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Imprenditorialità, territori e innovazione
Il volume raccoglie i contributi più significativi della decima edizione della Scuola estiva nazionale di Sviluppo Locale "Sebastiano Brusco", che si è svolta nel luglio 2015 a Seneghe, nel cuore della Sardegna, e ne riprende il titolo e il focus tematico, "Imprenditorialità, territori e innovazione". La riflessione collettiva sviluppata lungo i diciassette saggi che lo compongono si inscrive nel dibattito in corso intorno ai fattori all'origine di una nuova centralità economica e culturale del lavoro e dell'impresa, specificamente nel settore della produzione agro-alimentare neo-contadina, al fine di metterne in rilievo alcuni meccanismi virtuosi nell'organizzazione socio-spaziale dei processi economici. L'accento è posto sulle molteplici valenze del territorio, quale contesto all'interno e in ragione del quale si generano molti fenomeni di rilievo analitico e pratico: la costruzione di una specifica accezione di qualità dei prodotti agro-alimentari; la creazione di legami convincenti tra i paradigmi concettuali della Tradizione e dell'Innovazione; la strutturazione di reti di impresa; la configurazione di filiere territoriali competitive, da quelle di prossimità a quelle globali parzialmente de-materializzate lungo i canali telematici; la generazione di processi imprenditoriali multifunzionali innovativi; la declinazione di esperienze multiformi di innovazione sociale; la ricerca di un equilibrio tra la competizione su un mercato profondamente volubile e la strutturazione sedimentata della piccola impresa, dove restano centrali i meccanismi di genere e generazionali, a base familiare; la trasmissione di saperi e competenze, innescata dal dialogo costante tra innovazione e formazione.
EUR 18.05
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Attivismo alimentare in Sardegna. Luoghi, sapori e comunità
La prospettiva di questo volume è quella dell'antropologia dell'alimentazione. Il libro è uno studio etnografico, condotto nella città di Cagliari, dell'attivismo alimentare (food activism), cioè delle mobilitazioni attivate nel campo dell'alimentazione, in quanto tentativo pubblico di promuovere la giustizia economica e sociale attraverso il cibo. La sua finalità è approfondire la conoscenza del mondo degli "attivisti alimentari", che lavorano per un cambiamento strutturale all'interno delle istituzioni, accomunati dal desiderio di resistere al sistema agroindustriale che domina sempre più nell'approvvigionamento del cibo in tutto il mondo. Parte da un case study etnografico sulla costellazione di movimenti alternativi focalizzati intorno alle pratiche di scambio e consumo di cibo nel capoluogo della Sardegna, che coinvolge soggetti legati al mondo della produzione (aziende agricole, cooperative, fattorie didattiche), della distribuzione (mercati di contadini, negozi bio, GAS), del consumo (ristoranti, Slow Food). Attraverso le dense descrizioni narrative raccolte, il saggio prova a ricostruire puntualmente le azioni e motivazioni che hanno condotto attori molto variegati a cambiare il loro modo di intendere e consumare il cibo, in modo militante, mentre perseguono alternative di base al sistema agro-industriale. L'analisi si concentra su tre temi trasversali, emersi nelle interviste con gli attivisti del cibo in area cagliaritana: il significato del territorio e del luogo, l'importanza del gusto come strategia di azione, l'obiettivo di costruire "comunità" anche tramite pratiche educative.
EUR 18.05
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Oltre il capitalismo. Un viaggio attraverso i sistemi economici alternativi
Finalmente in italiano questa rassegna analitica dei sistemi economici alternativi al capitalismo avanzato, quanto mai attuale e urgente di fronte alle crisi finanziarie, alla crescente disoccupazione e all'inesorabile allargarsi delle diseguaglianze. Dialogando con la figlia indignata di fronte alle ingiustizie socio-economiche, l'autore la conduce in un tour delle possibili alternative al capitalismo, dalla Repubblica platonica al comunismo anarchico, dal socialismo azionario alla pianificazione di stampo sovietico, affrontando temi quali proprietà privata, mercato, cooperazione, welfare state, reddito universale... Approccio disincantato e non dogmatico, linguaggio accattivante e adatto al grande pubblico, impianto scientifico solido quanto raffinato, fanno di questo testo una lettura godibile, indispensabile per orientarsi in una delle questioni cruciali del nostro tempo: un'altra organizzazione della produzione e del consumo è davvero possibile?
EUR 17.10
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Etica dell'interpretazione
In questi saggi che videro la prima pubblicazione nel 1989 nella storica collana 'Ermeneutica' da lui stesso fondata e diretta, Gianni Vattimo delinea i fondamenti dell'etica dell'interpretazione che il celebre filosofo avrebbe sviluppato e approfondito con successo negli anni successivi. Mettendo in primo piano l'ermeneutica come idioma comune della cultura contemporanea e i suoi legami con i tratti postmoderni della società, Vattimo propone una visione dell'etica che recupera, in termini secolarizzati, sia le esigenze di universalità dell'etica tradizionale, sia gli elementi ascetici della morale ripensati alla luce di una ripresa, oltre che di Nietzsche e Heidegger, di Schopenhauer. E si afferma come uno degli interpreti più significativi dell'ontologia ermeneutica che ha contrassegnato una stagione importante del dibattito filosofico italiano e internazionale, facendo di questo volume un long seller meritevole di essere riproposto, a trent'anni di distanza, con un saggio di Emilio Corriero, anche come occasione per fare il bilancio di quella stagione.
EUR 13.30
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Postille a Derrida
Un testo fondamentale su Jacques Derrida (1930-2004), uscito esattamente 30 anni fa, proprio alla vigilia del passaggio di Ferraris dal relativismo ermeneutico al “nuovo realismo”. Con Derrida, Ferraris ha intrattenuto un rapporto di ricerca e amicizia, e in questo volume ricostruiva il periplo teorico del maestro, nonché del dibattito che, da un trentennio circa, aveva luogo intorno all'idea di decostruzione, discutendone gli aspetti teoricamente salienti ma anche documentandoli attraverso le indispensabili pezze d'appoggio bio-bibliografiche. Un volume che non ha mai cessato di essere richiesto da studenti e studiosi, e che si è deciso oggi di pubblicare in una nuova edizione arricchita da una prefazione originale dello stesso Ferraris.
EUR 20.90
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Nietzsche e le scienze
In questo libro sono raccolte le lezioni che Francesco Moiso tenne nell'anno accademico 1998-1999 all'Università Statale di Milano, dove Friedrich Nietzsche viene fatto dialogare con i più importanti esponenti delle scienze del suo tempo, chimici, biologi, fisici, medici. Ne emerge un'inedita figura di Nietzsche "filosofo della natura", originale interprete del procedimento morfologico goethiano, nonché epistemologo eterodosso formatosi nel dibattito sull'eredità del criticismo kantiano. Con un saggio di Carlo Gentili, che aggiorna il quadro degli studi su Nietzsche come filosofo della natura.
EUR 22.80
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Volontà d'amore. L'estremo comando della volontà di potenza
Pensato come «la 'naturale' continuazione di Vertigini della ragione», ossia come l'approfondimento del legame che unisce il pensiero di Schelling e Nietzsche, là indagato più sul piano dei confini e degli esiti della razionalità moderna e qui invece trattato a partire dalla dinamica della natura da cui tutto origina e segue, Volontà d'amore mette a fuoco l'Amore che comanda e attiva quella dinamica nel suo imprescindibile nesso con la Volontà. Attraverso un percorso ascrivibile a una particolare forma di filosofia della natura, questo libro dà continuità e solidità a quel plesso teorico rinvenuto attorno all'asse Schelling-Nietzsche-Heidegger capace di dar conto della crisi del razionalismo moderno - conservando però tutte quelle risorse utili ad attraversare e superare le derive postmoderne nella direzione di una forma di 'filosofia positiva' - e di offrire l'occasione per un ripensamento delle nuove forme di relazione per le società secolarizzate.
EUR 17.10
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L'archetipo cieco. Variazioni sull'individuo moderno
L'idea che attraversa questo libretto è che la modernità possa essere intesa come l'età dell'archetipo cieco. Questo non significa affatto che si abbia a che fare con un tempo davvero moderno secondo la vulgata più corriva, con un'età cioè che funziona proprio perché ha rinunziato a ogni arcaismo. Si tratta bensì di un'epoca nevrotica che vive di e in ciò che manca e al quale non ha più accesso. Né l'archetipo la illumina, né essa riesce a trovare da sola le risorse per far luce. Esso si trasforma oggi in un pullulare di icone instabili che non riescono, se non per tempi brevissimi, a divenire dei modelli. Il mercato ha stravolto l'archetipo, producendone mille e mille, ma non ne ha messo a tacere la fascinazione che anzi si è fatta sempre più influente e suggestiva.
EUR 15.20
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Historia Magistra. Rivista di storia critica (2020). Vol. 32
"Historia Magistra" nasce nella primavera 2009, sulla base dell'esperienza dell'attività svolta dall'Associazione per il Diritto alla Storia, da cui prende il nome, costituitasi presso l'Università di Torino fin dall'anno 2000, su impulso di un gruppo di studenti, sotto la presidenza di Angelo d'Orsi, ora direttore della testata. La rivista ha un profilo teorico preciso che si può riassumere in tre punti: 1) la Storia costituisce un diritto fondamentale per tutti gli esseri umani; 2) la Storia è una scienza il cui compito è assicurare la conoscenza dei fatti di cui si occupa; 3) la Storia non è una disciplina fra le altre, ma è il binario su cui tutte si muovono, il "faro che illumina ogni nostra conoscenza", per dirla con Karl Marx. "Historia Magistra" intende davvero essere un luogo di elaborazione di sapere critico, del quale la scienza storica sia il sottofondo, ma che si esplichi lungo tutte le direttrici possibili della ricerca volta a produrre conoscenza, in ogni sua forma. Rivista "schierata" a difesa della Storia e del suo diritto/dovere di ricercare la verità; ma anche a difesa di valori ritenuti imprescindibili, valori morali, civili, politici, oltre che culturali: uguaglianza, giustizia, pace. Una Storia non ridotta a opinione, una Storia non violentata dagli abusi politici ma che non teme di misurarsi con gli usi pubblici, in ogni situazione, e che rivendica con forza il proprio ruolo scientifico e, insieme, civile.
EUR 21.85
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Quaderni di sociologia (2020). Vol. 82
Fondata nel 1951 da Nicola Abbagnano e Franco Ferrarotti, analizza ininterrottamente le crisi e gli sviluppi, i mutamenti e le trasformazioni della società italiana. È un punto di riferimento consolidato per l'indagine sociologica in Italia grazie alla riflessione critica sui temi, persistenti e nuovi, che si impongono alla coscienza civile. È diretta da Luciano Gallino e Paolo Ceri. Saggi di: Paola Arrigoni, Lavinia Bifulco e Davide Caselli, Andrea Rubin, Beatrice Zani.
EUR 31.35
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Studi francesi. Vol. 192
Fondata da Franco Simone nel 1957, «Studi Francesi» pubblica articoli, testi e documenti inediti che contribuiscono agli studi specialistici e al dibattito critico su tutti i periodi della letteratura e della storia culturale francese. In ogni fascicolo un'ampia «Rassegna bibliografica» offre un ricco e dettagliato aggiornamento sulla letteratura critica contemporanea, italiana e internazionale, con la schedatura sistematica di pubblicazioni riguardanti tutti gli aspetti della civiltà letteraria della Francia e del mondo francofono dalle origini a oggi.
EUR 71.25
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Il casco di sughero. Gli italiani alla conquista dell'Africa
Dapprima l'ultima arrivata nel concerto delle nazioni alla ricerca di un ruolo di comprimaria fra le grandi potenze, quindi il posto al sole per dare terra e lavoro a una popolazione in tumultuosa crescita, infine le velleità revansciste e imperiali del fascismo. Sono tre fasi della storia coloniale italiana impersonate rispettivamente da Francesco Crispi, Giovanni Giolitti, Benito Mussolini. La prima finisce con una disfatta epocale, la seconda con una colonizzazione incompiuta, la terza nel baratro della seconda guerra mondiale. Poi il paese devastato dal conflitto deve rinunciare ai suoi territori oltremare, offre una prova di buona volontà guidando la Somalia verso l'indipendenza, ma soprattutto cerca di vederci chiaro. Scopre un'amara verità, le guerre coloniali e le occupazioni smentiscono una volta ancora il mito dell'innocenza italiana. Altro che faccetta nera e bel suol d'amore: esecuzioni sommarie, spietate rappresaglie, uso di armi chimiche. Postfazione di Angelo Ferrari.
EUR 14.25
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Lusso comune. L'immaginario politico della Comune di Parigi
Per quanto sconfitta e conclusasi in una triste tragedia, la Comune di Parigi del 1871 diede voce a un possibile che si è impresso per sempre nella memoria storica: è concepibile una vita senza rapporti di servitù e sfruttamento, senza il dominio esclusivo del denaro, senza Stato e senza capitale? Con tutti i limiti e le contraddizioni che hanno contribuito alla loro sconfitta, gli uomini e le donne della Comune tentarono di dissolvere le strutture burocratiche dello Stato-nazione centralizzato. Ciò che sembrava fantasma e immagine di sogno si mostrava invece come utopia concreta. La Comune realizzò una riorganizzazione della vita quotidiana, nella sua pratica sociale, molto più rilevante di qualsiasi atto di governo: in tal senso essa è l'indicazione di uno stile di vita: «Estendere la dimensione estetica alla vita quotidiana, come richiesto sotto la Comune dalla Federazione degli Artisti, non solo rende l'arte accessibile a tutti, ma la rende anche parte integrale di qualsiasi processo creativo. Si crea una nuova relazione sensibile con i materiali - la loro consistenza, densità, malleabilità, resistenza - e con i processi lavorativi propri di ciascuno, con le tappe necessarie per la loro realizzazione e, d'altro lato, con la nuova riproduzione delle abilità di chi vi ha partecipato» (Ross). Il lusso comune è una riconfigurazione della vita quotidiana in cui - al di là di ogni separazione di classe - l'arte e la pratica del lavoro si fondono in una nuova unità vitale, in un gioco armonico.
EUR 15.20
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L'altra rivoluzione. Dal Sessantotto al femminismo
Gli studi sul movimento femminista italiano presentano ancora molte lacune, e questo volume ne colma una fondamentale: quella della comparsa del femminismo della cosiddetta “seconda ondata” (quello degli anni Settanta) da uno dei luoghi simbolo del Sessantotto studentesco (la facoltà di Sociologia di Trento). È la storia di un'altra rivoluzione e, al contempo, di una rivoluzione altra, quella delle donne. Un lavoro di ricerca che mette in dialogo la storia delle donne e la sociologia dei movimenti sociali, in cui la vicenda locale viene costantemente posta in relazione al più ampio quadro italiano, con un ricco e inedito corpus di documenti e le interviste condotte con le protagoniste. Ma anche un racconto di grande vivacità, capace di rivolgersi a un pubblico non solo specialistico.Gli studi sul movimento femminista italiano presentano ancora molte lacune, e questo volume ne colma una fondamentale: quella della comparsa del femminismo della cosiddetta “seconda ondata” (quello degli anni Settanta) da uno dei luoghi simbolo del Sessantotto studentesco (la facoltà di Sociologia di Trento). È la storia di un'altra rivoluzione e, al contempo, di una rivoluzione altra, quella delle donne. Un lavoro di ricerca che mette in dialogo la storia delle donne e la sociologia dei movimenti sociali, in cui la vicenda locale viene costantemente posta in relazione al più ampio quadro italiano, con un ricco e inedito corpus di documenti e le interviste condotte con le protagoniste. E al contempo un racconto di grande vivacità, che restituisce pienamente l'atmosfera di quegli anni attraversati da grandi passioni.
EUR 15.20
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Il silenzio dell'amianto
La nocività dell'amianto per la salute umana è ormai un dato di fatto assodato, che ha portato al bando di produzione e utilizzo in Italia e in molti altri paesi. Ma molto resta da raccontare dal punto di vista delle vittime, e questo libro-inchiesta rappresenta il contributo più ricco e completo mai realizzato in proposito. Viene fatta luce sulle dinamiche economiche e scientifiche del business dell'amianto su scala mondiale, per poi documentare in modo esaustivo le principali vicende italiane (Casale Monferrato, Broni, Taranto...) che hanno provocato tremende tragedie umane, le cui conseguenze non sono affatto concluse. Particolare attenzione è dedicata al versante giudiziario di queste vicende, portando alla luce anche con documenti inediti, gli intrecci perversi tra scienza, giurisprudenza e interessi economici, che finiscono per rendere le vittime del lavoro sempre meno visibili.
EUR 20.90
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Nel tempo delle catastrofi. Resistere alla barbarie a venire
"La temperatura sale, i ghiacci si sciolgono, montano i livelli del mare. Il riscaldamento globale impone la sua minaccia su tutti i viventi, umani e non-umani. Gaia ha fatto intrusione, ed è qui per restare. E mentre il clima muta e gli ecosistemi si degradano, crescono le diseguaglianze sociali e dilaga l'autoritarismo. È a New Orleans, nell'uragano Katrina e nella risposta politica che fu offerta a quell'evento catastrofico, che Isabelle Stengers c'invita a scorgere i segni della barbarie a venire. Non sarà lo Stato a garantirci un futuro abitabile, né alcun "capitalismo verde" ci salverà, e neppure la Scienza, oggi, sembra in grado di offrire soluzioni. Ma denunciare non è più sufficiente. Si tratta, invece, di cercare le risorse per cominciare a nutrire - qui e ora - i germi di un futuro diverso da quello a cui lo stato di cose presente pare inesorabilmente destinarci. I movimenti che hanno lottato contro l'introduzione delle colture OGM sul suolo europeo, le pratiche sperimentali degli scienziati che si ribellano all'«economia della conoscenza», le invenzioni degli informatici che resistono all'appropriazione capitalistica del proprio sapere - sono solo alcuni degli esempi discussi da Stengers nelle pagine di questo libro. Nessuno di essi potrebbe oggi offrirci, beninteso, garanzie di portata generale; il bagaglio d'esperienze che essi custodiscono, tuttavia, rappresenta un contributo prezioso per chi voglia impegnarsi nella costruzione di un futuro che non sia barbaro."
EUR 12.82
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Historia Magistra. Rivista di storia critica (2020). Vol. 33
“Historia Magistra” nasce nella primavera 2009, sulla base dell'esperienza dell'attività svolta dall'Associazione per il Diritto alla Storia, da cui prende il nome, costituitasi presso l'Università di Torino fin dall'anno 2000, su impulso di un gruppo di studenti, sotto la presidenza di Angelo d'Orsi, ora direttore della testata. La rivista ha un profilo teorico preciso che si può riassumere in tre punti: 1) la Storia costituisce un diritto fondamentale per tutti gli esseri umani; 2) la Storia è una scienza il cui compito è assicurare la conoscenza dei fatti di cui si occupa; 3) la Storia non è una disciplina fra le altre, ma è il binario su cui tutte si muovono, il “faro che illumina ogni nostra conoscenza”, per dirla con Karl Marx. “Historia Magistra” intende davvero essere un luogo di elaborazione di sapere critico, del quale la scienza storica sia il sottofondo, ma che si esplichi lungo tutte le direttrici possibili della ricerca volta a produrre conoscenza, in ogni sua forma. Rivista “schierata” a difesa della Storia e del suo diritto/dovere di ricercare la verità; ma anche a difesa di valori ritenuti imprescindibili, valori morali, civili, politici, oltre che culturali: uguaglianza, giustizia, pace. Una Storia non ridotta a opinione, una Storia non violentata dagli abusi politici ma che non teme di misurarsi con gli usi pubblici, in ogni situazione, e che rivendica con forza il proprio ruolo scientifico e, insieme, civile.
EUR 21.85
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Quaderni di sociologia (2020). Vol. 83: The color line and the history of sociology
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Ragioni comuni. Culture e religioni in trasformazione
Se il XX secolo si era confrontato con ateismo e secolarizzazione, sulla base della tradizione giudeo-cristiana, questo primo scorcio del XXI secolo affronta la sfida inedita dell'intreccio tra appartenenze culturali e religiose differenti entro una sfera pubblica condivisa. Questa forma inedita d'interconnessione determina nuovi interrogativi su diversi piani (filosofico, politico, estetico, sociologico, politico) alla ricerca di interpretazioni inedite delle tradizioni di pensiero e dei conseguenti stili di vita. Tradizione vuole dire affermazione del già stato, ripetizione di costumi, oppure significa trasmissione vitale di ciò che è prezioso per vivere umanamente e che dunque implica continui cambiamenti? Il volume, che raccoglie i frutti di un lavoro di ricerca pluriennale, sostenuto dall'Università di Trieste e dalla Regione Friuli Venezia Giulia, scommette sulla seconda ipotesi e, per avvalorarla, propone i contributi di studiosi attenti a esperienze umane in via di trasformazione.
EUR 13.30
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Sulla sindrome identitaria. Nuovi razzismi e cittadinanza attiva
Il volume presenta i risultati di due ricerche tra loro collegate, svolte tra il 2018 e il 2020, nell'ambito delle attività della Fondazione per la critica sociale. La prima, condotta da Cristina Vincenzo e Renato Foschi, è un'analisi di psicologia sociale, mediante lo strumento di questionari diffusi a livello nazionale, intorno alle forme della xenofobia e del razzismo «vecchio stile», cioè ideologicamente strutturato, nei suoi rapporti con il rifiuto dell'altro nelle sue modalità oggi meno evidenti e implicite, per così dire più discrete. La seconda, condotta da Anna Simone e Alberto De Nicola, si concentra sulla città di Roma: è un'inchiesta di taglio sociologico-etnografico, con interviste ai presidenti di alcuni comitati dei cittadini attraverso cui è possibile cogliere il lato oscuro, nelle vesti di una «lotta al degrado» - in una capitaleperaltro afflitta da mille problemi, da quelli della mobilità urbana a quelli della raccolta dei rifiuti, all'abbandono a se stessi di interi quartieri -, di talune realtà organizzate della cosiddetta cittadinanza attiva. L'introduzione di Rino Genovese, presidente della Fondazione per la critica sociale, mette a fuoco il contesto teorico generale al cui interno si è formato il gruppo di studio sulla sindrome identitaria, definendo quest'ultima come una patologia a più facce di un bisogno identitario, da parte degli individui e delle collettività, che può avere aspetti positivi o negativi, progressivi o regressivi, a seconda delle forme in cui venga a esprimersi.
EUR 17.10