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Mostrati 3941-3960 di 53461 Articoli:
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Male liquido. Vivere in un mondo senza alternative
In un dialogo serrato con il filosofo Leonidas Donskis, Zygmunt Bauman affronta il tema del male nella contemporaneità. Perché se da una parte è indubitabilmente un compagno permanente e inalienabile della condizione umana, dall'altra sono inedite le forme e i modi in cui opera nella sua odierna versione liquefatta. Il male liquido ha una stupefacente capacità di camuffarsi e reclutare al proprio servizio ogni sorta di interesse e desiderio umano, profondamente umano. Lo fa con motivazioni tanto pretestuose quanto difficili da sfatare e confutare. Il più delle volte il male liquefatto riesce ad apparire non come un mostro, ma come un amico che non vede l'ora di dare una mano. Utilizza come strategia di fondo la tentazione anziché la coercizione. Ha l'impressionante capacità, tipica dei liquidi, di scorrere attorno agli ostacoli che si trovano sul suo cammino. Come ogni liquido, li impregna e li macera fino a eroderli per poi assimilarli nel suo organismo in modo da nutrirlo e accrescerlo ulteriormente. È questa sua capacità, accanto alla elusività, a rendere così arduo lo sforzo di resistergli efficacemente.
EUR 19.00
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La salute (non) è in vendita
L'appassionato pamphlet di uno dei medici più stimati e noti del nostro paese. Un libro in difesa della Servizio Sanitario Nazionale\r\n\r\n\r\n«Un libro breve, che chiunque può scorrere d'un fiato anche se a digiuno di conoscenze mediche. È giusto che sia un testo «per tutti», perché ha un chiaro valore politico. E riuscirà a sorprendere parecchi lettori nell'analisi di alcuni temi e nelle relative conclusioni.» - Corriere della sera Prima di sparare a zero sul Servizio Sanitario Nazionale fermatevi un attimo e pensate all'ultima persona cara che ha ricevuto le cure per il cancro, o fatto un trapianto di cuore o di fegato. È stata curata senza spendere nulla. A noi italiani sembra normale. Ma non è così. In molte parti del mondo - anche in paesi ricchi - avere in famiglia un malato può voler dire indebitarsi fino a perdere tutto. Ecco perché il Servizio Sanitario Nazionale è un bene preziosissimo che va difeso con forza da chi oggi vorrebbe smantellarlo favorendo l'intervento dei privati.
EUR 11.40
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Storia dello Stato italiano. Dall'Unità al XXI secolo
Lo Stato italiano celebra nel 2018 un doppio anniversario: i 170 anni dalla proclamazione dello Statuto albertino e i 70 anni dall'entrata in vigore della Costituzione repubblicana.\r\n\r\n«Una ricca capitolazione e sintesi degli apporti di una ormai abbondante storiografia dello Stato, che mette al suo centro gli apparati, specialmente quello amministrativo, ma con un'attenzione prevalente al governo e agli uffici che da esso dipendono, pone un primo problema: che cosa intendiamo per Stato?» - Il Sole 24 Ore\r\n\r\nÈ giunto il tempo di fare un bilancio, di analizzare quanto e come lo Stato abbia inciso nella storia italiana.\r\nQuesto libro ha l'ambizione di tracciare, per la prima volta, una storia della costruzione dello Stato nelle sue strutture fondamentali: da quelle monarchico-liberali a quelle autoritario-fasciste; da quelle repubblicano-democratiche a quelle dello Stato decentrato. Nel contempo vengono delineati il consolidamento e la mutazione degli organi, degli enti e degli apparati politici, sociali e 'imprenditoriali'. Al termine della lettura, ci saranno più chiare le ragioni che hanno reso lo Stato italiano così resistente alle riforme e incline allo sviluppo per giustapposizione delle proprie funzioni.
EUR 22.80
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Mala terra. Come hanno avvelenato l'Italia
Per decenni gli scarti delle attività industriali sono finiti nella terra che abitiamo. Il fumo delle ciminiere ha impestato l'aria; gli scarichi hanno avvelenato l'acqua. Conviviamo, e conviveremo a lungo, con la diossina nei giardini pubblici, il piombo nei terreni, il Pcb e gli idrocarburi nelle falde idriche.\r\nMarina Forti ci porta in alcuni dei luoghi più inquinati d'Italia e ce ne racconta la storia, le bonifiche mancate, la mobilitazione dei cittadini, l'emergere di una coscienza ambientalista, lo scontro tra le ragioni del lavoro e quelle della salute.
EUR 12.35
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Noi, esseri ecologici
Non leggi libri che parlano di ecologia? Allora questo fa al caso tuo.\r\n\r\n«Il filosofo inglese Timothy Morton, docente alla Rice University, è uno dei pensatori più originali e provocatori sui temi ambientali.» - la Repubblica\r\n \r\n\r\nL'oceano che si acidifica! Il riscaldamento climatico! Le specie che si estinguono! Hai appena fatto in modo di non essere mai ecologico. Ti sei fatto schiacciare dall'afflusso dei dati, sei caduto nella trappola dell'orrore dell'estinzione e del riscaldamento globale. Hai davanti a te solo lo spettro della decisione finale, disperata, a pugni e denti stretti. Senti che devi essere o fare qualcosa di totalmente diverso. Ecco scavato il baratro: da questo momento in poi non farai che mostrare a te stesso e agli altri quanto è largo e profondo questo baratro. Essere ecologici comporta un cambiamento imponente, ma di segno differente da quello seguito fin qui: se hai una vaga idea che ci sia un dentro di te e un fuori di te, sei sulla buona strada. Non affogare nella paura della minaccia esterna, non c'è nulla di esterno, noi siamo parte della natura, noi siamo ecologici.
EUR 15.20
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Il mare di pietra. Eolie o i 7 luoghi dello spirito
Prenotate una stanza alle Eolie soltanto se non avete paura quando appoggiate l'orecchio contro un petto al cui interno batte un cuore. Perché questo è ciò che fa un vulcano per tutta la notte, pulsa e respira. Sappiate che il mare può insegnare moltissime cose di vitale importanza e che una volta imparate non c'è modo di dimenticarle. Insegna l'attaccamento alla vita e a guardare lontano. Ogni isola delle Eolie ha un mezzo congeniale per essere visitata. Stromboli chiede di essere circumnavigata sui gozzi da pesca. Lipari vuole essere scoperta in motorino, percorrendo la strada ad anello che la avvolge e ne svela l'intimità una curva alla volta. A Panarea circolano solo golf car, le auto elettriche tipiche dei campi da golf. Perlustrate Filicudi in autostop e Alicudi su un mulo. Scalate il cratere dell'isola di Vulcano a piedi, e scoprite Salina esaminandola dai suoi mezzi di linea. Spostatevi da una all'altra quanto più potete. Perché le Eolie sono sette. E per sentire il loro racconto completo bisogna visitarle tutte e tornare e ritornare anche dove si è già stati. La storia delle Eolie è una storia che non ha un inizio e non ha una fine. È una storia che ha la forma perfetta dell'arcipelago.
EUR 13.30
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Eros e virtù. Aristocratiche e borghesi da Watteau a Manet
Watteau e Manet con due loro famosi quadri, "L'insegna di Gersaint" e "Il balcone", ci mettono sotto gli occhi il mutamento fondamentale che ha luogo tra XVIII e XIX secolo nella cultura europea. Nel Settecento le nobildonne godono di molte libertà, sessuali, intellettuali e politiche. Una parte influente della più qualificata cultura d'opposizione (con Jean-Jacques Rousseau in testa) scatena un durissimo attacco contro queste libertà, direttamente collegato all'attacco politico contro i nobili e i sovrani. Il nuovo mondo che esce dall'esperienza della Rivoluzione fa tesoro di questa elaborazione, e di conseguenza mette le donne 'al loro posto': 'angeli del focolare', chiuse nella loro prigione domestica, questo sono le nipoti ottocentesche delle gentildonne di ancién régime, di cui non hanno più né le libertà sessuali, né quelle intellettuali, né quelle politiche. Per questo si può dire che la nuova società, nata dalla Rivoluzione, non viene costruita tanto senza le donne, ma piuttosto contro le donne. E così, nell'Ottocento borghese, il potere maschile trionfa. È un potere moralisticamente severo. E tuttavia è anche un potere pronto ad abbandonarsi a fantasie di dominio sessuale: è ciò che ci viene documentato dalla pittura di nudo, molto di moda per tutto l'Ottocento, e tutta concentrata sulle nudità di donne giovani e attraenti.
EUR 10.45
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Faites vos jeux! Gioco pubblico e società contemporanea: storia, implicazioni, prospettive
Negli ultimi anni è cresciuto il dibattito sul gioco pubblico in Italia, alimentato dagli studiosi, dai diversi operatori del settore e dall'avvento delle nuove tecnologie che permettono oggi inedite modalità di raccolta ed elaborazione dei dati sul consumo di giochi. Questo libro raccoglie i contributi di studiosi di più discipline - storiche, filosofiche, giuridiche, economiche, letterarie, sociali - che analizzano da diversi punti di vista il gioco pubblico, proponendo percorsi interpretativi che spaziano dalla ricerca sociale fino a giungere alle nuove frontiere del mercato. Il risultato è un quadro aggiornato e completo che fa il punto sul gioco pubblico in Italia oggi.
EUR 18.20
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Maometto papa e imperatore
Un evento epocale, la caduta di Costantinopoli del 1453\r\nnelle mani dei turchi. È la fine di un Impero bimillenario e di\r\nun potere che si riteneva universale. Ma è anche l'origine di\r\nsogni, aspirazioni, leggende, profezie, progetti fallimentari,\r\nvoci incontrollate e incontrollabili. Nel segno di un dialogo\r\ntra Islam e cristianesimo, tra Oriente e Occidente.\r\n\r\nLa caduta di Costantinopoli nel 1453 apparve ai contemporanei come un evento epocale. Mentre gli eserciti turchi sembravano ormai destinati a conquistare Roma e a instaurare un nuovo impero islamico, in tutta l'Europa dilagò un clima di terrore in cui presero a diffondersi profezie che annunciavano conseguenze terribili e perfino la fine del mondo. Con la conquista della capitale imperiale, il sultano Maometto II poteva, a buon diritto, sostenere di essere l'erede del titolo di imperatore romano, e perciò l'unico candidato a ricostituire l'antico impero. Questa volta sotto il segno dell'islam. A nulla valse la lettera di papa Pio II, in cui gli prometteva il titolo e le terre dell'impero romano d'Oriente, a patto che si battezzasse e abbracciasse il cristianesimo. Ciò non impedì, tuttavia, la circolazione della leggenda secondo la quale Maometto il profeta sarebbe stato non solo cristiano, ma papa in pectore. Segno di quanto forte fosse il desiderio di porre fine alle violenze e realizzare un dialogo interreligioso fra cristianesimo e islam.
EUR 17.10
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Porti ciascuno la sua colpa. Cronache dalle guerre dei nostri tempi
Un\r\nlibro commovente quanto perturbante perché\r\nsi mette per la prima volta in ascolto dei\r\ncolpevoli delle violenze del conflitto.\r\n«Commuove, scuote e spinge alla riflessione anche chi non condivida il punto di vista di Francesca Mannocchi» - Il Venerdì\r\nAbbiamo diviso in modo netto carnefici e vittime,\r\nl'Occidente e il caos, abbiamo tranquillizzato la nostra\r\ncoscienza con racconti semplici e consolanti. Siamo riusciti a\r\ntracciare un confine tra umano e disumano: abbiamo descritto il\r\nterrorismo, gli attentati, le torture come sinonimo di disumano,\r\ne l'abbiamo rimosso dal nostro vissuto. Così l'Isis era un mostro\r\nsconosciuto che andava annientato, e le terre su cui ha allignato\r\nsolo delle terre guaste da lasciare al loro destino segnato.\r\nEppure tutto questo vale fino a quando non proviamo ad\r\navvicinare lo sguardo, per vedere quanto di irresistibilmente\r\numano resti anche dove abbiamo pensato non ci fosse bisogno\r\ndi guardare più nulla.\r\nFrancesca Mannocchi, giornalista reporter, già autrice con\r\nAlessio Romenzi del documentario Isis Tomorrow. The lost\r\nsouls of Mosul, acclamato al Festival del Cinema di Venezia, in\r\nquesto libro mette a disposizione del lettore un racconto dalle\r\nsfumature inaspettate. Dopo aver visitato le prigioni dell'Isis,\r\nessere scampata alle pallottole dei cecchini, aver visto cadaveri\r\ndi bambini appena bruciati, ha deciso di usare il suo rigore\r\ne il suo coraggio da reporter per trasformare una storia che\r\nnessuno vuole ascoltare in un grande romanzo dal vero del\r\nnostro tempo. Non c'è un solo ritratto di Porti ciascuno la sua\r\ncolpa che non si incida nella nostra mente: le donne vedove\r\ndi miliziani pronte a essere madri di altri martiri, i bambini\r\ndei carnefici dell'Isis accanto ai bambini delle vittime dell'Isis\r\nnello stesso campo profughi, i giovanissimi orfani del Califfato\r\nche speravano di immolarsi in un attentato e adesso senza una\r\ngamba guardano fisso il vuoto, gli adolescenti terroristi che\r\nsembrano dei ragazzi di una qualunque periferia del pianeta.\r\nQuale sarà il futuro che li attende e ci attende? Da questi semi\r\nche l'Isis si è lasciato alle spalle prima della disfatta militare,\r\ncosa nascerà? Di cosa sarà portatrice una nuova generazione\r\ndi terroristi, una comunità di ragazzini, esseri umani senza,\r\ndevastati da traumi per noi inimmaginabili?
EUR 17.10
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L' archivio del mondo. Quando Napoleone confiscò la storia
Il racconto di un'impresa titanica, forse la più folle tentata da Napoleone: quella della costruzione di un Archivio del Mondo. Un grande sogno che nasceva dalla consapevolezza che chi possiede gli archivi, possiede la Storia. E chi possiede la Storia, controlla la visione del futuro.«Nel 1812, all'apice della potenza, l'imperatore ordinò di trasferire a Parigi gli archivi di tutti i Paesi conquistati. Maria Pia Donato ha provato a ricostruire questa vicenda, a lungo trascurata, scrivendo un libro appasionante» - Vittorio GiacopiniAll'inizio dell'Ottocento, Napoleone conquistava l'Europa. E mentre l'Impero si estendeva fino alla Vistola e al Danubio, quasi a ripercorrere le orme di Carlomagno, prese forma il progetto di trasferire a Parigi gli archivi più importanti dei paesi annessi e degli Stati satelliti: un Archivio del Mondo, che sotto l'astro di Bonaparte avrebbe riunito le testimonianze scritte della civiltà. Parigi sarebbe diventata la capitale della Storia. Una gigantesca impresa di confisca degli archivi fu dunque avviata nel 1809 in tutta Europa. Decine di funzionari, uomini di lettere, gendarmi, operai furono mobilitati. Con la Restaurazione i documenti ripresero (quasi tutti) la via del ritorno, a suggellare il nuovo ordine emerso dal Congresso di Vienna e la nascente Europa delle nazioni. Questo libro racconta il sogno di un archivio universale di Napoleone, un impero in cerca di radici e una delle più colossali confische di memoria storica mai tentata. Una impresa che oggi, nel mondo digitale, può apparire come una curiosità da relegare a un remotissimo passato in cui si facevano guerre per possedere documenti e pergamene. In realtà, non è così. Le guerre d'archivio sono attualissime. I furti di documenti sono ancora una modalità delle dittature, della dominazione, del conflitto etnico e confessionale. Di più: possedere l'informazione, decidere cosa sia segreto, condizionare l'informazione, orientare il dibattito pubblico, governare la narrazione storica è questione più che mai aperta.
EUR 18.05
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Manifesto per l'uguaglianza. Nuova ediz.
Manifesto per l'uguaglianza è un libro teorico e politico, scritto da uno dei più autorevoli filosofi del diritto, volto a mostrare che il principio di uguaglianza è imprescindibile se si vuole far fronte alle sfide globali - la fame, la povertà estrema, le tensioni politiche e sociali.\r\nIn questi anni abbiamo assistito a una esplosione delle disuguaglianze senza precedenti nella storia. Un fenomeno che non solo è in contrasto con il principio di uguaglianza formulato in tutte le Costituzioni e le carte internazionali dei diritti, ma che mette in pericolo anche il futuro della democrazia, della pace e dello stesso sviluppo economico. In queste pagine, scritte da uno dei più autorevoli filosofi del diritto, il progetto dell'uguaglianza viene presentato come la base di una rifondazione della politica, sia dall'alto che dal basso: dall'alto, come programma riformatore, attraverso l'introduzione di limiti e vincoli ai poteri economici e finanziari, a garanzia sia dei diritti di libertà che dei diritti sociali; dal basso, come motore della mobilitazione e della partecipazione politica, essendo l'uguaglianza nei diritti fondamentali un fattore di ricomposizione unitaria e solidale dei processi di disgregazione sociale prodotti in questi anni dal dominio incontrastato dei mercati.
EUR 20.90
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La coscienza e la legge
Un uomo di Stato e un uomo di Chiesa,\r\ndue tra le voci più rispettate nel dibattito\r\npubblico del nostro Paese, si confrontano\r\nsui temi più urgenti del nostro tempo.\r\n\r\nLe disuguaglianze, l'immigrazione, la sicurezza, la nostra\r\nvita: in queste e altre questioni nevralgiche del nostro\r\ntempo abbiamo un atteggiamento diverso a seconda dell'idea\r\ndi giustizia che assumiamo.\r\nDobbiamo limitarci al rispetto delle regole o chiamare in causa\r\nla nostra coscienza? Esiste una giustizia fuori dalla legge o\r\nla giustizia coincide con la legge? Domande antiche che ci\r\nriportano alla tradizione classica - dal Socrate platonico alla\r\nfigura di Antigone - ma che in queste pagine rivivono alla luce\r\ndelle urgenze e delle emergenze degli ultimi anni.\r\nIl tentativo di trovare delle risposte - forse provvisorie, ma\r\nutili a prendere posizione e a sollecitare decisioni - è affidato\r\nal dialogo tra due protagonisti della nostra vita pubblica.\r\nRaffaele Cantone, magistrato di lunga esperienza e oggi\r\npresidente dell'Autorità nazionale anticorruzione, e Vincenzo\r\nPaglia, arcivescovo, presidente del Pontificio Consiglio\r\nper la Famiglia e una delle voci più autorevoli e rispettate\r\ndella Chiesa, si confrontano senza pregiudizi o ipocrisie\r\na partire dalle loro differenti visioni delle vicende umane.\r\nPunto di partenza del dialogo è una accorata definizione del\r\nconcetto di giustizia. Ci si confronta poi, in pagine vibranti\r\ne ricche di esempi tratte dalle rispettive esperienze, sul\r\nrapporto tra repressione e perdono, sulle diverse concezioni\r\ndella punizione, sulle inefficienze del sistema (le ingiustizie\r\ndella giustizia). E ancora, il lettore è accompagnato in una\r\nriflessione sulle radici culturali della corruzione in un Paese a\r\ntradizione cattolica e sul rapporto complesso e contraddittorio\r\ntra Chiesa e mafia.\r\nE infine, l'argomento forse di maggiore attualità: i migranti, nel\r\ndissidio tra rispetto delle regole e degli accordi internazionali e\r\nl'istinto di aiutare il prossimo in difficoltà.\r\nUn tema, quello dell'accoglienza, che esce dai confini della\r\nlegge e chiama in causa ciascuno di noi. La nostra identità. E\r\nla nostra coscienza.
EUR 15.20
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L' esecuzione. 5 Stelle da Movimento a governo
Dopo il grande successo del\r\nlibro inchiesta sulla nascita del\r\nM5S, L'esperimento, Iacoboni\r\ntorna con un libro che indaga i\r\nsegreti del movimento al governo\r\ndel Paese.\r\n\r\n\r\nL'esperimento prevedeva, fin dall'inizio, un'esecuzione. Una volta al potere, diceva Gianroberto Casaleggio, i «parlamentari o ministri dovranno essere dei portavoce esecutori del nostro programma, revocabili con il recall. La delega parlamentare è morta, il compito dei nostri eletti è solo un'esecuzione delle nostre idee». Il figlio Davide, anni dopo, si spingerà oltre: «Tra qualche lustro è possibile che il Parlamento non sarà più necessario». Sin dalle origini, dunque, il M5S prevedeva un premier esecutore di un contratto e lo svuotamento delle funzioni dei parlamentari. Questo libro ricostruisce gli aspetti fondamentali della transizione del movimento a partito di governo, racconta figure chiave come Giuseppe Conte, Rocco Casalino o Marcello Foa, e raccoglie una serie di testimonianze esclusive.
EUR 17.10
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La guerra per il Mezzogiorno. Italiani, borbonici e briganti 1860-1870
Il brigantaggio fu l'eroica resistenza meridionale al colonialismo sabaudo o la sfida allo Stato di bande criminali? La guerra per il Mezzogiorno concluse la crisi del Regno delle Due Sicilie, determinò il successo dell'unificazione italiana e marcò la complicata partecipazione del Mezzogiorno alla nazione risorgimentale. Iniziò nel settembre del 1860, dopo il successo della rivoluzione unitaria e garibaldina, e si protrasse per un decennio, mobilitando re e generali, politici e vescovi, soldati e briganti, intellettuali e artisti. Non fu uno scontro locale, perché coinvolse attori politici e militari di tutta la penisola e d'Europa, ma non fu neppure una guerra tradizionale: i briganti, le truppe regolari italiane, i volontari meridionali si sfidarono nelle valli e nelle montagne in una guerriglia sanguinosa, del tutto priva dei fasti risorgimentali. Si mescolarono la competizione politico-ideologica tra il movimento nazionale italiano e l'autonomismo borbonico; l'antico conflitto civile tra liberalismo costituzionale e assolutismo; la lotta intestina tra gruppi di potere, fazioni locali, interessi sociali che avevano frammentato le città e le campagne meridionali. Questo libro, per la novità di materiali e documenti usati e per la vastità delle ricerche compiute, offre una prospettiva sulla guerra di brigantaggio che innova interpretazioni fino a oggi date per acquisite.
EUR 26.60
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Non è lavoro, è sfruttamento
Giovani e meno giovani costretti a lavorare gratis, uomini\r\ne donne assuefatti alla logica della promessa di un lavoro\r\npagato domani, lavoratori a 3 euro l'ora nel pubblico e nel\r\nprivato: questa è la modernità che paga a cottimo.\r\n\r\n"In Italia il canto costante è che il lavoro 'non c'è': però è\r\nlo stesso paese dove si chiede di lavorare gratis o senza\r\ntutele. Il tutto con spaventevoli ricadute culturali\r\nsul lavoro come merce degradata, una svalutazione\r\numana e professionale che riguarda tutti. Marta Fana ci\r\nracconta non solo i numeri del lavoro, già deprimenti, ma la\r\nsua perdita di qualità.\r\nNon è un libro per economisti, questo combattivo pamphlet\r\ndi Marta Fana, ma un libro per lavoratori" - \r\nAlessandro Robecchi, il Fatto Quotidiano\r\n\r\n\r\nSottoccupazione da un lato e ritmi di lavoro mortali dall'altro.\r\nDiritti negati dentro e fuori le aziende per quanti non vogliono\r\ncedere al ricatto. Storie di ordinario sfruttamento, legalizzato\r\nda vent'anni di flessibilizzazione del mercato del lavoro.\r\nMalgrado la retorica della flessibilità espansiva e del merito\r\ncome ingredienti indispensabili alla crescita sia stata smentita\r\ndai fatti, il potere politico ha avallato le richieste delle imprese.\r\nIl risultato è stato una cornice legislativa e istituzionale che ha\r\nprodotto uno sfaldamento del mondo del lavoro: facchini,\r\ncommesse, lavoratori dei call center, addetti alle pulizie in\r\nappalto procedono in ordine sparso, non sentono più di\r\nappartenere alla medesima comunità di destino.\r\nDicevano: meno diritti, più crescita. Abbiamo solo meno diritti.
EUR 9.50
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Enciclopedia o dizionario ragionato delle scienze, delle arti e dei mestieri ordinato da Diderot e D'Alembert
"Scopo di un'enciclopedia è accogliere le conoscenze sparse\r\nsulla faccia della terra, esporne ai contemporanei il\r\nsistema generale, trasmetterle ai posteri, affinché\r\nl'opera dei secoli passati non sia stata inutile per i\r\nsecoli avvenire; affinché i nostri nipoti, diventando più\r\nistruiti, diventino nello stesso tempo più virtuosi e più felici" - Denis Diderot\r\n\r\nDal 1751 al 1772: ventuno anni furono necessari per comporre l'"Enciclopedia o Dizionario ragionato delle scienze, delle arti e dei mestieri", la summa del sapere moderno fino al secolo XVIII. L'opera, curata da Denis Diderot per la parte riguardante la filosofia, le arti meccaniche e le lettere e da Jean-Baptiste Le Rond d'Alembert per la parte riguardante le scienze e la matematica, è un'immensa impresa collettiva che coinvolse oltre 160 esperti di varie discipline, tra i quali i più eminenti philosophes dei Lumi: oltre ai due curatori, Rousseau, Montesquieu, Voltaire, Quesnay, Turgot e d'Holbach. La sua finalità era di raccogliere tutto il sapere, diversamente dalle enciclopedie sistematiche precedenti, in ordine alfabetico, adottando i criteri dell'"albero delle conoscenze" proposto da Francesco Bacone. Esplicito fu l'intento sperimentale e antimetafisico, coerente con la rivoluzione scientifica da Copernico a Newton. Dopo lotte memorabili, neppure la duplice condanna, pontificia e regale, che subì nel 1759 tra Roma e Parigi, riuscì a chiuderne la parabola. Tutti i volumi furono integralmente ristampati in francese a Lucca e a Livorno, con il consenso del granduca Pietro Leopoldo, mentre la fortuna dell'Enciclopedia fu durevole in tutta Europa.
EUR 20.90
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Eraclito
Un testo classico che, se da un lato fornisce un'autentica\r\n'introduzione' al pensiero di Heidegger e Fink, dall'altro\r\nillumina la figura più suggestiva, ma anche più enigmatica, della\r\nfilosofia greca: Eraclito di Efeso (ca. 535 a.C. - ca. 475 a.C.).\r\nHeidegger e Fink si cimentano in un'interpretazione serrata e\r\nrigorosa, fornendo un ritratto vivo di Eraclito. Quello che il\r\nlettore potrà leggere è un vero e proprio esercizio di filosofia,\r\nun colloquio attualizzante con Eraclito e con l'intera tradizione\r\noccidentale da lui discesa, che fornisce a sua volta un ritratto\r\naltrettanto prezioso di due grandi filosofi contemporanei, colti\r\nin una discussione vivace e appassionata.
EUR 19.00
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La tua patria è il mondo intero
Il futuro scivola di mano a sette miliardi di esseri umani divisi nelle loro impotenti comunità nazionali.\r\n\r\nIl grande scarto fra un mondo in tumultuosa trasformazione e una politica nazionale divenuta inconcludente avanspettacolo è sotto gli occhi di tutti. La crisi globale del nostro tempo vede un complesso di sfide economiche, ecologiche, tecnologiche e migratorie che nessuno Stato nazionale è più in grado di governare. Il risultato è una straordinaria provincializzazione delle nostre forme politiche rispetto alle prove che l'umanità si trova ad affrontare. Schiacciati fra una storia oramai mondiale e una politica rimasta tragicamente ancorata alla dimensione nazionale, ci ritroviamo tutti quanti come soggetti coloniali in un impero senza volto. Solo un nuovo internazionalismo e la costruzione di un nuovo movimento di liberazione mondiale potrà restituire alla democrazia il potere di guidare e non subire il futuro. Da dove cominciare? Non dalle tante proposte astratte di riforme istituzionali, ma da un nuovo protagonismo civico e da un nuovo modo di intendere la politica e il nostro ruolo nel mondo. È una sfida che parte da noi e che proietta proprio l'Europa e il suo destino al centro della scena.
EUR 15.20
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Conoscere la Costituzione italiana. Un percorso guidato
Un percorso che attraversa la nostra Costituzione articolo per articolo - la storia, i valori cardine del testo, le parole chiave - con l'obiettivo di spiegarla e raccontarla alle giovani generazioni e a chiunque voglia conoscerla.\r\n\r\nLa Costituzione nasce subito dopo una guerra che aveva prodotto macerie non solo materiali ma anche morali, in un Paese che con fatica provava a ricomporre le fila del vivere civile. Il fermento democratico di quegli anni fu la premessa al lavoro dell'Assemblea costituente. Il testo costituzionale racchiude nei suoi principi un grande progetto di trasformazione sociale: uguaglianza e pari dignità di tutti di fronte alla legge, diritto al lavoro, parità dei generi, tutela della salute e dell'ambiente sono solo alcuni dei principi che ne animano le pagine. Alberto Maritati accompagna il lettore in un percorso attraverso l'intero testo costituzionale. L'intento è quello di raccontare a chiunque voglia capire e conoscere la Costituzione, e in particolare alle nuove generazioni, la struttura, il senso e i valori della nostra più alta fonte legislativa. Ogni articolo viene spiegato e approfondito dando conto delle radici storiche, del portato sociale e culturale, delle parole chiave che contiene. Non mancano i richiami all'attualità che evidenziano la relazione tra la realtà odierna e il testo costituzionale.
EUR 19.00