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Storia della musica. Dalla creazione di Adamo fino al Diluvio
Una vasta erudizione e sconfinate letture si fanno notare in questo libro, frutto della più meticolosa applicazione. Sebbene Martini avvisi nella prefazione che mancano testimonianze sufficienti per la musica delle prime età del mondo, nondimeno si impegna a trattarle, in ben dieci capitoli del I volume della sua storia ("Della musica dopo la Creazione di Adamo e fino al Diluvio, Dopo il diluvio fino a Mosè, Dopo la nascita di questo legislatore degli Ebrei, fino alla sua morte..."). Tre dissertazioni vennero in seguito a riempire la restante parte del volume ("Quale il canto naturale agli uomini, Di quale canto gli antichi fecero uso e Quali furono i canti e gli strumenti di cui gli ebrei si servivano nel tempio"). Una moltitudine di cose curiose, citazioni piene d'interesse e utili accostamenti sono mescolati a divagazioni interminabili. Il II e il III volume sono riempiti da ricerche sulla musica dei Greci o da elementi che vi si ricollegano. Il IV volume doveva contenere le ricerche sulla musica del Medioevo fino all'XI secolo.
EUR 8.08
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Roman (1819). Un romanzo per Métilde. Testo francese a fronte
Nell'esistenza di Stendhal, Milano rimane sinonimo di "ascesi alla felicità", tra cadute e piccole vittorie, spazi goffamente percorsi alla ricerca di un assoluto: Métilde "noble et sublime", che rimarrà la "grande affaire" della sua vita. Métilde Viscontini Dembowski, quest'italiana dai grandi ideali, "giardiniera del Risorgimento", legata a Foscolo e a Confalonieri, determinerà gli anni milanesi di Henri Beyle e in gran parte la decisione estrema di lasciare la città lombarda. Esasperato dal dolore, Stendhal riversa nella scrittura la crudezza sulle sue impossibilità e produce un breve frammento che intitola semplicemente "Roman", redatto di getto il 4 novembre 1819, giorno di san Carlo Borromeo. Métilde e la sua ostinata distanza provocano l'evento: "Roman" è da vedersi quale primo tentativo scritturale da parte di Stendhal che solo molto più tardi, nel 1827, si riproporrà come romanziere, con Armance. Dodici paginette che Stendhal dedica a Métilde e alla società lombarda. L'autografo, depositato presso la Bibliothèque municipale de Grenoble, viene qui presentato per la prima volta e riprodotto in fac simile, annotato e con la traduzione italiana a cura di Annalisa Bottacin.
EUR 9.02
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Amor de terra lonhdana (Amur de paes luntan). Testo provenzale a fronte
C'è un'amicizia di vecchia data fra provenzali e dialettali. Marelli scrive nella lingua di Verano Brianza, una delle mille facce del milanes arius, il milanese del contado. La qualità orale della parola dialettale assume in Marelli la forma del poema drammatico o del testo teatrale vero e proprio. Le traduzioni da Jaufre Rudel costituiscono, però, un momento di pausa sul versante teatrale a favore di quello lirico strettamente inteso. Siamo di fronte a traduzioni d'autore, a testi che aspirano a una propria autonomia benché all'interno di un sostanziale rispetto dell'originale. Queste versioni brianzole ci costringono a vedere un aspetto dei provenzali che la tradizione dominante ha occultato, ovvero la loro concretezza materica e il loro realismo. Introduzione di Edoardo Zuccato. Testo italiano in appendice.
EUR 4.88
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Il trucco delle donne. Testo latino a fronte
Nel terzo libro dell'"Ars amandi", dedicato all'arte femminile della seduzione, Ovidio rimanda le sue lettrici alla consultazione di un'altra opera da lui composta: il libellum dei Medicamina faciei femineae, di cui oggi rimane un solo frammento di cento versi. In questo poemetto, Ovidio consacra i suoi distici all'esaltazione della bellezza femminile e alla cura di essa, ai raffinati espedienti e ai trucchi che permettono di tener desto l'amore. Il termine medicamina si riferisce appunto ai prodotti di bellezza, ai trucchi e ai preparati cosmetici che donne e fanciulle devono imparare a confezionare. Ma al di là delle ricette artigianali e dei consigli di bellezza, Ovidio si fa qui portavoce di una civiltà raffinata e colta, dedita alla cura dell'eleganza e alla ricercatezza delle forme, e questo manuale di arte cosmetica diventa specchio della ricca società augustea.
EUR 6.18
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Il diario di Emily Caroline Creaghe. Esploratrice
"Oltrepassato un fiume in secca, abbiamo proseguito fino alle due e, quando ormai disperavamo di trovare acqua, abbiamo scorto di fronte a noi, a una distanza di tre miglia, un fuoco acceso da neri (o meglio il fumo di un fuoco): siamo andati in quella direzione, ben sapendo che laddove c'erano negri, c'era anche acqua. Abbiamo raggiunto il falò e proprio mentre davamo un'occhiata nei dintorni, Favenc si è lanciato al galoppo e Crawford dietro di lui: avevano avvistato i negri."
EUR 13.78
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Doso la polvere
I sogni, annuncia l'autrice nell'impavida poesia d'apertura, lei li ha uccisi tutti 'con una lancia sola'. Non così la memoria: a questa concede dei ritorni, perché la memoria, a differenza di sogni, si lascia tenere a freno, si lascia dosare. Anna abita a Venezia, la città cinta da un filo rosso, la città 'monile' che si può rendere solo con l'ossimoro di 'realtà immaginata' e si va a piedi. Andare, andare a piedi: è un leitmotiv della raccolta. Passi, tanti passi: lei potrebbe raccontare la propria storia tenendosi a questa semplice unità di misura. Una storia non solo veneziana, perché troviamo Anna anche a Parigi, anche a Siviglia. È il nostro nomadismo d'oggi. Ricordiamo che lei è da anni un'appassionata fotografa. Fotografia rigorosamente in bianco e nero, e non è un caso: anche nelle sue poesie non sparge colori. La speranza come rumore risibile, aleatorio: è solo un esempio del felice rinominare le cose comuni a metà strada fra percezione e invenzione, di cui consiste la lingua poetica dell'autrice. Rime e assonanze sono ritorni ovvero implicite ripetizioni, e anche di queste Anna fa un uso parco. Più proprie le sono le anafore che riprendono interi sintagmi e, in tanto disincanto, sembrano cercare (vedi Vi guardo) un cantabile, quasi una nenia che plachi le implacabili dissonanze del desiderio: in vita volevo dormire, e se da morta vorrò invece essere viva?" (Dalla prefazione di Anna Maria Carpi)
EUR 9.50
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Ancestrale
"Collocare ora, a distanza di oltre mezzo secolo, la poesia di Goliarda Sapienza nel panorama poetico italiano del Novecento non è impossibile, ed è ciò che cercheremo di fare. Ma non senza aver prima avvisato il lettore del fatto che Goliarda Sapienza ha sempre vissuto non inquadrata in un panorama letterario. [...] Sapienza non ha mai cercato un panorama letterario di cui far parte: Sapienza scriveva e basta. Le conferme o le delusioni, più le seconde delle prime purtroppo, hanno segnato fortemente il suo percorso di scrittrice, ma non per questo è scesa mai a patti con un pubblico o con un critico. La sua autonomia letteraria è ammirevole, molto più ammirevole se si pensa a quanto le sia costata. Ma se sul fronte della sua produzione in prosa oramai, e per fortuna, la sua storia e le sue opere sono note a molto pubblico anche al di fuori dell'Italia, sulla produzione poetica ancora c'è tutto da dire. E il dire pensiamo sia molto, per una molteplicità di fattori che chi ama la sua opera conosce bene." Prefazione di Angelo Pellegrino. Postfazione di Anna Toscano.
EUR 11.88
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Il ciclismo nel delitto
Nel saggio che qui presentiamo, uscito sulla "Nuova Antologia" nel 1900, l'autore dell' "Uomo delinquente" argomenta con dovizia di particolari la pericolosità sociale della bicicletta. Essa infatti aumenta le cifre e le cause della criminalità; agevola le fughe e gli alibi di coloro che violano la legge; è motivo frequentissimo di furto e di appropriazioni indebite; può infine condurre anche all'omicidio. Pure legandola alle attività criminali, però, Lombroso non può mancare di sottolineare nell'ultima parte di questo breve scritto anche le qualità indiscutibili della bicicletta. Concludendo, egli infatti, scrive: "E se una satira arguta ha voluto mostrarci il "cicloanthropos" dell'avvenire come curvo, colle braccia atrofiche, e la schiena gibbosa, io amo invece poter dire che il "cicloanthropos" del secolo Ventesimo soffrirà meno di nervi, sarà più robusto di muscoli dell'uomo del secolo ora trascorso. E così certamente per uno o due mali che il biciclo ci provoca, saranno dieci i beni che ci recherà in dono". In appendice bibliografia degli scritti di Cesare Lombroso.
EUR 12.82
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Sull'origine delle favole-Sulla felicità-Trattato sulla libertà dell'anima. Testo francese a fronte
"Nel primo trattato, "Sull'origine delle favole", Fontenelle spiega come i miti antichi abbiano potuto nascere e poi essere trasmessi di generazione in generazione, attraverso processi facilmente dimostrabili. Nel secondo trattato, "Sulla felicità", lo scrittore dà il suo personale contributo a un tema ampiamente affrontato dai filosofi, ma in realtà poco conosciuto dagli uomini: la ricerca della felicità. Il terzo scritto, "Trattato sulla libertà" dell'anima, è senz'ombra di dubbio la più limpida illustrazione del necessitarismo della filosofia francese della prima metà del XVIII secolo. Poco dopo aver visto la luce viene vietato e stracciato per ordine del Parlamento. Ricompare per la prima volta nel 1743 in forma anonima, all'interno di una raccolta dal titolo "Nouvelles libertés de penser", e viene da subito attribuito a Fontenelle. Ed è proprio a questa pubblicazione e alle numerose critiche e censure che le furono mosse che egli deve la sua notorietà presso i suoi contemporanei. In questo scritto l'autore si rifa a un tema ampiamente discusso nel XVII secolo da Leibniz, Bayle, Malebranche e Arnauld, quello di mostrare come la libertà dell'uomo e la prescienza di Dio sulle azioni umane possano convivere in un unico sistema." (Dalla prefazione di Elena Pozzi)
EUR 9.98
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L' opposta riva (dieci anni dopo)
"'L'opposta riva' è una raccolta di poesie composta come una Spoon River dei vivi: ogni poesia è una voce, ogni voce una storia. Tutte le storie raccontano non solo una vicenda, quella della migrazione, ma un periodo storico, il loro ed il nostro. Il progetto nasce dall'esperienza dell'autore che, per tre anni (dal 2001 al 2003) ha vissuto quotidianamente con gli immigrati clandestini, gli illegali, i sans-papiers, testimone di esistenze tessute nella povertà, nella mancanza di sicurezza, anche medica, nel vivere di nascosto e lontano dagli occhi della legalità, che è però sempre stata dignitosa, onesta soprattutto. Certi crimini raccontati dalle cronache non sono il ritratto assoluto e definitivo di tutti i migranti presenti sul territorio: c'è anche un altro lato della medaglia, quello positivo, vasto, ben più vasto di quanto si possa immaginare. E invisibile. Non si parla dell'invisibilità. Per questo Alberghetti ha voluto farlo. A distanza di dieci anni dal primo giorno in cui l'autore ha iniziato a vivere da clandestino - in considerazione di una situazione immutata nel tempo - l'autore ha sentito l'esigenza di riscrivere l'intero libro (edito originariamente nel 2006), qui arricchito nell'indice dal nome di coloro che hanno raccontato la propria storia. Per non dimenticarli, per non negarli una seconda volta." (estratto editoriale dalla nota di F. Alborghetti)
EUR 13.30
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Femmine che mai vorreste come amiche
"Manuela Minelli, in questi brevi e fulminanti racconti, narra le storie di 'Femmine che non vorremmo mai come amiche'. Un titolo che fa riflettere. Davvero non le vorremmo come amiche? In fondo queste donne non sono cattive: sanno amare, sanno anche offrire un'amicizia sincera. Tannina avrebbe condotto una vita normale, con il marito, i figli, la madre, i fratelli, cani, gatti e il suo adorato vino. Il nettare prezioso ha segnato la sua esistenza dalla nascita e ha fatto la sua fortuna al prezzo di un durissimo lavoro e un'immensa passione. Certo, il finale sorprendente la trasforma in una donna malvagia, ma chi non concederebbe molte attenuanti alla sua colpa?" (dalla Prefazione di Cinzia Tani)
EUR 11.88
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La casa del fondamento del cielo e della terra
La nascita della prima codificazione organica di norme giuridiche nella storia del diritto (il Codice di Hammurabi), gli eserciti vittoriosi di Nabucodonosor II, la cattività dei popoli vinti, la schiavitù degli ebrei e la vendetta della Bibbia, la sovrana saggezza di Ciro il Grande, i trionfi di Alessandro Magno, la discesa dal cielo del dio supremo, nella notte di Capodanno, nel mese di Nisan, la vita fremente di umanità, di commerci, di ricchezza, di contraddizioni, di riti lussuriosi e crudeli, ma anche brulicante di uomini di cultura, di letterati, di scienziati, di magi, nella più grande megalopoli multietnica della Storia, prima della Roma imperiale, che si vantava di possedere ben due delle sette meraviglie del mondo: tutto questo accadde ai piedi della Casa del fondamento del cielo e della terra (E-temen-an-ki), più nota in Occidente come la mitica Torre di Babele. Il testo è completato da una ricca iconografia.
EUR 19.00
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Il Piccolo Principe
"Il Piccolo Principe" fu pubblicato simultaneamente nell'originale e in inglese nel 1943, con le illustrazioni ad acquerello realizzate dall'autore stesso. Varie sono le notizie che circolano sull'origine di questa delicata fiaba metaforica: un periodo in ospedale per curare le conseguenze dei numerosi incidenti aerei subiti, la malinconia dell'esilio, il desiderio di scrivere una favola paragonabile alla Sirenetta di Andersen, sulla quale lo scrittore aveva fantasticato insieme alla sua amica Annabelle, i consigli del suo editore e degli amici. A questi ultimi e ai loro figli pare che Antoine de Saint-Exupéry chiedesse di mettersi in posa per i suoi disegni, e che li consultasse spesso per telefono mentre lavorava di notte, fumando e bevendo caffè. Il protagonista del racconto è un pilota costretto a un atterraggio di fortuna in pieno deserto del Sahara. Mentre cerca di riparare l'aereo, arriva un bambino che gli chiede di disegnare una pecora: il "piccolo principe" viene dall'asteroide B 612, dove si trovano tre vulcani e una rosa, che lui ama molto anche se talvolta lo fa soffrire per il suo carattere difficile. Prima di arrivare sulla Terra, il misterioso ometto ha visitato altri pianeti e incontrato strani personaggi. Età di lettura: da 8 anni.
EUR 9.50
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La sera della prima. Mozart, Da Ponte, Casanova e la nascita di Don Giovanni
Il 29 ottobre del 1787 veniva rappresentato a Praga il dramma giocoso in due atti intitolato "Il dissoluto punito", musica di Wolfgang Amadeus Mozart su libretto di Lorenzo Da Ponte, basato su un mito popolare rappresentato in teatro e in musica e divenuto per antonomasia il ritratto del libertino impunito. Ma tutti i Don Juan che precedettero quello mozartiano - da Tirso de Molina a Molière (per non dire di quelli che lo seguirono, da Balzac a Baudelaire a Brecht) - convergono e derivano dalla figura che giganteggia nelle parole e nella musica di quel "Dissoluto punito" di Praga. Al quale mise mano anche un suo doppio e alter ego come Giacomo Casanova, presente anch'egli quella sera magica in cui Don Giovanni trovava la sua definitiva e insuperata collocazione nell'orizzonte dei miti moderni. Questo saggio racconta la cronaca di quei giorni in cui Mozart, Da Ponte e Casanova si radunano e si attraggono intorno alla figura di Don Juan, a cui finalmente, come in un'alchimia prodigiosa, Praga fa da fonte battesimale e l'ultimo dei grandi miti moderni celebra la sua apoteosi e la sua nascita.
EUR 14.25
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Prima di Eva. Sui sentieri dei luoghi di culto della Grande Dea
Miti, riti del divino ancestrale e simboli dell'eros vengono rievocati da Luisella Veroli per dialogare con l'immaginario. Per rivivere la storia delle nostre origini, l'autrice intraprende un viaggio alla ricerca di luoghi di culto preistorici che la porterà a ritrovare, in Dordogna, il più antico santuario dimenticato della Dea Luna e, nel greto abbandonato di un fiume, una neolitica "'pietra della vita", come preannunciato da un sogno. Ci si addentra così in un percorso iniziatico al femminile. Mentre gli itinerari spirituali al maschile vanno da un perdersi iniziale nella materia, nell'oscuro, nelle tenebre (Apuleio nell'Animalità, Dante nell'Inferno, Goethe nella Magia) a un tendere verso la luce, verso l'ascesi, qui il percorso è inverso: dalla solarità di Afrodite alla discesa nell'ombra, nell'utero della Madre Terra, sino a sfiorare la materia incandescente da cui proveniamo. L'opera è corredata da un itinerario iconografico che aiuta ad avvicinarsi alle opere d'arte delle origini e agli archetipi del femminile, alla maniera degli antichi iniziati che si lasciavano fecondare dall'ambivalenza dei simboli custodendone il segreto. La prefazione di Alda Merini, gli "autografi alla luna" di Vivian Lamarque, la veste grafica di Paola Varani, e il dialogo sull'enigma della bellezza di Lella Ravasi Bellocchio rendono questo libro simile a un magico vaso di terracotta.
EUR 17.10
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Giuseppe Compagnoni e gli ultimi anni della Repubblica di Venezia
Divulgato dalla storiografia nazionale del primo Novecento quale inventore del tricolore d'Italia, e poi collocato da Cantimori nella più adeguata prospettiva del giacobinismo italiano, Giuseppe Compagnoni (Lugo, 1754 - Milano, 1833) è qui considerato per la modernità di vedute e per l'efficace azione intellettuale, in particolare nel campo del giornalismo e degli studi giuridici. Sono attività che egli intraprende e matura a Venezia, durante l'ultimo decennio di autonomia repubblicana (1787-1796), ad ulteriore testimonianza di una vitalità culturale estrema non sempre sufficientemente ricordata. Di particolare rilievo, durante gli anni del prolungato soggiorno veneziano, la Direzione dei periodici «Notizie del Mondo» e «Mercurio d'Italia», nonché la stesura dell'Epicarmo, esempio di letteratura utopica alla cui base sono chiaramente rinvenibili i princìpi giuridici che faranno dell'autore il primo costituzionalista d'Europa.
EUR 9.50
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La vela e la tempesta
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E chi se ne frega di Meryl Streep!
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Un maestro del Novecento arabo: Farah Antun
Questo saggio ci mostra l'intensa vita culturale degli arabi della regione siro-libanese in Egitto tra la fine del secolo XIX e l'inizio del XX, attraverso l'analisi della rivista al-Gami'ah di Farah Antun, uno dei massimi intellettuali arabi dell'epoca. Dalle pagine della sua rivista Antun parlò agli arabi di ogni confessione per assimilare il pensiero occidentale progressista e laico. In questo periodo, che vide in primo piano il dibattito tra tradizionalisti e modernisti, i cristiani e i musulmani lavorarono insieme: gli uni, per far rivivere in chiave moderna l'Islam dei padri; gli altri inseguendo lo spirito laico con il quale erano entrati in contatto attraverso lo studio della cultura occidentale.
EUR 10.00
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La santità medievale