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Regalo di Natale
Ancora una volta i detective di casa Sellerio si destreggiano tra delitti e misteri mentre sono indaffarati nelle occupazioni della vita quotidiana. Situazioni ordinarie che permettono ai lettori di conoscere più a fondo i loro personaggi preferiti e apprezzarli anche fuori dagli schemi del giallo. Poliziotti per mestiere, investigatori per caso, per senso di giustizia e filantropia, per predisposizione a mettersi nei guai o per semplice vocazione ficcanaso, incappano nell'intrigo festivo proprio mentre sono alle prese con i regali da mettere sotto l'albero. In questa raccolta, affrontano l'indagine del regalo di Natale: Petra Delicado e il vice Fermín Garzón, gli eroi di Alicia Giménez-Bartlett; Gelsomina Settembre, la popolare assistente sociale nata dalla penna di Maurizio de Giovanni, qui al suo esordio; Amedeo Consonni e i condomini della Casa di Ringhiera guidati da Francesco Recami tra caso ed equivoci dentro un mistero avventuroso; Rocco Schiavone, il tormentato commissario trasteverino creatura di Antonio Manzini; Harpur & Isles, la coppia angeli-demoni ideata dal gallese Bill James; e i vecchietti del BarLume, gli artisti del pettegolezzo investigativo inventati da Marco Malvaldi.Raccolta di racconti già editi.
EUR 9.50
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Scusate la polvere
Questa nuova edizione di Scusate la polvere - memoria di un'infanzia aristocratica nel paese madonita di Petralia Sottana, raccontata avendo la cura di riportare tutta l'atmosfera di una fiaba vera -, è arricchita dall'aggiunta di venti brevissimi racconti finora inediti, come flash che ridestano benevoli fantasmi di un passato amato. «Alla penultima curva dopo l'abbeveratoio, quando il paese, il lilium, si schiudeva ai nostri occhi e appariva a farci battere il cuore, messaggio di luce, d'estate, di suoni e di balli, di tempo di raccolto e di benessere, mio padre, immancabilmente, ogni anno, sgranava gli stessi versi e quella sorta di aulicità che le parole del Tasso conferivano al paese appollaiato a mezza costa mi gonfiava il petto di orgoglio. Stava lì la grossa gallina accovacciata sul fianco della montagna, goffa eppure boriosa, con quella sua cresta di gallo poggiata sulla testa: la grande cattedrale che, altera sulla valle, si guardava intorno. "Ecco apparir Gerusalem si vede...". "Che grevianza 'sto discorso di Gerusalemme" commentava mia madre. Intanto, abbordavamo la salita detta "del pastificio", per il grosso fabbricato, che, come un cane molosso, stava a guardia del passo. Mio fratello, considerato dalla famiglia un grande pilota, era al volante dell'Alfa».
EUR 11.40
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Un matrimonio epistolare. Corrispondenza tra Giuseppe Tomasi di Lampedusa e Alessandra Wolff von Stomersee
Giuseppe Tomasi di Lampedusa, autore del Gattopardo, e Alessandra Wolff von Stomersee, baronessa baltica e psicoanalista che contribuì a introdurre Freud in Italia, si sposarono nel 1932, trentottenne lei, di due anni di meno lui: si erano conosciuti grazie a complicati incroci di famiglia, frequenti tra gli aristocratici del tempo. Per una lunga fase della vita si spedirono lettere con molte notizie su come trascorrevano le giornate, su parenti, amici, pranzi e cani e, soprattutto, sulle reciproche letture. Rari i sentimenti. Scritte tra il 1932 e il 1943, quando, a causa delle vicende belliche, il loro matrimonio finì per assumere un «assetto più tradizionale», queste circa duecento lettere costituiscono una testimonianza estremamente significativa. Fino ad allora il loro era stato, infatti, quello che si potrebbe definire un «matrimonio epistolare»: basato su di una forte consonanza intellettuale ma di cui lo stare lontani per lunghi periodi costituiva «un elemento strutturale». Erano, i coniugi Lampedusa, fatalmente vincolati ai luoghi, alle case, ai miti fondanti della propria origine, tanto che lo scambio epistolare, il parlarsi rimanendo ognuno nel suo mondo, era divenuto, negli anni, uno dei codici primari della loro comunicazione. Giuseppe amava perdutamente la grande casa di Palermo: la casa dove era nato e si aspettava di morire. Licy (così veniva chiamata in famiglia Alessandra) non poteva, invece, restare separata a lungo dal castello avito di Stomersee in Lettonia e dalla «gente del Baltico», la «sua» gente. Sarà la guerra a scompigliare definitivamente assetti fino ad allora ritenuti immutabili: Palazzo Lampedusa viene bombardato e distrutto nel 1943, il castello di Stomersee confiscato tra l'avanzata dei tedeschi e la controffensiva sovietica. Nel commento che conclude il volume, Giorgio Manganelli caratterizza così i due personaggi: lei, «regina boreale che ha per reggia un castello tedesco in terra di Lettonia»; lui, «custode della propria infanzia»; e sottolinea quanta energia promani da lei e quanto più languido, infantile ed emotivo appaia lui. Caterina Cardona sulle lettere, attraverso le lettere e oltre le lettere di Giuseppe e Licy conduce la sua sottile indagine svelando «un gioco della psiche, una astuzia della intelligenza e degli affetti» (Manganelli) che cattura l'interesse del lettore conducendolo alla ricerca della chiave profonda di un matrimonio e alla genesi imprevista di un capolavoro: Il Gattopardo.
EUR 13.30
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Così in terra
Davidù è cresciuto a Palermo in una famiglia di pugili, accudito dalla madre e dai nonni paterni, allevato e allenato dallo zio Umbertino, un uomo irruente, eccessivo ma di una umanità profondissima. Per il nipote vuole il titolo che lui stesso ha sfiorato e il padre di Davidù non ha raggiunto perché morto troppo presto. In questo romanzo di formazione, crescita e caduta, il pugilato è metafora della vita e i pugni, dati e ricevuti, fanno sempre male e scrivono cinquant'anni di storia: dalla guerra in Africa combattuta da nonno Rosario alle bombe che sventrano la città durante la seconda guerra mondiale, fino a quelle delle stragi mafiose del '92 che ne cambiano il volto per sempre. Come se a Palermo, sporca feroce bellissima, il tempo fosse immobile e le sirene - della polizia o degli attacchi aerei - l'unica colonna sonora possibile. Dentro la Storia scivolano le storie dei tanti che formano il mondo affettivo di Davidù: il gigantesco Umbertino e la sua spalla il Maestro Franco, giovani spavaldi e orgogliosi degli anni Cinquanta; la nonna Provvidenza, portatrice di un senso civico fatto di saggezza antica; il taciturno nonno Rosario e il suo segreto risalente alla prigionia africana. E poi i coetanei che formano l'esperienza e la crescita: Nina, l'amore infinito; Gerruso il goffo, l'amicizia; i tanti ragazzi di strada e i loro codici brutali. Fino alla scena dell'ultimo incontro di boxe, che chiude il quadro di una città e di una formazione. Così in terra, pubblicato per la prima volta nel 2012, è un racconto epico e corale, dalla costruzione complessa e insieme leggera come la danza del pugile sul ring, capace di muovere al sorriso così come al pianto, alternando comico e tragico, crudo realismo e tenerezza, in una scrittura di vetro, dolce, tagliente e carnale.
EUR 15.20
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La morra cinese
A Pineta è successo qualcosa che nessuno si aspettava, la destra ha vinto le elezioni amministrative, conquistando un feudo rosso più o meno dal 1946. Mentre i Vecchietti si dividono, anche Massimo ha i suoi problemi con la nuova amministrazione: infatti ha difficoltà ad ottenere l'autorizzazione per il suolo pubblico. La cosa però non gli toglie il sonno, dato che ormai, con la nascita di Matilde, la sua primogenita, non dorme da mesi. Per fortuna, anche in Comune hanno le loro gatte da pelare: il primo atto della nuova amministrazione è stata la vendita di un ampio terreno nell'entroterra a una ditta che intende realizzare un megaresort, contro il parere di varie associazioni locali (come gli ambientalisti e i cicloamatori) e con il favore di altre. Ma ben più grave è che nel parcheggio sul retro del Municipio viene rinvenuto un cadavere. È Stefano Mastromartino, studente di filologia della Scuola Normale, che ultimamente passava molto tempo a fare ricerche nella casa del conte Valdemaro Serra Catellani, nobile decaduto il cui antenato aveva intrecciato una corrispondenza con Giacomo Leopardi. Le lettere autografe del poeta, se ritrovate, sarebbero una vera e propria manna per il conte: pare che tra queste ci fosse anche una poesia di rara bellezza, rimasta inedita. Un bel rebus per il vicequestore Alice Martelli che potrà contare sulle pettegole deduzioni dei Vecchietti e su Massimo che, bazzicando in Comune, si rende conto che qualcuno entra un po' troppo spesso in uffici che in teoria non gli competono…
EUR 14.25
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Amazzonia. Viaggio al centro del mondo
«La lotta per la foresta è la lotta contro il patriarcato, contro il femminicidio, contro il razzismo, contro il binarismo di genere. E anche contro la centralità della persona umana. Questo libro, in più di un senso, porta con sé il desiderio di rendere l'Amazzonia una questione personale per chi lo legge». «Ho imparato a osservare Altamira per capire ciò che stava accadendo nel mondo - e per prepararmi», scrive Eliane Brum. Il suo libro è una feroce testimonianza, un testo appassionato e trascinante, in cui la voce della scrittrice si mescola a quella dell'attivista politica per gridare l'assoluta urgenza, per l'Amazzonia e per il futuro del pianeta, di prendere misure che invertano le politiche di sfruttamento selvaggio del territorio e di deportazione delle popolazioni dell'Amazzonia, che hanno trovato sostegno durante la presidenza di Luiz Inácio Lula e che si sono consolidate negli anni del governo Bolsonaro, accusato di genocidio, nell'ambiguo disinteresse del mondo intero. Brum racconta la natura e gli elementi, gli animali e le persone, mette in gioco se stessa senza pudori e in un'autoanalisi cruda. Ci narra il suo trasferimento da São Paulo alla città di Altamira, lungo il fiume Xingu, devastata dalla costruzione di una delle dighe più grandi al mondo. Qui inizia a percepire il saccheggio della natura come il saccheggio del suo stesso corpo, a sentirsi parte di una realtà più grande, a identificarsi negli abitanti della foresta, nelle loro lotte, e poi nella foresta stessa, perché l'Amazzonia le salta dentro «come un anaconda che attacca», scompone la sua identità, le cambia il linguaggio, la struttura del pensiero, in un processo sorprendente. «È importante non sentirsi a proprio agio», scrive. «Ciò che non ci sorprende non ci trasforma». E la sorpresa, fino all'estremo del disagio e della paura, è una delle energie fondamentali che attraversano il suo discorso, che tutto mette in discussione: la possibilità di essere bianchi senza essere violenti, l'ipocrisia dell'economia equa e solidale, la falsità di una produzione ecologicamente sostenibile.
EUR 17.10
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Non si uccide di martedì
Venezia. Nel più rinomato caffè di San Marco una elegante anziana signora incontra l'avvocato Ridolfi, un giovane dal fare astuto, anche se alcuni dettagli del suo abbigliamento denunciano scarsa affermazione professionale. La signora è una vedova molto ricca e altrettanto cinica, indifferente alle sirene del conformismo. Tra i due si stringe un accordo. Rita, la nipote della vedova, ed Enrico, chirurgo in carriera, sono in viaggio di nozze a Rodi, allora italiana: siamo nel 1938, nei giorni del Trattato di Monaco. Li avvicina un sedicente generale di nome Costantini, che comunica a Rita l'improvvisa morte della nonna, dicendo di averla sposata poco prima che si spegnesse e consegnando alla nipote un testamento che la rende unica erede di una immensa fortuna. Ma il testamento include una clausola capestro, dove si insinua l'avvocato Ridolfi, che fa la sua comparsa a Rodi con una proposta tanto ambigua quanto minacciosa. Tra i quattro, sullo sfondo mondano e corrotto dell'isola levantina, inizia un carosello di mosse e contromosse, che include il ricatto e un incombente delitto: un gioco in cui uno solo potrebbe vincere tutto. Il mistero da Rodi ritorna infine a Venezia, dove i personaggi, messi in scena con piglio umoristico e a tratti satirico, lo condurranno a soluzione. Anche in questo libro Andrea Molesini - autore di Non tutti i bastardi sono di Vienna e di Il rogo della Repubblica - sceglie la via del romanzo storico per raccontare torbide relazioni familiari e intrecci criminali, invitando il lettore a esplorare il passato per interrogare il presente.
EUR 13.30
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E d'ogni male mi guarisce un bel verso. Breve discorso su Dante, la poesia e il dolore
«Quando il mio editore mi chiamò per chiedermi di tenere una conferenza sul potere terapeutico della poesia di Dante, pensando al palco sul quale mi sarei ritrovato (la Basilica di Massenzio), al pubblico, all'enormità del tema (se con Dante ci si possa curare, e cosa), e anche a quello che Contini chiamava “il mondo umbratile dei dantisti”, la prima reazione che ebbi fu un'onda di paura. Cercai di controllarla, ma a stento. Per fortuna, mi vennero sulle labbra, in soccorso, altri due poeti: Brodskij e Saba. Brodskij, per una riflessione che non ho più dimenticato: la scrittura è una pratica che non dà esperienza ma continua incertezza, e il sentimento che si prova più di frequente è il panico. E Saba, per un frammento che riaffiorava chissà da dove: “E d'ogni male mi guarisce un bel verso”».\r\n\r\nQuesto «discorso» di Fabio Stassi spazia nelle opere di Dante (Commedia, Rime, Vita Nuova, Convivio) cercando una risposta a tre domande: perché Dante è sempre contemporaneo, perché la sua poesia è come una terapia dalla Malinconia alla Beatitudine, e come - la questione perennemente suggestiva - curava se stesso attraverso un'insistente autoanalisi poetica. Un itinerario, ingegnoso ed esatto, nelle sue parole, endecasillabi, cantiche, canzoni, sonetti, con lo sguardo attento alle analisi dei tanti altri poeti (Saba, Borges, Brodskij, Leopardi, Ungaretti, Maldel'štam, T.S. Eliot...) che furono convinti del potere taumaturgico del suo verso.
EUR 12.35
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A cavallo del muro. I miei giorni nell'Europa dell'Est
«Alcune regioni del mondo producono storia più delle altre. Una di queste è l'Europa centro-orientale». E allora come raccontare una realtà così complessa come quella oltrecortina? Nell'introduzione, Demetrio Volcic fa un divertentissimo elenco dei mancati scoop della sua vita professionale: notizie rivoluzionarie bucate perché in casa non c'era un telefono, messaggi transcontinentali di superpotenze il cui prezioso sottinteso non veniva afferrato. La stessa ironia, lo stesso understatement unito però alla presenza «sul pezzo», adorna queste cronache degli anni da inviato nell'Est europeo prima e subito dopo la fine della cortina di ferro. L'angolo di inquadratura è sempre sommesso: ai giardinetti, dove la fine del regime l'ha relegato, il segretario del capo supremo dell'Ungheria comunista ricorda il «terribile '56» e i retroscena; un Dubček dalla triste figura guida la rassegna dei fantasmi e delle ombre del passato in una Praga malinconica; la Guerra Fredda e gli ultimi scampoli nei dilemmi dei leader, dal generale polacco Jaruzelski a Gorbačëv; «l'eleganza» della censura nell'Europa dell'Est; e le tre grandi giornaliste sue vittime mettono a fuoco il ritratto di Putin prima dell'Ucraina.\r\nFormano il diario di viaggio di un disincantato osservatore nel continente della grande storia geopolitica, solo che ciò che ne profila le tappe è prima di tutto l'aneddoto, il paradosso, spesso il grottesco: la scenografia che dà il tono a volte al colpo di scena del potente, a volte alle sue stanze di vita quotidiana, è sempre in primo piano. Ed è sorprendente come lo stesso effetto autorevole, bonario, sorridente di se stesso prima che degli altri, che Demetrio Volcic trasmetteva dallo schermo televisivo, lo restituisca in queste pagine di prosa suadentissima, poco appariscente, intrise di un umorismo che realizza nel minimo il massimo di iconicità e di eleganza.
EUR 17.10
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Capodanno in giallo
In questa seconda fatica, uscita nel 2012, investigatori di professione e dilettanti sono messi alla prova nella difficile cornice del Capodanno. Salvo Montalbano, il commissario di Andrea Camilleri, sogna per l'ultimo dell'anno gli ottimi «arancini» di Adelina, ma prima deve catturare un pericoloso latitante; la vigilia nella Casa di Ringhiera immaginata da Francesco Recami è tutta equivoci e strani traffici; Rocco Schiavone, creatura di Antonio Manzini, passa un Capodanno nero tra l'omicidio di un senzatetto e il suo trasferimento punitivo che incombe; Kati Hirschel, la libraia di Istanbul di Esmahan Aykol, cerca la sua cara amica scomparsa proprio il giorno del cenone; Enzo Baiamonte, l'elettrotecnico palermitano detective per caso di Gian Mauro Costa, durante la festa di fine anno prova ad aiutare una donna del passato; il barrista Massimo, anche senza i vecchietti ficcanaso del BarLume di Marco Malvaldi, fiuta la pista giusta di un delitto che scuote il «Capodanno pisano» in costume.
EUR 11.40
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Diario delle cose di Urbino dal 1797 al 1799
Il diario dell'abate Fiorini dal 1797 al 1799, spesso citato dagli studiosi, è rimasto indedito per più di due secoli. Si tratta di un'opera fondamentale per comprendere il cambiamento impresso all'antico Ducato e alla sua capitale dall'arrivo improvviso delle armate rivoluzionarie di Napoleone Bonaparte.
EUR 14.25
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Lecturae plautinae sarsinates. Vol. 17: Rudens.
La XVII Lectura Plautina Sarsinatis ha avuto per oggetto la Rudens e si è tenuta il 28 settembre 2013 a Sarsina, per la prima volta nella nuova sede del Centro Studi Plautini. In questo ambiente particolarmente evocativo, alle ore 11 ha preso la parola il sindaco Luigino Mingaccini, portando il saluto e gli auguri di buon lavoro a tutti i presenti e rinnovando l'apprezzamento suo e dell'amministrazione comunale per le iniziative che proseguono senza sosta e che hanno di mira il progresso degli studi e della conoscenza di Plauto in tutti gli ambiti, da quello dell'edizione critica a quello delle periodiche Lecturae, giunte regolarmente alla diciassettesima edizione. Dopo il sindaco, il direttore del CISP, Renato Raffaelli, ha espresso la sua gratitudine per l'appoggio alle iniziative comuni, che li hanno visti sempre partecipi e solidali: una solidarietà duratura, perché legata da programmi condivisi, che impegnano enti e studiosi nel tempo, procedendo e concretizzandosi anno dopo anno. Riferendo su questi obiettivi, Raffaelli ha ricordato, mostrando al pubblico il recente volume, che alla fine del 2013 è stata pubblicata nell'ambito dell'Editto Plautina Sarsinatis l'edizione dei Captivi, curata da Alessio Torino, un giovane da cui gli studi plautini possono aspettarsi presto.
EUR 23.75
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Destra e sinistra. Sul presunto superamento delle differenze
Quando ancora si contrapponevano "capitalismo" e "comunismo", confusamente intesi come "modi di produzione", si avevano due concezioni, l'una radicalmente negatrice dell'altra, con una logica del capitale ed una logica del lavoro. Oggi l'opposizione è diventata diversità tra varie tipologie di società multirelazionali - a più "rapporti di produzione" - e quindi tra modelli diversi di società con un fondamento comune, dovuto al fatto che il modo di produzione è lo stesso, ovvero il modo di produzione capitalistico industriale, privato o pubblico che sia il capitale. È giusto quindi sostenere che è cessata una delle opposizioni artificiali tra Destra e Sinistra. Non bisogna tuttavia dimenticare che il superamento vale solo per questo aspetto, ma non per quelli relativi ai rapporti di produzione, alla redistribuzione, al ruolo dello Stato.
EUR 13.30
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La stella che stilla: l'eros di gioia, estasi fraterna; nella grazia dell'attrazione!
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Parole crociate. Arnaldo Forlani, profezie di un giornalista
Misura. Saggezza sussurrata. Che diventa profezia. In un convulso universo politico dove tutto sembra ideato in esclusiva, dove si amministra a suon di scoop, il messaggio di Arnaldo Forlani suona tanto antico quanto sorprendentemente anticipatore. In una parola: classico. Nato come giornalista e poi diventato politico, l'ex statista della Dc ha scritto pagine, articoli e discorsi che, allora passati sotto traccia, disegnarono con decenni d'anticipo l'Italia di oggi e le sue croniche problematicità. L'abilità dell'inedito Forlani qui esplorato, quello giornalista, fu di pennellare concetti complessi con aforismi e metafore semplici. E di tradurli in un'espressione lapidaria ma evocativa.
EUR 11.40
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Ruoqi Tang. Essere. Ediz. illustrata
"Ruoqi sperimenta senza tregua. Indaga l'essenza femminile attraverso il tratto di pennarello, crea nuove forme. Le sue donne sono poetiche, leggiadre, ma mai superficiali. Catturano lo sguardo e creano empatia. Tang è un produttore seriale di disegni e progetti. Lo scopo è provocare un'emozione, la riscoperta della bellezza della tradizione rivista annullando le barriere tra Oriente e Occidente. Lo sforzo è quello di stabilire un metodo che indichi la strada verso nuovi orizzonti. Dalla proliferazione di ideogrammi nascono la donna foglia, la donna pannello, la donna puzzle, la donna cerchio, la donna frutto, la donna drago, la donna sirena. Altre ancora si materializzano dalle macchie dipinte ad acquerello creando una sorta di dialogo immaginario con il Rinascimento e Botticelli fino a Pablo Picasso, Francis Bacon, Lucio Fontana, Oskar Schlemmer e Keith Haring. "Disegno gli abiti sospesi nel vuoto, immaginandoli in astratto e trasformati in prodotto finale" raccontava Rey Kawakubo, la designer giapponese che ha cambiato il concetto di moda contemporanea e rifiuta di essere considerata artista, definendosi pragmaticamente (o provocatoriamente) una business woman. "Verità" è una delle parole più amate da Tang. E per un artista (o designer di moda?), verità significa proprio trovare se stesso." (Maria Teresa Veneziani)
EUR 19.00
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Regola della comunità
La Regola della Comunità è una delle opere più significative del corpus qumranico. Nelle undici colonne di cui si compone, questo testo esprime una teologia complessa e profonda e insieme offre squarci di vita della comunità di Qumran. La Regola è strutturata in parti facilmente individuabili, di autori e tempi diversi, e si conclude con un inno che con la sua ascesi a Dio sembra essere il punto d'arrivo della vita spirituale della comunità. Nella sua edizione della Regola della Comunità Paolo Sacchi si interessa alla comprensione generale del pensiero dell'opera nel contesto della storia del pensiero ebraico dei due secoli precristiani. La traduzione mira a rendere il pensiero antico per mezzo di termini meno lontani dal lessico comune, nel tentativo di poter così risultare più vicina al testo originale e al tempo stesso più chiara per il lettore odierno.
EUR 15.39
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Chiesa primitiva. L'immagine della comunità delle origini. Atti 2,42-47; 4,32-37 nella storia della Chiesa antica
Nella storia della chiesa la memoria delle comunità delle origini ha sempre funto di volta in volta da modello, da esempio, da ideale, talora anche da mito: in particolare in periodi critici, la possibilità di un ritorno all'antico e alle origini si ripropone con vigore sempre nuovo. Il saggio di Pier Cesare Bori colma una lacuna nella storia della ricerca, affrontando sistematicamente il tema del modello della chiesa primitiva nell'antichità cristiana, della maggiore o minore normatività dell'immagine della chiesa delle origini nella coscienza della chiesa antica. Al centro di quest'opera sta la questione di come e in quale misura tra il terzo e il quinto secolo sia l'Oriente sia l'Occidente abbiano concepito la chiesa del Nuovo Testamento come esemplare e normativa, e di come e in quale misura, pur nella certezza della continuità, in quei secoli si sia percepita una sorta di distanza dalle origini, non solo nel tempo ma anche nella qualità dell'esistenza religiosa.
EUR 17.10
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Nuovo Testamento e critica retorica
Il volume fornisce uno strumento che finora mancava in lingua italiana. Fondandosi sulla teoria e la pratica della retorica greca nel Nuovo Testamento, lo studio di George Kennedy mostra come gli scrittori del Nuovo Testamento scrivessero per persuadere l'uditorio della verità del loro messaggio e come a questo scopo si servissero delle convenzioni retoriche ben conosciute e largamente applicate nella società del tempo. In questo saggio la retorica è intesa non come lo stile a cui concorrono figure retoriche e metafore, ma come la proprietà del discorso che consente all'oratore o allo scrittore di conseguire i propri scopi. A supporto di altri metodi d'analisi, la critica retorica ha per oggetto il testo biblico così com'è pervenuto e mira a individuarne le basi dell'efficacia argomentativa e gli intenti dell'autore. Talvolta confermando ma spesso criticando le interpretazioni correnti, il breve e denso saggio di George Kennedy fornisce una presentazione sistematica della retorica in quanto elemento costitutivo del testo del Nuovo Testamento.
EUR 6.65
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Nascondimento e rivelazione. Studi sul Vangelo di Marco
Gli studi raccolti in questo nuovo volume di Vittorio Fusco toccano aspetti teologici e letterari del vangelo di Marco e insieme mettono in luce l'originalità e la figura complessa dell'evangelista, per il quale la memoria di Gesù è sempre presenza e speranza. Dall'economia della rivelazione di Gesù e rivelazione di Dio al motivo del segreto messianico o alla cristologia di Marco in rapporto a quella di Paolo, i temi che vengono approfonditi grazie a una penetrante conoscenza del testo evangelico e all'intima consonanza che con esso intrattiene l'autore, tutto concorre a mostrare come il progetto teologico di Marco sia di illustrare l'inscindibilità di cristologia ed ecclesiologia. Qui sta la coerenza di Marco, la sua unità teologica e storica.
EUR 16.91