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Povera scuola! Promesse e realtà di una resistibile riforma
Dove va la scuola italiana? La recente riforma pretende di averne individuato i mali endemici e profondi, e promette con toni trionfalistici un rapido e radicale rinnovamento. Autonomia, riordino dei cicli, moduli, competenze sono presentate come parole magiche in grado di mettere la scuola al passo con i tempi e trasformarla in un mondo operoso e funzionante. Quello che viene proposto agli insegnanti è uno schema implicito, presentato come incontrovertibile: la riforma si muove nella direzione del cambiamento, e dunque opporvisi significa restare ancorati al passato, non essere consapevoli dei mutamenti culturali e sociali in atto.Questo libro è di tutt'altro avviso, e mette la riforma sotto accusa su un triplice piano: organizzativo, dei contenuti e delle metodologie. In primo luogo, secondo gli autori, è la riforma a porsi in assoluta continuità con il vecchio; è l'ultimo passo di un'impostazione più che ventennale che ha sistematicamente ignorato i drammatici problemi che il cambiamento del mondo contemporaneo ha posto alla scuola. Di fronte alle trasformazioni di grande portata che hanno investito a un tempo la composizione sociale e i modelli stessi della conoscenza, l'istituzione non ha voluto o saputo farvi fronte, ed è caduta in un drammatico stato di degrado culturale e organizzativo. Di conseguenza, non si sfugge alla sensazione che i mutamenti proposti dal nuovo ordinamento siano di pura facciata, e che tendano a dare una parvenza di novità e scientificità a un mondo in frantumi. Sulla base di questi convincimenti, maturati dalla trincea di un'esperienza vissuta con grande passione civile, gli autori scagliano la loro accorata invettiva. Dove condurrà questa riforma? È proprio fatale rassegnarsi a un modello di scuola-azienda, in cui gli studenti siano trasformati in «utenti» o «clienti»? E cosa pensare della novità più clamorosa, quella che punta a una riduzione dei contenuti, a un sempre più esasperato tecnicismo e strumentalismo? Qual è l'obiettivo? Fare degli studenti altrettanti competenti del nulla? O è ancora possibile, nella scuola italiana, pensare in termini di valori, di etica condivisa, di rigore conoscitivo?
EUR 9.81
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Se il nord. Bossi, Berlusconi e le sirene del federalismo fiscale
C'è un asse «nordista» nella piattaforma politica con cui il Polo delle Libertà si candida a governare per i prossimi anni il nostro paese? Qual è il contenuto del «patto segreto» stilato tra Berlusconi e Bossi, e depositato presso un fantomatico notaio milanese?L'autore di questo libro, ministro per gli Affari regionali del Governo Amato, coinvolto in prima persona nel difficile ruolo di raccordo tra lo Stato centrale e i poteri delle Regioni, è convinto che quel patto riguardi la sostanza strategica, più che piccoli aspetti tattici.La questione essenziale è quella che in gergo burocratico va sotto il nome di «fondo perequativo». Di quali entità devono essere i trasferimenti che le regioni più ricche si impegnano a erogare a favore delle regioni meno ricche? Su questa percentuale, che ovviamente il patto nordista vuole ridurre al minimo, si giocano in primo luogo le sorti di un equilibrato sviluppo economico nazionale. Come il libro dimostra attraverso un'accurata simulazione statistica, le conseguenze che si avrebbero da una riduzione al minimo dei trasferimenti sarebbero disastrose, e non solo per il Mezzogiorno.Ma l'attuazione di simili propositi avrebbe effetti assai più vasti - è la tesi di Loiero - di quelli puramente economici. Le poste vere della partita sono il destino civile del Mezzogiorno, il modello di Stato, l'unità del paese. Più ancora, è lo stesso vincolo di solidarietà che lega gli individui all'idea di cittadinanza ad essere messo a rischio: una sorta di «secessione di fatto», non meno pericolosa di quella altre volte proclamata e teorizzata.
EUR 8.84
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Fiabe e storie. Ediz. integrale
Composte e pubblicate in danese fra il 1835 e il 1874, le fiabe di Hans Christian Andersen scaturiscono dalla fantasia dell'autore e solo in minima parte dalla materia popolare cui pare, almeno inizialmente, egli dichiarò di ispirarsi. Andersen non si limita a ripercorrere e reinterpretare il filo della grande tradizione favolistica europea, ma "cambia radicalmente la prospettiva della fiaba" operando una sorta di umanizzazione di animali e cose. Questo è il segreto del suo successo: inventare figure irreali, per poi subito immergerle nella quotidianità delle passioni e delle pulsioni. Ne deriva una conseguenza apparentemente paradossale: quelle di Andersen sono anche, e forse soprattutto - fiabe e storie per grandi. È lo stesso autore a rivendicarlo con forza: "le mie fiabe sono più per gli adulti che per i bambini, che possono comprendere le cornici, gli ornamenti. Sostenuta dalla consapevole ripulsa di ogni concessione all'ingenuità, la padronanza narrativa dell'autore si distribuisce su differenti registri di scrittura, e Andersen può scrivere qui con spirito creaturale e francescano, là con pietà e dolore, là ancora con ironia acre e cattiva. Questo volume, con duecentosessanta illustrazioni, raccoglie il corpo completo delle centocinquantasei fiabe riunite da Bruno Berni, in una traduzione omogenea e integrale condotta sull'edizione critica danese. Introduzione di Vincenzo Cerami. Età di lettura: da 10 anni.
EUR 47.40
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Prima e dopo le parole. Scritti e discorsi sulla letteratura
In questa raccolta di scritti di teoria e critica letteraria compaiono alcune significative testimonianze del rapporto di Levi con la creazione artistica in generale, nelle sue prime o più compiute manifestazioni. Si susseguono dunque, nella prima parte, scritti di teoria, compresi in un arco temporale che va dagli inizi degli anni cinquanta ai primi anni sessanta, riflessioni sul linguaggio, sull'arte moderna, sulla poesia, sull'"arte del tradurre".Nella seconda parte compaiono invece testi di differente natura: veri e propri saggi critici o recensioni, ricordi, presentazioni, discorsi, attraverso i quali si delinea il confronto di Levi con i suoi scrittori, quelli che lo hanno segnato. In questo sguardo a largo raggio Levi restituisce contemporaneità alle grandi opere del passato, stabilendo con esse un rapporto di scambio e un dialogo che le pone come possibili risposte alle domande del presente e alle esigenze esistenziali dell'io. Dietro a ognuno di questi saggi critici è implicito, insomma, il modo leviano di fare arte e d'intenderla.Levi si muove nella letteratura del Sette e Ottocento europeo fino ai suoi termini di crisi, ne riconosce i momenti essenziali via via fino al Novecento (Sterne, Stendhal, Tolstoj, Cechov, per fare alcuni esempi), si confronta con le voci poetiche che sentiva più prossime, Saba e Scotellaro. E scrive pagine penetranti, per quel suo pensare grande, guardando come dall'alto intere parabole di storia, e insieme da vicino, per il bisogno di scoprire la sua consanguineità con quel mondo, la sua simpateticità con certe opere, guadagnandole al presente, cointeressandole a una vicenda ancora in atto.
EUR 18.65
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Bambini e clandestini
«Le poesie di Ennio Cavalli sono telegrammi di romanzi», scrive Erri De Luca nella nota critica che accompagna il libro. Ricordi, rancori, paure, avventure e poi viaggi, mestieri, misteri, col debito di un sogno sempre da finire e un pizzico di indomita follia. Inerme e sfrontato, graffiante e tenero, il puer aeternus di Cavalli non è un fanciullino astorico. A volte ricorda l'Oskar Matzerath di Günther Grass, sfida anche lui l'umanità a colpi di tamburo. A volte è il supplemento d'anima che consente di confessarsi.Grilli nell'erba della storia, bambini o clandestini. Tra questi ultimi, il venditore di fiammiferi, «spirito faustiano», capace di sedurre con «virgole di fosforo». O l'impresario della Sirena, piombatagli tra le braccia «in aggiunta a una cassetta di granchi, / l'ultima notte d'asta». L'arrotino «legge sulle lame romanzi di vita criminale / e sgarri urgenti». Salvo immaginare, in un'altra sequenza, che le stelle, «tutte assieme, anche se soffocate nella culla / o disegnate dai bambini, / fin dove non c'è sguardo, / in ordine innocente, / formino ardentemente / lo scheletro di Dio».Non è una poesia che fa il baciamano al lettore. Gliela stringe, la mano; qualche volta gliela graffia. E alla fine gliela legge. Con ironia e partecipazione, inventando fatalmente destini.
EUR 10.31
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Le vie del Mezzogiorno. Storia e scenari
Un connotato accompagna implacabile ogni rappresentazione spaziale dell'Italia meridionale nel nostro mondo contemporaneo: la perifericità.Implicita o esplicita che sia, prevale, a proposito del Mezzogiorno, l'idea di una faticosa distanza, di una qualche irrimediata marginalità, di una lontananza dal «centro», ovunque quest'ultimo venga ad essere situato. A ben vedere, la «distanza dal mondo» è forse una delle raffigurazioni mentali primarie, uno degli archetipi dell'universo meridionale contemporaneo, di certo la sua più forte metafora. Trasferita dal terreno spaziale a quello delle rappresentazioni allargate, la distanza infatti si fa «divario», e ancora, associata all'idea di una sua percorribilità nel tempo, diviene «lentezza», «ritardo», «arretratezza».Al tema della distanza si associa l'idea, pur essa intimamente radicata negli strati più profondi delle nostre rappresentazioni mentali, dell'attraversamento e del passaggio, del «transito». Privo ormai da tempo di una sua riconosciuta autoconsistenza, lo spazio meridionale diventa un accidente sulla via di una comunicazione tra i mondi esterni limitrofi; una barriera. Solo apparentemente questo insieme di raffigurazioni mentali contrasta con un altro luogo obbligato della nostra rappresentazione collettiva, e cioè con l'idea di una indiscussa, antica e perdurante centralità del Mediterraneo.Una centralità che ha attraversato tutta la sua storia, dalle vicende delle grandi civiltà che vi si sono affacciate in antico alla complessa evoluzione che lo ha visto teatro e fulcro del più vasto tra gli imperi, e poi terreno di contesa e di scontro tra le più grandi religioni, e ancora luogo cruciale di ogni corrente di traffico a lunga distanza, fino al tempo dell'avvento dell'età moderna.Mediterraneo al centro, dunque, e Mezzogiorno in periferia. La contraddizione, si è detto, è solo apparente.
EUR 28.45
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La mucca è savia. Ragioni storiche della crisi alimentare europea
Il fenomeno della «mucca pazza» costituisce uno dei più straordinari paradossi del nostro tempo. Uno dei più ricchi continenti della terra si vede minacciato nella base elementare della propria esistenza: l'alimentazione. Il cibo, la condizione primaria della vita, nelle società ricche dell'Occidente, è diventato a rischio, è fonte di allarme e di inquietudini. Ma il fenomeno della «mucca pazza» non è un episodio casuale, l'esito di una qualche frode alimentare. E' il risultato conseguente dell'evoluzione storica dell'agricoltura in età contemporanea, il culmine di un titanismo tecnologico che ha voluto asservire distruttivamente la natura alle ragioni del profitto. La storia stessa dell'agricoltura e della zootecnia in Europa nel corso dell'età contemporanea mette in luce i limiti invalicabili cui è giunta la produzione agricola chimica e degli allevamenti intensivi, mostrando al tempo stesso quali siano i possibili sviluppi di un'attività economica più salubre, in grado di realizzare un rapporto più ricco e saggio con gli equilibri ambientali. Costituisce infatti una vana e grave illusione l'idea che più rigorosi controlli possano garantire un'alimentazione più salubre e sicura. Il compito è ben più vasto. Si tratta di rimettere sui piedi un mondo che è stato interamente capovolto. Occorre bandire i veleni chimici dalle campagne, ridare agli animali d'allevamento una condizione di normalità biologica. Un obiettivo che impone a partiti e movimenti la scoperta di una nuova dimensione dell'interesse generale. Il tema della salute e quello connesso delle strategie alimentari, che saranno sempre più cruciali nelle scelte individuali e collettive di ciascuno di noi negli anni a venire, diventano così i nodi di una nuova e concreta consapevolezza ecologica.
EUR 10.74
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Notsofareast. Ediz. italiana e inglese
Quale distanza, quale profondo stacco di sensibilità separa la nostra percezione della Cina di trent'anni fa da quella di oggi. Quanto è lontana La Cina è vicina di Marco Bellocchio (1967) da questo Notsofareast di Olivo Barbieri. Lì la Cina era metafora di una incolmabile distanza, «non luogo» di un catartico quanto improbabile capovolgimento; qui, al contrario, quell'asse materiale e simbolico della Cina contemporanea che va da Pechino a Shanghai si fa corposo luogo deputato del cambiamento, ombelico della trasformazione globale, punto di impatto di una rivoluzione visiva che trasforma -deforma- lo stesso sguardo fotografico.C'è una linea di demarcazione che si perde, tra lo spazio e il tempo, nell'uso particolarissimo che Olivo Barbieri fa della «messa a fuoco selettiva». La sua macchina fotografica si focalizza su un punto specifico della trasformazione, per fissarlo con entomologica accuratezza; ma per poter affondare lo sguardo sul non-tempo della mutazione, per esaltarne la lettura, lo scatto e la torsione, bisogna che tutt'intorno il resto sbiadisca e sfumi. Preso nel suo insieme, il cambiamento est-asiatico è proprio in questa cifra che così lucidamente è colta dalla sequenza di immagini di Olivo Barbieri. Una voluta, programmatica imprecisione governa la trasformazione cinese….(dalla presentazione di Carmine Donzelli)
EUR 5.60
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Teorica delle arti, lettere ec. Parte pratica, storica. Vol. 5
Complementare alla parte speculativa, la Teorica delle arti, lettere, ec. Parte pratica racchiude il percorso leopardiano relativo alla letteratura e alla poesia. La letteratura è considerata nella sua storia, nell'alternarsi di periodi di pienezza e splendore con altri di corruzione e decadenza. Elementi pregnanti sono individuati nello stile e nella eleganza delle scritture. L'analisi dell'origine e della parentela delle varie lingue romanze si affianca alle domande sul fare poetico, sulla nascita della composizione e sul mistero dell'invenzione. Grandi cesure nello studio dei generi letterari sono poi quelle costituite dalle pagine relative ai drammi e all'epopea, particolarmente intense su Omero e Tasso.La scrittura è concepita da Leopardi come un elemento salvifico a cui è essenziale l'entusiasmo come la passione, che le consente di divenire un supremo strumento di piacere e di oblio del male di vivere. Le pagine che traducono la passione nelle caratterizzazioni dei tipi trascinano il lettore in un vortice di emozioni contrastanti. Il poeta è così l'artefice, colui che sa usare le parole per manifestare le cose e trasfigurarle nella potenza della metafora. D'altro canto, le pagine sulla resa poetica alludono alla sorgente delle belle favole antiche in contrapposizione alle scelte romantiche, ma volgono, attraverso lo scavo autobiografico e l'autoanalisi, a una restituzione simbolica dell'Io. Nasce con Leopardi la grande soggettività. PIANO DELL'OPERA. I. Trattato delle passioni.II. Manuale di filosofia pratica.III. Della natura degli uomini e delle cose.IV. Teorica delle arti, lettere. Parte speculativa.V. Teorica delle arti, lettere. Parte pratica.VI. Memorie della mia vita.
EUR 9.96
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I nipoti di Cattaneo
Gli economisti italiani di ieri e di oggi nel racconto di uno di loro: è questo il filo che lega i ritratti qui raccolti da Giacomo Becattini. Da Carlo Cattaneo, la cui sfida è oggetto di un saggio che è l'architrave del volume, la riflessione dell'autore spazia sulle figure che hanno costruito, in particolare nell'ultimo mezzo secolo, il nerbo dei nostri studi economici: da Alberto Bertolino ad Antonio Pesenti, da Claudio Napoleoni a Federico Caffè, a Giorgio Fuà, a Giuseppe Parenti, fino al commosso e intenso ritratto di Sebastiano Brusco. E poi, ancora, a Paolo Sylos Labini, ad Augusto Graziani e ad altri suoi interlocutori di ieri e di oggi.Non è difficile scorgere il filo rosso che lega questo viaggio di Becattini tra i cultori italiani della disciplina economica. Egli riscontra in tutti loro una sorta di cifra comune, un'aria di famiglia, legata per l'appunto alla loro comune appartenenza alla cultura generale del nostro paese e ai problemi socio-economici che essi si sono posti. Giacché si può forse studiare la fisica e la matematica «in generale», ma è spesso sterile - secondo Becattini - uno studio del pensiero economico che prescinda dal suo innervamento nei luoghi, nelle culture e nelle istituzioni in cui esso matura.Considerazioni storiche e scientifiche si intrecciano ai ricordi personali dell'autore che, nell'arco di quasi mezzo secolo di studi e di insegnamento, ha conosciuto a fondo molti dei protagonisti di queste pagine. Ne scaturisce un'idea della dinamica del pensiero economico in Italia che si propone come materia di dibattito, soprattutto alle nuove generazioni di economisti e storici del pensiero economico.
EUR 10.40
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Lo Stato sociale in Italia 2002
Le trasformazioni demografiche, sociali ed economiche incidono in modo rilevante sul sistema di welfare. Le riforme degli anni novanta, rivolte in Italia prevalentemente a modificare il sistema delle pensioni, hanno parzialmente rimodellato le politiche sociali nazionali. Tali riforme hanno tentato di ristabilire i principi di equità tra le generazioni e le categorie. La razionalizzazione dell'intervento e il contenimento del sostegno ai gruppi sociali «ipertutelati» avrebbero dovuto liberare risorse economiche da utilizzare ai fini della soddisfazione di una nuova domanda sociale. La situazione è molto più complessa e la realizzazione di nuovi interventi, volti a tutelare soggetti esclusi, implica un ripensamento generale e non una semplice riduzione delle prestazioni tradizionali, come emerge dalle analisi contenute in questo Rapporto dell'irpps (Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociali, sezione territoriale di Salerno), la cui missione consiste nell'analisi dei meccanismi di base che governano le tendenze demografiche e i comportamenti della popolazione e nello studio delle caratteristiche e del funzionamento delle politiche di welfare. Le analisi presentate dimostrano che è necessario adeguare le politiche ai diritti sociali di cittadinanza, i cui contenuti mutano con le trasformazioni sociali e culturali. D'altra parte, i vincoli di bilancio relativi al sistema di welfare rendono più difficile la riformulazione delle politiche, soprattutto in un contesto di invecchiamento della popolazione e di difficoltà del mercato del lavoro. Il rapporto analizza i mutamenti in atto adottando due diversi punti di vista. Il primo evidenzia le trasformazioni dei ruoli sociali conseguenti al modificarsi della struttura famigliare, l'emergere di nuovi soggetti nel sistema di welfare e di nuovi protagonisti del mercato del lavoro, i cui diritti vanno riscritti, nonché la presenza sempre più significativa degli anziani. Il secondo, invece, si riferisce ai mutamenti delle politiche assistenziali e assicurativo-previdenziali, evidenziando intrecci e sovrapposizioni, e dà particolare rilievo al dibattito sull'istituto del reddito minimo di inserimento.
EUR 20.90
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Paesaggio e architettura nell'Italia contemporanea
Questo libro non vuol essere né una storia del paesaggio, né una storia dell'architettura: è piuttosto un racconto di quadri mentali e di percezioni visive. La domanda che lo percorre è se davvero esista, come una sorta di fiume carsico che periodicamente torna alla luce, una sottile ma persistente linea del paesaggio che attraversa tutta la cultura architettonica italiana del secondo Novecento. Se sia possibile legare in un unico racconto intessuto di questa parola l'edilizia nuova di Giovannoni e la geografia volontaria di Gregotti, la morfologia di Rossi e l'ambiente di Gabetti & Isola, le preesistenze di Rogers e il luogo di Purini, la legge Galasso e la città diffusa, il De Carlo del Piano intercomunale di Milano e la recente fascinazione per non luoghi e infrastrutture. Se anzi si possa fare di tutto questo un tratto caratterizzante la declinazione italiana dell'architettura, quasi che «per natura» la forma e lo spessore del territorio italiano chiamassero l'architettura italiana a una riflessione specifica, a un confronto altrove rinunciabile, con la storia e l'ambiente sotto forma di paesaggio.Nel caso dell'Italia contemporanea, il paesaggio sembra affiorare all'attenzione ogni volta che una cultura architettonica, che si vuole moderna, prova a misurare la propria distanza rispetto ai reali processi di modernizzazione.La «finestra» aperta dal paesaggio si apre così su luoghi che l'architettura non riconosce, dai quali non è riconosciuta, nei quali non si riconosce: l'Italia che ricostruisce le proprie città dalle macerie della guerra, l'Italia delle campagne spopolate verso le periferie industriali, l'Italia che scopre i consumi di massa nel primo boom, la «terza» Italia dello sviluppo diffuso e del particolare.
EUR 16.91
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Pratiche di partecipazione. Teorie e metodi di intervento con bambini e adolescenti
Il libro descrive i risultati di una ricerca sulle idee e i metodi di intervento per promuovere la partecipazione di bambini e adolescenti, che si ricollega a un precedente volume (I diritti dei bambini e degli adolescenti, Donzelli 2001) in cui si analizzano i progetti rivolti all'infanzia. Utilizzando una varietà di strumenti e tecniche d'indagine (video-osservazione, focus group con bambini, interviste con adulti), la ricerca si è focalizzata sull'esperienza applicativa nel territorio nazionale della legge 285/1997 «Disposizioni per la promozione di diritti e di opportunità per l'infanzia e l'adolescenza». Al centro dell'indagine sono le forme di attuazione dei diritti alla partecipazione in diversi ambiti: gioco e aggregazione, processi decisionali, progettazione della città.Con una base di dati molto ampia, il libro delinea un'analisi dei cambiamenti promossi dalla legge, del modo in cui i vari protagonisti li osservano e dei metodi attraverso i quali vengono prodotti. Si è dato ampio spazio alle testimonianze dei bambini e degli adolescenti e all'analisi del dialogo e dei conflitti che si manifestano nel rapporto con gli adulti. Per la prima volta in Italia, il significato degli interventi volti a promuovere la partecipazione emerge in un quadro esaustivo della loro messa in opera.
EUR 16.91
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Il paesaggio americano dell'Ottocento. Pittori, fotografi e pubblico
È stato un grande intellettuale americano, Ralph Waldo Emerson, a proporre un modello di relazione con la natura che fa dell'osservatore una «pupilla trasparente», capace - come un meccanismo ottico - di percepire ogni dettaglio dell'ambiente. Attraverso il confronto fra le immagini fotografiche e pittoriche, la letteratura artistica, gli scritti scientifici e letterari sugli scenari naturali, emerge nel volume un'illuminante lettura del modello di paesaggio che dall'Ottocento accompagna la mentalità americana e che è fin dall'origine condizionato dalla tecnologia, dall'idea della rappresentazione come spettacolo ottico. Uno spettacolo basato nell'Ottocento sull'uso di strumenti quali lo stereoscopio, il diorama e il panorama, allo stesso modo in cui il Novecento si sarebbe servito del cinema. La pittura e la fotografia di paesaggio hanno avuto un ruolo centrale nella costruzione dell'identità nazionale americana, a partire dagli anni dell'espansione all'Ovest. Il gusto per il rurale che si diffuse in quel periodo non nacque da un ingenuo culto della natura, ma fu fin dall'inizio parte integrante della retorica del capitalismo americano, e fissò alcuni luoghi comuni condivisi dalla cultura «alta» e da quella popolare. In sintonia con l'ideale di Emerson, l'apparecchio fotografico e la lastra negativa furono assunti come punto di riferimento per l'osservatore, che doveva amplificare al massimo la propria capacità di vedere e di memorizzare, e la cui visione era considerata tanto più vicina allo spirito divino quanto meno corrotta dal filtro deformante dell'artista. Fu questo ideale a sostenere il lavoro di pittori e fotografi al seguito dei viaggi di esplorazione e di conquista dei territori del West: e l'esito di questa ricerca resta profondamente radicato nell'immaginario americano e in quello di tutta l'umanità moderna.
EUR 22.80
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Roma. Dieci anni di una capitale
Nel 1993 l'elezione di Francesco Rutelli a sindaco di Roma segna per la città l'inizio di un lungo periodo di cambiamento. Muta l'aspetto esteriore, con i palazzi e i monumenti restaurati che acquistano di nuovo luce e colore e con il ritorno della grande architettura contemporanea, e muta anche, negli anni delle due Giunte Rutelli, fino al Giubileo del 2000, e poi nel primo biennio della Giunta Veltroni, il tessuto economico e sociale di Roma. Il libro, attraverso i saggi di alcuni osservatori specializzati, ricostruisce gli aspetti più significativi di quella esperienza di governo, che ha rappresentato anche, per il centrosinistra, un laboratorio dell'innovazione politica e amministrativa.
EUR 5.00
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Romanzi per il macero
Che cosa c'è nel "sacco di manoscritti" che il postino lascia dietro la porta di un editore? Quali storie, quali generi, quali stili? Con quale invenzione-espediente-escamotage l'aspirante scrittore può ancora provare a vincere la diffidenza del cinico e disilluso "editor" di turno? Quali sono le regole di quella guerra non dichiarata che ogni giorno oppone tutti coloro che vogliono essere letti e pubblicati a coloro che per mestiere (e vocazione) non cercano altro che il minimo pretesto per non pubblicarli? E chi, e come, si salva da questa mattanza? E, soprattutto, che cosa hanno scritto gli autori che non saranno pubblicati e i cui manoscritti sono destinati a finire al macero?
EUR 11.40
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Le storie del gatto sornione
Gli animali che popolano le pagine di questo libro, lupi, vacche, galline e cani, inevitabilmente somigliano, loro malgrado, agli uomini. Tuttavia non hanno intenti moraleggianti, non vogliono insegnare nulla a nessuno. Sono piuttosto, insieme alle due incantevoli e terribili bambine che così innocentemente li seviziano, la messa in scena di storie con un sottile umorismo.
EUR 9.56
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Mediare conflitti, ricostruire relazioni. Una ricerca sui mediatori familiari
I mediatori familiari sono professionisti specializzati nella gestione dei conflitti sorti a causa o a seguito della separazione e del divorzio. Il loro obiettivo è aiutare le parti a individuare delle soluzioni che consentano di gestire o risolvere il loro conflitto in modo da favorire il mantenimento di relazioni tra i membri della famiglia. Il volume approfondisce il dibattito teorico intorno alla mediazione familiare e, attraverso la presentazione di dati di ricerca, esplora le pratiche professionali dei mediatori familiari con l'intento di comprendere come questi professionisti individuano e affrontano alcune questioni cruciali quali la definizione dell'interesse del minore nei casi di conflittualità dei genitori.
EUR 17.10
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Tutta colpa della Tivù. I vizi (e le virtù) della nostra, quotidiana «piazza universale»
"Cattiva maestra", come diceva Popper, puro contingente, come la definiva Enzensberger, fonte di ogni male, dall'estinzione del congiuntivo alla crisi della coppia. Eppure tutti continuano a guardare la televisione. Questo volume è un'analisi dei generi che affollano i palinsesti, per comprenderne i meccanismi, in una galleria di veggenti televisionari, massaie da nouvelle cuisine, televenditori e presentatori in guerra con la grammatica. La tivù alta e quella bassa, apparentemente distanti, si incrociano e si sovrappongono come due facce della stessa medaglia. L'autore ne mostra il funzionamento per rendere meno passivo e più disincantato il telespettatore.
EUR 11.40
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Le politiche industriali nelle regioni italiane. Rapporto Met 2003-2004
Il Rapporto Met 2003-2004 presenta analisi sistematiche sulle politiche di sostegno al sistema produttivo italiano. Si tratta di un osservatorio indipendente che analizza, per le venti regioni italiane, i flussi di spesa e i primi impatti previsti, e il modo in cui si sono diversificate le politiche economiche seguite, nonché il ruolo dei vari strumenti utilizzati. Nel Rapporto si discute della più generale impostazione della politica industriale, con un esame accurato delle modalità attraverso le quali le Regioni hanno orientato strumenti che, dal 1998, costituiscono una delle loro principali aree di competenza per intervenire nell'economia.
EUR 17.10