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«Che» Guevara economista. Attualità del dibattito sulla transizione tra Cuba e URSS
"Che cosa ci permette di dire che con questo volume su "Che" Guevara economista non si sta facendo né un'opera di amarcord, né una filologica memoria di un dibattito da veteromarxismo tra Guevara e il manuale di economia sovietico dell'epoca? Due sono le risposte che rendono questo libro uno strumento di conoscenza e di lavoro attuale. La prima, estrinseca, la constatazione che molti sono i Paesi che si trovano oggi in situazioni similari a quella di Cuba alla fine degli anni '50, ognuno con le sue peculiarità, ma tutti gravati da una mancanza di sovranità alimentare e dalle regole del giogo economico internazionale. La seconda, intrinseca: per rendere un Paese indipendente sul piano economico, transitandolo fuori dall'economia coloniale capitalistica in una società socialista, occorrono scelte economiche sia di largo orizzonte che peculiari alla situazione. Pianificazione, sistema statale con distribuzione di budget alle imprese, compresenza della legge del valore e del mercato nella transizione: questi sono gli strumenti economici che, non disgiunti dal grande tema della responsabilità umana in un processo di cambiamento, qualsiasi società che volesse uscire dalla morsa di ciò che chiamiamo globalizzazione liberista dovrebbe, accanto ad altri, affrontare."
EUR 8.80
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Capovolgimenti. La casa non è una tana, l'economia non è il business
Proseguendo l'indagine sul luogo e sull'abitare iniziata con "Babele. Architettura, filosofia e linguaggio di un delirio", Petrosino affronta in questo testo il tema della casa e del nesso che lega l'economia alla giustizia. Anche in tale caso la questione di fronte alla quale la riflessione si trova con insistenza ricondotta è quella relativa alla posizione del soggetto, quella che quest'ultimo si sforza di assumere, ma anche e soprattutto quella ch'egli, al di là di ogni sua ingenua convinzione finisce in verità per assumere. "Non c'è esperienza che possa definitivamente allontanare da sé fantasmi, illusioni, sensi di colpa, autocensure e paure; di conseguenza non c'è calcolo economico che possa del tutto escludere dalla propria ricerca di giustizia l'insistente rischio di quel capovolgimento essenziale al termine del quale ci si trova di fronte alla perversione; anzi, a tale riguardo non è affatto raro che proprio l'insistenza sulla prima abbia condotto e continui a condurre il soggetto nei pressi della seconda. Infatti, chi può negare che nel suo abitare l'uomo abbia spesso finito per costruire non una casa, ma una torre o una prigione o una tana e talvolta perfino una tomba, dando così vita a un'economia indifferente a ogni richiamo della giustizia? Giustizia e perversione dunque, e sempre intrecciate tra loro: anche per questa ragione l'uomo non è mai un semplice vivente; anche per questa ragione l'uomo non è ancora veramente a casa".
EUR 6.80
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Opera omnia. Vol. 4\1: Simbolo. Le costanti del sacro.
L'esperienza del sacro si svolge e si definisce attraverso alcuni elementi costanti che la caratterizzano in tutti i tempi e a tutte le latitudini. Il primo di tali elementi è il simbolo: "il simbolo costituisce una componente essenziale del pensiero umano e della vita dell'uomo. Si situa all'origine della creatività artistica, poetica e letteraria. Svolge un ruolo centrale nell'insieme delle attività umane ed è all'origine della cultura, del suo sviluppo e della sua permanenza". Stabiliti i punti di riferimento teorici necessari per lo studio del simbolismo religioso attraverso una ricostruzione storiografica e metodologica che vede quali suoi punti di forza le concezioni di Jung, Gaston Bachelard, Mircea Eliade, Ricoeur, Jacques Vidal e l'attuale antropologia dell'immaginario, Ries ricostruisce in dettaglio l'emergere del pensiero simbolico nella preistoria e presenta le forme che il simbolo ha assunto nelle religioni antiche, in quelle orientali, nell'ebraismo, nel cristianesimo e nell'islam, mostrando come esso abbia sempre svolto un ruolo determinante nelle diverse sfere della cultura umana. Alla panoramica storica si accompagna la trattazione tematica, con l'analisi di alcuni motivi simbolici che sono descritti e interpretati in tutta la loro pregnanza di significato: il ciclo, la figura umana, la montagna sacra, le componenti dell'ambiente, la croce, la luce e tutta la costellazione di immagini che ruota intorno a una delle attività religiose dell'uomo, il pellegrinaggio.
EUR 18.00
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Traversate di un credente
François Varillon, gesuita, uomo di grande cultura, nel quale teologia e poesia, filosofia e musica, mistica e impegno di vita si rispondono a vicenda, ha segnato in maniera duratura generazioni di cristiani grazie alla pedagogia e alla densità del suo modo di considerare il mistero cristiano. La sua scrittura è caratterizzata da un'intensa vitalità, espressione radicale di un modo di essere nel mondo segnato dall'ottimismo cristiano, capace di amare la realtà e la vita per quello che sono, in se stesse. Le pennellate di Varillon e la sua prosa guizzante fanno comprendere ciò che egli stesso ha dichiarato: "Vivo più di intuizione che di intelligenza", cioè quella che "I filosofi denominano l'Intuizione e i poeti il Lampo". E questo lampo illumina la realtà. Uno degli effetti più sorprendenti e attuali della visione di Varillon è infatti la sua capacità di valorizzazione di tutto ciò che è umano. Varillon illustra la profondità del suo pensiero con citazioni e narrazioni illuminanti, convogliando la sua passione per la letteratura, la musica e la pittura in una tensione verso Dio. E ciò dimostra quanto egli abbia fatto proprio il motto di sant'Ignazio: "cercare e trovare Dio in tutte le cose", ill cristianesimo è così un'"arte di vivere". Fede e vita, umanità e grazia, Chiesa e mondo, "terra" e "ciclo" non prevedono fratture: nella sua lettura convergono in radice.
EUR 10.40
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Trattato di antropologia del sacro. Vol. 8: Grandi religioni e culture nell'Estremo Oriente. Cina.
Contrariamente all'immagine da tempo diffusa di una Cina dalla popolazione superstiziosa e dai letterati agnostici, gli ultimi decenni di studi hanno rivelato un panorama molto più ricco e complesso. In Cina, come altrove, il sacro è dappertutto. La presente opera offre una visione articolata del sacro in Cina e ne illustra alcuni aspetti fondamentali: anzitutto seguendo le sue grandi tradizioni religiose - il taoismo, il confucianesimo e il buddhismo - ma anche attraverso gli apporti dei cristiani (22 milioni), dei musulmani (18 milioni) e delle molte minoranze etniche che presentano caratteristiche proprie e costituiscono altrettanti spazi sacri a vario modo intrecciati con la corrente maggioritaria della tradizione cinese.
EUR 16.80
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Abbandonare l'imperialismo
Il mondo contemporaneo vede realizzato il più grande abbandono della storia dell'umanità: un "terzo mondo" costretto e abbandonato alla deriva dal "primo mondo". Abbandono è la scelta che un paese e una classe del "terzo mondo" fanno di abbandonare la propria posizione di dipendenza e desolazione per ritrovare la positività del proprio essere, la propria libertà. Abbandono è anche la loro scelta di abbandonare quanti -classi e nazioni, istituzioni internazionali e aziende multinazionali -si sono imposti nella loro vita economica e politica avviluppandoli nei legami della globalizzazione, commerciale e finanziaria, per tornare ad utilizzare in prima persona le proprie risorse e le proprie potenzialità. Abbandono è l'invito rivolto alla sinistra europea ad abbandonare la propria inerenza di nazione e di classe al "primo mondo", in particolare all'Europa, per costruire una relazione non imperialista con la maggioranza del mondo.
EUR 5.20
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Il Vaticano e la Costituzione
II grande lavorio per la formulazione della Costituzione repubblicana, fra 1946 e 1947, oggetto di questo volume di Giovanni Sale è, come negli altri suoi libri, corredato dalla pubblicazione integrale dei documenti dell'Archivio della Civiltà Cattolica sull'argomento e orienta nuova luce sull'opera svolta dai costituenti in un serrato e anche duro confronto con esponenti della stessa Civiltà Cattolica e della Segreteria di Stato vaticana. La complessa materia è sviluppata in modo da condurre a una sempre maggior comprensione sia degli attori sia delle problematiche in campo. Ne emerge nitidamente il cammino che porta al maturarsi di una riflessione e all'esprimersi di una cultura giuridica e politica che è capace di affrontare questioni delicatissime con precisione, rigore ed apertura di mente, pur all'interno di margini strettissimi di confronto e di mediazione.
EUR 9.60
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L' industria militare e la difesa europea. Rischi e prospettive
La struttura dell'industria a produzione militare, le sue dinamiche evolutive, i suoi complessi rapporti con la politica, l'economia e la finanza sono argomenti che raramente ricevono l'attenzione che meritano. Ciò accade nonostante l'importanza di tali problematiche travalichi la dimensione stessa del giro d'affari generato dalla progettazione, realizzazione, vendita e impiego dei materiali d'armamento. Al mondo esistono di fatto quattro grandi poli industriali-militari in cui si fabbrica più del 90% dei sistemi d'arma e servizi per la difesa. Il primo, per importanza economica, politica e capacità industriale, si trova negli Stati Uniti, il secondo è rappresentato dalle strutture produttive dei grandi paesi dell'Europa occidentale e del Giappone, il terzo è costituito dall'industria bellica ex sovietica ereditata dalla Russia, il quarto, infine, dal comparto bellico della macchina manifatturiera cinese. Nel presente volume sono contenuti saggi che approfondiscono l'argomento principale.
EUR 27.55
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Francesco e il sultano
Nel 1219, san Francesco d'Assisi incontra il sultano d'Egitto a Damietta, sulle rive del delta del Nilo, nel pieno della follia omicida della quinta crociata. Incontro pacifico e benaugurante, che ha acquisito tutto il suo senso da vent'anni a questa parte, dopo il grande incontro interreligioso ad Assisi nel 1986. Gwenolé Jeusset analizza le diverse tradizioni letterarie e figurative relative a questo incontro, le ambiguità che rivelano riguardo alla "missione" cristiana e la loro eco nel mondo francescano, mostrando come questo straordinario faccia a faccia fra il Poverello e il nipote del Saladino sia oggi da comprendere come un evento chiave, che ci deve permettere di reinventare una convivenza tra le religioni.
EUR 8.80
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Psyché. Invenzioni dell'altro. Vol. 1
Recitano i dizionari che la parola occasione porta dentro di sé un rimando al caso, all'accidente, a ciò che è fortuito, ma simile connotazione, spesso giudicata negativamente, mette in ombra quanto si lega costitutivamente all'occasione: l'incontro. I saggi raccolti nel primo volume di "Psyché. Invenzioni dell'altro", sono stati raccolti e ordinati da Jacques Derrida proprio intorno all'idea che l'altro, in qualunque modo lo si incontri, è sempre occasione di un incontro in cui percorsi e pensieri, domande e sollecitazioni si raccolgono nell'unità di un'esigenza insieme fondante e ambigua: giocare fino in fondo e senza protezioni la questione della verità.
EUR 18.40
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Psyché. Invenzioni dell'altro. Vol. 2
Il termine "decostruzione", solitamente associato all'opera di Jacques Derrida, è forse uno dei più equivocati della filosofia del Novecento, e sembra ancora lontano il tempo in cui si giungerà a una piena comprensione di quanto abbia prodotto e produca ben al di là delle semplificanti formule a cui lo si è spesso ridotto. In questo secondo volume di "Psyché. Invenzioni dell'altro" è possibile verificare in che senso la decostruzione non è né un'analisi né una critica tecnicamente intese come scomposizioni padroneggiabili, ma un esercizio del pensiero che si produce come lettura esigente e rigorosa, capace di svelare le domande e le genealogie insospettate o nascoste che hanno strutturato e legittimato la tradizione filosofica occidentale. I saggi qui radunati - inaugurati dall'ormai famosa (ma non per questo conosciuta) "Lettera a un amico giapponese" - interrogano Heidegger, Kant, Michel de Certeau e attraversano campi del sapere quali l'architettura, la storia, la teologia, il diritto e la politica, imponendo a ciascuno la radicale presa in carico dei non sempre dichiarati o consapevoli moventi epistemologici, politici, culturali che innervano i loro gesti e le loro procedure.
EUR 16.00
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Santa Sofia di Costantinopoli. Un tempio di luce
"Simbolo del potere imperiale", "ottava meraviglia del mondo", "luogo tra terra e cielo": con espressioni di questo tenore, nell'arco di tutto il Medio Evo cristiano, la basilica di Santa Sofia a Costantinopoli venne salutata e celebrata non solo come il culmine di una plurisecolare competenza tecnica e architettonica, ma anche come opera "di ispirazione divina", in virtù di uno speciale favore disceso dall'alto sull'imperatore Giustiniano (527-565), che la commissionò e la realizzò mentre il suo potere, centrato nella Nuova Roma sul Bosforo, si consolidava e preparava la sua espansione dalle Alpi al Nilo, dall'Eufrate al Danubio, alla penisola iberica. Il presente volume propone una restituzione appassionata, accademicamente impeccabile, ma fruibile per i non specialisti (anche grazie a un ricco apparato iconografico espressamente concepito per questo volume), del testo che Procopio di Cesarea, il massimo storico dell'epoca di Giustiniano, dedicò a Santa Sofia. La compenetrazione tra le competenze storico-artistiche e storico-filologiche dei due curatori del volume consente di godere appieno del testo procopiano in un fitto tessuto di raffinati rimandi letterari e di precise indicazioni per la visione diretta del capolavoro di Santa Sofia.
EUR 14.40
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Mistero ed ermeneutica. Vol. 9\1: Mito, simbolo, culto.
"Questo primo tomo del vol. IX è articolato in tre sezioni, che trattano del mito, del simbolo e del culto (il secondo tomo sarà dedicato alla fede e alla sua interpretazione per mezzo delle parole). Col termine mito oggi spesso s'intende qualcosa di irreale o semplicemente una leggenda più o meno fantastica. Con la parola mythos, invece, io intendo quello che tradizionalmente significava, vale a dire un modo diverso che gli uomini hanno di esprimere una convinzione, o piuttosto una verità che non è necessariamente "chiara e distinta" alla ragione e che, ciò nonostante, si accetta come ovvia e quindi non ha bisogno di essere dimostrata. La prima sezione comincia con una descrizione della relazione tra mythos e tolleranza e del rapporto tra lo stesso mito e il problema della morale. Seguono tre studi di tipo generale sul senso del mythos e la sua relazione con la parola e quindi anche con la teologia, che riguardano la creazione, la colpa, la redenzione, l'uomo e la condizione umana, il recupero dell'innocenza e la sessualità. Nella seconda sezione portiamo ad esempio una parola fondamentale in Oriente, spesso fraintesa: karman, parola che, ridotta a concetto, risulta vulnerabile alla ragione. La terza sezione è costituita da un testo, la cui scrittura risale al 1973, incentrato sul culto non in quanto cerimonia, ma in quanto espressione dell'homo religiosus, non come funzione, ma come attività che l'uomo compie in comunione con il cosmo per il sostentamento dell'universo." (Raimon Panikkar)
EUR 20.80
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Diario portoghese
Il Diario portoghese (1941-1945), testimonianza diretta, intensa e drammatica di un periodo cruciale della vita di Mircea Eliade (1907-1986), ci presenta un ritratto inedito del grande studioso romeno. Non destinato alla pubblicazione durante la vita del suo autore, appare ora quale unico documento edito in forma integrale nella produzione memorialistica dell'autore del Trattato di storia delle religioni. Una scrittura nervosa, febbrile, sincera e incandescente ci rivela un complesso intreccio di orgoglio e consapevolezza intellettuale, spiritualità e carnalità, ascesi ed erotismo, tensione creativa e disorientamento interiore, ossessione patriottica e presa di distanza dalle scelte politiche nazionaliste del passato, sconforto psicologico e lucidità di analisi. All'autenticità della riflessione intima si accompagna l'attenzione critica: note di lettura, appunti di viaggio, incontri, considerazioni e annotazioni a margine delle proprie creazioni letterarie e scientifiche. Infine, la decisione radicale: Parigi e la scelta dell'esilio.
EUR 13.60
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Capitale, natura e lavoro. L'esperienza di Nuestra America
"La realtà che ci circonda è oggi caratterizzata da una serie di conflitti economici e politici, nascosti dietro il paravento di motivi etnici e religiosi che, a dispetto della cosiddetta uguaglianza che si sarebbe dovuta originare dalla globalizzazione, riproducono in realtà una ripartizione del mondo tra i maggiori e più potenti paesi capitalistici. Ciò è determinato dalle dinamiche dell'attuale divisione internazionale del lavoro, configurando così questa fase come quella della competizione globale fra poli imperialisti. Il problema sempre più grave dell'impatto modo di produzione-distribuzione e natura-ambiente è il risultato di una società ormai asservita alle ragioni del capitalismo nella sua fase più aggressiva, in cui ancor più di ieri, a causa delle regole di una competizione globale sempre più sfrenata, non si considera la natura se non per la sua possibilità di divenire oggetto di scambio, merce misurabile attraverso il denaro. È ormai irrimandabile e irrinunciabile costruire una coniugazione tra conflitto sociale e teorie d'alternativa complessiva al modo di produzione capitalista in quella che a noi piace chiamare economia socio-ecologica politica. Percorso vivo che trova la sua concretezza nei processi in corso che legano il socialismo storico, il socialismo bolivariano, la cultura india e il socialismo comunitario indio, in un possibile socialismo del XXI secolo che parte dalla Nuestra America per contaminare il mondo intero in difesa dell'umanità."
EUR 14.40
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Fabbriche galleggianti. Solitudine e sfruttamento dei nuovi marinai
Della globalizzazione parecchio si è scritto, molto meno dei trasporti che la rendono possibile. I trasporti marittimi contano per circa il 95% in termini di tonnellaggio e per il 66% in termini di valore del commercio mondiale. Essi sono garantiti da 1,2 milioni di marittimi, di cui circa 750.000 sono in qualsiasi momento a bordo, mentre i rimanenti sono in posizione di stand by. Invisibili ai più, i marittimi sono spesso rimasti in penembra anche nella ricerca sociale. Questo libro rende conto delle trasformazioni recenti sperimentate dai marittimi a livello internazionale e in particolare nell'area del Mediterraneo e del Mar Nero. Mentre il mondo appare sempre più piccolo e compresso, la gente di mare si sente più sola. La vita a terra è, infatti, sovente un miraggio che può durare anche mesi e gli scali sono diventati sempre più brevi. La gamma delle condizioni di ingaggio si è dilatata e le distanze sociali a bordo e nei tempi di attesa si sono moltiplicate. La casualità incide fortemente nel vissuto e nell'impossibilità di guardare al proprio futuro, mentre a bordo prevale spesso una socialità obbligata. È un navigare a vista durante il quale le vite che reggono il commercio mondiale sono date per scontate. Ma queste vite non sono polvere di stelle, bensì individui che hanno storicamente maturato e continuano a maturare un linguaggio più universalizzante di quello prevalente oggi fra i terricoli.
EUR 10.00
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L'Italia torna al nucleare. I costi, i rischi, le bugie
Da alcuni anni è in corso una campagna internazionale per il rilancio dei programmi nucleari per la produzione di energia elettrica. Nel nostro paese il nucleare è stato chiuso dopo il referendum del 1987, ma la lobby nucleare ha ripreso a esercitare pressioni per salire su questo treno. Il recente annuncio da parte del nuovo governo di una prossima ripresa dei programmi nucleari in Italia non era dunque inaspettato, ma ha comunque messo in subbuglio tutti gli ambienti interessati e un'opinione pubblica purtroppo sprovveduta o informata in modo parziale e distorto. Una ripresa in tempi brevi del nucleare nel nostro paese non è realistica, se non altro perché in questi anni sono state smantellate le competenze e le strutture, ma l'annuncio del governo apre comunque scenari inquietanti. Non è possibile valutare la situazione e le prospettive in Italia se non si fa chiarezza sui programmi nucleari nel mondo. I "reattori di quarta generazione" vengono presentati all'opinione in termini generici come la soluzione di tutti i problemi creati dal nucleare e la base per un nucleare "sostenibile": ma questi reattori ancora non esistono e sono di là da venire! Questo libro esamina tutti i problemi (costi, tempi, rischi di proliferazione, sicurezza), sfatando in particolare i miti del "miracolo nucleare" francese e dell'insufficienza energetica italiana.
EUR 7.20
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Al fondamento delle società umane. Ciò che ci insegna l'antropologia
Questo libro è il frutto di quarantenni di ricerca dell'antropologo francese più discusso all'estero dopo Claude Lévi-Strauss. L'opera è frutto di un lavoro accurato e sapiente, ma sprigiona ugualmente una straordinaria vis polemica. Alla base delle società umane c'è del sacro. Meglio saperlo, e scoprire il segreto di fabbrica di ciò che in Occidente viene chiamato "politico-religioso", in questi tempi in cui da un lato il legame sociale si allenta e dall'altro una logica identitaria di introversione campanilista sembra avere la meglio su ciò che veramente unisce. Il percorso dell'opera è segnato da quattro tappe principali sul cammino di questa conclusione fondamentale, ognuna delle quali è qui oggetto di un capitolo: ci sono cose che si donano, cose che si vendono e altre che non bisogna vendere né donare ma custodire per trasmetterle; nessuna società è mai stata fondata sulla famiglia o la parentela; ci vogliono sempre più di un uomo e una donna per fare un bambino; la sessualità umana è fondamentalmente asociale. Il nesso sacro-politica emerge qui in modo diverso rispetto alla vulgata oggi imperante nelle scienze sociali: il religioso alberga nel cuore della vicenda politica umana, ma non sempre, non necessariamente e soprattutto non geneticamente esso rivela un nesso con la violenza.
EUR 11.20
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«Di luce in luce». Teologia e bellezza nel Paradiso di Dante
Questo breve saggio di Inos Biffi ha come intento quello di risvegliare o anche creare il gusto per il Paradiso di Dante, nel quale la poesia pura ha raggiunto il suo vertice sublime. La terza cantica della Commedia è ritenuta la più difficile, quasi la più arida, rarefatta com'è di immagini, la più ardua nel linguaggio. E, infatti, essa trasporta in un altro mondo, ultraterreno, privo della visibilità e della sagoma sensibile dei primi due, tutto pervaso e plasmato di luce, nella quale si annidano i beati. Dante stesso avverte che potranno "leggere" il Paradiso soltanto quei pochi che hanno drizzato "il collo/ per tempo al pan de li angeli" (Par., Il, 10-11), che si sono posti alla scuola del Verbo e se ne sono nutriti. Di fatto, sono molti quelli che, non avendo ascoltato quell'avvertimento, hanno fatto naufragio una volta giunti al Paradiso. La prima parte del volumetto inizia alla sua comprensione illustrando il senso della terza cantica nel percorso letterario e spirituale del poeta - che è poi esemplare e ideale di ogni percorso umano -e mettendo in luce il suo carattere teologico. Nel Paradiso il mistero cristiano appare nella sua "forma": Dante con la sua poesia abbellisce la teologia, la rappresenta come canto, nella sua lirica e nella sua estetica. Quindi il Paradiso come una cattedrale di luce.
EUR 4.80
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Il pappagallo dal ventre arancio. Un'intelligenza animale
Un naturalista che insegna in una università milanese si convince che gli animali pensino e che quindi i pappagalli, quando parlano, sappiano perfettamente ciò che dicono. Per cercare di dimostrare la sua tesi non soltanto studia il lavoro scientifico già svolto in America su questo argomento, ma osserva anche i pappagalli in laboratorio e negli zoo di mezza Europa e infine viaggia per l'Africa per incontrare di persona i pappagalli che vivono in natura e per cercare di registrare e tradurre le loro vocalizzazioni, che egli insiste a considerare come discorsi. Gli indizi che va a poco a poco raccogliendo valgono a convincerlo che la sua tesi è corretta, che i pappagalli, e con loro probabilmente molti altri animali, abbiano una loro forma di pensiero che finora abbiamo fortemente sottovalutato. Questa conclusione emerge soprattutto dalle osservazioni effettuate nel Tarangire, dove egli riesce a osservare giorno dopo giorno la vita intima di alcune coppie di pappagalli dal ventre arancio. Il libro è la fedele e coinvolgente narrazione di un'esperienza pluriennale dell'autore, che per quarantanni ha insegnato biologia a Milano e per quasi venti ha viaggiato in lungo e in largo per l'Africa osservando con occhio attento non solo i pappagalli, ma anche tutti gli altri animali che riusciva a incontrare.
EUR 6.40