR 14.25
Tutto è possibile
La vita può lasciare senza fiato. Anche la vita piccola e ordinaria della provincia americana, brulicante di emozioni impetuose sotto la cappa dell'immobilità\r\n\r\n«Un romanzo splendido e profondo. Elizabeth Strout ci regala un altro toccante, sconvolgente capolavoro» - Teresa Franco, Il Sole 24 Ore\r\n\r\n «Sono storie di uomini e di donne con le loro miserie e la straordinaria capacità di sopravvivere» - Franco Marcoaldi, D - la Repubblica\r\n\r\n\r\nLa vita di Pete Barton, ad esempio, un bambino di mezza età, eterno custode e prigioniero della casa di famiglia. O le vite deragliate delle «Principessine Nicely», nomignolo ormai grottesco per promesse giovanili non mantenute. Ritrovare queste vite, incrociate in Mi chiamo Lucy Barton, riconoscerle, avvicinarsi per capirle meglio, dà la stessa lancinante felicità di ogni ritorno a casa. E se ci si può rinnamorare a settant'anni su un lungomare italiano, se si può trovare un attimo di sollievo dal dolore persino nella stanza anonima di un bed and breakfast, se si può scovare un amico vero nel retro di un teatrino amatoriale, allora tutto, ma proprio tutto, è possibile.
EUR 11.40
Da leggersi all'imbrunire. Racconti di fantasmi
«... Quando la campana tornò silenziosa, la gran calma gli parve insopportabile...»«Tra le cose buone di Dickens non bisognerebbe dimenticare il suo modo di raccontare le storie di fantasmi», cosí John Forster, amico e biografo del grande romanziere. L'esuberante inventiva di Dickens caratterizza anche la sua produzione «soprannaturale », quanto mai varia. La gamma dei registri va dal macabro al sentimentale, dal folclorico al gotico, dal granguignolesco allo scettico-positivistico. Né mancano qua e là quei velati riferimenti autobiografici che sono la delizia del lettore di oggi. La ricca scelta curata da Malcolm Skey si chiude con un'appendice - Padri, precursori, teorici - che illumina gli anni della formazione di Dickens e le letture (Lord Byron, Mary Shelley, Walter Scott, e altri ancora) che lo influenzarono.
EUR 11.88
La sottile linea scura
Un mistero da risolvere pagando il prezzo più alto che ci sia: la perdita dell'innocenza.\r\n"Dovevo aver sicuramente offeso gli dèi del male, dovevo aver fatto loro varcare di gran carriera la sottile linea scura che separa i misteri delle tenebre dalla realtà."\r\n\r\nNell'afosa estate texana del 1958, il tredicenne Stanley Mitchell lavora nel drive-in del padre, e mette il naso in un segreto che doveva rimanere celato. E la "perdita dell'innocenza" di Stanley, in quell'estate in cui il mondo per lui cambia per sempre, coincide con il miracolo di una resurrezione davvero magica. In perfetta naturalezza, Lansdale ricrea le voci, il sapore, la vita, di un tempo scomparso del tutto, come non fosse mai esistito. La "sottile linea scura", che segna per Stanley la scoperta del male del dolore e della morte insieme con l'esplosione del sesso e la consapevolezza del conflitto razziale, diventa la parete trasparente da varcare per immergerci in quegli anni Cinquanta lontani ormai come la preistoria.
EUR 12.35
Città della pianura
Primi anni Cinquanta. John Grady Cole e Billy Parham lavorano in un ranch fra il Texas e il Messico. Insieme allevano cavalli, ascoltano sotto le stelle i racconti dei vecchi cowboy, si divertono al bar o al bordello. E al bordello John Grady incontra una sedicenne così bella da cambiargli la vita. Così contesa da costringerlo a scontrarsi con il protettore-filosofo Eduardo, in un duello allo stesso tempo epico e metafisico. Ultimo capitolo della "trilogia della frontiera", Città della pianura parte dove arrivavano i primi due romanzi, Cavalli selvaggi e Oltre il confine. In un West sempre più al crepuscolo, la natura esplode fuori e dentro i protagonisti, splendida e spietata. E se percepire il respiro delle cose, restituirlo nella forma di una superiore sapienza, è privilegio di pochi, nemmeno quei pochi possono cambiare gli eventi: possono soltanto far sentire la misteriosa forza che tiene insieme gli alberi, gli animali e i destini degli uomini.
EUR 12.35
Questa nostra Italia. Luoghi del cuore e della memoria
Un'opera civile e insieme intima, che scava alla ricerca di un'identità le cui radici affondano nei mille diversi volti di un paese grande, bellissimo e tormentato. \r\n\r\n«Un lessico famigliare in cui fa irruzione quella che l'autore ritiene la vera forza unificatrice del Paese, la nota che definisce l'identità nazionale: la lingua, la letteratura. E la bellezza» - Aldo Cazzullo\r\n\r\n«Corrado Augias è andato alla ricerca della vera natura di noi italiani» - Lilli Gruber\r\n\r\nPerché possiamo dirci italiani? A dispetto delle tante divisioni, storiche e attuali, c'è qualcosa che ci accomuna. Una serie di tratti che ci rendono immediatamente riconoscibili in qualsiasi luogo del mondo; nel male ma anche nel bene. Corrado Augias ci accompagna in un viaggio alla scoperta di ciò che definisce il nostro carattere nazionale. Un viaggio nei luoghi della nostra memoria collettiva e in quelli del suo cuore: dalla Milano del teatro alla Trieste di confine, transitando per Bologna dove il Nord incontra il Sud, poi Roma e Napoli per arrivare a Palermo, alle porte di un'altra civiltà con cui da sempre abbiamo dialogato. Un'opera civile e insieme intima, che scava alla ricerca di un'identità le cui radici affondano nei mille diversi volti di un paese grande, bellissimo e tormentato. «Un lessico famigliare in cui fa irruzione quella che l'autore ritiene la vera forza unificatrice del Paese, la nota che definisce l'identità nazionale: la lingua, la letteratura. E la bellezza». Aldo Cazzullo «Corrado Augias è andato alla ricerca della vera natura di noi italiani». Lilli Gruber
EUR 12.35
Fuga in Europa. La giovane Africa verso il vecchio continente
L'Europa sta invecchiando e si sta spopolando. L'Africa è piena di giovani e di vita. La migrazione di massa, appena iniziata, è per modalità e dimensioni la sfida piú drammatica del ventunesimo secolo. \r\n\r\nL'Unione Europea conta oggi 510 milioni di abitanti che invecchiano; l'Africa un miliardo e 250 milioni, il 40% dei quali ha meno di quindici anni. Nel 2050, ci saranno 450 milioni di europei contro 2 miliardi e mezzo di africani. Da qui al 2100, tre persone su quattro del mondo saranno nate a sud del Sahara. L'Africa «sta emergendo» e, uscendo dall'assoluta povertà, si mette in marcia. Se gli africani replicheranno ciò che è sempre avvenuto e avviene nella storia dell'umanità, fra trent'anni l'Europa avrà dai 150 ai 200 milioni di afro-europei, rispetto ai 9 milioni odierni. Una pressione migratoria di questa portata sottoporrà l'Europa a una prova senza precedenti, col rischio di portare al parossismo la spaccatura tra élite cosmopolite e populisti difensori del suolo. Se lo stato sociale senza frontiere è una pia illusione, immaginare di fare del Mediterraneo il fossato di una «fortezza Europa» - erigendo intorno al continente della ricchezza e della sicurezza sociale dei muri per arrestare il flusso - dissolverebbe le basi stesse dell'Europa.
EUR 19.00