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Un giorno dopo l'altro
Una poliziotta fragile ma volitiva, un killer capace di descrivere il silenzio e un giovane depresso incrociano le loro esistenze. Nessuno resterà indenne. \r\nL'ispettore Grazia Negro è alla ricerca di un serial killer che entra ed esce dalle autostrade fingendosi agente di commercio e cambiando di volta in volta identità. Il killer, Vittorio - affascinante, lucido, glaciale, convinto che fermarsi sul bordo della strada sia come essere una nota sbagliata nella musica -, offre i suoi servizi professionali su Internet con il nome di Pit Bull. Alex, cronicamente insonne, un pit bull ce l'ha davvero, e approfitta del suo lavoro presso un internet point di provincia per trovargli un padrone. Purtroppo però risponde all'e-mail sbagliata… Lucarelli accelera e rallenta il ritmo con esemplare abilità, spostando continuamente il punto di vista. Il risultato è un affresco corale di voci, suoni e immagini: un'indimenticabile storia di non-vite che si intersecano lungo le strade reali e virtuali del nostro paese.
EUR 12.35
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La vita fino a te
Un libro sull'amore di coppia. Vissuto, immaginato, sperato, fallito. L'amore che «non ti completa, ma ti comincia».\r\n«Bussola sa scrivere. Usa le parole con accortezza, con cura, come se fossero importanti. Tanto importanti quanto le esperienze che raccontano». - Michele Serra \r\n Matteo Bussola riconosce ciò che di straordinario si annida nelle cose ordinarie perché le guarda come se accadessero per la prima volta, come se sentisse sempre la vita pulsare in ogni cellula. Ed è con quello sguardo che racconta di relazioni sentimentali, l'istante in cui nascono, il tempo che abitano. Lo fa mettendosi a nudo, ricordando gli amori passati, per ripercorrere la strada che lo ha portato fino a qui, alla sua esistenza con Paola e le loro tre figlie. Soprattutto, lo fa specchiandosi nelle storie di ciascuno: quelle che incontra stando nel mondo senza mai dare il mondo per scontato, e che la sua voce intima e familiare ci restituisce facendoci sentire che sta parlando esattamente di noi.
EUR 11.40
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Una perfetta bugia
Una morte misteriosa. Un ragazzo intrappolato in una rete di sottili bugie. E due donne troppo affascinanti per non essere pericolose. Sullo sfondo, un paesino del Maine dove niente è come appare e nessuno è chi dice di essere.\r\n\r\n\r\n«Leggendo Swanson si pensa a Hitchcock: sdoppiamenti, tranelli, epilogo ferocemente spiazzante». - la Repubblica\r\n«Swanson interpreta il genere in un modo intrigante e vitale». - The Guardian\r\n«Una miscela di seduzioni, ossessioni e segreti oscuri». - New York Journal of Books\r\n\r\n\r\n Pochi giorni prima di laurearsi, Harry riceve una telefonata. Suo padre è morto e la polizia pensa si tratti di un incidente. A comunicarglielo è la matrigna, Alice, e Harry non può far altro che tornare a casa e cercare di capire, con l'aiuto della donna, cosa sia successo. Ma quando al suo arrivo conosce Grace, un'intrigante ragazza che sembra collegata alla sua famiglia, le certezze sul passato di suo padre iniziano a sgretolarsi mostrando un uomo molto diverso da quello che il figlio conosceva. Anche la matrigna, che lui ha sempre trovato irresistibile, pare decisa a sedurlo. Ipnotizzato da queste due donne, smarrito fra le ombre del passato e le inquietudini del presente, Harry non riesce piú a orientarsi. Sa soltanto che Alice e Grace nascondono segreti pericolosi e forse mortali. E che nessuna di loro dice la verità.
EUR 17.58
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1793
Un caso internazionale che segna la nascita di un folgorante talento letterario.\r\n\r\n«Coinvolgente e scioccante» - The Times\r\n«Un romanzo livido, febbrile, di una potenza palpabile. Un esordio eccezionale. Un autore da seguire» - Le Parisien \r\n«Un viaggio vivido e avvincente nella Stoccolma del XVIII secolo, nelle sue ingiustizie e nei suoi luoghi oscuri» - The Guardian \r\n\r\nÈ l'autunno del 1793. Gustavo III è morto e la Svezia geme sotto il pugno di ferro di Gustaf Adolf Reuterholm, il lord reggente. Il Paese è affamato, sfinito dalle troppe guerre del defunto re. La paranoia prolifera come un morbo e per i vicoli di Stoccolma si sussurra di cospirazioni e complotti. Cosí la scoperta di un cadavere orrendamente mutilato sull'isola di Södermalm diventa una questione della massima urgenza. L'incarico di risolvere il mistero viene affidato a Cecil Winge, un geniale procuratore ormai consumato dalla tisi. Con lui, Mickel Cardell, un reduce della guerra contro la Russia che, nonostante abbia lasciato il braccio sinistro sul campo di battaglia, possiede ancora una forza quasi sovrumana.
EUR 19.00
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Il miscredente e il professore. David Hume e Adam Smith: storia di un'amicizia
David Hume e Adam Smith, pur cosí diversi, diedero vita alla piú grande e feconda amicizia di tutta la filosofia occidentale. Un'amicizia ricostruita in questo libro nel piú ampio contesto sociale e intellettuale di quella straordinaria stagione dell'Illuminismo scozzese, capace di influenzare aspetti decisivi dell'età moderna.\r\n\r\n«Un libro che cattura l'attenzione raccontando la storia di un'amicizia straordinaria tra due giganti del pensiero del XVIII secolo, eroi dell'Illuminismo scozzese. Rasmussen scrive una guida storicamente e filosoficamente acuta alle vite e alle idee di Hume e Smith, cosí come a quelle di tanti comprimari. Un racconto godibilissimo che permette di osservare da vicino un influente mondo culturale e sociale» - Steven Nadler\r\n\r\nOggi David Hume è considerato il maggior filosofo di lingua inglese, ma durante la sua vita fu attaccato perché ritenuto «il grande miscredente» a causa delle sue scandalose idee sulla religione. Viceversa, Adam Smith fu uno stimato professore di filosofia morale, spesso salutato come il padre fondatore del capitalismo. Pur cosí diversi, Hume e Smith diedero vita alla piú grande e feconda amicizia di tutta la filosofia occidentale. Un'amicizia qui ricostruita nel piú ampio contesto sociale e intellettuale di quella straordinaria stagione dell'Illuminismo scozzese, capace di influenzare aspetti decisivi dell'età moderna. Questo libro segue lo svolgersi dell'amicizia tra David Hume e Adam Smith, dal loro primo incontro nel 1749 fino alla morte del primo nel 1776. Descrive come i due si leggessero l'un l'altro, si aiutassero reciprocamente nella carriera e nelle ambizioni editoriali, spesso consultandosi su questioni personali, in particolare dopo la drammatica lite di Hume con Jean-Jacques Rousseau. Membri della vivacissima scena intellettuale dell'Illuminismo scozzese, Hume e Smith ebbero amici (e nemici) in comune, frequentarono gli stessi club e s'interessarono agli stessi argomenti, e non solo di filosofia ed economia: dalla psicologia alla storia, dalla politica al conflitto britannico nelle colonie americane.
EUR 28.50
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Economia fondamentale. L'infrastruttura della vita quotidiana
Rinnovare l'economia fondamentale richiede un enorme sforzo di immaginazione istituzionale. Questo libro lo prefigura, offrendo una piattaforma per un nuovo riformismo progressista, non liberista, di scala europea.\r\n«Il manifesto dell'omonimo Collettivo per l'economia fondamentale, su come il benessere della società dipenda in buona parte dallo stato di acqua, scuole, ospedali e di altre cose fondamentali, appunto dalle quali il privato dovrebbe stare alla larga» - Il Venerdì\r\n F come Fondamentale. Il benessere dei cittadini dipende dallo stato dell'economia fondamentale: l'acqua, le scuole, gli ospedali e cosí via. La logica degli affari, qui, ha fallito clamorosamente.\r\n\r\n L'economia fondamentale è la base materiale del benessere e della coesione sociale. È quel che ogni giorno dovremmo poter dare per scontato: acqua potabile sicura, energia elettrica non razionata, servizi sanitari evoluti e accessibili, istruzione avanzata gratuita, infrastrutture e trasporti pubblici efficienti, servizi di cura per bambini e anziani, mercati alimentari orientati al benessere dei consumatori e dei produttori di cibo. Da molti anni i Paesi europei seguono una strada diversa: l'economia fondamentale è messa al servizio del business, esasperando competitività e orientamento al profitto. Il prezzo che paghiamo è l'inasprimento delle disuguaglianze, la dissoluzione dei legami sociali, la deriva populista e nazionalista.
EUR 16.62
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Per il tuo bene ti mozzerò la testa. Contro il giustizialismo morale
Politici, giornalisti e manettari d'ogni sorta che brandiscono la morale come un'arma. È l'Italia immersa nel giustizialismo.\r\n\r\n«Beati gli affamati di giustizia perché saranno giustiziati». Questo vertiginoso aforisma illumina con esattezza il clima di sospetto che imperversa in Italia. Si diffonde l'idea che la società debba perseguire un modello assoluto di legge e ordine, senza scampo per nessuno e senza spazio per i dubbi della prudenza e della clemenza. È un orientamento, traducibile nello slogan «piú carcere per tutti», che si nutre di un esteso rancore sociale. Un umore con radici profonde che produce e alimenta il populismo, soprattutto nella sua veste penale. Partendo da tali considerazioni, Luigi Manconi e Federica Graziani tracciano un quadro ampio e allarmante dell'odierna mentalità giustizialista che trova il suo campione in Marco Travaglio, il cui metodo è analizzato in diverse pagine del libro. Con lucidità, ne investigano radici e degenerazioni politico-culturali. Ed evidenziano come l'unico argine possibile sia, nel nostro tempo, la cultura del garantismo, che va affermata a partire dal suo concetto cardine: la tutela delle garanzie individuali, sancita dallo stato di diritto e dalla Costituzione.\r\n\r\nIl contenuto di questo libro sta tutto nel sottotitolo: contro il giustizialismo morale. Quell'orientamento culturale e politico che persegue un concetto assoluto e astratto di giustizia e pensa di affidarne la realizzazione alla spada dei tribunali, a prescindere dalle forme, dalle garanzie processuali e dai diritti individuali. Viviamo in un Paese in cui alcuni versano in condizioni disumane, altri stentate e in cui il sistema delle pene insegue le inquietudini della sicurezza pubblica, ricorrendo a un inasprimento delle sanzioni buono solo a far crescere l'angoscia collettiva. In questa società e in questo clima trovano largo spazio campagne di opinione tese a incentivare la voglia di rivalsa sociale e a offrirle facili bersagli. Il libro ripercorre gli ultimi anni di storia nazionale. Anni in cui, mentre le tutele individuali in campo penale si affievolivano e processi pubblici e gogne mediatiche si moltiplicavano, si diffondeva l'idea che ciò che è peccato è reato. E l'esito è stato tanto l'abbassamento del livello di civiltà giuridica quanto la mortificazione del senso collettivo di giustizia. Da tutto questo nasce il quesito che, attraverso 11 casi esemplari, il libro pone ai lettori: siete garantisti o giustizialisti? Un test per verificare quale sia il vostro grado di rispetto dei principî e delle regole dello stato di diritto.
EUR 16.62
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Il quinto rischio
Che cosa succede quando lo Stato è nelle mani di una classe politica che non possiede le competenze per governarlo? Uno dei piú grandi giornalisti americani ci svela l'importanza del senso dello Stato. Dopo le elezioni del 2016, i dipendenti del dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti - luogo chiave per l'economia e la sicurezza - sono andati al lavoro incerti su cosa aspettarsi dalla nuova leadership. Hanno atteso a lungo, ma nessuno si è presentato. Quando le amministrazioni precedenti avevano già decretato le top ten people a capo del dipartimento sistemando gran parte dei dipendenti negli uffici, Trump ne aveva nominate tre, mostrando disinteresse e disinformazione. Nella lista stilata da John MacWilliams (il primo chief risk officer del dipartimento) sui principali rischi nazionali per gli Stati Uniti, il piú pericoloso si è rivelato il «quinto rischio»: quello che corre una società impreparata, che minimizza i problemi e risponde con soluzioni precarie alle questioni di lungo termine. Questo saggio mozzafiato non è soltanto il ritratto allarmante del presidente Trump e del suo improbabile entourage . È anche un richiamo generale alle necessità di competenza e senso dello Stato nell'ambito della pubblica amministrazione.
EUR 11.05
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L' ora del blu
Con L'ora del blu, Eugenio Scalfari affronta per la prima volta la misura del verso. \r\n«La scelta della poesia, e non del romanzo, o a questo punto, di qualsiasi altra forma di scrittura discorsiva e dimostrativa, sta a significare un'esigenza d'immediatezza, che è anche verità, al di là di ogni possibile mediazione» - Alberto Asor Rosa, La Repubblica\r\n«Ora son vecchio e prima ero bambino cosa che cambia e non è mai la stessa\r\ncol mare che ha il colore dell'oblio\r\nnell'accecato buio del sole»\r\n\r\nUomo dalla razionalità rigorosa, porta per mano il lettore dentro il proprio passato e i propri sentimenti, alla ricerca di un senso profondo dell'esistenza. Alla soglia dei novantacinque anni, l'autore avverte la paura dell'inafferrabile e dell'incerto. E allora incastona sulla pagina versi intensi dove il tempo che passa è dolcezza e tormento. Servendosi di immagini che spaziano dal mito a un tangibile realismo - immagini che rimandano soprattutto all'ultima stagione della vita -, Eugenio Scalfari affida al lettore, con sincerità disarmante, le proprie fragilità e i propri timori. Il suo sguardo, che sintetizza quello puro dell'infante e quello disilluso dell'uomo maturo, regala un'atmosfera di crepuscolare malinconia. «Ora son vecchio e prima ero bambino cosa che cambia e non è mai la stessa col mare che ha il colore dell'oblio nell'accecante buio del sole». I ricordi della giovinezza, la passione ardente, la natura pulsante tra mito e realismo, l'incalzare del tempo, la ricerca di una quiete: attraverso il calore del verso Eugenio Scalfari svela il suo piú profondo sentire. Tra il blu del mare e il blu del cielo si muove lo scrittore poeta, in una grandiosa e commovente dichiarazione d'amore per la vita.\r\n
EUR 9.10
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Luna di miele a Cape May
Luna di miele a Cape May, sospeso tra Cheever e Capote ma carico di un erotismo tutto contemporaneo, è un ritratto spietato e sensuale dei fantasmi che abitano la vita di ogni coppia e indaga il momento sfumato e ambiguo che si dice segni la fine dell'innocenza. \r\n\r\n «Un irresistibile cocktail di bellezza, desiderio e inebriante disperazione, tra glamour anni '50 e fascino senza tempo dell'amore». - Bret Anthony Johnston Fine settembre 1957. Freschi di studi e inesperti di ogni forma di convivenza, i novelli sposi Henry ed Effie dalla Georgia rurale arrivano a Cape May, nel New Jersey, dove Effie passava le estati da bambina e dove insieme hanno deciso di trascorrere la luna di miele. Non hanno però tenuto in conto che la stagione balneare si è appena conclusa: trovano infatti ad attenderli una cittadina deserta, con i negozi sprangati, le strade immobili, la spiaggia desolata e silenziosa. Non ancora avvezzi all'intimità della vita di coppia, sono persino tentati di anticipare il rientro a casa ma qualcosa, poco prima di partire, li trattiene: una delle case del quartiere si anima all'improvviso, nel vialetto compaiono auto di lusso, una musica ritmata riempie l'aria. Quando Henry ed Effie decidono di imbucarsi alla festa sono elettrizzati all'idea di poter giocare agli intrusi in un mondo lontano da ogni aspetto della loro realtà; si scoprono invece oggetto delle mire predatorie di un trio di personaggi mondani e del loro ennui. Clara, una vecchia conoscenza di Effie, che dietro la maschera della donna smaliziata nasconde un coacervo di insicurezze; Max, playboy irriducibile nonché amante di Clara; Alma, affascinante e misteriosa sorellastra di Max di cui Henry si invaghisce all'istante. Nel momento in cui i tre sconosciuti entrano in scena, persino la disabitata Cape May cambia volto, trasformandosi nello scenario ideale per scorribande notturne, uscite in barca a vela, appuntamenti clandestini in riva all'oceano. Rappresentanti inconsapevoli dei tranquilized Fifties americani, Henry ed Effie esprimono l'anelito a una forma di emancipazione sessuale che dovrà attendere gli anni Sessanta per trovare compiuta espressione.
EUR 18.52
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Una domenica
In equilibrio tra nostalgia e speranza, Fabio Geda racconta con voce unica, commovente, una giornata che racchiude un'intera esistenza. Una storia che prima o poi ci attraversa, o ci sfiora, tutti. \r\n«Come i ponti, il romanzo di Geda è una costruzione di cui si percepisce la complessità ma che deve sembrare affusolata e aerea. E tale sembra. Il libro si legge come un page turner: capitoli brevi, intensi, cesellati, che stuzzicano nel lettore ora la curiosità sul tempo presente del romanzo, ora una nostalgia lancinante di un passato che gronda felicità perduta» - La Lettura\r\n«Un libro scritto con rara densità, senza virtuosismi esibiti o compiaciuti, con un controllo assoluto delle parole, con un'asciuttezza che smuove montagne emotive» - Robinson\r\n\r\n «Non sono mai stata brava a gestire la fragilità dei miei genitori: nei loro confronti non ho mai smesso di sentirmi figlia e di voler essere io quella accudita. Mi veniva spontaneo pensare che essendo piú vecchi di me dovessero essere migliori di me, punto: una di quelle cose scritte nel destino. Dovevano essere piú consapevoli, piú forti, in grado di governare con piú criterio qualunque situazione. Ma arriva un momento in cui le parti si invertono o per lo meno si sovrappongono. Nel destino c'è scritto anche questo»\r\n\r\nQuando raggiungi l'età che avevano i tuoi genitori al tempo in cui eri un bambino, capisci quanto fossero giovani, e quanto inquieti fossero i loro cuori. In equilibrio tra nostalgia e speranza, Fabio Geda racconta con voce unica, commovente, una giornata che racchiude un'intera esistenza. Una storia che prima o poi ci attraversa, o ci sfiora, tutti. Un uomo che ha trascorso quarant'anni costruendo ponti in giro per il mondo, ed è da poco rimasto vedovo, ha preparato con cura un pranzo di famiglia. È la prima volta. Ma una nipote ha un piccolo incidente e l'appuntamento salta. Preoccupato, con addosso un po' di amarezza, l'uomo esce a fare una passeggiata. E conosce Elena e Gaston, madre e figlio, soli come lui. Si siederanno loro alla sua tavola, offrendogli la possibilità di essere padre, nonno, in modo nuovo. Trasformando una normale domenica di novembre nell'occasione per riflettere sulle imperfezioni dell'amore, sui rimpianti, sulla vita che resta.
EUR 15.20
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Il caos e l'ordine. Le lingue romanze nella storia della cultura europea
Un percorso attraverso la cultura europea che culmina in una proposta di lettura della storia umana da un punto di vista linguistico. Non è la lingua a essere un oggetto storico. È la storia a essere nel suo insieme un fenomeno linguistico.\r\n\r\nUna iniziazione insolita allo studio delle lingue romanze, cioè discese dal latino (dall'italiano al portoghese, dallo spagnolo al francese, dal sardo al romeno), attraverso alcuni dei nodi fondamentali della riflessione occidentale sul linguaggio, sulle lingue e sulla letteratura. Da opposizioni concettuali ben presenti già nella cultura classica fino ai problemi che coinvolgono l'attuale dialogo tra linguistica, evoluzionismo e neuroscienze. Un percorso attraverso la cultura europea che culmina in una proposta di lettura della storia umana da un punto di vista linguistico. Non è la lingua a essere un oggetto storico. È la storia a essere nel suo insieme un fenomeno linguistico.
EUR 19.95
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La certosa di Parma
Stendhal fu un profondo conoscitore e ammiratore dell'Italia. Vi frequentò principi, militari, dame famose, poeti e artisti. Questo romanzo, il più tipico dei suoi, racconta il nostro paese attraverso le vicende del giovane Fabrizio del Dongo, incerto tra sogni d'amore e di gloria. Sono gli anni di Napoleone, di fermenti ideali e di passioni trascinanti: Fabrizio va alla guerra ma torna presto in Italia dove comincia per lui una lunga stagione di incredibili avventure. Famosi gli episodi della battaglia di Waterloo, le descrizioni degli intrighi di Corte e della prigionia: Stendhal riesce a raccontare l'amore, l'eroismo e l'astuzia coinvolgendo i lettori e nello stesso tempo assistendo con animo distaccato allo svolgersi degli eventi, proprio lui che in questo romanzo ha trasfuso ogni sua autentica esperienza di vita.
EUR 11.88
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Il secolo della noia
Cos'è la gioia e cos'è la noia? In un certo senso, per Franca Valeri, la domanda ha a che fare con un passato ricco di realtà e con un presente avvitato su se stesso, con due secoli che sono come due mondi: il Novecento, il suo, e il Duemila, tutto nuovo. In questo confronto serrato tra due epoche c'è un solo indiscusso vincitore: la penna dell'autrice.\r\n «La vita che non costa un po' di fatica non è mai stata divertente. La fatica era ingegno, la fatica era invenzione, la fatica era amore. Non so come mi sia venuta questa parola abbastanza magica, fatica, ma il mondo era piú bello quando ce n'era molta». \r\nNelle pagine di Franca Valeri autobiografia e pensiero, ironia e intelligenza, s'intrecciano per dare vita a un'analisi lucidissima e spietata del mondo in cui viviamo. Attraverso ricordi che spaziano dal teatro ai legami affettivi, e con un passo tutto suo, Franca Valeri ripercorre gli anni febbrili del secolo scorso e li confronta con il tempo presente. L'avvento del Terzo Millennio, atteso come una promessa, può rivelarsi in un certo senso una delusione. Il fil rouge è il tema della noia con le sue molteplici sfumature, declinazioni, cause ed effetti: «Non tutte le noie sono uguali: c'è quella in cui si sbadiglia aspettando la fine del giorno senza scopo e c'è, invece, quella piú insopportabile in cui è lo scopo che si rivela noioso. La noia è un sentimento eroico, se ti afferra sulla tomba di un eroe o se lo vivi dietro un vetro in attesa di un amante ritardatario». Il secolo della noia , divertendoci e facendoci riflettere, interroga ciascuno di noi: il presente corrisponde a quello che ci aspettavamo? E in quale direzione stiamo andando?
EUR 11.40
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Le mille e una notte. Le storie più belle
In un solo volume viene antologizzata un'opera monumentale «senza età e indiscutibile come le montagne» - come scriveva Dino Buzzati - che ha permeato di sé l'intero mondo della letteratura occidentale, risultato di un'impresa culturale di eccezionale vastità e impegno. La scelta delle novelle esemplari, effettuata sulla versione integrale dell'autorevole arabista Francesco Gabrieli, offre così il meglio di questa grande commedia umana e fiabesca, che trasporta il lettore in mezzo a un gusto, un costume, una società e una natura stranamente esotica e insieme raffinata.
EUR 19.00
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Una coppia perfetta. I racconti di Hap e Leonard
Tra i tantissimi ammiratori di Joe R. Lansdale esiste uno «zoccolo duro» che, pur amando tutta la produzione dell'autore texano, ha sempre avuto un debole per la serie di romanzi che hanno per protagonisti Hap (bianco, liberal e donnaiolo) e Leonard (nero, conservatore e gay). Da Una stagione selvaggia a Sotto un cielo cremisi, i due detective dai metodi a volte spicci ma dall'etica (a loro modo) immacolata sono passati per ogni sorta di avventura, uscendone spesso malconci, sempre ilari e innamorati della loro vita e del loro mondo. La stessa cosa che accade in queste tre novelle: Le iene, Veil in visita e Una mira perfetta. Altrettanti gioielli, nei quali Hap e Leonard devono vedersela con una banda di rapinatori senza scrupoli, con la Dixie Mafia, con gli spacciatori di crack. E con la legge, sempre meno propensa a tollerare che i casi loro assegnati finiscano regolarmente in una ridda di liti, scazzottate, sparatorie. Raccolti in un unico volume appositamente per i lettori italiani, tre lunghi, esilaranti racconti che hanno per protagonista la coppia di investigatori più strambi e amati del noir contemporaneo: Hap Collins e Leonard Pine.
EUR 10.92
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L' animale femmina
Le contraddizioni delle donne, ma anche le fragilità degli uomini in un'educazione sentimentale che ribalta le dinamiche di potere, rivelando quanto siamo inermi, tutti, di fronte a chi amiamo. \r\n«Uno spiazzante gioco senza sesso che dà voce alla forza carsica del femminile». - La giuria del Premio Calvino \r\n«Un romanzo sofisticato. Un'autrice sapiente che sa raccontare quel che accade oggi con tutta la drammaticità di un presente senza filtri». - la Repubblica\r\n\r\nRosita è scappata dal suo malinconico paese, e dal controllo asfittico della madre, per andare a studiare a Padova. Sono passati sette anni e non ha concluso molto. Il lavoro al supermercato che le serve per mantenersi l'ha penalizzata con gli esami e l'unico uomo che frequenta, al ritmo di un incontro al mese, è sposato. Ma lei è abituata a non pretendere nulla. La vigilia di Natale conosce per caso un anziano avvocato, Ludovico Lepore. Austero, elegante, enigmatico, Lepore non nasconde una certa ruvidezza, eppure si interessa a lei. La assume come segretaria part time perché possa avere piú soldi e tempo per l'università. In ufficio, però, comincia a tormentarla con discorsi misogini, esercitando su di lei una manipolazione sottile. Rosita la subisce per necessità, o almeno crede. Non sa quanto quel rapporto la stia trasformando. Non sa che è proprio dentro una gabbia che, paradossalmente, si impara a essere liberi.
EUR 11.40
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Il treno dei bambini
Finalista al Premio Wondy per la letteratura resiliente 2021A volte dobbiamo rinunciare a tutto, persino all'amore di una madre, per scoprire il nostro destino. Nessun romanzo lo aveva mai raccontato con tanto ostinato candore. \r\n«Affilato e toccante» - Il Venerdì\r\n«Ci siamo letteralmente innamorati di questo romanzo di formazione così commovente. Una storia piena di tenerezza, ironia e umanità» - \r\nJuan Milà, Harper Collins\r\n«Uno di quei libri che rimangono sottopelle, che lasciano immersi nella storia anche quando l'ultima pagina si è chiusa» - Io Donna\r\n\r\n\r\n\r\nÈ il 1946 quando Amerigo lascia il suo rione di Napoli e sale su un treno. Assieme a migliaia di altri bambini meridionali attraverserà l'intera penisola e trascorrerà alcuni mesi in una famiglia del Nord; un'iniziativa del Partito comunista per strappare i piccoli alla miseria dopo l'ultimo conflitto. Con lo stupore dei suoi sette anni e il piglio furbo di un bambino dei vicoli, Amerigo ci mostra un'Italia che si rialza dalla guerra come se la vedessimo per la prima volta. E ci affida la storia commovente di una separazione. Quel dolore originario cui non ci si può sottrarre, perché non c'è altro modo per crescere.
EUR 16.62
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Uno spettro si aggira per l'Europa. Il mito del bolscevismo giudaico
Paul Hanebrink esplora la nascita, i caratteri e le conseguenze di questo mito pregno di odio e paura: dalle sue origini negli anni convulsi successivi alla grande guerra all'avvento del nazismo, dall'intreccio con la memoria dell'Olocausto fino alla sopravvivenza nelle fantasie cospirative dell'estrema destra europea e americana. \r\n\r\n\r\n «Questa interpretazione magistrale delle origini e della traiettoria del mito del bolscevismo giudaico è molto piú di un nuovo classico della storia del XX secolo. Alla luce della politica dell'esclusione e dell'islamofobia che investe oggi l'Europa, questo libro è un monito necessario per il nostro tempo»\r\n\r\n. Per gran parte del XX secolo, l'Europa è stata perseguitata da una minaccia scaturita dalla propria immaginazione: il bolscevismo giudaico. Questo mito - che riteneva il comunismo un complotto ebraico volto a distruggere le nazioni d'Europa - era una fantasia paranoica, eppure i timori di una cospirazione giudaico-bolscevica si affermarono dopo la Rivoluzione russa e si diffusero in tutta Europa. E durante la Seconda guerra mondiale tali paure contribuirono a seminare la morte, l'odio e l'orrore. Il racconto di Paul Hanebrink inizia con i movimenti controrivoluzionari che turbavano l'Europa alla fine della Prima guerra mondiale. Fascisti, nazisti, cristiani conservatori e molti altri europei, terrorizzati dal comunismo, immaginavano i bolscevichi ebrei come nemici sul punto di varcare i confini per sovvertire l'ordine dall'interno con le loro idee devastanti. Negli anni che seguirono, il bolscevismo giudaico fu un'arma politica potente e facile da usare. Dopo l'Olocausto, quello spettro, lungi dal morire, semplicemente si modificò, diventando uno dei componenti della guerra fredda. Dopo un'ennesima trasformazione, persiste ancora oggi su entrambe le sponde dell'Atlantico nella politica tossica del nazionalismo di destra rivitalizzato. La funesta invenzione che il comunismo fosse in realtà un complotto ebraico volto a conquistare e distruggere l'Europa ebbe nel secolo scorso il suo tragico culmine nello sterminio di milioni di esseri umani. Un'idea che, rielaborata a piú riprese nel corso dell'intero secolo, non ha mai cessato di alimentare varie ideologie e programmi politici. Paul Hanebrink esplora la nascita, i caratteri e le conseguenze di questo mito pregno di odio e paura: dalle sue origini negli anni convulsi successivi alla grande guerra all'avvento del nazismo, dall'intreccio con la memoria dell'Olocausto fino alla sopravvivenza nelle fantasie cospirative dell'estrema destra europea e americana.
EUR 28.50
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L'inverno più nero. Un'indagine del commissario De Luca
Tre omicidi su cui il commissario è costretto a indagare per conto di tre committenti diversi e con interessi contrastanti. Convinti che solo lui possa aiutarli.«Alle 17:10, al primo calare del sole, il coprifuoco avrebbe trasformato il suk dentro le mura di Bologna in una città fantasma, accecata dall'oscuramento e muta, a parte gli scarponi delle pattuglie o quelli dei partigiani. Ma fino a quel momento, quella casbah fradicia e sporca, che scoppiava di voci rombando sorda come un treno in una galleria, brulicava di gente che cercava qualcosa, la neve, il burro, una sigaretta, un attimo in piú per superare quello che per tutti, dall'inizio della guerra, forse da sempre, era l'inverno piú ruvido e freddo. L'inverno piú nero.»Per risolvere un caso De Luca è disposto a tutto, perfino a vendere l'anima al diavolo. Questa volta, però, ha l'occasione di fare la cosa giusta nel modo giusto. 1944, Bologna sta vivendo il suo «inverno piú nero». La città è occupata, stretta nella morsa del freddo, ferita dai bombardamenti. Ai continui episodi di guerriglia partigiana le Brigate Nere rispondono con tale ferocia da mettere in difficoltà lo stesso comando germanico. Anche per De Luca, ormai inquadrato nella polizia politica di Salò, quei mesi maledetti sono un progressivo sprofondare all'inferno. Poi succede una cosa. Nella Sperrzone, il centro di Bologna sorvegliato dai soldati della Feldgendarmerie, pieno di sfollati, con i portici che risuonano dei versi degli animali ammassati dalle campagne, vengono ritrovati tre cadaveri. Tre omicidi su cui il commissario è costretto a indagare per conto di tre committenti diversi e con interessi contrastanti. Convinti che solo lui possa aiutarli.
EUR 17.10