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Gran circo Taddei e altre storie di Vigàta
Otto storie, tanto perfette e compiute da costituire ciascuna un breve romanzo. Ci sono i personaggi della Vigàta di ogni tempo, l'inventario di una Sicilia dalle inesauribili sfaccettature: avvocati brillanti, chiromanti improvvisate, contadini e studentesse, preti e federali, comunisti sfegatati, donne risolute, un repertorio che suscita il sorriso o la pietà, e sempre un forte coinvolgimento. Ma in queste storie c'è anche un elemento fiabesco, mitico, un improvviso scarto dalla narrazione che ritorna insistente. È una traccia sotterranea che si mescola con il momento storico che è sempre ben definito, al punto che sin dalle prime righe di ogni storia la narrazione viene incastonata in una data precisa, la fine dell'Ottocento, l'alba del 1900, ma più spesso gli anni del fascismo, dello sbarco, del dopoguerra. Quasi sempre è l'ironia, la burla a dominare, o il gallismo brancatiano, oppure l'umanità solidale che non manca mai nelle storie di Camilleri che in quella "piazza della memoria" che è Vigàta, attinge a storie vere o verosimili depositate fra i suoi ricordi, per reinventarle e raccontarle con la sua capacità affabulatoria, tutte spruzzate da una polvere di simpatia.
EUR 13.30
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Appartamento a Istanbul
Kati Hirschel è una berlinese trapiantata a Istanbul da una quindicina d'anni. Gestisce una libreria specializzata in gialli, per il resto il suo tempo è preso a occuparsi di una quantità di piccoli affari pratici che la sballottano da un estremo all'altro della città che abbraccia il Bosforo. E parla, conversa continuamente e con chiunque, di ogni ceto occupazione e risma, amiche e vicini, amori, e personaggi con cui viene in contatto per il lavoro o per le altre incombenze: storie, particolari, vicende, incontri che finiscono per sommergerla di atmosfere metropolitane e, con lei, chi la segue nella sua giornata. E il ritmo di questa spericolata città che la attraversa e i delitti in cui si lascia coinvolgere da investigatrice involontaria funzionano inconsciamente come ottimi pretesti per tuffarsi nel miscuglio di vizio, affari e politica su cui galleggia la città. Un affarista è stato ucciso, un uomo che controllava un numero di posteggi in centro e speculava in aree edificabili. Caso vuole che il delitto sia avvenuto poco dopo un alterco con Kati, per via di un appartamento che la libraia vorrebbe comprare. Facile, per la polizia, sospettare di lei, ma è soprattutto la curiosità che spinge Kati a occuparsi delle strane circostanze di una morte che non avrebbe dovuto avvenire così facilmente. E mentre Kati scorre l'intera catena di conoscenze e contatti, piomba un secondo omicidio. Stavolta è immediato orientarsi verso i soci del morto e verso i circoli di politici fondamentalisti.
EUR 13.30
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Il cappello dell'ammiraglio
"La vita stessa, quasi una fantasia" è, nelle parole dell'autore, l'argomento di questa scrittura. Una memoria, un lungo ricordo, una cronaca delle infinite peripezie, minimali ma fondamentali nell'esistenza, che occorsero a un fanciullo, socialmente fortunato e culturalmente ben dotato, nel decennio corrente dalla fine degli anni Quaranta del Novecento agli anni brillanti del Boom economico. Così ricca dei fatti della fantasia e del colore della vita stessa, da smarrirsi il confine preciso tra le due e da immediatamente comprendere come l'infanzia sia un romanzo di formazione quando la memoria permette di abbracciarla in un penetrante sguardo narrativo. E quindi "Il cappello dell'ammiraglio" (il titolo viene dal copricapo, quasi un talismano, che accompagnò il protagonista da quando bambino sognante immaginava avventure sul mare delle sue vacanze fino al treno che lo portava giovane a studiare in Inghilterra) è nello stesso tempo il documento di una nicchia di storia sociale: la storia di una famiglia borghese a cavallo della modernizzazione dell'Italia, e il romanzo di un bambino dalla fantasia galoppante: una fantasia capace di stimolare le avventure dell'innocenza. E, poiché facilmente l'infanzia si fissa nell'immagine di un luogo geografico, il romanzo, volendo, è anche la rappresentazione, trasfigurata negli occhi di un bambino, del paesino di riviera ove, come un circolo concluso che dà un senso al tempo, ogni estate ritornava la villeggiatura della famiglia.
EUR 15.20
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Il signore delle cento ossa
Martin Bora è un ufficiale della Wehrmacht, qui cronologicamente agli albori della sua carriera investigativa. Bora è un gentiluomo di antica nobiltà guerriera, fascino tenebroso, amante sfortunato, temperamento di severità kantiana, ma soprattutto roso, fino al disagio fisico tangibile, dalla contraddizione che non sa risolvere. Egli ha giurato obbedienza, e il codice d'onore gli vieta deroghe, ma cresce in lui la consapevolezza degli orrori dei nazisti, che disprezza per odio politico, per arroganza aristocratica, ancor più perché offendono il suo senso etico ed estetico. La carriera di Bora nel controspionaggio è appena iniziata. Il compito è quello di accompagnare una trilaterale tedesco-nipponico-italiana, una conferenza di affari e di scambio di tecnologie militari. Ma è una copertura. La missione reale è di indagare attorno al "Signore delle cento ossa", una spia che secondo una prima ipotesi si identifica nella persona di Ishiro Kobe, rigido generale giapponese. Una mattina, andando a prelevare Kobe per una cavalcata, scopre la scena raccapricciante del primo omicidio:. Nel bagno accanto, annegato nel sangue, l'aiutante Nogi. Sembra un delitto di onore, o di passione. Ma Bora si orienta diversamente: un terzo è penetrato nella stanza, l'assassino. Tra mistificazioni, altri delitti, tradimenti, Martin Bora si inoltra negli ambienti lividi dove la guerra incombente favorisce intrighi come pozioni venefiche. E dove perderà la sua fiducia.
EUR 13.30
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Il mare che bagna i pensieri
Questi ricordi rievocano un'infanzia e prima giovinezza nomade tra gli anni Quaranta e Sessanta. Dietro c'è lo spazio geografico tra Trieste e Cracovia, in cui si transita superando lingue più che frontiere, ma unito, come ebbe a dire l'autrice, "nel modo di pensare, di sentire, persino già nello stile architettonico, nella tradizione letteraria". Un'area definita, dallo scrittore jugoslavo esule Danilo Kis, "nostalgia d'Europa". E questa pervadente nostalgia colloca la condizione della piccola lima e della sua famiglia: padre sloveno, madre ungherese, sempre con le valigie pronte. Un vagabondare dalla Slovacchia fino a Zurigo, passando per Budapest, Lubiana, Trieste, che non fu conseguenza di sventure o di precarietà personali, quanto di un trovarsi a seguire le onde dei destini collettivi, le complesse questioni identitarie, i cambiamenti politici e a volte di confini. Per cui questi "passaggi della memoria", ancor più a causa del loro essere intimi, sensitivi, finiscono con il ricostruire una specie di memoria storica, filtrata dalla coscienza vibrante a ogni mutamento di una bimba quadrilingue, dimorante in nazioni senza coste con la brama di seguire i fiumi fino al mare promesso, divisa tra Dostoevskij e i rituali delle diverse religioni, Bach e le canzoni popolari. E danno un senso preciso alla " nostalgia d'Europa": è vivere in patrie che portano incisi in ogni luogo e in ogni immagine i segni di popoli che c'erano fino a ieri e ora non ci sono più...
EUR 11.70
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Giorni d'amore e inganno
Quattro donne in un labirinto senza uscita. Il laboratorio dell'esperimento è un chiuso residence messicano. Un villaggio in cui vivono in lussuoso isolamento le mogli degli ingegneri stranieri al lavoro in un grande cantiere. Paula, aspirante scrittrice e intellettuale, di umore scostante; Victoria, professoressa di chimica, intelligente e positiva; Susy, giovanissima americana segnata da un passato familiare traumatico e affamata d'affetto; Manuela, moglie sessantenne del capo, realizzata e sicura di sé con uno spirito protettivo da matrona. Piccole invidie, normali pettegolezzi, pretese e profferte di amicizia, sottili nevrosi, si incrociano e si scontrano come prevedibile e naturale. Ma un giorno una di esse si innamora del marito di un'altra. E scoppia una specie di reazione a catena, che investe, in una tempesta di sentimenti implacabili, ognuna di loro e ciascuno dei rapporti matrimoniali. Come se la scintilla di quell'amore irregolare fosse il lampo improvviso che illumina, per un attimo e per sempre, un paesaggio sconosciuto, fino a quel momento sepolto nella notte. Alicia Giménez-Bartlett si immerge impietosa nelle fragili personalità esposte allo stress di situazioni improvvise, insolite, che le scoprono indifese.
EUR 14.25
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Polis in fabula. Metamorfosi della città contemporanea
"La forma, la cultura, l'immagine della "città" in pochi anni sono radicalmente cambiate. Oggi è difficile, sia per gli studiosi che per i cittadini, "definire" la città: i confini urbani si espandono in modo indefinito, inglobando territori entro un magma cangiante di insediamenti e funzioni; la dialettica centro periferia lascia il posto a un policentrismo diffuso; gli spazi urbani sono attraversati da flussi di capitali, di merci, di individui, di informazioni e di culture. Questa complessa fenomenologia urbana genera disordine e sofferenze sociali sempre più vistose: il tessuto urbano è lacerato, strappato, ferito. Le città contemporanee esibiscono inedite contaminazioni di spazi, tempi e funzioni, anche attraverso la diffusione di tecnologie dell'informazione; accolgono sul proprio territorio governi e giurisdizioni diverse e spesso in conflitto. "Queste metamorfosi continue, questi ininterrotti sconfinamenti e disseminazioni globali pregiudicano la possibilità di un futuro per la città? Il tramonto della configurazione storica propria della città moderna corrisponderà inevitabilmente alla fine della città e alla fine dell'esperienza urbana? O la città dell'età della globalizzazione emergerà come forma inedita, con proprie nuove configurazioni spazio temporali? "Ma quali sono i tratti costitutivi e distintivi che definiscono l'esperienza urbana?. Prefazione di Mauro Ceruti.
EUR 17.10
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Preludi. Le note editoriali alla «Biblioteca delle Silerchie»
Giacomo Debenedetti tra il 1958 e il 1967 fu l'artefice, per il Saggiatore, della collana "Biblioteca delle Silerchie". La collezione era composta di testi di genere diverso, da lui scelti ricalcando personali preferenze di lettura. I volumi presentavano una particolarità. Ciascuno di essi non recava i soliti risvolti di copertina (dove ritualmente si riassumono contenuti e biografie degli autori). Questi erano sostituiti da un paio di pagine redazionali all'interno, anonime ma da lui vergate; più di un risvolto, meno di una introduzione: "dunque un po' (osserva Edoardo Sanguineti) come costringere a un rapido epigramma un poeta avvezzo a un suo riposato e disteso respiro compositivo". E sono queste sessantotto note editoriali alla "Biblioteca delle Silerchie" che il presente volume raccoglie. Capolavori seducenti di inviti alla lettura, riproducevano in miniatura quello stesso stile che fa parlare dei suoi scritti maggiori come di "racconti critici". Nella stesura di questo tipo di prime notizie al lettore si sono a volte cimentati i grandi scrittori (basti ricordare il caso di Calvino o Sciascia o Vittorini), tanto da costituire, nelle sue punte alte, si può dire un genere letterario. La cui curiosità è quella di un Backstage, di un retroscena autentico, in quanto apre una finestra sull'officina del libro. Con un'introduzione di Raffaele Manica e uno scritto di Edoardo Sanguineti.
EUR 17.10
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La stazione termale
Due coppie di donne soggiornano in una stazione termale: una bambina con la zia, e due vecchie amiche. Le terme sono "un centro medico dove si curano le malattie della vanità": e ciascuna di queste donne, perfino la bambina, ha il suo conto sospeso con il passare del tempo e la bellezza. In realtà la stazione termale è un apparente paradiso provvisto del suo elisir di lunga vita, ma nelle sue pieghe si nasconde il piccolo inferno che l'eterna giovinezza ha sempre chiesto in cambio. Fra le due coppie si intrecciano in quei pochi giorni tanti fili, componendo tutti i rapporti possibili. Ognuna ha il suo segreto, che la bambina, come un piccolo segugio, inventa e stana. Quando un segreto si svela, un altro si crea: come se la stazione termale fosse il brodo di coltura di quei batteri (la solitudine, la morte, l'amore...) che dovrebbe curare e tacere. È una novella-ragnatela, in cui il femminile sembra trovarsi nel suo luogo proprio, mentre il maschile resta all'esterno, a delimitare un altro territorio, il luogo dei desideri e delle paure, dove fatalmente si dovrà tornare. Così il protagonista di questo raccontare - un protagonista che verrebbe voglia di definire settecentesco - è il segreto con il suo erotismo.
EUR 11.40
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Il lampo e la notte. Per una poetica del moderno
A partire da un verso del sonetto di Baudelaire "A un passante": "Un lampo... poi la notte", Roberto Deidier ripercorre alcune linee basilari della poesia moderna e contemporanea, secondo un'ottica ispirata dall'attuale critica letteraria di impianto comparatistico. Nell'esplorazione del panorama poetico degli ultimi due secoli, egli è orientato da studiosi quali Auerbach, Anceschi, Todorov, e soprattutto da poeti-critici ai quali non sempre è stato dato il dovuto credito nella ricostruzione della mappa culturale della modernità. Le opere poetiche e saggistiche di Pound, Eliot, Borges e in particolare di Auden e Brodskij costituiscono i riferimenti teorico-critici di un discorso nel quale nozioni e concetti, quali genere, canone, tradizione, ritmo, sono riconsiderati in base ad autori a torto trascurati: da Espronceda a Corbière, da Solmi a Wilcock. Un lucido ripensamento originale del rapporto tra classicità e avanguardia risulta l'esito finale di un'analisi che inaugura una prospettiva nuova per leggere la poesia.
EUR 13.00
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La scuola di architettura di Palermo nella Casa Martorana
Nel cuore di Palermo, all'estremità orientale dell'antico "Cassaro" e accanto alle chiese normanne di S. Cataldo e dell'Ammiraglio, è "acquattato" un vasto complesso di edifici originati a partire dalla fine del 1110. È il monastero della Martorana, che nell'ultimo secolo e mezzo di vita ha cambiato più destinazioni d'uso. Infatti è diventato, nel 1867, prima "Scuola di applicazione per ingegneri e architetti", poi facoltà di ingegneria e negli ultimi quarant'anni sede della facoltà di architettura. La Martorana è contemporaneamente il prezioso contenitore di secoli e secoli di simboli cittadini, conservati nella costruzione e velati da strati successivi di nuovi simboli. Questo libro ne presenta la storia quasi millenaria. "Il testo scrive l'autore - che è preceduto da una lunga introduzione sul contesto urbano in cui sorge il manufatto, è stato suddiviso in quattro parti: nella prima si esaltano le qualità artistiche e il valore di testimonianza di alcuni suoi ambienti, o elementi, suggerendo in qualche caso auspicabili azioni di tutela e di salvaguardia; nelle altre parti si prendono in esame i periodi corrispondenti alle sue rispettive destinazioni d'uso: monastero, scuola di applicazione (poi facoltà di ingegneria), facoltà di architettura".
EUR 22.80
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A scuola con Leonardo Sciascia
È un Leonardo Sciascia divertito osservatore del mondo cui non risparmia irriverenti ironie e grafitanti parodie, l'adolescente che ci viene incontro da questi ricordi di Stefano Vilardo (Delia, 1922, "Tutti dicono Germania Germania", Sellerio 2007, il suo libro più noto). Stefano gli fu compagno di banco dall'anno scolastico 1936-37 e poi per tutta la vita, conoscendone subito la passione letteraria, la cinefilia al limite dell'erudito e l'amore per le burle contro ogni superbia; e in questa intervista, raccolta da Antonio Motta (con Sellerio "Bibliografia degli scritti di Leonardo Sciascia", 2009), ne racconta la prima formazione, il precoce antifascismo libertario ed episodi cruciali della vita privata intellettuale.
EUR 9.50
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Niente vacanze per l'ispettore Morse
Intorno alla chiesa di St Frideswide, dall'alto del suo campanile gotico, a Oxford North, si vede scorrere la vita di quel pezzo di provincia inglese. Il reverendo Lawson è tiepido nella fede come lo è in tutto, tranne che nella raccolta delle offerte; la piacente Brenda Josephs sfoga la sua inquietudine con l'organista Paul Morris distratto dall'erotismo delle sue giovani allieve; il marito di Brenda, Harry Josephs, sagrestano, non trova pace negli umilianti, per lui ex ufficiale, lavoretti che trova da disoccupato; uno strano barbone entra ed esce dalla canonica; qualche vecchia beghina sa qualcosa; una donna formosa attrae l'attenzione, forse volontariamente. In questo clima sensuale e ipocrita qualcuno di loro è un assassino, qualcuno di loro sarà una vittima: e i delitti avvengono in un trascinamento impercettibile delle azioni umane, quasi che fosse l'ambiente a contenere un magnetismo che muove i protagonisti. La chiave della suspense dello scrittore Colin Dexter, ultimo e innovatore rappresentante del giallo classico inglese, è infatti nella capacità di far derivare lo strappo della violenza omicida dalla ordinarietà delle circostanze: una trama costruita particolare dietro particolare già a partire dal soffermarsi dell'occhio narrativo sugli oggetti che designano i luoghi; personaggi non simpatici, tutti abbastanza gretti ma nessuno totalmente privo di bontà e buoni sentimenti; un sussiego scostante da città universitaria di livello prestigioso, quale Oxford.
EUR 13.30
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Il milionario
Maj Sjöwall e Per Wahlöö sono stati la coppia di scrittori a cui si riconosce, insieme a pochi altri, la nascita del genere poliziesco cosiddetto procedurale. Scrissero la famosa serie di Martin Beck e dei colleghi della polizia di Stoccolma, da dove sono stati tratti film e telefilm in tutto il mondo. Loro la consideravano come un unico romanzo a fini di educazione politica socialista. Tanto che il sottotitolo della serie è unico: "romanzo su un crimine", intendendo con "crimine" l'insieme delle circostanze sociali che spingono le persone al delitto. Oltre che nella scrittura e nel fine politico della loro opera, erano compagni nella vita - lei, Maj, più giovane ed entrambi reduci da matrimoni con figli -, ed ebbero una storia d'amore piena di sentimento, di sensi e di vitalità, conclusasi per la prematura morte di lui. In questi racconti (tre a quattro mani, uno di Per e uno di Maj) lettere e note sparse, gli elementi portanti della comune avventura biografica e letteraria si colgono e si intuiscono tutti, rendendo questo piccolo volume un utile compagno ai dieci volumi dei loro polizieschi. Si scopre una scrittura naturalmente leggera, bella, scorrevole, che ha bisogno di alimentarsi di realismo quotidiano e di acutezza psicologica verso i tipi che si incontrano nella vita; si scruta lo stesso panorama di mare e di porti che faceva da sfondo inevitabile al loro immaginario nordico; si entra nel loro romanticismo di coppia, così tipicamente libero e anni Sessanta.
EUR 10.45
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Il mattatore
In un degradato quartiere di edilizia popolare, la tredicenne Mandy fa il corriere della droga. Quando, durante una consegna, rimane vittima del fuoco incrociato tra bande rivali, il suo caso finisce su tutte le prime pagine, diviene emblema dello "stato della Nazione" e oggetto di spietate analisi da parte dei media. Di fronte alla totale omertà degli abitanti del luogo, i tutori della legge sentono l'urgenza di mutare la strategia di contrasto al crimine. Ma laddove il Capo della Polizia Mark Lane propende per infiltrare un detective in mezzo ai trafficanti (con tutti i rischi che ciò comporta), per l'Assistente Capo Desmond Iles l'unico scenario realistico è quello di una più o meno tacita intesa in base alla quale si chiudono "entrambi gli occhi" sui traffici dei baroni della droga in cambio della "pace sulle strade". Con l'infida arroganza che lo distingue - e gli è valsa l'appellativo di "Iago dell'Ovest" da parte dell' Observer - Iles tesse perciò la sua tela sordo ai richiami di Lane: e va innanzitutto alla ricerca di un interlocutore valido e affidabile, che possa garantire la non belligeranza tra le diverse organizzazioni malavitose. Terrorizzato dalle possibili conseguenze tanto della politica di Lane che di quella di Iles, il Soprintendente Colin Harpur indaga sulla morte di Mandy, alla ricerca di una verità che di per se stessa metta in scacco entrambi i superiori.
EUR 13.30
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Milano ancora ieri. Luoghi, persone, ricordi di una città che è diventata metropoli
"È difficile pensare ai giardini della propria città come a un insieme unitario: una sola, cinematografica e in fin dei conti anonima fuga di aiuole, sentieri, piante, viali. Ogni giardino sta a sé, vive di vita autonoma, non è soltanto una macchia verde sulla mappa mattone della città, ma un denso grumo di memorie, un album d'immagini da sfogliare adagio: quell'albero, quella piazzuola, un'ombra più rada, una luce più fredda. E la voce, la figura di chi mi accompagnava. Persino ogni viale, ogni parterre sta a sé, anche se a prima vista parrebbero confondersi con altri".
EUR 12.35
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La migliore offerta
Un sessantenne esperto d'arte e battitore d'aste di grande fama, è un cuore gelido, l'unico affetto è quello che prova per gli sguardi scrutanti dei volti femminili della sua segreta e inestimabile raccolta di ritratti. Una giovane donna non esce di casa da anni, nessuno ha più visto il suo volto e vive circondata d'ombre, servita da un anziano portiere. L'incontro tra i due avviene in vista della vendita del patrimonio artistico contenuto nell'antico palazzo ereditato da lei. E tra di loro comincia un gioco torbido e insieme speranzoso che si potrebbe chiamare passione o liberazione. Introducendo questo suo racconto, da cui viene il film "La migliore offerta", il regista Giuseppe Tornatore racconta che nei suoi appunti riposavano da tempo "la figura di una ragazza molto introversa, che viveva reclusa in casa per paura di camminare lungo le strade e mischiarsi in mezzo agli altri" e "un uomo impegnato in un mondo che mi ha sempre attratto, quello dell'arte e dell'antiquariato, un battitore d'aste con la mania dei guanti". Due personaggi isolati che non toccavano la solidità di una storia, fin quando non accadde che, grazie al fluido misterioso della creatività, queste due figure iniziarono a interagire e "una volta innestate l'una nell'altra, la vicenda della ragazza agorafobica e quella del battitore d'aste hanno miracolosamente originato la completezza narrativa che da anni inseguivo e non trovavo".
EUR 9.50
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La libertà dell'editore. Memorie, discorsi, stoccate
"Un libro che racconta la sopravvivenza di una famiglia cattolica durante il nazismo e l'impatto di un giovane con la situazione degli anni del dopoguerra, un libro sulla passione del fare libri (e su chi la ostacola) e sull'Italia vista dal difuori (con simpatia). "La sopravvivenza. Per sopravvivere fu fondamentale saper individuare le persone di cui ci si poteva fidare e quelle di cui era meglio non fidarsi. È chiaro che fino agli ultimi giorni della guerra ci furono dei pazzi che marciavano per strada con stivali chiodati e a chiunque gli venisse incontro urlavano in faccia provocatoriamente "Heil Hitler!", oppure vaneggiavano di una "prodigiosa arma del Führer". Intanto, ormai da un bel po', la maggior parte dei cittadini era diventata stranamente silenziosa. Si sperava nella fine della guerra e, nello stesso tempo, si temeva la vendetta di chi fino a poco prima, considerato inferiore, era stato assassinato, umiliato e derubato. "Ma dopo l'8 maggio 1945 fu comodo spacciare proprio questo prudente silenzio per la menzogna secondo cui si era stati contrari da sempre. Nelle città più piccole questo ritocco a posteriori dei curricula e delle carriere di partito non fu così facile, ma perfino lì continuò ad esserci una considerevole maggioranza di complici tolleranti. Io non fui tollerante, bensì furibondo, fino agli anni Sessanta-Settanta. "Il mio unico sogno era infatti quello di approfittare della libertà offertaci dalla pace, con la lettura, la partecipazione politica..."
EUR 15.20
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Le nozze di al-Zain
Breve romanzo comico dell'autore sudanese di "La stagione della migrazione a Nord", "Le nozze di al-Zain" (pubblicato nel 1969) racconta le stravaganti imprese sentimentali di un personaggio unico nella letteratura di ogni paese. Alto e sgraziato, due soli denti in bocca, al-Zain si è conquistato sul campo una fama sfortunata, quella di un uomo che si invaghisce perdutamente di ragazze che finiscono sempre per sposare qualcun altro. Non gli manca il buon gusto, visto che "si innamorava solo delle ragazze più belle e attraenti del paese, quelle più educate, e quelle con la parlata più dolce", ma tanto efficace è questa sua paradossale qualità, questo suo disperato talento, che le madri affrante di figlie zitelle lo cercano e lo inseguono, confidando nel suo amore senza speranze per cambiare il destino nuziale di quelle giovani donne dall'incerto futuro. Ma un giorno nel villaggio affacciato sul Nilo tutti rimangono sorpresi per una notizia che ha dell'incredibile: al-Zain la "Giraffa", al-Zain che appena nato non aveva pianto ma era esploso in una risata, che sin dai primi mesi faceva divertire fino alle lacrime donne e bambini, al-Zain che ha perso i denti a sei anni e che non ha mai avuto un pelo di barba, né ciglia, né sopracciglia - al-Zain, si sposa. Per lui è più di un miracolo, per il villaggio una sconvolgente rivelazione da cui nascono confronti e tensioni, discussioni e diatribe, tra i devoti e gli empi, tra poveri e benestanti, tra moderni e tradizionalisti...
EUR 13.30
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I sicari di Trastevere
Un giornalista viene ucciso nel freddo Carnevale del 1875. Diciassette pugnalate, lui solo nella redazione del quotidiano "La Capitale" che dirige. E Raffaele Sonzogno, nipote del fondatore della grande casa editrice: milanese, uomo della sinistra senza timori reverenziali e senza sotterfugi, è venuto a Roma a fare la sua parte nella lotta per le imminenti decisive prove elettorali. Il delitto si presenta subito ambiguo: da un lato, sembra la congiura di una banda scalcinata della malavita di Trastevere; dall'altro potrebbe essere la coda di una scandalosa storia di adulteri. Ma entrambe le ipotesi sembrano condurre a mandanti ben più in alto nella gerarchia sociale. Indagano un onesto delegato di polizia e il giovane cronista Filandro Colacito: dietro di loro, però, vegliano i superiori - forse per insabbiare, forse per depistare. Sono gli ultimi mesi del potere della Destra storica, già si profila all'orizzonte il governo della Sinistra. Due diverse concezioni dell'Italia, due modi di rapportarsi al popolo e di guardare verso i tempi moderni. E quanto più sono autoritari e inesorabili i modi del morente regime, tanto più spregiudicati gli esperimenti di affari e clientela del gruppo emergente assetato di novità e sospinto da ceti fino a ieri esclusi. Di questa Roma, già dominio del Papa Re e divenuta palcoscenico di una rivoluzione all'italiana, "I sicari di Trastevere" è una versione in nero, potremmo dire che ne è il "romanzo criminale".
EUR 12.35