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Storie di pascolo vagante
Marzia Verona ci accompagna in un viaggio sorprendente alla scoperta del mondo dei pastori nomadi, tra le pratiche antichissime della transumanza e del "pascolo vagante". È un lungo cammino che parte dagli alpeggi in alta quota, scende lungo le valli per arrivare in pianura, sempre alla ricerca di erba per sfamare quotidianamente il gregge. In queste pagine, il racconto intenso e vivido di vite che scorrono lontane dai ritmi e dalle regole del presente, e che hanno molto da insegnare a noi uomini e donne contemporanei. Per i pastori erranti diverso è il modo di intendere il tempo, che scorre lentissimo nell'attesa. Le giornate sono in funzione delle esigenze degli animali. Si impara un modo nuovo di leggere e rispettare il paesaggio e il territorio. Si vive consapevoli di avere delle responsabilità, perché chi guida le pecore deve scegliere sempre il cammino migliore. Tra il fiume bianco delle greggi, l'appassionato richiamo a un altro modo di stare al mondo.
EUR 5.60
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Storia linguistica dell'Italia repubblicana dal 1946 ai nostri giorni
La svolta istituzionale e politica del 1946 rinnovò profondamente l'Italia, nel costume, nella cultura e nel linguaggio. Le città erano piene di cumuli di macerie, ma nella pace ritrovata le speranze prevalevano. In quel bisogno di esprimersi, la lingua comune fu chiamata a rispondere a una pluralità di impieghi e registri prima sconosciuta, e così accadde anche ai dialetti. Parte da questa volontà di nuovo la Storia linguistica dell'Italia repubblicana, che si propone di continuare fino all'oggi la Storia linguistica dell'Italia unita dedicata agli anni dal 1861 al secondo dopoguerra. Il libro racconta il quadro delle condizioni linguistiche e culturali del paese a metà Novecento: un paese contadino segnato da bassa scolarità, analfabetismo, predominio dei dialetti. Individua poi i mutamenti di natura economica, sociale, politica e le luci e le ombre di quel che è avvenuto nel linguaggio: largo uso dell'italiano nel parlare, ma continua disaffezione alla lettura, nuovo ruolo dei dialetti, scarsa consuetudine con le scienze, mediocri livelli di competenza della popolazione adulta, difficoltà della scuola. L'ultimo capitolo, infine, mostra come tutto ciò incida sui modi di adoperare la nostra lingua: sul vocabolario e la grammatica che usiamo, parlando in privato o in pubblico, o scrivendo testi giornalistici, amministrativi e burocratici, letterari o scientifici.
EUR 20.90
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Il sugo della storia
Alla fine dei "Promessi sposi", Alessandro Manzoni tira le somme del racconto appena concluso e presenta 'il sugo della storia'. Che non è il suo svolgimento, né il 'come va a finire', e neppure la morale. Il sugo è il meccanismo generatore, il motore che muove l'azione dall'interno. È un'ennesima metafora gastronomica, giacché agli uomini viene spontaneo da sempre rappresentare il mondo come una cucina, una pentola, un cibo. Nel caso del sugo, la metafora funziona perché anche in cucina - come nelle storie - è il sugo a dare senso e personalità ai piatti. Salse, sughi, condimenti si aggiungono e si combinano all'ingrediente principale ma non sono accessori secondari: hanno un'importanza decisiva nel definire lo specifico carattere della vivanda, e con esso gusti, abitudini, identità gastronomiche e culturali. In queste storie, che hanno al centro il cibo, Massimo Montanari racconta gesti, atteggiamenti, mode, pratiche, riflessioni, vicende che spaziano nei secoli e tra i continenti, e da cui spremere il sugo per il piacere di tutti noi.
EUR 6.00
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L'ordine dei predicatori. I Domenicani: storia, figure e istituzioni (1216-2016)
Gli otto secoli della storia dei Domenicani appaiono tutt'altro che lineari. Nell'Ordine convivono personaggi e vicende quasi contrapposti: si pensi all'impegno costante a favore dei nativi americani di Bartolomé de Las Casas e dei suoi confratelli fra le Indie e Salamanca, e d'altro canto al ruolo dei Domenicani nelle nuove forme dell'Inquisizione, o alle diverse interpretazioni della figura e dell'opera di Tommaso d'Aquino. Il libro, a ottocento anni dalla fondazione dell'Ordine, ricostruisce il complesso percorso dei Domenicani: dallo sviluppo storico alle istituzioni, dalla predicazione alle figure chiave come Domenico di Caleruega e Caterina da Siena, per arrivare ai protagonisti più vicini nel tempo come Giuseppe Girotti, morto a Dachau, e Pierre Claverie, vescovo ucciso in Algeria.
EUR 28.50
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Ripensare il capitalismo
Le economie dei paesi sviluppati devono affrontare problemi profondi e interconnessi: città inquinate, gravi diseguaglianze, marginalizzazione di larghe fasce di popolazione, crescita lenta, un disastroso cambiamento climatico. Per affrontare questi problemi le politiche economiche devono cambiare radicalmente. Il che vuol dire che dobbiamo capire fino in fondo come funziona il sistema capitalista contemporaneo. In questo libro, alcuni tra i massimi economisti a livello internazionale affrontano le questioni chiave dell'economia contemporanea - la politica fiscale e monetaria, il mercato finanziario, la diseguaglianza, le privatizzazioni, l'innovazione e il cambiamento climatico. Con una convinzione: il capitalismo deve essere riformato e reinterpretato per evitare i fallimenti che tuttora abbiamo davanti agli occhi. "Abbiamo un bisogno disperato di nuovi modi di pensare e concepire le politiche economiche: questo libro affronta i nostri preconcetti, sfida i nostri mostri sacri e offre finalmente idee nuove e provocatorie." (Financial Times)
EUR 22.80
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La battaglia di Montaperti
Due città rivali, Siena e Firenze. Due fazioni in lotta, guelfi e ghibellini. Due poteri che si scontrano, Impero e Chiesa. Tutti questi conflitti convergono il 4 settembre 1260 a Montaperti per dare vita a una battaglia che sembrò segnare una svolta nella storia d'Italia. Lo scontro fu durissimo. La sera sul campo rimasero così tanti cadaveri di uomini e cavalli che il sangue, come scrive Dante, «fece l'Arbia colorata in rosso». Verso Siena si incamminavano le migliaia di prigionieri che erano tutto ciò che restava dell'imponente esercito messo insieme da Firenze e dalle sue alleate, sconfitto dai ghibellini e dai cavalieri di Manfredi. Per uno dei paradossi della storia, la vittoria dei senesi e degli svevi ebbe esiti opposti rispetto a quanto ci si sarebbe potuti aspettare all'indomani della battaglia. Il trionfo ghibellino, infatti, rafforzò la scelta anti-sveva dei papi. Una vittoria, quindi, che si trasformò rapidamente nell'inizio della crisi del ghibellinismo e della svolta che riportò i papi e i guelfi nuovamente al centro della vita politica italiana.
EUR 19.00
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L' imperatore prigioniero. Valeriano, la Persia e la disfatta di Edessa
Nel 260 d.C. l'imperatore Valeriano viene catturato dal 're dei re' Shapur I: finirà i suoi giorni in Persia in una vergognosa prigionia. Per i Romani è una catastrofe senza precedenti, ancor più terribile di quella avvenuta a Carre nel 53 a.C. Roma si trova così a dover affrontare la fase peggiore della crisi che affligge l'impero nel terzo secolo. I Persiani premono sui confini orientali, i territori dell'Europa occidentale sono sconvolti dalle incursioni delle popolazioni barbariche, mentre in tutto l'impero infuria la persecuzione dei cristiani voluta dall'imperatore, che vede in questa religione una minaccia per la tenuta dello Stato. La cattura di Valeriano provoca movimenti separatisti all'interno dell'impero stesso che portano l'usurpatore Postumo a creare un impero delle Gallie. Ancora più della disfatta di Carre, la fine ingloriosa di Valeriano peserà come una macchia indelebile nell'immaginario romano.
EUR 19.00
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Il codice Provenzano
A distanza di dieci anni dalla sua prima pubblicazione, e nel venticinquesimo anniversario della sanguinosa stagione delle stragi del 1992, la nuova edizione di un libro considerato un documento fondamentale per la comprensione dei meccanismi di Cosa Nostra. Quella che era partita come un'inchiesta giudiziaria è diventata un libro che tenta di spiegare il potere di un capo avvolto nel mistero per quasi mezzo secolo. Il titolo anticipa tutto il resto: "Il codice Provenzano".
EUR 12.35
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La forza del contesto
L'archeologo somiglia al saggio investigatore, che si avvale di un metodo universale e di tanti specifici sussidi. Ma somiglia anche a un direttore d'orchestra, a cui non sfuggono suoni imperfetti di archi, arpe, legni, ottoni e percussioni; o piuttosto a un regista, al quale non sfugge il dettaglio errato di un vestito o l'incongruità di un arredo. Perciò l'archeologia deve trattare tutti gli oggetti e tutte le relazioni fra di essi, includendo tutti i saperi utili. Altrimenti si resta abbracciati al frammento o poco più, come un naufrago al suo pezzo di legno. Perché il titolo La forza del contesto? Perché la vita che sempre si muove e si rinnova ha bisogno di una inclinazione che componga e diriga gli sforzi, i desideri, le speranze. Questa forza può stare non in una cosa singola, ma nell'insieme delle relazioni che alle cose conferisce reciproca attrazione, congruità, significato e valore. Ecco perché quando l'archeologo scava, assorbito nelle caratteristiche dell'oggetto, non deve mai dimenticare le persone vive che lo hanno fatto, anche se il loro nome non è inciso sul manufatto, né deve dimenticare se stesso e la società che lo circonda.
EUR 7.20
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Ordinaria amministrazione. Gli ebrei e la Repubblica sociale italiana
Il 30 novembre 1943, con un'ordinanza di polizia, il governo della Repubblica sociale italiana decise di arrestare e rinchiudere in campo di concentramento tutti gli ebrei che vivevano in Italia. Agenti di polizia e carabinieri, quasi fosse 'ordinaria amministrazione', eseguirono con prontezza gli ordini ricevuti. Nel giro di poche settimane uomini, donne e bambini furono fermati dalle autorità, privati dei loro beni, condotti prima in campi 'provinciali' e poi trasferiti in una struttura 'nazionale', a Fossoli di Carpi, vicino Modena. A cinque anni dalle leggi razziali del 1938, la persecuzione antiebraica voluta dal fascismo conobbe così un ulteriore 'salto di qualità': il nuovo Stato di Mussolini si pose l'obiettivo di relegare in un campo di concentramento tutta la popolazione ebraica, considerata un nemico di guerra. Ben presto questo fitto sistema di campi si trasformò in una trappola che avrebbe portato gli ebrei italiani nel cono d'ombra della Shoah.
EUR 22.80
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Io, Annibale. Memorie di un condottiero
Geniale stratega. Leggendario conquistatore.\r\nUomo educato alla filosofia greca. Ma anche\r\n'mostro assetato di sangue'. Impassibile\r\ndi fronte ai massacri della guerra e\r\nideatore di atroci inganni. Questo è\r\nAnnibale, il più grande tra i nemici di Roma, e\r\nqueste sono le sue memorie 'trascritte' grazie\r\nalla penna di un grande storico.\r\n\r\nUn uomo guarda, lontano, le acque dell'Ellesponto; e\r\ntraccia il bilancio di un'intera esistenza. Annibale ha\r\nappena finito di redigere le sue memorie, il testamento\r\nspirituale destinato, egli spera, a sopravvivergli e a giustificarlo\r\nnell'ora in cui sente approssimarsi la fine. Il Cartaginese\r\nripercorre così il suo passato: l'infanzia in una Cartagine ormai\r\nquasi sognata, che non rivedrà mai più; l'agonia di un leone\r\ncrocifisso visto da bambino; la vocazione militare da subito\r\nevidente; l'inflessibile senso del dovere che lo ha spinto su una\r\nstrada segnata fin dall'inizio.\r\nOra il sogno inseguito da Annibale, nel tragitto dalla Spagna a\r\nCrotone, è svanito. Il passaggio delle Alpi, destinato a divenire\r\nleggenda, e l'iniziale succedersi di trionfi militari, hanno\r\ninvece rivelato la spaventosa forza di una realtà politica, quella\r\nromana, immensamente superiore alla sua Cartagine.\r\nQuesta forza sta ora dilagando e minaccia di trasformare\r\nquel mondo ellenistico che il Cartaginese ama e al quale\r\nappartiene. Al termine dei suoi giorni comprende la fallacia\r\ndei presagi che lo avevano guidato: il sogno di Onusa, in cui\r\nuna creatura mostruosa devastava l'Italia, anticipa, il mostro\r\ndell'imperialismo romano che sta per raggiungerlo agli estremi\r\nconfini del mondo; l'oracolo che sembrava prevedere il sereno\r\nriposo del vincitore nell'Africa natìa, gli rivela una tomba\r\nsconsolata in un fazzoletto di terra, da esule e sconfitto.\r\nIn queste pagine, un vinto nobilissimo ripercorre, non senza\r\namara sincerità, le tappe di una vita senza uguali.
EUR 20.90
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Vite che sono la tua. Il bello dei romanzi in 27 storie
A volte, da un romanzo, riporti anche solo una frase. Un'intuizione. Una cosa che ignoravi. A volte, anche solo una visione o un gesto. Altre volte, una storia che somiglia alla tua. Da Tom Sawyer al giovane Holden, da Jane Eyre a Raskòl'nikov e ai personaggi di Roth, la magia dei grandi libri, guide strane, insolite, spiazzanti. Leggendo possiamo vivere il non ancora vissuto e il mai vivibile, dichiararci a qualcuno con un coraggio mai avuto, percepire un dolore che somiglia al nostro o solo sapere che esiste. Perché la letteratura ci racconta. La sorpresa del crescere, le sfide, la scoperta del desiderio, l'amore, le ambizioni, le illusioni - magari perdute; la voglia di andare lontano o di tornare a casa; la paura di invecchiare e tutte le paure, ma anche tutte le speranze.
EUR 15.20
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Le campagne elettorali in Italia. Protagonisti, strumenti, teorie
Le campagne elettorali sono una festa e una battaglia, una celebrazione e una competizione, un momento sacro e un rito pagano, terreno d'azione di folle e singoli leader, condotte da eserciti di volontari e ristretti staff di professionisti. Momento centrale delle moderne democrazie, nel corso degli anni si sono trasformate. Pubblicitari, sondaggisti, esperti di marketing, hanno sostituito militanti, partiti e candidati; tecniche di campaigning e spot, strategie di media management e storytelling, la rete e i social network hanno preso il posto di manifesti, comizi, volantini. Il libro ripercorre le caratteristiche e l'evoluzione delle campagne elettorali in Italia dalla nascita della Repubblica a oggi.
EUR 19.00
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Lo spartito del mondo. Breve storia del dialogo tra culture in musica
Giovanni Bietti ci accompagna, pagina dopo pagina, in un viaggio in quella sorta di lingua cosmopolita che è la musica: una lingua capace di mescolare, intrecciare, fondere le diverse tradizioni a qualsiasi latitudine. Da Orlando di Lasso agli ideali pacifisti e universali che hanno ispirato musicisti settecenteschi come François Couperin, ottocenteschi come Beethoven o novecenteschi come Béla Bartók, fino alle sperimentazioni contemporanee che coinvolgono le culture e le sonorità extraeuropee, la musica si rivela un mezzo di scoperta del mondo. Un modo per imparare a valorizzare le differenze, un'esperienza di sintesi e di arricchimento. Perché la musica può dirci molto su di noi, sugli altri, sul mondo.
EUR 15.20
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Terra. Storia di un'idea
"Siamo andati a esplorare la Luna ma, in realtà, abbiamo scoperto la Terra". Parla l'astronauta Eugene Cernan, in riferimento all'impatto culturale determinato dalle celeberrime missioni spaziali Apollo. Sembra un'affermazione paradossale, ma non lo è affatto, perché è guardando la Terra da un altro punto di vista che è possibile comprendere meglio il pianeta in cui viviamo in relazione al resto dell'universo. Il sistema mondo che comprende la Terra ha una età incredibile: 13,7 miliardi di anni e c'è una profonda differenza, per il nostro modo di concepire il mondo e la vita, nel sapere che il pianeta azzurro ha alle spalle un tempo così lungo e non sia stato creato 6000 anni fa, come riteneva la tradizione biblica nel Seicento (e come alcuni incredibilmente sostengono ancora oggi). Siamo al centro di un progetto cosmico oppure, in uno spazio popolato da miliardi e miliardi di galassie e di stelle, abitiamo un piccolo pianeta, di cui siamo gli ultimi malcapitati occupanti, dopo una serie interminabile di specie e in seguito ad almeno cinque grandi estinzioni di massa? Marco Ciardi racconta, a partire dalla nascita della scienza moderna nel 1600, il modo in cui è cambiata l'idea della Terra nel mondo occidentale, quali riflessioni sono scaturite nella scienza, nella filosofia, nella religione, nella letteratura e nell'arte, mutando il ruolo dell'umanità sul pianeta e il suo rapporto con l'ambiente e le risorse naturali.
EUR 9.02
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25 aprile 1945
Finalista al Premio Viareggio 2018\r\nQuesta è la storia di tre vite che si intrecciano indissolubilmente. Una storia di clandestinità, di estenuanti bracci di ferro e di colpi di mano. Di tre uomini che, combattendo contro i nazifascisti, il 25 aprile 1945 provano a rifare un paese da capo. Raffaele Cadorna, Ferruccio Parri e Luigi Longo sono nati a pochi chilometri e a pochi anni l'uno dall'altro, con retroterra differenti, biografìe politiche e culturali diversissime, eppure con un destino comune. Pochi ricordano i loro nomi di battaglia: il generale Valenti, comandante del Corpo volontari della libertà, e i suoi due vice, Maurizio e Italo, alias comandante Gallo. Un militare, un azionista e un comunista che il 26 agosto del 1944 si incontrano per la prima volta, in clandestinità, e si stringono la mano. Senza sapere cosa succederà nei mesi successivi, senza sapere dove saranno e se ci saranno, alla fine di tutto, otto mesi dopo. E chiedendosi chi di loro sarà ai posti di comando, al momento dell'insurrezione. Sono ore che segnano una delle rotture più profonde della storia italiana, quelle in cui i vertici della lotta di liberazione si incontrano con i gerarchi di Salò in Arcivescovado, a Milano. Tutto intorno alla trattativa divampa l'insurrezione, mentre alla radio si sente una voce calma e determinata che intima ai fascisti: «Arrendersi o perire».
EUR 17.10
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L' autunno della sinistra in Europa
Dall'inizio degli anni Novanta l'Occidente vive una concatenazione di grandi eventi politici, di mutazioni economiche e di cambiamenti strutturali. La formazione di un universo multipolare insieme a una reviviscenza di nazionalismi e di conservatorismi autoritari; la rivoluzione tecnologica del digitale e le conseguenze di una lunga recessione; una massiccia immigrazione verso il Vecchio Continente e l'irruzione del terrorismo islamista. In questo contesto, segnato da svolte epocali, la sinistra europea avrebbe dovuto dar vita a una nuova cultura politica e progettuale, capace di incanalare le innovazioni emerse su ogni versante in funzione dell'interesse collettivo e dell'inclusione sociale. Invece essa, oltre a subire una trafila di sconfitte elettorali, dà l'impressione di aver smarrito la bussola, cosicché i 'perdenti' e i 'marginalizzati' dai drastici mutamenti di scenario vengono attratti dal populismo.
EUR 15.20
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Diritto d'amore
Le parole diritto e amore sono compatibili o appartengono a logiche conflittuali? Nell'esperienza storica, il diritto si è impadronito dell'amore. Lo ha chiuso in un perimetro, l'unico giuridicamente legittimo: il matrimonio. Un contratto di diritto pubblico, sorvegliato dallo Stato, basato sulla stabilità sociale, la procreazione, l'educazione dei figli e portatore di una morale ritenuta prevalente, quella cattolica. Obbedienza e subordinazione per le donne, logica autoritaria e patrimonialistica, un blocco compatto nel quale l'amore riusciva con fatica ad aprire qualche breccia. Oggi troviamo il futuro declinato in modo ben diverso dal passato e sembriamo prendere congedo da un diritto ostile all'amore. La Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea vieta ogni discriminazione e legittima, in condizioni di parità, unioni diverse da quella matrimoniale. La Corte costituzionale italiana ha cominciato a riconoscere alle persone dello stesso sesso il diritto fondamentale di vivere liberamente una condizione di coppia. Ma se rivolgiamo lo sguardo alla società italiana, cogliamo ancora troppe tracce di una politica del disgusto che continua a ritenere inaccettabili i diritti dell'amore. Una politica che si nutre di pregiudizi, sorda ai richiami dell'Europa, ostacola l'abbandono delle discriminazioni e nega alle persone diritti fondamentali, come l'accesso paritario di tutte le coppie al matrimonio.
EUR 4.00
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Contro-rivoluzione. La sfida all'Europa liberale
In un saggio-lettera aperta al suo maestro scomparso Ralf Dahrendorf, il politologo Jan Zielonka sostiene che i populismi di oggi derivano dagli errori compiuti per decenni dai paladini del pensiero liberal. Ma è davvero cosi?\r\n\r\n"Un grido di allarme per l'indebolimento della struttura di pensiero liberale nella sovietà contemporanea, per colpe d'origine, e soprattutto per errori commessi sul campo" - Ezio Mauro, la Repubblica\r\n\r\nIn tutta Europa è in atto una vera e propria contro-rivoluzione che attacca i fondamenti liberali del continente. Alcuni dei 'controrivoluzionari' sono neofascisti, altri sono neocomunisti; alcuni sono contro l'austerità, altri contro i musulmani; alcuni sono secessionisti, altri nazionalisti; alcuni sono moderati, altri estremisti. Ma tutti hanno una cosa in comune: sono contrari all'ordine liberale e ai suoi progetti chiave come l'integrazione europea, il liberalismo costituzionale e l'economia liberista. In tutta l'Europa il sistema liberale pare sgretolarsi. Non solo a Varsavia o Budapest, ma anche a Londra, Roma, Atene e Parigi. I cittadini europei si sentono arrabbiati e in pericolo. La violenza politica è in aumento. Come è possibile che un continente prospero e pacifico stia andando in pezzi? Jan Zielonka, liberale di lungo corso, riflette in modo critico e autocritico sulla caduta del liberalismo e sulla nascita di movimenti populisti in tutto il continente partendo da un dato: i populisti guadagnano voti perché i liberali hanno completamente screditato il loro nobile progetto. La lista delle colpe dei liberali dal 1989 è lunga: le diseguaglianze sono drammaticamente cresciute, l'evasione fiscale si è diffusa, i tagli alla spesa sociale sono ben noti. I liberali non hanno davanti una strada facile: quanto prima capiranno il senso di quel che sta accadendo, tanto maggiori saranno per loro le possibilità di rendere di nuovo credibile il loro progetto.
EUR 7.20
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L' educazione linguistica democratica
«È oggi ancora più forte l'esigenza di una educazione linguistica che arricchisca le nostre capacità comuni di comprensione e intelligenza, di rapporto autentico e attivo con gli altri e col vasto mondo. Una educazione linguistica che dia diffusamente, a tutte e a tutti, quella lingua che, continuiamo a sperarlo e a operare per ciò, ci fa eguali.» La lingua parlata e scritta, il suo valore di emancipazione sociale e la scuola che ne costituisce il principale veicolo, sono stati al centro della ricerca intellettuale e civile di Tullio De Mauro. Questo libro ne raccoglie alcuni dei principali contributi.
EUR 19.00