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Lévi-Strauss. Fuori di sé
In occasione del centenario della nascita di Claude Lévi-Strauss, per onorare il grande maestro, Marino Niola offre una raccolta di saggi e articoli in cui alcune tra le principali voci della cultura del Novecento incontrano l'opera dell'antropologo che più ha inciso sul pensiero del secolo breve. Ne emerge un confronto serrato con diversi campi disciplinari - dalla filosofia alla sociologia, dalla storia alla critica letteraria, dalla linguistica alla psicoanalisi - a testimonianza di un pensiero da sempre fuori di sé, che travalica senza posa la sfera dell'antropologia; ulteriore attestazione dell'impossibile tracciabilità di confini fra i saperi, fra le culture. È il riconoscimento a un pensiero traboccante e quanto mai fecondo che ha scelto, con determinazione, di porsi in permanenza altrove, nel luogo proprio dell'etnologia, di questa conoscenza ai confini di ogni conoscenza che, come ha scritto Foucault, si offre programmaticamente come "perpetuo principio d'inquietudine, di problematizzazione, di critica e di contestazione": una metodica dello spaesamento, una poetica dello sguardo da lontano.
EUR 22.80
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Anatomia del corpo, anatomia dell'anima. Meccanismo, senso, linguaggio
Anatomia dell'anima è un'espressione usata correntemente nella trattatistica religiosa secentesca nel tentativo, che accompagna l'avvento della soggettività moderna, di tracciare un'immagine dell'interiorità degli uomini. Ma che immagine ci restituiscono di noi stessi le scienze contemporanee?Nel dialogo tra biologi, cibernetici, filosofi, ingegneri, neuroscienziati, psichiatri e storici della scienza si è affrontata, in maniera radicale e interdisciplinare, tale questione. Il confronto con l'animale non umano e con i robot umanoidi, le tematiche dell'identità corporea e dell'esperienza del dolore, le più recenti scoperte sul funzionamento del cervello, l'analisi delle metafore che hanno caratterizzato la storia della scienza, i sogni e le aspettative che ancora oggi muovono la ricerca rappresentano, difatti, l'occasione di interrogarsi ancora una volta su cosa sia propriamente umano. Contributi di Antonino Armato, Fiorella Battaglia, Rossella Bonito Oliva, Gilberto Corbellini, Danilo De Rossi, Riccardo De Sanctis, Fabio De Sio, Umberto di Porzio, Marcello Ferro, Graziano Fiorito, Andrea Fornai, Claudio Gentili, Antonio Giuditta, Mario Guazzelli, Roberta Igliozzi, Filippo Muratori, Elena Nardini, Giovanni Pioggia, Davide Tarizzo, Giuseppe Trautteur, Aldo Trucchio, Floriana Volpicelli. Aldo Trucchio (Università degli Studi di Napoli 'L'Orientale') lavora su questioni etiche e sul pensiero politico moderno e contemporaneo. Le sue pubblicazioni più recenti sono Come guidati da un'unica mente. Questioni di antropologia politica in Baruch Spinoza (Milano 2008), e Paura e immaginazione (curatela, con R. Bonito Oliva, Milano 2007).
EUR 22.80
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Un uomo che dorme
Terzo romanzo di Georges Perec, "Un uomo che dorme" è la storia di uno studente che la mattina dell'esame, invece di alzarsi, lascia suonare la sveglia e richiude gli occhi. Segue il racconto della sua vita ordinaria, in cui giorno dopo giorno si educa all'indifferenza per tutto: non voler più niente, vagare, dormire, perdere tempo; tenersi lontano da ogni progetto e da ogni smania; essere senza desideri, senza risentimenti, senza ribellione; leggere "le Monde" dall'inizio alla fine, senza saltare una riga, annunci matrimoniali e necrologi compresi. "Un uomo che dorme" è un romanzo in cui chiunque, leggendolo, riconosce quell'oscuro desiderio di ritirarsi dal mondo senza scomparire del tutto, diventare indifferente a ogni cosa, un fantasma trasparente che, come il protagonista del libro, vaga per Parigi senza aprire bocca, senza desiderare più nulla, tra la folla dei Grands Boulevards, per i caffè, le panchine dei giardinetti, i lungosenna, i musei, i monumenti, sonnambulo turista in casa propria.
EUR 13.30
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Paesaggi postindustriali
Il problema della dismissione industriale e della riconversione di intere aree urbane coinvolge tutte le principali città europee. Vi sono però fenomeni del tutto peculiari della cosiddetta "città adriatica". che non sono mai stati oggetto di uno studio complessivo. Se è vero ciò che sostiene l'economista Daniel Cohen, e cioè che oggi l'industria ha sostanzialmente abbandonato la società dislocando le proprie competenze a causa della globalizzazione, è altrettanto vero che è nella società postindustriale l'idea più importante della produzione. La dismissione delle aree industriali, dunque, libera aree strategiche per nuove idee di vita associata e in tal senso rappresenta una grande opportunità di trasformazione.
EUR 17.10
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Dizionario degli istituti anomali nel mondo
Nel mondo nasce ogni tanto qualche strampalatissima associazione, club, partito, accademia, scuola o simili, dalle finalità a volte ridicole, a volte insensate o stupide oltre ogni dire, che però sempre insegnano qualcosa sulla specie umana, e la sua indefessa agitazione mentale. Istituto di Demenza Volontaria, Agenzia Generale del Suicidio, Istituto Scientifico per il Regresso Umano, Camera di Scrittura per Inoperosi, Collegio della Sragione, Centro per la Diffusione delle cognizioni inutili, Società Segreta di Letteratura Portatile, per fare qualche esempio. Alcuni di questi istituti sono esistiti o esistono, altri sono allo stato ancora di ipotesi avanzata da qualche pensatore, da qualche scrittore non ortodosso, da aspiranti scienziati e aspiranti capipopolo. Nel "Dizionario degli istituti anomali" nel mondo è scritta e documentata (con foto) l'attività di ogni singolo istituto, i casi più insoliti accaduti, i casi di demenza superlativa, l'attività dei membri e i rari casi in cui si sia giunti a qualcosa.
EUR 13.78
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Mongolski bedeker
Il protagonista riceve una lettera da un amico che si è appena suicidato e che gli propone di andare al suo posto in Mongolia a scrivere una guida turistica. A Ulan Bator incontra un vescovo olandese portato lì da un sogno in cui è rimasto impigliato, incontra un ufficiale dell'armata rossa diventato buddista e gran lama, uno zombie francese dal passato lubrico, uno psicoanalista italiano di nome Andreotti, un'attrice di cinema che tutti dicono essere Charlotte Rampling. Come si intuisce la guida non sarà una guida secondo le norme turistiche. Tutto avviene all'hotel Gengis Khan, dove la vodka scorre a fiumi alimentando discussioni metafisiche sui tre tipi di tempo interiore, sulle teorie cosmologiche e sul mondo che probabilmente è un ologramma. Intanto i morti sembra abbiano formato un sindacato, e arditi accostamenti vengono fatti tra i labirinti vaginali e i caccia sovietici MIG 21. "Mongolski baedeker" (cioè guida della Mongolia) è una specie di romanzo semi-filosofico e semi-comico sull'incertezza di tutte le cose (parole comprese).
EUR 11.88
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Causazione e intenzionalità. Modelli di spiegazione causale nella filosofia dell'azione contemporanea
È possibile una spiegazione causale dei comportamenti intenzionali? Attraverso l'analisi delle più influenti teorie dell'azione, sviluppatesi negli ultimi cinquant'anni nel campo della filosofia analitica, questo volume si prefigge di dare una risposta a tale quesito. Secondo il modello di spiegazione causale classico si può render conto di un'azione in termini di cause ed effetti quando viene fornito il desiderio sulla base del quale si agisce e si fa riferimento alla credenza relativa al modo in cui realizzare tale desiderio. Si è dimostrato tuttavia che questo schema è inadeguato a spiegare l'agire umano e a risolvere alcune delle difficoltà cui va incontro la teoria causale nella spiegazione di fenomeni intenzionali come le azioni. Nella sua versione classica, dunque, la teoria causale ha lasciato scoperto il fianco alle critiche della teoria “contestualista” o “intenzionale”, secondo cui l'azione può essere compresa solo se messa in relazione ad un “contesto” di motivazioni, con le quali essa intrattiene un rapporto concettuale e non causale. Questo libro, sostenendo una visione causalista dell'azione, ha lo scopo di mostrare come sia possibile parlare di ragioni e azioni in termini di rapporti causali, nonostante l'imprescindibile carattere normativo delle descrizioni d'azioni.
EUR 17.10
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Dopo l'umanesimo. Sfera pubblica e natura umana nel ventunesimo secolo
Le trasformazioni globali del mondo ridisegnano i confini tra etica e sfera pubblica, mostrando una profonda differenza rispetto alla modernità: mentre infatti agli inizi del ventesimo secolo le rispettive sfere della morale e della politica risultavano ben differenziate, nell'era delle tecnologie informatiche e della costituzione biotecnica di spazio e tempo, etica e politica smarginano i loro confini in una terra vaga in cui vivono in una caratteristica indistinzione. D'altra parte la considerazione dell'essere umano come "animale razionale" sta anch'essa rapidamente mutando, sia a causa delle accelerazioni tecnologiche che investono la corporeità e il rapporto tra psiche e corpo, sia a causa di una nuova concettualizzazione della natura umana che proviene dalla scienza.Dunque lo spazio pubblico, dopo aver attraversato diverse epoche storiche, si ridisegna nel passaggio al "post-umanesimo", in un orizzonte inedito e imprevedibile, già intuito da Marx e da Nietzsche; poi da Bataille, Benjamin e Lacan, quindi da Deleuze e dai teorici della rete, che prefigurano un salto quantico dell'evoluzione in cui niente è più come prima.
EUR 22.80
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Il nipote di Rameau
Questo personaggio mezzo matto di Rameau è un musicista fallito, nipote del grande musicista Philippe Rameau; ed è fallito un po' in tutto, col problema ogni giorno di trovare un invito a pranzo, se no non si mangia. Aspirerebbe a fare il buffone di corte, se questo ruolo ancora esistesse; ma anche in qui è un fallimento, e fa solo il cortigiano minore tra gli altri cortigiani che mangiano alla tavola delle ricche famiglie di una Parigi settecentesca, piccola e pettegola. L'incontro tra Rameau e Diderot è immaginato nel 1761, in un caffè di giocatori di scacchi; dove si sviluppa un dialogo in cui Rameau espone la sua filosofia universale, che tutto alla fine nel mondo si riduce a sterco, trovar da mangiare e andare di corpo, su questo piano l'umanità è tutta uguale, e anche le grandi imprese, gli eroismi, le grandi opere sono modi di risolvere lo stesso problema dell'andare (possibilmente ogni giorno) di corpo.
EUR 11.88
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Leonardo Ricci e l'idea di spazio comunitario
Leonardo Ricci non è stato tanto un esponente della "scuola toscana" di architettura - il migliore della sua generazione, secondo Bruno Zevi. È stato anzitutto un grande irregolare della cultura italiana del secondo '900. Formatosi durante la II guerra mondiale all'interno di una cultura minoritaria e per molti versi radicale come quella valdese (che a Firenze contava personalità come Franco Fortini o Giovanni Klaus Koenig), nel dopoguerra sarà l'animatore di alcune esperienze sociali uniche come la comunità di Agàpe costruita facendo spaccare e trasportare le pietre a giovani ex partigiani e fascisti perché anche loro imparassero a ricostruirsi insieme; o quella di Riesi, in cui la forma costruita - pur notevolissima - è del tutto secondaria rispetto alla forma sociale di queste due piccole utopie realizzate analoghe solo ai kibbutz, ma poste agli estremi confini italiani (il Piemonte e la Sicilia occidentali). Ed è questa la chiave di lettura del saggio controcorrente con il quale Michele Costanzo riporta con forza l'idea di spazio comunitario all'attenzione di una cultura architettonica italiana smarrita di fronte alle trasformazioni conformiste del mondo globalizzato.
EUR 13.30
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Confini del racconto
Se il racconto è un genere letterario autonomo, la cui ricchezza è tale che nessun tentativo di classificarlo risulta mai completamente convincente, schemi narrativi o para-narrativi emergono negli ambiti più diversi dell'esperienza umana, nella vita quotidiana come nell'immaginario collettivo, nella pittura, nel cinema e nella musica, ma anche nella religione, nella filosofia o nella storiografia. Modalità dell'evento, della sua presenza o della sua assenza e soprattutto della sua possibile o impossibile appropriazione da parte di un soggetto, il racconto ha confini incerti e permeabili: sia all'interno - la distinzione fra i generi letterari - che all'esterno - il discorso dei vari saperi che respingono e tuttavia non riescono a eludere la narrazione. I saggi raccolti in questo volume esplorano questi confini misurando la tensione tra verità e finzione, filosofia e mito, storie e silenzi, trasformazioni, sopravvivenza e declino di quella che Benjamin chiamava la "capacità di scambiare esperienze".
EUR 22.80
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Viaggio in Gran Garabagna
In Francia Henri Michaux è già un classico consacrato nella "Plèiade", anche se è un classico piuttosto inclassificabile. "Viaggio in Gran Garabagna" (1936) è uno dei suoi primi libri, e forse il più felice tra quelli che ha scritto. È un viaggio in una terra che non esiste, attraverso popolazioni immaginate, che corrispondono ognuna a un umore, una mania, un tic. Gli Hiviniziki (ad esempio) sono la nevrastenia, la precipitazione e la fretta fatte popolazione; gli Emangloni sono tardi, contemplativi e facili al pianto come certi nostri stati d'animo depressivi. Un libro rasserenante per chi lo legge, e avventuroso; lontano erede dei "Viaggi di Gulliver" e del "Gargantua".
EUR 11.40
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Icone culturali d'Europa
Che cosa hanno a che fare le Sirene con il curry o il Bildungsroman con il tè? Cosa hanno in comune il Grande Fratello, l'Ikea e Madame Bovary, oppure Ivan il Liberatore e una strada londinese?Si tratta di icone culturali, ossia figure, luoghi, “oggetti” che hanno acquisito una presenza particolare e durevole nell'immaginario collettivo, divenendo parte di un patrimonio simbolico da cui attingono il linguaggio giornalistico e la pubblicità, la comunicazione colta e il parlare comune. Sono frammenti di racconti, rappresentazioni collettive, discorsi o pratiche culturali che, emancipati dal loro contesto di origine, agiscono autonomamente in una pluralità di altri contesti. Le vediamo circolare in orizzonti comunicativi differenti, spostarsi da uno spazio linguistico-culturale all'altro, da un'epoca all'altra, assumendo via via significati nuovi.Sono europee nel senso che è in qualche luogo dell'Europa che prendono forma e si installano nell'immaginario collettivo in quanto icone. E l'indagine della loro storia può favorire l'anamnesi di un'Europa transnazionale che aspetta di essere riletta alla luce del presente.I percorsi delle icone ricostruiti in questo volume, infatti, invitano ad abbandonare la logica della delimitazione nazionale a favore di una logica dell'interdipendenza e della molteplicità di prospettive. Frutto di una stratificazione di significati diversi, queste icone sono figure mobili e composite che mostrano i sistemi simbolici della cultura nel segno della pluralità, dell'eterogeneità, dell'interconnessione. Sono forme trasversali dell'immaginario che funzionano da rivelatori della fondamentale interazione tra i diversi ambiti e media della comunicazione culturale - e rimandano perciò a una concezione sconfinata, altamente complessa, una concezione ipertestuale della cultura.Indice: Francesco Fiorentino Icone culturali: per una definizione del concetto - FIGURE DI GENERE: Maria Cristina Assumma Carmen, icona della seduzione - Bruna Donatelli «Madame Bovary sono io» - Federica Sforazzini Don Giovanni - PAROLE-ICONA: Giovanni Sampaolo Bildungsroman: genealogia linguistica di un mito tedesco - Laura Santone Charme, chic, boutique. Su tre marche linguistiche francesi dell'icona del lusso - FIGURE DELL'IMMAGINARIO POLITICO (E MEDIATICO): Krassimir Stantchev Ivan il liberatore nella tradizione balcanica. Il caso bulgaro - Angelo Arciero Il Grande Fratello. Archetipi e filiazioni - FIGURE DELL'IMMAGINARIO FOLKLORICO: Carla Solivetti Sirena Mermaid Ondina Rusalka. Dal mito all'icona contemporanea - Ute Weidenhiller La strega. Figura tragica, donna malefica, “femme fatale”… - ICONE TRANS: Luciana Piré Il tè, «a gentler drink». Percorsi di un rituale nell'Inghilterra moderna - Rosa Manauzzi Brick Lane, il curry, nuove icone britanniche - LUOGHI E NONLUOGHI: Agnese Nobiloni Toschi «Quando si dice icona». Ikea: la ditta e il catalogo - Marino Freschi Praga kakfiana - Valeria Pompejano Il Lager icona oscura d'Europa e l'uomo-Lazzaro di Jean Cayrol - Letizia Norci Cagiano Roma eterna: icona culturale in Francia tra Seicento e SettecentoFrancesco Fiorentino insegna Letteratura tedesca all'Università Roma Tre.
EUR 26.60
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Logica (1904-1906)
Nel 1906 Max Scheler si stacca bruscamente dal suo giovanile neokantismo, ritirando dalle stampe il primo dei due volumi che avrebbero dovuto comporre l'ambiziosa opera sulla logica alla quale aveva iniziato a lavorare nel 1904. Tale scritto presenta l'autore nella veste inedita e sorprendente dell'idealista logico, a fronte di una fama legata per lo più alla fenomenologia di orientamento realistico. Segnando l'apice del neokantismo professato agli esordi da Scheler e precedendone insieme l'abbandono, la Logica non solo offre un punto di vista privilegiato per vedere sotto nuova luce la tormentata vicenda intellettuale del filosofo, ma possiede ulteriori e cospicui motivi di interesse: vi si ritrovano, infatti, una critica approfondita della teoria empiriocriticistica della conoscenza, un confronto serrato con lo Husserl autore delle "Ricerche logiche", nonché la discussione delle posizioni assunte da alcuni tra i principali protagonisti del dibattito logico interno all'Ottocento filosofico tedesco: da Herbart e Drobisch a Lotze e Sigwart. Ed è proprio sullo sfondo di tale dibattito - che ha per oggetto la fondazione, la finalità e le possibilità di sviluppo della logica, nonché i rapporti di tale disciplina con le scienze da un lato e l'indagine filosofica sul loro metodo e statuto dall'altro - che occorre proiettare la Logica "trascendentale e oggettiva" predisposta da Scheler in queste pagine (nonché l'inattuale giudizio sulla logica matematica che essa prevede).
EUR 32.30
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Architettura estrema. Il neobrutalismo alla prova della contemporaneità
Il Neobrutalismo è l'etichetta conferita, un po' frettolosamente, a una certa produzione architettonica degli anni Cinquanta in Inghilterra in cui i coniugi Peter e Alison Smithson hanno fatto la parte del leone. Col passare del tempo però il concetto di Neobrutalismo si è ampliato fino a includere alcuni autori spesso poco considerati, però non trascurabili, e da rileggere secondo nuove prospettive storico-critiche, dagli italiani Vittoriano Vigano e Lina Bo Bardi al brasiliano Paulo Mendes da Rocha e ai cileni Bresciani, Valdes, Huidobro e Castillo. Come spiega Anna Rita Emili, appare sempre più chiaro che il Neobrutalismo è stato piuttosto un movimento interdisciplinare così ramificato da avere delle implicazioni forti anche nell'architettura contemporanea dove termini come etica, identità, diversità, pensiero critico, diventano, ancora una volta, fattori essenziali in una realtà attuale fortemente caratterizzata da omologazione e globalizzazione.
EUR 20.90
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Conversazioni del vento volatore
"Conversazioni del vento volatore" raccoglie vari scritti di Celati sulla letteratura, sul vivere, su come gli è andata la vita, sul prendere appunti, sul fare documentari, sulla fantasia, sullo scrivere novelle e sul riscriverle eccetera. Nati da interviste o colloqui, di cui mantengono la freschezza e la vivacità della voce che parla e racconta, dicono cose che raramente si sentono. Mai banali, sempre leggermente controcorrente, in polemica col mondo d'oggi, col quale Celati fa fatica a convivere e nel quale non si ritrova. Forse questo mondo andrebbe spazzato da un gran vento che lo pulisca dai furbi: andrebbe «defurbizzato», come diceva Cesare Zavattini.
EUR 13.30
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Hai un cane? È lui che ti ha scelto(a)
"So che ci sono molti libri sull'addestramento dei cani, sui loro rapporti con i padroni e sul modo in cui dovremmo comportarci con loro. Ma so, per esperienza personale, quant'è difficile addestrare il proprio padrone. Ho quindi pensato che un manuale di buone maniere dedicato ai nostri padroni fosse davvero utile". Questo libro ha la forma di un fumetto scritto e disegnato da un cane e dal suo padrone. È un manuale di educazione per tutti coloro che vivono con animali domestici o con altri esseri viventi. Spiega, con semplicità e humour, "come vivere con gli altri senza essere né padroni né schiavi".
EUR 8.55
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La formazione del vedere. Lo sguardo di Jacob Burckhardt
Viviamo nella civiltà delle immagini, e i nostri sensi vengono quotidianamente sottoposti a un bombardamento di figure la cui potenza di fuoco non ha mai avuto pari nella storia del genere umano. I tradizionali modelli interpretativi, incentrati sulla parola e sul discorso, sono insufficienti a renderne conto in modo adeguato. Oggi le ricerche che si raccolgono sotto il titolo di "cultura visuale" sono chiamate a rispondere a questa sfida: non per affermare un ingenuo primato dell'immagine sulla parola, ma per indagare parola e immagine nella loro azione reciproca, e nei loro condizionamenti storici. Jacob Burckhardt ha precocemente intuito questa costellazione di problemi: storico della cultura e storico dell'arte, ha insegnato a generazioni di europei che il vedere non si dà nella sua immediata naturalità, ma si forma nella storicità della percezione. Attorno a questi nodi problematici, insieme storici e teorici, ruotano i saggi presentati in questo volume: impegnati a illuminare ora il Burckhardt storico della cultura, ora il Burckhardt storico dell'arte, ora la sfera delle immagini visive ora la dimensione della parola e del linguaggio.
EUR 28.50
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Anche il cielo brucia. Primo Levi e il giornalismo
Famoso nel mondo per "Se questo è uomo" e per le altre opere narrative, Primo Levi lo è molto meno per la sua attività giornalistica autonomamente considerata. Il volume analizza gli interventi dello scrittore per i più importanti quotidiani, da "Repubblica" a "La Stampa", e per i periodici di larga diffusione: essi riguardano fatti di risalto internazionale, come il cronico conflitto arabo-israeliano, Cernobyl o i viaggi dello Shuttle, ed altri di portata nazionale, dal terrorismo degli anni settanta ai primi esperimenti genetici; eventi che ebbero grande impatto sull'opinione pubblica e sono in molti casi ancora oggi di stretta attualità. Gli articoli di Levi si soffermano anche su personalità ben note - da Gheddafi ad Arafat, da Gorbaciov ad Aldo Moro - e tracciano una particolare storia dell'Italia e del mondo contemporaneo, visti con l'occhio di un intellettuale-scienziato che ha cercato di affrontare con gli strumenti della ragione, ma anche con una carica polemica per certi versi controcorrente, il caos della modernità.
EUR 13.00
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Qui è ora. Lo spazio e il tempo pubblici come leve della qualità della vita e della cittadinanza attiva. Atti del convegno internazionale (Torino,14-15 marzo 2011)
Come si vivono il tempo e lo spazio pubblici? Quando l'uso spontaneo dello spazio pubblico è fonte di scontri fra diverse esigenze e quando invece è riappropriazione positiva di luoghi e modi della socialità? Quali strumenti hanno le istituzioni per integrare e governare l'espressione del mutamento negli usi dello spazio e le esigenze dei tempi di vita? Queste alcune delle domande, che riguardano la qualità della vita urbana, con le quali si è misurato un convegno svoltosi a Torino nel marzo 2011, di cui questo volume raccoglie gli esiti. I contributi forniscono elaborazioni teoriche ed esperienze pratiche sull'uso sociale dello spazio pubblico e del tempo in un orizzonte internazionale. Inoltre il libro presenta una panoramica degli uffici dei tempi e conciliazione dei ritmi di vita di varie città italiane, di diverse esperienze torinesi di spazi socioculturali di quartiere, nonché del progetto sperimentale "+Spazio+Tempo" realizzato negli ultimi anni dalla Città di Torino.
EUR 26.60