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Rinnovare tutte le cose
Gli scritti di Amaladoss, teologo indiano, stabiliscono un programma per l'attività missionaria della Chiesa all'interno di una società pluralistica e secolare. L'approccio simbolico alle religioni di Amaladoss riconosce la loro validità pur non compromettendo l'unicità del Cristianesimo come via particolare verso Dio. Il dialogo interreligioso non è un affare esclusivamente per teologi addetti ai lavori, ma una via da percorrere per cambiare la società. L'evangelizzazione è la risposta cristiana alla chiamata rivolta a tutti gli uomini a lavorare con Dio per «rinnovare tutte le cose». “L'evangelizzazione - afferma Michael Amaladoss - è la risposta cristiana alla chiamata rivolta a tutti gli uomini a lavorare con Dio per “rinnovare tutte le cose””. Il significato dell'evangelizzazione costituisce l'oggetto di accesi dibattiti, in particolar modo oggi, che il post-colonialismo e la retorica anti-occidentale si sono spenti, in cui si assiste però al rinnovarsi delle sfide rappresentate dal pluralismo religioso e dalla necessità di promuovere la giustizia nel mondo. M. Amadaladoss discute in che modo, dalla sua prospettiva trinitaria nella missione della Parola e dello Spirito, lo scopo dell'evangelizzazione deve essere ampliato per includere l'inculturazione, il dialogo interreligioso e la liberazione dell'uomo. L'evangelizzazione è divenuto perciò un compito globale, e le sue dimensioni interculturali si profilano più ampie all'orizzonte. In questo contesto, l'obiettivo sulla missione si è spostato dalla semplice edificazione di una comunità ecclesiale alla promozione del Regno di Dio. Tali mutazioni nella prospettiva non avvengono senza necessariamente sollevare alcuni interrogativi: qual è l'impatto della modernità sull'evangelizzazione? In quale modo valutare la pluralità delle religioni? Possono il dialogo e la liberazione camminare sugli stessi binari? Come considerare la religiosità popolare? Quale, in breve, sarà il futuro dell'attività missionaria cristiana? Nel cercare di dare una risposta a questi interrogativi, Michael Amaladoss espone la molteplicità della versatilità teologica, che rende i suoi scritti profondi, penetranti, e comprovanti. Sicuro dell'impegno verso Gesù e il suo significato universale, Amaladoss va alla ricerca di ciò che, in pratica, significa per un cristiano “liberare Cristo dalla schiavitù occidentale”, per creare una Chiesa di portata veramente mondiale. Queste riflessioni, alcune provocatorie, tutte che partono dalla prospettiva unica dell'esperienza dell'Autore, sono però piene di speranza. In codeste acque inesplorate, un navigatore esperto sonda le acque delle sollecitazioni offerte al cristianesimo dalla tradizioni religiose dell'Est.
EUR 9.30
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I simboli cristiani primitivi
La croce, l'aratro, la corona, il carro, il pesce, la palma: una nuova pagina della storia del Cristianesimo, in cui l'Autore, con un'attenta analisi delle immagini e dei documenti giudeo-cristiani scoperti in Palestina, restituisce il vero significato al simbolismo cristiano dei primi secoli: questo Cristianesimo, che rimaneva oscuro e sconosciuto e di cui lo studio della simbolica giudeo-cristiana ci fa conoscere certi caratteri, è ora vicino a noi con il suo pensiero squisitamente biblico. Prima di espandersi nel mondo greco e romano e di assumerne il linguaggio, il Cristianesimo ha conosciuto un periodo importante in un ambiente ebreo in cui si parlava l'aramaico. Le tracce di questo giudeo-cristianesimo erano quasi scomparse. Eppure delle opere strane, tramandate in traduzioni in lingue orientali (armeno, siriaco, copto, etiopico) hanno consentito di restituire poco a poco l'eredità letteraria (“Odi di Salomone”, “Ascensione di Isaia”, “Testamento dei Dodici Patriarchi”, “Documento di Damasco”, ecc.). Il Cardinale Jean Daniélou, attento ai simboli studiati in questa letteratura, ha analizzato le immagini e i segni che ci ha trasmesso il Cristianesimo antico. La croce, l'aratro, la corona, il carro, il pesce, la palma: tanti simboli che riacquistano così la loro pienezza dimenticata, e il cui significato e uso si ritrovano confermati dalle scoperte archeologiche che sono, in Palestina, le più importanti dopo i manoscritti del Mar Morto. Ecco che questo Cristianesimo dei primi secoli in Oriente, che ci rimaneva oscuro e sconosciuto, è adesso vicino a noi con il suo pensiero squisitamente biblico.
EUR 17.58
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L' arte dei primi cristiani. L'eredità culturale e la nuova fede
«Non farai immagini!». I cristiani hanno ereditato questo comandamento e, come gli ebrei che glielo hanno tramandato, lo hanno interpretato come una proibizione di ogni immagine religiosa. Molto presto tuttavia (le prime testimonianze risalgono alla fine del II secolo), i cristiani hanno ritenuto di esprimersi attraverso le immagini, testimonianze sono gli affreschi o i bassorilievi delle tombe. A questo proposito normalmente si evocano le celebri immagini del pasto eucaristico o dei pesci. Ma esse sono anteriori al cristianesimo e la loro interpretazione è meno scontata di quello che sembri.Come spiegare la genesi di questa ricca e originale iconografia? Come situare questo momento di transizione in cui il cristianesimo mutua ad altri miti e raffigurazioni del proprio tempo la costituzione di una propria arte? Una scrupolosa ricerca storica permette di dare delle risposte a queste domande che toccano il misterioso problema dei rapporti dell'immagine e del sacro.Tre tappe scandiscono il cammino di questo libro. Lo studio dell'iconografia funebre nel paganesimo che combina realismo e immaginazione con una fioritura di temi che vanno dall'evocazione delle professioni alle scene di viaggio o pastorali; l'esame dei temi pagani ripresi dal cristianesimo, come il «Buon Pastore», la pesca con la rete o il mito di Orfeo, il cui canto apre la porta degli Inferi, fa nascere un universo meraviglioso. E, infine, la rappresentazione dei temi biblici: come Daniele, Giona e i tre Ebrei nella fornace. Queste immagini, la cui scelta ci stupisce, non sono nate dal desiderio di illustrare il testo sacro, ma di rappresentare la preghiera che le liturgie funerarie fanno ascendere verso Dio che, dai tempi biblici, ha sempre salvato i suoi.Religione dell'incarnazione, la fede cristiana mostra qui la capacità di assimilare e di produrre delle immagini. Grazie ad essa è tutto un nuovo mondo di simboli e figure che viene ad arricchire la cultura dell'Antichità.
EUR 31.89
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La divina liturgia
Con questo volume l'autore ha inteso testimoniare il suo rispetto ed attaccamento al sacramento che è il centro e il cuore di tutta la vita della Chiesa. Il cristiano è certamente convinto del ruolo fondamentale della messa, ma non ha spesso il desiderio di scrutare la straordinaria profondità del mistero che si celebra all'altare, con l'impossibilità quindi di coglierne appieno la bellezza.La messa, infatti, è un capolavoro di bellezza, perchè manifestazione della Divinità.
EUR 24.04
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L' architettura Medievale in Occidente
Quest'opera offre una sintesi sui diversi tipi di architettura rappresentativi del Medioevo occidentale: l'architettura religiosa, l'architettura militare e l'architettura laica. L'autore distingue tre tempi basilari della creazione monumentale: il periodo della genesi e delle invenzioni della tarda Antichità e dell'Alto Medioevo; la maturità romana e la rivoluzione gotica. Queste creazioni sono studiate da Carraz in relazione al loro contesto storico, tecnologico e umano.
EUR 17.53
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Dizionario dei faraoni
Cosa sappiamo in realtà dei faraoni, aldilà degli stereotipi e delle facili banalizzazioni proprie di una cultura di massa, cosa di questi re che hanno ispirato tanta letteratura - anche molto commerciale - e tanti film e numerosi compositori? Cosa c'è di reale dietro alle varie leggende che li accompagnano? Maschere senza volto, sembrano tutti simili, costretti in un'immagine che l'ideologia dell'epoca esigeva, quella di mediatori tra il cielo e la terra. Non possedendo archivi sufficienti che c'informino sulla vita quotidiana di questo o quel faraone, anche per lo storico sono difficili da differenziare se non per mezzo di una distinzione tra epoche, politiche e monumenti differenti.Tenendo conto di questi limiti e delle possibilità d'analisi, i due Autori si sono sforzati di caratterizzare obiettivamente i regni e le personalità dei “grandi faraoni” (Tuthmosi III, Akhenaton, Ramsete II) e di fare il punto sul maggior numero possibile di sovrani meno noti. Situando gli uni e gli altri all'interno della rispettiva epoca e dei processi storici al fine di comprendere questi ultimi, si è resa indispensabile una serie di notizie dedicate ai periodi - regni e periodi intermedi - e a ciascuna delle dinastie che si sono succedute. Per ampliare il “paesaggio culturale” non mancano voci che trattano di alcune alte personalità di rango non reale, di città importanti dal punto di vista storico, lemmi che definiscono nozioni essenziali (faraone, coreggenza e così via) o significative realtà monumentali o istituzionali. Termina il dizionario una tavola cronologica, che organizza i grandi periodi della storia egiziana e rammenta i nomi reali più illustri di ognuno di questi periodi.Documenti alla mano, Pascal Vernus e Jean Yoyotte ci consegnano un'informazione concreta e critica, indispensabile per riflettere su un regime politico esemplare, meglio conosciuto per l'ideologia e le strutture formali che per la personalità dei suoi sovrani. Ausilio essenziale per lo studioso, il Dizionario dei faraoni rappresenta un'opera di riferimento per il curioso e il cultore illuminato, oltre che la guida a lungo attesa dal viaggiatore.
EUR 18.90
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Gotico segreto. Sapienza occulta nella Cattedrale di Chartres
La cattedrale di Chartres (1145-55) è stata una delle prime cattedrali gotiche d'Europa e come tale è uno dei monumenti più importanti dell'Occidente, punto di riferimento per chiunque si voglia avvicinare allo studio dell'architettura che si sviluppò in Francia a partire dalla seconda metà del XII secolo diffondendosi in tutta Europa fino alla fine del XV secolo (si vedano in Italia il duomo di Milano e di Orvieto). L'imponente costruzione che si slancia verso l'alto contiene nella sua pietra, sapientemente scolpita, elevate cognizioni e arcani significati, una geometria sacra basata su rapporti geometrici cifrati, simboli che lasciano intuire un sapere cosmico raggiunto dall'uomo a quei tempi e oggi completamente perduto.Al cospetto di questo silenzioso testimone gl'interrogativi si susseguono: La cattedrale potrebbe avere delle origini celtiche? Le proporzioni della geometria sacra e dell'armonia in quali punti si rispecchiano? Che ruolo hanno svolto nella costruzione i Cavalieri Templari? Dove si trovano all'interno della chiesa le tavole del Santo Graal?In un racconto avvincente, accompagnato da numerose foto e schematici disegni, l'Autrice narra come ha trovato le risposte a queste e ad altre domande, e trasmette al lettore la sua esperienza affascinante ed emozionante alla scoperta della storia, della filosofia e della sapienza occulta che l'occhio attento può rinvenire nella cattedrale di Chartres.
EUR 24.22
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I fondamenti spirituali della vita
In quest'opera Solov'ëv è il teologo-filosofo di una modernità che trasforma in postmodernità. Con lui comincia lo sforzo di trasportare l'ascesi di trasfigurazione del monaco russo nella società, nella storia, cercando di far vedere come il cristianesimo non può più essere adorazione passiva di Dio, ma opera attiva con Dio. L'epoca moderna ha sviluppato tante potenzialità umane, ma nella loro immanenza e separatezza, così che ha elaborato tante forme particolari, ma non ha dato all'umanità il contenuto interiore della vita stessa. Ne ha evidenziato certi elementi singoli, li ha portati al massimo grado di sviluppo, per quanto questo è possibile nella loro separazione, ma li ha lasciati senza un nesso organico e quindi privi di vita, per cui tutta questa ricchezza è un capitale morto. Si esce da questa situazione cogliendo come la divinoumanità non è solo la regola di vita individuale, ma il fondamento dello sviluppo del mondo. Non più il divino che assorbe l'umano, non l'umano che assorbe il divino, ma la divinoumanità. Un'opera molto vicina ai grandi testi evangelici che si impegna a commentare. Spiega i tre atteggiamenti fondamentali che definiscono in maniera classica l'esistenza cristiana - la preghiera, l'elemosina, il digiuno - e il Prologo di Giovanni. Parla poi dello stato e della società secondo Cristo, dove il perfezionamento personale non può essere separato dal miglioramento dei rapporti sociali. Un'opera che nella sua purezza è una sintesi teologica e spirituale di perenne attualità. Si fa carico del pensiero dell'evoluzione, cercando di riconciliare la lettura teologica e quella scientifica delle origini del mondo: le forme superiori del mondo esistono prima delle forme inferiori, anche se appaiono dopo. L'evoluzione produce le condizioni necessarie per la loro manifestazione: tutta la natura aspirava all'uomo, tutta la storia al Dio-Uomo.
EUR 11.40
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Anthologhion di tutto l'anno. Vol. 1
"L'Anthologhion" è una collezione in greco, ora tradotta interamente in italiano, che raccoglie un compendio dei libri liturgici necessari per la preghiera dell'ufficio divino nella Chiesa bizantina. È in quattro volumi. Diventa così possibile accedere all'ufficio liturgico bizantino in traduzione italiana, un'opera importante per conoscere la Chiesa considerata per eccellenza Chiesa liturgica. È qui che si plasma anche la teologia di tanti autori orientali che restano altrimenti incomprensibili senza la conoscenza della liturgia che è fonte e contesto della loro riflessione.
EUR 39.90
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Anthologhion di tutto l'anno. Vol. 4
"L'Anthologhion" è una collezione in greco, ora tradotta interamente in italiano, che raccoglie un compendio dei libri liturgici necessari per la preghiera dell'ufficio divino nella Chiesa bizantina. È in quattro volumi. Diventa così possibile accedere all'ufficio liturgico bizantino in traduzione italiana, un'opera importante per conoscere la Chiesa considerata per eccellenza Chiesa liturgica. È qui che si plasma anche la teologia di tanti autori orientali che restano altrimenti incomprensibili senza la conoscenza della liturgia che è fonte e contesto della loro riflessione.
EUR 39.90
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La preghiera secondo la tradizione dell'Oriente cristiano
«La preghiera è uno stato dell'intelletto realizzato solo dalla luce della Santa Trinità mediante l'estasi» È una delle tante «definizioni» della preghiera che si trovano negli scritti spirituali dell'Oriente cristiano. Troppo varie, non concordano che in una sola affermazione: la vera natura della preghiera è indicibile, il vero Maestro che insegna a pregare è lo Spirito Santo. Allora, bisogna forse meravigliarsi che la maggior parte degli scritti di questa stessa letteratura spirituale siano trattati sulla preghiera? Si ha anche l'impressione che la preghiera ne sia il tema pressoché unico e che non si trattino altri soggetti se non in relazione alla preghiera. Quale è il contenuto di questi trattati? A che scopo sono stati composti? La diversità delle forme svela quella delle intenzioni e delle occasioni che spingevano un autore a prendere la penna per affrontare un soggetto così arduo. Il libro, il più esauriente testo esistente sulla preghiera, concepito come una sorta di "manuale" che abbraccia tutta la tradizione, introduce al contenuto di questi trattati. In questa larga veduta d'insieme, il lettore può trovare l'apoftegma che fa al caso suo, come suggerisce Marco l'Asceta, giustificandone la pluralità: "Molti sono i modi della preghiera, l'uno diverso dall'altro: ma nessuno di essi può essere dannoso, altrimenti non sarebbe preghiera, ma opera dei demoni".
EUR 26.60
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Lo spirituale della cultura
La questione culturale oggi è una delle più attuali. Se la Chiesa si è sempre dovuta confrontare con la questione culturale, oggi tale questione si impone con una forza nuova. Rinascono le domande di sempre: in quali termini bisogna comprendere la relazione della Chiesa con il mondo? Come valutare la cultura - intesa sia come prodotto strettamente "intellettuale", che, soprattutto, come fenomeno delle "mentalità", gli universi di convinzioni e comportamenti - in riferimento alla Chiesa, luogo della "ecclesializzazione" del mondo, secondo una terminologia cara a Bulgakov? E in che rapporto sta quanto è custodito dalla Chiesa con quanto si muove e si sviluppa esternamente ad essa? In altri termini: come comprendere la Chiesa in quanto fenomeno culturale? Se si può riconoscere alle culture una valenza gnoseologica dal punto di vista della conoscenza stessa del mistero di Dio, d'altra parte si sperimenta anche come certe mentalità allontanano da uno sguardo spirituale. 11 scritti di Sergej Bulgakov che rispondono a queste domande.
EUR 10.45
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La via maestra
Una storia, raccolta per caso, ha fornito l'ispirazione per un romanzo ambientato tra l'Italia e l'Etiopia, la nuova colonia imperiale conquistata nel 1936. I fatti narrati rimandano alle vicende di una giovane donna che abbandona gli agi di una famiglia borghese per seguire l'uomo di cui si è perdutamente innamorata in un'avventura rocambolesca tra strepitose conquiste e rovinose cadute. Sullo sfondo si muovono importanti personaggi storici e si susseguono gli eventi, spesso drammatici, della più recente storia coloniale italiana. Lo scrittore coglie l'occasione della storia per raccontare il mondo delle industrie canavesane dello stampaggio dalle quali si muovono i personaggi della storia: giovani ed esuberanti sognatori. Questi, dalla piccola valle del Viana raggiungono le lontane terre del Corno d'Africa dove vivono un'effimera stagione di potenza, prima che quella terra si richiuda su se stessa, generando atroci vendette a danno dei conquistatori. La storia è costruita all'interno di fatti e accadimenti storici rigorosi e narra di vicende personali veramente accadute.
EUR 17.10
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Il libro della pasta e del riso
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Magia. Il corso completo. Con DVD
Un corso di giochi di prestigio con 500 foto a colori con allegato un dvd con due ore di filmati che mostra 35 effetti presentati e spiegati in dettaglio. Istruzioni precise per realizzare oltre 100 effetti magici senza bisogno di avere maturato esperienza o abilità particolari. Ogni trucco è identificato da un livello di difficoltà da 1 a 5 ed è spiegato passo passo nel seguente modo: effetto, segreto, preparazione, come padroneggiare l'emozione, cosa dire, come direzionare l'attenzione del pubblico e dove tenere le mani. Il dvd di 132 minuti contiene 35 effetti eseguiti e spiegati in grande dettaglio, con enfasi particolare su ritmi ed azioni, e sulle sfumature dei tempi scenici e della direzione visiva.
EUR 28.50
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202 metodi per forzature
5 capitoli, 202 metodi per forzature, 68 foto b/n, 140 pagine utili per tutti i prestigiatori ed appassionati. "Nello svolgimento del mio lavoro in ambito professionale ho avuto bisogno spesso di una buona forzatura, e lì sull'attimo mi è stato difficile - se non impossibile - pensare al metodo più adatto alle condizioni nelle quali stavo lavorando. So anche che questa è una situazione nella quale ogni professionista si è trovato, e proprio per questo so bene quanto sarà utile questa raccolta".
EUR 15.20
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Scottature
“A capo del convento dove io ero in Collegio, c'era una trinità di monache tutte eguali nella potenza, concordi nel giudizio, sincrone nelle azioni: la Superiora, la Maestra, la Vecchissima Religiosa. In quel convento si faceva un gran parlare di misteri: se si trattava di misteri celesti, il parlare era sereno, ampio, dettagliato; se si trattava di misteri terreni, era un parlare agitato, rapido, più sottinteso che spiegato: erano accenni così sfuggenti da somigliare al gesto di chi tocca qualcosa che scotta. E difatti si alludeva spesso a certe 'scottature', non meglio identificate, che 'il mondo' era solito dare a chi prendeva soverchia dimestichezza con lui...” Scottature è l'unica opera non incompiuta di Dolores Prato. Così, anche in letteratura, l'eccezione sembra coincidere con il miracolo: in un unico gesto breve e perfetto si condensa l'intero universo poetico di una grande scrittrice del '900.
EUR 6.65
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Il realismo fenomenologico sulla filosofia dei circoli di Monaco e Gottinga
Con “realismo fenomenologico” s'intende l'indirizzo filosofico delineato da un gruppo di studiosi di provenienza e di estrazione diversa che, all'inizio del Novecento, si unirono per dar vita ai Circoli di Monaco e Gottinga. All'interno di questa esperienza di pensiero per molti versi comunitaria, che assunse sempre più i contorni di una “primavera fenomenologica”, ciò che emerge come tratto qualificante non è certo l'esigenza di inaugurare un contesto di scuola né quello di riconoscersi in un corpo di dottrine condiviso, bensì la messa a punto di uno stile di ricerca che in larga parte derivava dall'adesione allo spirito delle Ricerche logiche di Husserl e dal rifiuto dello psicologismo che quest'opera aveva concorso a sancire in maniera epocale. Opponendosi nel contempo sia a forme di costruttivismo filosofico, tendenti immediatamente a tradursi in obiettivismo dogmatico, sia a qualsiasi degenerazione di stampo soggettivistico, pensatori quali Pfänder, Reinach, Scheler, Geiger e Ingarden - per citare solo alcuni tra i più noti - contrastarono con decisione l'approfondimento dell'analisi intenzionale della coscienza, a cui Husserl sembrava voler piegare trascendentalmente in quegli anni il corso della fenomenologia, per rivolgere il proprio interesse all'esplorazione delle essenze e al ritrovamento di leggi d'essenza quasi in ogni ambito fenomenico. A partire da una considerazione della fenomenologia in qualità di metodo intuizionistico sottratto ad ogni speculazione concettuale e da un ampliamento della nozione di esperienza al di là di orizzonti rigidamente empiristici, gli esponenti di tali Circoli fenomenologici giunsero a sviluppare le proprie indagini in uno spettro tematico e disciplinare quanto mai ampio, tale da fornire in qualche modo la traccia programmatica dello Jahrbuch husserliano, ovvero della rivista che dal 1913 servì a dare visibilità ed espressione al cosiddetto “movimento fenomenologico”. In questo volume, la presenza di studi critici a fianco di materiali inediti e di alcuni significativi scritti d'epoca non intende peraltro consegnare una valutazione storicistica di questa fenomenologia prima maniera, quanto segnalarne l'apertura sistematica e riattivarne l'elevato tenore analitico e problematico.Indice: Stefano Besoli Presentazione - Alexander Pfänder, Conferenze psicologiche (1895-1900), a cura di Karl Schuhmann - Johannes Daubert, Osservazioni sulla psicologia dell'appercezione e del giudizio. Conferenza del luglio 1902, a cura di Karl Schuhmann - Max Scheler, Sulla fenomenologia dello spazio. Conferenza del luglio 1907, a cura di Karl Schuhmann - Theodor Conrad, Percezione e rappresentazione. Un raffronto tra essenze - Alexander Pfänder, Motivi e motivazione - Roman Ingarden, La lettera a Husserl sulla Sesta ricerca e l'idealismo (fine luglio 1918) - Moritz Geiger, Sul problema dell'empatia di stati d'animo - Moritz Geiger, Estetica fenomenologica - Moritz Geiger, Premessa - Moritz Geiger, Effetto superficiale ed effetto profondo dell'arte - Moritz Geiger, La posizione metodica di Alexander Pfänder - Antonio Fidalgo, L'idea della psicologia pura in Theodor Lipps - Karl Schuhmann, I contenuti della coscienza. La prima fenomenologia di Alexander Pfänder - Karl Schuhmann, Daubert e Heidegger - Gaullaume Fréchette, Daubert e i limiti della fenomenologia: studio sul dato e l'evidenza - Kevin Mulligan, Promesse ed altri atti sociali: costituenti e struttura - Barry...
Il testamento della ragazza morta
Il nome che figura sul frontespizio di questo libro, pubblicato per la prima volta a Parigi nel 1954, non è né un eteronimo (che articola, come in Kierkegaard e Pessoa, una pluralità di personalità letterarie) né uno pseudonimo (nom de plum che semplicemente nasconde un'identità reale): è il nuovo nome (René, colui che è nato due volte) di Colette Thomas, attrice e moglie del romanziere Henri Thomas, nel momento in cui assume, attraverso una morte e una rinascita, la maternità di quest'unico, folgorante libro, probabilmente l'unica opera nella letteratura contemporanea che possa iscriversi nel solco aperto da Artaud. Inutile provare a classificare una parola come questa secondo i generi letterari esistenti: nel corso del testo la nota di diario sfuma continuamente nell'esperimento alchemico e il racconto autobiografico sconfina in ogni punto nel protocollo clinico; ma se teatro è, nelle parole della ragazza morta, "una lettura a voce alta e chiara del destino", la voce che qui parla è indubbiamente una voce teatrale.
EUR 8.84
Studi sul «De antiquissima italorum sapientia» di Vico
Il De antiquissima Italorum sapientia non è certo la più semplice tra le opere di Giambattista Vico. Saggio ricco di implicazioni e di spunti, talvolta in seguito corretti o taciuti, esso costituisce uno sforzo teoretico di grande momento dotato di intrinseco valore, oltre che una tappa cruciale nell'arco speculativo coronato dalla concezione della Scienza nuova. Denominatore comune dei saggi raccolti nel presente volume è di mostrare come il De antiquissima sia importante per sondare il nucleo teoretico del pensiero vichiano nel suo complesso.Il volume si articola in tre sezioni. Nella prima (“Metafisica e verità”) il De antiquissima viene collocato in una rete di relazioni che si ramificano verso luoghi della tradizione occidentale in cui si definiscono i connotati dell'età moderna. Nella seconda (“Linguaggio e sapienza”) viene messo al centro dell'attenzione il tema del linguaggio, da cui il De antiquissima muove presupponendo una connessione diretta tra esperienza linguistica e sapienza. Nella terza sezione (“Sulla ricezione del De antiquissima”) vengono forniti importanti per comprendere la tortuosità della ricezione riservata al De antiquissima e, insieme, la sua presenza nel recente dibattito filosofico.Indice: Giovanni Matteucci Presentazione - Paolo Cristofolini La metafora del fiume e la metafisica - Paolo Fabiani Classificazione delle scienze e principio dell'errore nel «De antiquissima» - Massimo Lollini Vico e il pensiero dell'infinito - Nicola Perullo L'umano e il bestiale. Ingegno, metafisica e religione nel «De antiquissima» - Vincenzo Vitiello Il medio assente. Sul concetto di verità nel «De antiquissima» - Leonardo Amoroso Vico e l'antichissima sapienza degli Ebrei - Davide Messina L'ingegno del traduttore: il «De antiquissima» dalla metafisica del vero alla storia della lingua - Bruno Pinchard Profondità del latino. La ricostruzione vichiana della metafisica del «Latinum» nel «De antiquissima Italorum sapientia»- Riccardo Caporali Carlo Sarchi e il «De antiquissima» - Roberto Mazzola Il «De antiquissima» nella storiografia filosofica italiana dell'Ottocento - Giovanni Matteucci «Liber metaphysicus sive transcendentalis»? Rilievi su Otto e Paci lettori di Vico Giovanni Matteucci (1963) è ricercatore nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Bologna. È autore di saggi su problemi concernenti il nesso tra esperienza estetica e ragione storica. In volume ha pubblicato: Anatomie diltheyane (Clueb, Bologna 1994), Immagini della vita (ivi, 1995), Per una fenomenologia critica dell'estetico (ivi, 1998)
EUR 15.68