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Il soggetto surinterpellato. Ideologia, conflitto e resistenza in Althusser e Pêcheux
Si è a lungo pensato e sostenuto che la teoria althusseriana dell'ideologia e dell'«interpellazione dell'individuo come soggetto» non fosse in grado di fare spazio al conflitto e alla resistenza. Questo lavoro prova a dimostrare il contrario: attraverso uno scavo nei testi noti e meno noti di Louis Althusser e di Michel Pêcheux, suo allievo originale, mette in evidenza come nella tradizione althusseriana si trovino risorse ancora inesplorate per pensare non soltanto l'ideologia come campo conflittuale, ma anche il soggetto stesso come un effetto irriducibilmente complesso di tale conflittualità: un 'sursoggetto' preso in una rete mobile di interpellazioni che lo 'surinterpellano'. Attraverso l'elaborazione del concetto di 'surinterpellazione', il libro propone una categoria per pensare la complessità delle dinamiche di assoggettamento e, assieme, le possibilità di resistenza e trasformazione.
EUR 15.20
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Vulnus. Persone nella pandemia
Pensare il virus attraverso la categoria del vulnus - termine latino che rimanda ai concetti di ferita, danno, offesa, lesione, violazione di diritti - significa interrogarsi sul difficile rapporto che le persone hanno avuto, in tempo di pandemia, con il sapere scientifico come con la comunicazione di massa, con le prassi etiche come con quelle politiche; ma anche con l'esperienza personale del dolore, del lutto e con la rilettura delle relazioni e, alla somma, del concetto stesso di comunità. Frutto della sinergia di studiosi di diversa formazione, questo libro vuole offrire strumenti di comprensione dei nodi irrisolti della drammatica esperienza vissuta. Ciascuno dei saggi porta, dunque, con sé l'impronta e la sensibilità del suo autore, ma il loro insieme restituisce l'esigenza di pensare a ciò che "ci" accade.
EUR 14.25
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Società della merce, spettacolo e biopolitica neoliberale. Studi per il pensiero critico
Il volume raccoglie una serie di studi dedicati al pensiero critico. Società della merce, spettacolo e biopolitica neoliberale sono i tre assi tematici intorno ai quali questi scritti sono raccolti e organizzati, con un approccio critico e genealogico alla teoria politica. L'assunto marxiano per il quale sotto il capitalismo gli uomini sono governati da astrazioni che mirano a plasmare tutti i luoghi della produzione e della riproduzione sociale, oltre che le forme e i contenuti della coscienza sociale generalizzata, costituisce lo sfondo teorico della riflessione chiarito nel saggio introduttivo. La costituzione e il consolidamento della moderna società della merce, che ha come corollario l'assoggettamento dei viventi al feticismo del valore astratto; la genesi, lo sviluppo e le metamorfosi dello spettacolo, inteso come rapporto sociale e come dispositivo di potere; la nascita, l'ascesa e la crisi (dagli esiti incerti) della governamentalità e della biopolitica neoliberale: sono questi i temi trattati nel libro attraverso il confronto con autori anche molto eterogenei tra loro, come Jean Baudrillard, Walter Benjamin, Guy Debord, Franco Fortini, Michel Foucault, Jacques Lacan, Walter Lippmann, Pier Paolo Pasolini, Andy Warhol.
EUR 23.75
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Libertà e salute. Pillole di bioetica
Un certo tipo di riflessione bioetica mette spesso sotto accusa la tecnologia come segno di arroganza e insofferenza nei confronti dei limiti insiti nella condizione umana. In altri termini, si tratta dello schema interpretativo per cui, morto Dio, si affaccia sulla scena il Superuomo con il relativo affermarsi di una volontà di potenza inarrestabile. Il fantasma di Nietzsche, con quanto di morboso e terribile è associato al suo pensiero, va a braccetto col mito di Prometeo, ed entrambi sono evocati per far risaltare, per contrasto, un mondo fatto di certezze metafisiche e di ordine naturale in cui ogni cosa trova una sua collocazione e al quale, dimenticando quanto le metafisiche cadano spesso in contraddizioni insanabili tra loro, l'etica chiede solo di adeguarsi fiduciosamente. Da qualche tempo la cronaca, anche prima dell'evento pandemico, propone notizie spesso drammatiche di problemi correlati allo sviluppo della biomedicina. La cosa di per sé può essere un bene perché così si esalta il significato della bioetica come movimento di opinione e di emancipazione individuale. Un male perché spesso la rappresentazione giornalistica tende a semplificare e, a volte, anche a banalizzare questioni e controversie serie. Negli articoli qui raccolti, Prodomo naviga cercando di evitare sia la Scilla della pedanteria che la Cariddi della sciatteria. Ai lettori il giudizio circa la riuscita di questo intento.
EUR 15.20
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La creatività. Prospettive e orizzonti di ricerca nelle scienze umane e sociali
La creatività è l'arte, la capacità e la facoltà cognitiva della mente di creare e inventare: rappresenta una forma mentis che assume una funzione particolarmente significativa in rapporto ai nostri processi cognitivi, come l'intuizione, la percezione, il pensiero analogico, la simulazione, l'associazione di idee, la ricerca nel contesto di un problema strutturato, la riflessione, l'immaginazione, la rielaborazione personale, il pensiero critico. La creatività coinvolge non solo il profilo cognitivo e metacognitivo, ma anche l'orizzonte affettivo-motivazionale della nostra soggettività, costituito da sentimenti, emozioni, bisogni, pulsioni, interessi, passioni, desideri. Per dare un senso alla nostra vita è fondamentale riuscire ad esprimere le potenzialità creative connaturate nella nostra interiorità: esteriorizzare le motivazioni più profonde che segnano e scandiscono i "colori" della nostra anima. Il volume raccoglie gli atti del Convegno: "La Creatività", promosso dal Dipartimento di Scienze Umane dell'Università degli Studi "Guglielmo Marconi", che si è tenuto a Roma il 29 e il 30 maggio 2019. Il Convegno, al quale hanno partecipato 30 relatori, è stato strutturato in un orizzonte interdisciplinare ed è stato articolato in sei sezioni: 1. La creatività: storia, arte, poesia e letteratura (Humanities); 2. La creatività linguistica (Linguistic Sciences); 3. La creatività nelle scienze sociali (Social Sciences); 4. Il lato oscuro della creatività. L'io, l'ombra e le neuroscienze (Psychological Sciences); 5. L'intuizione creativa e la libertà creativa (Philosophical Sciences); 6. Educare alla creatività (Education Sciences).
EUR 30.40
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Legge e libertà. Primato del parlamento e sindacato delle leggi nella costituzione austriaca del 1920
Il saggio analizza le origini, il senso e il significato politico-culturale della costituzione austriaca del 1920, con particolare riferimento al sindacato delle leggi. L'Autore dimostra che l'"invenzione" in Europa della Corte costituzionale, in verità già prefigurata dall'austromarxista Karl Renner e la cui introduzione nel testo normativo austriaco si dovrà poi ad Hans Kelsen, stretto collaboratore proprio del Cancelliere federale, era funzionale a "custodire" la legge e il primato del parlamento, regolando così una garanzia più coerente con il fondamento politico dell'ordinamento giuridico. Viene in tal modo messa in rilievo la trasformazione della giustizia costituzionale in Occidente, a partire dal secondo dopoguerra sempre più orientata ad attribuire al giudice un autonomo ruolo di interprete di ultima istanza, con il rischio, da un lato, di indebolire la legittimazione democratica del diritto positivo e, dall'altro, di favorire - in forza del ruolo delle corti di tutela dei "princìpi" e dei diritti anche quali risultato di interpretazioni evolutive - lo scivolamento dello Stato di diritto verso il cosiddetto Stato dei giudici.
EUR 17.10
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Essere contemporanei della fine del mondo. Saggi su Manlio Sgalambro
«Contemporanei della fine del mondo» è espressione che Sgalambro utilizza in più luoghi per definire la condizione degli esseri umani. Il fatto che il genere umano, nell'attimo, remoto eppure già da sempre attuale, della "morte del sole", scomparirà nel suo insieme costituisce l'orizzonte costante del suo pensiero. A partire da questa incontrovertibile certezza, occorre avere il coraggio di una verità intollerabile: tutto è già da sempre destinato alla distruzione. Questa verità, che il filosofo Sgalambro assume con i toni sprezzanti dell'indignazione e della rabbia, ma anche con quelli più pacati, ma non meno aspri, del cinico disincanto, costringe a un radicale mutamento di prospettiva. Il pensiero, ultima roccaforte in cui trincerarsi, in tutte le sue declinazioni - la teologia, l'etica, la politica, l'estetica - deve trarne le dovute conseguenze. Confrontarsi con questa «filosofia del terrore», radicale fino all'estremismo, esacerbata fino al livore, comunque urtante, è quanto provano a fare i saggi raccolti in questo volume, tentando di mostrarne anche un ulteriore risvolto, quello di un disperato e inappagabile desiderio di assoluto.
EUR 9.50
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Modi di deindividuazione. Il soggetto nella lirica italiana di fine Novecento
La riflessione sulle forme dell'io nella lirica di fine Novecento rappresenta uno dei nodi critici della poesia italiana contemporanea. Attraverso il confronto fra cinque autori significativi (De Angelis, Magrelli, Fiori, Anedda e Benedetti), il libro offre un'interpretazione generale della prima persona nella lirica alla luce del concetto di deindividuazione. A questa categoria appartengono fenomeni che riguardano sia la logica che sorregge il discorso poetico e i suoi temi, sia aspetti testuali specifici. L'analisi del soggetto dell'enunciazione consente dunque di ridefinire lo statuto di genere della lirica italiana contemporanea, per la quale l'io, da nucleo fondante del discorso, diventa un elemento da ricostruire e riconquistare.
EUR 23.75
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Antropocene, nazionalismo e cosmopolitismo. Prospettive per i cittadini del mondo
Antropocene è un'epoca geologica nella quale la specie umana è la causa del collasso della biosfera. Siamo condannati all'estinzione? I governi hanno rimandato per decenni le decisioni per contenere gli effetti dell'inquinamento. La rivolta dei giovani li ha costretti ad agire. La passività della politica non si spiega solo con la cattiva volontà. I soggetti della politica non sono più gli stati e le classi. Nel secolo XXI, il nuovo soggetto politico è l'umanità. Le molteplici culture del pianeta devono dialogare per definire un comune umanesimo e la politica deve creare una governance mondiale delle sfide globali. Non è un'utopia irrealizzabile. L'integrazione dei popoli nazionali dell'Unione Europea mostra che una cittadinanza sovranazionale è possibile e che l'indipendenza nazionale è compatibile con l'interdipendenza pacifica internazionale. Il libro critica il sistema di Vestfalia delle relazioni internazionali e propone l'alternativa di una cittadinanza cosmopolitica.
EUR 26.60
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Circe di spalle. Per una dimora del femminile
La complessità della figura di Circe continua a interrogare. Qui si sceglie di ascoltarla e di reagire tenendola non di fronte ma sguincia, in modo da registrare, più che domande e risposte, un campo di tensioni. Teso - tra invidia, ammirazione, polemica - è il campo della disputa tra Circe e Atena, avversario interno quanto esterno. Disputa che mostra la difficoltà del percorso della soggettività femminile, alle prese sia con l'immaginario che la definisce che con quello che la anima. A riflettere su questo percorso vengono convocati J. Joyce, V. Woolf, M. Atwood, M. Cunningham, N. Ginzburg; la filosofa E. Pulcini e la psicoanalista M.C. Barducci. A riflettere sull'anno trascorso con Circe - sospeso, ricco di altrove, di altrimenti - come metafora del tempo analitico, viene convocato lo stesso Odisseo, che però narra ai Feaci un'altra storia.
EUR 9.50
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Quadrilogia. La differenza non indifferente-Elogio dell'infunzionale-Fuori luogo-In altre parole
Le espressioni "fuori luogo", "infunzionale", "differenza non indifferente" e "altre parole", presenti nei titoli delle quattro parti di questo testo, sono già per se stesse indicative di un topos che risuona evidentemente come u-topos, utopico. Potrebbe essere diversamente in un mondo in cui di "mondiale" ci sono state due guerre - e in questi giorni se ne paventa un'altra -; dove di "globale" c'è la globalizzazione e la concorrenza spietata a livello planetario; dove si indica come "innovativo" il prodotto che sul mercato è "distruttivo" del prodotto similare precedente; dove di pan-, di totale, c'è tutt'ora, dal 2019, la pandemia e c'è, ormai da tanto tempo, il complementare disastro ambientale dovuto all'"antropizzazione" del pianeta?
EUR 26.60
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Dei tra pareti. Le statue di culto nella pratica rituale a Roma
Il volume indaga le diverse ramificazioni della categoria "statua di culto" nel panorama urbano e religioso di Roma. Si prendono in esame la fisionomia, il vocabolario di riferimento, i contesti e l'uso dei simulacra deorum lungo un ampio arco cronologico, dall'età regia a quella tardoantica, cogliendo così le dinamiche manifeste nel rito, nell'immaginario collettivo e nella memoria. L'intento di questa ricognizione nasce dalla necessità di un'analisi generale delle pratiche cultuali relative alla designazione e alla fruizione dei simulacri: mancava infatti un'opera che li prendesse in esame nella loro globalità. Lo studio della costruzione meditata di tali icone offre quindi una visione inedita e complessiva di una particolare forma di interazione con divinità immaginate, parafrasando Tacito, alla stregua di ospiti all'interno dei rispettivi simulacri. Immagini che, come in un gioco di matrioske, erano a loro volta alloggiate tra le pareti degli edifici templari, in un caleidoscopio di riferimenti visuali tanto complesso quanto affascinante.
EUR 26.60
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La grande storia e il piccolo schermo. Strategia di riscrittura del «period drama» contemporaneo
Il period drama può avere forme e declinazioni molto differenti, ibridarsi con altri generi, dall'horror al soprannaturale, dal drama al noir al comedy, ma è sempre caratterizzato dalla riproduzione di un periodo diverso da quello del tempo di messa in onda, nei confronti del quale lo spettatore possa percepire uno scarto, una differenza, un'alterità. È il confronto con la differenza, anche molto ravvicinata, a innescare i due elementi essenziali di interesse per lo spettatore: la sensatezza e la ragionevolezza della ricostruzione e del worldbuilding e il piacere di assistere a tale ricostruzione. La sua funzione essenziale non è soltanto di rappresentare il passato, ma di rileggerlo e riscriverlo, anche di pervertirlo, per consentire di ripensare in modo critico il presente. Questo volume traccia tante, diverse, traiettorie possibili: tante storie per raccontare la Storia. Sguardi sui mondi di ieri, per provare a capire meglio l'oggi.
EUR 24.70
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L' etica e limiti della filosofia
"L'etica e i limiti della filosofia" è considerato un classico contemporaneo della filosofia morale. Basandosi sulle idee dei filosofi greci, Bernard Williams indirizza l'etica lontano dalle preoccupazioni delle teorie morali universali verso il "vero, la verità e il significato di una vita individuale". Egli riflette sui problemi più difficili della filosofia contemporanea e identifica nuove idee riguardo ai temi centrali del relativismo, dell'oggettività e della possibilità di una conoscenza etica. Introduzione di Andrea Zhok.
EUR 24.70
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Confesso che ho penato
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Studi hegeliani. Diritto, società civile, Stato
Lo studio di Hegel rappresenta uno dei momenti centrali della riflessione di Bobbio. I saggi raccolti in questo volume costituiscono un insieme coerente che approfondisce alcuni punti essenziali del pensiero del grande filosofo tedesco. Bobbio pone il problema del rapporto fra la tradizione del diritto naturale e la filosofia di Hegel, mostrando come la seconda costituisca insieme il compimento e la dissoluzione della prima. Se essa portava a individuare nello Stato "il punto culminante del processo storico", il coronamento di questa visione generale è "la considerazione della supremazia della legge, intesa come la più alta manifestazione della volontà razionale dello Stato". Proseguendo nella sua riflessione, Bobbio analizza il posto che occupa il diritto nel sistema della filosofia hegeliana: sono scritti - quelli del diritto, sul diritto privato e pubblico, sulla costituzione e sulle forme di governo - "nati da un interno svolgimento, da un collegamento naturale fra tema e tema, come se la chiusura di un problema ne aprisse subito dopo un altro".
EUR 19.00
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La pace. Una parola ai giovani d'Europa e ai giovani del mondo
L'eroe tedesco della Prima guerra mondiale, decorato con l'Ordine pour le Mérite, riflette in queste pagine sulla fisionomia che l'Europa e il mondo avrebbero acquisito quando il sistematico massacro della Seconda guerra mondiale si fosse concluso. La prima versione di questo scritto fu stesa nel 1941 e circolò negli ambienti dei protagonisti dell'attentato a Hitler del 20 luglio 1944, quando Jünger era ufficiale della forza di occupazione tedesca a Parigi: La pace è la testimonianza della personale resistenza interna al regime nazista oltre che di una disillusione assoluta nei confronti della guerra come strumento politico. Per Jünger le deportazioni, le persecuzioni, le fosse comuni, i forni crematori che hanno caratterizzato la "guerra civile planetaria" costituiscono il "sacrificio" sul quale poggia la pace, una pace che proprio in nome dell'immane violenza della Seconda guerra mondiale deve essere assoluta e condurre a una serena convivenza di tutti i popoli sulla terra. Lo scritto di Jünger rimane oggi un punto di riferimento teorico fondamentale per chiunque non voglia semplicemente cogliere nella immane portata distruttiva delle guerre contemporanee e nella minaccia nucleare un vacuo e retorico "mai più", ma intenda operare concretamente per la pace e per la formazione di uno Stato mondiale che dentro al sacrificio di quelle guerre è inscritto. Prefazione di Maurizio Guerri.
EUR 9.50
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Vite parallele
«Per queste festività lo Studio Museo Francesco Messina offre ai visitatori una mostra che mette a confronto due maestri coevi che, pur nella loro visione artistica e stilistica totalmente diversa, seppero intessere un intenso dialogo sui temi e il senso dell'arte. Entrambi condivisero il legame con la piccola cittadina ai piedi dell'Etna, Lin-guaglossa, dalla quale giungono oggi in prestito le opere di Salvatore Incorpora che dialogano con quelle di Francesco Messina nel luogo che quest'ultimo scelse come suo studio. Uno stile più classico quello di Messina al quale fa da contrappunto quello espressionista di Incorpora capace di suscitare emozioni nei confronti dei suoi soggetti prediletti: quell'umanità fiera costretta a cercare fortuna altrove, i vinti di Giovanni Verga. I dipinti, le sculture e i presepi di Salvatore Incorpora qui esposti, seppure nella loro multiformità, sono dominati dal colore e dal tratto dinamico, ed è interessante la capacità dell'artista di trovare spunti espressivi anche in materiali eterogenei che egli utilizza specialmente per realizzare i suoi presepi, piccoli microcosmi che rivelano la vita quotidiana della Sicilia della metà del Novecento. La prima retrospettiva milanese dedicata a Salvatore Incorpora non poteva quindi che aver luogo proprio allo Studio Museo Francesco Messina, un Museo che porta avanti la sua vocazione di spazio di confronto e dialogo tra le opere dello scultore siciliano milanese d'adozione e diversi artisti, dai maestri del Novecento sino ai talenti contemporanei.» (Dalla Prefazione di Tommaso Sacchi)
EUR 5.70
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Pianeta Banksy. L'uomo la sua opera e il movimento che ha ispirato
Le opere di Banksy sono riconosciute a livello universale come l'emblema della ribellione al sistema e della denuncia delle storture di una società sempre più votata al consumismo, alle disuguaglianze e alla solitudine. Dove passa Bansky resta un segno indelebile, uno squarcio di verità che non è possibile ignorare e che ridefinisce per sempre il tessuto urbano. In questo volume, il fotografo e writer Alan Ket ripercorre, attraverso una galleria tematica di oltre 200 scatti, le opere più note di Banksy e dei suoi più apprezzati discepoli. Angeli, demoni, animali, icone, satira politica. Questa è la storia dell'unico esercito che porta avanti la sua rivoluzione soltanto con colori e bombolette spray.
EUR 17.10
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Il pensiero e l'opera di Françoise Dolto
Françoise Dolto (1908-1988) è stata una personalità di spicco nel panorama culturale francese. Psicoanalista e psicoanalista infantile, studiosa e intelligente interprete dell'opera di Freud, è stata collega e collaboratrice di Lacan, impegnata socialmente in opere di prevenzione e di cura in diversi ambiti. La sua figura, forse proprio a causa della fama di cui ha goduto, è stata spesso oggetto di semplificazioni e ridotta a stereotipi. Il presente volume si propone di far conoscere l'opera di Dolto, in cui si intrecciano originalmente produzione teorica e pratica clinica, in uno scambio pluridirezionale che delinea il ritratto di una pensatrice “visionaria”. Uno dei caposaldi del suo pensiero è la concezione del bambino come “soggetto desiderante”: soggetto di diritto e mai oggetto di addestramento nelle mani degli adulti. Riproporre oggi una riflessione sulla sua opera è una sfida umana e politica. Nella sua figura si mescolano infatti diversi elementi difficilmente separabili: uno straordinario genio clinico, una rigorosa inclinazione speculativa e una precisa postura etica.
EUR 19.00