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Fra trono e altare. La formazione delle élites valdostane (1861-1922)
La formazione delle élites valdostane dal compimento del processo di unificazione italiana all'avvento del fascismo si presenta come un caso particolare nel panorama internazionale. Collocata in una regione-faglia, al punto di incontro di identità differenti, e al tempo stesso parte di una "civiltà alpina" che oltrepassa i confini nazionali, la Valle d'Aosta è andata rafforzando, all'indomani dell'unità d'Italia, un'identità regionale precedentemente percepita tra le élites, ecclesiastiche e intellettuali prima ancora che politiche, come un generico senso di appartenenza a cultura e tradizioni peculiari. La costruzione di un'élite politica, radicata nel territorio e partecipe della vita della nazione, fu un processo lento, che si realizzò con ritardo rispetto ad altri contesti italiani e diede i primi risultati soltanto nel corso degli anni Novanta dell'Ottocento. Il presente volume si propone di indagare il contributo decisivo dato dal clero locale e dall'istituzione ecclesiastica alla formazione di una classe dirigente connotata in senso regionale e ispirata ai valori cristiani, cattolica e nel contempo di convinzioni democratiche, legata al territorio ma di respiro europeo. Tale esperienza, dopo la breve stagione del partito popolare, sarebbe stata travolta dall'avvento del regime fascista, che avrebbe rimodulato l'ordine di rapporti tra il centro e questa periferia.
EUR 17.10
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Studi su Kyme Eolica V. Il teatro: attività delle campagne di scavo 2006-2011. Ediz. italiana e turca
Il volume presenta le attività realizzate nelle campagne di scavo 2006-2011 sul teatro di Kyme, città greca della Turchia, in cui opera la Missione Archeologica Italiana dell'Università della Calabria (MAIKE). Uno dei monumenti più importanti della città oggi noti, la cui evidenza archeologica è fortemente condizionata dal suo precario stato di conservazione, che si presenta, però, di estremo interesse per le sue caratteristiche tecniche e costruttive e per le trasformazioni subite nel corso del tempo, che lo hanno visto modificarsi da teatro in arena e colimbetra sulla scia del cambiamento del gusto del pubblico verso spettacoli diversi dalle rappresentazione teatrali per cui era stato costruito. Un edificio per spettacoli, dunque, attraverso cui è possibile leggere l'evoluzione della società antica nella provincia d'Asia dell'Impero romano.
EUR 13.30
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Letteratura e lavoro. Conversazioni critiche
Nel corso degli ultimi venti anni le opere che si sono occupate dei grandi cambiamenti avvenuti nel mondo del lavoro si sono notevolmente moltiplicate. Si tratta di romanzi, diari, memoriali, raccolte di testimonianze, cinema di finzione e documentari, testi teatrali, saggi di sociologia e psicologia. L'attenzione data a questa problematica in vari settori è oramai significativa, tanto da non poter più essere sottovalutata e/o circoscritta e limitata nell'ambito di un mero fenomeno di natura editoriale. Al contrario: tutto questo è il segno evidente che qualcosa di profondo sta accadendo nella nostra società. Si ha infatti la netta sensazione, corroborata dall'analisi delle opere letterarie (e cinematografiche) di cui Paolo Chirumbolo si occupa in questo libro, che ci si trovi dinanzi a un momento topico della storia della civiltà occidentale durante il quale si sta verificando la transizione da un modello di società ad un altro, ovvero da una comunità fondata sull'importanza politica, economica, sociale e individuale del lavoro ad un'altra in cui, viceversa, stanno velocemente scomparendo abitudini, stili di vita e "privilegi" (lavoro a tempo pieno, garanzie previdenziali, diritti fondamentali) faticosamente conquistati durante il secolo trascorso. Capire la profonda importanza di questo fenomeno letterario vuol dire anche comprendere dove si sta dirigendo la società italiana del ventunesimo secolo.
EUR 18.20
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Politici (e) malandrini
La 'ndrangheta è l'organizzazione mafiosa in perenne trasformazione. La storia del filo che lega politici e 'ndrangheta è quella più negletta perché la mafia calabrese ha vissuto per un lungo periodo storico in una zona oscura impenetrabile alla conoscenza. Fare la storia del rapporto tra malandrini e politici vuol dire affrontare - e cercare di spiegare - una diversità che fa della 'ndrangheta un unicum nel panorama mafioso. La 'ndrangheta in determinati momenti storici si è differenziata da mafia e camorra sia perché ha stabilito relazioni con il Pei e con la destra eversiva, sia perché è l'unica organizzazione ad avere rapporti con uomini politici che operano nel Centro-Nord Italia e persino in alcuni Paesi stranieri. La 'ndrangheta s'è assicurata la protezione di una borghesia mafiosa ingorda ma anche miope, senza ideali e incapace di immaginare un futuro per la propria terra diverso da quello della subalternità ai governanti di turno o ai mafiosi. 'Ndrangheta, magistratura, politica e massoneria sono un incrocio perfetto. Al centro, come una rotonda che regola il traffico, uomini infedeli dei servizi segreti. Nella prima parte c'è il racconto di lunga durata che dalla Calabria del 1861 arriva sino ai nostri giorni. La seconda parte è dedicata al condizionamento 'ndranghetista su pezzi della politica di alcune regioni: Lazio, Emilia-Romagna, Piemonte, Liguria, Lombardia. La terza parte mostra come la 'ndrangheta si sia interessata di politica in giro per il mondo.
EUR 5.60
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Liberalismo senza teoria
C'è una storia del pensiero liberale che è diversa, almeno in parte, da quella comunemente raccontata qui in Italia. È una storia in cui, per fare solo qualche esempio, Montesquieu è importante quanto e più di Locke; Humboldt ha un posto che non ha nulla da invidiare a quello di Stuart Mill, che d'altronde ha ispirato; Tocqueville assume un ruolo centrale; Berlin, piuttosto che Hayek o Rawls, è l'autore più significativo dell'ultimo dopoguerra. Questo volume propone un liberalismo che non rincorre teorie o risposte definitive, ma si ridefinisce ogni volta a seconda delle situazioni e dei problemi storici. Più che il liberalismo per l'autore esiste la continua lotta degli uomini per conquistare sempre nuovi e diversi e più ampi spazi di libertà. Leggere la storia del pensiero liberale dal punto di vista qui sviluppato porta ad insistere su termini-concetto come dubbio, spirito critico, pluralismo, piuttosto che su individuo, mercato, diritti.
EUR 9.50
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Attualità della fenomenologia
Si può parlare di una attualità della fenomenologia e in particolare della fenomenologia di Husserl? Negli ultimi decenni si è assistito a un singolare ritorno alla fenomenologia sulla scena filosofica. Come mai? Anzitutto, essa si presenta come una via percorribile per chi non intenda rinunciare alla filosofia abbandonandosi a più o meno oscuri irrazionalismi. In secondo luogo essa mostra una positiva capacità di interagire con le scienze: senza sminuirne la portata, la fenomenologia intende sottrarle ai dogmatismi e alle superstizioni che ne minacciano la razionalità. In terzo luogo, la fenomenologia, proprio in quanto impegnata in una fedeltà all'esperienza, svolge una funzione critica nei confronti delle dottrine esplicative totalizzanti (scientifiche o filosofiche). L'impostazione fenomenologica porta con sé una dimensione anti-ideologica che non cessa di testimoniare la sua fecondità filosofica: essa invita a non staccarsi da quella fonte originaria di senso che è il nostro esperire, in cui sono chiamati a radicarsi i percorsi costruttivi e ricostruttivi delle teorie.
EUR 21.85
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Tornare @ Itaca. Ediz. illustrata. Vol. 2
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Il quarto re. I segni del contemporaneo e la ricerca religiosa
Non ricordo quale Padre della Chiesa, a un appassionato cercatore di Dio che si riteneva non credente, rincuorandolo disse: "Non lo cercheresti se non l'avessi già trovato". Quella splendida rassicurazione deve farci riflettere su un certo concetto fuorviante di fede, proprio di noi occidentali, intellettualisti e magari un pochino illuministi. Per noi la fede consiste nell'aver già trovato e chiaramente definito, con logica e lucida razionalità, Colui che è l'indefinibile, l'inafferrabile, l'incomprensibile. La fede diventa così, per i più provveduti, una faccenda più o meno filosofica (con premesse rivelate, d'accordo, ma per il resto con precise adesioni razionali, "prove" comprese). Per i meno culturalmente dotati si tratta invece di un'adesione cieca a contenuti tutt'altro che ciechi: logicamente afferrabili, pur nell'ineludibile mistero. Avere fede, insomma, vuol dire credere nell'esistenza di Dio, nella divinità di Cristo, nella resurrezione e, via via dicendo per tutti gli articoli del credo: l'adesione certa a determinati contenuti, da cui è assente una ricerca probabilmente ritenuta inutile superata da un approdo sicuro. [...] Questo discorso previo sulla fede, come cammino, come tensione e disponibilità, più che come adesione razionale, ha a che fare con questa splendida parabola del "Quarto Saggio".
EUR 4.75
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Fedi e globalizzazione cercando valori condivisi
Un testo sperimentale, teso a configurare un itinerario che consenta l'individuazione di valori condivisi, condizione di possibilità indispensabile all'odierno convivere dell'umanità. La globalizzazione, infatti, riducendo le distanze geografiche e culturali, ha messo a stretto contatto fedi religiose e/o percorsi di pensiero un tempo lontani e praticamente capaci di ignorarsi a vicenda. A differenza di chi li interpreta come destinate ad un'esclusione reciproca nella nebulosa del relativismo, il presente saggio, immergendo il lettore nella specificità di ognuno di questi orizzonti, rivela la prospettiva della costruzione di un futuro di intesa, faticoso ma non impossibile, attorno alla coscienza dell'impreteribile dignità della persona umana, affermata solennemente nella Dichiarazione dei Diritti Universali dell'uomo del 1948. A questa analisi è pensata seguire, in prossime pubblicazioni, una rivisitazione dell'etica giuridica, economica e delle istituzioni, a partire dalle norme morali condivise, entro le varie fedi, capaci di offrire contenuti materiali all'impianto formale della menzionata carta delle Nazioni Unite.
EUR 15.20
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Networks rurali e reti contadine. Esperienze e percorsi di agricoltura sostenibile in Calabria
Il libro analizza due diversi sistemi di rete che hanno accompagnato il divulgarsi di pratiche di agricoltura biologica e di forme di agricoltura sostenibile in Calabria: i "networks rurali" e le "reti contadine". Nei "networks rurali" si muovono produttori agricoli medio-grandi che certificano come biologici i metodi di produzione. Nelle "reti contadine" agiscono gli agricoltori bio-etici: produttori auto-certificati, agricoltori medio-piccoli certificati e non. I produttori bio-certificati adottano un modello imprenditoriale influenzato dal mercato e dalle logiche di modernizzazione. Gli agricoltori bio-etici realizzano processi produttivi fortemente ancorati al patrimonio ecologico. I "networks rurali" e le "reti contadine", pur indicando percorsi eterogenei, non agiscono in contraddizione nel momento in cui ricercano margini di autonomia dai grandi mercati. Dalle azioni poste in essere emergono diversi aspetti dello sviluppo rurale: la sostenibilità; il capitale sociale; la governance dei mercati; la ricerca di nuovi assetti istituzionali; le abilità nel combinare conoscenze tacite a input all'innovazione che derivano dal mercato.
EUR 11.40
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Da che parte sta il mare
"L'estate di quell'anno la nostra casa fu un capanno di legno ai Bagni Procopio..." Quell'anno, c'è un anno nella vita di tutti che è metafora della vita intera, era il 1956 e il capanno era ai Bagni Procopio della punta estrema della Calabria, davanti alla Sicilia e al suo mare. Era la vigilia del boom economico ed era un pezzo di un Sud pieno di ferite e lontanissimo dal resto del Paese. Anna ha otto anni, apre i suoi occhi innocenti sul mondo attraverso le vicende della sua famiglia girovaga, intellettuale, autarchica, e lo racconta con lo stupore crudele che solo i bambini posseggono. Guendalina che nasce e Dio che si nasconde, "Il Cittadino" che esce e suo padre che muore. Da che parte sta il mare?, chiede Anna a sua madre quando i confini della sua giornata diventano soffocanti. Il mare c'è sempre, anche se non si vede, le risponde sua madre, ed è infinito. Come la scrittura, l'unica arma di libertà e di liberazione, in grado di raccontare quello che si vede, e soprattutto quello che non si vede.
EUR 11.40
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Democrazia dissociativa
"Democrazia dissociativa" è la metafora di origine neuro-psichiatrica che si è voluto utilizzare per caratterizzare sinteticamente i profili del nostro sistema politico negli ultimi venti anni, dominato dalla contrapposizione ossessiva fra "berlusconismo" e "anti-berlusconismo". In senso esattamente opposto al paradigma di "democrazia consociativa" - raccomandato da Arend Lijphart come forma ottimale di democrazia (e in parte sperimentato nell'Italia di Prima Repubblica) - nel nuovo corso si rompono irreparabilmente i legami di rappresentanza e rappresentatività fra una società che, se non coesa al proprio interno, si presenta tuttavia priva di conflitti irriducibili, e la politica ridotta a un'arena di lotta permanente fra "bande", interamente calata in una logica di potere fine a se stessa. Alla luce di questo schema interpretativo, il pamphlet ripercorre le fasi salienti di sviluppo e agonia della cosiddetta Seconda Repubblica, dal primo governo di centrodestra, guidato da Silvio Berlusconi nel 1994, al recente governo dei tecnici affidato a Mario Monti nel 2011.
EUR 11.40
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Nella terra estrema. Reportage sulla Calabria
La Calabria ha nei media un'immagine condizionata dalla mancanza di approfondimento dei motivi sociali e politici che stanno alla base della sua attuale condizione. È molto più semplice e spettacolare porre l'accento sulle organizzazioni criminali e la 'ndrangheta anziché esaminare i problemi storici, civili e sociali di una regione che possiede nella sua storia, nella sua cultura, nelle sue tradizioni qualità che meriterebbero di essere fatte conoscere e apprezzare e che per molti aspetti sono rimaste ancora ai margini del dibattito politico e intellettuale. Questi scritti di Giovanni Russo permettono di gettare luce sulle cause profonde del mancato sviluppo e di capire le ragioni di insanabili contraddizioni.
EUR 13.30
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Nostro Signore del deserto. Meditazioni sulla preghiera
L'intensa meditazione intorno alla realtà della preghiera al centro di questo volume non viene, come sarebbe pure lecito attendersi, dalla testa e dalle mani di un qualche chierico, maschio ovviamente. Nasce piuttosto dalla testa, dalle mani, e in misura non minore dal cuore di una donna, Adriana Zarri, che è stata scrittrice, teologa, eremita e voce profetica nel nostro tempo. E sopratutto donna di preghiera. La differenza per questo balza subito agli occhi e alle orecchie. Per Adriana Zarri la preghiera non è questione di formule o di linguaggi, di riti o di pratiche, di richieste petulanti o di obblighi da assolvere. La preghiera è piuttosto una questione ontologica: cioè del nostro essere, del nostro stare al mondo, del nostro modo di vivere; e nello stesso tempo è una questione di amore: dell'amore che portiamo al mistero dell'essere che da ogni parte si affaccia all'orizzonte della nostra esistenza e che nella religione ha il nome di Dio. Accogliere e lasciarsi accogliere da questo mistero dell'essere è in verità l'ultimo e intimo segreto di ciò che chiamiamo preghiera.
EUR 13.30
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Il capitale di rischio per lo sviluppo delle PMI
Un adeguato accesso ai canali di finanziamento da parte delle imprese è una variabile che incide in maniera sostanziale sulle dinamiche di sviluppo economico di un Paese. L'investimento in capitale di rischio rappresenta uno strumento peculiare, il cui positivo impatto sulle dinamiche di crescita delle aziende è, ormai, ampiamente dimostrato da numerosi studi. Negli ultimi decenni, i governi europei e le autorità comunitarie hanno riservato un ruolo di crescente importanza al finanziamento in capitale di rischio a testimonianza di una sempre crescente consapevolezza dell'incidenza di questo settore su variabili di grande rilevanza, quali l'occupazione, la capitalizzazione delle imprese e l'innovazione tecnologica. Il volume intende offrire spunti utili di riflessione su uno strumento il cui potenziamento è urgente, anche alla luce dell'attuale congiuntura, per accelerare i processi di sviluppo imprenditoriale oltre ad esaminare, quegli schemi di partecipazione pubblico-privato già collaudati e noti all'industria.
EUR 9.50
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Transizioni. Forme di potere in età contemporanea
La terza globalizzazione, iniziata nell'ultima decade del secolo scorso, si è proposta di realizzare un nuovo ordine mondiale al quale si è opposto chi, nell'evoluzione della civiltà verso un rapporto di progressiva inclusione, vi ha intravisto una pericolosa insidia per la propria egemonia in aree di emarginazione. Gli strumenti per regolare i rapporti tra i vari soggetti, in questa nuova avventura delle relazioni internazionali, rimangono il complesso repressivo hobbesiano contro le minacce alla pace, grazie ad un apparato di hard power che, se gestito in modo unilaterale, può far paventare egemonie imperiali, il modello lockiano di gestione socio-politica ed economico-sociale, vale a dire il complesso degli istituti e dei codici di comportamento che oggi si riconoscono nel soft power, e l'aspirazione kantiana alla pace universale come processo sempre in fieri da considerare una potenziale conferma della bontà insita in un corretto processo di globalizzazione.
EUR 13.30
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La Sinistra perduta. L'itinerario politico di un protagonismo eretico attraverso il socialismo rivoluzionario
Il valore particolare di questo libro è il rapporto, la relazione stretta, tra la pratica sociale e politica del protagonista e l'impegnata ricostruzione critica dei passaggi che hanno segnato la sinistra in Italia. È la storia originale di un intellettuale militante, eretico e "fuori dal coro", che ha il merito di riportare alla luce una vicenda, niente affatto trascurabile, quella del socialismo di sinistra e rivoluzionario: una scelta culturale e politica, senza numi tutelari. Brunetti riannoda questa presenza con una componente del PSIUP e, al suo scioglimento, ne marca attivamente l'esistenza, attraversando rotture e unificazioni, nelle formazioni della nuova sinistra di classe, fino a Rifondazione Comunista che è stato il partito delle maggiori novità e delle speranze deluse. L'autore del libro richiama all'attenzione un'"eresia": la corrente del socialismo libertario, storico-rivoluzionario con tendenza per il comunismo, ma non appartenente alla storia dei partiti comunisti. Una vicenda certamente interessante che, dentro l'attuale Caporetto della sinistra italiana, dovrebbe spingere alla curiosità. Varrebbe la pena di farne tesoro. Prefazione di Fausto Bertinotti.
EUR 36.10
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Constant e la forma di governo repubblicana (1794-1799)
Lo studio prende in esame le prime posizioni pubbliche e i primi scritti politici (1794-1799) di Benjamin Constant (Losanna 1767-Parigi 1830). In particolare si analizzano le primitive considerazioni di Constant, figura di primaria importanza nel panorama politico europeo del Diciannovesimo secolo, sulla Rivoluzione Francese e sul Terrore giacobino, su Termidoro e sul governo del Direttorio, sul colpo di Stato di Fruttidoro e su quello di Brumaio. Da un'attenta analisi dei testi emerge come la produzione constantiana di questo periodo sia caratterizzata da almeno due idee guida: la strenua difesa delle conquiste e dei princìpi rivoluzionari; e la battaglia a favore della République, della sua istituzionalizzazione e stabilizzazione, contro ogni tentativo di restaurazione monarchica. Il quadro che emerge dalle opere giovanili, quindi, non è del tutto coerente con la consolidata immagine che, correttamente, presenta Constant come uno dei più eloquenti sostenitori della dottrina politica liberale. L'autore mostra infatti la parziale discrasia tra il fervido repubblicanesimo delle prime opere e i princìpi liberali degli scritti successivi.
EUR 13.30
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La belle époque italiana di Rio de Janeiro
L'immigrazione di massa ha svolto un ruolo di primo piano nel tumultuoso processo di crescita di Rio de Janeiro, nell'arco di tempo che ha preso il nome di belle époque tropical, quando Rio era la capitale del Brasile. Nei decenni a cavallo tra il XIX e il XX secolo, la comunità degli immigrati italiani, dopo quella portoghese, era la più numerosa e vivace. In questo libro, l'autore ricostruisce l'intera vicenda dell'immigrazione italiana a Rio, prendendo le mosse dai suoi esordi, che risalgono principalmente al matrimonio tra la principessa napoletana Teresa Cristina di Borbone e il giovane imperatore del Brasile D. Pedro II: un evento che ha aperto la strada a molteplici e crescenti relazioni tra la penisola italiana e il Brasile. La narrazione si concentra poi sui decenni della belle époque, quando si sviluppa una consistente immigrazione, in prevalenza d'origine calabro-lucano-campana. L'approccio biografico del libro consente di entrare in profondità nelle vicende migratorie e nelle dinamiche sociali e culturali di questa belle époque carioca, restituendo al lettore con vivacità e freschezza il clima, le atmosfere, i percorsi spesso tortuosi e infine i conflitti sociali, culturali e politici che hanno connotato un'epoca di grande cambiamento. In questo scenario, emergono i volti e le storie di due gruppi familiari, i fratelli Jannuzzi, della calabrese Fuscaldo, e i fratelli Segreto, della cilentana San Martino.
EUR 13.30
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Le ali della creatività. I Pomilio: una storia imprenditoriale dall'aereonautica alla comunicazione
Aeronautica e chimica, industria alimentare ed edilizia. Ma anche sport a livello olimpico e soprattutto, a partire dagli anni '60, comunicazione e pubblicità. Quello della famiglia Pomilio - quattro generazioni che si snodano dai primi del Novecento a oggi - è un percorso peculiare e unico, che attraversa una molteplicità di settori e interessi sotto la comune insegna della creatività come impresa, valore ideativo e produttivo capace di attraversare luoghi e decenni. L'autore ne ricostruisce la vicenda pubblica e privata, tra aneddoti di vita quotidiana e resoconti di storia aziendale, attraverso una imponente ricerca archivistica e documentaria che include testimonianze dirette e fitti epistolari con figure epocali del Novecento: dai fratelli Wright a Gabriele D'Annunzio, dall'economista Raffaele Mattioli al geniale inventore Corradino D'Ascanio. Emerge così dal racconto la trama umana e imprenditoriale di una dinastia che parte dalle colline abruzzesi per arrivare, ieri come oggi, a operare in realtà culturali e sociali anche molto lontane: dall'America della rivoluzione industriale al Sudamerica post-coloniale fino all'Italia del miracolo economico e della nascita di una società dei servizi sempre più globale, dove gli eredi di Livio e dei suoi figli sono tuttora impegnati a dialogare con i maggiori interpreti del nostro tempo. Con lo stesso spirito di allora: trasformare le idee in realtà. Prefazione di Giordano Bruno Guerri, postfazione di Ginger Law.
EUR 13.30