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Storia minima della popolazione del mondo
Come si determina, nelle varie epoche, la dinamica demografica? Come influiscono su di essa mutamenti climatici e catastrofi naturali, epidemie e guerre, migrazioni e sviluppo economico, tecnologia e cultura? La scomparsa di interi popoli nel corso della storia dimostra che non esiste un meccanismo di regolazione automatica tra il livello delle risorse e quello della popolazione. Nel tracciare la storia della popolazione mondiale dal neolitico ai nostri giorni, Livi Bacci illustra per il futuro anche le implicazioni che l'accelerato sviluppo demografico che porterà due miliardi e mezzo di persone in più in una sola generazione avrà per la stabilità sociale interna dei paesi, per i rapporti di forza tra nazioni e per l'ambiente.
EUR 24.70
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La Gran Bretagna dopo la Brexit
La Brexit ha scoperchiato un vaso di Pandora, mettendo a nudo diverse tensioni nella democrazia britannica, e portando Theresa May a succedere a David Cameron a Downing Street. Il volume analizza l'esito e le implicazioni del referendum del giugno 2016 partendo da un focus approfondito sulle elezioni politiche britanniche del 2015. Quale significato hanno avuto la sconfitta laburista e il cambio di leadership da Ed Miliband a Jeremy Corbyn, oltre agli exploit dei nazionalisti scozzesi e dello UK Independence party per un sistema politico sempre più frammentato? In quale contesto si è svolto il negoziato di Cameron con l'Europa - che ha spaccato in due i conservatori - per arrivare al referendum? Come hanno reagito gli elettori fra timori di marginalizzazione e aspirazioni di recupero di sovranità? Quali scenari si prospettano ora per il paese verso l'Ue e sullo scacchiere internazionale? A questi ed altri interrogativi rispondono qui alcuni autorevoli scienziati politici italiani e britannici.
EUR 22.80
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Le fondazioni di origine bancaria verso l'autoriforma
Quale l'evoluzione delle fondazioni di origine bancaria a venticinque anni dalla Legge Amato? Quale la loro governance e quali i principi che presiedono alla loro azione? Quali le forme di cooperazione? Come rappresentano gli interessi delle comunità territoriali di riferimento? La recente stipulazione del Protocollo ACRI-Mef, alternativa negoziale ad un nuovo intervento del legislatore, apre ad un'ulteriore evoluzione il sistema delle fondazioni di origine bancaria. Le rafforza nella loro missione di "soggetti dell'organizzazione delle libertà sociali", espressione del principio costituzionale della sussidiarietà orizzontale, vocati al sostegno, in un momento di grave crisi della finanza pubblica, di iniziative di utilità sociale nei settori tradizionali dell'arte, della ricerca, della sanità, dell'istruzione, ma anche nelle nuove frontiere della solidarietà sociale. Le fondazioni oggi si legittimano nell'interpretazione dei bisogni, ma soprattutto, a fronte di domande crescenti e risorse calanti, nella trasparenza delle scelte, nell'efficacia degli interventi, nella rendicontazione del loro operato. I saggi raccolti in questo volume approfondiscono le problematiche, interpretative ed attuative, dell'autoriforma delle fondazioni di origine bancaria che il Protocollo ACRI-Mef ha inteso realizzare.
EUR 17.10
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Vissuti di malattia e percorsi di cura. La sclerosi multipla raccontata dai protagonisti
Una malattia cronica come la sclerosi multipla pone di fronte a sfide inattese e comporta profonde trasformazioni nell'organizzazione di molti aspetti della vita: lavoro, tempo libero, relazioni sociali e familiari. Purtroppo le barriere culturali e sociali sono ancora di ostacolo alla possibilità di superare le limitazioni imposte dalla malattia, senza contare che ancora mancano politiche appropriate e interventi mirati, oltre a un'adeguata capacità di accostarsi ai vissuti degli ammalati e dei loro famigliari. Il volume raccoglie i risultati di un lavoro di ricerca in cui, attraverso il racconto di storie di malattia, si è voluto far luce sulle esperienze di vita con la sclerosi multipla. Le narrazioni riguardano in particolare la dimensione emotiva, il ruolo delle reti famigliari e sociali, le pratiche e i percorsi di cura, le relazioni con gli operatori e con i servizi, i bisogni espressi e inespressi dei malati e delle persone che li circondano. La condivisione delle storie di malattia è infatti uno strumento utile per riorientarsi nel territorio della cronicità e individuare nuove coordinate per attraversarla.
EUR 11.05
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La forza delle incertezze. Dialoghi storiografici con Jacques Revel
"Perché semplificare quando si può complicare?". I testi che compongono questo volume dialogano con le proposte storiografiche di Jacques Revel. Prendendo sul serio il suo appello a preservare la complessità dell'oggetto di studio e a "tentare l'esperienza", lasciano aperte più piste di lavoro, moltiplicano dubbi e domande. Come si possono integrare le diverse scale di analisi? Come si organizzano i rapporti tra individuo e gruppo nella costruzione del sociale? L'atto di fare storia è il risultato di una postura costruttivista dell'osservatore? Qual è la relazione tra forma e struttura? In un alternarsi di studi di casi e analisi metodologiche, autori appartenenti a generazioni diverse e provenienti da diverse tradizioni storiografiche raccolgono l'invito di Revel a mettere in discussione sicurezze troppo stabili, e a fare dell'incerto un punto di partenza, e di forza. Contribuendo così alla riflessione sulla storia intesa come scienza sociale, vale a dire su una storia che fa della società e del sociale il proprio oggetto.
EUR 26.60
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Venezia vive. Dal presente al futuro e viceversa
Un unicum che non smette di emozionare, che suscita sentimenti d'amore, eccitazione, felicità, ma anche disgusto e noia. Nella sua mutevolezza, Venezia, luogo al tempo stesso disertato dai suoi abitanti e invaso dal turismo di massa, è davvero condannata a una morte lenta? In realtà, ciò che sorprende oggi è la sua vitalità, la sua capacità di reinventarsi in modo ingegnoso e sperimentale. Che si parli del restauro del Teatrino di Palazzo Grassi per mano di Tadao Ando, dell'Arsenale, o della Torre Massimiana nell'Isola di Sant'Erasmo, o che si parli della vivacissima rete di istituzioni culturali vecchie e nuove che la animano, Venezia è percorsa tutti i giorni da inediti flussi produttivi e creativi legati al circuito dell'arte e del sapere. È qui, in questa cultura del contemporaneo, la chiave per proiettare la città nel futuro.
EUR 14.25
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Frontiere
La caduta del muro di Berlino, simbolo dell'ordine bipolare sorto dalla seconda guerra mondiale, sembrò inaugurare una stagione in cui sarebbero venute meno molte altre frontiere, insieme alla liberalizzazione e integrazione dei mercati, la creazione di vaste zone di libero scambio, la nascita di una nuova unione politica e monetaria. Solo trent'anni dopo quella tendenza appare invertita e si assiste a una rivalutazione di confini e frontiere, a un'espansione del loro numero e persino alla loro reintroduzione là dove, come in Europa, erano state virtualmente abolite. Un illusorio ritorno di fiamma della sovranità nazionale, un fenomeno controtempo o la rivincita del peso della storia e del potere del luogo? Il fatto che le frontiere siano tornate di attualità, ci avverte l'autore nella sua analisi delle più pericolose linee di faglia che si sono aperte nel mondo contemporaneo, non significa però che esse corrispondano a ciò di cui l'attualità avrebbe bisogno.
EUR 12.35
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La soluzione finale. Come si è giunti allo sterminio degli ebrei
Come giunse la Germania nazista alla "soluzione finale" della questione ebraica, a ciò che appare essere il maggior crimine nella storia dell'umanità? In questo volume uno tra i più accreditati studiosi del Terzo Reich mostra come l'antisemitismo, che prese forza tra la fine dell'Ottocento e la Grande Guerra, costituisse un tratto comune dei movimenti di estrema destra negli anni della Repubblica di Weimar, per poi tradursi in persecuzione sempre più violenta con il nazismo al potere. E tuttavia, nonostante le discriminazioni e le violenze, la distruzione del popolo ebraico, pur auspicata nella retorica millenaristica del Führer, non era veramente inscritta nell'agenda del nazismo. Fu la guerra all'Est a far precipitare la situazione: da un lato la conquista di territori, come la Polonia, con una cospicua popolazione ebraica, dall'altro il fallimento dell'attacco all'Urss, che mandò in fumo il progetto di deportare gli ebrei al di là degli Urali. In una micidiale miscela di arbitrio, efficienza tecnologica e burocratica, ottundimento morale, lo sterminio - secondo Mommsen - si nutrì di se stesso, come scivolando su un piano inclinato, e infine, con le deportazioni avviate in modo sistematico a partire dall'estate del 1942, si rivelò per quello che era: il programma di un genocidio.
EUR 12.35
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Il giudice emotivo. La decisione tra ragione ed emozione
L'atto del giudicare nelle aule di giustizia è sempre stato considerato un esercizio di assoluta razionalità: in tale ambito non ci dovrebbe essere posto né per le emozioni, né per procedure intuitive, né per i pregiudizi. Ma le scienze cognitive e le neuroscienze hanno dimostrato che le emozioni sono componenti ineliminabili e determinanti delle decisioni e che possono significativamente influenzare anche soggetti esperti come gli operatori di giustizia. Il libro chiarisce come anche i giudici - al pari di tutti gli umani - possano incorrere in errori sistematici del ragionamento, nelle trappole cognitive, nelle distorsioni generate dall'intuizione e nella ingiustificata fiducia nelle proprie conoscenze ed abilità. Le insidie cognitive ed emotive per chi deve giudicare sono disseminate lungo tutto il percorso del processo, a partire dalla formazione della prova fino alla decisione finale.
EUR 17.10
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Economia della pace
L'economia della pace, che vanta padri illustri quali John Maynard Keynes, Kenneth Arrow e Lawrence Klein, studia le cause e le conseguenze economiche delle guerre e di altre forme di violenza, e analizza la crescita e lo sviluppo di istituzioni volte alla risoluzione di scenari di conflittualità distruttiva. La disciplina ha dimensioni macro e micro. Esiste, infatti, una conflittualità di livello «macro» che coinvolge gli Stati, la loro politica estera e le loro politiche economiche, e una conflittualità «micro» in seno alle società nei rapporti tra Stato, gruppi sociali, formazioni intermedie e cittadini.
EUR 24.70
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La guerra come apocalisse. Interpretazioni, dosvelamenti, paure
La Prima guerra mondiale è stata spesso rappresentata, dai contemporanei e dagli storici, come la Urkatastrophe del XX secolo, o come «apocalisse della modernità», Prima del 1914, la letteratura «profetica» sull'avvento di un cataclisma che avrebbe sconvolto gli assetti politici e sociali faceva il palo con la diffusa attesa di un grande conflitto che avrebbe rigenerato le stanche società europee, applicando alla storia delle nazioni gli assunti di massima del darwinismo sociale. Non sorprende allora che, quando scoppiò, la guerra fosse diffusamente percepita come un'apocalisse, nel bene e nel male: il suicidio terminale della migliore delle civiltà possibili (come avrebbe scritto Freud) o la straordinaria occasione di inizio di una nuova era, secondo gli entusiastici slogan di una vasta galassia di pubblicisti, artisti, giovani. Molti di costoro avrebbero ben presto subito la traumatica esperienza di una guerra ben diversa dalle aspettative. La maggior parte degli intellettuali e degli artisti che sperimentarono la vita al fronte vissero una profonda disillusione: tra i sopravvissuti, alcuni Si convertirono a posizioni radicalmente pacifiste, o rivoluzionarie. La «guerra come apocalisse» fu una pratica discorsiva straordinariamente diffusa tra chi la guerra la invocò, e tra coloro che partirono per viverla. Fu, naturalmente, al centro del discorso religioso del 1914-1918 (della Chiesa cattolica, che sul tema della guerra 'giusta' o 'inutile' rivelò la sua natura composita, così come delle chiese protestanti) e fu un efficace atout retorico nel vocabolario delle classi dirigenti di tutte le partì in causa.
EUR 20.90
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Liberale o populista? Il radicalismo argentino (1930-1943)
Costituita alla fine del XIX secolo, l'Unión Cívica Radical (Ucr) è il partito che ha guidato l'Argentina nel delicato passaggio alla democrazia di massa. Questo volume ne ripercorre le vicende a partire dal settembre del 1930, quando un lungo periodo di governo fu interrotto dal primo golpe militare del XX secolo, che portò José F. Uriburu alla presidenza. Iniziò allora per l'Ucr un tribolato periodo fatto di rivoluzioni, astensioni, partecipazioni a elezioni fraudolente e, soprattutto, un lungo e faticoso processo di mutamento delle coordinate ideologiche e delle strutture organizzative del partito. L'Ucr cambiò pelle abbandonando il modello del partito-nazione non senza ostacoli e intoppi. Sullo sfondo di questa profonda mutazione, l'Argentina andava modificando i propri orizzonti politici, mentre nello scenario mondiale prendeva forma la sfida corporativa all'ordine liberale. Attraverso l'analisi delle vicende politiche dell'Unión Cívica Radical il volume offre al lettore una prospettiva nuova sulla storia dell'Argentina e, più in generale, sulla politica sudamericana nel periodo compreso tra le due guerre mondiali.
EUR 24.70
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Protagonisti della rappresentanza. Viaggio esplorativo tra i delegati della Cisl lombarda
Il nuovo assetto delle relazioni industriali sta facendo crescere la rilevanza strategica della contrattazione aziendale. Il luogo di lavoro diventa sempre più l'ambito privilegiato della nuova rappresentanza degli interessi dei lavoratori e dunque il banco di prova per una trasformazione del sindacato, già sottoposto a crescenti pressioni nel corso degli ultimi decenni. Protagonista di questa nuova fase di sviluppo delle relazioni industriali è il delegato aziendale, verso cui cresceranno le pressioni e le aspettative. Per valutare gli effetti di questa trasformazione della rappresentanza del lavoro è importante monitorare ciò che sta alla base dell'esperienza sindacale: il bisogno dei lavoratori di ottenere tutela economica e rappresentanza sociale da un lato, e dall'altro lato la capacità di rispondere in modo efficace alle aspettative di quanti aderiscono al sindacato e garantiscono dunque la sua forza organizzativa. Il volume racconta gli esiti di un viaggio esplorativo tra quasi 3000 delegati della Cisl lombarda, nell'ipotesi che essi costituiscano l'asse portante del radicamento sindacale nei luoghi di lavoro e nello stesso tempo la risorsa centrale per gestire la contrattazione decentrata. presentazione di Paola Gilardoni.
EUR 25.65
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La guerra di Corea
Come più tardi in Vietnam, anche in Corea la dissoluzione postbellica d'un possedimento coloniale (nel caso, giapponese) generò due stati, l'uno nell'orbita americana e l'altro in quella russa e cinese. L'attacco della Corea del nord comunista a quella del sud nel giugno 1950 determinò l'intervento americano: uno scontro fra mondo comunista e mondo occidentale su cui aleggiò lo spettro di una guerra nucleare. Nel contesto degli equilibri mondiali del dopoguerra il conflitto fu gravido di conseguenze, dall'ingresso della Germania nella Nato al trattato di pace con il Giappone, dall'emergere della Cina sulla scena mondiale all'impegno anticomunista statunitense.
EUR 11.40
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Terrore sovrano. Stato e jihad nell'era postliberale
La war on terror avanza e gli spazi di terrore sono ovunque: a guerra succede guerra senza che si delinei una fine. Il libro ricostruisce l'emergere di reti jihadiste in Medio Oriente e in Europa, gettando luce sui nessi intimi che sostengono le narrazioni di sovranità e terrorismo proprie della contemporaneità. Plasmato fra guerre e regimi repressivi, e amplificato da media e social media, il terrore controlla territori e al tempo stesso si propaga molecolarmente attraverso l'emulazione. Nel contempo, sfidata dalla violenza jihadista e da altri fenomeni transnazionali, la sovranità nazionale adotta risposte autoritarie, in Medio Oriente come in Europa. Ne emerge un paradosso: le premesse liberali dell'ordine internazionale si scardinano, prefigurando l'avvento di una fase postliberale a discapito di multilateralismo e global governance.
EUR 15.20
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Pocoinchiostro. Storia dell'italiano comune
Non solo Dante, Leopardi, Manzoni: nella costruzione della lingua italiana un ruolo importante è quello svolto da tanti umili personaggi senza nome, privi di prestigio e spesso di cultura. Ma il loro prezioso contributo - messo in risalto nel libro - rivela aspetti della comunicazione altrimenti condannati per sempre all'oblio collettivo. "Pocoinchiostro", il soprannome di un giovane che negli anni dell'Unità stilava lettere di ricatto per le bande di briganti analfabeti, allude anche all'attuale affermazione dei nuovissimi mezzi digitali, che hanno ridotto l'inchiostro a simbolo obsoleto.
EUR 15.20
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Totò. Avventure di una marionetta
Il 15 aprile 1967 moriva Totò; dopo di lui nessun altro ci ha fatto ridere tanto. Maschera, marionetta, attore, Totò sta dentro una genealogia millenaria, popolaresca e dissacrante, che dal dio Pan scende fino a Bertoldo e a Pinocchio. Niente merita riguardo, ai suoi occhia né l'autorità né il significato. È esplosione di desiderio, rivincita delbasso sull'alto, trionfo della fame, del corpo, dell'amore su qualsiasi pretesa di coerenza e di ordine. Gerarchie, onori, verità, senso comune: Totò li riduce ad assurdità, travolgendoli in un fiume di parole impazzite e di battute fulminanti.
EUR 9.10
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Andare per i luoghi della dieta mediterranea
Convivialità, stagionalità, sostenibilità.Sono i segreti della dieta mediterranea. Uno stile di vita che ha conquistato il mondo. Scoperta negli anni Cinquanta tra Napoli e il Cilento da due scienziati americani. Fondata sugli alimenti-simbolo della triade mediterranea - cereali, olio e vino - questa dieta che non è una dieta combina felicemente eredità del mondo classico e tradizioni locali. Scopriamola nei suoi luoghi sacri: dalla Campania, con Amalfi e le acciughe di Cetara, o con Pozzuoli, regno dei frutti di mare, alla Puglia, con le orecchiette di grano arso di Tricase e con la pasta di mandorle di Lecce, dalla Lucania, con il suo pane antico, alla Sicilia, con i tonni di Favignana, le panelle di Palermo e gli arancini di Catania - oltre che in quegli autentici empori di tipicità che sono Napoli, Genova, Venezia.
EUR 11.40
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Andare per le città sepolte
Non solo Pompei, Ercolano o Stabia, investite dalla furia del Vesuvio nel 79 dopo Cristo: l'Italia, terra di vulcani e terremoti, guerre e dominazioni, è disseminata di antichi insediamenti urbani travolti dai secoli. Città un tempo ricche e popolose, uscite poi di scena in modi traumatici o spentesi lentamente, sopraffatte dalla natura o spianate dalle armi, incorse in un declino inesorabile. Lungo le coste o in mezzo ai monti, da Minturnae a Norba, da Tharros a Mozia, il viaggio ci condurrà alla scoperta di città intere, con le loro strade, case, terme, mura, luoghi di culto e di commercio, anfiteatri, per ritrovare le tracce di una storia millenaria che ci ha plasmato per quello che siamo.
EUR 11.40
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L' Italia di Salò. 1943-1945
«La nostra via l'abbiamo scelta e con la nostra bella camicia nera sapremo aprirci la via verso l'immancabile vittoria del Fascismo. Grida pure che il tuo ragazzo è partito per la sua bella Patria e con tutte le sue forze la difenderà, grida pure a tutti che noi partiamo con una fede e con un comandamento: o si vince o si muore!» - Allievo ufficiale volontario della Gnr\r\nQuando cadde il regime mussoliniano e l'Italia si divise in due, quanti aderirono alla neonata Repubblica sociale e presero le armi? E quali erano le loro motivazioni e i loro sentimenti? Resoconti di polizia, corrispondenze intercettate dalla censura, diari, memorie e documenti editi e inediti consentono di ricostruire la storia dei fascisti di Salò: i volontari, i coscritti, gli internati in Germania che «optarono» per la Rsi, i prigionieri degli Alleati che rifiutarono di collaborare, le seimila ausiliarie e i fascisti che operarono nelle zone già liberate. In tutto oltre mezzo milione di aderenti, volontari o forzati, che vissero i venti mesi della guerra civile «dalla parte sbagliata».
EUR 26.60