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Ferdinando Chiaromonte, disegni opere progetti
Ferdinando Chiaromonte (1902-1985), ingegnere, architetto, docente universitario, professionista impegnato nei diversi settori dell'edilizia napoletana, è uno dei protagonisti della scena architettonica della Napoli del '900 ed è esponente di una nuova modernità che si specifica in un linguaggio particolarmente attento all'aspetto tecnologico e costruttivo. La sua intensa attività professionale ha inizio negli anni Trenta e si sviluppa per oltre mezzo secolo attraversando momenti cruciali nella storia della città di Napoli, dal periodo dell'architettura tra le due guerre, alla ricostruzione e ancora successivamente negli anni della più spregiudicata attività di speculazione edilizia, mantenendo nel tempo una correttezza ed un rigore formale che si manifestano nella chiarezza strutturale e nella razionalità compositiva delle sue architetture. All'attività professionale si affianca una non meno rilevante attività accademica che lo ha visto docente di numerosi corsi presso la neo-nata Facoltà di Architettura al cui sviluppo ha contribuito in modo significativo.
EUR 33.25
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Fiorenzo Petillo. Architetture. Ediz. illustrata
Il volume presenta le principali opere realizzate nella provincia di Napoli dallo studio "Petillo & Bellonato architetti". Il territorio difficile e gli eventi spesso traumatici che ne hanno caratterizzato la storia fanno dell'esperienza sul campo dei due architetti un'utile testimonianza delle possibilità che un lavoro colto e paziente ha di porre rimedio, sia pure in piccola parte, al saccheggio e alla devastazione dei luoghi. Negli ultimi dieci anni l'attività dello Studio è stata quasi completamente assorbita dalla progettazione e dalla realizzazione di edifici per l'istruzione. La committenza sia italiana che internazionale ha consentito loro il confronto con differenti metodologie didattiche e con spazi tipici dei luoghi per la trasmissione del sapere concretizzatosi in scuole dal chiaro impianto morfologico, nelle quali le diverse funzioni si organizzano secondo schemi che, per analogia, rimandano alla forma della città ellenistica. Ampie piazze mediano il rapporto fra i diversi edifici che si aggregano secondo la logica delle differenti unità didattiche e degli spazi collettivi. Piazze minori, interne, rispondono ai bisogni degli allievi e rendono gradevole e protetta l'attività all'aperto.
EUR 28.50
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Eterotopie urbane
In un'epoca in cui la società sembra sempre più orientata verso una visione distopica del proprio futuro ed il tempo presente è continuamente surclassato da dimensioni virtuali o da stadi temporali fittizi, in che modo la città attuale potrà accogliere queste inevitabili trasformazioni? Il mondo della cultura architettonica e della progettazione urbana dovrà sperimentare nuovi paradigmi progettuali. Le città delle coste siciliane contengono eccezionali ed affascinanti sistemi di stratificazione storica, dovuti alle numerose dominazioni coloniali, alle guerre ed ai disastri naturali che si sono alternati nei secoli. La convivenza forzata di questi tessuti dissonanti ha generato anomali fenomeni compositivi, dove l'insieme delle parti diventa una non-struttura condizionata da sorprendenti, sebbene illogiche, relazioni. Questi non-sistemi urbani sono costituiti da veri e propri collage di pezzi sovrapposti in grado di ispirare interpretazioni multiple, generando una rete di eterotopie urbane. Il libro raccoglie i progetti, redatti in occasione di concorsi di idee, workshop e tesi di laurea, che hanno guidato l'interpretazione di alcune città siciliane. L'originalità e l'attualità di questi casi studio, rispetto ai temi del dibattito contemporaneo, può essere letta, ad esempio, in tutte quelle numerose situazioni urbane e r-urbane che configurano le linee di costa, intese come soglie-contenitori di spazi contrastanti ma fisicamente connessi.
EUR 23.75
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Cimeli d'identità. Tra Etruria e Sardegna nella prima età del ferro
I rapporti tra la Sardegna e l'Etruria durante la prima età del Ferro sono da sempre oggetto di dibattito, non solo nell'ambiente scientifico. L'incremento delle testimonianze materiali dovuto alle ricerche condotte negli ultimi anni, esigeva ormai un lavoro di sintesi e razionalizzazione dei dati. Questo studio, partendo proprio da un censimento sistematico delle tracce materiali dei contatti, basato nella maggior parte dei casi sull'esame autoptico dei reperti, propone una classificazione tipologica di alcune delle principali categorie della bronzistica nuragica importate sulla penisola, cercando di puntualizzarne l'inquadramento cronologico, soprattutto attraverso la valorizzazione dei dati desumibili dai contesti di rinvenimento. I luoghi e le modalità di deposizione di molti di questi oggetti, oltre al valore artigianale e in alcuni casi artistico, contribuiscono a connotarli come elementi fortemente significativi da un punto vista ideologico. Lo studio comparato delle sequenze nuragiche e peninsulari ha consentito così di ricomporre, seppure solo parzialmente, un quadro dei rapporti tra le aree estremamente complesso, sia nelle modalità che nei tempi del suo sviluppo.
EUR 33.25
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Racconti in-disciplina-ti
Che cos'è la descrizione di un luogo e che relazione ha con il progetto di architettura? Questo libro parte da questa domanda e prova ad articolare una risposta a partire dal confronto tra posizioni "teoriche" apparentemente molto distanti tra loro che sembrano caratterizzare la ricerca architettonica italiana. Procedendo nella lettura il concetto di "analisi"- l'operazione logica che procede attraverso una concatenazione di concetti distinti verso una sintesi - sfuma in quello di "lettura"- la funzionale interpretazione della scrittura. Ne emerge il profilo di una disciplina, quella della "Lettura morfologica dell'area progetto", più "debole" rispetto alla tradizione di studi di appartenenza: l'analisi urbana. La consequenzialità logica, infatti, assicura all'analisi una presunta "scientificità" in parte esclusa, nel termine lettura, dalla questione dell'"interpretazione" che ribalta il gioco dei ruoli tra soggetto e oggetto, ovvero l'importanza del punto di vista di chi legge rispetto a ciò che viene letto. La "debolezza" di cui si parla non rappresenta dunque una rinuncia da parte dell'architetto alle proprie responsabilità ma una necessaria modificazione della disciplina legata allo spirito dei nostri tempi: quello una "modernità debole e diffusa", come la definisce Andrea Branzi.
EUR 28.50
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Le tombe da riserva del Truglio al Museo Pigorini di Roma
Il volume, esito del lavoro di tesi di laurea in Etruscologia e Antichità Italiche, affronta l'analisi di una serie di tombe e materiali senza contesto rinvenuti all'inizio del secolo scorso da U. Antonielli nel sito di Riserva del Truglio, presso Marino (RM) e conservati presso il Museo Nazionale Preistorico Etnografico "L. Pigorini" di Roma, dopo la prima edizione parziale dello scopritore e quella di PG. Gierow inserita nel monumentale lavoro sul "Latium Vetus". I materiali costituiscono ancora, dopo più di un secolo, una delle più consistenti evidenze archeologiche laziali per il periodo orientalizzante, qui riediti con un nuovo apparato grafico e alcune notizie inedite d'archivio. Alla catalogazione del materiale e al commento dei singoli contesti tombali seguono l'analisi tipologica che cerca di delineare l'ambito di diffusione sia geografico sia cronologico dei materiali completata da una tabella tipo-cronologica redatta tramite il programma Seriate di Winbasp, lo studio degli aspetti relativi alle strutture tombali e allo sviluppo planimetrico del sepolcreto, alla posizione e combinazione dei corredi per delineare, in sintesi, gli aspetti dell'ideologia funeraria peculiari, le dinamiche di genere e le strutture socio-economiche alla base della comunità di riferimento. L'approccio interpretativo, infatti, considera il contesto funerario, secondo le attuali esigenze metodologiche.
EUR 33.25
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Il santuario di Montetosto sulla via Caere-Pyrgi
La località Montetosto si trova a 4 km a ovest di Caere, sulla strada che collegava la città con il suo porto principale, Pyrgi. Sino al 1962 la località era nota solamente per il grande tumulo, di 60 m di diametro, scavato da Raniero Mengarelli (1924-1929). Lo scavo dell'area fu portato avanti in tre campagne (1965, 1967 e 1969) sotto la direzione di Giovanni Colonna e la supervisione di Francesca Melis. Lo scopo principale era quello di comprendere la planimetria del complesso, la cui monumentalità era apparsa subito evidente, a giudicare dalla poderosità delle strutture conservate e dal consistente nucleo di terrecotte architettoniche. Dopo le prime incertezze in merito all'interpretazione delle strutture, la pianta quadrata di 54 m di lato, composta da una serie di ambienti disposti attorno a un cortile centrale, attirò immediatamente l'attenzione degli studiosi per le analogie con strutture coeve, quali quelle di Murlo e di Acquarossa, e il complesso fu messo in rapporto da G. Colonna con il culto funerario praticato dagli abitanti di Caere ancora al tempo di Erodoto per espiare la colpa della lapidazione dei Focei catturati intorno al 540-535 a.C. nelle acque del "Mare Sardonio", all'indomani della battaglia di Alalia. Nonostante il forte interesse per il contesto, i materiali scoperti sono rimasti finora sostanzialmente inediti.
EUR 21.85
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Nuovo realismo/postmodernismo. Dibattito aperto fra architettura e filosofia
Con riferimento al dibattito aperto dal filosofo Maurizio Ferraris con il Manifesto del nuovo realismo, il volume, che raccoglie e rielabora gli Atti del Convegno promosso dalla Sapienza Università di Roma nell'ottobre 2014, propone in un confronto serrato tra filosofi, architetti e critici dell'architettura, alcune questioni essenziali per gli stessi fondamenti teoretici della disciplina architettonica che, da sempre situata fra le arti e le scienze, evidenzia più che mai oggi, nel periodo di crisi attuale, l'esigenza di un rinnovato rapporto inter/trans/meta-disciplinare. Si tratta di un rapporto che, nel confronto con la filosofia, ha inciso profondamente sulla ricerca architettonica, tracciando nelle diverse epoche storiche paralleli, adiacenze o traslitterazioni - a volte - quasi dirette. Basti, per questo, pensare alle influenze del pensiero filosofico novecentesco - dal realismo di Lukács all'estetica di Adorno, dalla fenomenologia di Heidegger e di Merleau-Ponty all'ermeneutica di Gadamer, dalla decostruzione di Derrida alla "piega" di Deleuze - per comprendere quanto sia connaturata alla formazione e alla pratica dell'architetto la questione teorica, dove questa non ne costituisce una sovrastruttura, bensì, anzitutto, un modo di essere del progetto difficilmente distinguibile dal suo esito. Per questo il dibattito sul nuovo realismo, inteso da molti come attuale "rappel à l'ordre" e "cambio di stagione" rispetto al postmodernismo, merita un'attenzione particolare.
EUR 28.50
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Suolo. Letture e responsabilità del progetto. Ediz. illustrata
Posta accanto a paesaggio, territorio, ambiente suolo è parola che meno ricorre nei discorsi sulla città e le trasformazioni urbane; non per questo il suo ruolo può essere ritenuto marginale. Legata al fare dell'uomo e alla sua relazione fisica con la terra, ha mantenuto nel tempo densità concettuale, senso di solidità e radicamento; ha mantenuto anche una costante apertura al futuro rivelata dalla capacità di accogliere trasformazioni e cambiamenti. Molto di essa ci dicono il significato e l'etimologia, i depositi di senso che ne hanno definito le caratteristiche. Suolo come consistenza fisica e come dimensione etica; come luogo della permanenza e del divenire, una dimensione ossimorica capace di accogliere negli equilibri precari della coesistenza gli elementi stabili e il cambiamento, il diverso e la complessità. Queste declinazioni ne hanno fatto il luogo, spaziale sociale e concettuale, di molte sfide del progetto e della cultura. Nelle geografie mutevoli della nuova modernità il significato pubblico di suolo [ground] ritorna con evidenza ad essere non separabile da quello di terreno [soil]. Suolo è, oggi, luogo dell'incontro tra dimensione della giustizia sociale e spaziale e dimensione fisica ed ecologica; è, come sosteneva Carlo Cattaneo, «opera civile». Radicalità dell'immaginazione, etica della responsabilità e della «capacità di risposta» sono alla base di nuove utopie pubbliche che coinvolgono urbanistica e geografia.
EUR 28.50
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Atopia e memoria. La forma dei luoghi urbani
Riscoprire il mito, la tradizione, la memoria, per ritrovare un linguaggio oltre la tecnica e le funzioni, oltre le astrazioni generalizzanti costituisce un po' il compito essenziale del fare architettura e dell'insegnare architettura oggi, a confronto con l'atopia fisica della città e delle periferie e l'atopia mentale della babele dei linguaggi del bombardamento delle immagini. Ma ritrovare un linguaggio, esprimere una densità di significati assumendo come riferimento l'uomo e la sua storia, prefigurano un'insidia di segno opposto: la dissipazione del senso. Allora una misura, una coerenza di "figure", forse un "minimo", lontani dall'ipertrofia espressiva e dal frastuono del supermarket dei segni. La ricerca delle radici, l'equilibrata espressività della "forma", da un lato, l'equivalenza e la disponibilità del segno nel bombardamento iconico, dall'altro, con rimandi alternati si esplicitano e si intersecano embleticamente nel progetto urbano e nello spazio pubblico, sulla cui forma si interroga questo volume individuando tre ambiti di riflessione: la piazza, la facciata nei suoi alterni rapporti con lo spazio urbano e il monumento.
EUR 19.00
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Lettere su Palermo di Giuseppe Samonà e Giancarlo De Carlo per il piano programma del centro storico (1979-1982)
La corrispondenza tra Samonà e De Carlo durante l'elaborazione del Piano Programma del centro storico di Palermo, punteggiata da stralci dei principali documenti del Piano, consente di affrontare alcuni temi, legati alla morfologia e all'iconologia nella progettazione dei centri storici, che caratterizzarono la ricerca di Giuseppe Samonà, in una sostanziale sintonia con Giancarlo De Carlo. Le difficili condizioni nella elaborazione e nella gestione successiva del Piano non hanno consentito di portare a compimento questo lavoro preparatorio; ma, grazie a questo materiale risulta un quadro ricco e complesso dell'esperienza che coinvolse in modo quasi esclusivo l'ultima fase della ricerca in architettura e urbanistica di Giuseppe Samonà.
EUR 23.75
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L'architettura dal principio verità al principio responsabilità
Oggi la responsabilità del progettista è normata dalla deontologia professionale per quanto riguarda i rapporti con la committenza e si ripropone ogni volta nel processo progettuale al cospetto dei regolamenti edilizi e delle norme urbanistiche di attuazione del piano. Questo assicura di rientrare nei termini di legge istituiti per la salvaguardia dei diritti, identifica il limite da non oltrepassare nella concezione di uno spazio dell'abitare e di un intervento sul territorio, l'ambiente e il paesaggio, fissa le misure minime alle quali attenersi nel dimensionamento, ingiunge una serie di divieti, fissa obblighi e vincoli. Inoltre, ovviamente, non può che riferirsi a situazioni tipo e soprattutto a un tipo di uomo del tutto astratto. È pur vero che le norme vengono aggiornate in base alle nuove situazioni storiche, agli eventi, all'insorgere di nuove problematiche, ma non possono necessariamente che rimanere astratte. Ma nella pratica progettuale da parte degli architetti si potrebbe fare molto di più se la questione dei diritti fosse ben presente nella concezione del progetto e nel corso di tutto il suo sviluppo, ogni volta di nuovo. Come per un nuovo inizio che rimetta in causa e domandi: dove sei? A che punto sei del tuo cammino? Questo cammino non è solo quello interno allo sviluppo di una professionalità e di una poetica, ma della coscienza della propria umanità che ci obbliga a un comportamento conseguente. L'assumere l'orizzonte dei diritti fondamentali dell'uomo come proprio insostituibile riferimento ci può aiutare a reiterpretare di volta in volta il tema del progetto ed il suo contesto nell'esercizio di quella pietas per le cose e per gli uomini che costituisce un nostro imperativo.
EUR 28.50
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XY dimensione del disegno. Ediz. italiana e inglese (2017). Vol. 4: Immagini e spazi lontani (dicembre-luglio)
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La centrale termoelettrica di Augusta di Giuseppe Samonà, Un monumento alla tecnica
Opera dell'architetto Giuseppe Samonà e premio In/ Arch Sicilia nel 1961, la Centrale termoelettrica Tifeo è simbolo della storia dell'industrializzazione siciliana di fine anni Cinquanta. La recente dismissione, a distanza di quasi sessant'anni dalla sua apertura, ha stimolato la necessità di voler individuare e delineare quegli elementi identitari originari e quei principi fondativi che potessero permettere di definire tale architettura quale documento emblematico di un'epoca. La dignità, la libertà e l'unicità dell'opera ne compongono il suo carattere monumentale, pregno di un certo sapore classico che sembra accentuarne la sua atemporalità ed eterna solennità. La presente pubblicazione è frutto delle ricerche condotte, all'interno della più ampia tematica del "Restauro del Moderno", nell'elaborazione della tesi di Dottorato in Architettura/Progettazione Architettonica di Palermo, XXVI ciclo, dal titolo «La Centrale termoelettrica di Giuseppe Samonà, 1955-56. Progetto di restauro», Tutor Prof. Emanuele Palazzotto, Co-Tutor Prof. Marcello Panzarella, in accordo con la società ENEL. La ricerca ha permesso di precisare le ragioni per il riconoscimento dell'opera come monumento alla tecnica, per approdare, infine, al progetto di riuso della Centrale di Augusta quale strumento da cui innescare nuovi possibili processi di sviluppo territoriale. L'ampiezza e la complessità delle questioni legate al recupero di un'architettura inserita all'interno di un'area industriale in crisi, ma ancora operante, ha motivato la necessità di assumere il metodo progettuale come mezzo per elaborare un'idea di futuro possibile, il cui criterio operativo fosse comprensivo di metodologie valide in generale nel campo del riuso di edifici industriali dismessi, che pur possono contare su di un contesto ricco di potenzialità, come in questo caso, dal punto di vista archeologico, naturale, infrastrutturale e logistico.
EUR 28.50
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Territori post-rurali. Genealogie e prospettive-Territoires post-ruraux. Généalogies et perspectives
Introduzione Marta De Marchi Hessam Khorasani Zadeh; Figures de l'agencement territorial entre villes et campagnes de la Picardie aux Flandres (ca 1760-1860) Jean-Pierre Jessenne Terres habitées et substrats cultivés. Esquisse d'une pensée du sous-territoire Sébastien Verleene; Penser la résilience morphologique des formes du paysage Sandrine Robert; La costruzione sociale del territorio. Antropologia storica e territori Lucia Carle; Liens sociaux et territoires. Les sociabilités dans les espaces ruraux en voie d'urbanisation Fabrice Boudjabaa; La généalogie familiale comme outil d'analyse spatiale. Familles paysannes, exploitations agricoles et paysages en Vénétie et Flandres françaises (ca 1830-2020) Hessam Khorasani Zadeh; Territoires de l'industrialisation diffuse. Paysages, economies et société du Nord-Est italien David Celetti; Transizioni e geografiche critiche del cibo. Il caso di Matera Mariavaleria Mininni; Leggere il sistema cibo nella città diffusa. Paradossi e scenari Marta De Marchi; La “città promiscua”. Osservazioni sulle trasformazioni del paesaggio agrourbano del Veneto dal dopoguerra ad oggi Viviana Ferrario; Una genealogia possibile del progetto riformista agrario nel paesaggio Luca Filippi; Postfazione Paola Viganò.
EUR 33.25
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Occhi di cane, cuore di cervo
"Occhi di cane, cuore di cervo" impreca Achille contro Agamennone che gli ha sottratto la schiava Briseide. È il primo canto dell'Iliade, ma il professore Gustaf Boman non capisce chi abbia interesse a recapitargli un simile messaggio. E invece, ogni giorno una lettera anonima con citazioni da antiche opere: perché? Qualcuno vuole inquietarlo? Disilluso come soltanto i vecchi possono essere, da anni Gustaf vive isolato nella sua casa di Stoccolma, avendo delegato il senso della propria esistenza a un ultimo studio di antichistica: un saggio sul mito di Pandora. Zeus aveva affidato alla prima donna, forgiata da Vulcano, un otre che non doveva essere aperto perché conteneva tutti i mali, ma Pandora aveva disobbedito e i mali si erano sparsi sulla terra. Solo la speranza era rimasta nel vaso e quindi tra gli uomini. E non è vero che il tempo distrugge e basta, che "uccide un uomo per farne un vecchio": il tempo è anche cambiamento, apre nuove strade, offre occasioni. E per Gustaf l'occasione si presenta sotto forma di una visita: la nipote sedicenne Beatrice in arrivo dall'Italia. Gustaf l'ha accolta con riserva, ma poi si è scoperto disponibile e l'ha osservata trasformarsi. Il Caso, ha infatti stabilito che per lei è arrivato il momento di mutare, di aprirsi al mondo e all'amore. Sempre il Caso ha messo sulla sua strada Erik. Ma chi è davvero quel ragazzo? Beatrice ha sbagliato a fidarsi di lui? In una notte di San Silvestro arriveranno, insieme alla speranza, tutte le risposte.
EUR 6.00
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Il senso ultimo delle cose
Pietro ha trentacinque anni, è felicemente sposato e in attesa di un figlio, quando scopre di avere un cancro. È un pomeriggio di fine settembre e i medici gli dicono che gli rimangono sei mesi da vivere, solo duecentosessantaduemilaottanta minuti. Quando suo figlio verrà al mondo, lui non ci sarà più. Travolto dalla rabbia e dall'angoscia, decide di sparire, di ritrarsi da tutto e da tutti, in un solitario conto alla rovescia. Per non scaricare sulla donna che ama il dolore che lo aspetta e, soprattutto, per affrontare la morte a viso aperto, senza ospedali, senza terapie, senza inutili pietismi, in un ultimo scontro decisivo. Si ritrova così sulle colline di Assisi in un rustico fatiscente, insieme a un vecchio cane guercio, cinque galline, un gallo, sei conigli e una capra. Le sue giornate d'un tratto sono fatte di niente, un unico corpo a corpo con la paura. Finché all'improvviso un frate francescano, che vive in un eremo lì vicino, ne squarcia la monotonia. All'inizio c'è solo la diffidenza di Marco nei confronti di quell'uomo di Dio che gli parla di bellezza, di gioia, di unicità, perché, in questo pezzo di vita che gli rimane, lui non trova nulla di bello, gioioso, unico. Poi comincia a delinearsi un sentiero, una scia di luce nel nero del dolore. Un cammino lungo, a tratti impervio, in fondo al quale si trova la possibilità unica e irripetibile di comprendere il senso ultimo delle cose.
EUR 12.35
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Alfonso Borghi. L'avvento della materia
Il volume è il catalogo della mostra svolta a settembre 2013 nella storica sede del Chiostro del Bramante, a Roma. Un'accurata selezione di trentaquattro opere, che abbraccia il periodo dal 2000 al 2013, ripercorre la produzione più recente di Alfonso Borghi, artista ormai annoverato tra i protagonisti dell'Informale italiano contemporaneo. Opere di dimensioni ridotte convivono, nel catalogo e nella mostra, accanto a dipinti monumentali, che esaltano l'impatto emozionale con l'occhio dell'osservatore.
EUR 19.00
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L' oroscopo 2015
Segno per segno tutte le previsoni per un meraviglioso 2015. Come sarà il 2015? Dal più noto astrologo italiano, tutte le previsioni per il nuovo anno. Mese per mese, segno per segno, l'indicazione dei giorni più fortunati, per conoscere i momenti più propizi per il lavoro, l'amore e la forma fisica. Per conoscere in anticipo cosa ci riserva il futuro. E in più le affinità di coppia, il calcolo facile e veloce dell'ascendente, le tabelle delle "cuspidi", per chi è nato tra due segni e vuole finalmente sapere a quale appartiene, e le caratteristiche, giorno per giorno, dei bambini che nasceranno nel prossimo anno.
EUR 6.50
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Marcio su Roma. Criminalità, corruzione e fallimento della politica nella capitale
Il disastro di Roma si è realizzato in tempi brevi: 10 anni. Addossare la responsabilità del collasso all'irruzione di soggetti criminali è un alibi comodo, che scarica la politica delle sue colpe. Lo sfascio si deve innanzitutto alla necessità di foraggiare la clientela, le correnti dei partiti, i potentati economici. Si è creata così una situazione di corruzione pervasiva, all'interno della quale hanno trovato posto anche le contaminazioni col mondo criminale. Ricostruire la vicenda della Capitale significa rimettere a fuoco il ruolo non della mafia ma della politica nel tracollo di Roma.
EUR 14.25