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Mecenati e pittori. L'arte e la società italiana nell'epoca barocca
Storia dell'arte, storia degli uomini, storia delle idee: nelle pagine di "Mecenati e pittori" queste e altre storie si intrecciano, formando una fittissima rete di connessioni grazie alla quale dipinti, sculture, architetture riacquistano i loro significati. Una rete tanto estesa da restituire l'immagine di una intera società, quella dell'Italia nell'età barocca. Una rete così originale e carica di futuro da rivelare il profilo di uno studioso tra i più curiosi e innovativi del Novecento europeo. Haskell era profondamente convinto non solo che la storia dell'arte dovesse esser presa e praticata tutta intera, ma soprattutto che non la si potesse sradicare dal suo vasto, complicato e affascinante intreccio con la più ampia storia della cultura. Proprio per questo "Mecenati e pittori" costituisce un riferimento esemplare di metodo. Ripubblicarlo significa rimettere uno strumento essenziale nelle mani degli studenti e degli storici dell'arte, degli storici e degli umanisti in genere. E anche di quel largo pubblico che cerca di stabilire su solide basi un rapporto con la civiltà artistica. Perché "Mecenati e pittori", ancor più che per aver aperto nuove strade alla storia dell'arte come disciplina scientifica, ha allargato e approfondito la nostra capacità di guardare, di godere e di comprendere le opere contenute nelle chiese e nelle gallerie italiane (Tomaso Montanari).
EUR 30.40
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Speranza e disperazione
La speranza è la passione del possibile, è ricerca del senso della vita. Diventa, quando il senso viene meno, il suo contrario: disperazione.La speranza ci consente di vedere la realtà con occhi non annebbiati e non oscurati dalle esteriorità e dalle consuetudini, dalle convenzioni e dalle ripetizioni, e ci consente di aprirci al futuro, liberandoci dalla ostinata prigionia del passato e del presente. Eugenio Borgna traccia un lucido percorso attraverso le tappe della letteratura, da una parte, e del suo lavoro di psichiatra, dall'altra, sul concetto di speranza. Essa è fragile ma è l'unica via per liberare l'essere umano dalla solitudine e dagli abissi dell'anima. In perenne ascolto dei suoi pazienti e in dialogo serrato con Cesare Pavese, ricostruisce l'esile figura di una delle forze più rivoluzionarie della vita.
EUR 11.40
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Il mondo salvato dai ragazzini
Un libro di grandi slanci. Un inno all'adolescenza, alla sua energia e alla sua bellezza come visione politica per cambiare il mondo.\r\n\r\n«Un manifesto politico scritto con la grazia della favola, con umorismo, con gioia» - Pier Paolo Pasolini\r\n\r\nUn libro di grandi slanci. Un inno all'adolescenza, alla sua energia e alla sua bellezza come visione politica per cambiare il mondo. Non c'è nulla nella tradizione letteraria italiana che gli assomigli anche lontanamente. Il poemetto, il teatro, la poesia visiva, il libello sono mescolati con un'alchimia che sembra far esplodere l'oggetto libro, proiettare il testo fuori dalle pagine, anche graficamente: come un appello che esca da una gabbia e vada alla ricerca dei «ragazzini» di tutto il mondo. Nel progetto morantiano di poesia come politica e come religione, in questo libro è riassunta - come in un manifesto - l'intera opera di Elsa Morante. Prefazione di Goffredo Fofi.
EUR 10.45
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Leone
Un quartiere che si chiama il Bussolo e può essere ovunque, in qualsiasi città. Oggi, ai giorni nostri. Una madre e un figlio. Lei, Katia, una donna sola di trentasei anni, presa dal lavoro, separata dal marito, pochi soldi, poco tempo, sempre di corsa, appesa a sogni nebulosi che non osa sognare fino in fondo. Lui, Leone, un bambino di sei anni solitario e timido, sottile come un giunco. Un giorno, in mezzo a tutta la gente che passa, alle auto, sotto le luci intermittenti degli alberi di Natale, si mette a pregare. E la madre scopre, con stupore e vergogna, che lo fa spesso, un po' ovunque. Si apparta, s'inginocchia, e prega. Per strada, al cinema, in bagno. Prega quand'è preoccupato, quando gli manca la nonna e il gioco del comò. O quando vorrebbe un bacio. O quando desidera aiutare qualcuno. La voce circola in fretta. Leone diventa «il bambino che prega», lo scandalo della scuola, del quartiere intero. Molti lo deridono, ma molti, anche, iniziano a confessargli i loro desideri. Come fa la vita, Leone può esaudire le richieste o deluderle, avverare i sogni o lasciarli inesauditi. Paola Mastrocola ha scritto una storia realistica e allo stesso tempo magica, in cui tutti cambiano senza sapere perché. Un romanzo capace di sorprendere a ogni riga sul piano umano e letterario. Fino a un diluvio universale in minore, piccolo e gentile, che non distrugge niente ma rinnova e addolcisce il colore delle cose.
EUR 11.40
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Salire in montagna. Prendere quota per sfuggire al riscaldamento globale
La montagna è una delle vie da percorrere per sfuggire al riscaldamento globale. Insieme alle tecnologie sostenibili, all'efficienza energetica e a una vita piú contemplativa e meno competitiva.\r\nPerché investire denaro ed energie nella ristrutturazione di una vecchia e scomoda baita nel cuore delle Alpi Cozie? Questo è il racconto di una migrazione verticale, con i suoi successi e i suoi ostacoli, per fuggire il riscaldamento globale che rende sempre piú roventi le estati nelle città. Le montagne, con la loro frescura, sono a due passi e offrono nuove possibilità di essere riabitate; e ciò attraverso il recupero di borgate abbandonate con tecniche di bioedilizia rispettose del paesaggio ma all'altezza delle necessità di agio e di connettività per poterci vivere e lavorare. Per salvarci dall'emergenza climatica e ridare spazio alla contemplazione di ciò che resta della natura. Mercalli affronta, con questo libro molto personale, il tema del riscaldamento climatico attraverso una narrazione in prima persona che racconta la propria esperienza del «salire in montagna»: il tentativo di persuadere della necessità di un cambiamento della nostra esistenza, attraverso una vicenda esemplare.
EUR 16.62
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Radical choc. Ascesa e caduta dei competenti
Funzionari, scienziati, intellettuali, manager... Chi sono gli esperti a cui abbiamo affidato la gestione delle nostre vite? Quando, come e perché ci siamo messi nelle loro mani? E cosa succede se i risultati del loro lavoro non sono all'altezza delle nostre aspettative?«Un affresco impietoso di una crisi di sistema che si allarga alla politica, all'economia e perfino alla democrazia» - Alessandro Trocino, la LetturaAffidando le nostre vite agli esperti, ne siamo anche diventati dipendenti. È una storia lunga, la storia di come l'umanità ha ridotto l'incertezza del mondo delegandone la comprensione e l'amministrazione a un'élite di individui considerati «migliori». Il Novecento ha segnato il trionfo di questi operatori specializzati, mostrando la loro eccezionale capacità di assicurare decenni di sicurezza e sviluppo, finché qualcosa si è inceppato. Di fronte ai competenti si ergono oggi i loro nemici autoproclamati: chiamiamoli populisti, perché oppongono alla retorica della minoranza istruita quella del «popolo», ai radical chic un radical choc. La domanda che pongono è urgente e merita di essere presa sul serio: a cosa servono gli esperti se non garantiscono piú gli stessi rendimenti del passato? Come i cicli economici richiedono talvolta, per ripartire, la sostituzione drastica di un parco tecnologico obsoleto con macchine di ultima generazione, anche i cicli culturali hanno bisogno periodicamente di essere resettati e riavviati. Al prezzo, va sottolineato, di un rischio colossale: perché se in rari casi questa strategia di «distruzione creatrice» permette l'inizio di una rinnovata fase di crescita, piú spesso porta invece alla catastrofe. E se fosse giunta anche per noi la fine di un ciclo?
EUR 13.30
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La matematica è politica
Chiara Valerio tesse in un pamphlet polemico un parallelo tra matematica e democrazia, due aree che non subiscono la dittatura dell'urgenza.«Con esempi e racconti La matematica è politica ci ricorda ossessivamente l'impossibilità di vivere l'ambiente culturale come un eremitaggio inaccessibile. Allo stesso modo Chiara Valerio non si concede un linguaggio complesso o stratificato, ma offre un filtro comprensibile anche a chi la matematica - come me - ha smesso di studiarla al liceo.» - Paolo Perrotta per MaremossoLa matematica rivista come prassi politica, e non solo come teoria, è un formidabile esercizio di democrazia: come la democrazia si fonda su un sistema di regole, crea comunità e lavora sulle relazioni. Come la democrazia, la matematica amplia ma non nega. Studiando matematica si capiscono molte cose sulla verità. Per esempio che le verità sono partecipate e pertanto i principî di autorità non esistono; che le verità sono tutte assolute ma tutte transitorie perché dipendono dall'insieme di definizione e dalle condizioni al contorno. Svolgere un problema matematico è un esercizio di democrazia perché chi non accetta l'errore e non si esercita nell'intenzione di capire il mondo non riesce né a cambiarlo né a governarlo. Chiara Valerio tesse in un pamphlet polemico un parallelo tra matematica e democrazia, due aree che non subiscono la dittatura dell'urgenza.
EUR 11.40
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Tre secondi
Per morire ci vogliono esattamente tre secondi.«Un romanzo intricato e soprendente. Una storia indimenticabile. "Tre secondi" centra il bersaglio» - New York Journal of BooksPiet Hoffmann, nome in codice Paula, è da anni un infiltrato per conto della polizia svedese. Ma Piet è anche un uomo qualunque, che ama sua moglie e accompagna a scuola i due bambini. Per stroncare il traffico di stupefacenti di una mafia dell'Est, è costretto a entrare da criminale in un carcere di massima sicurezza. Ma qualcosa va storto. A Piet, assolutamente solo, braccato a ogni passo, sembra non essere rimasta scelta: se vuole proteggere la sua famiglia, deve diventare criminale in tutto e per tutto.
EUR 9.75
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Lettere dal carcere
Con un ricco album di documenti e immagini fotografiche«La testimonianza di un combattente gracile che non si arrese mai» - La Lettura\r\nLettere dal carcere è un libro unico. Forse interminabile. E un libro postumo, la cui prima edizione ho sotto mano, un libro di famiglia, come lo è per non poche famiglie italiane. La sua storia, come spiega Francesco Giasi nell'introduzione, inizia il giorno dopo la morte del suo autore, avvenuta a Roma il 27 aprile 1937. La prima edizione contava 218 lettere. Qui sono 511, di cui 12 inedite. E la storia personalissima di un pensiero conteso fra logiche di apparato, libertà di visione, dolore e tenacia di impegno. Le lettere corrono parallele alla stesura dei Quaderni del carcere, che rappresentano a loro volta una delle vette del pensiero saggistico italiano del Novecento, tradotti e studiati in tutto il mondo. Ne costituiscono il parallelo esistenziale e, forse, la premessa e la condizione. In tutte le sue edizioni, per merito dei o nonostante i suoi curatori, Lettere dal carcere è sempre apparso al suo lettore non come un libro-archivio, ma come un'opera compiuta e autonoma, perché autoritratto di un pensiero vivente nel suo divenire, nel suo dispiegarsi, ma anche nella sua novità radicale. L'ultima lettera della prima edizione (qui 442) era diretta al figlio Delio: «... mi sento un po' stanco e non posso scriverti molto. Tu scrivimi sempre e di tutto ciò che ti interessa nella scuola. Io penso che la storia ti piace, come piaceva a me quando avevo la tua età, perché riguarda gli uomini viventi e tutto ciò che riguarda gli uomini, quanti piú uomini è possibile, tutti gli uomini del mondo in quanto si uniscono tra loro in società e lavorano e lottano e migliorano se stessi non può non piacerti piú di ogni altra cosa. Ma è cosí?». Con un album fotografico.
EUR 85.50
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Invisibile
Un libro sulla rabbia giovanile, sulla passione erotica, su un implacabile bisogno di giustizia.«La prima volta che gli strinsi la mano fu nella primavera del 1967. Ai tempi frequentavo il secondo anno di università alla Columbia: ero un ragazzo ignorante e affamato di libri che coltivava la fede (o l'illusione) di diventare un giorno così bravo da potersi definire un poeta.»Nel 1967, Adam Walker ha vent'anni e studia a New York; la sua unica aspirazione è diventare poeta. Durante una festa conosce l'enigmatico professore parigino Rudolf Born e la sua seducente fidanzata, Margot, con la quale ben presto instaura una relazione. Rudolf, scoperto il tradimento, caccia la donna senza tuttavia mostrare risentimento nei confronti di Adam che continua a frequentarlo sino a quando, una sera, non assiste alla criminale esplosione della sua aggressività. Consapevole di aver vissuto un'esperienza che lo segnerà per sempre, Adam trascorre l'estate in città con la sorella, ritrovando il legame che li unisce sin dall'infanzia. In autunno Adam dovrà partire per Parigi, la città in cui è tornato a vivere Born. Adam sa bene che difficilmente potrà evitare di incontrarlo e che si dovrà cosí confrontare con la parte piú nera e imperscrutabile della propria anima.
EUR 11.40
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I dolori del giovane Werther
«Qui mi importunano con le traduzioni del mio Werther, me le mostrano e chiedono quale sia la migliore e se la storia sia vera! È una sciagura che mi perseguiterebbe anche in India» - J. W. Goethe, Viaggio in Italia«Ogni giovane desiderò amare cosí, ogni fanciulla di essere cosí amata. Un'intera generazione riconobbe in quello di Werther il proprio stato d'animo» - Thomas MannConsegnando nel 1774 all'editore Christian Friedrich Weygand di Lipsia il manoscritto del suo primo romanzo, il ventiquattrenne Johann Wolfgang Goethe si compiacque che quel suo «libretto» in forma epistolare gli fruttasse abbastanza da coprire i debiti contratti per via del precedente dramma Götz von Berlichingen. Ma I dolori del giovane Werther era destinato ad assicurare al suo autore ben altri riconoscimenti. «Il successo del libretto fu grande», scriveva un Goethe maturo nella sua autobiografia, «addirittura straordinario, soprattutto perché colse appieno lo spirito del tempo. Come infatti basta una breve miccia per far detonare un'enorme mina, cosí l'esplosione che si verificò fra il pubblico fu tanto potente perché i giovani avevano già scavato i cunicoli, e lo sgomento tanto intenso perché di ciascuno esplosero gli esasperati aneliti, le passioni insoddisfatte, i dolori immaginari». Aneliti, passioni e dolori scaturiscono da quelli del protagonista Werther, giovane d'animo sensibile e ardente, per la virtuosa Lotte dagli occhi neri, già promessa sposa di un altro uomo e dunque a lui preclusa. La frustrazione e la disperazione che ne conseguono inducono lo sfortunato amante dapprima a tentare la sublimazione del suo trasporto amoroso coltivando una fraterna amicizia con il legittimo pretendente e poi consorte di Lotte, Albert, e in seguito a spezzare il triangolo filadelfico da lui stesso architettato togliendosi la vita. Le sue gesta incendiarono la sensibilità di un'intera generazione, quella dello Sturm und Drang, che del Werther goethiano - «il primo dandy della letteratura europea, il tipo del soggetto narcisista che tutto vorrebbe afferrare e consumare, il cui vitalismo si ribalta in pulsione di morte» come si legge nella postfazione di Luigi Forte - fece il suo eroe, e della cultura ribelle che preferiva l'intensità del sentimento e l'immediatezza della natura all'aridità della ragione e delle convenzioni borghesi, il proprio manifesto. La «febbre wertheriana» che si scatenò prima in Germania e presto, al seguito delle molte traduzioni, in tutta Europa e perfino in Cina, contribuendo a fare de I dolori del giovane Werther il primo best seller internazionale, investí ogni aspetto della vita sociale e culturale, dalla moda nell'abbigliamento fino all'estenuata voluttà del suicidio, con il conseguente stigma di opera «altamente perniciosa» che tanto amareggiò il suo autore. Ma questo non impedí l'immediata e permanente consacrazione di J. W. Goethe che, nella sua critica della conformità sociale, nell'interpretazione penetrante del proprio tempo, nell'innovazione formale del romanzo epistolare a una sola voce, nella finezza psicologica dei ritratti, nella scelta ardita, scrive ancora Forte, di uno stile «ritmato e liricheggiante, con frasi smozzicate, iterazioni e libere costruzioni sintattiche che rispondono, piú che a regole grammaticali, a...
Cara Ijeawele ovvero Quindici consigli per crescere una bambina femminista
«Non dire mai a tua figlia che deve fare una cosa o che non la deve fare "perché sei una femmina". "Perché sei una femmina" non è mai una buona ragione. In nessun caso.»\r\n\r\nCosa significa essere femminista oggi? Per prima cosa reclamare la propria importanza, di individuo e di donna insieme; reclamare il diritto all'uguaglianza senza se e senza ma. E cosa significa essere una madre femminista? Non smettere di essere una donna, una professionista, una persona, e condividere alla pari la responsabilità con il proprio compagno. Mostrare a una figlia le trappole tese da chi la vuole ingabbiare per mezzo della violenza, fisica o psicologica, in un ruolo predefinito, e spiegarle che quel ruolo non ha nessun valore reale e che potrà scegliere di essere ciò che vorrà. Un manifesto necessario in un presente in cui dobbiamo imparare a vivere la differenza per poterci ancora dire umani. Traduzione di Andrea Sirotti.
EUR 9.50
I formidabili Frank
Michael Frank ci regala un ritratto strabiliante di una famiglia strabiliante, la sua.\r\n\r\n«Tenero, feroce, divertente e doloroso, uno di quei libri di cui ci si innamora. Sul serio» - Giuseppe Culicchia\r\n\r\nOgni infanzia racchiude in sé emozioni, esperienze e impressioni uniche destinate a plasmare irrimediabilmente gli adulti che saremo. Michael lo sa bene, e sa anche che la sua è stata eccezionale. È cresciuto a Laurel Canyon, sulle verdeggianti colline della Los Angeles degli anni Settanta, circondato dall'affetto delle famiglie dei genitori, legate a doppio filo essendo nate dai matrimoni di due coppie di fratelli. Ma c'è una persona in particolare che ha fatto di un'infanzia fuori dal comune il perfetto materiale per un romanzo di Henry James se avesse vissuto in California: zia Hank, una sceneggiatrice hollywoodiana dalla personalità stravagante e magnetica. Michael Frank ci regala un ritratto strabiliante di una famiglia strabiliante, la sua. I Formidabili Frank sembrano sbugiardare Tolstoj - e chi sennò potrebbe davvero permetterselo - quando scriveva che tutte le famiglie felici si somigliano. I Frank, e questo è indubbio, non sono uguali a nessun altro.
EUR 12.35
Il sorriso di Jackrabbit. Un'indagine di Hap & Leonard
In un luogo dove tutti sono nemici di tutti, solo due detective come Hap e Leonard possono decidere di cercare una ragazza che ha fatto perdere ogni traccia di sé. Anche a costo di andare a mettere il naso nella piú assurda setta dell'East Texas.\r\n\r\nNel giorno delle nozze con la sua amata Brett, mentre arrostisce hot dog per gli ospiti, Hap si vede piombare nel giardino di casa due pentecostali da manuale. Il ragazzo, tatuato, indossa un paio di jeans neri e una maglietta con lo slogan: «Bianco è giusto». La donna porta i capelli raccolti in una crocchia cosí alta da poterci nascondere dentro un frullatore. Sono la madre e il fratello della giovane Jackie Mulhaney, detta Jackrabbit, che da qualche mese sembra scomparsa nel nulla. Nessuno, tantomeno la polizia, vuole cercarla. Gli unici a raccogliere la sfida sono Hap e Leonard, senza immaginare che l'indagine arriverà a condurli nelle stanze segrete di un gruppo di assassini adoratori degli uomini lucertola.
EUR 11.40
Il diavolo sulle colline
Un romanzo di entusiasmi e passioni che ha coinvolto generazioni di lettori.\r\n\r\n«È esistita per ognuno di noi una fase simile. Un periodo in cui il mondo dei grandi era ancora una mescolanza di esperienza personale e preconcetti. In questa fase transitoria si gioca la vicenda del "Diavolo sulle colline"» - Paolo Giordano\r\n\r\nTre giovani amici lasciano la città per una vacanza nella campagna piemontese e qui, tra gite, incontri, scoperte e avventure sentono prepotente la tentazione di violare la norma, di superare il limite, nella ricerca del vizio che porterà il piú inerme, il piú giovane a esserne travolto. Se dal tempo in cui è stato scritto Il diavolo sulle colline la giovinezza è cambiata, la paura del desiderio che Pavese racconta è ancora la stessa. E identiche sono le tensioni e le fragilità di un'adolescenza sognatrice, piú portata a fantasticare che ad agire, in attesa di un evento straordinario che sconvolga la noia di giornate sempre uguali. Introduzione di Paolo Giordano. Con una postfazione di Marziano Guglielminetti; la cronologia della vita e delle opere.
EUR 10.92
Fleishman a pezzi
Toby Fleishman credeva di sapere cosa lo attendeva con il divorzio: qualche momento difficile, alcuni week-end dedicati ai figli e, soprattutto, donne. Un mucchio di donne. In effetti per un po' è andata cosí. Ma solo per un po'. Dissacrante, divertente, malizioso, erotico, profondo, Fleishman a pezzi è stato definito «Il lamento di Portnoy al tempo di Tinder». Best seller del «New York Times», finalista al National Book Award e uno dei libri dell'anno per «The New York Times Book Review», «The Washington Post», «Vanity Fair» e «The Guardian».\r\n«Non è questione di bravura: Taffy Brodesser- Akner ha occhio, la necessaria crudeltà, una scrittura vivace e personaggi senza noia. È questione di ossessione. Fleishman a pezzi non ha un solo e imperioso punto di vista. Quel che sembrava all'inizio un narratore neutro, esce dall'ombra rivelando i suoi legami con i Fleishman» - Mariarosa Mancuso, Robinson\r\n«Il romanzo che ha rinnovato la narrativa sulle peripezie della vita matrimoniale» - The New York Times Book ReviewLa fine di un matrimonio non è quasi mai una faccenda semplice. Eppure Toby Fleishman pensava di essersela cavata. Il lavoro non fa che regalargli soddisfazioni e le app di incontri gli hanno aperto un mondo. Medico di successo, ancora in forma e di nuovo single, viene conteso a colpi di selfie: sul cellulare ha una rassegna di gambe, décolleté, biancheria intima. Tutto perfetto, insomma, non fosse che di punto in bianco l'ex moglie decide di sparire mollandogli i ragazzini. Due figli da gestire, pazienti e capi pieni di pretese e una turbolenta vita sentimentale: davvero troppo per non ritrovarsi sull'orlo di una crisi di nervi.
EUR 18.52
Conversazione nella «Catedral»
Il romanzo di una città e dei suoi deliri.Santiago Zavala - giovane giornalista della «Crónica» che tutti chiamano Zavalita - torna a casa dal lavoro e trova la moglie in lacrime: le hanno strappato di mano il cagnolino Batuque. Zavala lo va a riprendere al canile e il destino gli fa trovare, fra i dipendenti di quel luogo che sembra piuttosto un macello, Ambrosio, per molti anni autista di famiglia. Insieme vanno a bere una birra a «La Catedral», sordido locale di periferia, e dal loro dialogo viene fuori un'immagine globale della società di Lima - ma anche peruviana, e latinoamericana - negli anni Cinquanta e Sessanta. Pubblicato nel 1969, Conversazione nella «Catedral» è un romanzo dalla costruzione articolata e travolgente, in cui le inquadrature sono «montate» in successione martellante, come in un film d'azione: un vero e proprio affresco storico.
EUR 17.58
Racconti del Giappone
Per noi che lo guardiamo da questa parte del mondo il Giappone è una vertigine, il luogo delle contraddizioni in equilibrio, dove gli antichi templi buddisti riposano all'ombra dei grattacieli e i ciliegi in fiore splendono dal finestrino di un treno che sfreccia veloce. Il Giappone ci seduce con i suoi giochi di prestigio, pensiamo di afferrarlo e un attimo dopo è già scomparso. Ma questi venticinque grandi racconti regalano occhi nuovi: ci ritroviamo a passeggiare per le vie di un paesino di pescatori o tra le luci al neon della notte di Tokyo, rapiti dallo sfarzo della corte imperiale e dalle atmosfere fumose di vecchie case da tè. Eppure non c'è scampo, storia dopo storia il mistero del Giappone rimane insondabile e noi finiremo per perderci ancora nei suoi cerchi infiniti.Curata dalla traduttrice italiana di Murakami Haruki, questa raccolta ci porta dritti al cuore di un Paese che non smetteremo mai di desiderare, né di leggere. Una selezione di grandi scrittrici e scrittori per scoprire i contrasti e i segreti che rendono il Giappone un luogo unico al mondo. Come in un gioco di specchi, il palazzo imperiale raccontato da Sei Shōnagon mille anni fa ci sembrerà in vita tutt'ora, mentre Nagai Kafū e la sua gita al giardino delle peonie brillano di una luce antichissima, anche se siamo all'inizio del Novecento. Angela Carter racconta la fine di un amore nella città ostile, Buzzati mette in scena un continuo sciamare di spiriti e fantasmi, Italo Calvino prova a decifrare l'enigma di un'anziana signora durante un viaggio in treno. E se la Tokyo di Yoshimoto Banana è imprevedibile come un incontro notturno in metropolitana, quella di Hayashi Fumiko accoglie le piccole vite che si snodano intorno a un quartiere di baracche e vento gelido. Lafcadio Hearn ci rivela la bellezza di Kyoto e dei suoi templi, ma subito dopo Cees Nooteboom ne smaschera l'inafferrabilità per noi che siamo di passaggio. E ancora, Marguerite Yourcenar intervista un attore di teatro kabuki che impersona una geisha, Léna Mauger indaga su chi sceglie di far perdere le proprie tracce, Ercole Patti e Alex Kerr sbirciano gli interni delle case tradizionali… Una galleria di scrittrici e scrittori di tutto il mondo che prestano il loro sguardo al Paese del Sol Levante e al suo racconto, confermando ancora una volta quello che molti di noi già sapevano: per chi ama la letteratura, il Giappone è il Paese della meraviglia.
EUR 18.52
Haiti. Storia di una rivoluzione
Ad Haiti fra il 1791 e il 1804 per una volta gli schiavi neri rovesciarono un regime coloniale dando vita a una nazione indipendente. Una nitida ricostruzione di quegli eventi e del contesto storico, giuridico, economico e politico del sistema schiavistico che scatenò una rivoluzione, i cui effetti arrivano fino a oggi.\r\n«Nel saggio Jeremy Popkin ripercorre le tappe dell'insurrezione, unica a sopravvivere tra le tante rivolte abolizioniste. Ne esce fuori un attento quadro della situazione sociale, politica ed economica, che non trascura la cornice internazionale fondamentale per comprendere il percorso e gli esiti di quelle vicende» - Michaela Valente, La Lettura\r\nJeremy Popkin illustra con chiarezza i concitati eventi della Rivoluzione haitiana, dalla rivolta degli schiavi nella colonia francese di Saint-Domingue nel 1791, con la progressiva affermazione del suo importante leader, Toussaint Louverture, alla Dichiarazione d'indipendenza di Haiti nel 1804 e al suo consolidamento nei decenni che seguirono. Mettendo a frutto gli studi piú recenti, oltre a quelli svolti direttamente dall'autore, il libro presenta un meticoloso resoconto cronologico dei complessi contesti storici e sociali che determinarono la rivoluzione, prestando la dovuta attenzione alle importanti tematiche sottostanti a uno dei piú decisivi eventi della storia moderna.
EUR 26.60
Roma 1943
«Opera di grande giornalismo e di intensa testimonianza morale, "Roma 1943" - pubblicato per la prima volta nel 1945 - resta, a mio parere, un modello inarrivabile (forse, unico) di cronaca autentica, di verità essenziale che poco o nulla ha a che vedere con la tradizione spesso dissimulatrice del giornalismo italiano. Ne era consapevole lo stesso Monelli: "Mi pare che da questa cronaca pur scarsa e lacunosa esca già una lezione terribile per tutti noi: spesso, scrivendo, mi pareva di fare un doloroso esame di coscienza". La consapevolezza dell'autore è stata la condizione intellettuale indispensabile per fare di "Roma 1943" quello che è realmente: un libro di storia. Scritto, però, come dovrebbero sempre gli storici; cioè con rispetto per lo stile. Ma vi è di più. "Roma 1943" è anche un'opera strana, piacevole, che tiene saldamente il lettore dalla prima all'ultima pagina». (Lucio Villari)
EUR 13.30