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Il viaggiatore
Anarchico viscerale incapace di accontentarsi di verità ricevute, vulnerabile e malato di «simpatia», Dagerman appartiene alla famiglia dei Kafka e dei Camus, dei ribelli alla condizione umana. «Sua colpa fu l'innocenza», lascia scritto come epitaffio nel «Viaggiatore», la colpa di chi ha scelto di non venire a patti con la vita, non riuscendo a perdonare a se stesso neppure di aver fatto della sua disperazione un'opera d'arte. «Le grandi tragedie», dice un suo personaggio, «sono già tutte accadute nel passato», quelle che restano oggi sono soltanto «tragedie minori». E «tragedie minori», appunto, sono quelle che esplora in questi racconti, momenti di epifania in cui i protagonisti, quasi tutti adolescenti e bambini, sono costretti a riconoscere che la «grande tragedia» dell'ingiustizia del mondo si incarna nella loro piccola quotidianità, e li ha marchiati per sempre, relegandoli nel lato ombra della vita. Un giorno, come spiragli di fuga, compaiono nella loro esistenza i simboli di un destino diverso: un'auto da Stoccolma, una scacchiera da viaggio, un berretto da liceale, un lord che cerca l'acqua verde. Ma l'illusione del riscatto rende ancora più amara e ineluttabile la sconfitta: per Dagerman, come per i suoi personaggi, è «troppo tardi» per la felicità. La libertà, l'amicizia, il calore appartengono a un mondo in cui saranno sempre degli estranei: come i fuochi della notte di San Giovanni brillano lontano, dall'altra parte della baia, dove loro semplicemente «non esistono».
EUR 15.20
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Saga di Ragnarr
In uno storico IX secolo, Ragnarr, le sue due bellissime mogli e i suoi indomiti figli sono i protagonisti di un racconto d'armi e d'amore, di fondazione e distruzione di regni e città, di vendette e saccheggi e di audaci spedizioni che li portano a percorrere per mare e per terra i vasti spazi dai gelidi regni del Nord, all'Inghilterra anglosassone, alla Svizzera, e alla nostra Toscana. Così è la storia, che degli atti umani registra essenzialmente le guerre e le lotte di potere, e così vuole la tradizione di un popolo che ha per eroi i suoi condottieri e per codice d'onore la conquista della gloria, dell'immortalità del proprio nome, che, unico, non muore, quando tutto intorno muore. Ma nel mondo delle saghe storia e leggenda, cronaca e mito, realtà e prodigio si sovrappongono e si fondono. E così, nel corso della narrazione, si può incontrare una fanciulla che vive nascosta in una cetra, un grazioso serpentello che, lasciato su un gruzzolo di denaro, si trasforma in un mostro spaventoso che giace su un cumulo d'oro, una vacca che mette in fuga gli eserciti con il suo terrificante muggito, una città espugnata da una foresta che cammina, una veste magica che rende invulnerabili, un gigantesco uomo-albero, coperto di muschio e rugiada, lasciato a custodire la memoria del passato. E, ancora, indovinelli, profezie, distanze misurate in suole di ferro consumate, in cui riconosciamo le formule delle fiabe. Eppure restiamo sulla terra, non in mezzo a figure ideali divise in buoni e cattivi, premiati e puniti, ma nella sfera in cui l'agire umano non è che l'eterno ripetersi di quella serie di prove e tentativi, di successi e sconfitte, di errori, di amori, di risentimenti, di lealtà e di tradimenti, che è la vita di ogni uomo che si confronta con il proprio destino.
EUR 14.25
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L'anno della lepre
Le stravaganti e spesso esiliranti peripezie del giornalista Vatanen che, dopo avere investito una lepre, la cerca, la cura e decide di sparire con lei nei boschi della Finlandia. Questa sua divertente fuga dal passato diventa un viaggio iniziatico verso la libertà.\r\n\r\n«Torna subito a casa.»Vatanen rispose: «Veramente pensavo di non tornare mai più.»\r\n\r\nGiornalista quarantenne a Helsinki, Vatanen ha raggiunto quel momento dell'esistenza in cui di colpo ci si chiede quel «ma perché» che si è cercato sempre di reprimere, nascondendo a se stessi e agli altri che quel grigiore a cui si è arrivati a furia di rinunciare ai sogni, di accettare compromessi, di rassegnarsi al logoramento delle amicizie, del lavoro, degli amori, quel qualcosa in cui siamo rimasti impigliati e in cui non ci riconosciamo, è in realtà la nostra vita. Una sera, tornando in macchina da un servizio fuori città con un amico fotografo, investe una lepre, che fugge ferita nella campagna. Vatanen scende dall'automobile, la trova, la cura e, sordo ai richiami dell'amico, sparisce con lei nei boschi intorno. Da quel momento inizia il racconto delle svariate, stravaganti, spesso esilaranti peripezie di Vatanen, trasformato in un vagabondo che parte all'avventura, on the road, un wanderer senza fretta e senza meta attraverso la società e la natura, in mezzo alle selvagge foreste del Nord e alle imprevedibili reti della burocrazia, sempre accompagnato dalla sua lepre come irrinunciabile talismano. E la sua divertente e paradossale fuga dal passato diventa un viaggio iniziatico verso la libertà, la scoperta che la vita può essere reinventata ogni momento e che, se la felicità è per natura anarchica e sovversiva, si può anche provare ad avere il coraggio di inseguirla. Un libro-culto nei paesi nordici che ha creato un genere nuovo: il romanzo umoristico-ecologico.
EUR 13.30
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Mokusei
Il tema della ricerca dell'altro e dell'altrove viene approfondito dall'autore in questo breve romanzo. Un fotografo olandese va in Giappone per fare un servizio fotografico. Da sempre attratto dalla civiltà orientale, l'approdo al "nuovo mondo" costituisce per lui una doppia scoperta: quella di un luogo che non conosce e che non corrisponde a quello che si era immaginato e quella della grande passione. Ai suoi occhi Mokusei-Maschera di neve-Satoko è una donna tanto enigmatica e dalle tante maschere e sfaccettature quanto il suo paese. Tra i due nasce un amore travolgente destinato a una fine inevitabile: non si può raggiungere e afferrare quello che non si può conoscere, che rimane distante perché lontano e diverso.
EUR 13.30
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Vita dalle lettere
Un'ampia scelta di lettere che fornisce un ritratto inedito della personalità del grande e discusso drammaturgo, permettendo di valutarne l'impegno morale, ma anche l'inevitabile distanza tra gli ideali e i comportamenti, scoprendo meschinità e passioni travolgenti dietro la facciata di un'esistenza senza eventi, che andava tuttavia a sublimarsi in una scrittura rivoluzionaria e tormentata.«Sono uno che scrive lettere povere», confessa Ibsen a Bjørnson il 16 settembre 1864, e più volte insiste su questa sua inadeguatezza con diversi interlocutori per giustificare la sua laconicità, i suoi ritardi, la sua apparente freddezza, i suoi imperdonabili silenzi. Troppo drammaturgo per liberarsi dall'abitudine di «sopprimere la propria personalità», troppo riservato per vincere la sua incapacità «a entrare in relazione stretta e intima con la gente», Ibsen non si sente a suo agio nel rapporto epistolare. Ma forse proprio per questo, proprio perché sfugge al controllo e alla consapevole rielaborazione dell'artista, la sua corrispondenza finisce per mettere più apertamente a nudo l'uomo, rivelandone la profondità dell'impegno morale, la lucidità nella critica alle ipocrisie e ai meccanismi oppressivi della società, la modernità delle concezioni estetiche destinate a lasciare la loro impronta innovativa su tutto il teatro europeo, ma anche le debolezze, gli egoismi, la falsità e meschinità che spesso si nascondono sotto i giudizi taglienti e gli sfoghi polemici. Più, e forse meglio, di quell'autobiografia iniziata e mai portata a termine, le lettere ci rendono perfettamente partecipi dei grandi dibattiti del tempo, ci illuminano sulla genesi dei suoi personaggi e dei suoi drammi, offrendoci al tempo stesso inconsapevoli scorci su quel «campo di battaglia» che è per Ibsen il suo animo, dove convivono, dice, Brand e Peer Gynt. Dal sofferto debutto ai lunghi anni dell'autoesilio, fino alle intense passioni senili per delicate fanciulle che gli danno la breve illusione di afferrare un po' di quella vita che si è lasciato irrimediabilmente sfuggire, emerge nell'epistolario l'irrisolta contraddittorietà di chi, come scrive in una dedica, sa che «Vivere è guerra con i troll dentro il cuore e il cervello».
EUR 11.88
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Storia con cane
Un romanzo a sfondo autobiografico costituito da una serie di racconti e di lettere apparentemente disorganiche e dispersive, ma in realtà aderenti a un piano unitario: si tratta infatti di un ripiegamento introspettivo dell'autore in se stesso, nell'intento di porre degli interrogativi, che per lo più rimangono senza risposta, sul senso dell'essere, sul problema morale e del male.
EUR 12.82
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Il bosco delle volpi impiccate
Anticonformisti per temperamento, libertari per vocazione, marginali per scelta, i personaggi di Paasilinna non sono fatti per la routine, la mediocrità, il grigiore: la società va loro stretta e, volenti o nolenti, finiscono sempre per trasgredirne le regole.\r\n\r\n«Se il criminale non finisse ogni tanto in prigione, sarebbe davvero il mestiere ideale»\r\n\r\nOiva Juntunen ha scelto di fare il gangster, professione che ben si addice alla sua innata pigrizia, soprattutto quando i colpi riesce a farli realizzare da altri che, evidentemente, dovranno anche scontarne la pena. Felice possessore di quattro lingotti d'oro, clamorosamente sottratti alla Banca di Norvegia con il grande furto del porto di Oslo, Juntunen si gode la dolce vita nel suo lussuoso appartamento di Stoccolma, finché la sua serenità non viene turbata da un'allarmante notizia: i suoi complici verranno presto rilasciati e, assetati di vendetta, verranno a ricercare la loro parte di bottino. Oiva si è troppo affezionato al suo oro per pensare di separarsene e l'idea di spartirlo con simili avanzi di galera gli sembra addirittura immorale. No, meglio nasconderlo nel più profondo della tundra che doverlo dividere. Così, è nella capanna dei boscaioli del monte Kuopsu, vicino all'inquietante Bosco delle Volpi, in uno sperduto angolo della foresta lappone, che casualmente si ritrovano Oiva Juntunen con i suoi lingotti d'oro, Sulo Remes, maggiore alcolizzato in congedo sabbatico, e Naska Mosnikoff, gagliarda ultranovantenne evasa dal ricovero per vecchi. Non è un caso se è sempre la fuga il destino dei protagonisti di Paasilinna e se è sempre nell'immensità della selvaggia natura nordica che trovano spazio le loro esilaranti avventure: è in quella dimensione di libertà totale che le norme della cosiddetta società civile rivelano la loro limitatezza e, in quel paradossale andare contro corrente, la vita sembra ritrovare il sapore che potrebbe avere, se non rinunciassimo quotidianamente a viverla.
EUR 16.15
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Chiarori
Petur torna nella sua casa d'infanzia per raccogliere pensieri e ricordi dopo la morte del padre Halldor. Ripercorre le tappe della sua esistenza: dall'infanzia magica in cui il padre era il suo universo, al distacco dell'adolescenza con la perdita del simbolico "Sacro Pallone" avuto da lui in dono, che lo guiderà però da adulto alla conquista della sua Principessa. Ricostruisce anche la vita del padre: l'uomo famoso che legge alla radio il listino del mercato del pesce, che sa evocare donne fatate al chiaro di luna e trasformare in sala da concerto la sua cucina e che conoscerà il dolore dell'abbandono, dell'emarginazione della follia e della vecchiaia, per arrivare infine alla riconciliazione.
EUR 14.72
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Il viaggio delle bottiglie vuote
Bolfazl è un esule iraniano che ha trovato rifugio in Olanda. Nonostante le difficoltà che deve affrontare in questa nuova esistenza, vive il suo stato di esule con grande forza d'animo, sensibilità, desiderio di comprendere e volontà di integrarsi. Nel suo cammino è aiutato dal vicino di casa René, un ex artista, sposato e con una figlia, che scopre di essere omosessuale. L'emarginazione cui è sottoposto René è identica a quella provata da Bolfazl. Ma per l'iraniano la condizione di diversità è stimolo per una nuova rinascita. E se la crisi di René aumenta e le bottiglie vuote si accumulano nel cortile, la lingua olandese diventa per Bolfazl una chiave per entrare in un mondo nuovo, fatto di sogni e aspettative.
EUR 15.20
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Il libro di Benjamin
Benjamin Trogen, traduttore finno-svedese, ha dedicato tutta la sua vita alla devota trascrizione di testi scientifici e storici. A sessantatré anni, una moglie, due figli, i nipoti e una carriera al termine si ritira a vita privata, per dedicare altrettanta devozione alla stesura del suo diario. Il "libro blu" come Benjamin chiama il quaderno è lo "sviluppo in una camera oscura" di immagini, ora violente, esuberanti, irrefrenabili, ora desolate e pessimistiche in tensione tra il ricordo e la speculazione esistenziale. Finché uno strano sogno lo chiama alla realtà e a ripercorrere un passato misterioso.
EUR 14.25
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Rigenesi
La bellissima Helena è l'unico e solo grande amore del famoso neurobiologo e "psicologo della coscienza" Just Helled. Dopo la sua prematura scomparsa, lui abbandona la sua ricerca, si chiude in casa, comincia a bere. Ma a interrompere il suo doloroso isolamento è il demoniaco collega Krystofiles, che ha degli ottimi argomenti per indurre Faust-Just a tornare nel mondo. Là fuori infatti, nascosti sotto altri nomi, affidati in gran segreto ad altrettante famiglie inconsapevoli, vivono e respirano ben quattro cloni di Helena, realizzati da Helled in tempi in cui la tecnica della clonazione era agli albori.
EUR 17.58
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Alle soglie della vita
Tre donne davanti al mistero della vita, tre personalità diverse per origine, carattere e situazione, unite dalla comune esperienza della maternità. Davanti al conturbante prodigio di mettere al mondo un essere umano, come tre moderne madonne colte al momento dell'annunciazione, è tutto il loro vissuto, quello che si portano dentro che viene alla luce e, come in una sacra rappresentazione, ognuna ha la sua prova attraverso cui si rivela e compie il suo destino. Ma nascita e morte sono le due facce dello stesso mistero, la vita procede nel suo inesorabile ciclo distribuendo gioie e dolori, senza porre domande né dare risposte.
EUR 8.08
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Uno strano duello
Lei: l'isola più grande del mondo, un trapezio di ghiaccio fluttuante nell'oceano, una volta celeste infinita, una natura inviolabile, un che di divino. Loro: gli agrodolci cacciatori di pelli danesi, unici abitanti "color farina" delle sue sconfinate terre vergini. Questi, ancora e sempre, i protagonisti del fantasioso mondo artico di Riel, in cui tutto diventa possibile. Ecco, allora, Lasselille misurarsi con un orso a sangue freddo come prova di virilità, Mortensen addomesticare il suo telegrafo per un evento unico nella storia della Groenlandia, il conte ricevere un'eredità imprevista e una visita imprevedibilmente "produttiva", Fjordur trasformare la sua inconfessabile passione in una febbre felicemente contagiosa, il Bjork sbarazzarsi di un ospite indigesto con l'aiuto di un socio dallo stomaco di ferro, Lause e il luogotenente Hansen sfidarsi in uno strano duello dall'esito a sorpresa, Lodvig scoprire di avere come migliore amico un globetrotter a quattro zampe. Ritornano, così, le gustose creazioni dell'inesauribile fantasia di Riel, più bizzarre che mai, ma sempre profondamente vere nella loro poetica ed essenziale umanità. Avventure artiche in cui sottomettersi a una natura grandiosa e maestra senza rinnegare se stessi diventa l'unica sfida che conta e diventare pienamente ciò che si è, guardando con un sorriso alle proprie piccole e grandi follie, l'unico premio che ci meritiamo.
EUR 8.12
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Il calcio rubato
Nel 1990 Ulf Peter Hallberg scrisse, con il collega Fredrik Ekelund, il racconto di un viaggio nel nostro paese durante i giorni euforici di "Italia 90". I dieci racconti di Hallberg sono ora riproposti e pubblicati in contemporanea in Italia e in Svezia. Dalla particolare prospettiva del neofita del football, Hallberg si rende conto che l'unico modo per cercare di comprendere e rappresentare questo sport e fenomeno sociale è mischiarsi agli altri; incontrare il crogiuolo di genti che per un mese fanno del "mondiale" il centro del mondo; dare spazio alle emozioni e all'empatia (e infine anche all'entusiasmo popolare), senza per questo tradire l'obiettivo iniziale di uno sguardo critico, laterale, capace di soffermarsi sul dettaglio.
EUR 11.40
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Il libro di Blanche e Marie
Albori del Novecento, Parigi, un crinale storico, artistico e scientifico di portata rivoluzionaria. Marie Curie e la sua assistente, Blanche Wittman, un tempo paziente prediletta del celebre dottor Charcot, stanno terminando la ricerca che porterà alla scoperta del radio. Profili di una galleria straordinaria di interpreti e testimoni: August Strindberg e Sigmund Freud, ancora studente, spettatori delle teatralizzazioni che Charcot dirigeva per le sue tesi, Pierre Curie, già Nobel per la fisica, Einstein e Paul Langevin, che diventerà l'amante di Marie, ma anche i cafè di Montmartre che celebravano in quegli anni la "Danse des fous" di Jane Avril, un tempo come Blanche internata alla Salpêtrière e ora musa di Toulouse Lautrec. Il libro delle domande che Blanche scrive altro non è che un interrogarsi sconvolgente sulla natura profonda dell'amore, sulle connessioni che legano arte, scienza, rivelazione e vita.
EUR 16.15
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La casa bianca
Elegante residenza di campagna sull'isola di Als, la casa bianca è la cornice in cui la famiglia del pastore Fritz Hvide trascorre le sue giornate di aristocratico ozio, tra gli spensierati ricevimenti in giardino e i pettegolezzi. Un paradiso perduto di innocenza nella Danimarca decadente di fine Ottocento, che sta cambiando volto sotto i colpi del progresso e delle sconfitte in guerra. Anima della casa è Stella, la moglie del pastore, donna sensibile e sentimentale innamorata della musica e della poesia, soffocata dall'austerità imposta da Fritz. È lei a irradiare grazia e dolcezza, a difendere spazi di sogno e libertà, a incantare gli ospiti e la servitù con struggenti canzoni d'amore. Ma la sua è una "gioia dagli occhi tristi", un'euforia disperata, un'inguaribile malinconia per lo scarto tra desiderio e costrizione, che contamina ogni sprazzo di luce. Herman Bang dipinge con delicato intimismo il crepuscolo di un'epoca e insieme un paesaggio dell'anima, quella nostalgia dovuta alla fine di ogni illusione che trova pace solo nell'arte, o nel ricordo.
EUR 12.35
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Ciò che credo
"Una meditazione onesta e seria, lontana da ogni desiderio di 'fare letteratura' o sfoggio di cultura, di un uomo che, arrivato a ottant'anni, decide di mettere per iscritto i punti fondamentali del suo credo, confrontandosi con la sua fede cristiana, le sue ragioni e la sua necessità, senza dar niente per scontato o acquisito, cercando le proprie risposte a domande che sono teologiche, etiche, umane, alla luce di una fede conquistata e approfondita da letture, incontri, esperienze e considerazioni... E proprio perché non è un teologo né un letterato, ma un 'uomo come tanti altri', come vuole definirsi, la sua testimonianza può forse suscitare più risonanze e offrire più spunti di riflessione per tutti noi, uomini come tanti altri, che non libri più specifici di studiosi".
EUR 9.50
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Il pomeriggio di un piastrellista
Un uomo che compie un viaggio a ritroso alla ricerca di come è giunto a se stesso, nel tentativo di trovare dove quel che dava senso e realtà alla vita è andato smarrito.\r\n\r\n«Ogni cosa era mondo, e nulla in quel mondo gli apparteneva sul serio.»\r\n\r\nTorsten Bergman, piastrellista a Uppsala, si è ritirato ai margini dell'esistenza: è in pensione, la moglie e il figlio sono morti, anche il cane se n'è andato, e la sua casa non è ormai che il museo dei resti di ciò che è stato. Ogni tanto gli capita ancora di accettare qualche incarico occasionale, purché in nero, perché il suo rapporto con la società è lo stesso che ha instaurato con la vita: di dichiarata non appartenenza. Chiamato un giorno da un amico a finire un lavoro lasciato a metà da altri, capita in una misteriosa casa in via di ristrutturazione ma dall'aria abbandonata. Senza sapere quale sia il suo compito, né come o per chi lo deve svolgere, si mette accuratamente all'opera. Ecco allora che strani personaggi compaiono nella casa, veri o sognati, con le loro vicende reali o possibili, mescolandosi a meditazioni e ricordi che riaffiorano a poco a poco dal passato, tappe di quella «storia di un fallimento» che, come dice Sartre nell'epigrafe del libro, è pur sempre la storia di una vita. Ma con un sottile avvio da saga, Gustafsson ci ha messi sull'avviso: si tratta di un romanzo epico. E muovendosi fra i temi esistenziali con l'insolente agio dei nordici racconta l'avventura di un «uomo della possibilità» costretto a vivere in un mondo di congiuntivi, in cui ogni affermazione è preceduta da un forse e seguita da un punto interrogativo. Un uomo che compie un viaggio a ritroso alla ricerca di come è giunto a se stesso, nel tentativo di trovare dove quel che dava senso e realtà alla vita è andato smarrito.
EUR 14.25
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L' onesta bugiarda
Esiste nei rapporti umani una linea che separa verità da ipocrisia, gentilezza da adulazione, onestà da calcolo? È possibile continuare a credere in se stessi e negli altri senza la protezione delle menzogne vitali, degli autoinganni e delle illusioni?«Una vera opera d'arte» - Ali SmithNell'Onesta bugiarda due donne si incontrano: Anna Aemelin è un'illustratrice di libri per bambini. Distratta, solitaria e svagata, incapace di prendere sul serio qualsiasi cosa che non sia il suo disegno, ostinatamente decisa a difendersi dalla vita ignorando ciò che la disturba, frapponendo fra sé e il mondo le sue lampade schermate, i suoi conigli a fiori, le decisioni che non prende, i no che non dice. Al suo opposto è Katri Kling: giovane donna volitiva e concreta, intelligente e calcolatrice, nemica delle reticenze e del caso, ossessionata da un suo senso dell'onestà e della giustizia che la induce a vedere in ogni rapporto umano un contratto da rispettare. Il loro incontro è lo scontro fra due modi opposti di essere che, rapportandosi, si distruggono a vicenda, minando le certezze su cui poggiano. Continua a nevicare nel romanzo: è inverno e da mesi la neve cade incessantemente sul villaggio in riva al mare, coprendo le orme dei passi appena lasciate, cancellando dal paesaggio i punti di riferimento. I segni che la vicenda traccia con apparente leggerezza su quel bianco uniforme scavano solchi profondi: il gioco delle verità ci lascia un inquietante senso di insicurezza.
EUR 15.20
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La regina di Saba
«Knut Hamsun mi ha insegnato a scrivere» - Ernest Hemingway\r\n\r\nCi sono incontri, sguardi, gesti, parole che possono segnare il cammino di una vita. Ce li portiamo accanto, continuando a riconcorrerli e a ritrovarli, e tanto più forte è l'estasi quando l'immagine inseguita ci si ripropone. È questo che accade al consueto vagabondo in cui Hamsun proietta tutta la sua esacerbata irrequietudine, un non meglio precisato critico letterario norvegese che si trova a girovagare senza meta attraverso la Svezia. Fermatosi una notte alla stazione postale di Bärby, s'imbatte in un'affascinante ragazza dallo sguardo profondo e dai modi spigliati e anticonvenzionali, e se ne invaghisce perdutamente. Sono gli ultimi mesi del 1888, quando Julius Kronberg espone il suo grande dipinto La Regina di Saba a Göteborg, e lo scrittore ravvisa una straordinaria somiglianza con la ragazza. Ma l'idillio ha breve durata. Lei scompare senza lasciare messaggi né tracce, anche se fatalmente indimenticabile. Quattro anni dopo la «regina» ricompare all'improvviso su un treno in partenza da Malmö e riaccende l'amore del protagonista. Inizia così un lungo e imprevedibile inseguimento, un viaggio con ogni sorta di stravaganti incontri che lo porta fino a Kalmar, sulle rive del Baltico, dove finirà per reinventarsi una nuova professione e una nuova vita per continuare il suo assedio. Deciso più che mai a non risparmiarsi nessuna fatica, non esitare davanti a nessun viaggio, non aver paura di nessuna spesa per raggiungere la sua felicità.
EUR 8.55