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La nostalgia. Quando dunque si è a casa? Ulisse, Enea, Arendt
"Questo libro interroga, con la 'nostalgia', il rapporto tra patria, esilio e lingua materna. L'Odissea, che racconta le peripezie di Ulisse e del suo ritorno incessantemente differito, è il poema per eccellenza della nostalgia. Il segno, squisitamente simbolico, che Ulisse è finalmente tornato 'a casa', nella sua patria, è il letto radicato, scavato con le sue mani in una pianta d'ulivo intorno a cui ha edificato la sua dimora, un segreto che condivide con la sua sposa. Radicamento e sradicamento: ecco la nostalgia. La patria, Enea la porta con sé quando fugge da Troia in fiamme con il padre Anchise e gli dèi lari sulle spalle. Va errando di luogo in luogo finché Giunone, il cui odio lo insegue, concede di lasciargli fondare quella che diventerà Roma, ma a una condizione: che dimentichi il greco e parli, dice Virgilio, 'con una sola bocca' insieme e come i Latini. L'epopea fondatrice è anche, in questo caso, fondatrice di lingua. Avere per patria la propria lingua, per unica patria addirittura. Così, nei tempi bui in cui vive, Hannah Arendt, 'naturalizzata' nel suo esilio americano, sceglie di definirsi non rispetto a un paese o a un popolo, ma soltanto rispetto a una lingua, la lingua tedesca. È questa lingua che le manca e che vuole udire." (Dal testo introduttivo di Barbara Cassin)
EUR 13.30
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Sul dorso di un'oca. Il simbolismo iniziatico del Grande Gioco
Molti secoli fa giungeva presso le corti europee il Gioco dell'oca, incontrando il favore di tutte le classi sociali. La sua funzione non fu semplicemente ludica, di puro intrattenimento: il Gioco offrì all'immaginario occidentale una nuova raffinata metafora del cammino iniziatico che ogni uomo è chiamato a compiere. Fatte della stessa sostanza della poesia e della fiaba, le caselle più significative del suo percorso a spirale (il ponte, la prigione, la morte...) rappresentano con grande efficacia simbolica le situazioni limite della vita (la caduta, il disonore, il lutto...), la cui portata spinge oltre le dimensioni dell'esistenza singola e si ripercuote sulla storia di una nazione, conferendo grandezza epica al quotidiano e alla cronaca. Imparare a disporre le vicende personali e collettive entro la cornice di un viaggio spiritualmente orientato, illuminato da una grande guida (l'oca, ad esempio, uccello uranico dalle molte valenze simboliche), è l'arte dei grandi rapsodi: la sola, forse, in grado di offrire all'uomo la salvezza dalla disperazione e dal nichilismo, riconsegnandolo al suo destino di custode dell'essere.
EUR 15.20
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L' immaginario della violenza. Sogni, ragioni, terapia
Stupro e incesto, matricidio e parricidio, incitamento a prostituirsi sono comportamenti irrazionali, incomprensibili, indecifrabili? Per tutti sono inammissibili e condannabili; per i più sono imperdonabili e anche inaccettabili; la maggior parte di noi non li sopporta, né li tollera. Ovviamente non sono giustificabili! Ma siamo proprio certi che non si possano capire, comprendere e spiegare? Che non possano avere un loro "senso", una loro "ragione"? Comunemente si ritiene che se una persona arriva a fare una cosa tanto disumana è uno "squilibrato", e in questo modo non ci si assume nessuna responsabilità. Al massimo si suppone che la causa derivi dal suo patrimonio genetico o dai suoi neurotrasmettitori, dai suoi genitori, dai suoi affetti. Con questo suo libro Stefano Baratta indica che la psicologia analitica può intendere e aiutare sia chi ha commesso atti di violenza sia chi li ha subiti. E precisa, con un'ampia documentazione, che l'analisi dei sogni - grazie in particolar modo alle amplificazioni dei simboli in essi contenuti - ci fornisce un quadro della situazione psicopatologica in atto e anche indicazioni prognostiche e terapeutiche, oltre che la possibilità di controllare la direzione presa dalla terapia, di valutare i meccanismi di difesa in gioco e di condurre chi ci chiede aiuto lungo la strada che porta alla sua individuazione psicologica: il Sé.
EUR 15.20
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Scuola, sembra ieri, è già domani. L'autoriforma come trasformazione della vita pubblica
Il libro propone di seguire l'itinerario di una insegnante che si appassiona al suo lavoro e inventa pratiche politiche per cambiarlo. L'autrice è una comune professoressa di scuola media che pensa e agisce, ma non da sola, impegnando se stessa, gli altri e, prima di tutto, alunni e alunne, a trasformare il mondo in cui vivono. Ne scaturisce un bagaglio di pensiero e di esperienze capaci davvero di cambiare in meglio la scuola. Il percorso parte dagli anni '80, con la creazione della pedagogia della differenza., per poi dare vita a un libero movimento di donne e uomini: l'autoriforma della scuola, una rete molto attiva nel pubblicare articoli e libri collettivi, con idee nate nell'incontro con studenti e studentesse. Uno di questi libri, "Buone notizie dalla scuola", ha camminato fino in Cile, ispirando di recente la tesi di dottorato di un giovane insegnante, Julio H. Fernàndez, che fin dal titolo parla esplicitamente del "movimento per l'autoriforma italiana della scuola come un'esperienza di trasformazione personale". Al racconto del percorso e degli incontri vissuti dall'autrice, segue una scelta di saggi e articoli in cui si trovano idee che nascono nello scambio umano quotidiano, con la consapevolezza che contrapporsi, anche se i motivi non mancano, può risultare sterile o, peggio, controproducente. C'è sempre qualcosa che si può fare, lì dove si vive, invece di arrendersi o di diventare acquiescenti.
EUR 17.10
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Sulle tracce dell'America
"Sulle tracce dell'America" è un viaggio epico e drammatico nel mito americano nel desiderio della terra promessa e di una frontiera simbolica da raggiungere e oltrepassare (...poi girando pagina salti a bordo/del lungo treno merci pieno di bestiame/che percorre fischiando le vene dell'America/e insieme andiamo, perché veda coi miei occhi...) e incarna le molte e controverse componenti della cultura di questo paese nelle figure leggendarie, crudeli o meravigliose, che ne hanno popolato storia e letteratura - l'est delle grandi città e i famosi personaggi dei romanzi noir, il "selvaggio West", avventurieri, poveri vagabondi e infine gli indiani d'America, eredi naturali di un territorio e di un modo di vita che hanno perduto per sempre. Il libro (che inizia con il passato e la scoperta e ci porta verso un'America ideale) è suddiviso in quattro sezioni dal titolo in inglese - a significare l'intenso e inscindibile legame con questa lingua che rimane, viva e vitale, a sostrato dei versi - e rappresenta un universo poetico aperto al Nuovo Mondo (partire verso un mondo nuovo/legare est e ovest, toccare il cuore/di un continente d'immaginazione:/ ci accompagneranno in questo viaggio/le voci che amiamo ricordare) i cui testi, di volta in volta epici e narrativi o lirici, costruiscono un intreccio di figure che riportano in vita il sogno struggente di intere generazioni, senza dimenticare la realtà spesso ingiusta e sanguinosa di un melting pot mai davvero realizzato.
EUR 11.40
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Alfabeto delle proprietà. Filosofia in metafore e storie
"'Alfabeto delle proprietà' si configura come un dizionario minimo di parole ricorrenti nella filosofia contemporanea. La scelta obbedisce ad un unico criterio: proporre quelle parole che nel presente continuano a caratterizzare i nostri interrogativi sull'esistenza. Sono parole che ci aiutano - attraverso metafore e storie - a comprendere qualcosa della realtà che ci attornia. Lo fanno attraverso un procedimento molto particolare: ognuna evidenziando un senso nascosto, quasi sempre inedito. A questo proposito Andrea Tagliapietra ci indica che ogni parola ha la sua 'proprietà', il suo senso più 'vero'. Misurarci con tale 'proprietà' può aiutarci ad aprire un varco sul patrimonio sotterraneo della vita del linguaggio. Attraversare questo varco vuol dire mettere tra parentesi le teorie sulle quali abbiamo edificato i nostri saperi e fare ritorno all'essere del mondo così come questo si manifesta, nel suo apparire. Vuol dire muovere un passo incontro alla poesia. 'Alfabeto delle proprietà' si costituisce sul piano filosofico come il confrontarsi, il contendere, il dibattere di una 'cosa' con 'qualcuno'. Si precisa sul piano poetico come il disporsi in ascolto del suono essenziale di ciò che si desta. Si determina in vista di un unico problema: capirci qualcosa di questa nostra vita." (dalla postfazione di Flavio Ermini)
EUR 19.00
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«Play it again», Pinocchio. Saggi per una storia delle «pinocchiate»
Le "pinocchiate" sono quei testi che riprendono, in forme anche molto diverse, il personaggio creato da Carlo Collodi, al secolo Carlo Lorenzini, nel celebre “Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino”, all'inizio degli anni Ottanta dell'Ottocento. Con “Play it again, Pinocchio”, Luciano Curreri cerca di tracciare, in seno a un'idea speculare di Novecento e d'infanzia, una storia delle "pinocchiate": l'inarrestabile ritorno del burattino birichino è un'odissea nutrita di politica, propaganda, pubblicità oltre che di critica, letteratura, cinema, teatro, opera dei pupi, canzonette, fumetto... Dopo averne seguito le tracce in ambito futurista, nel periodo storico dei manifesti e nei dintorni della guerra europea, l'autore prova a circoscriverne un paio di categorie più precise: le "pinocchiate" fasciste e le "pinocchiate" salgariane. Le prime vorrebbero irreggimentare il burattino, straniandone l'anarchica disponibilità all'avventura, che le seconde, invece, paiono tutelare, superando, almeno in parte, la canonica opposizione Collodi-Salgari della nostra storia letteraria.
EUR 12.35
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Approdi e naufragi. Resistenza culturale e lavoro del lutto. Tracce per una psicologia post-coloniale
Negli ultimi anni, i ripetuti naufragi al largo delle coste siciliane e in particolare a Lampedusa hanno messo in luce che le 'carrette' che trasportano migranti e rifugiati sono solo l'ultimo anello di rotte e esodi complessi. Rotte che collegano i campi di transito e la prigionia nel deserto, i morti in mare e le geopolitiche delle grandi potenze, le utopie deluse riemerse in forma patologica e l'aspirazione che i figli siano cittadini del mondo. Vicende che ne incontrano altre che dal passato ci parlano. Nel XVII secolo, Nostra Signora di Lampedusa era migrata dalla Sicilia spagnola al Brasile insieme ad altre icone creolizzate adottate dalle confraternite di schiavi. Il compito di queste irmandades era di garantire una buona sepoltura ai loro membri e questo è diventato il pretesto per esplorare il rapporto tra elaborazione del lutto e resistenza culturale da varie prospettive: filosofiche, antropologiche, psicoanalitiche. Rivendicare che una vita è degna di lutto è testamento dell'aspirazione a una vita degna di essere vissuta. Da questo punto di vista le migliaia di migranti che continuano a trovare precaria sepoltura nel Mediterraneo ci convocano - come direbbe Benjamin - a quell'«appuntamento segreto tra generazioni» che alcune immagini particolarmente pregnanti generano nei momenti di pericolo. Il naufragio in questione è anche quello della coscienza europea, tentata dalle passioni tristi del risentimento, dell'astio e della reazione immunitaria ad ogni alterità. Da questo punto di vista, il lavoro di chi tenta in più parti del mondo di onorare i morti elaborando i lutti e i traumi storici con un «sovrappiù di vita» risuona con le intuizioni della psicoanalisi e della psicologia analitica come con quelle della teologia della liberazione, del pensiero post-coloniale e della differenza. Se, da un lato, la storia è un sintomo in cui si intrecciano terrore traumatico e dimensione fantasmatica, l'irruzione nel presente di un perturbante che dal passato insiste a interpellarci ci risveglia alla possibilità di immaginare una riparazione etica ed estetica del mondo.
EUR 19.00
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Lo scialle rosso. Poemetti e racconti in versi
"Dove ci portano i passi del poeta viandante Luigi Fontanella mentre perlustra i territori della sua intermittente, appassionata e tenace memoria, mentre ci offre e sottrae figure, simboli, oggetti della sua parabola umana, a partire da quello scialle rosso che intitola questa nuova raccolta? Pochi autori sanno altrettanto bene che la poesia è movimento incessante poiché tale è la vita, che le cose sono se stesse e altro da sé, che il mondo muta secondo l'angolo ottico da cui lo osserviamo. Tutto brilla nella fuga del senso: uno scialle, rapito dal vento, vola via, si perde chissà dove: la stoffa del reale non è più consistente di una danza di fantasmi (...). Eppure 'non è tardi' per continuare a credere nella poesia, nella forza della parola di testimoniare la vita come contrappunto, battito cardiaco, respiro, ritmo alterno di povertà e bellezza. Se lo scialle è fuggito, strappato dalle mani del tempo, il rosso della sua scia resiste nello sguardo di chi crede ancora nella grazia, nella luce di ciò che non ha peso, nella forma senza forma dell'anima, nell'invito del vento a volare 'fino ad un altro Sole'." (dalla prefazione di Paolo Lagazzi)
EUR 11.40
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Lettura e emozioni. Un dialogo con Proust
Ci sono letture che cambiano la vita interiore, dando voce a ricordi ed emozioni, sino a quel momento indecifrabili. La scrittura di questo libro è il risultato di scoperte e rivelazioni scaturite dalla lettura dell'opera di Proust, che ci mette di fronte ad interrogativi cui è molto difficile rispondere, a contraddizioni e ambivalenze che a volte ci immobilizzano, ci richiama sempre il rovescio di ogni cosa e minaccia le nostre illusorie certezze ma ci fa intrawedere un altro mondo possibile. E il mondo dell'interiorità, della memoria involontaria, delle intermittenze del cuore e del sogno. Il paese ignoto è il mondo interno e orientarci in quel mondo non è facile; il bagaglio che ci portiamo dietro, in cui stanno la memoria volontaria, l'intelligenza, la razionalità non ci servirà a nulla, anzi sarà un ostacolo da superare. Le risonanze della lettura si intrecciano con storie di vita, leggendo la Recherche più volte mi è capitato di collegarmi, in modo del tutto involontario, ad esperienze umane che ho seguito ed accompagnato in un percorso psicoterapeutico. Riscrivere la propria storia, ritrovare il significato originale dei propri vissuti ma anche dei sogni e dei desideri, disvelano una creatività che tante volte è stata soffocata. Non fare mai esperienza di questa dimensione altra della nostra esistenza, di un mondo sotterraneo che vive dentro di noi, che ci abita e solo in alcuni momenti si rivela, vuol dire ridurre la vita ad un puro accadere. Dirà Proust, alla fine, che "la vera vita, la vita finalmente riscoperta e illuminata, la sola vita, dunque, pienamente vissuta è la letteratura. Vita che, in un certo senso, abita in ogni istante in tutti gli uomini non meno che nell'artista".
EUR 15.20
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Quaderno rosso. Dialogo tra filosofi e psichiatri per curarsi della follia
Pubblicata in occasione dei 25 anni di vita della collana Quaderni di Orzinuovi, questa antologia è dedicata idealmente al "piccolo libro rosso" di Franco Basaglia. Raccoglie interventi originali tenuti alle Giornate di studio di Orzinuovi e propone una sorta di dialogo tra alcuni degli interpreti più audaci del pensiero filosofico e della prassi psichiatrica del nostro tempo. I temi cruciali della relazione con la follia vengono affrontati secondo lo sguardo teorico e il linguaggio propri di ciascun autore, ma ciò che accomuna questi scritti è che ognuno di essi traccia un percorso che si pone come fronte avanzato di un pensare "scandaloso" sull'uomo e sulla realtà del suo dolore: curarsi della follia significa anzitutto corrispondere alle espressioni della sofferenza psichica attraverso un ascolto e un discorso che sappiano misurarsi con l'universalità della forma di vita folle e con il suo diritto di cittadinanza. Ma curarsi "della" follia evoca anche l'azione del curare qualcuno come un curare sé per mezzo di un altro, e così fa apparire reversibile il rapporto tra curante e curato, e simili la loro sorte e loro patire.
EUR 17.10
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L' anoressia
Perché un'inconscia autocondanna a morte per fame? Perché questa sentenza riguarda quasi esclusivamente le donne? Esiste un denominatore comune all'origine dell'anoressia? Quali le differenze fra un'anoressia isterica e un'anoressia tipica? E infine: è possibile neutralizzare questo comportamento autodistruttivo attraverso la psicoanalisi? Senza recidive? E quali sono l'utilità e il senso del ricovero ospedaliero e dell'intervento psichiatrico? Nella prima parte del testo l'autrice si propone di esaminare questi interrogativi dal punto di vista storico, teorico e clinico, presentando quindi il suo metodo di intervento e di cura, fondato sulla ricerca di particolari cause inconsce, collettive e personali, del sintomo anoressico. Nella seconda parte è riassunto il lavoro psicoanalitico con quattro pazienti e il lavoro rimasto incompiuto in un quinto incontro, attraverso le diverse storie di ognuna, i dialoghi con l'analista e l'interpretazione dei sogni, alla ricerca della ferita ancora aperta che si nasconde dietro un autolesionismo così radicale.
EUR 17.10
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L' Africa in giardino. Migrazioni nell'arte contemporanea. Ediz. illustrata
"L'Africa in giardino" prende in esame le questioni inerenti ai grandi fenomeni migratori, agli sbarchi dei profughi, alle detenzioni nei campi, allo "stato di eccezione", alla clandestinità, partendo dal percorso visivo di una rassegna dí videoarte nel Museo BACO di Bergamo. Oltre ai saggi introduttivi il libro contiene anche le interviste agli artisti Maria Iorio, Raphael Cuomo, Guy Ben Ner, Regina José Galindo, Adrian Paci, Gabriella Ciancimino, Invernomuto. L'opera è arricchita dagli scatti di Rocco Rorandelli che colgono la sintesi del controverso rapporto tra realtà ed evasione dal reale, tra un evento drammatico e la sua spettacolarízzazione. Le sue immagini collegano il passato politico italiano ai problemi del presente e traducono il dramma delle migrazioni attraverso una terribilità poetica della forma e dell'astrazione. Inoltre un breve saggio è dedicato a Radio Ghetto, progetto di radio partecipata, che dà voce ai braccianti che raccolgono i pomodori in Puglia, mettendo a nudo lo sfruttamento e l'isolamento di chi ha raggiunto il Sud Europa.
EUR 15.20
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Nuovi quaderni di Eduardo Descondo. La Compagnia del Mitra
Eduardo Descondo ha scelto per noi una nuova raccolta di Quaderni di Appunti. Li ha estratti dalla grande scatola verde che staziona impavida sul suo tavolo di lavoro, e che contiene le memorie delle avventure (e disavventure) della Compagnia del Mitra ai corsi frequentati presso il piuttosto fantomatico Istituto Pesaventa. Avremo così modo di addentrarci, in particolare, nel labirinto dei materiali da lui diligentemente annotati al corso Sul buon uso della solitudine e alla conferenza Se cercate l'anima la trovate in giardino. Anche in questo secondo volume faranno da cornice narrativa ai testi i resoconti delle chiacchierate piuttosto surreali e stravaganti di Eduardo Descondo e dei suoi tre amici Carlos Albasuelo, Marcelo Malavista e Lumir Medana al loro solito tavolino del caffè Mitra. Completa la raccolta lo "scritto improbabile" di Carlos Albasuelo, una manciata delle sue curiose Canzoni di gioventù che pur senza alcuna pretesa consapevole di poter passare alla storia, costituiscono tuttavia un ulteriore elemento per entrare nello spirito di quell'eccentrico sodalizio che è la Compagnia del Mitra.
EUR 23.75
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Attraverso oltre. Della conoscenza, della solidarietà, dell'azione
La conoscenza non coincide con la padronanza filosofica e scientifica del pensiero, o l'accumulo di informazioni corrette intorno alla vita, ma con la stabilizzazione di livelli di coscienza illuminati, attraverso una costante disciplina e apertura interiore. Noi Occidentali dobbiamo rivolgere lo sguardo ai Misteri Eleusini, alle iniziazioni orfiche, e a quei pensatori che Platone definiva sophoí, ovvero Sapienti, e che hanno nome Eraclito, Empedocle, Parmenide, Pitagora, ma anche ai grandi maestri della conoscenza tragica ("patendo conocere"), Eschilo, Sofocle, Euripide, per non citare che i maggiori tra i Greci. Guardare alle radici della nostra cultura significa anche guardare alla Sapienza d'Oriente, perché anche di essa (oltre che dello sciamanesimo iperboreo e della spiritualità egiziana, persiana e mesopotamica) era pervasa la Sapienza di Pitagora, Eraclito, Parmenide, Empedocle, Democrito e Platone. Di questa connessione originaria tra Occidente, in particolare la nostra Magna Grecia, e Oriente, a cui Angelo Tonelli ha dedicato trenta anni di ricerche e di cui ha già fornito ampie documentazioni, viene qui presentata, in anteprima assoluta, una testimonianza archeologica di inconfutabile evidenza: la fotografia del ritratto del "Mongolo di Taranto", raffigurato in una ceramica protolucanica databile al IV secolo a.C., ai tempi di Platone, in cui compare un volto di chiara etnia mongola, a dissipare ogni eventuale dubbio sulla interazione tra Mediterraneo greco e Estremo Oriente, in epoca antica, interazione fino a oggi silenziata o negata da un'Accademia ancora arroccata alle Termopili immaginarie per contrastare la manifesta presenza dell'Oriente nel nostro Occidente sapienziale. E questa obliterazione ha gravato e grava sulla nostra cultura, perché se ne è ignorata la radice eurasiatica meditativa, sciamanica, noetica, condannando gli individui, e con essi la civiltà d'Occidente, a livelli di interiorità, saggezza e consapevolezza infantili, che sono alla base della crisi ecoantropologica in atto: una sorta di "furto d'organo", il nous, ovvero il luogo di connessione tra l'umano e il divino nella coscienza unitaria e illuminata. Questo tragitto "sulle tracce della Sapienza" a cui l'autore ha già dedicato un omonimo fortunato libro, di cui questo costituisce in qualche modo la continuazione, consente di fare collidere e colludere la grande esperienza conoscitiva originaria occidentale-orientale con le acquisizioni della scienza più avanzata e le domande di rinnovamento culturale e interiore poste dalla crisi della civiltà contemporanea.
EUR 20.90
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Temporalità, vergogna e il problema del male
Un vivo confronto sul senso del tempo dalla prospettiva della fisica di Wolfang Pauli a quella spirituale di Raimon Panikkar. Il carteggio tra gli autori nasce dopo una conferenza di Murray Stein, nell'aprile del 2016, dal titolo: "Musica per il tempo che verrà. La lezione di piano" di Wolfgang Pauli. Secondo Stein, Pauli, dopo il suo contatto con Jung, si cimenta col progetto di unire due correnti di pensiero: la fisica quantistica e la psicologia del profondo. Se la scienza offre le parole per una spiegazione del mondo, la psicologia offre i significati delle parole; ma come combinare entrambi in un unico linguaggio? La risposta simbolica di Pauli è: con la musica del pianoforte, suonata con i tasti bianchi e neri. Sarebbe proprio nell'armonia che si dispiega attraverso quella musica, che causalità e sincronicità si sposerebbero, dando origine a una teoria unificata. Dopo essersi confrontati sui vari modi di intendere il tempo, i due autori concordano sulla concezione junghiana del male come polarità dinamica dell'esistenza che, pertanto, non si può scaricare su un capro espiatorio, né annientare, sconfiggere o negare. Il male è parte integrante della vita, non lo si può eludere, ma solo metabolizzare e trasformare, insieme al bene. Questa è, del resto, l'essenza della creatività umana.
EUR 13.30
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Metamorfosi del vivente
«Questo fascicolo di "atque" si occupa della questione della metamorfosi del vivente che in vario modo attraversa differenti filoni di ricerca scientifica in zone di confine della psicologia e la psicoterapia che tanto possono giovare proprio al pensiero psicologico e psicoterapeutico e i relativi saperi. Come sappiamo, il termine "metamorfosi" ha una lunga storia. Già nella mitologia greco romana, come attesta l'opera di Ovidio, la metamorfosi esprime la dinamica del rapporto tra il mondo degli dei e quella degli uomini: una dinamica che ha sempre come scena e spesso come protagonista il mondo della natura in ogni suo aspetto. Se pensiamo poi alla tradizione democritea ed epicurea vediamo stabilirsi una persistenza del principio della metamorfosi anche nel naturalismo settecentesco: per esempio, con le ricerche di Linneo e quelle del Goethe scienziato (...). Ma il principio della metamorfosi del vivente con i relativi esiti che qui si vogliono discutere, ha ispirato e continua a ispirare la letteratura, e più in generale, l'arte contemporanea. Basti citare qui l'eponimo racconto di Franz Kafka ma anche la parte più visionaria della cinematografia di Cronenberg, da The Fly (La mosca) a Crash. Molti sono gli ambiti di ricerca dove la visione morfologica è attualmente presente. Nell'ordine che qui ci siamo dati, tale prospettiva il lettore la troverà dispiegata in otto ambiti diversi ma variamente confinanti tra loro, e precisamente: nel versante antropologico della filosofia, nella storia della letteratura tedesca, nella filosofia della scienza dove la sua pratica si intreccia con i problemi biologici e insieme psicologici dei trapianti, nella storia dell'estetica, nella filosofia della scienza e della tecnologia, nella filosofia delta mente e il suo approccio sistemico, nella fisica teorica e i suoi studi di fisica dei sistemi biologici e del cervello, così come - per concludere - nell'intreccio tra filosofia, biologia e letteratura.» (Ubaldo Faciliti e Paolo Francesco Pieri)
EUR 19.00
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Gli spostati. Vivere senza amore
"Dedicato a tutti coloro che non hanno potuto individuare il loro centro di energia e di autenticità, quel senso di sé senza il quale non si trova il proprio posto nel mondo e si finisce per inseguire mete che prima o poi rivelano il loro punto di collasso e la loro irrilevanza ai fini di una esistenza che si possa dire veramente umana e piena. Dedicato a coloro che disillusi sino al midollo e senza speranza di riscatto si ritirano dal mondo e approdano al cinismo che li trasforma via via in malinconici e non di rado supponenti affossatori della bellezza e dell'amore. Dedicato a coloro che si sentono asini senza sapere che la loro asinità può preludere a un percorso di conoscenza spirituale e iniziatica. Non è facile rivolgersi al nucleo ancora innocente dei lettori. Rivolgersi al fanciullo segretamente rintanato nell'anima, al fanciullo che ha bisogno d'amore, che non parla e non comprende il discorso dell'adulto che lui stesso è diventato, esattamente come l'adulto non comprende quello del bambino, ancora traboccante di sogno e meraviglia, sebbene lui parli anche troppo e troppo spesso di vane cose, vuote di sentimento. Smontare la facciata fasulla dei discorsi senza costruirne un'altra altrettanto barcollante e fasulla, è impresa utopica e ardua, a rischio di fraintendimento e di sdrucciolevoli confini. Tant'è, questa è la tensione che mi motiva a scrivere e a svolgere il mio lavoro clinico. Nel solco conoscitivo della psicologia analitica di C.G. Jung, ma in modo sostanzialmente indipendente dalle astrazioni teoriche, che rimangono implicite beninteso, senza per questo determinare la rotta del mio argomentare, desidero piuttosto raccontare, un po' favoleggiando, un po' parodiando, molto disquisendo su seri argomenti. Lo faccio in costante ascolto delle voci plurime che mi raggiungono uscendo dalle pagine dei numerosi libri che leggo e che mi stupiscono ogni volta per come le medesime cose possono venire dette con linguaggi e narrazioni differenti... Dedicato a tutti coloro che ce l'hanno fatta a dare un senso alla loro vita proprio a partire dallo squarcio che il dolore e lo smarrimento ha aperto nel loro cuore e nella loro mente. Dedicato a coloro che hanno il coraggio di un pensiero libero. A tutti coloro che, come l'Odisseo, conoscono la tensione all'oltre ma in essa non si perdono e comprendono che l'orizzonte dell'avventura è la vita in quanto tale."
EUR 19.00
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Sospeso respiro. Poesia di pandemia
Il titolo "Sospeso respiro" vuole indicare quella condizione soffocante di apnea e di ansia che tutti abbiamo vissuto fisicamente e psicologicamente durante la pandemia del virus Covid19, che ha ammorbato le nostre esistenze nella lunga primavera di questo terribile anno 2020. Una sensazione di soffocamento che, tragica per chi si è ammalato e letale per chi se n'è andato, ha comunque inciso in profondità sui tempi, gli spazi, i movimenti e le relazioni del quotidiano di tutti, imprigionandolo in una condizione drammatica di sospensione e di tensione che non avevamo mai sperimentato prima. Di come tale condizione si sia tradotta nel respiro, nel battito e nella lingua dei loro versi, danno qui testimonianza quattro tra i più qualificati e conosciuti poeti italiani di oggi, Alberto Bertoni, Paolo Fabrizio Iacuzzi, Giancarlo Sissa E Giacomo Trinci, proponendo ciascuno una silloge inedita di scritture o riscritture poetiche, composte in tempo di pandemia. A queste quattro raccolte di versi, fa seguito una riflessione di taglio antropologico di Mauro Ceruti, docente di Logica e Filosofia della Scienza presso lo IULM di Milano. Un percorso iconografico di riproduzioni pittoriche, raccontato e commentato da M. Cristina Rodeschini, direttrice dell'Accademia Carrara di Bergamo, impreziosisce di un contrappunto di immagini i diari dei quattro poeti. L'introduzione e i saggi di postfazione alle quattro sillogi, predisposti dal curatore, costruiscono la cornice narrativa e critica che unifica e dà coerenza all'intero racconto del libro. Il libro è dedicato dagli editori a Bergamo, la città ferita. All'interno Sillogi poetiche di: Alberto Bertoni "Un Diario Poetico e Impoetico del 2020", Paolo Fabrizio Iacuzzi "Fiabucce per una Madre", Giancarlo Sissa "Senza Titolo Alcuno", Giacomo Trinci "Presa di Fiato". Percorso iconografico di: M. Cristina Rodeschini. A Museo Vuoto Con dieci riproduzioni dall'accademia Carrara di Bergamo. Riflessione antropologica di: Mauro Ceruti. Un Groviglio Inestricabile.
EUR 23.75
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Jung e la metafora viva dell'alchimia. Immagini della trasformazione psichica
Jung considera l'opus alchemico una metafora del processo d'individuazione, di quel dinamismo vitale che è presente in ogni essere umano e che tende al suo più completo e compiuto sviluppo psicofisico. Sebbene per gli psicologi analisti junghiani la metafora alchemica sia un riferimento teorico-clinico essenziale per comprendere le dinamiche emotive dei pazienti in analisi e uno strumento pratico per orientarsi nei diversi snodi del processo d'individuazione, ai non addetti ai lavori il rimando a un sapere così lontano e desueto può risultare di difficile comprensione e di scarsa utilità clinica. Jung e la metafora viva dell'alchimia si propone di illustrare l'attualità della metafora alchemica e delle sue immagini di trasformazione, descrivendo come essa rappresenti anche oggi una guida preziosa per orientarsi nelle oscurità psichiche, verso la presa di coscienza dell'energetica profonda, fino all'integrazione di quei vissuti di rigenerazione del corpo-mente, che provengono dal Sé e dallo "spirito di vita" che ci abita. Quando impariamo a "guardare in trasparenza" la metafora alchemica, comprendendone le indicazioni prospettiche, l'opera al nero, l'opera al bianco e l'opera al rosso diventano esperienza viva che riguarda personalmente ognuno di noi: scopriamo infatti che la "prima materia" da trasformare in "oro filosofico" siamo noi stessi, verso il pieno compimento della nostra esistenza. Il libro ? un affresco, scritto a p?? mani, che guida il lettore in questo percorso di conoscenza, di trasformazione e di rinnovamento vitale, che da sempre ha affascinato le migliori menti in tutti i tempi e in tutte le culture.
EUR 19.00