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Scrittura dell'anima nuda. Taccuini 1976-1992
«Ricordare è tutto: l'etica fondamentale della vita». È con questa consapevolezza che l'esperimento giocoso di compilare taccuini diventa per Goliarda Sapienza un'abitudine, un esercizio letterario e mnemonico, e infine un vizio di cui non può fare a meno. Nelle ottomila pagine di quaderni, agende, fogli irregolari, si trova la sua vera voce. Quella riservata a se stessa, intima e diretta, che allo stesso tempo confida al lettore la sua storia, senza omettere nessun dettaglio: gli umori incostanti, gli inciampi e le sorprese nella quotidianità e nella scrittura, gli autori piú amati e i viaggi che hanno modificato per sempre la percezione dello spazio. Tra le pieghe degli appunti spiccano poi le riflessioni politiche e l'analisi delle differenze generazionali. Ma è sicuramente il tocco personale e profondo di Goliarda a illuminare e rendere preziosi i suoi taccuini. A cura di Gaia Rispoli. Prefazione e Ritratto di Goliarda Sapienza a cura di Angelo Pellegrino.
EUR 15.20
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Ecologia del pensiero. Conversazioni con una mente inquinata
«E se l'inquinamento del mondo non riguardasse solo l'ambiente in cui viviamo, ma anche il flusso dei nostri pensieri in ogni istante del quotidiano? E se quei pensieri potessero diventare eco-pensieri capaci di far stare bene noi e gli altri? E se anche tutti gli esseri animali e vegetali potessero contribuire all'eco-pensiero del mondo? E se questo mondo, sopra cui camminiamo, amiamo e costruiamo, fosse davvero in grado di eco-pensare? L'ecologia ci riguarda dall'interno, ci attraversa e letteralmente ci plasma: "ciò che è dentro, è fuori" in un continuum invisibile, indissolubile e indivisibile, nel quale si forgia la cifra del nostro destino. Questo libro propone eco-parole ed eco-pensieri. Alla fine, mi pare si sia scritto da solo o che magari l'abbia scritto proprio tu, caro lettore, con i tuoi pensieri e le tue parole. Ci propone un viaggio, umile e avventuroso, talora esilarante o drammatico, attraverso i meandri dei nostri pensieri per osservare le voragini in cui quotidianamente precipitiamo con il distaccato sorriso di chi sa che capiterà di nuovo, ma che dopo poco potremo rialzarci e afferrare quella piccola fessura nelle pieghe della rappresentazione che, a un nostro cenno, potrà eco-trasformarsi. Con le tasche semivuote, senza ricette, né istruzione alcuna, ci riprenderemo allora tutti i saperi che sono già nostri, mentre intorno agli occhi tornerà a incresparsi quell'impercettibile sorriso capace di restituirci al mondo».
EUR 21.85
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Tempi glaciali
Tutto inizia col ritrovamento di due corpi e uno strano simbolo scarabocchiato accanto a ciascuno di essi. Sul caso dei due apparenti suicidi si mobilita tutta l'Anticrimine del tredicesimo arrondissement di Parigi, ma soprattutto l'irresistibile commissario Jean-Baptiste Adamsberg. Dai ghiacci d'Islanda alla Rivoluzione francese, un'incalzante caccia ai fantasmi tra demoni e vecchie leggende che metterà alla dura prova lo «spalatore di nuvole» piú amato del polar francese.
EUR 13.30
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Caminito. Un aprile del commissario Ricciardi
È il 1939, sono trascorsi cinque anni da quando l'esistenza di Ricciardi è stata improvvisamente sconvolta. E ora il vento d'odio che soffia sull'Europa rischia di spazzare via l'idea stessa di civiltà. Sull'orlo dell'abisso, l'unico punto fermo è il delitto. Fra i cespugli di un boschetto vengono ritrovati i cadaveri di due giovani, stavano facendo l'amore e qualcuno li ha brutalmente uccisi. Le ragioni dell'omicidio appaiono subito oscure; dietro il crimine si affaccia il fantasma della politica. Con l'aiuto del fidato Maione - in ansia per una questione di famiglia - Ricciardi dovrà a un tempo risolvere il caso e proteggere un caro amico che per amore della libertà rischia grosso. Intanto la figlia Marta cresce: ormai, per il commissario, è giunto il momento di scoprire se ha ereditato la sua dannazione, quella di vedere e sentire i morti.«Il solo pensiero di una fine di Ricciardi ha messo in agitazione i fan» (Severino Colombo, Corriere della Sera).
EUR 18.05
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Works. Ediz. ampliata
Il lavoro come condanna e perdizione, il lavoro come cellula primordiale dell'organismo umano, il lavoro che marchia anima e corpo di un'intera vita. Con una scrittura originale come un classico pezzo di jazz, che ne ha fatto uno degli autori italiani piú importanti della sua generazione, in questo romanzo autobiografico Vitaliano Trevisan racconta il lavoro nel luogo in cui è una religione, il Nordest, dagli anni Settanta fino agli anni Zero. E attraverso questa lente scandaglia non solo le mutazioni del nostro Paese, ma la sua stessa vita: il fallimento dell'amore, i meccanismi di potere nascosti in qualunque relazione, la storia della propria e di ogni famiglia, che è sempre «una storia di soldi».
EUR 20.90
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Il carcere
Pubblicato nel 1949 con La casa in collina sotto il titolo comune Prima che il gallo canti, in questo romanzo Pavese racconta in terza persona l'esperienza autobiografica della condanna al soggiorno obbligato a Brancaleone Calabro per aver cercato di proteggere la donna amata, militante del Pci. La vita al confino, l'apprendistato di un intellettuale coinvolto, quasi suo malgrado, nella politica, la scoperta di un'altra Italia da parte di un settentrionale, vengono raccontati come metafora di una condizione esistenziale comune al destino umano. Stefano, il protagonista, incarna la solitudine dell'uomo che, messo di fronte all'impegno storico e civile, è costretto a guardare la vita «come dalla finestra del carcere» nella monotonia di un paesaggio di cielo e di mare, sempre uguale e indifferente. Con una nota di Laura Nay e Giuseppe Zaccaria; la cronologia della vita e delle opere.
EUR 9.50
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Sentieri sotto la neve
Un libro di racconti e di memoria, una raccolta di voci che narra eventi inauditi che appartengono alla storia di tutti noi: un sopravvissuto al Lager che torna a casa; un pastore solitario che parla con amore alle sue pecore; un giovane legnaiolo che incontra una strega bella e senza pietà; un focolare intorno a cui si raccolgono i vivi e i morti intrecciando rimpianti e speranze; i paesaggi cancellati dal trascorrere degli anni; una famiglia di caprioli; i tanti nomi della neve... Seguendo con fedeltà le tracce degli uomini, i ricordi di Rigoni Stern si coagulano in frammenti di felice intensità, oppure si sciolgono in narrazioni di grande potenza, o ancora si dilatano in un'atmosfera onirica: ma in ognuno di essi si leva un grido contro il silenzio che incombe sulla nostra storia e sulla nostra identità. Cronologia della vita e delle opere a cura di Giuseppe Mendicino.
EUR 9.50
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L' incanto fonico. L'arte di dire la poesia
Dire la poesia non avviene sempre. Eppure anche nel dire la poesia consiste, da sempre, la poesia. Lo sapeva Carmelo Bene con il suo personalissimo teatro della crudeltà, lo sapevano i Romantici e i Surrealisti, lo sapeva García Lorca, quando trovava il suo duende nella musica, nella danza e, appunto, nella poesia a viva voce (hablada), arti tutt'e tre, sosteneva, che hanno bisogno di un corpo vivo che le interpreti. Lo sa bene, benissimo, Mariangela Gualtieri, che da quarant'anni «dice la poesia in pubblico», avvolgendo chi la ascolta in un «mondo orale aurale» che non ha uguali. Sí perché «spesso», come dice Gualtieri, i professionisti, gli attori, leggono il verso puntando «sulla sua componente razionale e di significato, trascurando tutto il resto». Nella sua «arte di dire la poesia», Gualtieri ci parla invece solo del resto. E per farlo trova un linguaggio nuovo e sorprendente: non un discorso sul dire la poesia ma una scrittura con il dire la poesia. Non concetti astratti, ma figure, immagini, sensazioni fisiche, echi. E analogie, fino a costruire un libro di poesia saggistica, a opporre visione a discorso, a parlarci vicino e alto, lontani dalla chiacchiera. E cosí: «Formule magiche schiacciate nei libri - solo al pronunciarle si fanno efficaci. E formule mantriche, solo in voce trovano compimento. E spartiti di musica, tutti, chiedono fiato, gole, dita per farsi forma sonora. Cosí ogni verso. Ogni poesia implora un respiro che la dica. Essere detta. Detta per bene in sua ritmica e melodia e timbrica e interni silenzi».
EUR 13.30
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Un buon posto in cui fermarsi
A volte la vita ci colpisce fino ad abbatterci. E se invece di rialzarci, provassimo a guardare il mondo con gli occhi di chi è a terra? Forse proprio la resa può regalare un'inaspettata felicità.\r\nDopo il formidabile successo de Il rosmarino non capisce l'inverno, il nuovo, commovente romanzo di Matteo Bussola.In pochi hanno saputo raccontare la fragilità maschile senza stereotipi, senza pregiudizi, senza vergogna. Matteo Bussola sa farlo con schiettezza e umanità. In queste pagine lancinanti eppure piene di luce, un uomo trova il coraggio di disertare la propria esistenza e costruire un sogno. Un padre in neuropsichiatria con il figlio impara ad accogliere la ferita di chi ha messo al mondo. Un anziano marito, prendendosi cura della moglie malata di Alzheimer, si domanda che cosa rimanga di una relazione quando chi amiamo sparisce, anche se possiamo ancora toccarlo. Un hikikomori che si è innamorato online vorrebbe incontrare chi è diventato per lui così importante, ma la paura di uscire lo imprigiona. Un bambino ubbidiente scopre la bellezza inattesa di deludere le aspettative. Incrinati, piegati, sconfitti, capaci però di cercare un senso, di intravederlo lì dove mai avrebbero creduto, questi protagonisti trovano ognuno un modo personale, autentico, spudoratamente onesto, di rispondere alla domanda: «Che cosa fa di un uomo un uomo?»
EUR 15.68
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Thérèse Raquin
L'archetipo di tutti i triangoli amorosi nel capolavoro d'esordio di Zola: la giovane Thérèse, dopo aver sposato l'inetto cugino, Camille, s'innamora del rude Laurent e insieme decidono di sbarazzarsi del marito di lei. Ma, da quel momento, la vita dei due amanti si trasforma in un tragico incubo. Con rigoroso sguardo da scienziato, secondo i canoni piú severi del naturalismo, in quest'opera che ne rivela il talento letterario e ne prefigura la poetica, Émile Zola scava a fondo e con grande acutezza nelle passioni piú nascoste e negli istinti piú torbidi dell'animo umano. A cura di Giuseppe Pallavicini. Con la cronologia della vita e delle opere.
EUR 9.98
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Il libro degli animali
Il bosco come universo narrativo e i suoi animali come protagonisti. Questa è la chiave dei racconti di Rigoni Stern, una chiave che può aprire le porte di etologie minime come quelle di aspre epopee. Sono storie di caprioli sperduti, di cani «dai segreti amori», di misteriosi gufi delle nevi, di ghiri e lepri in fuga, di api il cui operare quotidiano ha realmente qualcosa di epico. Sono storie a volte commoventi a volte un po' barbare, ma la violenza che vi alberga, lo stesso senso di morte che sovente le domina, si saldano ai meccanismi millenari della natura e perdono ogni significato angoscioso. Perché il male, sembra dire Rigoni Stern, è solo dell'uomo, quando dimentica o disprezza o distrugge gli equilibri del bosco. I diciannove racconti che compongono questa raccolta disegnano un mondo che sa ancora vivere in simbiosi con il piú segreto ritmo della vita - e, forse, della poesia. Cronologia della vita e delle opere a cura di Giuseppe Mendicino.
EUR 9.98
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Cloud Empires. Come le piattaforme digitali stanno superando gli Stati e come possiamo riprendere il controllo
All'inizio, internet era un luogo senza legge, popolato da geni della truffa che rendevano l'acquisto o la vendita di qualsiasi cosa online un affare rischioso. Poi Amazon, eBay, Upwork e Apple crearono piattaforme digitali sicure per la vendita di beni fisici, la ricerca di un lavoro e il download di app. In seguito, però, questi giganti della tecnologia hanno continuato a governare internet come autocrati. Come è potuto accadere? In che modo utenti e lavoratori sono diventati gli sfortunati sudditi degli imperi economici online? Internet non doveva liberarci dal potere delle istituzioni? L'esperto di economia digitale Vili Lehdonvirta ci racconta il rapporto tra tecnologie digitali e società prendendo di volta in volta spunto dalla storia di un personaggio influente o di una piattaforma significativa tra quelli che hanno contribuito a plasmare l'odierna economia digitale, da nomi familiari come Jeff Bezos di Amazon a eroi misconosciuti come Kristy Milland di Turker Nation. Lehdonvirta esplora l'ascesa dell'economia delle piattaforme verso il dominio completo delle nostre vite e propone una via alternativa da seguire. Perché solo se comprendiamo le piattaforme digitali per quello che sono - istituzioni potenti come Stati - possiamo avviare una vera fase di democratizzazione.
EUR 22.80
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Scritti politici
In queste pagine il lettore scoprirà un sorprendente filosofo civile che ha guardato con occhio acuto, talora scanzonato e apparentemente ironico, la crisi dell'Italia di provincia, di una classe politica che si spaccia per grande esperta e spesso è solo alla disperata ricerca di un posto al sole. Attraverso una riflessione sempre piú amara e tagliente, Carlo Levi delinea cosí i deficit culturali di un paese che si crede moderno e che, invece, mostra tutte le proprie inadeguatezze.Un «diario» lucido dell'alienazione collettiva elaborato nell'inverno piú buio del Novecento, quando la parola Europa significava «nuovo ordine europeo», e che, scandito al ritmo dell'espansione del nazismo su tutto il continente, ha la stessa forza argomentativa e comunicativa delle pagine che negli stessi anni vengono scritte dai piú lucidi esponenti dell'opposizione ai totalitarismi.
EUR 11.88
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Racconti dimenticati
Appuntamento, Una storia d'amore, Due sposi molto giovani, Il figlio, Le due sorelle, La moglie brutta, Lettere d'amore, Peccati, e molti altri: il libro raccoglie i racconti giovanili non compresi nello Scialle andaluso, una scelta di storie e novelle disperse in giornali e riviste, e un gruppo di «aneddoti infantili» che la stessa Morante progettava di pubblicare. Un caleidoscopio di storie, un prezioso laboratorio per i grandi romanzi futuri in cui già fanno la loro comparsa, intrecciandosi, fulminee istantanee di vita, racconti di metamorfosi e di demenze, allegri ricordi giovanili. Completa questa edizione il racconto ritrovato tra le carte della scrittrice, In peccato mortale, dove l'atmosfera e il paesaggio nei quali si muove Antonina, la protagonista, ricordano quelli della Ciociara di Alberto Moravia.
EUR 12.35
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La fine degli amori. E altri addii che trasformano la nostra vita
«Ci piacerebbe che la rottura fosse un taglio netto. Preciso e chirurgico, d'un sol colpo, come la sciabola che decapita. Invece la rottura è una lacerazione». In un'epoca segnata dal culto della perfezione e della solidità a tutti i costi, la filosofa francese Claire Marin ci ricorda che un legame che finisce è sempre uno strappo doloroso, che siamo tutti esseri spezzati. È questo a renderci umani. La nostra vita è scandita dall'esperienza della perdita. Gli amori, le amicizie, i lavori, le situazioni, le vite stesse: tutto finisce. E in questi frangenti le nostre certezze sono scombussolate, la «carne del mondo» si squarcia. Ma queste inevitabili esperienze vanno coniugate con la nostra identità, che solo all'apparenza è unitaria e costante. Ci costringono a fare i conti con l'insicurezza inerente all'esistenza, a lavorare con le macerie di ciò che credevamo di essere e a vivere, davvero.
EUR 14.25
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La via del nagomi. Per vivere in pace e armonia
Come si può vivere una vita serena, in armonia con la natura, con gli altri e con noi stessi? La risposta è racchiusa nel nagomi, una parola intrisa di millenaria saggezza che custodisce l'essenza dello stile di vita giapponese. Dalla preparazione del cibo alle relazioni personali, dall'espressione della propria creatività all'importanza della celebrazione dell'effimero, Ken Mogi ci invita a scoprire insieme a lui la formula giapponese per la felicità. «1. mantenere buoni rapporti con i vostri cari anche nel disaccordo; 2. imparare cose nuove restando fedeli a voi stessi; 3. trovare un senso di pace in tutto quello che fate; 4. mescolare e integrare gli elementi piú disparati, fino a ottenere un equilibrio armonioso; 5. comprendere meglio la filosofia di vita giapponese». Secondo Mogi sono questi gli obiettivi fondamentali che la conoscenza del nagomi permette di raggiungere. Partendo dalla definizione stessa di «nagomi», intraducibile come spesso succede per le parole giapponesi piú dense di significato, il celebre neuroscienziato ci mostra un approccio alternativo basato sulla ricerca costante dell'equilibrio e dell'armonia. La cucina tipica, in cui ogni pietanza deve la sua eccezionalità al bilanciamento dei sapori; l'accettazione dei nostri lati negativi per comprendere meglio quelli degli altri e quindi costruire relazioni piú durature; l'apprendimento inteso come dimensione artistica, culturale, spirituale da perseguire a tutte le età; l'importanza di coltivare una passione per la pura gioia della libertà espressiva e creativa (il karaoke ad esempio: cosa c'è di meglio che cantare a squarciagola le nostre canzoni preferite senza preoccuparci di essere intonati?); saper apprezzare e celebrare l'effimero, sia quello della fugace fioritura dei ciliegi o della nostra stessa vita. In dieci, affascinanti capitoli, che corrispondono alle tappe di un viaggio attraverso la cultura, le tradizioni e la millenaria saggezza del Giappone, Mogi ci accompagna sulla via del nagomi, alla scoperta di un meraviglioso modo di vivere che custodisce il segreto della felicità.
EUR 14.25
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La chiave di Berlino
«Nessun'altra città è così piena di vuoto». Al volgere del millennio i grandi vuoti di Berlino, le cicatrici lasciate dal ventesimo secolo sul tessuto della città, si riempiono: dei sogni di una generazione che da tutta Europa ne fa il luogo di una promessa; del desiderio di chi vi cerca la trasgressione e l'estasi dei rave e dei sex party; delle nostalgie degli expat di tutto il mondo, fra cui moltissimi italiani, che a Berlino hanno cercato una nuova vita, fortuna o oblio. Scrivendo di Berlino, Vincenzo Latronico scrive il romanzo di formazione di una generazione. «“La chiave di Berlino” è il racconto di una città e di chi l'ha attraversata negli ultimi venti anni. Latronico fa i conti con la falsa coscienza collettiva e individuale scrivendo un libro politico, profondo e commovente su ciò che è irrimediabilmente perduto, su ciò che resta, ma soprattutto sulla possibilità di un'utopia che non assomiglia né a un rimpianto, né a un'idealizzazione» (Veronica Raimo). «Sono arrivato a Berlino nel 2009. Ci vivo ancora. Me ne sono andato, sono tornato. Nel corso del tempo ho avuto vari motivi per restare: più o meno validi, più o meno vulnerabili ai negoziati con la durezza dell'inverno e la nostalgia». Vincenzo Latronico si trasferisce a Berlino poco più che ventenne per una ragione che non è chiara nemmeno a lui. Quel che è certo è che, almeno all'inizio, è troppo forte il richiamo della città: piena di vuoti in cui far crescere la propria vocazione e di ombre in cui nascondersi, Berlino è la città in cui essere giovani nei primi vent'anni del ventunesimo secolo. Raccontandone le complessità - la memoria storica ancora ustionante, il mercato immobiliare sempre più votato alla speculazione, la vita notturna tra emancipazione e consumismo, la gentrificazione denunciata dagli stessi che se ne fanno agenti - Latronico scrive un vero e proprio romanzo di formazione, personale e generazionale allo stesso tempo. Una storia europea di emozionante lucidità.
EUR 16.62
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La mia voce sa ancora di stelle. Diari 1936-1948
«Ciò che canta in me è il canto dell'eternità. Ciò che è entrato in me non può più morire». Nei diari giovanili di Adriana Zarri c'è già tutta l'intelligenza, la passione, la ricerca di una mistica immersione nel creato che l'hanno resa una delle teologhe e delle pensatrici più intense e importanti del Novecento. Le sue parole giungono ai lettori di oggi vibranti e vive, come dopo uno sconfinato viaggio nell'universo dell'anima. La mia voce sa ancora di stelle è una scelta dai diari giovanili di Adriana Zarri. Con l'intensità che ci è nota racconta in presa diretta la storia della sua «conversione» e i conflitti sorti in seguito alla scoperta della fede, con la vita e con l'altra sua principale vocazione, quella letteraria. Nello scorrere di queste pagine dove c'è già tutta l'intelligenza, la passione, la ricerca di una mistica immersione nel creato che ritroveremo nelle sue opere successive, si delinea così il sorprendente ritratto di una giovane donna impegnata a documentare «dal vivo» le proprie precoci metamorfosi e conquiste interiori. Una volta, lo scrittore francese Julien Green disse che «il maggiore esploratore su questa terra non fa viaggi più lunghi di colui che scende in fondo al proprio cuore e si china sugli abissi dove il volto di Dio si specchia tra le stelle». Adriana Zarri, nei suoi diari, ha fatto proprio questo: ha sondato l'indecifrabile miniera dell'abisso umano fino a scoprirne il luccicante fondale. Fino a intravederne Dio. «Ed è per tale ragione» scrive il curatore Francesco Occhetto «che la sua “voce lontana sa ancora di stelle”. Dal passato, dopo una lunga e affannosa ricerca di senso, giunge fino a noi portando in salvo queste schegge di cometa che sono le sue parole così vibranti e vive, testimonianza di un viaggio sconfinato nell'universo dell'anima».
EUR 19.00
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Vecchiaccia
«Non saprei dire esattamente quando ho cominciato a detestare i vecchi. Ricordo solo quando ne sono diventata consapevole». Inizia così un libro la cui lettura assomiglia a un viaggio sulle montagne russe: attraverso pagine di sincerità quasi insostenibile, ironiche e spiazzanti, Fuani Marino affronta le tenebre dei suoi rimossi. E se la vecchiaccia che davvero odia fosse lei stessa? Come un canarino nella miniera, Fuani Marino sente prima di tutti l'atmosfera tossica in cui siamo immersi ogni giorno, fatta di crescente disagio psichico, fatica, ansia diffusa. Vecchiaccia è un dispaccio dal fronte della fragilità. Quella di tutti. Tutto è cominciato con un tweet. Aprile 2020, l'Italia è nel pieno del lockdown imposto per arginare la pandemia di Covid. E Fuani Marino pubblica un tweet in cui si chiede a cosa siamo disposti a rinunciare per difendere le fasce più anziane della popolazione. Apriti cielo: migliaia di repliche indignate, richieste di cancellazione, politici e giornali che lo riprendono additandola a esempio di egoismo e follia radical chic. L'episodio, le reazioni e le conseguenze mettono in moto in Fuani Marino una serie di riflessioni che si trasformeranno in un viaggio interiore nel proprio passato, nella psiche e tra i suoi fantasmi; ma anche esteriore, nella società, quella italiana in particolare, e nell'ambigua centralità che riserva agli anziani, da una parte celebrati, dall'altra marginalizzati, da una parte ancora padri-padroni (alcuni) la cui sola presenza blocca il cambiamento, dall'altra risorse da sfruttare e dimenticare (molti). Quello che all'inizio sembrava uno sfogo contro i «vecchiacci», diventa una dolorosa presa di coscienza da parte dell'autrice: da cosa nasce questo passo falso? Da quali traumi, da quali episodi del suo passato origina quel fastidio? E cosa nasconde, qual è la paura a cui non riesce a dare un nome? E se la vecchiaccia che davvero odia fosse lei stessa? Ancora una volta Fuani Marino parte da sé, dalla sua esperienza, dal suo corpo, per raccontare questi tempi assurdi. E, come già in Svegliami a mezzanotte, ce li restituisce attraverso pagine in cui l'ironia e il dolore, la spietata autoindagine e gli inciampi, la sincerità e l'invenzione mettono in discussione tutte le nostre certezze.
EUR 16.15
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Alzarsi presto. Il libro dei funghi (e di mio fratello)
«Certi funghi che hai trovato, quattro anni fa o quaranta, se chiudi gli occhi li rivedi nel dettaglio. Perché proprio quelli, fra migliaia, non lo sai: ti ritornano in sogno, come divinità di un attimo preciso». Andare a funghi è camminare con uno scopo. E anche questo libro è una camminata, che comincia quand'è ancora buio e finisce quando il buio sta tornando. È la storia di due fratelli che seguono le orme del padre nel bosco, esplorandolo in tutte le stagioni, tra le querce o nelle faggete. È la condivisione di un alfabeto naturale. È insegnare ai cani il segreto del tartufo, e allenarli ad arrivarci senza lasciare traccia. Ecco, i posti esatti non li saprete mai: è l'unica condizione di questo racconto. Ci sono valli da tanto e valli da poco. Quella di Sandro e suo fratello è una valle da poco, almeno secondo loro. Non ha montagne famose né attrazioni turistiche, ma boschi, ombre, angoli umidi e segreti. E poi, sottoterra, tesori preziosissimi. Mentre Pietro esplora quella valle tutti i giorni, passo passo, insieme ai cani (perché lui di tartufi ci vive), Sandro ha deciso di tornarci per un po', per provare a ritrovarsi cercando. Perché ad andar per funghi qualcosa succede sempre: una pesca miracolosa che entrerà nell'epica familiare, la sorpresa di una fungaia nuova proprio quando ci si era persi d'animo, i silenziosi e lancinanti duelli tra cercatori… Storie strambe, misteriose, intime, nascoste fra le foglie e dietro i massi proprio come i porcini. Nel bosco i due fratelli riscoprono l'intimità dei gesti e dei corpi: ridono, corrono, ritrovano parole dell'infanzia che possono essere dette solo in quell'intrico di sentieri, tronchi e muschi. Parlano di soldi, di lavoro, dei problemi di tutti i giorni come di quelli del mondo. Aspettano il temporale, maledicono la siccità che li spinge a faticare il doppio, si preoccupano di nascondere la jeep per evitare che qualcuno la veda lungo la strada, fanno la guerra ai cinghiali e alla loro astuzia nello scovare le tartufaie, ammutoliscono se vedono passare una cerva poco più in là. In questo libro sussurrato e commovente, Sandro Campani scava tra le radici con profondità e spensieratezza.
EUR 15.20