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Madre Maria dell'Incarnazione Colomina i Agustí. Cofondatrice delle Missionarie Figlie della Sacra Famiglia di Nazareth
Le virtù di Maria dell'Incarnazione sono una sfida chiaramente evangelica per il nostro mondo. Ella visse durante tutta la sua esistenza il primato dell'essere sull'avere o il fare; ella fu formatrice di famiglie. Onorare con gratitudine le nostre radici ci permette di guardare con speranza al futuro e di vivere appassionatamente il presente che Dio mette nelle nostre mani per andare, prese per mano dalla Sacra Famiglia, collaborando all'umanizzazione e all'evangelizzazione del mondo. In famiglia e con la famiglia.
EUR 3.80
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Paulina Jaricot. Zalo?ycielka Dziela Rozkrzewiania Wiary
Due occhi aperti sul mondo... Una mente attente ai cambiamenti dei tempi... Un cuore spalancato all'amore universale per Cristo... Due mani esperte nel tessere progetti e relazioni... Questa è Paolina Jaricot, donna del 900 che ancora oggi è presente a illuminare la nostra storia. La sua visione di Chiesa e di Missione è ancora oggi attuale e per alcuni versi ancora da ampliare! Marie-Paulina resta una laica che con la sua vita, il suo entusiasmo, la sua passione ha saputo dare alla Chiesa una visione di missione aperta a tutto il mondo. Con forti tratti di sofferenza, incomprensione e calunnia, la sua fede cresce forte, stretta attorno alla Parola di Dio, a Gesù unico scopo e nutrimento per la vita spirituale, e al suo accorrere filiale a Maria Madre del Rosario.
EUR 3.80
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Cercatori di Te. Preghiere
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Carlo Acutis. Ediz. a colori
Un adolescente buono, Carlo, attento alle preghiere, senza sciupare i “padrenostri”. Carlo si comunica spesso e in quell'incontro speciale con il Pane di Vita scaturisce tutto il suo modo di essere. Con Gesù, egli diventa lievito per gli altri. Dal Cielo, questo giovane ci insegna che, per essere felici sulla Terra, occorre dare il superfluo ai ricchi e vivere nel timore di Dio.
EUR 4.75
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Santa Maria Francesca delle cinque piaghe. La santa dei quartieri di Napoli
Maria Gallo nasce a Napoli il 25 marzo 1715 in una semplice famiglia di artigiani. Sin da piccola inizia a frequentare la chiesa di Santa Lucia al Monte, tenuta dai Francescani Alcantarini. Ben presto manifesta l'intenzione di consacrarsi al Signore contro i progetti del padre violento. Pur subendo maltrattamenti e privazioni, non cede e alla fine riesce a coronare il suo sogno: l'8 settembre 1731, nella sua casa, veste l'abito del Terz'Ordine Francescano Alcantarino, prendendo il nome di Maria Francesca delle cinque piaghe di Nostro Signore Gesù Cristo. Nella sua vita si susseguono sofferenze fisiche e morali. Maria Francesca è ammessa ai voti religiosi nel Natale 1741. Insieme ad una compagna, Maria Felice della Passione, ella va ad abitare presso la casa di don Giovanni Pessiri, suo direttore spirituale. Maria Francesca beneficia di carismi soprannaturali, come la profezia, e sperimenta vari fenomeni mistici. Spira serenamente il 6 ottobre 1791.
EUR 3.80
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Carlo Acutis. The servant of God. Life beyond the Border
La breve ma intensa biografia di Carlo Acutis: la sua vita è stata come un lampo che ha vinto il buio delle paure e dei non sensi e continua a scaldare i cuori di tanti suoi coetanei. Vite come quella di Carlo risvegliano la nostra coscienza, spesso assopita dal quotidiano, per alzare lo sguardo e vedere l'orizzonte della vita nel punto in cui la linea della fine lascia spazio alla vita che c'è oltre il confine.
EUR 4.75
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La chiesa di Sant'Antonio Abate a Quarona. «Dal Monte al Piano». Ediz. a colori
La chiesa, intesa come edificio, è il luogo dove si incontra un'altra chiesa fatta di "pietre vive", come ci rammenta san Pietro. Siamo noi battezzati a formare questa chiesa che ha bisogno di spazi, di luoghi appropriati e di oggetti sacri per celebrare il grande mistero di Dio che ha deciso di abitare con noi.
EUR 14.25
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Buon appetito! Mangiando in compagnia dei santi del calendario e delle feste cristiane. 100 ricette facili per festeggiare a tavola
Il presente ricettario ha alcune caratteristiche: non è fatto da uno chef professionale, ma da un sacerdote che vive la passione per la cucina e la buona tavola; sana, semplice, facile. Sono ricette con ingredienti reperibili semplicemente, agili nell'esecuzione e gustose nel condividerle con qualcuno. È stata fatta poi una scelta particolare: le ricette sono abbinate alle feste dell'anno liturgico; evidentemente non c'è un riferimento esplicito o diretto tra la festività e la ricetta! Sono state abbinate con un criterio legato all'andamento stagionale delle feste, magari in riferimento a qualche tradizione locale o a un alimento in uso al tempo del santo corrispondente. Sono state inserite tutte le feste del Signore, le feste mariane e le ricorrenze dei santi del calendario liturgico più popolari.
EUR 9.50
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Giordania. «La porta del cielo»
Le pagine di questa guida offrono notizie storiche e culturali in genere che possono essere preziose sia per coloro che siano in viaggio in Medio Oriente, sia per tante lettrici e tanti lettori che desiderino iniziare un percorso di approfondimento non necessariamente in vista di recarsi in questa zona del mondo. Questa guida aiuta a conoscere le località della Giordania che hanno attinenza con la Bibbia ed in particolare con il Nuovo Testamento.
EUR 9.50
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San Gaudenzio primo vescovo di Novara
Dal punto di vista strettamente critico di Gaudenzio si sa pochissimo: con molta probabilità egli fu Vescovo di Novara dal 398 fino alla sua morte nel 418. Secondo la più antica tradizione, Gaudenzio era originario di Ivrea, di nobile stirpe. Fortemente attratto, sin dall'infanzia, dalla vita religiosa, divenne sacerdote.
EUR 3.80
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San Vincenzo Ferreri. Uomo della Parola, predicatore della verità, apostolo della pace
Valenza (Spagna). Vincenzo Ferreri nasce il 23 gennaio 1350. A circa diciassette anni, nella sua città, entra nell'Ordine dei Frati Predicatori (Domenicani). Tappe della sua formazione spirituale e culturale saranno anche Barcellona, Lerida e Tolosa. È presto conteso in diverse città come professore e come consigliere e confessore. Avignone (Francia). È chiamato da Benedetto XIII ad Avignone come Penitenziere Apostolico e Maestro-Teologo. Guarito miracolosamente da una grave malattia, Vincenzo lascia il Palazzo dei Papi e si ritira nel convento domenicano di Avignone. Italia. Il '22 novembre 1399, lascia Avignone per dedicarsi ad una missione itinerante di evangelizzazione in Europa: Spagna, Francia, Svizzera e Italia del Nord avranno il privilegio di ascoltare la Parola di Dio da lui annunciata con forza e dolcezza. Più volte attraverserà il Piemonte, la Savoia, la Liguria, la Lombardia, fino a Bologna, impegnandosi sempre nell'appassionata predicazione del Vangelo e nel portare pace tra le fazioni. Migliaia di persone cominciano a seguirlo ovunque. La sua predicazione è accompagnata da innumerevoli miracoli, in particolare di guarigione, e da una speciale capacità di consolare gli afflitti e i sofferenti. Vannes (Francia). Trovatosi, nel 1419, a predicare la Quaresima a Vannes, Vincenzo si ammala e il 5 aprile muore. Qui sono ancora custodite e venerate le sue spoglie mortali.
EUR 4.75
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Santa Zita vergine
Zita nasce all'inizio del Duecento a Monsagrati in una famiglia povera. Passa l'infanzia e la fanciullezza tra casa, chiesa e lavoro. Le ristrettezze economiche ne condizionano il sano sviluppo fisico; la formazione religiosa cristiana eccellente unita a un'indole amabile e a una straordinaria generosità la fanno ben volere da tutti. A dodici anni entra al servizio della facoltosa famiglia Fatinelli di Lucca. In poco tempo attira la stima e la benevolenza dei padroni di casa: Zita si dimostra operosa, responsabile e onesta nelle faccende domestiche, buona e rispettosa con tutti, pia nella preghiera, generosa con i poveri. Decide nel suo cuore di consacrare tutta se stessa al Signore. Dopo dodici anni di servizio viene messa a capo di tutto il personale della casa. Il 27 aprile 1278, ultrasessantenne, Zita muore "in odore di santità". Sarà canonizzata da papa Innocenzo XII il 5 settembre 1696.
EUR 3.80
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Santa Marta a Varallo. La chiesa scomparsa. Ediz. illustrata
La chiesa di Santa Marta, a Varallo, fu demolita nel 1931 per consentire un nuovo assetto urbanistico della piazza centrale della città. Molti si potrebbero domandare perché una ricerca ed una pubblicazione su una chiesa che non esiste più, con le numerose altre che ci sono sparse sul nostro territorio. La risposta è molto semplice: per cercare di adempiere a quello che potremmo definire il "debito della memoria". Un contributo per non dimenticare tante pagine importanti della storia, non solo religiosa, ma anche civile e culturale, della nostra Varallo.
EUR 14.25
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I martiri dell'Uganda
Nel dicembre 1878 giungono in Buganda (regione meridionale dell'Uganda) i primi missionari d'Africa del cardinale Charles Lavigerie, i cosiddetti "padri bianchi". Il re Mutesa, pur accogliendoli, rimarrà sempre un personaggio estremamente ambiguo barcamenandosi tra paganesimo, islamismo e cristianesimo a seconda delle convenienze del momento. Il 7 novembre 1882 i missionari, in pericolo, devono abbandonare la Missione, rifugiandosi in una più accogliente zona limitrofa e lasciando in Buganda un pugno di cristiani e 250 catecumeni. Nonostante ciò il cristianesimo si propaga in quelle terre grazie proprio all'infaticabile ed eroico impegno di evangelizzazione dei pochi giovani cristiani rimasti. Alla morte del re Mutesa, il 10 ottobre 1884, gli succede uno dei figli, Mwanga, che inizialmente simpatizza per i cristiani; tra i paggi della sua corte, infatti, sono numerosissimi i convertiti. Il re fa ritornare nella sua terra i missionari europei. Ben presto però trasforma la sua iniziale benevolenza in odio feroce: il 15 novembre 1885 fa uccidere il suo maggiordomo Giuseppe Mukasa; tra la fine di maggio e i primi di giugno del 1886 fa trucidare decine tra servitori, paggi e funzionari, per la loro fede cristiana; il gruppo più numeroso, formato da cattolici e anglicani, è martirizzato il 3 giugno 1886 a Namugongo; il 27 gennaio 1887 fa decapitare Gian-Maria Muzeyi. Papa Benedetto XV, il 6 giugno 1920, beatifica ventidue gloriosi martiri, che vengono canonizzati l'8 ottobre 1964 dal pontefice Paolo VI.
EUR 3.80
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Beato Giovanni da Montecorvino. L'evangelizzatore della Cina
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Beato Alberto Marvelli. Una vita fatta dono
Ferrara. Alberto Marvelli nasce il 21 marzo 1918. La sua famiglia è profondamente cristiana e soprattutto dedita a tante opere di carità. Per motivi di lavoro del padre, i Marvelli si spostano più volte in varie città. Rimini. Nel 1930 si stabiliscono a Rimini; qui Alberto comincia a frequentare l'oratorio salesiano e inizia il suo impegno nell'Azione Cattolica a livello diocesano. Terminati gli studi superiori si iscrive ad ingegneria meccanica all'università di Bologna, dove si laurea il 30 giugno 1941. È chiamato alle armi e parte per Trieste. A dicembre gli viene dato il congedo illimitato e torna a Rimini. Va a lavorare alla Fiat di Torino. Pochi mesi dopo ritorna a Rimini dove apre uno studio di geometra e inizia a insegnare. Riprende i suoi impegni nell'ambito della parrocchia e dell'Azione Cattolica. Nel marzo del 1943 è richiamato nell'esercito, a Treviso. Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, Alberto ritorna a Rimini, dove con eroica generosità si dedica a soccorrere in tutti i modi possibili la popolazione provata dalla guerra e a salvare tante vite dalla deportazione nazista. Viene anche arrestato dai tedeschi, ma riesce rocambolescamente a fuggire. Terminato il conflitto, Alberto è eletto assessore per la ricostruzione, divenendo il tenace e instancabile organizzatore per la ricostruzione della città e l'assistenza agli sfollati. Muore prematuramente, all'età di ventotto anni, per un tragico incidente stradale, il 5 ottobre 1946. Giovanni Paolo II lo proclama beato il 5 settembre 2004.
EUR 3.80
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Sant'Antonio Maria Claret. Vescovo missionario
1. Sallent (Spagna). Antonio Maria Claret nasce il 23 dicembre 1807. A diciott'anni si trasferisce a Barcellona, dove nel 1828, dopo una profonda crisi esistenziale, decide di abbandonare tutto e consacrarsi al Signore. 2. Vic (Spagna). Nel 1829 entra in seminario a Vic. Il 13 giugno 1835, Antonio Claret è ordinato sacerdote. Svolge l'incarico di vice-parroco e poi di parroco nella sua parrocchia nativa di Sallent. Nel 1839 rinuncia alla parrocchia per dedicarsi all'attività missionaria. Dopo una breve esperienza tra i Gesuiti e nella parrocchia di Viladrau, nel gennaio 1841 si mette a disposizione del suo Vescovo per le missioni popolari. Il 9 luglio 1841, la Santa Sede dà a don Antonio Claret il titolo di "missionario apostolico". A Vic, il 16 luglio 1849 fonda una nuova Congregazione, i "Missionari Figli del Cuore Immacolato di Maria". 3. Santiago (Cuba). Viene nominato Arcivescovo di Santiago di Cuba e alla fine del 1850 parte alla volta dell'isola, dove dedicherà tutte le sue energie e tutta la sua carità per il gregge affidatogli. Qui fonda le "Religiose di Maria Immacolata". 4. Madrid (Spagna). Nel 1857 è richiamato in patria, come confessore personale della regina. Mons. Claret non rimane chiuso a corte ma intraprende anche una costante opera di predicazione a religiosi e religiose e alla popolazione. 5. Parigi (Francia). Nel 1868 deve seguire la famiglia reale in esilio a Parigi. 6. Roma. Dal 1869 al 1870 partecipa al Concilio Vaticano I a Roma. 7. Narbona (Francia). Mons. Claret si spegne serenamente il 24 ottobre 1870, nell'abbazia di Fontfroide presso Narbona.
EUR 3.80
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Santuario SS. Annunciata. Piancogno
Il Santuario della SS. Annunciata con annesso convento, in Valcamonica, provincia e diocesi di Brescia, fa parte del comune di Piancogno. Immerso in una natura rigogliosa, quasi a perpendicolo su tutta la valle, all'altezza di 752 metri s.l.m., custodisce un importante patrimonio culturale, religioso e artistico. Fu fondato nel XV secolo dal Beato Menezes da Silva e da allora è sempre stato un importante luogo di culto mariano e di diffusione del francescanesimo. Il complesso ha subito ampliamenti nel corso dei secoli. La chiesa, ad una navata, è ricca di pregevoli opere d'arte: affreschi di Giovanni Pietro da Cemmo, la pala dell'Immacolata attribuita a Palma il Vecchio, l'Annunciata probabilmente di Palma il Giovane, la pala dell'altare del Beato Innocenzo da Berzo del pittore Trento Longaretti, ecc. Sotto la chiesa si possono visitare la cripta, uno stupendo presepio in stile rinascimentale e delle particolari "Catacombe". Al primo piano si trova la cella dove visse il Beato Innocenzo da Berzo ed un piccolo museo a lui dedicato.
EUR 6.65
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Sant'Antonio Maria Pucci. Il pastore buono, il servo dell'Addolorata, il padre dei poveri
Poggiole di Vernio (P0). Eustachio Pucci nasce il 16 aprile 1819. La sua infanzia e adolescenza trascorrono fra studio e preghiera, presso la parrocchia di San Michele, e lavoro, aiutando i genitori. Firenze. In Eustachio si manifesta e cresce la vocazione alla vita religiosa con una connotazione mariana; su indicazione del suo parroco entra nell'Ordine dei Servi di Maria; il 10 luglio 1837 è accolto nel convento della Santissima Annunziata di Firenze come postulante. Il 23 dicembre 1837 inizia l'anno di noviziato ricevendo l'abito religioso e prendendo il nome di Antonio Maria. 3 - Monte Senario (FI). Terminato il noviziato è inviato nel convento di Monte Senario per compiervi gli studi filosofici e teologici. Il 21 aprile 1843 fa la professione solenne e il 24 settembre dello stesso anno è ordinato presbitero. 4 Viareggio (LU). Il 20 agosto 1844 è trasferito nel convento di Viareggio, come vice parroco; è poi eletto parroco di Sant'Andrea a Viareggio nel maggio del 1847: manterrà la cura d'anime della parrocchia ininterrottamente per 45 anni, fino alla morte, distinguendosi per la straordinaria carità, soprattutto verso i più deboli e gli ammalati. Fra Antonio è priore della comunità dei Servi di Maria del convento di Sant'Andrea dal 1859 al 1883. Il 5 giugno 1883 è eletto priore provinciale. Oltre a fondare la Compagnia di San Luigi Gonzaga, la Congregazione della Dottrina Cristiana e la Pia Unione dei Figli di San Giuseppe, il Pucci accompagna anche il nascere delle Suore Serve di Maria di Viareggio. Antonio Maria Pucci muore il 12 gennaio 1892. È beatificato da Pio XII il 22 giugno 1952 e canonizzato da Giovanni XXIII il 9 dicembre 1962.
EUR 3.80
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Carlo Tancredi e Giulia Marchesi di Barolo. Un unico cuore che batte per la carità
Torino. Carlo Tancredi Falletti, Marchese di Barolo, nasce il 26 ottobre 1782 in una delle famiglie più antiche e ricche del Piemonte. Maulévrier (Francia). Juliette Colbert nasce il 26 giugno 1786 nel castello di Maulévrier, in una illustre famiglia della Vandea. Parigi (Francia). Tancredi è chiamato a Parigi alla corte dell'imperatore: qui conosce Juliette. I due giovani si sposano nella capitale francese il 18 agosto 1806. Dopo la Restaurazione prendono stabile dimora a Torino. I due coniugi, in piena concordanza di ideali evangelici, iniziano a Torino un'intensa e variegata attività nel campo sociale, spesso all'avanguardia per il toro tempo. Giulia si occupa di riformare il carcere cittadino e di creare strutture per rispondere alle urgenti necessità dei più poveri ed emarginati, in particolare per le donne in difficoltà; fonda anche una Congregazione religiosa, le "Sorelle Penitenti di Santa Maria Maddalena" (1833). Tancredi è a servizio della pubblica amministrazione per ventidue anni; gli sta particolarmente a cuore l'istruzione e la formazione dei bambini e dei giovani di famiglie povere. Apre il primo asilo infantile in Italia e per i fanciulli e giovani le scuole popolari e professionali; inoltre fonda un nuovo Istituto di religiose dedite all'insegnamento: le "Suore di Sant'Anna". Chiari (BS). Di ritorno da un viaggio, il 4 settembre 1838, a Chiari, muore Tancredi. Giulia abbandona totalmente la vita mondana, intensificando la sua attività benefica e concentrandosi sul perfezionamento della propria vita cristiana. Il 3 aprile 1846 ottiene dal Papa il Breve di approvazione delle due famiglie religiose. Giulia spira il 19 gennaio 1864.
EUR 3.80