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Lo spazio bianco
Maria ha superato da poco i quarant'anni, vive a Napoli, lavora come insegnante in una scuola serale e un giorno, al sesto mese appena di gravidanza, partorisce una bambina che viene subito ricoverata in terapia intensiva neonatale. Dietro l'oblò dell'incubatrice Maria osserva le ore passare su quel piccolo corpo come una sequenza di possibilità. Niente è più come prima: si ritrova in un mondo strano di medicine, donne accoltellate, attese insensate sui divanetti della sala d'aspetto, la speranza di portare sua figlia fuori da lì. Nei giorni si susseguono le mense con gli studenti di medicina, il dialogo muto con i macchinari e soprattutto il suo lavoro: una scuola serale dove camionisti faticano su Dante e Leopardi per conquistarsi la terza media. La circonda e la tiene in vita un mondo pericolante: quello napoletano, dove la tragedia quotidiana si intreccia con la farsa, un mondo in cui il degrado locale è solo la lente d'ingrandimento di quello nazionale.
EUR 10.45
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La vita accanto
Rebecca è nata irreparabilmente brutta. Sua madre l'ha rifiutata dopo il parto, suo padre è un inetto. A prendersi cura di lei, la zia Erminia, il cui affetto però nasconde qualcosa di terribile, e la tata Maddalena, affettuosa e piangente. Ma Rebecca ha mani bellissime e talento per il piano. Grazie all'anziana signora De Lellis, Rebecca recupera un rapporto con la complessa figura della madre, scoprendo i meccanismi perversi della sua famiglia. E nella musica trova un suo modo singolare di riscatto, una vita forse possibile. La Veladiano racconta senza sconti l'ipocrisia, l'intolleranza, la crudeltà della natura, la prevaricazione degli uomini sulle donne, l'incapacità di accettare e di accettarsi, la potenza delle passioni e del talento.
EUR 11.40
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L' arte di perdere
Naïma è francese e pensa di non avere nulla in comune con quel paese sulla riva opposta del Mediterraneo. Fino a quando per lavoro non è costretta a visitare l'Algeria e decide di conoscere meglio la travagliata storia della sua famiglia. \r\n\r\n«L'arte di perdere ricompone i tasselli mancanti di una famiglia, raccontando in che modo - in un battito di ciglia - si può perdere l'equilibrio e finire dalla parte sbagliata della Storia.» - Le Monde\r\n\r\nNaïma si sente francese e non si è mai interrogata sul passato della sua famiglia. Per lei l'Algeria è una filastrocca incomprensibile cantata dalla nonna, i capelli ricci ereditati da suo padre, la schiera di zii e zie riuniti per i banchetti a base di couscous. Ma cosa significa che suo nonno era un harki ? E per quale motivo suo padre non ha mai voluto parlarle della sua infanzia? L'arte di perdere è la storia di un lungo silenzio e della volontà di colmarlo. Attraverso il ritratto indimenticabile di tre generazioni, Alice Zeniter canta l'amore di una famiglia prigioniera di un passato tenace e di una struggente voglia di libertà. « L'arte di perdere ricompone i tasselli mancanti di una famiglia, raccontando in che modo - in un battito di ciglia - si può perdere l'equilibrio e finire dalla parte sbagliata della Storia». Alí ha perso tutto. Eppure non ha mai creduto che la Storia potesse riservargli qualcosa di brutto. Non a lui che è sopravvissuto alla battaglia di Montecassino combattendo per la Francia. Non a lui, a cui il cielo ha - letteralmente - donato un torchio e Dio un primogenito bello e sano come Hamid. Ma quando nel 1962 l'Algeria ottiene l'indipendenza, Alí non è piú l'uomo onorato e rispettato del suo piccolo villaggio. Ha dovuto collaborare con gli oppressori francesi: ora nuovi oppressori lo perseguitano in nome di un'altra bandiera. Alí deve lasciare per sempre - ma questo ancora non lo sa - gli uliveti della sua amata montagna in Cabilia. Hamid è ancora piccolo quando perde tutto per la prima volta. O meglio, scambia tutto quello che ha: l'innocenza per lo spettacolo delle torture della guerra civile, la casetta sul crinale per una tenda in un desolante campo d'accoglienza, i suoi fieri genitori per due ombre svuotate da un'anonima banlieue francese. Di quello sradicamento Hamid finisce per farne una religione, condannando il paese della sua infanzia all'oblio e se stesso alla condizione permanente di straniero. Naïma ha perso l'Algeria prima ancora di poterla avere. Perché il padre Hamid non ha mai voluto raccontarle niente, sua nonna non parla la sua lingua, la metà dei suoi zii è nata in Francia, suo nonno Alí è morto da tempo e in fondo va bene cosí. Naïma è francese e pensa di non avere nulla in comune con quel paese sulla riva opposta del Mediterraneo. Fino a quando per lavoro non è costretta a visitare l'Algeria e decide di conoscere meglio la travagliata storia della sua...
Il coraggio di dire no. Conversazioni e interviste 1963-2007
La guerra in Russia, il ritorno a casa, il lavoro, la stesura dei suoi libri, la storia d'Italia e, naturalmente, la forza commovente della natura: Giuseppe Mendicino mette insieme quarant'anni di interviste a Mario Rigoni Stern, regalandoci il ritratto di un autore che consegna al pubblico non soltanto la sua opera e le riflessioni sulla scrittura, ma anche la sua altissima coscienza morale e civile. Un Rigoni Stern che non si sottrae, che spiega, precisa, discute, prolungando nelle interviste l'arte di un racconto epico fondato sulla memoria. E che affronta questioni politiche, etiche e civili del ventesimo secolo con la dolorosa lucidità di un uomo che è stato testimone di uno dei momenti più bui della storia del nostro Paese.
EUR 11.40
Racconti parigini
Hemingway senza un soldo fra bistrot e librerie, Proust a Versailles per la festa del secolo, Buzzati alle prese con la sua personale Torre Eiffel, Perec in Saint-Sulpice per un nuovo esperimento... Attraverso le loro storie e le loro parole, Corrado Augias ci guida in un viaggio di scoperta per la città piú raccontata del mondo. Perché Parigi è una festa mobile, che «non avrà mai fine». \r\n\r\nGli ampi boulevard, le luci infinite, gli spettacoli piú arditi, le avanguardie piú innovatrici, e poi la disinvoltura dei costumi, la ricchezza e il disordine della vita artistica, lo stile dispensato in ogni minimo dettaglio... Nessuno scrittore dell'Otto e Novecento ha saputo resistere al richiamo di Parigi, e tutti hanno lasciato traccia del loro incantamento in racconti e romanzi entrati di forza nell'immaginario globale, al punto che oggi è impossibile visitarla per la prima volta senza avere l'impressione di conoscerla da sempre. Corrado Augias, parigino di adozione e fine conoscitore della storia anche artistica della città, ha raccolto venti fra i racconti piú belli su Parigi: da Balzac a Zola, da Gertrude Stein a Vila-Matas, da Irène Némirovsky a Benjamin, una carrellata di storie, visioni e descrizioni che ne celebrano la grandezza e ne illuminano i misteri nascosti. Perché la città delle luci non è priva di ombre, dai grandi romanzi popolari tessuti su storie sinistre ai gialli affidati all'intuito del commissario Maigret. Parigi è città di pietra e di fantasia. Quello che si compone è un mosaico di voci e immagini, ma è anche una sorprendente guida di viaggio. Non c'è rue o arrondissement che non abbia generato un suo riflesso letterario, e attraverso le pagine dei grandi scrittori si può meglio comprendere la vera natura di Parigi, luogo dell'immaginazione prima ancora che reale, «di tutte le città del mondo, la piú vistosa e la piú invisibile». Globale come New York, misteriosa come Londra, antica (quasi) come Roma, vivace come Istanbul, Parigi è una città che ne contiene mille. È nota universalmente come ville lumière , ma forse sarebbe piú giusto dire ville littéraire , perché nessun luogo è stato amato, vissuto e decantato dagli scrittori piú di Parigi.
EUR 18.52
Vivere con i libri. Un'elegia e dieci digressioni
I libri che abbiamo letto e conservato, quelli che abbiamo accumulato, quelli che teniamo sempre con noi anche se non li abbiamo mai aperti: una biblioteca è capace di raccontare una vita a volte meglio di qualsiasi biografia. \r\n\r\n«Manguel ha tracciato una cartografia dell'eros della lettura. È\r\nil Don Giovanni delle biblioteche» - The Guardian\r\n\r\n\r\nAlberto Manguel ha scritto un'elegia struggente ma non nostalgica, dolce ma non rassegnata sul nostro amore per i libri. E su come essi siano, insieme alle librerie e alle biblioteche pubbliche, la base del vivere civile. «Manguel ha tracciato una cartografia dell'eros della lettura. È il Don Giovanni delle biblioteche». «Uno scrittore scrive quello che può, un lettore legge quello che vuole», disse una volta Jorge Luis Borges. Intendeva che il lettore gode di una libertà che allo scrittore è preclusa: libertà di immaginare e di imparare, certo, ma anche libertà di leggere o non leggere un libro, di decidere cosa è o non è un classico, di ignorare le mode o gli obblighi di lettura. Un lettore o è libero o non è. Forse non è eccessivo definire Alberto Manguel, scrittore, traduttore, critico, direttore della Biblioteca nazionale argentina, il «lettore definitivo». E infatti nel corso di una vita intera dedicata ai libri ha costruito una biblioteca personale di oltre 35 000 volumi. Ma cosa succede quando si ritrova a dover traslocare dalla sua casa nella Loira a un piccolo appartamento newyorkese? Succede che deve scegliere quali volumi portare con sé e quali lasciare in un deposito, passarli in rassegna, uno dopo l'altro, e ascoltare la loro voce. La biblioteca di Manguel, a parte una manciata di esemplari, non possiede volumi particolarmente rari: è composta tanto di umili tascabili quanto di volumi rilegati in pelle, di novità luccicanti e di malconci libri che si porta dietro in ogni trasloco fin da quando era bambino, libri belli e libri brutti. Il fatto è che i libri raccontano tutti una storia. Non solo quella che c'è scritta dentro (che a volte non è nemmeno la piú importante), ma quella che si portano dietro. Perché ogni biblioteca è un luogo di memoria: sugli scaffali si succedono non solo i volumi ma anche il ricordo di quando leggemmo quel determinato testo, la città in cui l'abbiamo comprato, la persona che ce lo consigliò, il piccolo o grande dolore che quella lettura ha saputo lenire. Una libreria è una collezione di malinconie e di gioie, un repertorio di persone amate o dimenticate, un tributo alla speranza (o all'illusione) che quell'inerme massa di carta possa in qualche modo restituirci l'immagine degli individui che siamo. Cosí, mentre imballava la sua biblioteca e ne ascoltava la voce, Manguel ha scritto questa luminosa elegia con «dieci digressioni» che è tanto un diario di letture quanto una meditazione appassionata e urgente sulla lettura nel tempo presente; un'autobiografia e una riflessione sull'importanza delle biblioteche pubbliche e delle librerie per cucire insieme il tessuto civile di una comunità; una storia d'amore e...
Il ladro di anime
Non sono state stuprate. Non sono state torturate. Non sono state uccise. Eppure sono state annientate. Uno psychothriller mozzafiato che in Germania ha venduto 500mila copie. \r\n «Per fortuna era solo un sogno. Non era nuda. E le sue gambe non erano legate a quel lettino ginecologico antidiluviano, mentre il pazzo metteva in ordine gli strumenti su un carrello arrugginito. Poi si voltò e sulle prime non riconobbe cosa teneva nella mano incrostata di sangue. Appena lo vide, volle chiudere gli occhi, ma non ci riuscí. Non poteva distogliere lo sguardo dal saldatore incandescente che si avvicinava lentamente al suo corpo». \r\n\r\n\r\n\r\nIn una clinica psichiatrica immersa nella campagna innevata alle porte di Berlino si consumano le nove ore che precedono la paura. Pazienti, medici, infermieri scoprono che il Ladro di anime, il folle che da tempo terrorizza la città si trova all'interno della struttura. Di lui si conoscono soltanto i crudeli effetti provocati da un misterioso trattamento che riduce le vittime a meri involucri, e gli ambigui indovinelli che lascia dietro di sé come macabra firma. Inizia cosí una frenetica caccia al serial killer, guidata da Caspar, un ex chirurgo che ha perso la memoria in seguito a una tragedia personale e che si troverà a far fronte a qualcosa di inaspettato e terribile. Mentre il tempo scorre inesorabile nel tentativo di neutralizzare il Ladro di anime, Caspar vede riaffiorare dal subconscio pezzi della sua vita precedente, che fanno luce sulla sua identità e sul suo passato, costringendolo a uno sconvolgente viaggio negli abissi piú oscuri della propria psiche.
EUR 12.35
L' Arminuta
Una storia estrema in cui la maternità, l'amore e l'abbandono prendono corpo nella vita di una ragazzina di tredici anni, toccando corde cosí profonde, originarie, che sembrano chiamarci per nome. Un libro che ha fatto il giro del mondo.\r\n\r\n«Una delle voci piú rilevanti, piú significative, piú letterarie del panorama italiano. L'Arminuta mi ha commosso» - Michela Murgia \r\n\r\n«C'è una scrittrice unica in Italia. Per scrivere si alza molto presto al mattino e fra le cinque e le sette procede per "lampi", come dice lei. Attraverso questi lampi, Donatella Di Pietrantonio ha scritto romanzi di grande potenza e L'Arminuta è una perla» - Matteo Nucci\r\n\r\n Per raccontare gli strappi della vita occorrono parole scabre, schiette. Di quelle parole Donatella Di Pietrantonio conosce il raro incanto. La sua scrittura ha un timbro unico, una grana spigolosa ma piena di luce, capace di governare con delicatezza una storia incandescente. È quello che accade con L'Arminuta fin dalla prima pagina, quando la protagonista, con una valigia in mano e una sacca di scarpe nell'altra, suona a una porta sconosciuta. Ad aprirle, sua sorella Adriana, gli occhi stropicciati, le trecce sfatte: non si sono mai viste prima. Inizia cosí questa storia dirompente e ammaliatrice: con una ragazzina che da un giorno all'altro perde tutto - una casa confortevole, le amiche piú care, l'affetto incondizionato dei genitori. O meglio, di quelli che credeva i suoi genitori. Per «l'Arminuta» (la ritornata), come la chiamano i compagni, comincia una nuova vita.
EUR 11.40
Uno splendido isolamento
Una terra ferita e bellissima. Una donna che mette in discussione il suo passato e il suo presente. Un uomo che combatte per un sogno di giustizia e libertà.\r\n In una grande casa, immersa nel verde sterminato della campagna irlandese, vive Josie, una donna rimasta ormai sola con i ricordi di un matrimonio infelice. Fino a quando nella sua esistenza non entra McGreevy, un membro dell'Ira inseguito dalla polizia e dall'esercito, che in cerca di un rifugio irrompe tra le mura del suo isolamento. Nell'oscurità e nel silenzio di quella casa, da cui non possono uscire, lentamente si avvicinano: lei vede in lui il figlio che non ha mai avuto, lui le fa comprendere il dramma del loro popolo. Con una scrittura potente e piena di grazia Edna O'Brien ci mostra due solitudini distanti, che si specchiano l'una nell'altra e si riconoscono, ma alle quali il destino tragico della storia non lascerà scampo. Traduzione di Anna Bassan Levi.
EUR 11.40
Niente caffè per Spinoza
Vincitore del Premio John Fante Opera Prima 2020 Lei gli legge i filosofi e gli riordina la casa, lui le insegna che nei libri si possono trovare le idee giuste per riordinare anche la vita. Perché lui è un anziano professore capace di vedere nel buio, lei una giovane donna che ha perso la bussola. «Un romanzo delicato, filosofico (ho contato quarantacinque citazioni), ironico e originale» - Brunella Schisa, Il VenerdìE mentre il sole entra a secchiate dai vetri, mentre il libeccio passa «in un baleno dall'orizzonte al midollo, modificando i pensieri e l'umore», il profumo della zuppa di lenticchie si mescola ai Pensieri di Pascal, creando tra i due un'armonia silenziosa e bellissima. «Bisogna che io legga nelle cose piccole verità universali. Ma mi occorre la sua collaborazione», dice il Professore a Maria Vittoria. E non resta che dargli ragione, perché in fondo siamo tutti responsabili della forma che imprimiamo alla felicità, nostra e degli altri. Quando all'ufficio di collocamento le propongono di fare da cameriera e lettrice a un vecchio professore di filosofia che ha perso la vista, Maria Vittoria accetta senza pensarci due volte. Il suo matrimonio sta in piedi «come una capannuccia fatta con gli stuzzicadenti» e tutto, intorno a lei, sembra suggerirle di essere arrivata al capolinea. Il Professore la accoglie nella sua casa piena di vento e di luce e basta poco perché tra i due nasca un rapporto vero, a tratti comico e mordace, a tratti tenero e affettuoso, complice. Con lo stesso piglio livornese gioioso e burbero, Maria Vittoria cucina zucchine e legge per lui stralci di Pascal, Epitteto, Spinoza, Sant'Agostino, Epicuro. Il Professore sa sempre come ritrovare le verità dei grandi pensatori nelle piccole faccende di economia domestica e Maria Vittoria scopre che la filosofia può essere utile nella vita di tutti i giorni. Ogni lettura, per lei, diventa uno strumento per mettere a fuoco delle cose che fino ad allora le erano parse confuse e raccogliere i cocci di un'esistenza trascorsa ad assecondare gli altri. Intorno c'è Livorno, col suo mercato generale, la terrazza Mascagni e Villa Fabbricotti, le chiese affacciate sul mare. E una girandola di personaggi: gli amici coltissimi del Professore, la figlia Elisa, la temibile Vally, cognata maniaca del controllo, la signora Favilla alla costante ricerca di un gatto che le ricorda il suo ex marito, i vecchi studenti che vengono a far visita per imbastire interminabili discussioni. E poi Angelo, ma quello è un discorso a parte. A poco a poco Maria Vittoria e il Professore s'insegneranno molto a vicenda, aiutandosi nel loro opposto viaggio: uno verso la vita e l'altro - come vuole l'ordine delle cose - verso la morte. Senza troppi clamori, con naturalezza, una volta chiuso il libro ci rendiamo conto che la lezione del Professore sedimenta dentro a tutti noi: dai libri che amiamo è possibile ripartire sempre, anche quando ogni cosa intorno ci dice il contrario.
EUR 16.62
Veleno. Una storia vera
Vincitore Premio Estense 2020Anche i bambini mentono. E una loro bugia può evocare l'inferno. Una vicenda giudiziaria che ha distrutto intere famiglie. Una storia toccante che si è rivelata un incredibile caso di contagio psicologico.\r\n Alla fine degli anni Novanta, in due paesi della Bassa Modenese separati da una manciata di chilometri di campi, cascine e banchi di nebbia, sedici bambini vengono tolti alle loro famiglie e trasferiti in località protette. I genitori sono sospettati di appartenere a una setta di pedofili satanisti che compie rituali notturni nei cimiteri sotto la guida di un prete molto conosciuto nella zona. Sono gli stessi bambini che narrano a psicologi e assistenti sociali veri e propri racconti dell'orrore. La rete dei mostri che descrivono pare sterminata, e coinvolge padri, madri, fratelli, zii, conoscenti. Solo che non ci sono testimoni adulti. Nessuno ha mai visto né sentito nulla. Possibile che in quell'angolo di Emilia viga un'omertà tanto profonda da risultare inscalfibile? Quando la realtà dei fatti emergerà sotto una luce nuova, spaventosa almeno quanto la precedente, per molti sarà ormai troppo tardi. Ma qualcuno, forse, avrà una nuova occasione.
EUR 17.58
Un'Odissea. Un padre, un figlio e un'epopea
«Mentre seguiamo Telemaco e Odisseo, il passato di Mendelsohn con suo padre affiora, le storie familiari s'intrecciano a quelle antiche e ci scopriamo immersi in vicende fuori da ogni tempo» - Matteo Nucci \r\n\r\nQuando Daniel Mendelsohn consente al padre Jay di seguire il suo seminario sull' Odissea , non conosce la portata del viaggio che insieme stanno per compiere. Settimana dopo settimana, il matematico ottantunenne prende posto fra le matricole del corso e sfida gli insegnamenti dell'illustre classicista, suo figlio. A semestre concluso, poi, il loro viaggio prosegue oltre le mura dell'aula, in un'improbabile crociera a tema sulla via di Itaca. Mendelsohn fa rivivere lo spirito eterno di un classico attraverso lo sguardo commosso di un figlio che dopo anni riabbraccia finalmente suo padre. E ci mostra come in quella grande storia, fatta di menzogne e perdono, fughe e ritorni, ciascuno di noi possa ritrovare la sua vita.
EUR 11.88
Atlante occidentale. Con il Taccuino di Ginevra. Nuova ediz.
Un romanzo, uscito a metà degli anni Ottanta, che fece epoca misurandosi con le scoperte della fisica e anticipando alcune mutazioni radicali del nostro tempo. Viene riproposto in questa nuova edizione arricchito dal diario inedito che Del Giudice scrisse durante i giorni del sopralluogo al Cern di Ginevra prima di scrivere il romanzo. La prefazione è di un famoso fisico italiano che al Cern ha lavorato per molti anni e che, oltre ad amare il romanzo di Del Giudice, nelle pagine del diario ginevrino ha riconosciuto colleghi, situazioni e atmosfere a lui ben note.«"Atlante occidentale" mi ha intrigato fin dal primo momento in cui l'ho avuto fra le mani, più di trent'anni fa» - Guido Tonelli«Eccolo qua il romanzo dell'incontro fra i due esploratori: lo scrittore che scandaglia gli angoli piú intimi e nascosti dell'animo umano e lo scienziato che indaga i componenti piú minuti della materia. Due mondi apparentemente distanti che nascondono in realtà insospettabili analogie. A prima vista il mondo di Pietro Brahe è quanto di piú solido e materiale si possa immaginare: acceleratori e apparati grandi come case, magneti, rivelatori, cavi e circuiti elettronici. Ma basta scavare appena al di sotto di questa superficie per scoprire che le strutture piú nascoste e recondite della materia sono elusive, hanno forme cangianti, talvolta inafferrabili. Non cosí dissimili quindi dalle impalpabili mutevolezze che rendono imprevedibile il comportamento intimo dei protagonisti dei romanzi di Ira Epstein. Fino al punto che i due punti di vista quasi si rovesciano: "lui vedeva cose di cui non c'era immagine" pensava di sé Pietro Brahe, mentre lo scrittore argomentava: "Nel mio (lavoro), come le ho già spiegato, si vede parecchio. Si vede cosí tanto che resta ben poco da immaginare". Il regno della concretezza e della realtà materiale che si rovescia, come in uno specchio, in quello dell'immaginazione e della finzione letteraria.» (dalla prefazione di Guido Tonelli)
EUR 19.00
Allacciate le cinture. I segreti del volo raccontati da un pilota
In "Allacciate le cinture" Pietro Pallini, che per più di trent'anni è stato pilota di voli intercontinentali, risponde a queste e tante altre domande, raccontando con competenza, chiarezza e sottile umorismo tutti i segreti sugli aerei e sul loro misterioso mondo. Pagina dopo pagina sfilano sotto i nostri occhi curiosità originali, informazioni precise ed esaustive, aneddoti stravaganti, narrati con enorme passione, pensati per chi ama volare e vuole sapere come può rimanere in aria un aereo, ma anche per chi ne ha paura, perché qui troverà tutte le risposte ai suoi dubbi e ai suoi timori.
EUR 11.88
Da soli
Cristina Comencini racconta tutto quello che avviene quando un matrimonio entra in crisi: la collezione dei perché (o la febbre di cancellarli), lo slancio verso il futuro (o il culto del passato), la disillusione che spunta da tutte le parti, la certezza che niente cancellerà quella storia d'amore.\r\n«Cristina Comencini ci dice che la sofferenza è di tutti, ma non lo è allo stesso modo per tutte e tutti, perché c'è una differenza irriducibile tra il modo in cui la sofferenza è rappresentata dagli uomini e dalle donne, anche se poi tutto si mescola, si sovrappone, oppure si confonde». - Pierluigi Battista \r\nCristina Comencini attraverso le parole dei suoi personaggi, costruisce una storia valorosamente sentimentale: la vita di chi, pur avendone già vissuta una, ha l'audacia di cambiare. Prima esistevano due coppie. Ora ci sono quattro adulti vivi, ricchi di rimpianti, momenti tristi e rughe allegre, sconcertati da tutta questa libertà. Ci si incontra sotto la luna, sul ponte di una nave, e ci si innamora. Venticinque anni dopo ci si lascia chissà dove e perché, senza bisogno della luna. È successo cosí anche ad Andrea e Marta e a Laura e Piero che ora, increduli, fanno i conti con la solitudine.
EUR 11.40
Le tre del mattino
Gianrico Carofiglio costruisce un indimenticabile racconto sulle illusioni e sul rimpianto, sul passare del tempo, dell'amore, del talento.\r\n \r\n«La cronaca di un itinerario di formazione che sa essere lucida e toccante» - Leonetta Bentivoglio, la Repubblica\r\n\r\n«E mi sembrava di scoprire qualcosa che in realtà era sempre stato lí» Un padre e un figlio. La storia di un incontro che li cambierà per sempre.\r\n\r\n Antonio è un liceale solitario e risentito, suo padre un matematico dal passato brillante; i rapporti fra i due non sono mai stati facili. Un pomeriggio di giugno dei primi anni Ottanta atterrano a Marsiglia, dove una serie di circostanze inattese li costringerà a trascorrere insieme due giorni e due notti senza sonno. È cosí che il ragazzo e l'uomo si conoscono davvero, per la prima volta; si specchiano l'uno nell'altro e si misurano con la figura della madre ed ex moglie, donna bellissima ed elusiva. La loro sarà una corsa turbinosa, a tratti allucinata a tratti allegra, fra quartieri malfamati, spettacolari paesaggi di mare, luoghi nascosti e popolati da creature notturne. Con una lingua netta, di precisione geometrica eppure capace di cogliere le sfumature piú delicate,
EUR 11.40
Io Khaled vendo uomini e sono innocente
Vincitore del Premio Estense 2019\r\n\r\nFrancesca Mannocchi, giornalista e documentarista che da molti anni si occupa di migrazioni e zone di conflitto, ci restituisce la sua voce. Le sue parole raccontano un mondo in cui la demarcazione tra il bene e il male si assottiglia.\r\n«Mannocchi racconta le rotte dei migranti e la situazione libica attraverso la storia di un trafficante di uomini. Mannocchi scrive dal Libano, dall'Afghanistan, dalla Libira, dalla Siria e dall'Iraq per giornali italiani ed esteri» - Robinson\r\n«Ci chiamano mercanti della morte, immigrazione clandestina, la chiamano. Io sono la sola cosa legale di questo Paese. Prendo ciò che è mio, pago a tutti la loro parte. E anche il mare, anche il mare si tiene una parte della mia mercanzia. Mi chiamo Khaled, il mio nome significa immortale. Mi chiamo Khaled e sono un trafficante». Khaled è libico, ha poco più di trent'anni, ha partecipato alla rivoluzione per deporre Gheddafi, ma la rivoluzione lo ha tradito. Così lui, che voleva fare l'ingegnere e costruire uno Stato nuovo, è diventato invece un anello della catena che gestisce il traffico di persone. Organizza le traversate del Mediterraneo, smista donne, uomini e bambini dai confini del Sud fino ai centri di detenzione: le carceri legali e quelle illegali, in cui i trafficanti rinchiudono i migranti in attesa delle partenze, e li torturano, stuprano, ricattano le loro famiglie. Khaled assiste, a volte partecipa. Lo fa per soldi, eppure non si sente un criminale. Perché abita un Paese dove sembra non esserci alternativa al malaffare.
EUR 16.15
Il lungo Ottocento. Una storia politica internazionale
Un percorso di lettura estremamente originale, capace di rendere conto dei contrasti e delle reciproche influenze delle diverse aree mondiali coinvolte in un unico, immane processo di modernizzazione.\r\n\r\n\r\n\r\nQuesto libro ricostruisce la fitta trama di trasformazioni che investirono la storia politica internazionale e l'ordine mondiale nei 150 anni compresi fra il 1770 e la fine della prima guerra mondiale, l'epoca che l'autore con efficace formula definisce «il lungo Ottocento». Al centro della narrazione, scandita in quattro stadi di crescente interconnessione globale, e che evita di considerare ancora una volta la storia del mondo come mera storia di civiltà, sono da un lato gli imperi dell'epoca in quanto complesse entità impegnate nella lotta per il consolidamento e la sopravvivenza, e dall'altro le componenti culturali, razziali e religiose delle diverse regioni geopolitiche del pianeta. Lo sguardo volutamente multiplo dell'autore tiene conto non solo della scansione temporale caratteristica di ciascuna regione (Occidente, Asia, Africa, mondo musulmano), riconoscendo l'apporto di ciascuna all'immenso processo di globalizzazione, ma anche dei collegamenti fra imperi, fra regioni e delle tendenze che coinvolgono ogni specifica area, in un concorso di forze spesso asimmetrico o squilibrato nel quale il ruolo dell'Europa, pur se importante, emerge come quello di una regione fra le altre.
EUR 21.85
A ovest di Roma
Cinico impietoso grottesco struggente autoritratto di un John Fante alle soglie della maturità. Quattro figli scansafatiche dediti alla marjuana e alla musica di Frank Zappa, una moglie annoiata, una gloriosa casa a forma di ipsilon sulla costa dell'oceano: la vita di Henry Molise, scrittore cinquantenne in crisi di ispirazione sembra destinata a una quotidianità prevedibile fatta di litigi e rappacificazioni domestiche, quando una sorpresa, un vero dono dal cielo, si unisce alla sgangherata famiglia: un gigantesco cane testardo, ottuso e frocio, il cui nome è un'iscrizione sepolcrale: STUPIDO. Con lui il tran tran di Molise scivola verso una allegra tenerissima catastrofe.
EUR 11.88
Corruzione
«Corruzione è sorprendente, un trionfo. Pensate a Il padrino, ma con i poliziotti» - Stephen King Denny Malone voleva solo essere un bravo poliziotto. Era il re della Manhattan North Special Force. L'unità che imperversava sulle strade di Harlem come un vento impetuoso spazzando via ogni immondizia. Ma ora che Malone è finito in galera, quel vento non soffia piú. Per diciotto anni Malone e i suoi erano stati in prima linea, per strada, e avevano fatto tutto il necessario per proteggere una città che si nutre di ambizione e corruzione, dove di pulito non c'è piú nessuno. Compreso Malone stesso. Ad Harlem era diventato una specie di intoccabile, che sapeva in quali armadi erano nascosti gli scheletri. Perché molti li aveva nascosti lui. All'improvviso però «la sua città, la sua zolla, il suo cuore» gli si sono rivoltati contro. E ora che è stato incastrato dai federali non gli resta che decidere chi sia meglio tradire.
EUR 14.25