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Mamma è matta, papà è ubriaco
Dall'autore di L'arte di collezionare mosche - bestseller mondiale, tradotto in più di venti paesi - un nuovo originalissimo libro sulle coincidenze.\r\n\r\n«Sjoberg mi interessa forse proprio per quello, perché nota cose diversissime da quelle che noterei io. Il suo è lo sguardo del collezionista, e il suo delirio è il delirio del collezionista.» - Paolo Nori, TuttoLibri\r\n\r\n«Spassoso, stravagante, ricco, iconoclastico, brillante». - Wall Street Journal\r\n\r\n«Fredrik Sjöberg è il Karl Ove Knausgård dell'entomologia, assolutamente affascinante». - The Daily Beast\r\n\r\n«Fredrik Sjöberg scrive con una passione contagiosa!». - The Indipendent\r\n\r\n«Nel condividere l'esperienza della solitudine e della riflessione, Sjöberg invita i lettori a guardare attraverso i suoi occhi, con un linguaggio che è spesso poetico, a volte imperscrutabile». - Kirkus Reviews\r\n\r\nÈ osservando un enigmatico quadro dipinto più di un secolo fa che l'irresistibile affabulatore Fredrik Sjöberg ricostruisce la vita del pittore danese Anton Dich, artista di talento che non raggiunse mai il successo, eccentrico outsider dimenticato che visse i suoi giorni segnati da fallimenti e intrighi famigliari, tra la Danimarca, la Parigi delle avanguardie e la riviera ligure. Come accade sempre nei libri di Sjöberg, la vita di Dich non è che il punto di partenza per indagare in infinite direzioni e interrogarsi. Innanzitutto: come mai un pittore di talento non ha mai ottenuto alcun successo ed è anzi stato sostanzialmente cancellato dalla storia dell'arte? Scavando nelle vite con la sua insaziabile curiosità, Sjöberg incrocia il destino di Eva Adler, moglie di Anton, già vedova del celebre pittore Ivar Arosenuis, ed esplora i complicati legami intrecciati dagli Adler, famiglia matriarcale divenuta ricchissima grazie all'industria casearia. Un vivace affresco di un'epoca e di una famiglia, di personaggi talentuosi e camaleontici, di figure femminili forti ed emancipate che si muovono in ambienti intellettuali e artistici a fianco di Modigliani, Brecht, Picasso e Gertrude Stein, ma anche Adolf Hitler, compagno di accademia di una delle sorelle Adler. Un turbinio di riferimenti ad artisti e autori, tratteggiato con l'inconfondibile arguta ironia di Fredrik Sjöberg che in questo nuovo inclassificabile libro si interroga su come le coincidenze, gli eventi e gli incontri fortuiti, governino il destino degli artisti. E sulla fortuna di chi cerca di ricostruire la loro vicenda, oltre che, in fondo, tutta la nostra esistenza.
EUR 15.68
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Storie di gente felice
Affabulatore e filosofo, capace di tradurre in storie poetiche la sua arguta indagine sull'uomo, l'identità e il tempo, è soprattutto con i racconti che Lars Gustafsson si è guadagnato la fama di «Borges svedese».«Tutto il potere nel mondo non si basava forse sulla stessa, grande menzogna: che il senso delle nostre vite si trovi "al di fuori" di noi?»Può esistere la felicità in un mondo preconfezionato, fatto di cose che fingono di essere desiderabili, in una società così complessa che contro i suoi mali e i suoi problemi ci limitiamo ad assicurarci, avendo perso ogni illusione di risolverli? Il mondo è davvero così vecchio che tutto è già stato pensato, o siamo noi che siamo stanchi, che chiamiamo verità la rassegnazione e definiamo irreale tutto ciò che speriamo? Forse è più ottimista di quanto non sembri la visione di Gustafsson in questi racconti inediti del periodo d'oro della sua creatività, conferma di quel talento narrativo che, mescolando erudizione e immaginazione, filtrando questioni filosofiche con humour e leggerezza, gli è valso l'epiteto di «Borges del Nord». Un ricercatore inviato in Cina durante la Rivoluzione culturale che trova la soluzione di un problema ingegneristico meditando i pensieri di Mao, la notte insonne di un fisico sperimentale che scopre sull'elenco telefonico di Göteborg che forse è ancora viva la prima fidanzata morta da tempo, un incontro in un bar di Atene che ridà l'occasione di vivere il grande amore della vita: scienziati, artisti, musicisti, filosofi - lo stesso Nietzsche compare tra i protagonisti - si muovono tra Svezia e Cina, Texas e Italia, in un universo cosmopolita visto con l'occhio disincantato di chi conosce gli interrogativi della scienza così come i riti della società e i meccanismi dei sentimenti. Ogni personaggio, attraverso la memoria, il sogno o l'immaginazione, vive un momento di epifania, l'illuminazione di un angolo nuovo da cui guardare la sua situazione che apre una crepa nel muro della realtà, una via di fuga verso un passato o un futuro dove tutto resta possibile, compresa la felicità.
EUR 16.15
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Saga di Gunnar
Una saga appassionante, a tratti divertente, nonché un perfetto esempio di come gli islandesi, nell'autunno del medioevo, amassero immaginare e celebrare il proprio passato.\r\nIn un villaggio sperduto, circondato dai grandi vulcani e dagli infiniti ghiacciai del Sud dell'Islanda, vive Gunnar, giovane ribelle e indolente senza apparenti qualità, tanto da meritarsi il titolo di «idiota di Keldugnúpur». Reclutato dal fratello maggiore, prediletto dal padre, per misurarsi alle gare di lotta con la meglio gioventù della regione, riesce a dare una lezione agli arroganti e sleali figli del potente vicino, diventando futuro bersaglio di temibili vendette, ma guadagnandosi il rispetto degli altri e una nuova coscienza di sé: d'ora in poi prenderà in mano il proprio destino di eroe. Imbarcato su una nave mercantile alla volta del mitico Nord, nel corso di avventurosi viaggi rivelerà il suo valore uccidendo un orso polare, lottando con giganti e troll, sfidando la collera dello jarl norvegese e duellando con i vichinghi del mar Baltico, fino a tornare a casa, uomo saggio, onorato e ricco. Ambientata nel X secolo, la Saga di Gunnar traccia un passato eroico per una regione storicamente tra le più isolate d'Islanda, elevando il protagonista a capostipite delle sue genti. Esempio tardo di un genere ormai al tramonto, quello delle «saghe degli islandesi», il racconto mescola vaghi ricordi locali, leggende ed elementi fantastici agli stilemi delle favole e delle epiche cavalleresche basso-medievali. Libera da riferimenti genealogici e da rimandi al complesso intreccio storico di quei primi secoli, la breve saga si rivela particolarmente godibile per il lettore moderno: appassionante, a tratti divertente, nonché un perfetto esempio di come gli islandesi, nell'autunno del medioevo, amassero immaginare e celebrare il proprio passato.
EUR 13.30
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Leggende groenlandesi
Raccolte un secolo fa dal grande esploratore e antropologo Knud Rasmussen e trascritte in danese, la lingua del governo centrale, le Leggende groenlandesi ci consegnano intatto il millenario confronto di questo popolo dei ghiacci con una natura matrigna, fatto di paura ma anche di un ricco e originale immaginario con cui superarla.Un'isola enorme, la più grande del globo, con i suoi insediamenti sparsi e piccolissimi, unica dimensione sociale possibile per un'umanità che deve fare i conti con i ghiacci del Nord più estremo: questo il paesaggio che fa da sfondo alle storie della tradizione popolare groenlandese. I principi, le fate, le fanciulle da salvare e i regni da conquistare delle fiabe europee sono lontani un mondo intero; al centro, qui, c'è la dura quotidianità della sopravvivenza, filtrata attraverso strati ancestrali di miti e animismo che trasfigurano foche, narvali, beluga e trichechi - prede importanti per il sostentamento del popolo inuit - umanizzandoli, trasformandoli perfino in dimore per le anime di coloro che sanno tornare dalla morte. Le due grandi figure nodali, spesso sovrapposte, sono il cacciatore, capace di sfamare la sua comunità, e lo sciamano, che grazie a un duro apprendistato sa farsi intermediario tra l'uomo e le entità della natura che abita. Attorno a loro, spiriti ausiliari, giganti e nani di montagna, donne che sposano volpi e balene, orfani maltrattati che trovano la loro meritata rivalsa e vecchie mangiatrici di polmoni umani, tra arrampicate verso il paese dei morti in cielo, discese in un aldilà marino, visite all'uomo della luna, antichi codici da osservare, armi portentose e l'onnipresente kayak.
EUR 15.68
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Lettere tra due mari
Dall'autrice di Isola, un racconto epistolare che riesce a dar voce a uno degli elementi più compromessi dall'intervento dell'uomo: l'acqua, gli oceani, i mari.«Jacobsen non abbandona temi suoi: identità, migrazione e il mare. Qui lo fa attraverso figure antiche che si parlano con voci vicinissime» - Giulia Ziino, la LetturaDue sorelle, Acqua Atlantica e Acqua Mediterranea, si scambiano lettere. Entrambe sono molto anziane, Acqua Mediterranea è però più giovane di Atlantica e non conosce l'origine della loro storia: un tempo lontano, quando le terre riuscirono a emergere, i mari furono separati. Cercarono a lungo il modo di riunirsi, ma ogni piano fallì. Oggi i mari, lontani e nostalgici, raccolgono «l'acqua» - cioè i ricordi e le vite di pescatori annegati, di barche piene di uomini che cercano di attraversare il Mediterraneo ma poi finiscono a marcire sul fondo o di bambini che rinfrescano il viso nel mare Tirreno - e si scrivono, scambiandosi pensieri e storie. Nel frattempo dall'Acqua Artica arriva la notizia che i mari si stanno espandendo, gira voce che la rivolta è iniziata e forse si stanno per riprendere la terra! il sogno dei mari, di riunirsi, potrà un giorno avverarsi... Definito dai critici un manifesto idro-femminista del nostro tempo, Lettere tra due mari è un libro poetico e particolarissimo sull'acqua e sul mare, ma anche sulla vita sulla terra e sul cambiamento climatico.
EUR 13.30
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Piovevano uccelli
Una sorprendente meditazione sulla libertà, sulla vecchiaia e sull'autodeterminazione, un romanzo in cui l'emozione, cruda e vivace, scaturisce da ogni pagina.«"Piovevano uccelli" è un romanzo per chi crede che si possa scegliere, ma anche per chi continua a sperare che il futuro abbia in serbo un ultimo, luminoso colpo di coda..» - Eleonora Capparella per MaremossoTre ottantenni che amano la libertà hanno scelto di vivere gli ultimi anni a modo loro, quasi senza contatti con la società, ciascuno nella propria capanna di legno nel folto della foresta canadese dell'Ontario settentrionale: Charlie, che ha rifiutato un destino di cure ospedaliere, Tom, che ha voltato le spalle a una vita dissoluta tra alcolismo e assistenti sociali, e Boychuck, taciturno e dall'oscuro passato. Unico contatto con il mondo esterno sono due personaggi ai margini della società: Steve, gestore di un albergo fantasma nella foresta, e Bruno, intraprendente coltivatore di marijuana. La visita di una fotografa sulle tracce degli ultimi sopravvissuti ai Grandi Incendi che hanno devastato la regione quasi un secolo prima sembra solo una breve parentesi nel loro isolamento, ma quando un'altra donna, fuggita dall'ospedale psichiatrico, arriva in quell'angolo sperduto del mondo, niente sarà più come prima: con l'aiuto dei suoi nuovi amici, l'anziana Marie-Desneige, un essere etereo e delicato che custodisce il segreto di amori impossibili, riuscirà a riprendere in mano la sua vita e a cambiare per sempre le regole di quella piccola e insolita compagnia. Il cauto, rigoroso rispetto degli spazi di ciascuno lascia il posto a un nuovo senso di comunità, a una condivisione delle emozioni e degli affetti che solo chi ha a lungo vissuto e sofferto può esprimere nella loro pienezza. Sullo sfondo silenzioso dei grandi spazi del Nord canadese, tra drammi del passato e nuove tenerezze del presente, Piovevano uccelli costruisce una storia luminosa di dignità e sopravvivenza, innalzando un inno alla libertà, fosse anche quella di ritirarsi dal mondo e scegliersi un'altra vita o quella di morire.
EUR 15.68
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La prima volta che il dolore mi salvò la vita. Testo islandese a fronte
Una raccolta di poesie di Jón Kalman Stefánsson, uno dei più amati scrittori nordici.Poesie quotidiane, riflessioni sulla vita, versi estemporanei che anticipano i grandi temi dei suoi romanzi più conosciuti (le eterne domande dell'uomo, la vita, l'amore, il fallimento, il senso ultimo dell'esistenza, il potere dell'arte e della letteratura) e rispecchiano la sua specialissima scrittura che si distingue per la sottile ironia e una lingua di singolare ricchezza evocativa. «Perdonami ma / a causa dei numerosi impegni / per mettere su casa / procurarsi entrate / nazionalizzare i venti / va accantonata la vita / da oggi e per i prossimi giorni.» Oltre a tre raccolte di poesie scritte tra il 1988 e il 1994, La prima volta che il dolore mi salvò la vita contiene un lungo testo biografico in cui l'autore, con una scrittura magnetica che decanta l'essenziale, racconta con infinita tenerezza le sue improbabili origini di scrittore, la pubblicazione del suo primo libro, le vendite deludenti, le letture giovanili e l'atmosfera vivace ed elettrica della vita letteraria di Reykjavík e Sandgerði alla fine del XX secolo. «Lo scopo della vita / Non è facile trovarlo / tant'è / che io non l'ho trovato.»
EUR 16.62
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Un uomo felice
Dalla penna del maestro dell'umorismo nordico una satira feroce e spassosa sul denaro, il potere e le gioie della vita di una piccola città finlandese.Incaricato di costruire un nuovo ponte a Kuusmäki, piccolo paese sperduto tra i boschi e i laghi della Finlandia, teatro di un efferato eccidio di Rossi durante la Guerra civile, Akseli Jaatinen è destinato a suscitare una sospettosa diffidenza fin dalla sua comparsa, una nebbiosa mattina di marzo: possibile che sia davvero un ingegnere quell'energumeno che si presenta in camicia a scacchi e stivali di gomma, arriva in pullman come qualsiasi squattrinato e familiarizza subito con gli operai? Che non sia tipo da badare alle convenzioni è più che evidente, e basta poco perché i suoi modi liberi, la sua refrattarietà ai codici e alle gerarchie sociali e la sua insofferenza per ogni ipocrisia e sopruso trasformino la diffidenza dei notabili locali in guerra aperta: le autorità, la polizia e perfino il prete fanno di tutto per ostacolarlo e umiliarlo, finché non riusciranno a espellere dalla piccola comunità quell'estraneo che disturba la legge e l'ordine. Ma come in un western in salsa finnica, Jaatinen tornerà in veste di rampante imprenditore a compiere la sua beffarda vendetta di giustiziere. La rivincita dei Rossi contro i Bianchi, di un costruttore di ponti contro i difensori dei muri di una società chiusa e classista, che perpetua nell'immobilismo le sue disuguaglianze: scritto subito dopo L'anno della lepre, il romanzo rivela l'aperto intento politico, senza però mai perdere la vena ironica e paradossale di Paasilinna. E quel fondo di sottile malinconia, che è la sigla della sua genialità. Nelle umoristiche peripezie, i suoi protagonisti si ritrovano sempre a combattere contro i conformismi inseguendo obiettivi libertari, ma forse raggiungerli non basta, forse anche un uomo felice alla fin fine sogna di fuggire.
EUR 16.15
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Fiabe finlandesi
Un nuovo volume nella serie delle Fiabe Nordiche di Iperborea dedicato alla tradizione popolare finlandese.Foreste, laghi, isole, ghiaccio: il paesaggio che il popolo finlandese ha sempre avuto negli occhi non poteva che diventare lo sfondo per le sue fiabe. E la mitologia finnica, quella che anima il grande poema epico Kalevala, ne ha arricchito le trame, già ricche in una terra alla confluenza tra folklore occidentale e folklore russo: in Finlandia, una figura fiabesca universalmente nota quale la matrigna cattiva può spedire la figliastra a Hiisi, dimora di spiriti maligni autoctoni, e autoctoni sono anche i vetehiset, le divinità lacustri con cui deve vedersela il giovane che con il poco che ha va a cercar fortuna. In una natura numinosa, di cui sono gli sciamani a custodire i segreti, gli animali della foresta parlano, aiutano e tirano scherzi, un lupo addirittura canta in preda ai fumi dell'alcol; e la neve porta le tracce di un viavai di slitte, di sci e di navi portentose capaci di solcare anche la terra, i bracci di mare sono attraversati da ponti spuntati d'incanto e nel cielo si viaggia a dorso d'aquila o di gabbiano. Tutti vagano, in queste fiabe, tutti sono in cerca di qualcosa: Ilmarinen, il fabbro sempiterno, va a maritarsi, due ragazzi cercano i loro sette fratelli tramutati in cigni, Lippo, partito per la caccia, ritrova casa dopo anni grazie al figlio, che darà inizio alla storia della Lapponia, e c'è perfino chi cerca, e trova, la via che porta i finlandesi alla felicità. Nella trascrizione che ne ha fatto Eero Salmelainen a metà Ottocento, con il suo stile diretto, conciso e venato di ironia, queste fiabe si avvicinano alla freschezza del canto popolare e insieme, per l'immediatezza e il peculiare umorismo, anticipano la narrativa finlandese dei nostri giorni.
EUR 16.15
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Noi siamo luce
Vivere di sola luce, liberare il corpo dalla schiavitù del cibo per crescere interiormente. È il sogno di Melodie, che con le migliori intenzioni trascina nel suo progetto estremo tre persone segnate come lei dalle sofferenze della vita: la sorella Elisabeth, più anziana, Muriël e Petrus. Violoncellista mancata e leader risoluta ma suadente della piccola comunità Suono e Amore, Melodie guida da qualche tempo i tre compagni nella pratica della musica, della meditazione e dell'apertura alle emozioni proprie e altrui, in un cammino verso l'accoglimento di se stessi e l'armonia generale. Culmine del percorso è il «processo dei 9 giorni», con cui i quattro si sottraggono alla «dipendenza» dal cibo per vivere «un'esistenza più naturale e sostenibile», in sintonia tra loro e con il mondo. Ma una notte Elisabeth muore di denutrizione, dopo che il gruppo le è rimasto accanto senza chiamare soccorso. Una morte «molto naturale», si difende Melodie quando i tre, da idealisti che erano, diventano per la polizia possibili criminali. E ora che ciascuno nella sua cella può chiedersi chi è senza gli altri, venticinque testimoni-narratori ricostruiscono a turno i fatti e s'immergono nella coscienza dei personaggi, portandone a galla le illusioni, i ricorsi all'autogiustificazione e i nuovi interrogativi. La storia che ne risulta, sfaccettata, intensa e venata d'ironia, s'ispira a un fatto di cronaca e ci offre uno spaccato del nostro tempo, colto nel momento in cui l'aspirazione a migliorarsi e il bisogno atavico di appartenenza incrociano le nuove forme di irrazionalismo e deragliano.
EUR 16.15
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Breve è la vita di tutto quel che arde. Testo svedese a fronte
«Un giorno all'anno si dovrebbe immaginare / la morte chiusa in una scatoletta bianca. / A nessuna illusione si dovrebbe rinunciare, / nessuno morrebbe per quattro dollari in banca. // (…) Nessuno vien bruciato all'improvviso / e nessuno per strada ha da crepare. / Certo, è menzogna, son del vostro avviso. / Dico soltanto: Possiamo immaginare.» Stig Dagerman espresse anche in versi la vicinanza agli ultimi e l'umanesimo dolente che in una continua tensione tra speranza e disincanto attraversano la sua multiforme opera in prosa. Negli anni 1944-47 e 1950-54, fino al giorno prima di morire, scrisse per il giornale anarchico Arbetaren oltre 1300 dagsedlar, poesie satiriche a commento della cronaca politica e sociale che con il loro tono diretto contribuirono a fare di Dagerman un riferimento identitario per i giovani libertari della sua generazione. Il metro è per lo più tradizionale, quasi da filastrocca, ma la giocosità della rima e del ritmo potenzia per contrasto la durezza dei contenuti: gli accordi della «democratica» Svezia con la Spagna di Franco, i senzatetto di Stoccolma lasciati al freddo, i bambini armati per combattere le guerre dei grandi. Ai brevi componimenti di denuncia, questo volume affianca una scelta di versi in cui la forma irregolare insieme alla riflessione sulla condizione umana, pur sempre intrecciata all'impegno politico, avvicina l'autore alle avanguardie internazionali e ben accoglie simboli e metafore della sua narrativa. Una lettura toccante che aggiunge un tassello significativo al ritratto di uno sperimentatore instancabile al quale ancora oggi s'ispirano scrittori, giornalisti e musicisti di tutta Europa.
EUR 15.20
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Gesù. Il film di una vita
«Quanti idealisti politici e religiosi, prima e dopo Gesù, sono stati uccisi per necessità politiche o religiose, e sempre in nome del popolo?» Quando la Danimarca viene invasa dai nazisti durante la Seconda guerra mondiale, per il regista Carl Theodor Dreyer l'idea di un film su Gesù, già vagheggiato da quasi dieci anni, diventa finalmente un progetto. I coloni romani come gli invasori tedeschi, il governo ebraico come i collaborazionisti, gli idealisti come la resistenza. E Gesù è qui, nella resistenza, tra i «non accettanti», secondo la definizione di Goffredo Fofi nella postfazione a questo libro, che si oppongono a un sistema oppressore con la semplicità di un'idea rivoluzionaria. Il Gesù di Dreyer scardina l'ordine delle cose con l'empatia, la compassione, l'attenzione agli ultimi, e in cambio richiede una fede profonda che, per l'autore non praticante, è un nodo di riflessione e una conquista in tarda età. Ma l'umanissimo figlio di Dio che il regista danese descrive, a volte arrogante e a volte rabbioso, nasce da una lettura personale del testo biblico, rimuginata nel corso di trent'anni, che razionalizza i miracoli e perdona i carnefici, convinti ingenuamente di essere parte del disegno divino: mai tradotta in immagini per la morte dell'autore, è rimasta solo nella sceneggiatura definitiva, scritta per la Rai nel 1967 e inedita fino a oggi. Così dalle pagine di Gesù, un testamento spirituale, emerge l'occhio di un regista visionario, austero, essenziale, che guarda alla storia fondativa della cultura occidentale e ne trae il racconto di un'umanità in rivolta silenziosa, che la violenza spegne ma la Storia è costretta ad accettare, anche se solo con il senno di poi. Postfazione di Goffredo Fofi.
EUR 18.52
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Il violino del pazzo
Bello e talentuoso, Gunnar, studente a Uppsala, più di tutto ama la musica. Solo quando suona il suo violino gli pare che la vita abbia senso: gli basta sfiorare le corde con l'archetto perché il tempo si fermi e la musica sgorghi da sola, mentre nella sua estasi trascina con sé chi lo ascolta. È un dono che ha ereditato dal nonno, come l'amato maniero in cui è cresciuto, che lo distoglie dai suoi doveri di studente. Un pomeriggio tra il suo pubblico c'è Ingrid: lei gira con un gruppo di saltimbanchi con il nonno cieco, anche lui violinista. Ingrid suona la chitarra e sa cantare, ma non ama mostrarsi, anche se i suoi sorrisi illuminano chi la guarda. Rimane folgorata da Gunnar, che con sensibilità ha subito colto l'essenza della sua natura, ma non sa che lui, quel giorno, ha sciolto nella sua travolgente esecuzione il dolore di un annuncio: la famiglia è in rovina, solo i suoi guadagni potrebbero risollevarne le sorti. E l'amico che gliel'ha rivelato gli ha sequestrato il violino perché non si distragga. Ma può un artista vivere privato della sua arte? Può cedere la sua anima in cambio di un maniero? Gunnar, così, si perde nella follia. Le vie della musica, però, come quelle dell'amore, sono imperscrutabili, e c'è chi arriva a riconoscere in suoni sconnessi una melodia e in tratti alterati un volto amato, rimasto impresso un lontano pomeriggio nei sogni e nel cuore. Tra saltimbanchi, musiche indiavolate, una sepolta viva e misteriose apparizioni, Selma Lagerlöf intreccia con il suo stile inconfondibile i toni della fiaba alle peripezie del romanzo d'avventura, per parlare di arte e società, di pazzia e normalità, di speranza e disperazione, di amore e di cura.
EUR 16.15
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Verso Santiago. Disgressioni sulle strade di Spagna. Nuova ediz.
Verso Santiago è uno straordinario racconto di viaggio attraverso luoghi, suoni e odori di una Spagna profonda, misteriosa e poco conosciuta, lungo percorsi insoliti, attraverso le vie di pellegrinaggio e il labirinto della sua architettura, della sua arte e della sua storia. Ma è anche una cronaca elegante e dettagliata della lunga storia d'amore che Nooteboom intrattiene con il suo secondo paese adottivo: dal Cid a Don Chisciotte, da Velázquez a Zurbarán, da Filippo II a Isabella di Castiglia, da Picasso a García Lorca. E che si tratti di una discussione sulla sua visita al magnifico Museo del Prado o al santuario della Madonna Nera di Guadalupe, Cees Nooteboom scrive con la profondità e l'intelligenza di uno storico, la spavalderia di un avventuriero e la passione di un poeta.
EUR 18.52
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La grande fuga
Vincitore del Premio LiBeR 2020La grande fuga è l'ultimo libro di Ulf Stark: finalista al Premio August e in corso di traduzione in moltissimi paesi, ha venduto 25.000 copie in Svezia.\r\nIl nonno è molto malato ed è stato ricoverato in ospedale, ma Ulf non si capacita del fatto che suo padre trovi sempre mille scuse per non andare a trovarlo. Il problema è che il nonno sbraita in continuazione, non sta alle regole e tratta male il personale, e questo suo comportamento lo mette in imbarazzo. Ulf invece non è affatto in imbarazzo: a lui è sempre piaciuto quando suo nonno si arrabbia, e a un certo punto decide di andare a trovarlo da solo. Tanto ormai ha imparato la strada: basta prendere la metropolitana poi salire su un certo autobus e scendere quando si vede una chiesa su un poggio. Ovviamente i suoi non devono sapere che va da solo, per cui Ulf finge di andare all'allenamento di calcio e va dal nonno portandogli pane burro e aringhe e pure una birra. Il nonno è tutto contento di vederlo, ma dentro l'ospedale si sente come un leone in gabbia e vuole a tutti i costi mettere in atto il suo grande desiderio: tornare per un'ultima volta alla casa sull'isola dove andava sempre con la nonna. Insieme, nonno e nipote mettono a punto un piano: il sabato successivo Ulf si presenterà all'ospedale con un taxi e dovrà essersi organizzato per far finta di dover stare via tutto il weekend. Dovrà anche fare in modo che qualcuno chiami l'ospedale spacciandosi per suo padre per annunciare che il nonno starà da loro nel fine settimana. Ulf è un po' preoccupato, ma grazie all'aiuto del panettiere Adam risolverà i problemi a cui non è già riuscito a porre rimedio da solo e darà inizio a una dolce e tenerissima avventura. Terminato appena prima di morire e per questo uscito postumo, La grande fuga è considerato uno dei più bei romanzi di Ulf Stark, in cui, con la sua inconfondibile grazia e il suo irresistibile umorismo sa affrontare temi grandi con parole semplici, riuscendo a farci ridere e piangere nella stessa pagina e a scavare nei misteri della vita, della morte e dell'amore come pochi altri sanno fare.
EUR 11.40
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L'uomo che voleva essere colpevole
Un uomo, dopo una lite violenta, uccide sua moglie. È una sera qualunque, in un appartamento come tanti, a Copenaghen. Ma l'azione si svolge in un prossimo futuro e in una società che molto somiglia all'ideale modello della socialdemocrazia scandinava, deformata quel che basta a renderla più universale. Lo Stato che si prende cura del bene comune «dalla culla alla tomba» si è trasformato in una gabbia di conformismo, regno del consenso e dell'eufemismo, in cui tutto è pianificato e obbligatorio, compresa la felicità. E poiché l'omicidio non è altro che insufficiente adattamento sociale, Torben, l'assassino, viene sottoposto a cure psichiatriche e rimesso in libertà. Ma contro le regole di un sistema che nega la responsabilità individuale, Torben si ostina a voler essere giudicato e punito per quel che ha fatto. L'uomo che voleva essere colpevole è la storia di un processo kafkiano alla rovescia: l'inutile e sempre più assurdo tentativo del protagonista di dimostrare la propria colpa, l'angosciante senso di isolamento, la spirale di dubbi, lo sfaldarsi dell'identità e della realtà stessa diventano emblematici della condizione umana in un mondo che rifiuta la dimensione etica e si illude di delegare alla scienza la soluzione dei problemi morali. Solitari destinati a perdere nella lotta impari contro il proprio tempo, i personaggi di Stangerup, figli di Kierkegaard, preferiscono sempre e comunque prendere il rischio della loro verità e provare a essere «Quel singolo» che il filosofo danese voleva scrivere sulla sua tomba. Postfazione di Anthony Burgess.
EUR 16.15
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Una stella di nome Ajax. Ediz. a colori
Il cane Ajax ha sette anni quando nella famiglia in cui vive nasce Johan, e tra loro è subito amicizia. Solo Ajax, con le sue leccatine, sa placare il piccolo strillatore. Così, tra giochi, merende condivise e cacce alle farfalle, Johan cresce felice. Intanto Ajax invecchia. E un giorno muore. Ma l'affetto, che tutto può, spinge Johan a cercarlo in cielo e, dopo un viaggio a cavallo nel cosmo, vedrà finalmente un musetto in una piccolissima stella. Con una svolta fantastica, Ulf Stark intreccia vita e morte grazie al filo potente dell'amicizia, in un cerchio che si chiude su una nota di speranza. Età di lettura: da 3 anni.
EUR 11.88
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Il mio amico Percy e lo sceicco milionario
A Ulf tutto gira alla grande. Il suo migliore amico Percy, a un anno dall'arrivo nel piccolo sobborgo di Stureby, ha perso un po' di asprezza ma non la sua amabile originalità. E grazie alla nuova scoperta delle mirabolanti virtù dell'ipnosi, Ulf può perfino trasformarlo da schiappa in matematica a genio dei conti, oltre a dare una lezione al perfido Lasse e (forse) conquistare un bacio della bella Marianne. Ma poi accade il peggio. Il padre di Percy non riesce più a vendere le sue veneziane agli abitanti di Stureby e decide di trasferirsi con la famiglia. Percy, rassegnato, s'ingegna a farsi odiare da amici e compagni per sopportare meglio il distacco. Tutto sembra perduto, quando nel sonnacchioso sobborgo arriva uno sceicco a bordo di una lussuosa macchinona… Dopo "Le scarpe magiche del mio amico Percy", una nuova avventura interiore di Ulf tra tenerezza e umorismo, nella quale l'amicizia, con le sue toccanti complicazioni, è il centro vitale della crescita di tutti i ragazzi. Età di lettura: da 9 anni.
EUR 13.30
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Lo scarabeo vola al tramonto
Annika, Jonas e David hanno il compito di innaffiare i fiori di casa Selander per l'estate, ma appena mettono piede in questa antica tenuta di campagna, ora disabitata, cominciano a succedere strane cose: qualcuno li spia dal giardino; un'anziana signora telefona ogni giorno per giocare con David un'enigmatica partita a scacchi; una pianta in soggiorno sembra comunicare con i ragazzi e far loro segno di andare in soffitta, nella «camera del sole». Qui, seguendo il volo di uno scarabeo, i tre trovano un cofanetto risalente al Settecento e pieno di lettere segrete scritte da un allievo del grande naturalista Carlo Linneo alla sua amata Emilie. Da quel lontano passato riemerge così una storia che rivela legami inattesi con il presente, in cui un tragico amore si intreccia a una maledizione, e una teoria filosofica rivoluzionaria si affianca al mistero di una statua egizia di tremila anni nascosta da qualche parte proprio lì, nel loro villaggio. I tre amici si lanciano in un'indagine piena di suspense, scoperte e colpi di scena che ricorda le atmosfere delle sorelle Brontë e di Edgar Allan Poe, e che li porta a farsi domande molto più grandi: che cosa influenza il corso della Storia e delle nostre vite? Esiste un filo invisibile che unisce tutti gli esseri viventi, al di là del tempo e dello spazio? Lo scarabeo vola al tramonto è uno dei classici scandinavi per ragazzi più letti e amati nel mondo.
EUR 15.68
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Il castello di ghiaccio
Il castello di ghiaccio è un romanzo che si cala nelle inquietudini e nelle fragilità più insondabili dell'adolescenza attraverso una storia di amicizia e smarrimento che ha l'atmosfera sospesa dei sogni.L'inverno in Norvegia: il freddo, il buio, la solitudine, ma anche laghi che diventano lucidi specchi d'acciaio, alberi che si trasformano in ricami di brina, monti e valli che si confondono in un luminoso biancore. Un sortilegio sembra immobilizzare ogni cosa, come la cascata vicina al villaggio che il gelo ha trasformato in un castello di ghiaccio, una straordinaria costruzione di cupole, guglie, anfratti e saloni, che pare attirare tutti a sé con una forza arcana, come i castelli incantati delle fiabe o le inquietanti rocce di Hanging Rock. E anche questa è la storia di un'inspiegabile scomparsa, di una vana ricerca e di un mistero insoluto. Ma è soprattutto la storia di un'amicizia e lo scavo nel cuore di due adolescenti: la vivace Siss, trascinante dominatrice tra i giovani della piccola comunità, e la bella Unn, nuova arrivata, schiva e solitaria, che ha il fascino enigmatico di chi nasconde un segreto. È un lento avvicinamento, il loro, che mette a nudo quell'identità complessa e indefinita tra l'infanzia e l'età adulta, quando tutto è portato agli estremi e mira all'assoluto, in un fragile equilibrio che basta poco a spezzare in dramma. I bambini, gli adolescenti, i marginali che Vesaas sceglie come suoi protagonisti sono forse troppo sensibili per adattarsi al mondo, ma hanno il dono di vedere l'essenziale, di ascoltare le voci dell'acqua e del vento, di lasciarsi incantare dalla bellezza della natura fino a varcare il confine tra la vita e la morte per perdersi nel suo grande abbraccio.
EUR 15.68